TWC Friday Night Indoor War #55

8/9/17 - Arena Ciudad de Mexico, Mexico City, Mexico

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    Ed ecco che ancora una volta le immagini ci accompagnano presso la Arena Ciudad de Mexico, Mexico City, Mexico, dove si sta svolgendo il cinquantacinquesimo episodio di Friday Night Indoor War, il penultimo prima del prossimo PPV della TWC.

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    Al centro del ring, un accattivante sorriso, Jessica Rose, l'annunciatrice della federazione newyorchese, tiene fra le mani un microfono, pronta per presentare una nuova superstar.

    JR: Signore e signori, ecco a voi il Diamond Champion della TWC, Fred Franke!

    Positiva è la reazione da parte del pubblico della Arena Ciudad de Mexico.



    Le note di "Heart of Courage" dei Two Steps From Hell risuonano esplosive e subito virale è l'entusiasmo fra gli spettatori che affollano l'arena e che attendono impazienti l'arrivo del loro campione.

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    Ed ecco che Fred Franke, il Diamond Championship in spalla, fa finalmente capolino sullo stage, salutando i tifosi, ringraziandoli per l'affettuoso benvenuto riservatogli e mostrando loro un largo sorriso a trentadue denti meno splendenti della sua bellissima, unica e inimitabile cintura cristallina. Il campione percorre rapido la rampa d'accesso, fa il suo ingresso all'interno del quadrato e, recuperato il microfono dalle luminose mani della cortese Jessica Rose, s'accentra, pronto per una nuova avventura. Invincibile, nel frattempo, è l'abbraccio del popolo della TWC, che stringe Fred e mai più pare volerlo lasciar andare.

    FF: Grazie.

    Il Diamond Champion chiede ora la parola e con rispetto il pubblico fa silenzio.

    FF: In TWC è in corso una guerra: uomo qualunque contro eroe, No More contro Save Everyone.

    Ancora una volta il pubblico si anima dividendosi in due fazioni, quella favorevole ai campioni di coppia e quella che invece parteggia per gli sfidanti.

    FF: Anch'io non vedo l'ora che si svolga il dream match per eccellenza, No More Heroes vs. The League of Extraordinary Gentlemen. Ho avuto il piacere di combattere contro Shawn Gates, contro Travis Miller, contro Sigfried Jaeger e contro Leonard Black; qualche volta ho anche vinto, ma soprattutto ho perso, in ripetute occasioni, e mentre con pazienza continuo ad attendere la rivincita, non posso non complimentarmi con questi quattro splendidi lottatori che hanno reso grande la TWC e che come me si stanno impegnando perché possa diventare un posto sempre migliore. Perché io credo nella TWC.

    Applausi, sempre più rumorosi.

    FF: Sì, io credo nella TWC, con tutto me stesso, ma non credo in loro.

    Cala il silenzio, Fred s'interrompe per alcuni istanti.

    FF: I No More Heroes ritengono di appartenere alla massa e di lottare per la massa; si considerano uomini comuni, ma la realtà è che non lo sono, Shawn Gates non lo è. Gli altri, invece, sono una sorta di dei caritatevoli calati dall'alto o emersi dal basso, scegliete voi, che coi loro lanternoni ci guidano attraverso il buio, lontani, però, dalla realtà, consapevoli, infatti, che tutto verrà loro concesso, sempre, e che dunque nulla hanno da perdere.

    Il pubblico rumoreggia.

    FF: Illusione, inganno, tradimento, ecco di cosa sono dispensatori i nostri eroi e i loro tanto acerrimi nemici. In tempi oscuri, e questi sono tempi oscuri, non c'è bisogno di eroi, non c'è bisogno di uomini comuni che ce l'hanno fatta; in verità, noi non abbiamo affatto bisogno di esempi da seguire o idolatrare: noi abbiamo bisogno di noi stessi. Il mondo non è diviso fra eroi e uomini comuni, ma fra ipocriti e onesti, umili e arroganti, e l'unica cosa in cui dobbiamo credere è che la grandezza arriva non quando tutto ti va bene, ma nei momenti difficili; questo ci deve guidare e deve incoraggiarci ad andare avanti. E io lo so bene, io che provavo piacere nel proclamarmi superuomo tedesco, mentre ora credo nella persona, credo in te che mi stai guardando, e nella possibilità che tu possa brillare e diventare grande. E, al contrario dei No More Heroes, al contrario di quel lottatore di terza generazione che dice di identificarsi in voi, io questa possibilità l'ho data, a tutti, anche agli ultimi fra gli ultimi, sì, anche a Tangata manu che due settimane fa nella sconfitta ha trovato il mio rispetto e che spero di riaffrontare presto, un giorno, non oggi. Perché oggi è tempo di chiudere la bocca a quel maledetto Rick Frye nell'attesa che il vento torni a soffiare e spenga i lanternoni degli eroi, cosicché ciascuno di noi possa illuminare la propria via attraverso il suo fidato lanternino.



    DARKNESS RISUONA NELL'ARENA! Il pubblico della Arena Ciudad De Mexico comincia a rumoreggiare e Fred si interrompe immediatamente, mettendosi in posizione di guardia. I secondi passano e Kevin Manson si fa attendere.

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    A fare capolino sullo stage, a sorpresa, non è l'Arcidemone ma uno dei suoi nuovi alleati, il giapponese Keisuke Yagami. Il pubblico fischia, probabilmente scottato dall'ipotesi irrealizzata di uno showdown tra campioni. Yagami si ferma, puntando l'indice verso gli spalti ed urlando qualcosa nella sua lingua natia agli spettatori, dopodiché percorre la rampa a passi veloci con una smorfia di disprezzo stampata sul volto. Salta sull'apron, dopodiché scende andando faccia a faccia con uno spettatore particolarmente rumoroso ed agita contro di lui il pugno destro. Un addetto alla sicurezza in mezzo al pubblico cerca di sedare il conciliabolo, prendendosi uno schiaffetto sulla faccia da parte di Yagami che ora si dirige nella zona dei timekeeper prendendosi un microfono e sale finalmente al centro del quadrato. Qui lo vediamo posizionarsi di fronte al Diamond Champion, a poco meno di un metro di distanza, ed annuire ossessivamente in sua direzione con gli occhi spalancati fino allo sfumare di Darkness. Avvicina il microfono alle labbra, tirando fuori la lingua e scoppiando in una risatina.

    KY: Fred Franke! Il TWC Diamond Champion...

    Il giapponese si fa improvvisamente scuro in volto, allungando il braccio libero dal microfono verso il tedesco e puntando l'indice verso la cintura, che arriva quasi a toccare.

    KY: Mi è piaciuto il discorso che hai appena fatto, sì. Mi è proprio, maledettamente piaciuto... E lo sai cos'altro mi piace? Quella cintura che porti fieramente sulla spalla. Impettito, schiena dritta, passo autoritario, testa pelata. Devi essere davvero fiero di te stesso.

    Yagami ridacchia fastidiosamente, poi sputa improvvisamente alla sua sinistra e comincia a stringere il microfono con forza, mostrando per un paio di secondi le vene sul dorso della mano destra.

    KY: Nemmeno io credo negli eroi. Gli eroi sono dei bugiardi. Mi disgustano. E scommetto, Tedesco, che non sono l'unica cosa a cui noi due non crediamo. Non è l'unica cosa che ci disgusta. Ti faccio un esempio: il pubblico di questa sera. Uno dei pubblici più calorosi dell'intero panorama mondiale.

    Applausi da parte dei messicani, Yagami si gira verso di loro mostrando la lingua e spronandoli, dopodiché riprende la parola.

    KY: Ognuna di queste persone mi disgusta. Sì, è bello vedere una massa di idioti che si sbracciano urlando ad ogni cosa che noi facciamo, ma più ci penso più sento la netta sensazione di voler vomitare le mie stesse viscere e calpestarle. Perché dovrei provare rispetto per qualcuno di loro? Ce n'è qualcuno lucido? A maggior ragione, oggi che siamo in Messico? Tutte queste persone sono convinte che acclamare il bravo ragazzo renda automaticamente loro delle persone di cuore, e non farmi nemmeno cominciare a parlare di tutti quei miserabili che li convincono che sia così. Al contrario, quelli che tifano il cattivo ragazzo sperando disperatamente di diventare come lui, vedono in lui uno sfogo che cancelli per qualche misero secondo la loro condizione. Risollevate le vostre vite, cazzo. E invece no, Tedesco! Tutti questi bastardi si sforzano di aiutarti a superare i tuoi ostacoli, mettendo in secondo piano i loro. Perché sono mediocri. Perché non hanno ambizione. Non hanno ambizione, eppure giudicano! Mi capisci, Tedesco? MI SPIEGHI PER QUALE CAZZO DI RAGIONE GENTE COME LORO SI PRENDE IL DIRITTO DI DIRMI COSA POSSO E COSA NON POSSO FARE?!

    Yagami stringe i denti, muovendosi nervosamente e respirando affannosamente nel tentativo di calmarsi. Finalmente, il respiro torna regolare e i suoi muscoli si distendono. Sul suo volto compare un abbozzo di sorriso.

    KY: E poi ci siamo quelli come noi, Tedesco. Perché hai deciso di perdere il tuo tempo a parlare a questi rifiuti del loro presunto dream match? Non te ne frega un cazzo della categoria di coppia, e nemmeno di ognuno di loro. Presi singolarmente, non ti accorgeresti nemmeno della loro esistenza e lo sai. Perché fingi, Tedesco? Con me non devi fingere.

    Il sorriso sul volto di Keisuke si allarga, mentre questi fa qualche passo verso il Diamond Champion finendogli quasi faccia a faccia.

    KY: Ne ho visti tanti come te, Tedesco. Non devi più fingere, ora che ci siamo noi Horsemen Of The Apocalypse. Perché mi guardi in quel modo? Non mi guardare con quella faccia di cazzo. A te interessa soltanto di Fred Franke, perché hai costruito la tua vita sul superare gli ostacoli posti davanti a Fred Franke. Io ti apprezzo. Guardami negli occhi, Tedesco. Io ti apprezzo. Non mi devi mentire. Non è più necessario. Non mi devi prendere per il culo.

    Yagami continua a sorridere, dopodiché allunga il braccio sinistro tirando qualche schiaffetto amichevole sulla faccia di Franke... Che gli afferra il polso, cominciando a stringere con forza. Sul volto del giapponese compare una orribile smorfia, mentre gli occhi sembrano in procinto di uscirgli dal cranio.

    FF: Chi diamine sei tu? Ma soprattutto, non azzardarti mai più a farlo.

    Il Diamond Champion, gli occhi infuocati, abbandona la presa e subito Yagami allontana la mano che ora tocca, il volto diviso fra smorfie di dolore e di rabbia.

    FF: E comunque, io non conosco queste persone e nemmeno tu. Non so niente della loro vita, non so cosa attenda loro a casa, e sinceramente poco mi interessa; ma so perché sono qui, so che cosa vogliono, so che desidererebbero essere al mio posto, qui, su questo ring, in questo stesso istante, per spegnere quella tua boccaccia.

    Entusiastica è la reazione da parte del pubblico, Fred si scioglie in un sorriso, mentre l'alleato di Kevin Manson sospira scuotendo la testa.

    FF: Sono qui da un po' più di tempo di te e ho imparato a conoscere cosa vuole il pubblico, e, quando lo ritengo cosa buona e giusta, mi piace anche accontentarlo.

    Positiva è ancora una volta la risposta degli spettatori.

    FF: Hai ragione, ho superato un numero di ostacoli che tu non puoi nemmeno immaginare, e, se è questo che cerchi, sarò lieto di affrontarne uno nuovo stasera. Altrimenti, faresti bene a tornartene nelle fogne, perché io sono il Diamond Champion della TWC, ho tante cose da fare, cose grandi, nobili, e tu puoi essermi utile in un solo modo, come sparring partner.

    Il pugno destro di Yagami si chiude.

    FF: Io non ti apprezzo. Io non posso apprezzare chi si nasconde dietro gli altri; nel giusto e nell'errore, non ho mai rifiutato le mie responsabilità, mentre chi prima mi circondava, chi fino al momento prima della disfatta era lì, a coprirmi di elogi, in fretta si era dato alla fuga.

    Fred si avvicina pericoloso verso l'oppositore che gli ringhia contro, silenzioso.

    FF: In verità, io ti odio, Keisuke Yagami. Perché mi ricordi tanto i miei peggiori amici; e se me li trovassi davanti, qui, ora, sai cosa farei? Farei in modo che rimpiangessero il giorno in cui quella puttana della loro madre li ha spinti fuori dal suo ventre.

    Il campione lo guarda, scuro in volto. Alza l'indice destro e gli indica lo stage. Yagami risponde con uno sguardo gelido, rimanendo in silenzio per una manciata di secondi.

    KY: Sei una delusione, Tedesco. E no, non mi riferisco al tuo banale tentativo di far sentire il pubblico parte delle tue imprese. Non mi riferisco nemmeno alla parte sulle madri puttane. Quella, in realtà, posso apprezzarla. In fondo, se io avessi vissuto in Germania, in questo momento dovresti chiamarmi papà. Il problema è la parte in cui affermi che di aver superato più ostacoli di quanto io possa immaginare. Il problema è la parte in cui insinui che io mi nasconderei dietro agli altri. Il problema è che adesso ho voglia di schiaffeggiare la tua cazzo di faccia finché non comincerò a sentire il rumore del cranio che piano piano si stacca dal collo.

    Yagami scuote la testa ossessivamente, poi indica il TWC Diamond Championship.

    KY: Ti dico cosa succederà adesso, bimbo. Io ti sfiderò ad un match per quella merda che porti in spalla. Tu accetterai, con le buone o sputando fuori i denti prima del tempo. Io vincerò il nostro fottuto match, Tedesco, e tu mi osserverai alzare il tuo piccolo titolo sopra la testa con la vista appannata, finché non sverrai perché abbasserò lo sguardo sulla tua faccia di culo e deciderò di prenderti ancora a calci. Mi stai seguendo, Tedesco? E' importante. A calci. Tu sei per terra, hai la vista appannata e poi svieni perché ti prendo a calci. Sui denti. O forse sulla tempia? No no, no. A calci sui denti. Così non potrai più deliziarmi con il tuo giudizio del cazzo. Sui denti. Poi la narrazione si sposta di nuovo su di me, un primo piano in cima alla seconda corda, il tizio stupido al tavolo di commento che urla qualcosa come gli Horsemen Of The Apocalypse portano a casa una nuova cintura!, o qualcosa di simile. Io in quel momento lo ignorerò, ma questo è un punto importante! Non dovrò più sentire gli stronzetti come te affermare che io mi nasconda dietro Kevin Manson, perché in quel fottuto momento non avrò nulla da invidiargli. Che poi, non hai ancora accettato. Non te ne ho dato il tempo, ovvio che accetti. Non me ne frega un cazzo, se accetti, perché si farà in qualsiasi caso. Abituati. Tu non potrai più parlare e non puoi più farlo nemmeno ora, perché ti prenderò a calci sui denti. E mi piac -



    Ma attenzione! Risuona Born For Greatness, theme song dei Whisperers!

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    Ed ecco che Rick Frye compare sullo stage con un microfono in mano e un'espressione ironica in viso. La theme si interrompe e Rick prende la parola.

    R.Frye: Accidenti. Quanto. Cavolo. Parli!

    Reazione mista del pubblico alle parole di Frye.

    R.Frye: Kira vedi di darti una calmata che la capacità del cervello di Fred nel immagazzinare informazioni è direttamente proporzionale alla sua capacità di farsi crescere i capelli.

    Fischi del pubblico mentre Rick sorride compiaciuto.

    R.Frye: Fred, non so se hai ben afferrato il messaggio, ne dubito fortemente, ma la prossima volta che quel titolo sarà in palio sarà la tua ultima difesa. Perciò se vuoi perderlo in maniera se non altro dignitosa contro chi sta demolendo la tua psiche passo dopo passo, allora attendi fino a Nemesis, altrimenti se vuoi che quel titolo venga regalato a questo idiota in attesa che io me lo prenda da lui tra un mesetto fa pure, per me il risultato non cambierà affatto.

    FF: L'unica cosa che stai demolendo è la mia pazienza.

    Sospira.

    FF: Sono stanco di te. Se dovrò aspettare Nemesis! per alzarti le mani addosso, va bene; intanto occuperò il tempo affrontando questo idiota che almeno ha avuto la dignità di venire qui, da me, faccia a faccia, e sfidarmi.

    Fred si volta verso Keisuke Yagami ignorando l'altro.

    FF: Accetto la tua sfida.

    L'alleato del campione mondiale fa un ghigno.

    FF: Sai, sono svenuto così tante volte su questo ring che le tue minacce non mi mettono paura. Vuoi prendermi a calci sui denti? Forse così mostrerai a quell'altro idiota come ci si comporta sul ring. Ma entrambi alla fine perderete, perché questo titolo è fatto di diamante, non di latta, e il diamante ha origine negli abissi della Terra, dove fuoco e metallo si fondono, dove nessun uomo può sopravvivere; soltanto chi è stato forgiato dalle fiamme del fuoco più ardente dell'inferno, può possederlo, soltanto chi è sopravvissuto può essere un Diamond Champion.

    Ma ecco che lo schiarirsi della voce da parte Rick Frye attira l'attenzione nei due.

    R.Frye: Rettifico, chiunque ti affronterà la prossima volta sarà un Diamond Champion, e a quanto pare sarà Yagami. Bene, ma occhio a non affezionarti troppo a quel titolo poiché a Nemesis chiunque sia il mio avversario non farà differenza, poiché a Nemesis Rick Frye sarà il nuovo TWC Diamond Champion.

    ... Ma ecco che all'interno dell'arena risuona la musica d'ingresso del general manager di Friday Night Indoor War.

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    Il volto crucciato, al solito, un microfono nella mano destra, Virgil Brown, Jr. fa capolino sullo stage, accolto positivamente dagli spettatori; differente, invece, è la reazione dei due lottatori presenti sul ring e di Rick Frye, il quale, voltatosi all'indietro, scuote la testa sospirando.

    VB: Rick Frye è il primo sfidante al TWC Diamond Championship e affronterà il detentore del titolo a Nemesis!, nessun dubbio.

    I tre ascoltano in silenzio le parole del GM che ora riprende la parola.

    VB: Ma se Fred persevera nel difendere la sua cintura contro chiunque lo sfidi, io non posso impedirglielo; perciò è ufficiale: stanotte, a Indoor War, Keisuke Yagami affronterà Fred Franke per il TWC Diamond Championship.

    Entusiastica è la reazione del pubblico; sul ring sia il campione sia il suo prossimo avversario annuiscono, mentre Rick Frye sghignazza.

    VB: Ma...

    Virgil Brown si volta verso The Phoenix.

    VB: Non ci saranno interferenze, perché tu sarai bandito dal ring per l'intera durata dell'incontro.

    Ancora una volta il pubblico approva, Frye, invece, protesta.

    VB: Se però disobbedirai, sarà mio compito trovare un nuovo sfidante per il Diamond Championship. Buon proseguimento di serata!

    Accompagnato dagli applausi degli spettatori, Virgil Brown si ritira velocemente fuori dall'arena non prestando attenzione alle rinnovate proteste di Frye che ora punta un dito in maniera minacciosa verso i due nel quadrato per poi andarsene nel backstage seguendo il General Manager.

    FF: Breve e conciso.

    Il campione abbozza un sorriso.

    FF: Ipse dixit. Dunque pare che questa volta dovrai contare sulle tue sole forze.

    Fred si rivolge a Yagami che lo squadra pericoloso.

    FF: Bene, molto bene. Non vedo l'ora. Ho affrontato l'inferno e ne sono uscito vivo e vittorioso, ma chissà cosa potrà portarmi l'apocalisse. Non lo so, però sono pronto. Io non sono un eroe, non sono nemmeno un uomo comune che è meno comune degli altri; sono Fred Franke, ho una faccia, ho una storia e ho questo, il mio titolo.

    Fred alza al cielo il Diamond Championship e lo mostra prima a Yagami che lo guarda con bramosia, poi al pubblico che lo applaude.

    FF: E non mi vanto di aver sconfitto Sean Morgan, Sanshkin e un esercito di combattenti, deboli o forti, professionisti o improvvisati, ma tutti pronti a qualsiasi cosa pur di strapparmelo dalle mani. Non è questo che importa. Il Diamond Championship rappresenta tutto, i sacrifici, il sudore, le lacrime, il sangue, la paura, tutto ciò che ho fatto e provato per quasi tutta la mia vita, fin da quel giorno a Gehlberg, in cui gli occhi di un bambino incontrarono per la prima volta il proprio destino. Il Diamond Championship è il mio lanternino, mi illumina la via attraverso il buio; e se dunque volete portarmelo via, troverete di fronte a voi una persona che ve lo impedirà ad ogni costo, perché senza di esso sarei perso.

    Keisuke Yagami applaude rumorosamente fingendosi commosso e attirando su di sé le occhiatacce del campione.

    KY: Piccolo, sentimentale Tedesco!

    Il giapponese comincia a ridacchiare, dopodiché si fa improvvisamente serio.

    KY: Una faccia, una storia, un titolo. Ti porterò via tutto, capellone. Quel titolo te lo strapperò dalle mani, strappandoti anche le mani, e lo vedrai ogni due settimane sulla mia spalla. La tua storia sarà cancellata, perché senza l'oro non sei in grado di rimanere a galla. E la faccia, beh... Quella sarà la parte più drammatica, dopo che ti avrò preso a calci. A calci sui denti.

    Yagami lancia il microfono fuori dal ring, scoppiando a ridere e compiacendosi del proprio intervento. Si volta: Fred Franke gli è davanti. Testa contro testa. Il Diamond Championship alzato in cielo.



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