TWC Friday Night Indoor War #55

8/9/17 - Arena Ciudad de Mexico, Mexico City, Mexico

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    Signore e signori, benvenuti nel Kickoff di Friday Night Indoor War, in diretta questa sera dalla Arena Ciudad de Mexico di Mexico City in Messico. Le immagini ci portano nel parcheggio privato dove troviamo una mandria di giornalisti e cameraman e fotografi posti vicini all'entrata del'arena, improvvisamente tutti si girano verso l'entrata del già citato parcheggio, una gigantesca limousine si palesa e si ferma davanti ai giornalisti.



    Oh mio Dio, ma è una Hummer H2 Limousine bianca metallizzata, i fotografi iniziano già a scattare le foto e giornalisti si tengono pronti con i loro microfoni, dopo qualche secondo, lo sportello del passeggero davanti si apre.

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    Ad uscire da quello sportello è niente meno che il gigantesco Benjamin (bodyguard personale di Reginald Rossen), il quale fa allontanare fotografi e cameraman per poi avvicinarsi allo sportello in fondo alla limousine, dopo di che lo apre, dall'interno dell'abitacolo fuoriesce una nube di vapore/fumo e subito dopo esce il "misterioso" passeggero.



    Matt Thunder esce dalla limousine, l'electric splinter si presenta accompagnato da due splendide ragazze, anche stasera il suo look è a dir poco eccentrico: Ennesima pelliccia, stavolta bianca a macchie nere in perfetto stile "Crudelia de mon", sotto di essa intravediamo una maglietta nera con il logo TWC in verde fluo, ed infine, dei sobrissimi pantaloni in pelle attillati con delle fiamme giallo fluo disegnate attorno, i flash dei fotografi si triplicano e i giornalisti tentano di avvicinarsi a lui per intervistarlo, il gigante tenta nuovamente di allontanarli ma Thunder lo ferma.

    MT: Lasciali Benjamin, sono venuti qui per me! Non vorrai mica negargli questo privilegio, uh? Piuttosto, renditi utile e prendi il mio borsone, l'ho lasciato nella limousine vicino al frigo bar.

    Benjamin aggrotta le sopracciglia e sospira pesantemente, ma alla fine di gira ed esegue gli ordini di Thunder, il quale si gode le attenzioni degli addetti alla stampa.

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    Dalla folla di giornalisti sbuca Ally Sullivan, la splendida intervistatrici della TWC fa la prima domanda.

    AS: Allora Thunder, due settimane fa hai avuto un brutto scontro con Vincent Cross, il quale è riuscito ad arrivare a te nonostante fosse bandito dall'arena, ma ora nessun addetto alla security può fermarlo. Pensi che potrà attaccarti di nuovo?

    MT: Ti dirò Ally, io spero di incontrarlo di nuovo stasera! In Giappone si è salvato da una imminente umiliazione pubblica, ma stavolta non ci sarà nessuna security a fermarmi.

    AS: Molta gente ha motivi di pensare che ti faccia tutto questo solo perché suo padr-

    MT: Mi ha offerto un sacco di soldi? La mia risposta è "Anche per questo". Chiariamo subito una cosa: Vincent Cross non mi è mai piaciuto, ci siamo già scontrati nell'ultimo anno, e prima o poi doveva capitare che le nostre strade si incontrassero di nuovo. Diciamo solo che Raymond mi ha convinto ad accelerare i tempi. Con questo non voglio dire che sono in vendita, io non sono un mercenario. Come dissi tempo fa, se due uomini hanno un nemico in comune possono andare molto d'accordo.

    AS: Cos'hai in mente di fare stasera ad Indoor War?

    MT: Quello che ho sempre fatto quest'ultimo mese, prenderò a calci qualche culo, mi divertirò con le mie amiche qui presenti, e soprattutto mi dedicherò al mio obbiettivo principale, ovvero distruggere ed umiliare Vincent Cross.

    Thunder e le due accompagnatrici si fanno largo verso l'entrata dell'arena, ma prima di varcare la soglia d'ingrasso tira delle banconote dalle tasche del cappotto, si gira per farsi fotografare ancora mentre lancia le banconote e contemporaneamente si slinguazza con entrambe le ragazze, le immagini sfumano.


    /----------------------------------------------/



    TWC Friday Night Indoor War cinquantacinque, Kickoff. Dopo una breve panoramica sull'Arena de Ciudad de Mexico che si riempie sempre di più, le immagini ci portano nel backstage. Più precisamente, nello spogliatoio degli Horsemen Of The Apocalypse.

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    Kevin Manson è seduto su una sedia aperta nel centro della stanza con il TWC Championship sulla spalla sinistra. Elizabeth Duval è sdraiata su una panca ed ascolta musica dagli auricolari neri, giocherellando distrattamente con il filo ed osservando con ostinazione Manson, salvo abbassare lo sguardo quando questi gira la testa verso di lei. Sayid Gordon sbadiglia, seduto sulla stessa panchina della Duval ma il più possibile distante da lei. L'enigmatico e gigantesco Ogre è in piedi nei pressi della porta d'ingresso, con le braccia conserte, ed osserva con attenzione un punto fisso sopra di lui. Infine, Keisuke Yagami continua a camminare nervosamente per la stanza muovendo ossessivamente le dita delle mani ed i polsi. L'Apocalisse posa lo sguardo proprio su di lui, dopodiché lo ferma afferrandolo per il polso.

    KM: Va bene, Yagami. Avrai quel match.

    Il giapponese spalanca gli occhi e comincia a muovere nervosamente la lingua, ridacchiando.

    KY: E' la mia occasione, sì, è la mia occasione. Questa sera... Lo distruggerò, Kevin. Vedrai. Lo distruggerò e dimostrerò a tutti loro che si sono sempre sbagliati sul mio conto, sempre. Sempre. SEMPRE!

    Yagami comincia a ridere più forte, ma viene interrotto da Gordon.

    SG: Vuoi smetterla di fare casino, Gesù Cristo?

    Keisuke lancia un'occhiataccia al compagno, che alza gli occhi al cielo.

    SG: E piantala di tirare fuori la lingua, che schifo. Qui c'è gente che cerca di ragionare, quindi preparati al tuo match in silenzio e cerca di non farci fare brutta figura.

    Gli occhi di Yagami sembrano uscirgli dalle orbite, il giapponese prova a fare uno scatto verso Sayid ma Manson gli afferra nuovamente il polso e lo tira indietro, dopodiché si alza dalla sedia.

    KM: E' buffo che sia tu a parlare di brutte figure, Sayid. Certo, due settimane fa sei stato tu a pinnare Ultraman per la vittoria degli Horsemen, ma non ho potuto fare a meno di pensare che tu sia stato il meno impressionante dei quattro. Non ho potuto fare a meno di pensare che nah, non saresti stato in grado di stendere Ultraman senza rubare lo schienamento ad Ogre. Visto che lui non si è lamentato, pensavo di poter lasciare correre... Ma il tuo tono mi ha appena infastidito.

    Gordon rivolge uno sguardo glaciale a Manson, che per tutta risposta sorride a mezza bocca.

    KM: Quindi, mi è venuta un'idea. Questa sera, ad Indoor War, Sayid Gordon affronterà The Ultraman in un match singolo. Sarai in grado di sconfiggerlo con le tue sole forze? Me lo auguro, Sayid. In caso contrario, sarà difficile convincere Virgil Brown a non rescindere il tuo contratto il prima possibile.

    Gordon spalanca la bocca, alzandosi in piedi di scatto sotto lo sguardo infastidito di Elizabeth.

    SG: Tu non p -

    KM: Quindi, preparati al tuo match in silenzio e cerca di non farci fare brutta figura.

    Gordon rimane per qualche secondo a fissare Kevin Manson, lo sguardo rabbioso, dopodiché si avvicina alla porta imprecando sottovoce. Il suo sguardo incrocia per un attimo quello gelido di Ogre, e per quell'attimo Gordon sembra paralizzato. Apre la porta e lascia la stanza, sbattendosela alle spalle. La Duval risponde al rumore sordo con una smorfia, dopodiché sblocca il cellulare ed alza il volume.

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    And now, from the Arena Ciudad de Mexico, Mexico City, TWC presents Friday Night Indoor War #55!






    Welcome everyone to Friday Night Indoor War!!! Questa sera la Total Wrestling Corporation è in Messico per la terza tappa della Road to Nemesis!. Tanta carne al fuoco per noi, e si comincia con una panoramica sul pubblico della Arena Ciudad de Mexico. Gli spettatori cantano a gran voce cori contro il nuovo TWC World Heavyweight Champion, Kevin Manson. In questa atmosfera infernale, la theme song dell'ex campione Nick Carroll risuona nell'arena.



    Fireproof viene accolta molto positivamente dalla gente di Città del Messico.

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    Dopo qualche secondo Nick Carroll appare sullo stage, scuro in volto. Il ragazzo di Boston si ferma in prossimità della rampa, dove sospira ad occhi chiusi. L'ingegnere riprende a camminare lentamente, mentre il pubblico continua ad inneggiarlo. Carroll arriva infine sul ring e si fa passare un microfono da Jessica Rose. L'ex campione si porta al centro del ring, fronteggiando il pubblico che lo acclama. Dopo qualche secondo i cori scemano, ma passano diversi istanti di silenzio prima che Nick porti il microfono vicino alla bocca, apprestandosi a parlare.

    NC: Mi dispiace.

    Altri cori ed incitamenti per Carroll, che scuote la testa.

    NC: Non ho mantenuto la mia promessa. Ho perso. Ho lasciato la TWC nelle mani del Male.

    Nick abbassa lo sguardo per qualche attimo, poi alza di nuovo il capo.

    NC: Avevo immaginato il mio ingresso di questa sera come una camminata della vergogna. Credevo che ascoltare i vostri fischi fosse il modo migliore per pagare per le mie colpe. Invece, non ho ricevuto altro che applausi ed incitamenti.

    L'ex campione si schiarisce la voce, prendendosi una pausa, poi indica il percorso verso il backstage.

    NC: Camminando lungo questa rampa, nonostante tutto quel che è successo, ho ricevuto l'ennesimo attestato di fiducia da parte vostra. Anzi, avete fatto molto di più: mi avete infuso coraggio. Mi avete veramente mostrato il modo migliore per rimettere le cose a posto.

    Un piccolo sorriso compare sul volto di Carroll.

    NC: Prima di uscire dal backstage, non avevo affatto idea di cosa dire una volta arrivato qua sul ring. Adesso invece le mie idee sono molto chiare. Ho solo un modo per farmi perdonare. Kevin Manson mi ha battuto due settimane fa, diventando il legittimo campione massimo della TWC. L'unica cosa che posso fare è sfruttare la mia clausola di rematch e rendere il suo regno una piccola, minuscola parentesi macabra nella luminosa storia della nostra federazione.

    Nick punta lo sguardo nella telecamera, un'espressione decisa dipinta sul volto.

    NC: Kevin Manson mi ha privato del titolo. Kevin Manson crede di avermi lasciato spezzato, spoglio delle mie certezze. Ora, posso vedere che non è così. Quello che Kevin Manson ha fatto realmente è stato togliermi un grandissimo peso dalle spalle. Dopo la mia vittoria di War of Change, ho cominciato a capire quale fosse la vera pressione dovuta all'essere il TWC World Heavyweight Champion.

    Carroll scuote brevemente il capo.

    NC: Non si trattava semplicemente dell'essere il volto della federazione o dell'avere costantemente un bersaglio sulla mia schiena. Vincendo il titolo ho ereditato anche la missione che i miei predecessori avevano stabilito per un vero campione, ho ereditato il dovere di portare avanti una causa che non riuscivo a condividere completamente. Sapete benissimo che ho sempre cercato di discostarmi dalla visione eroica del ruolo del campione, proclamando di poter gestire meglio le cose facendo a modo mio. Guardando alla realtà dei fatti, non ho fatto nulla di quello che avevo promesso di fare affrontando Manson. Non ho affatto combattuto come avrei dovuto fare se avessi veramente voluto estirpare definitivamente il problema, estromettendo definitivamente Manson dalla TWC. Quegli ideali che non ho mai sposato mi hanno frenato. Non sono riuscito a trovare la forza di rischiare, di uscire dal solco tracciato dagli altri. Dentro di me, è sempre stata forte la paura di perdere la vostra stima combattendo all'ultimo sangue. È sempre stata forte la paura che la mia posizione di simbolo fosse messa in discussione dalle mie azioni controverse, che il vostro affetto potesse scemare, che voi non poteste condividere i miei metodi così estremi rispetto a quelli dei campioni che avete tanto amato.

    Nick riprende fiato.

    NC: Ora. Ora non ho nulla da perdere. Non sono più un simbolo. Non c'è nessun solco che debba seguire. Tutto quello che posso fare è combattere fino a quando il mio corpo riuscirà a sostenermi, con l'unico scopo di annientare Kevin Manson e riportare il TWC World Heavyweight Championship nelle vostre mani, qualunque cosa succederà dopo. A Nemesis!, riavrete il vostro titolo. Fino a quel momento, vi chiedo solo di continuare ad avere fiducia in me, per l'ennesima volta, qualunque cosa succede.

    Carroll getta a terra il microfono e scende dal ring, mentre la sua theme song risuona di nuovo nell'arena. Nick percorre la rampa, mentre le note della sua musica di ingresso non riescono a coprire completamente gli applausi e le grida di incoraggiamento del pubblico. Sulle immagini di Nick Carroll che rientra nel backstage senza guardarsi indietro, andiamo in pubblicità. Stay tuned!



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    Spogliatoi della Arena Ciudad de Mexico, i Pulp Fiction sono soli.

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    Boom si sta allacciando una scarpa, seduto, mentre Matt è in piedi, sta mettendo qualche panno dentro la sua borsa.

    MT: Non capisco davvero cosa ti stia prendendo. Non è razionale questa cosa.

    BBB: Pensi che non me ne accorga da solo?

    MT: Sì, ma dovresti fare qualcosa. Quando li vedi sul ring, ti fermi. Anche Sanshkin è stato colpito, ma non ha reagito come te.

    Boom annuisce, lo sguardo fissa il vuoto.

    MT: Anzi, ha capito. Ha capito che poteva essere quello il modo migliore per indebolirti, ed ora sono entrambi a volere te.

    Triple B continua ad annuire, senza parlare.

    MT: Cosa vogliono, dude? Dicono di sapere qualcosa su di te. Ma cosa...

    BBB: Non so, Matt. Ne ho fatte tante. Sarebbe difficile scegliere.

    MT: Vai con la prima.

    Il perfidy in a mask alza lo sguardo. Ma qualcos'altro cattura la sua attenzione. O meglio, qualcun altro.



    SHK: Visto un fantasma Boom?

    Il dragone mascherato è ora sull'uscio della porta e osserva i Pulp Fiction dall'alto in basso. Thunder si frappone tra lui e il suo compagno di team.

    SHK: Non sono affari tuoi ragazzo. Non metterti in mezzo a meno che tu non voglia subire le stesse vessazioni del tuo caro amichetto qui.

    Sanshkin va per mettere le mani addosso al ragazzo, ma qualcuno lo ferma immediatamente.

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    D: Non essere così precipitoso!

    Damien! Il diavolo è qui!

    D: Non vorrai mica che venga tutta la security con Virgil a rovinarti tutto il divertimento e a prendersela con me solo perchè sono qui? So che io non ti piaccio, e ti assicuro che vale anche viceversa... Ma ho un'idea migliore per sbarazzarci di Matt proprio sotto gli occhi del suo fido tag team partner, senza che nessuno ci dica nulla: un bel tag team match. Pensaci, nessuno potrà dire nulla quando durante la contesa accadrà qualcosa di "spiacevole" a Matt. In questo modo ci potremo dedicare completamente a Boom senza ostacoli. Che ne dici, "partner"?

    Thunder sembra intento a rispondere ma BBB lo ferma.

    BBB: Adesso basta! Matt non c'entra niente in tutto questo, se proprio volete prendervela con qualcuno, prendetevela con me, io non ho intenzione di farmi intimorire da due come voi, a dire la verità, non ho problemi ad affrontarvi, potrei anche farlo anche da solo, un bel match due contro uno. Così potrete dedicarvi completamente a me come tanto volevate.

    Matt interviene immediatamente.

    MT: Wo Wo Wo Wo, fermi tutti fermi tutti! Dude, hai ragione, questi effettivamente non sono affari miei, ma dopo quello che ti è successo quest'ultimo mese io non ho intenzione di stare a guardare, tu sei un mio amico, e quando qualcuno osa fare del male ad un mio amico, beh deve fare i conti anche con me. Vincent Cross può aspettare!

    Thunder si gira verso Damien e Sanshkin.

    MT: Quanto a voi due, in questo momento avete fatto incazzare le persone sbagliate! Volete un tag team match stasera? Benissimo, i Pulp Fiction sono pronti a farvi il culo.

    Il diavolo inizia a ridere a crepapelle per le parole di Thunder.

    D: Voi due!? Io dovrei avere paura di voi due?! Se volete vi affronto da solo, non ho bisogno di quest-

    SHK: Ci sto!

    Sanshkin guarda Damien, che smette di ridere, poi i due Pulp Fiction.

    SHK: Non sarà un problema per me portarmi dietro Damien, ho avuto soggetti peggiori a cui badare. E poi vedila così diavolo, forse fare coppia con me ti porterà fortuna e potrai vincere il titolo del mondo.

    D: E mettere fine a quella feccia d'uomo di nome Kevin Manson?! Sarebbe troppo succulenta come occasione!

    Sanshkin prende per la gola il diavolo e lo attacca al muro.

    SHK: Non osare nominare Kevin in quelo modo di nuovo in mia presenza.

    D: Calmo draghetto, non volevo farti arrabbiare.

    Damien ride, ma il dragone lo lascia perdere e se ne esce dallo spogliatoio dei Pulp Fiction.

    D: Odio sentirmi di troppo! Ci vediamo sul ring, inutile feccia.

    E sulle immagine di Damien che chiude la porta dello spogliatoio, noi andiamo in pubblicità.


    Up Next: Singles Match - Sayid Gordon vs. Ultraman
     
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    Acclamato dalla folla, fa capolino sullo stage l'ormai leggendario Ultraman. Il big guy del comedy TWC alza ed abbassa ritmicamente le braccia, ripetendo ossessivamente la sua ormai storica catchphrase: One More Match. Una volta al centro del ring, eccolo scuotere le corde per darsi la carica ed attendere che il suo avversario compaia...

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    Sayid Gordon è alle sue spalle! Sayid Gordon è sbucato fuori dal pubblico ed ora lo spinge, costringendolo a girarsi. Jumping Cutter! Ultraman evita lanciandolo contro le corde! L'Horsemen rimbalza, non riuscendo ad evitare di prendersi un Big Boot in faccia. Il direttore di gara, intanto, fa suonare la campana.

    One on One Match
    The Ultraman vs Sayid Gordon


    Sayid cerca di rotolare all'esterno del quadrato, ma Ultraman lo afferra per un piede e lo riporta al centro dello stesso. Gordon prova a liberarsi scalciando, ma il Difensore della Natura lo anticipa lasciando la presa e connettendo con un Elbow Drop. Si rialza. Secondo Elbow Drop. Schienamento: uno... Solo uno. Gordon ha un sussulto, con un colpo di reni riesce a rimettersi in posizione seduta.. Soltanto per prendersi un calcio alla schiena. Ultraman fa spallucce, dopodiché lo solleva agevolmente e connette con un Suplex. Schienamento, quasi conto di due. Headlock del fu Animale. Il pubblico incita l'esecutore della sottomissione, che riprende ad urlare a squarciagola la propria catchphrase, mentre l'Horsemen prova a guardarsi intorno... E caccia indice e medio negli occhi dell'avversario. Fischi, Gordon li ignora e si rialza ridendo. Jumping Cutter! Ultraman si regge alla corda più alta ed evita di farsi trascinare a terra. Sayid si rialza imprecando, poi alza il pugno preparandosi a colpire l'avversario.. Ma viene steso da un Lariat. L'alleato di Manson si rialza. Spinebuster! Non è finita: Ultraman lo tiene, in qualche modo lo risolleva e modifica il caricamento. Powerbomb! Ancora una volta lo trattiene e lo risolleva, lanciandolo in aria e prendendoselo al volo su una spalla. Running Powerslam!

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    Incredibile prova di forza di Ultraman, che va allo schienamento: uno... Due... Quasi tre! Kickout all'ultimo di Sayid Gordon, che riesce a rotolare fuori dal ring con gli occhi spalancati. Ultraman scuote la testa, dopodiché lo va a prendere. Gordon prova a ribellarsi mettendogli di nuovo le dita negli occhi, ma l'avversario gli blocca il polso e lo lancia con violenza contro il paletto d'acciaio con un Irish Whip. L'Horsemen Of The Apocalypse cade a terra. Running Splash di Ultraman! A segno. Il conteggio del direttore di gara è arrivato a quattro, allorché il Difensore della Natura afferra per i capelli l'avversario e lo ributta sul quadrato. Gordon allunga un braccio verso le corde, che sono lontanissime, senza nemmeno la forza di strisciare. Ultraman lo afferra alla vita.. Deadlift German Suplex con rilascio. Gordon viene sbalzato verso uno dei quattro angoli del ring. Il Difensore della Natura aspetta che si rialzi, caricandosi con ampi cenni, parte in corsa.. Gordon lo evita con una capriola, Ultraman sbatte con il muso contro il turnbunckle. Sayid corre verso le corde, rimbalza... E viene intercettato dalla Spinning Side Slam!

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    A SEGNO! Ultraman connette con una delle sue mosse migliori, ed ora va per lo schienamento! Uno... Due... Tre! Tre! No, il direttore di gara dopo aver sbattuto sul mat per la terza volta scuote la testa ed indica la corda più bassa, sulla quale Gordon ha appoggiato il piede sinistro. Il pubblico fischia, mentre Ultraman si porta le mani ai fianchi. Gordon prova piano a piano a rialzarsi con l'aiuto delle corde, ma non appena si stacca da esse crolla all'indietro... No. Ultraman lo regge, dopodiché se lo carica sulle spalle. TORTURE RACK! Gordon gli scivola via con l'ultimo barlume di lucidità e va per un pigro Roll Up. Uno... Il membro degli Horsemen non riesce a mantenere lo schienamento per la stanchezza e quasi crolla a terra senza vita. Ultraman lo osserva per un paio di secondi, dopodiché gli dà le spalle per rimettersi in piedi... Si gira..



    JUMPING CUTTER! Sayid Gordon scoppia a ridere, rimettendosi in piedi e regalando alle telecamere quello che sembra essere un balletto, infine va per lo schienamento appoggiando il piede destro sul petto di Ultraman: uno.. Due... Tre! Sayid Gordon vince un match soffertissimo con una sola mossa!

    JR: Here is your winner... Saaaaaayiiiiiiiid Goooooordoooooooon!!


    Il membro degli Horsemen Of The Apocalypse continua a ridacchiare, chiamando la telecamera sul proprio volto e proferendo parole indicibili sul suo avversario di stasera e su quello che farà per festeggiare la vittoria. Sale sulla seconda corda, alza le braccia al cielo, sorride. Fa lo stesso ad un angolo adiacente del ring. La sua marcia trionfale continua, lui ride... Ma alle sue spalle Ultraman si è rialzato tenendosi la testa, ed ha una espressione poco raccomandabile dipinta sul volto. TORTURE RACK! Ultraman chiude Sayid Gordon nella sua sottomissione più letale, costringendolo ad urlare dal dolore. Il direttore di gara prova a dissuadere il Difensore della Natura, che lo ignora... Ma ecco che dallo stage compare Ogre.



    Il gigante degli Horsemen Of The Apocalypse percorre la rampa a passi lenti, mentre Ultraman lascia andare Gordon e lo invita a farsi sotto. Ogre sale sul ring. Ultraman parte verso di lui. Big Boot, no, viene anticipato ed afferrato al collo. Chokeslam!

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    Direttamente su Sayid Gordon! Ogre stende definitivamente Ultraman facendolo cadere sul proprio alleato, dopodiché afferra proprio Sayid Gordon e se lo carica su una spalla, dirigendosi nuovamente nel backstage. Sull'emblematica inespressività del viso di Ogre, noi andiamo in pubblicità.



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    Bentornati in diretta da Indoor War! Adesso è il momento dei Whisperers!



    Risuona la theme song dei Whisperers attirando molteplici fischi dagli spalti.

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    Rick Frye e Alisa Drake fanno la loro comparsa sullo stage e i fischi aumentano ancora di più. The Phoenix si presenta vestito con i pantaloni del suo ring gear e la maglietta dei Whisperers, mentre l'Alpha Drake ha indosso la camicetta nera dei Whisperers sfilacciata sulle spalle, un paio di shorts, ginocchiere e stivaletti da combattimento. Rick sorride in maniera ironica mentre Alisa gli lancia un'occhiata accompagnata da un leggero sorrisetto, e poi i due si avviano verso il ring percorrendo la rampa a passo deciso e una volta ai piedi del quadrato Frye sale sui gradoni, poi sul paletto dall'esterno e apre le braccia prendendosi ulteriori fischi, mentre l'Alpha Drake vi scivola dentro. The 171 sorride per poi saltare all'interno del ring e munirsi di un microfono per lui e uno per l'alleata. Born For Greatness si interrompe e Rick accenna un sorriso beffardo.

    R.Frye: Ladies and gentleman, la vostra prossima Queen Of TWC!

    Fischi da parte del pubblico mentre Alisa accenna un leggero sorriso.

    Alisa: Ladies and gentleman, il vostro prossimo TWC Diamond Champion!

    Altri fischi del pubblico che fanno sorridere in maniera beffarda Rick Frye.

    R.Frye: Fischiate pure, date il meglio di voi stessi, ma badate bene che non impedirà il conseguimento di ciò che abbiamo appena annunciato poiché la rivoluzione dei Whisperers è già iniziata, e senza che nessuno di voi se ne sia accorto.

    Alisa: Dici bene Rick, è ormai più di un mese che i Whisperers sono cambiati, e se già prima di questo suddetto cambiamento abbiamo dimostrato ciò che valiamo con me che battevo Jessica Morton in un Barbed Wire Bat On A Pole Match e tu che sconfiggevi Vincent Cross, Damien e Sean Morgan in un Fatal Four Way per una title shot al TWC Diamond Championship, pensa ora cosa potremmo fare.

    R.Frye: Non c'è bisogno di pensare Alisa, i fatti sono qui a dimostrarci che questo nostro cambiamento sta già portando risultati. Guarda cosa hai fatto tu nel Queen Of TWC Tournament, hai sconfitto nuovamente Jessica Morton concludendo definitivamente la vostra rivalità, e lo hai fatto con uno stile unico connettendo con l'Alpha Whisper più bella della storia. Ora sei nelle semifinali, e ci scommetterei ben settanta punti del mio quoziente intellettivo che entro fine serata sarai proiettata nella finale di Nemesis, senza che Ayumi Haibara possa fare qualcosa a riguardo.

    Fischi del pubblico mentre i due Whisperers si scambiano un'occhiata complice.

    Alisa: Effettivamente hai ragione Rick, l'orrenda rivalità tra me e Jessica l'ho chiusa in bellezza spedendo quello scarto d'umanità nell'oblio, Ayumi Haibara per quanto ostica può già aggiungere una sconfitta nel suo score e chiunque troverò in finale non potrà mai e poi mai impedirmi di sedermi sul quel trono e confermare ciò che sono da quando ho messo piede qui, The Legit Queen Of TWC!

    Altri fischi mentre Frye annuisce compiaciuto verso la compagna nei Whisperers.

    Alisa: Ma non fare il modesto, poiché anche tu stai raccogliendo i frutti del nostro cambiamento, e la dimostrazione è il modo in cui puntata dopo puntata stai riducendo Fred Franke. Ricorda come era a Homeland e guarda come è ora, tutte le sue sicurezze e tutto ciò che aveva costruito con tanta fatica in questi anni è andato completamente in fumo dopo un paio di interazioni con te, peraltro senza il minimo contatto fisico, e se non fosse stato per la stupidità di Tangata Manu, a quest'ora tu avresti un nuovo avversario per Nemesis.

    R.Frye: Dici bene Alisa, Tangata Manu non è riuscito a capitalizzare l'assist che gli ho fornito, ma infondo non importa poiché i fatti di due settimane fa hanno definitivamente fatto capire a Fred Franke che il destino del TWC Diamond Championship è nelle mie mani, quindi che decida di metterlo in palio contro un avversario inadeguato, svilendo ancora di più quel bellissimo titolo, o che decida di attendere fino a Nemesis per metterlo in palio contro di me, il risultato non cambierà, poiché la sua prossima difesa titolata sarà l'ultima, e ciò lo sta distruggendo internamente.

    Alisa: Non posso che complimentarmi con te Rick, si vede che questo cambiamento nei Whisperers ti rende più sereno e ti permette di dare il cento per cento.

    R.Frye: Lo stesso vale per te Alisa, anche se a furia di parlare di questo nostro cambiamento ci siamo scordati di illustrarlo al mondo, e infondo è questo il motivo per cui siamo su questo ring, in questo momento, insieme.

    Alisa: Beh Rick, cosa c'è da illustrare alla fin fine, appare già palese un cambiamento nel modo in cui io e te ci stiamo relazionando in questo momento. L'ultima volta che siamo stati insieme sugli schermi io mi riferivo a te sempre in maniera formale chiamandoti per cognome, e lo stesso facevi tu aggiungendo il soprannome Alpha. Siamo passati da Frye e Alpha Drake a Rick e Alisa, e la cosa già è sintomo di un cambiamento.

    R.Frye: Già Alisa, ma parliamo del perché di questo cambiamento, parliamo di come abbiamo deciso di deporre l'ascia di guerra tra noi due trasformando quest'alleanza da un rapporto puramente professionale a una macchina distruttrice formata da due individui che si conoscono molto meglio di quanto credevano e che ora si sopportano e si supportano a vicenda non solo sul lavoro, ma anche nella vita di tutti i giorni.

    Alisa: Semplicemente perché con il rapporto che avevamo prima davamo cinquanta, ora invece possiamo dare cento, e tutto ciò è stato possibile grazie a te che mi hai dimostrato di essere pentito per gli sgarri che mi hai fatto in passato e grazie a me che ho trovato la forza di perdonarti definitivamente.

    R.Frye: Apprezzo le tue parole Alisa ma non ho ancora finito nel farmi perdonare.

    La ragazza alza un sopracciglio mentre Rick assume un'espressione seria.

    R.Frye: Ciò che ti ho fatto non si cancella con un anno di Whisperers in cui ho dimostrato la mia stima verso di te, non si cancella in un mese in cui da alleati mossi da un obiettivo comune siamo passati a ciò che si potrebbe definire una quasi amicizia, non si cancella con queste belle parole che sto spendendo ora per te, no Alisa, ciò che ho fatto nei tuoi confronti è una cosa che mi perseguiterà per sempre e come ti dissi quando decidemmo di cambiare, passerò ogni giorno della mia vita tentando di espiare le mie colpe verso di te.

    L'Alpha Drake accenna un leggero sorriso verso Frye.

    Alisa: Non sarà necessario Rick, poich...

    It's Samy, bitch!




    Ma attenzione! La voce di Samantha e la sua theme song interrompono le parole di Alisa Drake che ora si gira stizzita verso lo stage.

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    Ed ecco che Samantha compare sullo stage a passo svelto e con le braccia aperte facendo scaturire una sonora reazione mista. La ragazza si blocca un secondo ad osservare l'arena, poi punta lo sguardo sui due rivali e infine si avvia sulla rampa a passo spedito per poi salire sui gradoni ed entrare nel quadrato tra la corda centrale e quella bassa. Fatto ciò si fa dare un microfono da Jessica Rose e una volta che la sua theme si interrompe prende la parola.

    Samantha: Questo momento è così bello che ci farei sesso.

    Reazione mista alle parole della ragazza.

    Samantha: No ragazzi, seriamente. Questo è un momento storico, il cambiamento dei Whisperers è qui davanti ai nostri occhi e mentre Rick Frye oltre ad aver platealmente cambiato sponda, ha semplicemente cambiato il modo in cui chiama la sua amica diversamente alta, la suddetta amica diversamente alta invece è radicalmente cambiata passando dall'essere una copia perennemente incazzata di Samantha Hart all'essere una copia patetica di ciò che era prima che il fratello la scaricasse visto il peso che era.

    L'Alpha Drake arriccia le labbra stizzita mentre la Hart Princess la osserva con la bocca mezza aperta esibendosi in un'espressione irrisoria.

    Samantha: Cioè, hai scazzato con tuo fratello e va be', i motivi li sanno tutti e chi se ne frega ormai, lui ti ha chiesto scusa milioni di volte facendo anche la figura del fesso e tu in cambio gli hai fatto perdere titoli, match e contratti di lavoro e va be', come detto prima 'sti cazzi, ma questo qui vorrei ricordarti che è l'uomo che ha tradito la tua fiducia non una volta, ma ben due.

    Rick fa un passo avanti e si avvicina il microfono alla bocca.

    Samantha: Non proferire parola per favore, già è stato straziante sentire la leccata di culo che hai fatto prima al nano.

    The Phoenix accenna un'espressione contrariata ma poi alza le mani e fa un passo indietro.

    Samantha: Vedi Ali, lungi da me difendere quel demente di tuo fratello che ogni sera mi torna a casa che puzza di strappona random, ma davvero, come cazzo puoi pensare di avercela ancora con lui e al contempo perdonare quel verme che hai di fianco?

    Leggero sorriso da parte di Samantha.

    Samantha: Non disturbarti a rispondere poiché ci ho già pensato io prima quando ho detto che sei diventata una patetica copia della già patetica ragazzina senza palle che eri prima che Chris facesse la miglior scelta della sua vita, quindi quando esci qui fuori insieme a questo coglione ricorda sempre che questi proclami che insieme fate non fanno altro che rendervi più ridicoli di quanto effettivamente siete. Queen Of TWC e Diamond Champion? Ok, l'importante è crederci.

    L'Alpha Drake fa un passo avanti pronta a replicare, ma Frye le mette una mano sulla spalla attirando la sua attenzione. Rick fa le spallucce e Alisa annuisce leggermente per poi fare un passo indietro e lasciare la parola al compagno nei Whisperers.

    R.Frye: Posso proferire parola ora Samantha?

    La Hart Princess da il consenso alzando le sopracciglia in maniera sarcastica.

    R.Frye: Bene, allora rispondi a una semplice domanda: Chris Drake ha perso la casa per via di un incendio, dove vive ora?

    Samantha: A casa mia.

    R.Frye: Interessante, e posso anche dedurre che questa convivenza non comprende una relazione sentimentale tra di voi visto che prima parlavi di Chris che tornava a casa puzzando di "strappona", ma esiste esclusivamente vista la presenza di vostra figlia e dal desiderio di Chris di passare quanto più tempo con lei. Giusto?

    Samantha: Giusto, ma questo che cosa c'entra?!

    R.Frye: Ti senti di dire che Chris ti abbia perdonato?

    Samantha: Sì Frye, ma le due situazioni sono imparagonabili visto ciò che abbiamo passato insieme, il nano può confermare visto che era presente.

    R.Frye: So a cosa ti riferisci, non c'è bisogno che Alisa confermi nulla, così come non ho bisogno che tu mi dica che le situazioni sono imparagonabili poiché già lo so, e lascia che ti dica che ciò che tu hai fatto in passato a Chris è un qualcosa di decisamente peggiore di ciò che ho mai fatto io ad Alisa.

    La Best In The Ten Universes sbuffa in maniera sarcastica.

    R.Frye: Samantha Hart, tu hai preso Chris Drake e lo hai strappato dalla sua vita per renderlo uno schiavo utile ai desideri di Rachel Fortuna e ai tuoi desideri di vendetta su Kid The Wizard, lo hai usato, e una volta che lui si è ribellato hai cercato di mettergli i bastoni tra le ruote sfruttando me e Maivia, portandolo quasi alla perdita del suo primo titolo mondiale in svariate occasioni. Poi qualcosa è cambiato, i vostri caratteri si sono rivelati abbastanza compatibili e vi siete avvicinati a tal punto di trovarvi nella situazione propizia per concepire una nuova vita, e i fatti in cui era presente anche Alisa hanno segnato il vostro definitivo avvicinamento con lui che ti ha perdonata e quasi ti ha rivelato i suoi sentimenti profondi per te, cosa che hai fatto tu dicendogli esplicitamente le parole ti amo.

    Rick prende una breve pausa mentre Samantha lo osserva con aria stizzita.

    R.Frye: Lui ti ha perdonata nonostante tutte le cattiverie che gli hai fatto, quindi se dovessi ragionare come fai tu ora dovrei dire che Chris è solo un "patetico coglione" proprio come Alisa? No Samantha, Chris si può definire tale per tanti altri motivi ma non per questo, poiché è riuscito a trovare la forza di perdonare la persona che gli ha fatto più male in assoluto nell'arco della sua vita, perciò quando cerchi lo sporco in casa degli altri forse dovresti prima guardare nella tua.

    Risatina da parte di Alisa che fa un passo avanti e attira l'attenzione di Samantha.

    Alisa: Lascia stare Rick, tanto quello che le dici da un orecchio le entra e dall'altro le esce. Non ci vorrà molto prima che riprenda a sproloquiare e a lanciare insulti contro di noi, io ormai l'ho ampiamente capito e le sue parole non mi tangono più, così come non mi interessa nulla di ciò che combinano con mio fratello. Oddio, in fondo un po' mi dispiace per la loro bambina, è pur sempre mia nipote, e sapere che dovrà crescere affianco a quei due mi fa pensare che diventi proprio come loro, ovvero una puttana traditrice senza pall...

    Ma attenzione! Samantha parte con uno schiaffo verso la faccia di Alisa... No! Rick Frye le blocca il braccio al volo impedendole di colpire l'alleata! Samantha cerca di liberarsi e non riuscendoci va con un calcio alle palle di Rick... No! The Phoenix stringe le gambe e blocca quella di Samantha! La Hart Princess ringhia contro Frye ma ecco che alle sue spalle l'Alpha Drake l'abbranca per i capelli e la schianta a terra! Il pubblico fischia i due che si scambiano un sorriso complice.

    Alisa: Tranquilli, abbiamo scoperto prima della puntata che Samantha è clinicamente pronta a combattere e quindi la clausola di non contatto non esiste più. Ora, Rick, dicevi di essere disposto a tutto per ottenere il mio perdono giusto?

    R.Frye: Giusto.

    La Whisperer fa le spallucce.

    Alisa: Beh, in tal caso...

    Ed ecco che i due iniziano a pestare simultaneamente Samantha!!! I Whisperers tempestano di Stomp la ragazza per alcuni secondi prima che Rick la rialzi e la tenga ferma con una Full Nelson. Alisa sorride diabolicamente per poi iniziare a colpire lo stomaco di Samantha con dei calci, e fatto ciò le tira un sonoro schiaffo! Il pubblico fischia ancora di più i due e ora Alisa si porta faccia a faccia con Samantha lanciandole minacce a denti stretti... Ma attenzione! Samantha va con una testata che fa allontanare Alisa e poi le sputa direttamente in faccia! Il pubblico emette un boato di sgomento mentre Alisa si mette una mano in faccia e si asciuga per poi lanciare un'occhiata assassina alla nemica, ma prima che l'Alpha Drake possa fare qualcosa, Frye solleva la rivale e la schianta con la Fire Blast!!!

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    Il pubblico fischia a più non posso mentre i Whisperers si annuiscono a vicenda, e ora Alisa sale su un paletto mentre Rick rialza Samantha e la rende vittima perfetta per la Whispers Into Screams!

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    La ragazza stramazza nuovamente a terra priva di sensi e ora i due Whisperers torreggiano su di lei sotto i fischi del pubblico. Alisa protende il braccio destro verso Rick, mentre quest'ultimo allunga il sinistro verso l'alleata per poi far incrociare i rispettivi arti a mo' di brindisi e sollevare l'indice, il medio e l'anulare andando a simulare una "W". I due restano in posa mentre Born For Greatness risuona, e su queste immagini noi andiamo in pubblicità.



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    Bentornati in diretta con Indoor War! Siamo nel backstage, dove Jane Murphy sta camminando per il backstage.

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    La ragazza svolta in un corridoio e dopo qualche passo si ferma alla vista di una figura femminile davanti alle macchinette. Jane comincia a ridere, attirando l'attenzione dell'altra ragazza.

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    Riconosciamo Elizabeth Duval, che fissa Jane con sguardo duro.

    JM: Che c'è? Sei l'unica autorizzata ad essere di buonumore?

    L'Horsewomen Of The Apocalypse si morde il labbro inferiore, dopodiché si rigira verso la macchinetta ed inserisce delle monete.

    ED: L'ultima volta che ho controllato, non avevi motivo di esserlo.

    La Duval estrae una lattina appena caduta, sulla quale campeggia il logo di una famosa marca di bevande gassate analcoliche, dopodiché incrocia nuovamente lo sguardo della Leonessa e rimane a fissarla per un paio di secondi.

    ED: Pensavo, tipo, che tu fossi qui per comprare qualcosa. Non mi guardare, cammina, inserisci le monete e meravigliati.

    Jane va il verso alla ragazza.

    JM: Pensavo, tipo, che invece fossi qui per parlare con te. E l'ultima volta che ho controllato, sei venuta a ridere alle mie spalle per poi dartela a gambe. Quindi potrei tranquillamente ridere della tua codardia.

    La Duval si irrigidisce, dopodiché fa un paio di passi verso la Murphy ed incrocia le braccia, tamburellando il piede sinistro sul pavimento.

    ED: Codardia, Jane? Davvero? Codardia?

    Elizabeth scuote la testa, cominciando a sbattere il piede con più insistenza.

    ED: Sto cercando un modo di renderlo chiaro persino a te. Vediamo... Ci sono io, Elizabeth Duval, che cammino. Felice, sai, con il sorriso sulle labbra. Kev ha appena strappato il TWC Championship dalle luride mani del tuo fidanzatino, lo stesso tizio che una manciata di minuti prima mi aveva dato della "autistica". D'altronde, non pretendo che delle persone superficiali come voi capiscano un qualsiasi discorso che esce dai vostri ridicoli schemi di pensiero... Per buona misura, direi che il risultato del match di due settimane fa abbia stabilito con certezza chi tra me e lui avesse perso il contatto con la realtà.

    L'Horsewomen Of The Apocalypse si lascia scappare un largo sorriso.

    ED: Torniamo a noi due, ti va? Io sto camminando nel backstage, nella mia testa continuo a ripensare a tutte queste sensazioni, giro lo sguardo... E vedo te, la piccola Jane, la Leonessa della TWC. Tra parentesi, sai chi è che condivide con te il furto di soprannome? Ultraman. Ora, lungi da me ferirti, ma paragonarvi mi viene piuttosto spontaneo. E nel momento stesso in cui ti ho vista, ho capito finalmente cosa sarebbe cambiato con il titolo sulla spalla di Kev. Noi abbiamo vinto una guerra ideologica, Jane. Quella stessa società che continua a sfornare mezze donne come te, ora, è capovolta. Ora gli ultimi sono i primi, per davvero. Ora non siamo più emarginati: ora siamo noi a ridere di voi, soldatini fuori posto.

    Dopo una breve pausa, il volto di Elizabeth si indurisce nuovamente.

    ED: Sostanzialmente, questo è tutto. Dubito che tu possa capire, da qui il mio modo di esprimermi con te: "ah, ah". Soddisfatta?

    Jane annuisce, fingendo un'espressione stupita.

    JM: Soddisfattissima. Grazie innanzitutto per avermi ricordato il tuo nome, finora ti avevo annotato semplicemente come la scagnozza di Manson. Simpatico che tu pensi che gli altri siano i soldatini, vero?

    La Leonessa si sposta una ciocca di capelli dal volto.

    JM: Grazie anche per avermi illuminato su un altro aspetto importantissimo. Ora so che il risultato di un match determina anche lo stato di salute mentale dei contendenti. Manson ha vinto, quindi siete sanissimi. Eppure il discorso sui soprannomi ed il paragone con Ultraman non sembrano proprio confermare questa tua speranzosa visione del mondo. Purtroppo non sono io la psicologa della divisione femminile, perciò sfortunatamente per te non riceverai alcuna diagnosi. Quello che riceverai è un pestaggio degno di questo nome.

    La Murphy si avvicina alla Duval, portandosi faccia a faccia.

    JM: Riceverai lo stesso pestaggio a cui ti sei sottratta due settimane fa, fuggendo come una codarda. Vedi, siamo ritornate al punto iniziale, nonostante le tue divagazioni. Mi piacerebbe buttarti a terra in questo esatto istante, ma purtroppo mi vedo costretta a moderare le mie azioni. Se hai le palle per uscire dall'ombra di Manson e le energie per camminare per un tratto così lungo, ti aspetto sul ring a Frontline, tra una settimana. Cosa ne pensi?

    Il volto di Elizabeth si contorce in una smorfia di disprezzo. La ragazza lascia passare qualche secondo.

    ED: Penso che nel mio primo match singolo ti leverò quel rossetto a ginocchiate e chiuderò definitivamente la tua bocca da stronza. A Frontline. Tra una settimana.

    La Duval allontana la testa, senza staccare lo sguardo dall'avversaria.

    ED: E, per la cronaca, l'unica ombra ingombrante qui è quella dell'ego del tuo piccolo ingegnere. Quindi, continua a ridere: hai solo più una settimana.

    Elizabeth si guarda intorno nervosamente, dopodiché lancia per terra la lattina e gira i tacchi, allontanandosi a passi pesanti.

    ED: Cristo Santo, mi ha pure fatto passare la sete.

    Jane segue l'alleata di Manson con lo sguardo, ridacchiando. Elizabeth chiude gli occhi e inspira, serrando le mani a pugno ed aumentando la velocità del passo. La telecamera la segue per parte del tragitto.

    ED: Ancora ferma alle battute sul peso... Razza di troietta.

    Le immagini sfumano e noi andiamo in pubblicità, non cambiate canale!



    Up Next: Tag Team Match - Pulp Fiction vs. Damien & Sanshkin

     
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    Una panoramica dell’arena ci dà il bentornato in puntata, mentre Jessica Rose, con la sua incantevole voce, annuncia il prossimo match.

    JR: The following contest is scheduled for one fall and it is a tag team match!



    “Tattered and torn” lascia pochi dubbi: Big Black Boom e Matt Thunder entrano in scena, è tempo di Pulp Fiction contro Sanshkin e Damien!

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    Gli ex campioni di coppia fanno il loro ingresso con il consueto passo lento, un primo piano di Matt lascia trasparire tutta la sua carica per l’incontro, mentre si appresta a salire le scalette dall’angolo opposto a quello scelto da BBB.

    JR: Introducing first, for a combined weight of four houndreds pounds... Big Black Boom and Matt Thunder, the Puuuuulp Fiction!

    Una volta raggiunto il loro angolo, i due parlano, Matt prende la testa di Boom fra le mani e gli dice qualcosa, il mascherato annuisce ed esce fra la terza e la seconda corda, rimanendo sull’apron.



    L'ingresso in scena di Damien si fa attendere, passano i secondi ma eccolo poi apparire sbucando dallo stage.

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    L'Anti-Christ come prevedibile viene accolto dai fischi, ma sembra esserne felice. Dopo aver assaporato "l'amore" da parte del pubblico si avvia al ring ridendo e sghignazzando come abbiamo visto in queste settimane, una volta entratoci si dirige verso i due avversari ma l'arbitro fa segno di aspettare il suo partner.



    Spider Baby dei Fantomas risuona nell'arena e Sanshkin in attire rosso si presenta sullo stage carico per il match di quest'oggi con il suo partner inusulae.



    L'ex Michael Edwards si dirige verso il ring, osservando il pubblico attorno a sé che lo fischia. Salito sul ring squadra dall'alto in basso i due avversari che ha già sconfitto quest'anno ad Alpha Horizon conquistando il suo primo alloro insieme a Kevin Manson.

    Una volta preso il loro posto, Damien e BBB decidono di posizionarsi sull’apron, lasciando Sanshkin e Matt Thunder soli nel ring. Suona la campanella.

    Tag Team Match
    Pulp Fictions vs. Damien & Sanshkin


    Sanshkin cerca subito il calcione, evitato due volte da Matt con uno spostamento laterale. Il mascherato ride, Matt gli urla di farsi avanti, gesticolando. Sanshkin scuote il capo ed indica Boom, puntandogli contro il suo sguardo. Triple B non reagisce, il pubblico rumoreggia, Thunder attacca: gut kick e dritto destro, poi una serie di ganci in pieno addome, che costringono Sanshkin all’angolo. Irish whip, il mascherato sfrutta lo slancio a suo favore, mandando l’electric splinter all’angolo opposto. Ricorsa, Matt si sposta, facendo sbattere Sanshkin sul turnbuckle: il colpo lo fa tornare indietro, school boy pin, uno-kick out. Subito entrambi in piedi, serie di clothesline da parte di Thunder che mandano a terra Sanshkin, sempre pronto a rialzarsi, per subirne un altro. Al terzo, il mascherato afferra il braccio, lo gira e tira a sé il suo avversario: ginocchiata in pieno stomaco, Thunder poggia a terra un ginocchio, poi standing abdominal stretch su di lui.

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    La presa dura per qualche secondo, durante i quali Matt non dà segno di cedimento, riesce ad alzarsi, Sanshkin allenta la presa, riesce a dare il tag a Damien. Il mascherato sta tenendo ben fermo il suo avversario, inizia il conteggio del ref: al quattro, il demonio sferra un potente gancio all’addome di Thunder, che cade in ginocchio. Sanshkin esce dal quadrato, Matt viene rialzato dai capelli e portato all’angolo, dove subisce due rumorose back chop. Damien solleva il suo avversario e lo posiziona seduto sulla terza corda, poi sale sulla seconda. Due colpi con l’avambraccio sulla schiena, poi si prepara per un superplex. Matt reagisce, due ganci al fianco sinistro di Damien, poi uno spintone che lo costringe a lasciare la presa e cadere, l’electric splinter si mette in piedi e colpisce con un diving front dropkick! Il tempo di rimettersi in sesto per entrambi, Matt carica e colpisce la nuca di Damien con una poderosa ginocchiata! Thunder si avvicina al suo angolo: arrivato il momento del tag per BBB, il pubblico rumoreggia. Il mascherato entra nel quadrato. Aspetta che il rivale si posizioni in ginocchio, poi sferra un calcione, anche lui sulla nuca! Boom sfoga tutta la sua rabbia: a terra, prende Damien dai capelli e gli fa sbattere ripetutamente la faccia contro il mat, costringendo l’arbitro all’interevento, nonché al rimprovero. Triple B non protesta, ma guarda fisso Damien, poi Sanshkin, che ride. Il demonio si è rimesso in ginocchio, anche lui lo guarda con un sorriso beffardo, gli fa segno con le mani di continuare. Boom non si fa pregare: calcione in pieno petto, “oooh” del pubblico. Damien rimane in ginocchio, altro calcione, altro “oooh” del pubblico. Damien non schioda il sorriso dalla sua faccia. Boom continua.

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    E termina la combo con un altro calcione in piena nuca! Pin: uno, d-NO! Neanche due, Damien alza la spalla Il perfidy in a mask solleva il suo avversario e lo lancia alle corde, si dà slancio anche lui: Damien lo placca con una spear! Da terra continua l’offensiva con una serie di pugni ben assestati sul naso di BBB, l’arbitro questa volta ferma lui, gli indica il pugno e spiega come questi colpi dovrebbero essere sferrati senza chiudere la mano. Damien non reagisce, Boom rotola e si rialza aiutandosi con le corde. Lo sguardo del mascherato verso Damien viene inquadrato in un primo piano, poi viene ripreso il demonio, sorridente, nonostante il trucco rovinato dai colpi al viso. Triple B si avvicina al suo angolo, guarda Matt. Poi gli rifila una pacca sulla spalla, costringendolo al cambio. Il pubblico fischia, Damien e Sanshkin se la ridono, mentre Thunder scuote il capo guardando fisso l’altra metà dei Pulp Fiction, ed entra nel ring. Damien non aspetta: double axe handle sulla schiena di Matt, poi lancio alle corde e tentativo di clothesline.

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    Ma Thunder gira tutto in una armbar! Spettacolare mossa a sorpresa dello splinter, che atterra Damien e lo costringe a subire la presa, in pieno centro ring, lontano dalle corde! È Sanshkin ad interrompere la sottomissione, con un pestone su Matt, il ref prova ad allontanarlo senza successo: Thunder viene alzato dalla gola, Sanshkin stringe la presa, parte il conto dell’arbitro. Damien si rimette, anche lui afferra Matt dalla gola. Entrambi guardano Boom ridendo, il mascherato non muove un muscolo, al conto di quattro sollevano Thunder: Double Chokeslam!

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    Damien va per il pin: uno, due, tr-NO! SOLO DUE! Matt se la cava! Sanshkin è uscito dal ring e ha un gesto di disappunto, Boom invece chiama il suo compagno, senza però entrare nel ring. Damien si sfrega le mani, risolleva Thunder, gli rifila due ceffoni in viso, poi guarda di nuovo Boom: si lancia alle corde e carica il colpo, ma Matt lo colpisce con un gut kick e lo mette in posizione per la Thunder Bomb! Prova a sollevarlo, ma qualcuno lo attacca alle spalle! Il ref chiama la squalifica!

    JR: Here’s you winners by disqualification: Pulp-Fictiooon!


    Un uomo, in felpa e jeans ha attaccato Matt Thunder con una sedia d’acciaio! È Vincent Cross!



    Il biker continua l’offensiva su Matt Thunder, Sanshkin trascina Damien fuori dal ring, facendolo scivolare sotto la corda più bassa. Cross rialza Matt, si lancia alle corde per una Street Speed, ma Boom lo afferra dalla felpa, fermando la sua corsa! Vincent lo guarda per un secondo, poi prova a sferrare un pungo, evitato: serie di colpi dall’apron per il mascherato, ma Cross non ci sta e lo lancia letteralmente dentro al ring! I due si guardano ancora, Matt sta recuperando le forze… Ma Damien e Sanshkin colpiscono Boom con due sedie! Il mascherato crolla a terra, i due alleati guardano Cross, sorridono e lasciano il ring, dopo aver fatto cadere le armi. A questo punto Matt è ancora in piedi, Cross si toglie la felpa e si lancia verso di lui.

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    Street speed a segno! Cori di incitamento dagli spalti per le azioni di Cross, il quale soddisfatto lascia il ring. Sull’immagine dei Pulp Fiction a terra e il primo piano di Vincent Cross si chiude il collegamento, stay tuned!





    Up Next: Jack Keenan
     
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    DISCLAIMER: Questo segmento include rappresentazioni negative e/o maltrattamenti di persone o culture. Questi stereotipi erano sbagliati allora e sono sbagliati oggi. Piuttosto che rimuovere questi contenuti, vogliamo riconoscerne l'impatto dannoso, imparare da essi e avviare una conversazione per creare insieme un futuro più inclusivo.



    Cari amici telespettatori, bentornati a Friday Night Indoor War, lo show di wrestling più visto e amato al mondo, che stasera è in diretta dall’Arena Ciudad de Mexico, uno dei templi sportivi più importanti di Città del Messico.



    Dopo una bella panoramica del caldissimo pubblico messicano che assiepa l’edificio all’inverosimile in attesa di vedere i propri beniamini, siamo pronti a riprendere questa cinquantacinquesima puntata, la terza della Road to Nemesis!



    Ma attenzione! Una theme risalente a un’epopea passata, risuona a manetta, scatenando la reazione dei fan messicani. Dopo alcuni secondi, tra il fumo e i pyros che si alzano sullo stage, ecco sbucare una vera e propria orda di loschi individui.

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    A capitanare il gruppo, formato dai mostruosi membri dell’Atomic Club, dal fedele Daijiro Tanaka, dalla misteriosa Felisin e dal corrotto avvocato Richard Griffith, vediamo il leggendario Akuma “Pain” Fujihara e il letale Pain Deliverer, Jack Keenan.

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    Tutti quanti sono vestiti elegantemente, in giacca e cravatta. Mr. Pain, in completo nero, cravatta nera e camicia rosso sangue, tira fuori un pacchetto di sigarette Red Dragon, uno zippo metallico con incastonato un rubino, e si accende una sigaretta.



    Dopo di che sia lui che Keenan si guardano intorno, disgustati, mentre il pubblico rumoreggia e li fischia. A un certo punto Jack fa un cenno ad Akuma, e i due iniziano a scendere lungo la rampa con estrema calma, scortati dagli scagnozzi, che alcuni dei quali arrivano a minacciare i fan più coraggiosi che provano a offendere Jack e Akuma vicino alle transenne.

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    JR: Ladies and gentlemen, please welcome, Jack Keeeeenaaaaan… and Akumaaaaa Fujiharaaaaa!!!!!

    Una volta arrivati a bordo ring, vediamo Jack Keenan dirigersi verso i gradoni d’acciaio, seguito da Mr. Pain e dall’avvocato Griffith. I tre salgono i gradini e passano tranquillamente dall’apron all’interno del quadrato, mentre Hiroshima, Nagasaki e Tanaka vanno a piazzarsi ognuno a guardia di tre lati del ring. Nel frattempo Felisin va a prendere un paio di microfoni in area di commento, non senza spintonare via la povera Jessica Rose, terrorizzata. Dopo di che la guardia del corpo personale del Demone passa a Griffith i mic e prende posizione sull’ultimo lato indifeso del ring, guardandosi attorno gelidamente. L’avvocato Griffith passa i microfoni a Mr. Pain e a Jack Keenan, dopo di che va a mettersi in disparte. Una volta che la theme sfuma, aumenta a dismisura la bordata di fischi dei fan. Pain Fujihara tra un tiro di sigaretta e l’altro, fa una risatina e inizia a parlare a bassa voce con Keenan. Dopo poco i due se la ridono, facendosi beffe dei fan. Una volta che il brusio sembra diminuire, ecco che finalmente Jack si fa avanti, prendendo la parola.

    Keenan: Ladies and Gentlemen, my name is Jack Keenan and I deliver Pain.

    JK torna ad essere subissato di fischi, che lui accoglie con un sorriso sulle labbra.

    Keenan: E per la prima volta in molto tempo, posso dire queste parole senza che suonino vuote o insignificanti.

    Altri fischi piovono dagli spalti. Keenan si limita a ridacchiare.

    Keenan: Caspita, Città del Messico. Capisco che vi possa far piacere mostrarmi tutto il vostro perbenismo, ma è davvero questo il benvenuto che riservate ad una leggenda del wrestling moderno e non solo?

    La reazione negativa del TWC Universe si fa ancora più sonora. Jack si volta a guardare Mr. Pain, che fa spallucce e si guarda intorno con un sorriso feroce che promette male. Il Pain Deliverer prosegue.

    Keenan: Dunque, perchè siamo su questo ring stasera? Primo, si sta per aprire una nuova era in TWC e questa è l'occasione per accoglierla in pompa magna. Un consiglio spassionato: scattate un sacco di fotografie, un giorno avranno un valore storico inestimabile. Secondo motivo: nelle ultime due settimane c'è stato parecchio brusio riguardo a quel che è successo a Indoor War #54 - e, no, non mi sto riferendo al Main Event - e il brusio, come sempre, genera domande. Ebbene, non siamo qui per rispondere a quelle domande. A quello penserà il tempo. Quello che intendiamo fare è darvi le informazioni strettamente necessarie sul futuro della compagnia.

    Jack Keenan si schiarisce la voce.

    Keenan: Innanzitutto, cosa c'è esattamente tra le persone che potete vedere su questo ring o ai suoi bordi? Diciamo, semplicemente, una collaborazione. Non vi serve sapere di più. Se volete fare ipotesi o congetture sulla natura del nostro rapporto, accomodatevi pure, la cosa non ci tocca. Attenti, però, perchè la curiosità a volte fa male. Potete chiederne conferma a Andy Moon.

    La Arena Ciudad de Mexico si riempie di cori a favore dello Skull Kid.

    Keenan: Oh, cantate pure quanto volete, Moon non è qui stasera. Il motivo lo sapete; e, se così non fosse, vi basterà riguardare quel che è successo due settimane fa.

    Nuovi fischi sovrastano queste parole. JK fa spallucce.

    Keenan: Passando oltre, come sempre quando capita qualcosa di questo genere, la domanda che più si sente è una: perchè? Perchè Jack Keenan, dopo essersi liberato dell'influenza di Quill, si è rivolto ad Akuma 'Pain' Fujihara? Puntualizziamo subito una cosa: se volete pensare che è successo perchè Jack Keenan non è in grado di vincere o di fare le proprie scelte da solo, fate pure. Nemmeno questo mi tocca. Vi darò un solo spunto di riflessione: torniamo di nuovo a due settimane fa, questa volta però al Main Event. Manson vs Carroll, match per il TWC Championship; match ottenuto sfruttando il mio Medal of Honor. Sono stato sullo stesso ring tanto di Manson, quanto di Carroll e se c'è una cosa che so per certo è di essere quantomeno al loro livello. Eppure, quando li ho affrontati, non sono riuscito a sconfiggerli; soprattutto, nel Main Event di due settimane fa c'erano loro, non io. E questo è solo un esempio. Beh, dopo Homeland ho riflettuto parecchio su questo e sono giunto alla conclusione che forse, a volte, è solo questione di... metodo di approccio. A questo punto, ho semplicemente fatto una scelta.

    E di nuovo il TWC Universe dà la sua sentenza: si diffonde tra il pubblico il coro "You sold out". Per la prima volta da quando è salito sul ring, il volto di Keenan sembra incupirsi.

    Keenan: No, io non mi sono venduto. Io non mi sono venduto. La verità è che mi ero venduto prima, per assecondare le idee che pervadono il TWC Universe. Per assecondare voi, in un certo senso. Quel Jack Keenan ha impegnato troppo tempo a reprimere. Ora è arrivato il momento di esprimere.

    JK punta il proprio sguardo nella telecamera.

    Keenan: Perciò, cosa vi dovete aspettare ora? L'ho già detto prima: una nuova era per la TWC.

    Dopo di che Keenan passa la parola ad Akuma “Pain” Fujihara. Quest’ultimo si fa avanti osservando i fan nelle prima file, dopo di che tira verso di loro la sigaretta che ha in mano, attirandosi un’altra marea di fischi. Dopo una risatina, Akuma prende la parola rivolgendosi al Pain Deliverer.

    FJH: Prima esprimere il mio parere su quello che hai appena detto, meglio che mi presenti a questo pubblico di giardinieri analfabeti, vagabondi morti di fame e camerieri ritardati…

    Fischi per Mr. Pain, che continua bellamente.

    FJH: Per tutti gli idioti seduti qua attorno, per tutti i poveracci che ci guardano a casa, e per tutta la gentaglia che in questo momento bazzica in fremente attesa nel backstage, il mio nome è Akuma “Pain” Fujihara e sono un demone, nonché la più grande leggenda del wrestling che esista sulla faccia della Terra, ovviamente… Entendido?

    Altra reazione negativa da parte del pubblico. Mr. Pain sorride poi fa spallucce, tornando serio.

    FJH: Da quando ho messo piede in TWC, è scoppiato il finimondo e con buona ragione. Tutti a chiedersi come mai il più grande di tutti sia tornato. Tutti a chiedersi come mai proprio adesso. Tutti a chiedersi il perché dell’alleanza con Jack Keenan. Tutti a chiedersi quali saranno le mie prossime mosse… Ebbene, alcuni motivi sul perché io sia qui li avete avuti la scorsa puntata. Sinceramente a me della Total Wrestling Corporation non è mai fregato un gran ché finora. Quale interesse avrei dovuto avere, e quali vantaggi mi avrebbe portato il dover tornare a combattere in una federazione così derelitta? Il tempo delle sfide per stabilire chi è il migliore è scaduto, e io ho vinto. Non ho alcun interesse a conquistare titoli, la mia collezione è ricchissima e la mia carriera inimitabile. La fama? Ce l’ho. I soldi? Ne ho a sfare. Donne? Tutte quelle che voglio. Potere? Oh, più di quanto ne immaginiate. Noia? Forse…

    Mr. Pain finge di pensarci su, poi continua.

    FJH: Il fatto è un altro. Questa qua è una federazione dominata da persone che basano qualunque propria azione su leggi morali perverse e obsolete. Persone che vogliono far credere a tutti come le loro parole e l’esempio sul ring possa avere un’influenza positiva sulla vita di voialtri sfigati… Penso che questa sia la cosa più ridicola che mi sia capitata di vedere in vent’anni di wrestling da protagonista. E infatti, a oggi, il campione del mondo di questa federazione è un uomo paffuto che rappresenta la chiave di volta del fallimento dei metodi buonisti dei cosiddetti senatori del roster. Come volevasi dimostrare.

    Il Demone annuisce seccamente.

    FJH: In questi tre anni, ho fatto cose che tutti voi non potreste realizzare in molte vite. Questo mi ha portato a fare delle rinunce, tra cui tenermi alla larga da questo circo di nome TWC fin dalla sua fondazione… Ehi, dovreste solo ringraziarmi, e i membri del roster che se ne stanno rintanati nel backstage dovrebbero immediatamente strisciare qua in processione a baciarmi i piedi per l’enorme favore che gli ho fatto, visto che senza di me a monopolizzare tutto, perlomeno sono potuti diventare delle minicelebrità sportive di basso rango.

    Fischi a ondate del pubblico, sorriso di Jack Keenan.

    FJH: Tuttavia, un uomo ha deciso di ribellarsi all’amaro corso della storia della Total Wrestling Corporation, andando a ricercare la speranza e se stesso nel posto più pericoloso che esiste al mondo, ovvero l’ufficio di Akuma “Pain” Fujihara. Quest’ uomo è Jack Keenan, la stella del dolore che voi tutti avreste dovuto seguire e adorare se non vi avessero fatto il lavaggio del cervello. Jack mi ha esposto il suo pensiero e le possibilità insite in un’alleanza tra noi. Io, da buon politico, ho valutato la sua proposta, e ho trovato soddisfacenti i termini e vantaggi che potevo avere. E che certo non rivelerò qui davanti a voialtri perros ignoranti…

    Il Demone stringe il pugno sinistro.

    FJH: Un’alleanza tra il Pain Deliverer e il Prophet of Pain è più che naturale, inoltre, in quanto un tempo Voice of the Voiceless della TWNA, mi sono sentito in dovere di appoggiare la nuova crociata di dolore che sta per iniziare per mano di un uomo maltrattato, sottovalutato, e ampiamente disprezzato da coloro che dovrebbero salvare tutti quanti.

    Akuma sospira.

    FJH: Perciò, eccomi qua, giunto per portare il caos in questa federazione decadente, cui seguirà la rinascita e la costruzione di un nuovo ordine unicamente per mano del Pain Deliverer, Jack Keenan.

    Il Demone punta il dito verso Keenan, poi guarda dritto in camera.

    FJH: Egli ha detto bene quando ha parlato di nuova era in TWC. E io aggiungo che nulla, e ripeto, assolutamente nulla, potrà impedirne la realizzazione. Words create lies, Pain can be…



    Boato assoluto del pubblico di Mexico City non appena risuona la theme della League of Extraordinary Gentlemen!

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    “Superstar” Sigfried Jaeger e Leon Black escono dal backstage venendo accolti da una grossa salva di applausi da parte del caldissimo pubblico messicano. Sul ring, Jack Keenan si acciglia, mentre la reazione di Akuma “Pain” Fujihara si riduce a un ghigno maligno. Nel frattempo vediamo che i suoi scagnozzi vanno lentamente a raggrupparsi in fondo alla rampa, munendosi di Kendo Stick. L’European Hero e l’American Knight annuiscono verso i fan guardandosi attorno, poi mentre il Corvo scruta malamente le persone sul ring, ecco che Leon si porta al centro dello stage e alza lentamente il pugno destro, mentre cala il silenzio nella Arena Ciudad de Mexico.

    Booooooooooooooooooooooooooooooooooooooooom!


    Reazione roboante da parte dei fan latini non appena questi cala il pugno verso il basso. Dopo di che il gigante osserva la scena che si presenta davanti a lui e...



    Your Heroes are Dead risuona improvvisamente! Shawn Gates e Travis Miller escono sullo stage, accolti calorosamente dal pubblico.


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    Gli sfidanti ai TWC World Tag Team Titles vanno ad affiancarsi ai campioni di coppia. I No More Heroes e la League of Extraordinary Gentlemen si scrutano un attimo tra loro, quando ecco una voce malevola rovinare l’atmosfera.

    FJH: Cut the music!... Questa pessima canzone è utile solamente a far venire il mal di testa.

    Akuma scuote il capo disgustato, poi aguzza la vista verso lo stage.

    FJH: Oh, Jack. Guarda chi è venuto a trovarci, il mio vecchio alleato Leon Black, l’eroe barbone Sigfried Jaeger, i resti di Shawn Gates e la mascotte del gruppo, il Gorislav dei poveri, Travis Miller… Ditemi signori, per caso siete giunti al nostro cospetto, chessò, per rendere omaggio al più grande di tutti, al Dio del Wrestling? Oppure per porgere le vostre più sentite e sincere scuse a Jack Keenan?

    Mr. Pain scuote leggermente la testa facendo un sorriso divertito.

    FJH: Mi sa di no, eh…

    Shawn Gates e Travis Miller si guardano, per poi avanzare verso il ring. Entrambi indossano anfibi e Jeans, il texano indossa una maglietta col logo dei No More Heroes dietro e la scritta "COME BACK" in rosso acceso davanti, mentre lo scozzese ha la scritta "TAKE BACK". Mentre si appropinquano al quadrato, Gates, immancabile cappello in testa, estrae dalla tasca dei propri Jeans una Lucky Strike Rossa, e se la mette tra le labbra. I due si ritrovano di fronte all'Atomic Club, Tanaka e Felisin, che li scrutano malamente. QUesti si voltano un attimo verso il ring, dove Akuma annuisce, dopo di che eccoli spostarsi di lato, facendoli passare. Entrati nel quadrato, I No More Heroes si tengono a debita distanza dalla banda di Akuma, anche se dopo qualche secondo Gates si avvicina al giapponese, andando a pochi centimetri da lui fissandolo intensamente negli occhi, per poi accendersi la sigaretta col suo zippo, sul quale sono incise cinque tacche. Dopo diversi secondi, Gates si porta il microfono alla bocca.

    SG: Mi scuso personalmente con tutti i presenti nell'arena, tutto il popolo messicano e tutti i nostri spettatori a casa in questo momento per avervi fatto sorbire dieci minuti delle peggiori cazzate che avrete mai sentito in vita vostra. Dieci minuti di massime perverse e diaboliche, che solo la peggiore feccia umana che abbia mai calcato un ring di wrestling potrebbe mai pronunciare. Signori e signore, Akuma Fujihara, il peggiore essere umano che potrete mai incontrare in vita vostra.

    Gates si allontana dal giapponese, mettendosi a fianco del proprio compagno di tag.

    SG: China boy, quello che hai detto prima che noi quattro venissimo a mettere fine a quel tremendo insulto ad ogni essere umano mai nato, vissuto o semplicemente stato di passaggio sul pianeta terra che è sentire la tua stridula voce, è la peggiore analisi della situazione di questa federazione che io abbia mai sentito. La TWC è una federazione piena di falsi eroi e messaggi storpiati, morali corrotte e imposte come verità assolute. Morali che io e Travis Miller da sempre combattiamo per distruggere e rimpiazzarle con qualcosa di autentico, di sincero, di migliore. Morali di cui quei due energumeni là sotto che tu conosci abbastanza bene si fanno portatori e che io e Travis combatteremo per questo.

    Gates dà un tiro alla sigaretta.

    SG: Ma per quanto sbagliate e distorte possano essere queste morali, ad esserne portatori in questa federazione sono uomini degni, wrestler capaci, persone che seppur con intenzioni sbagliate, indirizzano le loro azioni al bene per gli altri, i loro match al divertimento del pubblico e alla consacrazione della disciplina. E per quanto sbaglino, loro sono uomini. Uomini degni di rispetto, uomini da battere su un ring di wrestling nel modo migliore possibile. Uomini che non vedo l'ora di combattere a Nemesis!

    Reazione positiva del pubblico.

    SG: Mentre tu, Akuma, tu non sei altro che il portatore di un messaggio di odio e di sofferenza, di prevaricazione e distruzione. Convinto da sempre che quella potrà essere la tua strada per il successo e per la storia perdi continuamente di vista il quadro generale. Tu, Akuma, esisti solo come momento di superamento per gente come noi. Per gente come me, sei anni fa, che battendoti ha dato speranza e gioia a tutta quella gente che ancora riesce a credere, nonostante l'esistenza di gente come te, che il mondo possa essere un posto migliore. Distruggi quello che vuoi, Akuma, perché tutto quello che distruggerai noi lo ripareremo. Ferisci quello che vuoi, e tutto quello che ferirai noi lo guariremo. Manipola chi vuoi, e chi manipolerai noi lo rinsaviremo. Assolda, convinci, porta chiunque vuoi a combatterci, e chiunque manderai...

    Shawn rivolge il suo sguardo verso Jack Keenan.

    SG: Noi lo batteremo.

    Black e Sigfried stanno nel frattempo confabulando sullo stage, ed improvvisamente si dirigono a loro volta verso il ring, camminando con calma sulla rampa. I due si fermano più volte a dare il cinque a membri del pubblico. Finalmente arrivano a tutta la cricca giapponese, armata di Kendo Stick, e Leon sorride, avvicinandosi alla Felisin, chinandosi e sussurrandole un paio di parole all'orecchio, che fanno spalancare gli occhi alla ragazza, facendola indietreggiare. Leon sorride, appoggiandole una mano sulla spalla, per poi spostarla in maniera piuttosto asciutta. Il gigante fa il giro del ring da un lato, continuando a dare il cinque ai membri del pubblico, mentre Sigfried fa il giro nel senso opposto. I due si incontrano nei pressi del tavolo di commento e il gigante va da Jessica Rose, rivolgendole un caldo sorriso ed ottenendo una coppia di microfoni. The Knight ne consegna uno al suo compagno di Tag, e poi la League of Extraordinary Gentlemen entra nel ring, scivolando in contemporanea sotto la prima corda. I due campioni di coppia si guardano intorno, poi si dirigono verso i due angoli più vicini a loro e ci si arrampicano sopra, alzando al cielo le loro cinture. I due poi scendono giù e si dirigono verso il già folto gruppo di persone presenti sul ring. Leon si dirige verso Richard Griffith, chiudendo la sua cintura e poi guardandosi di nuovo intorno, per poi appenderla al collo dell'avvocato.

    LB: Non rovinarla o ti insegno un trucco su come toccarti la fronte con i talloni.

    Il gigante sorride, dirigendosi poi verso Jack Keenan.

    LB: Jackie, sempre un piacere.

    Leonard fa un cenno con il capo di saluto, poi si dirige finalmente verso Akuma Fujihara, fermandosi davanti al giapponese per un lungo istante.

    LB: Quello che sto per fare non piacerà a nessuno dei presenti sul ring, temo, ma devo farlo.

    Black consegna il suo microfono a Jack Keenan, scrocchiandosi il collo, mentre la tensione sale improvvisamente, e poi scatta e tenta di abbracciare il giapponese, che è costretto a fare un passo indietro per evitare il contatto fisico. Leon fa spallucce, sorridendo, e riprende il microfono da Jack.

    LB: Vecchia canaglia, mi sei mancata.

    Il gigante osserva i capelli di Akuma.

    LB: Vedo che hai abbandonato quella imbarazzante tinta bionda. Hai fatto bene, adesso sembri molto più un businessman e molto meno un benzinaio scambista. Fa bene alla tua immagine, complimenti.

    The Knight si allontana di un passo da Akuma Fujihara, sorridendo.

    LB: Non te l'ho mai detto al tempo perché hai la testa così dura che ti saresti impiantato su quel colore, ma proprio non ti donava. Ti vedo anche un po' ingrassato, non è che sarai diventato sedentario, vero, Kuma Boy? Saresti un pessimo uomo nero con la pancetta da birra, fidati di me. Già essere sotto il metro e ottanta non aiuta assolutamente ad incutere timore, se poi diventi anche grassoccio siamo finiti, amico mio.

    Il sorriso del gigante si allarga.

    LB: Ebbene sì, signori e signore, Akuma "Pain" Fujihara è un amico di Leon Black. Chi lo avrebbe mai detto, vero? Ma credetemi, è proprio così. Ho il suo numero di telefono personale, e ogni tanto ci sentiamo. Molti di voi potrebbero chiedersi il perché, e sarebbe una domanda più che legittima. Perché Leon Black, il sedicente cavaliere, colui che combatte contro il male, dovrebbe ritenersi amico di Akuma Fuijihara, una delle più chiare espressioni del male che circolano al mondo. E perché, a sua volta, lui debba essere amico con me.

    Black annuisce.

    LB: Ottime domande, che meritano una risposta. Sapete perché Leon Black è amico di Akuma Fujihara? Perché non ha paura di lui. Leon Black vede Akuma Fujihara e sa esattamente quello a cui si trova di fronte, sa esattamente tutto quello che sa fare, sa quello che è pronto a muovere per ottenere i suoi obbiettivi. E fidatevi, è incredibilmente pericoloso Akuma Fujihara, ma non è nulla che Black non abbia già affrontato prima. Anzi. E perché invece Akuma è amico di Leon? Semplice. Perché ha paura di lui. Akuma Fujihara non comprende le motivazioni di Leon Black, e non sa quanto è disposto a fare per fermarlo. Akuma Fujihara vede Leon Black e non lo capisce. E questo lo spaventa. Lo spaventa terribilmente. Gli incubi di Akuma Fujihara, come quelli di Kevin Manson, sono popolati da Leon Black. E lo fanno svegliare nel cuore della notte, con il cuore in gola, cercando di calmarsi. Sapendo che tutto quello che Akuma ha, soldi, potere, fama, sparirebbero all'istante provasse a mettersi contro di me. E quindi cerca disperatamente di allontanare quel momento il più possibile. E nel frattempo una domanda gli gira nella testa, sempre e comunque.

    Il gigante si prende una pausa di un secondo.

    LB: E se provassi ad eliminarlo per primo? E continua a pensarci e a pensarci. Perché sa che sarebbe la sua salvezza, ma sa anche che se sbagliasse si condannerebbe da solo, perché nel momento in cui non riuscisse ad eliminarmi al primo colpo sarebbe finito. E questo lo spaventa ancora di più. Non sapere cosa fare, per un uomo calcolatore come lui, è spaventoso in sé. Per questo siamo amici, perché Akuma ha già perso in partenza e ne è consapevole. Sconfitto dallo stesso fatto che posso sconfiggerlo. Non lo ammetterà mai, certo, ma è così. Si smarcherà, negando, ma la verità è che dentro di sé sa perfettamente che è vero.

    Black da una pacca sulla spalla di Akuma e poi si avvicina a Keenan, appoggiandogli un braccio sulle spalle.

    LB: E vedi Jack, questo è un problema anche per te. Sai, qualche tempo fa ti avevo detto un paio di cose, ma intendo ricordartele, in modo che tu sappia perfettamente come funzionano le cose. Se ti ricordi, quando Vincent Cross ti portò a parlare di Quill da me, ti dissi che era la scelta sbagliata perché non ti eri rivolto al meglio che potevi ottenere. E tu hai seguito il mio consiglio, sei andato a cercare uno dei cattivi per definizione, e te lo sei fatto alleato. Hai fatto quello che mi aspettavo da te, ma questo non significa che questa sia la scelta giusta, Jack. Proprio no. Questa è la scelta migliore, ma non quella giusta. Perché vedi, ti ho anche detto che sarò io la fine della tua corsa, quello che ti fermerà. E rimango di questa idea. Jack Keenan verrà fermato da Leon Black. Non è cambiato nulla, rispetto a prima. Ma hai scelto di prendere la via rapida. Perché so che Akuma Fujihara ti porterà più successi di Quill, e più vittorie. Se mi permetti una metafora, prima stavi correndo giù per una strada in discesa, ora stai scivolando su una rampa ripidissima. Ovviamente vai molto più veloce, e ti diverti molto di più. Ma alla fine della discesa e della rampa c'è la stessa cosa. Un muro di mattoni, su cui sbatterai molto violentemente. Un muro di mattoni che è la tua fine. Un muro di mattoni su cui c'è scritto Leon Black.

    Black alza il braccio dalle spalle di Keenan e si avvicina a Griffith, recuperando il suo titolo.

    LB: E vedi, Jack. In questo momento non te ne accorgi. Il metaforico muro non lo vedi, perché sei troppo preso dalla velocità e dal divertimento. È troppo piccolo e lontano perché tu riesca a capire cosa è. Ma più scenderai più inizierai a rendertene conto. E ti sveglierai nel cuore della notte, come fa Akuma, cercandomi nell'armadio. E avrai sempre più paura, finché non inizierai a cercare di frenare, ma ti consumerai solo le mani, perché quando inizierai a farlo sarà comunque troppo tardi. Quindi ascolta il mio consiglio, perché è l'unica cosa che puoi fare.

    Il gigante si sistema la cintura in spalla.

    LB: Goditi il viaggio più che puoi, e non guardare mai giù. Non pensare a me, e al fatto che ti sconfiggerò. Non pensare alla fine. Chiudi gli occhi e goditi il vento che ti soffia sul viso, lasciati prendere dal senso di velocità. L'impatto con il muro sarà istantaneo, te lo assicuro, e non soffrirai nemmeno. E magari dopo potrò persino aiutarti a ricostruirti una vita da i cocci che hai creato. Perché tutti possono essere salvati, in definitiva.

    Travis fa qualche passo in avanti osservando Akuma.

    TM:Beh, questo è un momento imbarazzante per le presentazioni. Ma d'altronde immagino non ce ne sia bisogno, ho notato dalla frecciatina che hai fatto le tue ricerche sul mio conto, e ti assicuro che io so benissimo chi tu sia. Non perché il Maestro Kowalczyk mi abbia parlato frequentemente di te, o perché sei la persona che ha quasi terminato la carriera di Shawn qui. Sei un pezzo grosso, Fujihara. Non serve negarlo, basta guardarsi attorno. Praticamente tutti su questo ring eccetto me hanno dei trascorsi con te, e a giudicare dalla reazione di Città del Messico anche la folla si ricorda chi tu sia.

    La folla lancia dei fischi verso Mr.Pain.

    TM: Ma se devo essere sincero in questo momento mi sembra di essere un cieco di fronte all'aurora boreale. Sono circondato da persone che cercano di descrivermi esattamente la situazione, riesco a sentire l'entusiasmo nell'aria e capisco perfettamente che questa sia un'occasione più unica che rara, però per quanto mi sforzi temo non riuscirò mai a capirne il fascino. Conosco le storie, conosco le gesta e conosco la fama, ma non è quello che conta. Quello che conta è chi ho di fronte, e la persona che ho di fronte, quella che ha appena finito un discorso come quello di poco fa, non mi spaventa minimamente.

    Il pubblico reagisce positivamente alle parole di Travis, il quale sposta la sua attenzione verso Keenan.

    TM: Keenan, le nostre strade si sono incrociate fin troppo raramente da quando sono qui, e a giudicare dalla situazione non mi sono mai perso granché. Guardati attorno, guarda cosa sei arrivato a fare dopo una manciata di sconfitte importanti. Avanti, io vengo spesso criticato per come gestisco le mie occasioni importanti, ma direi che sono ancora molto lontano da questo livello di ostinatezza. Solo due come te e Fujihara sarebbero in grado di farmi salire su un ring e di schierarmi volontariamente dalla parte di Black e Jaeger. E no, non per la vostra dubbia morale o la vostra filosofia di carriera, non sono interessato a parlare con voi di quello. Quello che vedo di fronte a me non sono due persone malvagie e pericolose. Io vedo solo due persone insicure e disperate.

    Travis inizia a camminare per il ring.

    TM: Potete negarlo, potete rispondermi con tutti gli sproloqui che volete, ma io comprendo perfettamente il linguaggio della miseria. Le vostre azioni, i vostri pensieri e le vostre parole non sono altro che un grido d'aiuto.

    Travis si ferma di fronte a Keenan.

    TM: Il tuo è tremendamente ovvio. Hai visto ogni opportunità che tu abbia mai avuto passarti davanti ed ora ti sei costruito questa fortezza di uomini per poter forzare la spotlight su di te ancora per un pochino prima che si allontani per sempre.

    Travis si sposta verso Akuma.

    TM: Tu invece mi hai stupito. Non avevo minimamente idea di quanto avessi bisogno di questo momento fino a quando non hai aperto bocca per parlare di come non avessi bisogno di questo momento. L'idea che tu sia arrivato qui per insegnare una qualche lezione anti-morale a noi e a tutti gli altri nello spogliatoio è semplicemente ridicola. Ti conosco da poco ma penso di poter affermare con sicurezza che se c'è una persona a cui non importa nulla di quello che pensano gli altri quello sei tu. Tu agisci per i tuoi interessi. Tu agisci perché ti piace. Perché sei infelice. Sai benissimo che tutti i soldi e le donne di questo mondo non ti faranno mai sentire come ti sentivi sul ring. Non so cosa fosse, magari è avere l'attenzione e l'odio di migliaia di persone ogni settimana, magari ti piaceva davvero infliggere dolore alla gente o magari ti piaceva subire. Sinceramente quello non lo so, ma so che se hai accettato al volo la proposta di Keenan è perché sei alla ricerca di quello. Questa vostra alleanza si basa su due principi profondamente egoisti e totalmente autonomi, e magari riuscirete a tirar fuori anche qualcosa di buono da tutto questo, non lo metto in dubbio. Magari a distanza di anni la gente si ricorderà i grandi match del periodo di Keenan e Fujihara, ma alla fine di tutto questa vostra alleanza sarà esattamente come un'aurora boreale. Sarà anche intrattenente da vedere, ma quando le luci si spegneranno di voi rimarrà solo il ricordo e sul territorio che io, Shawn, Black, Jaeger e tutti gli altri abitiamo non sarà cambiato un cazzo.

    Mentre il pubblico rumoreggia, Akuma sbadiglia di fronte allo sguardo serio di Miller, quando ecco farsi avanti Sigfried Jaeger. Il Corvo inizia a camminare nervosamente avanti e indietro, sotto lo sguardo di tutti e l'incitamento del pubblico, poi eccolo fermarsi e iniziare a parlare rivolgendosi al giapponese.

    SGF: Akuma Fujihara... Sai, per giorni, poi per mesi, infine per anni ho sognato questo momento. Sin da quando ci siamo affrontati quell'unica volta in Total Wrestling Corporation, ti ho odiato con tutto me stesso, e ho sognato. Ho sognato di incontrarti di nuovo. Ho sognato di affrontarti in un'unica, sanguinosa rivincita. Ho sognato di sconfiggerti in modo chiaro, netto e definitivo... Per un lunghissimo periodo ho creduto che riuscendo a fare ciò, avrei ritrovato la pace con me stesso. Ho creduto che annientandoti, avrei ritrovato la pace con gli altri. Ho creduto che scacciando il tuo incubo, avrei rimesso la chiesa al centro del villaggio, come disse una volta qualcuno, ritrovando pace e serenità.

    Jaeger continua.

    SGF:
    Tuttavia, questo era un sogno falso e pericoloso, che avrebbe potuto portarmi soltanto dolore, sofferenza e solitudine. Sono stati l'amore e l'amicizia, due sentimenti che non ti appartengono, a farmi uscire dalla spirale devastante in cui ero finito. E adesso che ti vedo dopo tre anni, in carne e ossa, ho la certezza assoluta di aver avuto ragione a lasciarti perdere. In questo momento non provo alcun odio viscerale per te, quanto piuttosto una sorta di pietà. Sì, hai capito bene, pietà... Il mostro che terrorizzava tutti quanti e che tanto male mi fece una volta, è diventato l'ombra di se stesso. Quello che vedo davanti a me stasera, non è altro che un guscio pieno di odio e rancore verso tutto e tutti. Un mero burattinaio, che con la scusa ridicola di non "abbassarsi" a combattere, si è circondato di sgherri muscolosi, demandando ad altri quella violenza che tanto amavi infliggere al prossimo.

    Il Corvo alza un dito.

    SGF: Certo, resti comunque un pericolo per la comunità, anzi, paradossalmente adesso sei più pericoloso di prima, visto che hai scelto di rovinare la vita della gente anche al di fuori delle arene, dandoti a loschi affari e alla politica. Ma qui in Total Wrestling Corporation, tu non sei nulla. Questo devi mettertelo in bene in testa.

    L'European Hero inizia a camminare nel ring.

    SGF: Questa federazione è stata costruita da persone degne, che lottano per dare una speranza alla gente. La speranza di vivere in un mondo certamente migliore di quello che tu sogni di realizzare, sempre se le menti distorte come la tua possono sognare, ovviamente. Qui davanti a te, hai quattro persone che hanno dato il sangue per rendere questa federazione la migliore del mondo, quattro persone che spesso si sono trovate in conflitto tra loro, che si sono scornate, sfidate, affrontate. Ma pur sempre con un minimo di rispetto per se stessi e per la disciplina, senza mai coinvolgere persone innocenti, senza mai cercare consapevolmente di infortunare o ritirare l'antagonista di turno durante un incontro. La TWC è la casa che noi quattro abbiamo costruito assieme a tutte quelle persone che ora ci ascoltano nel backstage e che prima hai dileggiato senza avere alcun diritto. La TWC è la casa che noi quattro abbiamo costruito assieme a tutti gli uomini, donne e bambini che ci seguono costantemente e che in questo momento ci circondano. La TWC è la casa dove noi abbiamo vissuto per anni, tra alti e bassi, tra sconfitte disastrose e trionfi sensazionali. E ora arrivi tu in pompa magna proclamando di essere il migliore di tutti e che sei qui per una specie di vacanza.

    Il Deadly Crow scuote il capo e va a fermarsi davanti la Demone.

    SGF: Questa casa è nostra, signor Akuma "Pain" Fujihara, e nessuno, tantomeno un parassita come te, può venire a fotterci impunemente a casa nostra, sono stato chiaro?

    Boato del pubblico per le parole di Sigfried Jaeger, che poi volge lo sguardo verso Jack Keenan.

    SGF:
    Quanto a te, Jack. Non credevo che riuscissi a cadere tanto in basso per una sconfitta. E te lo dico io, che ho vissuto sulla mia pelle l'amarezza di aver perso con il tizio che hai accanto, facendo poi quello che ho fatto... Indubbiamente Leon nutre ancora qualche speranza per te, ma più vedo quello che fai, e più vedo quello che sei diventato da quando sei venuto in TWC, e più mi rendo conto di quanto siano esigue le tue chance di redimerti e tornare quello che eri due anni fa, ovvero Jack Keenan, un uomo benvoluto dalla sua famiglia, amato dai suoi amici, e rispettato dai suoi colleghi.

    Il Pain Deliverer scruta malamente Sigfried Jaeger e si porta il microfono alla bocca per replicare, ma Pain Fujihara gli appoggia una mano sopra la spalla, guardandolo e scuotendo il capo. Dopo di che eccolo scrutare a fondo la League of Extraordinary Gentlemen e i No More Heroes. Poi il Demone prende la parola dopo una risatina.

    FJH: Devi scusarmi Jack, ma quando sento troppe scemenze dette tutte di fila comincio a stancarmi e mi viene un cerchio alla testa, perciò meglio che replichi subito, prima che qualcuno di questi tangheri ricominci a sproloquiare come se non ci fosse un domani.

    Il Demone guarda tutti e quattro brevemente.

    FJH: Ovviamente credo immaginiate già quanto la delusione nell’incontrare voi quattro sia stata reciproca. Sapevo che prima o poi qualcuno avrebbe cercato il confronto faccia a faccia con me e Jack. Me l’aspettavo da Leon, così come da Sigfried Jaeger. Ero certo che Gaty non si sarebbe fatto scappare la possibilità di provare a ritagliarsi un piccolissimo spazio d’interesse, mendicando uno scambio di vedute col sottoscritto. Ero invece meno certo che la fotocopia più bassa di Gorislav Kovalczyk avrebbe sfidato la fortuna, tentando di farsi bello a parole col sottoscritto. Ebbene, tutto questo è appena accaduto, e la conclusione purtroppo è che siete molto peggio di quello che mi aspettavo foste diventati tutti quanti…

    Akuma annuisce sospirando, poi fa qualche passo verso Miller.

    FJH: Prendiamo te, Travis Miller. Un miserabile barbone muscoloso fallito, allenato da un fallito ancor più grande. Sei venuto qua, non invitato, e invece che prostrarti di fronte a me e implorare un match che avrebbe potuto rendere vagamente rilevante la tua pessima carriera, hai deciso di giocarti la carta del tipo superiore, dell’uomo vissuto che sa tutto di tutti e che può giudicare gli altri dall’alto di chissà quale esperienza… Tutta fuffa, e lo sai. Tu non sei altro che l’ennesimo prodotto della Scuola Kowalczyk, specializzata nel creare dei bruti incivili tutto chiacchiere e poca sostanza. Proprio come era Gorislav. Chiacchiere molte, sostanza zero. Non è un caso che lui nella sua carriera non sia mai diventato un lottatore rilevante. Non è un caso che lui non abbia mai combinato un gran ché in TWNA. Era semplicemente un fallito dichiarato, fin dai primi vagiti della federazione. E lo stesso sei tu qua in TWC, né più, né meno.

    Il Voice of the Voiceless continua spedito.

    FJH: Non è un caso infatti che tu abbia fallito ovunque prima di venire qua, non è un caso se l’unico successo rilevante da singolo tu l’abbia ottenuto contro uno come Jaeger e basta. Non è un caso che tu abbia scelto di allearti e formare un tag team con una delle persone più patetiche che mi sia mai capitato di incontrare nella mia avventurosa esistenza… Vedi signor Miller, quello che ti sfugge alla base, l’errore di partenza di tutti i ragionamenti che ho dovuto sorbirmi stasera e che per esempio ti ha spinto a metterti in ridicolo, parlando di meteo-stronzate per cercare di impressionare la gente, è semplicissimo. In questa disciplina esistono soltanto due categorie di persone: i predestinati e i falliti. Chi nasce predestinato, come il sottoscritto e Jack Keenan, alla fine della fiera verrà glorificato in tutto e per tutto, e non ha bisogno di fare alcuna fatica per emergere, visto che il mondo gli appartiene per natura. I falliti invece, come te e altre persone su questo ring, qualunque cosa si ostinino a fare, non diventeranno mai importanti tanto quanto i predestinati, qualunque cosa facciano. Per cui, da bravo fallito, abbassa le penne e cerca di ritagliarti il tuo spazietto felice in questa giungla che chiamano wrestling, e tutto ti andrà bene. La grandezza non fa per te, e lo sai benissimo. Inutile che cerchi di negarlo, dentro di te lo hai sempre saputo. E’ la natura delle cose, e va accettata, bimbo…

    Breve sorriso maligno e scambio di sguardi con Shawn Gates. Mentre Travis scuote il capo, Mr. Pain butta a terra la sigaretta e la schiaccia col piede.

    FJH: Quanto a te Gaty, appena ti ho visto comparire sullo stage, ho subito capito che la situazione sarebbe scaduta nel ridicolo, ovvero in una carnevalata degna dei bei vecchi tempi. E da questo punto di vista non mi hai affatto deluso. Certo, preferivo molto di più le pagliacciate dei Most Cool Guys ai tempi in cui ti spazzai via facilmente e ti rovinai la carriera regalandoti quattro anni lunghi, tristi, travagliati, sventurati e deprimenti. Ma che vuoi fare, il tempo passa per tutti e ci si deve accontentare, no?

    Il Demone stringe gli occhi e riflette un attimo.

    FJH: Dove ci siamo lasciati noi due? Ah, già all’anno scorso, quando ti offrii la più grande opportunità della vita, ovvero quella di fare di tuo figlio un vero wrestler e non finire col diventare un inutile pagliaccio come te. Non mi hai telefonato, ma me l’aspettavo, d’altronde tu sei uno che non ha mai avuto un minimo di coraggio o responsabilità nella propria vita, o sbaglio? Vabbè, peggio per tuo figlio, che diventerà l’ennesimo tipo strambo da comedy, utile per i preshow e basta. Contento tu, contenti tutti, no? Ma occhio che io non dimentico nulla, e non appena il piccolo Jimmy inizierà la grande collezione di figuracce in diretta televisiva, mi procurerò il tuo numero di telefono e ti chiamerò per congratularmi dell’ennesimo e colossale fallimento made in Gates, ovviamente dicendoti le classiche paroline che rinfaccio sempre a chiunque non mi dia retta: io te l’avevo detto…

    Akuma fa spallucce, mentre Gates replica con un sorrisetto ironico.

    FJH: Per il resto non ho un gran ché da dirti, dopotutto hai sempre parlato a vanvera ed è difficile estrapolare qualcosa di vero dai tuoi discorsi. Per esempio la mia analisi della TWC è stata puntuale e precisa checché tu ne dica. Vuoi le prove, vecchio mio? Ne ho tante, e tu lo sai benissimo, visto i ceffi che frequentano il backstage, ma dato che non voglio perdere tempo, te ne do una, la più assurda e clamorosa… Che mi dici dell’Uomo Paffuto, il vostro nuovissimo campione del mondo? E’ una brava persona? Porta speranza alla gente? Agisce correttamente? Non direi… Eppure nessuno di voi ha mosso un dito per fermarlo dai suoi propositi. Oh, qualcuno in verità ci ha provato più volte a farlo ragionare, ma non solo ha fallito miseramente, ma l’ha pure incattivito per sempre. Ora per magia quel qualcuno fa finta di nulla, quando invece dovrebbe assumersi le sue colpe, mettersi in ginocchio e implorare scusa a tutti per aver provocato l’ascesa di quel tizio inutile. E no, non è certo Jack Keenan quel qualcuno.

    Mr. Pain annuisce guardando Leon Black e nuovamente fa spallucce. Poi però diventa estremamente serio.

    FJH: Ed eccoci a Sigfried Jaeger, l’uomo del destino, l’eroe di tutti noi… Tu e il resto della marmaglia sapete benissimo che se c’è una cosa che odio di più al mondo sono gli eroi o i presunti tali. La delusione è reciproca sai, perché mi aspettavo di meglio da te. Quando ti ho affrontato e distrutto, l’ho fatto non solo in vista di WrestleMania IV, ma anche per scatenare il peggio da te. Per dimostrare che perfino quelli come te possono crollare e risorgere dalle proprie ceneri come delle macchine da guerra prive d’amore e rispetto per il prossimo.

    Akuma stringe il pugno, frustrato.

    FJH: Purtroppo l’esperimento è fallito per colpa di qualcuno che non è riuscito a completare il lavoro battendoti una volta per tutte. Quella sarebbe stata la goccia che avrebbe fatto crollare la diga, e forse oggi mi ritroverei a dover sprecare il mio tempo in una federazione migliore, davanti a un uomo migliore. Invece ho commesso l’errore di demandare la cosa a qualcuno che ritenevo abbastanza affidabile, ma che come al solito non è riuscito a rispettare le mie aspettative.

    Poi però fa un sorrisetto maligno.

    FJH: Beh, alla fin fine non me ne frega niente. E’ questo il divertimento di noi cattivi, ci sono sempre nuove opportunità per fare del male al prossimo, per cui anche se ci va male una volta, non è certo un problema. La volta dopo faremo di meglio, e così ancora, ancora, ancora, ancora e ancora…

    Il Demone va avanti.

    FJH: Quanto alle sciocchezze su appartamenti, case e affitti, stà tranquillo, non ci tengo proprio a venire qui per stare in pianta stabile, anzi, prima completo il mio lavoro e incasso la mia ricompensa, prima posso andarmene da questo postaccio. Ma dato che a differenza vostro sono io il vero gentleman, ho il piacere di dire a tutti e quattro una cosa chiara e semplice…

    Poi pare concludere con Jaeger.

    FJH: Di voialtri, delle vostre beghe, del vostro passato, del vostro presente e soprattutto del vostro futuro, a me e Jack non frega un emerito nulla. Non siete certo voi l’obiettivo delle nostre manovre, ci mancherebbe questo guarda. Per me siete solo dei lottatori irrilevanti e nient’affatto al mio livello che cercano disperatamente l’attenzione del più grande di sempre. Quest’attenzione l’avete avuta per qualche minuto stasera. Non vi ricapiterà mai più in futuro. E sapete perché? Perché a differenza vostra, io ho qualcosa che conta più di tutto: io ho potere. Io posso dettare le regole e l’agenda di quello che succede e che mi riguarda. In ogni federazione. Anche in questa. E presto ve ne accorgerete.

    Dopo di che eccolo sfoggiare un sorriso allegro e sornione mentre si avvicina a Leon Black.

    FJH: E infine Leon Black. Sarebbe stato un piacere rivederti, se le circostanze fossero state diverse, ma il destino è questo e tant’è, ci dovremo accontentare anche con te. Vedo che la tua faccia è sempre la stessa, un capolavoro d’arte moderna, con quel naso storto con cui potresti sparecchiare i tavoli, gli occhi grigi cadaverici, le guance scavate da wrestler sulla via del tramonto e la barbetta ispida, che comunque fa sempre figo.

    L’aria felice cambia in un attimo un corrucciato Mr. Pain sbuffa.

    FJH: Tra tutti quelli su questo ring, tu sei la delusione maggiore Leon… Quando ti ho chiamato amico, ero assolutamente sincero, e tu per tutta risposta hai cominciato a fare quei giochetti che ti piacevano tanto quando eri in TWNA e facevi a gara su chi fosse il miglior dio dei poveri assieme a quel decerebrato di Kid The Wizard, ovvero mascherare le tue croniche insicurezze ostentando infrangibile sicurezza e disturbando il prossimo cercando di metterlo in ridicolo... Quando prima hai tentato di mettermi le mani addosso, mi hai quasi fatto incacchiare. Sai bene che odio essere toccato da chiunque, a parte le belle donne. E tu non sei decisamente una bella donna… Poi ho preferito dar fondo al poco di stima che mi è rimasta per te e ho lasciato perdere, “amico”…

    Sorrisetto malefico di Akuma. Ondata di fischi per lui.

    FJH: Siamo chiari. Di tutte le falsità che hai detto tu, fondamentalmente non me ne frega nulla. D’altronde sei sempre stato secondo solo a me nel raccontare bugie quando la situazione lo richiedeva. Prima di tutto io non ho certo paura di te. Perché dovrei aver paura di te? Non avevo paura di te quando ti ho affrontato e ridotto in brandelli nel nostro Metal Match, che ovviamente di guardi sempre bene dal menzionare perché ti brucia da morire, né ho mai avuto paura di te in questi ultimi anni. Come in questo preciso istante, “amico”…

    Il Demone fa spallucce e volta le spalle a Leon che ridacchia.

    FJH: Sai, una volta mi hanno chiamato dei tizi dall’Olanda. Pare che questo tribunale che sta all’Aja, avesse avviato delle indagini su di me. Qualcuno voleva catalogarmi come arma di distruzione di massa, pensa te. Mi hanno chiesto di presentarmi per un’audizione. E sai che ho fatto? Ovviamente li ho mandati tutti a fare in culo e ho buttato giù il telefono. True story... Che paura dovrei avere di qualcuno che ha dovuto impiegare ben dieci anni per diventare un wrestler decente, mentre io a diciotto anni ero già un professionista acclamato dopo nemmeno un anno di preparazione nel dojo della Pro Wrestling NOAH? Bah, mi pare che il ragionamento non regga, “amico”...

    Poi si volta di nuovo, tremendamente serio in volto.

    FJH: Queste sono facezie inutili, chiacchiere da bar. Quello che mi preme invece è smetire la tua accusa più infamante: io non ho mai avuto alcuna intenzione di ucciderti. Da quando in qua un wrestler dovrebbe pensare di ucciderne un’altro? Mi sembra una cosa assurda e inverosimile, degna quasi di una causa in tribunale. Ne dovrò parlare con il mio avvocato, lo stesso che tu prima hai minacciato di morte ben sapendo che si tratta di un civile… Ma penso che forse ti perdonerò dopotutto, “amico”…

    Akuma torna a sorridere, avvicinandosi a Leon.

    FJH: So bene che l’hai detto per cercare di essere il più figo tra i quattro cavalieri senza speranza. Sei stato pateticamente tenero, hai cercato di renderti immediatamente il più rilevante possibile, proprio come quando eri BlackBlood in TWNA… Peccato che tutto questo sia una fandonia. Io dormo tranquillamente nel mio letto ogni notte, e i miei sogni non sono mai stati migliori. Non ho paura di te, non mi frega niente di te, e non ho intenzione di fare i giochini a chi ce l’ha più lungo qua dentro, specialmente con te. Per cui non ti toccherò nemmeno con un dito mentre sto per fare la cosa che più ti dà noia nella vita, “amico”...

    Il Prophet of Pain si guarda intorno, poi conclude fissando Leon negli occhi un’ultima volta.

    FJH: Tu sei sempre stato un libro aperto per me, e se c’è una cosa che proprio non puoi mai sopportare, è quella di non avere l’ultima parola. Ci vediamo, “amico”…

    Dopo di che Mr. Pain butta a terra il microfono, gira i tacchi e se ne va ridacchiando, scendendo dal ring assieme all’avvocato Griffith non prima di aver detto qualcosa all’orecchio di Jack Keenan, che annuisce. Subito dopo Akuma fa un cenno ai suoi uomini, e vediamo Tanaka, Hiroshima e Nagasaki balzare sull’apron e schierarsi dentro al ring a fianco di Jack per proteggerlo. Mr. Pain nel frattempo risale la rampa assieme a Griffith e Felisin tra i fischi e la baraonda generale dei fan. A un certo punto la donna nota un tifoso con la maglia “Save Everyone” della League e gli sferra un colpo di Kendo Stick alla testa, tramortendolo e creando del panico. Dopo di che Felisin si volta e soffia un bacio verso il ring, seguito da un dito medio in segno di disprezzo. Sul ring, Sigfried interviene alzando la voce.

    SGF: Hey, stronzo, dove cacchio credi di andare?!

    Ma Jack Keenan e i suoi scagnozzi gli si parano davanti, mentre Akuma scompare definitivamente nel backstage.

    Keenan: Su, gente, calmiamoci. Akuma è un uomo adulto e vaccinato, se ha deciso di andarsene penso ne abbia tutto il diritto.

    Sul volto di JK si dipinge un sorrisetto beffardo.

    Keenan: Negli ultimi minuti ho sentito un po' di tutto, e non posso non rispondere a tutti voi. Dall'altro lato, mi è stato detto più volte che tendo ad essere prolisso e credo che il pubblico di Città del Messico vorrebbe essere a casa entro domani mattina. Perciò, sarò telegrafico.

    Keenan solleva il dito indice della propria mano.

    Keenan: Leon. Ovviamente ricordo quella chiacchierata. Così come non dimentico tutte le volte in cui ti sei elevato a simbolo per questa federazione e non solo. Stai facendo la stessa cosa, ora: con le tue sole parole ti stai auto-nominando come mia personale nemesi. Beh, ascoltami bene, Black: puoi nasconderti quanto vuoi dietro quel "save everyone", ma non sei un simbolo e, soprattutto, non sei la mia nemesi. E se alla fine della mia corsa ci sarai effettivamente tu, stai pur certo che trapasserò il muro di mattoni da parte a parte.

    Un altro dito, il medio, si alza sulla mano di Keenan.

    Keenan: Sig. Tu, forse, sei la delusione più grande. Sei diventato un piccolo moralista, che osserva il mondo dall'alto della sua nuvoletta e sputa sentenze, al massimo ne scende per prendere a calci qualche pesce piccolo come Thunder. Anche stasera, tutto quel che hai fatto è stato rimpiangere il Jack Keenan di due anni fa. Il tempo passa per tutti, e ti direi che ha fatto più male a te che a me.

    JK si volta ora verso i No More Heroes.

    Keenan: Travis. E' vero, ho subito sconfitte importanti e ho visto scapparmi dalle mani grandi occasioni, ma mi sono sempre rialzato. Guardo te e vedo un uomo il cui quarto d'ora di celebrità è durato, ancora una volta, meno di 10 minuti. Come era stato dopo la vittoria con Sigfried, lo stesso dopo la sconfitta con Carroll: sei tornato alla baia sicura, nello stagno dei No More Heroes, e di nuovo sei l'uomo che meno ha senso sia nel mezzo di questa conversazione, in questo momento. Cambiamo sempre per non cambiare mai, eh?

    Le dita sulla mano del Pain Deliverer diventano quattro.

    Keenan: Shawn. Gates è il simbolo di questo non cambiare mai. Sempre coerente, sempre un resiliente figlio di puttana, sempre Shawn Gates. E per questo, te lo dico in assoluta sincerità, sei l'uomo che forse potrei rispettare di più tra voi quattro, Shawn. Tuttavia, si sa cosa vuol dire essere sempre Shawn Gates: significa essere sempre inferiore a tutti gli uomini che ti circondano in questo momento. Sempre inferiore al tuo stesso compagno di team, in particolare. Non è frustrante?

    Jack Keenan si schiarisce la voce.

    Keenan: Comunque, non è questo il punto. Il punto è che sono rimasto ad ascoltare finora tutto quel che avete detto per cercare di sminuire quel che io, Akuma e i gentiluomini alle mie spalle possiamo fare, sfoggiando tutta l'eloquenza di cui siete capaci. Eppure ci è bastato presentarci per la prima volta in veste ufficiale ad Indoor War per farvi accorrere tutti quanti qui, quando il vostro pensiero dovrebbe essere puntato sul vostro match a Nemesis! Bene, voi quattro avete timbrato il cartellino "eroe" o "non più eroe" per stasera: ora cosa farete, in concreto, per dare un seguito alle vostre parole? Quello che avete fatto con Kevin Manson?

    I quattro interlocutori di Keenan si scambiano degli sguardi d'intesa, dopo qualche secondo è Gates a portare il microfono alla bocca.

    SG: Beh, credo di parlare a nome di tutti e quattro quando dico che ci dispiace che Kim Jong Un sia andato via prima che tutta questa bella discussione finisse con qualche bel calcio nel sedere. Beh, sarà per la prossima volta. Ad ogni modo, Keenan, quello che hai detto è in parte giusto. Shawn Gates resterà sempre Shawn Gates. Se c'è una cosa certa nell'universo è proprio questa. Sempre lo stesso figlio di puttana, fedele fino alla fine. E lo sai cos'è che fa Shawn Gates, Keenan? Shawn Gates combatte. Combatte da venti anni sullo stesso ring e continuerà a farlo finché il suo corpo non si polverizzerà tra le corde. Possiamo parlare, parlare e ancora parlare e i mentecatti come te continueranno a non capire. Vuoi un seguito alle nostre parole, Keenan? Sta attento a quello che desideri, perché si potrebbe esaudire. E a quel punto, quando assaporerai il mio stivale pregherai Dio o chi per lui di far cambiare Shawn Gates una volta per tutte: perché così come è ora è pronto a romperti il culo.

    Gates butta il microfono a terra e si fa di lato, mentre Black fa un passo avanti.

    LB: Jack, io non vorrei dirtelo, ma il tuo nuovo alleato ti ha lasciato solo il primo giorno della vostra alleanza ufficiale. Non sono uno che crede nei segni del destino ma devi ammettere che non è il modo migliore per presentare il vostro sodalizio. Ti sei presentato sperando di incutere timore, e ti sei ritrovato con un giapponese che ha paura degli abbracci. Forse il piano ti è tornato indietro, ma sono d'accordo con Shawn. Forse dobbiamo combattere. Forse sei più vicino al muro di quanto pensassi anche io. Forse puoi trovare quell'ultimo amor proprio che ti è rimasto e prendere tutto quello che puoi dall'ombra del passato che hai richiamato per cercare di renderti importante per difenderti un'ultima volta. D'altra parte abbiamo visto che l'unica cosa che ti porta avere Akuma a fianco è un discreto imbarazzo.

    TM: Se l'opzione è combattere io sono più che d'accordo. Fujihara se la sarà svignata in anticipo ma vedo che qui di certo non siamo a corto di uomini. Vogliamo parlare di persone che non meritano di stare nella discussione, Keenan? Quanto pensate di poter durare tu ed il tuo nuovo team di cani da guardia contro noi quattro? Io non avrò il curriculum migliore su questo ring ma ti assicuro che mi ci vorrebbe un attimo per distruggere quel tuo scudo umano. Tu parli dei No more Heroes come se fossero un premio di consolazione, "lo stagno" a cui sono tornato non riuscendo ad affermarmi nell'oceano della competizione singola. Beh, i due pesci che abitano quello stagno hanno ripulito questa federazione più di una volta da gruppi come questo e da gente come te. Basta semplicemente che tu ci dia un pretesto e passeremo sopra te ed il tuo grande ritorno lasciando alle nostre spalle solo un aneddoto di due settimane su quella volta che l'overreacher per eccellenza della TWC è quasi riuscito a forzare la spotlight su se stesso per più di 10 minuti.

    Infine ecco prendere la parola Sigfried Jaeger.

    SGF: Lo vedi Jack? Se ne sono accorti tutti. Tra tutte le alleanza possibili hai scelto di legarti con la persona più inaffidabile, viscida e subdola che abbia mai messo piede su un ring. Poco fa, Fujihara ha annusato l'aria che tira, si è accorto che con noi quattro i suoi giochetti verbali idioti non funzionano, ed è semplicemente fuggito dopo uno sproloquio tanto plateale quanto inutile, lasciando a te e a qualche armadio ambulante la gatta da pelare, lavandosene le mani. Quanto al fatto che tu mi ritenga la delusione peggiore tra quelli sul ring, cosa dovrei fare? Rimanerci male? Ma nient'affatto, piuttosto mi sento onorato nell'essere considerato da te l'opposto del relitto che sei diventato... Adesso però sono curioso di vedere qual'è il tuo asso nella manica ora che sei alle strette, anche se posso benissimo immaginare come andrà a finire. Noi siamo in quattro, voi siete in quattro, c'è bisogno che te lo suggerisca io, oppure devi contattare Akuma per chiedere un parere?

    Jack Keenan sospira, alzando gli occhi al cielo. Il suo viso si distende in un largo sorriso.

    Keenan: Quindi devo supporre che, per voi, io avrei bisogno di Akuma per combattere le mie battaglie.

    Ciò detto, Keenan lascia cadere il microfono a terra, che atterra con un tonfo sordo; il Pain Deliverer, senza fretta, inizia a disfare il nodo della propria cravatta, mentre Tanaka, Hiroshima e Nagasaki fanno un passo avanti per affiancarsi a lui. Nel frattempo Gates lancia il suo cappello tra il pubblico, Jaege si tira su le maniche della felpa, Black si scrocchia il collo e Miller si lega i capelli. Sguardi intensi tra gli otto presenti sul ring... Keenan si lancia su Black con una raffica di pugni! Il gigante viene portato all'angolo mentre Miller si lancia su Tanaka e Gates e Jaeger si trovano e fare i conti con i membri dell'atomic club. È rissa! Keenan continua a martoriare di pugni il colpo di Black che mette in atto una ferrea difesa con le braccia, mentre Miller è a terra su Tanaka e gli sferra una serie di pugni al volto. Gates e Jaeger costringono Hiroshima e Nagasaki alle corde. Irish Whip di entrambi... Gatykick e Blitzkrieg in corsa! Il tedesco ed il texano si guardano sorridendo, mentre Gates strizza l'occhio a Jaeger, ricambiato. Black è passato al contrattacco e adesso è lui a bloccare Keenan all'angolo. Gates e Jaeger intrevengono. Running Knee all'angolo di Gates su Keenan! Il texano si sposta... Running dropkick di Jaeger! Anche il tedesco di si fa da parte mentre Keenan barcolla al centro ring, viene afferrato da Black...Spinebuster! Keenan rotola fuori dal ring! Resta solo Tanaka già in difficoltà contro Miller. Lo scozzese si accorge degli altri tre liberi ed interrompe la raffica di pugni su Tanaka. Lo alza e lo spinge a centro ring. Gatykick su Tanaka!

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    Tanaka barcolla e si gira... Blitzkrieg su Tanaka!

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    Tanaka cade all'indietro direttamente sulle braccia di Black che lo afferra e lo solleva in posizione di Electric Chair drop. Tanaka sta per subire una electric chair drop da due metri e venti! No! Black si ferma, guarda Miller, ci si posiziona davanti... Electric Chair Facebuster! NO! SACRIFICE AL VOLO!

    l


    Tanaka, viene afferrato dagli alleati a bordoring e trascinato fuori dal quadrato, mentre i quattro sul ring si sporgono dalle corde facendo sego agli altri di rientrare... La theme di Virgil Brown risuona nell'arena!



    Il General Manager di Indoor War fa la sua comparsa sotto il titantron, armato di microfono, mentre tutti i presenti nell'arena rivolgono a lui la sua attenzione.

    VB: Sapete, un general manager dovrebbe sempre essere al di sopra delle parti. Non dovrebbe mai prendere delle posizione a favore o contro certi lottatori per via delle loro posizione. Eppure, oggi non potevo essere altro che disgustato ascoltando quanto Akuma Fujihara e Jack Keenan avevano da dire. Hanno esposto principi all'opposto di tutto quello di cui questa federazione vuole farsi promotrice, e sebbene ne abbiano pieno diritto, io ho lo stesso diritto di porre un freno a certi atteggiamenti.

    Il General Manager si schiarisce la gola.

    VB: Allo stesso tempo, non posso certo tollerare risse e disordini sul mio ring nel modo in cui avete appena fatto. Volete scontrarvi? Sarete accontentati. Ma lo farete alla presenza di un arbitro in un vero match di wrestling. Quattro contro quattro. L'atomic club, Tanaka e Jack Keenan contro Leon Black, Sigfried Jaeger, Shawn Gates e Travis Miler!

    Boato del pubblico.

    VB: E questo match avrà luogo questa sera!

    Virgil Brown rientra nel backstage mentre i wrestler si scambiano a distanza minacce ed insulti. L'atomic club sorregge Tanaka mentre, guidati da Keenan, rientrano verso il backstage senza dare le spalle ai quattro wrestler sul ring, che alzano le braccia in segno di vittoria. Rimanete. Assolutamente. Sintonizzati.



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    Ed ecco che ancora una volta le immagini ci accompagnano presso la Arena Ciudad de Mexico, Mexico City, Mexico, dove si sta svolgendo il cinquantacinquesimo episodio di Friday Night Indoor War, il penultimo prima del prossimo PPV della TWC.

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    Al centro del ring, un accattivante sorriso, Jessica Rose, l'annunciatrice della federazione newyorchese, tiene fra le mani un microfono, pronta per presentare una nuova superstar.

    JR: Signore e signori, ecco a voi il Diamond Champion della TWC, Fred Franke!

    Positiva è la reazione da parte del pubblico della Arena Ciudad de Mexico.



    Le note di "Heart of Courage" dei Two Steps From Hell risuonano esplosive e subito virale è l'entusiasmo fra gli spettatori che affollano l'arena e che attendono impazienti l'arrivo del loro campione.

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    Ed ecco che Fred Franke, il Diamond Championship in spalla, fa finalmente capolino sullo stage, salutando i tifosi, ringraziandoli per l'affettuoso benvenuto riservatogli e mostrando loro un largo sorriso a trentadue denti meno splendenti della sua bellissima, unica e inimitabile cintura cristallina. Il campione percorre rapido la rampa d'accesso, fa il suo ingresso all'interno del quadrato e, recuperato il microfono dalle luminose mani della cortese Jessica Rose, s'accentra, pronto per una nuova avventura. Invincibile, nel frattempo, è l'abbraccio del popolo della TWC, che stringe Fred e mai più pare volerlo lasciar andare.

    FF: Grazie.

    Il Diamond Champion chiede ora la parola e con rispetto il pubblico fa silenzio.

    FF: In TWC è in corso una guerra: uomo qualunque contro eroe, No More contro Save Everyone.

    Ancora una volta il pubblico si anima dividendosi in due fazioni, quella favorevole ai campioni di coppia e quella che invece parteggia per gli sfidanti.

    FF: Anch'io non vedo l'ora che si svolga il dream match per eccellenza, No More Heroes vs. The League of Extraordinary Gentlemen. Ho avuto il piacere di combattere contro Shawn Gates, contro Travis Miller, contro Sigfried Jaeger e contro Leonard Black; qualche volta ho anche vinto, ma soprattutto ho perso, in ripetute occasioni, e mentre con pazienza continuo ad attendere la rivincita, non posso non complimentarmi con questi quattro splendidi lottatori che hanno reso grande la TWC e che come me si stanno impegnando perché possa diventare un posto sempre migliore. Perché io credo nella TWC.

    Applausi, sempre più rumorosi.

    FF: Sì, io credo nella TWC, con tutto me stesso, ma non credo in loro.

    Cala il silenzio, Fred s'interrompe per alcuni istanti.

    FF: I No More Heroes ritengono di appartenere alla massa e di lottare per la massa; si considerano uomini comuni, ma la realtà è che non lo sono, Shawn Gates non lo è. Gli altri, invece, sono una sorta di dei caritatevoli calati dall'alto o emersi dal basso, scegliete voi, che coi loro lanternoni ci guidano attraverso il buio, lontani, però, dalla realtà, consapevoli, infatti, che tutto verrà loro concesso, sempre, e che dunque nulla hanno da perdere.

    Il pubblico rumoreggia.

    FF: Illusione, inganno, tradimento, ecco di cosa sono dispensatori i nostri eroi e i loro tanto acerrimi nemici. In tempi oscuri, e questi sono tempi oscuri, non c'è bisogno di eroi, non c'è bisogno di uomini comuni che ce l'hanno fatta; in verità, noi non abbiamo affatto bisogno di esempi da seguire o idolatrare: noi abbiamo bisogno di noi stessi. Il mondo non è diviso fra eroi e uomini comuni, ma fra ipocriti e onesti, umili e arroganti, e l'unica cosa in cui dobbiamo credere è che la grandezza arriva non quando tutto ti va bene, ma nei momenti difficili; questo ci deve guidare e deve incoraggiarci ad andare avanti. E io lo so bene, io che provavo piacere nel proclamarmi superuomo tedesco, mentre ora credo nella persona, credo in te che mi stai guardando, e nella possibilità che tu possa brillare e diventare grande. E, al contrario dei No More Heroes, al contrario di quel lottatore di terza generazione che dice di identificarsi in voi, io questa possibilità l'ho data, a tutti, anche agli ultimi fra gli ultimi, sì, anche a Tangata manu che due settimane fa nella sconfitta ha trovato il mio rispetto e che spero di riaffrontare presto, un giorno, non oggi. Perché oggi è tempo di chiudere la bocca a quel maledetto Rick Frye nell'attesa che il vento torni a soffiare e spenga i lanternoni degli eroi, cosicché ciascuno di noi possa illuminare la propria via attraverso il suo fidato lanternino.



    DARKNESS RISUONA NELL'ARENA! Il pubblico della Arena Ciudad De Mexico comincia a rumoreggiare e Fred si interrompe immediatamente, mettendosi in posizione di guardia. I secondi passano e Kevin Manson si fa attendere.

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    A fare capolino sullo stage, a sorpresa, non è l'Arcidemone ma uno dei suoi nuovi alleati, il giapponese Keisuke Yagami. Il pubblico fischia, probabilmente scottato dall'ipotesi irrealizzata di uno showdown tra campioni. Yagami si ferma, puntando l'indice verso gli spalti ed urlando qualcosa nella sua lingua natia agli spettatori, dopodiché percorre la rampa a passi veloci con una smorfia di disprezzo stampata sul volto. Salta sull'apron, dopodiché scende andando faccia a faccia con uno spettatore particolarmente rumoroso ed agita contro di lui il pugno destro. Un addetto alla sicurezza in mezzo al pubblico cerca di sedare il conciliabolo, prendendosi uno schiaffetto sulla faccia da parte di Yagami che ora si dirige nella zona dei timekeeper prendendosi un microfono e sale finalmente al centro del quadrato. Qui lo vediamo posizionarsi di fronte al Diamond Champion, a poco meno di un metro di distanza, ed annuire ossessivamente in sua direzione con gli occhi spalancati fino allo sfumare di Darkness. Avvicina il microfono alle labbra, tirando fuori la lingua e scoppiando in una risatina.

    KY: Fred Franke! Il TWC Diamond Champion...

    Il giapponese si fa improvvisamente scuro in volto, allungando il braccio libero dal microfono verso il tedesco e puntando l'indice verso la cintura, che arriva quasi a toccare.

    KY: Mi è piaciuto il discorso che hai appena fatto, sì. Mi è proprio, maledettamente piaciuto... E lo sai cos'altro mi piace? Quella cintura che porti fieramente sulla spalla. Impettito, schiena dritta, passo autoritario, testa pelata. Devi essere davvero fiero di te stesso.

    Yagami ridacchia fastidiosamente, poi sputa improvvisamente alla sua sinistra e comincia a stringere il microfono con forza, mostrando per un paio di secondi le vene sul dorso della mano destra.

    KY: Nemmeno io credo negli eroi. Gli eroi sono dei bugiardi. Mi disgustano. E scommetto, Tedesco, che non sono l'unica cosa a cui noi due non crediamo. Non è l'unica cosa che ci disgusta. Ti faccio un esempio: il pubblico di questa sera. Uno dei pubblici più calorosi dell'intero panorama mondiale.

    Applausi da parte dei messicani, Yagami si gira verso di loro mostrando la lingua e spronandoli, dopodiché riprende la parola.

    KY: Ognuna di queste persone mi disgusta. Sì, è bello vedere una massa di idioti che si sbracciano urlando ad ogni cosa che noi facciamo, ma più ci penso più sento la netta sensazione di voler vomitare le mie stesse viscere e calpestarle. Perché dovrei provare rispetto per qualcuno di loro? Ce n'è qualcuno lucido? A maggior ragione, oggi che siamo in Messico? Tutte queste persone sono convinte che acclamare il bravo ragazzo renda automaticamente loro delle persone di cuore, e non farmi nemmeno cominciare a parlare di tutti quei miserabili che li convincono che sia così. Al contrario, quelli che tifano il cattivo ragazzo sperando disperatamente di diventare come lui, vedono in lui uno sfogo che cancelli per qualche misero secondo la loro condizione. Risollevate le vostre vite, cazzo. E invece no, Tedesco! Tutti questi bastardi si sforzano di aiutarti a superare i tuoi ostacoli, mettendo in secondo piano i loro. Perché sono mediocri. Perché non hanno ambizione. Non hanno ambizione, eppure giudicano! Mi capisci, Tedesco? MI SPIEGHI PER QUALE CAZZO DI RAGIONE GENTE COME LORO SI PRENDE IL DIRITTO DI DIRMI COSA POSSO E COSA NON POSSO FARE?!

    Yagami stringe i denti, muovendosi nervosamente e respirando affannosamente nel tentativo di calmarsi. Finalmente, il respiro torna regolare e i suoi muscoli si distendono. Sul suo volto compare un abbozzo di sorriso.

    KY: E poi ci siamo quelli come noi, Tedesco. Perché hai deciso di perdere il tuo tempo a parlare a questi rifiuti del loro presunto dream match? Non te ne frega un cazzo della categoria di coppia, e nemmeno di ognuno di loro. Presi singolarmente, non ti accorgeresti nemmeno della loro esistenza e lo sai. Perché fingi, Tedesco? Con me non devi fingere.

    Il sorriso sul volto di Keisuke si allarga, mentre questi fa qualche passo verso il Diamond Champion finendogli quasi faccia a faccia.

    KY: Ne ho visti tanti come te, Tedesco. Non devi più fingere, ora che ci siamo noi Horsemen Of The Apocalypse. Perché mi guardi in quel modo? Non mi guardare con quella faccia di cazzo. A te interessa soltanto di Fred Franke, perché hai costruito la tua vita sul superare gli ostacoli posti davanti a Fred Franke. Io ti apprezzo. Guardami negli occhi, Tedesco. Io ti apprezzo. Non mi devi mentire. Non è più necessario. Non mi devi prendere per il culo.

    Yagami continua a sorridere, dopodiché allunga il braccio sinistro tirando qualche schiaffetto amichevole sulla faccia di Franke... Che gli afferra il polso, cominciando a stringere con forza. Sul volto del giapponese compare una orribile smorfia, mentre gli occhi sembrano in procinto di uscirgli dal cranio.

    FF: Chi diamine sei tu? Ma soprattutto, non azzardarti mai più a farlo.

    Il Diamond Champion, gli occhi infuocati, abbandona la presa e subito Yagami allontana la mano che ora tocca, il volto diviso fra smorfie di dolore e di rabbia.

    FF: E comunque, io non conosco queste persone e nemmeno tu. Non so niente della loro vita, non so cosa attenda loro a casa, e sinceramente poco mi interessa; ma so perché sono qui, so che cosa vogliono, so che desidererebbero essere al mio posto, qui, su questo ring, in questo stesso istante, per spegnere quella tua boccaccia.

    Entusiastica è la reazione da parte del pubblico, Fred si scioglie in un sorriso, mentre l'alleato di Kevin Manson sospira scuotendo la testa.

    FF: Sono qui da un po' più di tempo di te e ho imparato a conoscere cosa vuole il pubblico, e, quando lo ritengo cosa buona e giusta, mi piace anche accontentarlo.

    Positiva è ancora una volta la risposta degli spettatori.

    FF: Hai ragione, ho superato un numero di ostacoli che tu non puoi nemmeno immaginare, e, se è questo che cerchi, sarò lieto di affrontarne uno nuovo stasera. Altrimenti, faresti bene a tornartene nelle fogne, perché io sono il Diamond Champion della TWC, ho tante cose da fare, cose grandi, nobili, e tu puoi essermi utile in un solo modo, come sparring partner.

    Il pugno destro di Yagami si chiude.

    FF: Io non ti apprezzo. Io non posso apprezzare chi si nasconde dietro gli altri; nel giusto e nell'errore, non ho mai rifiutato le mie responsabilità, mentre chi prima mi circondava, chi fino al momento prima della disfatta era lì, a coprirmi di elogi, in fretta si era dato alla fuga.

    Fred si avvicina pericoloso verso l'oppositore che gli ringhia contro, silenzioso.

    FF: In verità, io ti odio, Keisuke Yagami. Perché mi ricordi tanto i miei peggiori amici; e se me li trovassi davanti, qui, ora, sai cosa farei? Farei in modo che rimpiangessero il giorno in cui quella puttana della loro madre li ha spinti fuori dal suo ventre.

    Il campione lo guarda, scuro in volto. Alza l'indice destro e gli indica lo stage. Yagami risponde con uno sguardo gelido, rimanendo in silenzio per una manciata di secondi.

    KY: Sei una delusione, Tedesco. E no, non mi riferisco al tuo banale tentativo di far sentire il pubblico parte delle tue imprese. Non mi riferisco nemmeno alla parte sulle madri puttane. Quella, in realtà, posso apprezzarla. In fondo, se io avessi vissuto in Germania, in questo momento dovresti chiamarmi papà. Il problema è la parte in cui affermi che di aver superato più ostacoli di quanto io possa immaginare. Il problema è la parte in cui insinui che io mi nasconderei dietro agli altri. Il problema è che adesso ho voglia di schiaffeggiare la tua cazzo di faccia finché non comincerò a sentire il rumore del cranio che piano piano si stacca dal collo.

    Yagami scuote la testa ossessivamente, poi indica il TWC Diamond Championship.

    KY: Ti dico cosa succederà adesso, bimbo. Io ti sfiderò ad un match per quella merda che porti in spalla. Tu accetterai, con le buone o sputando fuori i denti prima del tempo. Io vincerò il nostro fottuto match, Tedesco, e tu mi osserverai alzare il tuo piccolo titolo sopra la testa con la vista appannata, finché non sverrai perché abbasserò lo sguardo sulla tua faccia di culo e deciderò di prenderti ancora a calci. Mi stai seguendo, Tedesco? E' importante. A calci. Tu sei per terra, hai la vista appannata e poi svieni perché ti prendo a calci. Sui denti. O forse sulla tempia? No no, no. A calci sui denti. Così non potrai più deliziarmi con il tuo giudizio del cazzo. Sui denti. Poi la narrazione si sposta di nuovo su di me, un primo piano in cima alla seconda corda, il tizio stupido al tavolo di commento che urla qualcosa come gli Horsemen Of The Apocalypse portano a casa una nuova cintura!, o qualcosa di simile. Io in quel momento lo ignorerò, ma questo è un punto importante! Non dovrò più sentire gli stronzetti come te affermare che io mi nasconda dietro Kevin Manson, perché in quel fottuto momento non avrò nulla da invidiargli. Che poi, non hai ancora accettato. Non te ne ho dato il tempo, ovvio che accetti. Non me ne frega un cazzo, se accetti, perché si farà in qualsiasi caso. Abituati. Tu non potrai più parlare e non puoi più farlo nemmeno ora, perché ti prenderò a calci sui denti. E mi piac -



    Ma attenzione! Risuona Born For Greatness, theme song dei Whisperers!

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    Ed ecco che Rick Frye compare sullo stage con un microfono in mano e un'espressione ironica in viso. La theme si interrompe e Rick prende la parola.

    R.Frye: Accidenti. Quanto. Cavolo. Parli!

    Reazione mista del pubblico alle parole di Frye.

    R.Frye: Kira vedi di darti una calmata che la capacità del cervello di Fred nel immagazzinare informazioni è direttamente proporzionale alla sua capacità di farsi crescere i capelli.

    Fischi del pubblico mentre Rick sorride compiaciuto.

    R.Frye: Fred, non so se hai ben afferrato il messaggio, ne dubito fortemente, ma la prossima volta che quel titolo sarà in palio sarà la tua ultima difesa. Perciò se vuoi perderlo in maniera se non altro dignitosa contro chi sta demolendo la tua psiche passo dopo passo, allora attendi fino a Nemesis, altrimenti se vuoi che quel titolo venga regalato a questo idiota in attesa che io me lo prenda da lui tra un mesetto fa pure, per me il risultato non cambierà affatto.

    FF: L'unica cosa che stai demolendo è la mia pazienza.

    Sospira.

    FF: Sono stanco di te. Se dovrò aspettare Nemesis! per alzarti le mani addosso, va bene; intanto occuperò il tempo affrontando questo idiota che almeno ha avuto la dignità di venire qui, da me, faccia a faccia, e sfidarmi.

    Fred si volta verso Keisuke Yagami ignorando l'altro.

    FF: Accetto la tua sfida.

    L'alleato del campione mondiale fa un ghigno.

    FF: Sai, sono svenuto così tante volte su questo ring che le tue minacce non mi mettono paura. Vuoi prendermi a calci sui denti? Forse così mostrerai a quell'altro idiota come ci si comporta sul ring. Ma entrambi alla fine perderete, perché questo titolo è fatto di diamante, non di latta, e il diamante ha origine negli abissi della Terra, dove fuoco e metallo si fondono, dove nessun uomo può sopravvivere; soltanto chi è stato forgiato dalle fiamme del fuoco più ardente dell'inferno, può possederlo, soltanto chi è sopravvissuto può essere un Diamond Champion.

    Ma ecco che lo schiarirsi della voce da parte Rick Frye attira l'attenzione nei due.

    R.Frye: Rettifico, chiunque ti affronterà la prossima volta sarà un Diamond Champion, e a quanto pare sarà Yagami. Bene, ma occhio a non affezionarti troppo a quel titolo poiché a Nemesis chiunque sia il mio avversario non farà differenza, poiché a Nemesis Rick Frye sarà il nuovo TWC Diamond Champion.

    ... Ma ecco che all'interno dell'arena risuona la musica d'ingresso del general manager di Friday Night Indoor War.

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    Il volto crucciato, al solito, un microfono nella mano destra, Virgil Brown, Jr. fa capolino sullo stage, accolto positivamente dagli spettatori; differente, invece, è la reazione dei due lottatori presenti sul ring e di Rick Frye, il quale, voltatosi all'indietro, scuote la testa sospirando.

    VB: Rick Frye è il primo sfidante al TWC Diamond Championship e affronterà il detentore del titolo a Nemesis!, nessun dubbio.

    I tre ascoltano in silenzio le parole del GM che ora riprende la parola.

    VB: Ma se Fred persevera nel difendere la sua cintura contro chiunque lo sfidi, io non posso impedirglielo; perciò è ufficiale: stanotte, a Indoor War, Keisuke Yagami affronterà Fred Franke per il TWC Diamond Championship.

    Entusiastica è la reazione del pubblico; sul ring sia il campione sia il suo prossimo avversario annuiscono, mentre Rick Frye sghignazza.

    VB: Ma...

    Virgil Brown si volta verso The Phoenix.

    VB: Non ci saranno interferenze, perché tu sarai bandito dal ring per l'intera durata dell'incontro.

    Ancora una volta il pubblico approva, Frye, invece, protesta.

    VB: Se però disobbedirai, sarà mio compito trovare un nuovo sfidante per il Diamond Championship. Buon proseguimento di serata!

    Accompagnato dagli applausi degli spettatori, Virgil Brown si ritira velocemente fuori dall'arena non prestando attenzione alle rinnovate proteste di Frye che ora punta un dito in maniera minacciosa verso i due nel quadrato per poi andarsene nel backstage seguendo il General Manager.

    FF: Breve e conciso.

    Il campione abbozza un sorriso.

    FF: Ipse dixit. Dunque pare che questa volta dovrai contare sulle tue sole forze.

    Fred si rivolge a Yagami che lo squadra pericoloso.

    FF: Bene, molto bene. Non vedo l'ora. Ho affrontato l'inferno e ne sono uscito vivo e vittorioso, ma chissà cosa potrà portarmi l'apocalisse. Non lo so, però sono pronto. Io non sono un eroe, non sono nemmeno un uomo comune che è meno comune degli altri; sono Fred Franke, ho una faccia, ho una storia e ho questo, il mio titolo.

    Fred alza al cielo il Diamond Championship e lo mostra prima a Yagami che lo guarda con bramosia, poi al pubblico che lo applaude.

    FF: E non mi vanto di aver sconfitto Sean Morgan, Sanshkin e un esercito di combattenti, deboli o forti, professionisti o improvvisati, ma tutti pronti a qualsiasi cosa pur di strapparmelo dalle mani. Non è questo che importa. Il Diamond Championship rappresenta tutto, i sacrifici, il sudore, le lacrime, il sangue, la paura, tutto ciò che ho fatto e provato per quasi tutta la mia vita, fin da quel giorno a Gehlberg, in cui gli occhi di un bambino incontrarono per la prima volta il proprio destino. Il Diamond Championship è il mio lanternino, mi illumina la via attraverso il buio; e se dunque volete portarmelo via, troverete di fronte a voi una persona che ve lo impedirà ad ogni costo, perché senza di esso sarei perso.

    Keisuke Yagami applaude rumorosamente fingendosi commosso e attirando su di sé le occhiatacce del campione.

    KY: Piccolo, sentimentale Tedesco!

    Il giapponese comincia a ridacchiare, dopodiché si fa improvvisamente serio.

    KY: Una faccia, una storia, un titolo. Ti porterò via tutto, capellone. Quel titolo te lo strapperò dalle mani, strappandoti anche le mani, e lo vedrai ogni due settimane sulla mia spalla. La tua storia sarà cancellata, perché senza l'oro non sei in grado di rimanere a galla. E la faccia, beh... Quella sarà la parte più drammatica, dopo che ti avrò preso a calci. A calci sui denti.

    Yagami lancia il microfono fuori dal ring, scoppiando a ridere e compiacendosi del proprio intervento. Si volta: Fred Franke gli è davanti. Testa contro testa. Il Diamond Championship alzato in cielo.



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    VB: Sei fuori controllo, Cross!



    Virgil Brown, seduto dietro la propria scrivania, si rivolge al Biker della TWC, Vincent Cross, che lo osserva a braccia conserte, appoggiato al muro dell'ufficio.

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    Il Biker rimane silente.

    VB: State tutti facendo troppo, troppo casino in questo periodo. Non posso permetterlo. Non mettertici anche tu!

    VC: Forse è perché non sai gestire il tuo show.

    Virgil Brown aggrotta le sopracciglia, alzandosi.

    VB: Cos'è che hai detto?

    VC: Che non sai gestire il tuo show. Sei diventato anche sordo?

    Virgil si passa una mano sulla faccia.

    VB: Che ti prende, Cross? Non ti sei mai comportato così prima d'ora.

    Cross si stacca dal muretto.

    VC: Mi adatto all'ambiente. C'è troppo casino, dici. Ed immagino che sia colpa di dover gestire Akuma Fujihara ed i suoi amichetti.

    VB: Questi non ti deve interessare, Cross.

    VC: Lo prendo per un sì.

    Cross si avvia verso la porta.

    VB: Cross, che cosa hai intenzione di fare!?

    VC: Due chiacchiere!

    Dopo di che Cross lascia l'ufficio. Pubblicità!



    Up Next: Queen of TWC Tournament Semifinal Match - Alisa Drake vs. Ayumi Haibara
     
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    Bentornati in diretta da Indoor War, è arrivato al momento della semifinale del Queen Of TWC Tournament in cui Alisa Drake e Ayumi Haibara si affronteranno per la prima volta in assoluto.



    Ed ecco che risuona la theme song di Alisa Drake ottenendo i fischi del pubblico.

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    L'Alpha Drake compare sullo stage vestita con il suo ring gear e dopo aver lanciato una fredda occhiata al pubblico, punta lo sguardo sul quadrato per poi accennare un leggero sorriso e avviarsi sulla rampa a passo svelto. Una volta ai piedi del ring vi scivola dentro per poi salire su un paletto e mostrare un altro leggero sorriso, e fatto ciò scende e si mette all'angolo in attesa dell'avversaria.



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    Ayumi Haibara compare con un balzo sullo stage, accolta da una buona reazione della folla. La nipponica lancia un grido di battaglia e sorride, per poi caricare verso il ring. Una volta sul quadrato salta paletto ed alza un braccio. Dopo qualche secondo si posiziona al proprio angolo e scruta la rivale, pronta a combattere.


    Queen Of TWC Tournament Semi-Final
    One on One Match
    Alisa Drake vs Ayumi Haibara


    La campanella suona dando ufficialmente il via a questo match e le due si avvicinano lentamente l'una all'altra. Il pubblico rumoreggia e Alisa parte subito con un pugno, schivato da Ayumi che poi va con uno Spinning Kick, il Dirty Harry... No! Alisa schiva il colpo per poi colpire con un potente schiaffo la rivale! Il pubblico fischia mentre Ayumi si tiene la zona colpita per poi sorridere in maniera sadica e andare con un braccio teso... No! Alisa schiva nuovamente per poi colpirla con un violento calcio sulla gamba destra! La giapponese accusa il colpo e viene subito girata da Alisa che poi connette con un European Uppercut che fa arretrare di qualche passo la rivale. La Whisperer lancia un'occhiata a una barcollante Ayumi per poi sorridere compiaciuta e abbrancare la rivale proiettandola con uno Snap Suplex!

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    Alisa va per il pin... 1...2... No! Ayumi alza una spalla. Alisa mostra una smorfia frustrata e va a prendere Ayumi per i capelli, ma quest'ultima la colpisce con delle gomitate allo stomaco per poi prendere una breve rincorsa e connettere con un montante che fa arretrare Alisa contro l'angolo e lo rendendola vittima per un Single Leg Running Dropkick che la fa impattare malamente contro il turnbuckle. Ayumi inizia a colpire una frastornata Alisa Drake con dei violenti calci al petto per poi rialzarla e gettarla a terra. Fatto ciò sale sul paletto attendendo che l'avversaria si rialzi, e una volta in piedi Alisa barcolla rintronata e la giapponese la stende con un Diving Crossbody!

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    Ayumi va per il pin... 1... 2... No! Alisa c'è! La giapponese si rialza a comincia a colpire con degli Stomp la rivale per poi rialzarla e abbatterla nuovamente con una Clothesline! 1...2... No! Altro kick-out da parte di Alisa Drake. L'Hardcore Princess mostra una smorfia contrariata ma non si scoraggia minimamente ed ora rialza l'avversaria per i capelli e la lancia con violenza contro un angolo! L'impatto è talmente forte che Alisa crolla a terra finendo con le spalle poggiate sulla seconda corda, ed ora Ayumi prende slancio connettendo con un calcione in piena faccia! La giapponese trascina Alisa al centro del ring e va per il pin 1... 2... No! La Whisperer esegue il kick-out! Ayumi mostra un leggero sorriso sadico, ed ora rialza Alisa per poi caricarsela e connettere con la Feel Good! Ayumi non schiena, anzi prende Alisa e la getta contro un angolo facendola poggiare con la testa sulla corda più alta. Fatto ciò inizia ad insultare la rivale, ma Alisa alza una gamba stampando un poderoso calcio in faccia alla giapponese che arretra tenendosi la mascella, e ora e fulmina con lo sguardo la rivale che si sta sorreggendo aiutata dalle corde. La Red Dreamer mostra un'espressione stizzita per poi travolgere con un poderoso Lariat all'angolo l'avversaria! Alisa accusa il colpo e Ayumi inizia a colpirla con una violenta scarica di calci! Fatto ciò la giapponese arretra di qualche passo mentre la rivale giace intontita all'angolo. Ayumi la rialza per poi stenderla con la Behind Blue Eyes!

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    La giapponese schiena... 1...2...3! No! Alisa c'è ancora! La Neon Princess si alza e accenna una smorfia contrariata mentre Alisa è a terra, e ora Ayumi attende che la rivale si rialzi per poi partire all'attacco... No! Alisa gli sguscia alle spalle e va con uno Schoolgirl Roll-Up... 1...2... No! La Hardcore Princess esegue il kick-out, ma repentinamente l'Alpha Drake la riesce a bloccare con una presa frontale al collo, e rialzandosi insieme a lei la inizia a colpire con violenti ginocchiate al viso e al petto che intontiscono e non poco la Haibara! La Whisperers osserva con disprezzo una rintronata Ayumi Haibara per poi colpirla con un calcio su un ginocchio, facendola piegare, seguito da un Drake's Fortune!

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    L'Alpha Drake non schiena, ma anzi rialza l'avversaria e la lancia contro il paletto facendola scivolare contro il tenditore più basso, facendola impattare di testa! La giapponese accusa il colpo e ora Alisa la osserva con disprezzo per poi iniziarla a colpire con la sua sequenza di violenti Stomp all'angolo noti anche come Among Thieves, e fatto ciò va con l'A Thief's End, un Roundhouse Kick sull'avversaria all'angolo seguita da ginocchiate sul viso. Thieves Combo connessa alla perfezione!

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    La Whisperer ora trascina la rivale al centro del quadrato e va per lo schienamento... 1...2... No! La giapponese alza una spalla. Alisa accenna una smorfia contrariata per poi rialzare l'avversaria e colpirla con un calcio allo stomaco facendola piegare, e fatto ciò va con il Drake's Deception, il suo letale Delayed Roundhouse Kick, ora attuabile visto il piegamento in avanti della ben più alta avversaria... No! Ayumi evita per poi sgusciare alle spalle della rivale e intrappolarla in una Chickenwing Crossface con Bodyscissor! La Whisperer è nei guai, ma non pare intenzionata ad arrendersi ed ora cerca di raggiungere la corda più bassa per ottenere il tanto insperato ropebreak. L'Alpha Drake si trascina con il braccio destro, ma non appena sfiora le corde con un dito, Ayumi molla la presa e per il braccio la trascina al centro del ring per poi intrappolarla in una Crossface classica, chiudendola alla perfezione! La Whisperer urla dal dolore in cerca delle corde e Ayumi gli urla a gran voce di cedere, ma Alisa non sembra in alcun modo intenzionata a farlo, ed ora con una prova di forza non indifferente pianta il braccio libero a terra e si solleva con Ayumi ancora avvinghiata per poi schiantarla violentemente a terra! Il pubblico reagisce con un boato di sgomento mentre le due lottatrici restano a terra per diversi secondi. La prima a rialzarsi è Ayumi che mostra un'espressione dura per poi iniziare a colpire con dei calci Alisa, e fatto ciò la rialza per i capelli e va con un pugno... No! Alisa schiva e poi va con un calcio allo stomaco che fa piegare la rivale seguito da un Drake's Fortune!!!



    Le due stramazzano a terra, e i fischi del pubblico accolgono l'arrivo di Rick Frye, che esce dal backstage di corsa e accorre a bordo ring.

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    The Phoenix inizia a battere sull'apron per incoraggiare la compagna nei Whisperers che si rialza a fatica e annuisce verso Rick. Anche Ayumi si sta rialzando, e ora Alisa la prende in consegna colpendola prima con una ginocchiata e poi andando con l'Alpha Whisper... No! Ayumi blocca il tentativo di Jumping Cutter per poi colpire con un Forearm la base del collo di Alisa, abbrancarla e andare con il suo Vertebreaker, lo Sweet Sweet Despair... No! Alisa riesce a sgusciare via facendo una capriola all'indietro e arretrando verso l'angolo, ma Ayumi non le da nemmeno il tempo di rifiatare e connette con un Single Leg Dropkick in corsa! L'Alpha Drake accusa il colpo, e la giapponese la lancia al centro del quadrato per poi prendere slancio e andare con un altro Single Leg Dropkick sulla rintronata rivale... No!!! Rick Frye entra nel quadrato, sposta Alisa e si becca il calcio in piena faccia al posto dell'alleata!!! Il pubblico emette un boato di sgomento mentre Ayumi osserva interdetta Rick che ora si tiene la mascella a terra. La giapponese scalcia via The 171 dal quadrato per poi andare ad alzare Alisa che...

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    ... LA STENDE CON UN'ALPHA WHISPER OUT OF NOWHERE!!! Alisa va per il pin... 1...2...3! 3!!! ALISA DRAKE HA VINTO, ALISA DRAKE E' IN FINALE NEL QUEEN OF TWC TOURNAMENT!!!

    Jessica: The winner of this match... AAAAAAALIIIIIIIISAAAAAAAAAAAAAAA DRAAAAAAAAAAKEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!


    Il pubblico fischia sonoramente, mentre la ragazza si rialza dolorante e si fa alzare il braccio al cielo dall'arbitro mostrando un ghigno soddisfatto. Rick Frye, mano sulla mascella, rientra nel quadrato e fa cenno all'arbitro di spostarsi per poi prendere il braccio di Alisa e alzarlo, ricevendo un'occhiata compiaciuta dall'alleata. I due ora si scambiano uno sguardo, con Alisa che appare quasi sorpresa del gesto di Rick che invece fa le spallucce per poi sorridere in maniera compiaciuta e mimare il posizionamento di una corona sulla testa della compagna nei Whisperers che risponde con un sorrisetto. I due Whisperers si scambiano un altro sguardo complice per poi mettersi a favore di telecamera e fare la loro taunt incrociando il braccio sinistro di uno con il destro dell'altra a mo' di brindisi per poi alzare l'indice, il medio e l'anulare a mimare una "W". I due mantengono la posa e su queste immagini noi andiamo in pubblicità.



    Up Next: Ally Sullivan
     
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    Ancora una volta le immagini ci accompagnano presso la Arena Ciudad de Mexico, Mexico City, Mexico, dove si sta svolgendo il cinquantacinquesimo appuntamento con Friday Night Indoor War, il penultimo episodio prima del prossimo PPV della TWC.

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    Dietro le quinte, un dolce sorriso, Ally Sullivan, la giovane intervistatrice della federazione newyorchese, tiene fra le mani un microfono, pronta per una nuova intervista in questa caotica serata.

    AS: Signore e signori, ecco a voi il Diamond Champion della TWC, Fred Franke.

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    Fred, il titolo sulla spalla, le mostra un largo sorriso, Ally ricambia.

    AS: Fred, anche stasera difenderai la tua cintura, questa volta contro Keisuke Yagami; che cosa ne pensi di questo nuovo avversario?

    Il tedesco annuisce.

    FF: Penso che sia dotato di tutte le prerogative necessarie per risultarmi odioso: è arrogante, vanitoso, si nasconde dietro gli altri, insomma è la mia perfetta nemesi e non vedo l'ora di affrontarlo là fuori.

    ??: Ehi.

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    Cappello in testa, maglia dei No More Heroes addosso e sigaretta ancora spenta dietro l'orecchio, Shawn Gates compare nell'inquadratura.

    SG: Scusate se interrompo questa interessantissima intervista. Passavo di qui per caso e volevo vedere come se la passava il mio gorilla preferito.

    Il texano sorride.

    SG: Ciao Fred. Mi ero quasi dimenticato della tua esistenza. Vedo che ti sei rimesso in carreggiata per bene. Cintura sulla spalla, interviste pre-match, difese titolate. Sembri quasi esser diventato un essere umano nel pieno delle sue facoltà mentali.

    Fred sospira.

    FF: Il solito cazzaro.

    L'ex World Tag Team Champion ridacchia.

    FF: Di certo sono un campione attivo, quello che né tu né il tuo partner siete mai stati.

    SG: Siamo stati abbastanza attivi da battere te e la carogna. Due volte.

    Gates sorride all'indirizzo del tedesco.

    SG: Ma, ehi, sei sempre stato quello meno deprecabile dei due.

    FF: Grazie, lo apprezzo, davvero. Ma ancora non capisco cosa tu voglia da me. Vuoi forse un'occasione per il Diamond Championship? La fila è lunga, ma accomodati pure: prima o poi arriverà il tuo turno e allora sarò lieto di batterti.

    SG: No, grazie. Toglierti la tua preziosa cintura non è affatto tra le mie priorità...

    Gates guarda il Diamond Championship, accarezzandolo con la mano.

    SG: Per ora.

    Gates sorride.

    SG: Passavo giusto di qua e ho pensato di venire a ricordarti che se hai qualcosa di cui lamentarti sul mio conto, invece di fare il leone con un microfono, puoi sempre dirmelo in faccia.

    Il campione, torchiato dagli occhi di Gates esita.

    FF: Mi stai sulle palle, contento? Ti credi una persona comune, pensi di appartenere alla massa che ti applaude, ma senti un po', secondo te quanti là fuori hanno potuto contare su una sola possibilità per diventare grandi?

    Silenzio.

    FF: Tu invece hai avuto tutto; hai sbandato e hai potuto godere di una seconda chance, e poi te n'è capitata un'altra, e poi un'altra ancora, e alla fine ce l'hai fatta, complimenti principessina! La realtà, però, è che tu probabilmente vali la metà dei tuoi fan, ma hai avuto il doppio, il triplo, il quadruplo. Gli eroi che tu combatti, sono persone più comuni di te. Io lo sono, io che ne ho passate tante, molte più di te, e che ho dovuto conquistare tutto, senza niente, senza un nome, senza una famiglia; sono caduto e ho dovuto ricominciare tutto da capo, ancora una volta da solo. E ora che sono campione, non vado a dire che tutti ce la faranno, ma piuttosto faccio la mia parte, a testa bassa, affinché chiunque possa avere la possibilità di brillare. E vengo persino insultato per questo, ostacolato, ma non mi importa: perché puoi riempirti la bocca di bei discorsi, puoi salire su quel ring e arringare le folle, ma alla fine conta solo ciò che sei disposto a fare per proteggere le cose in cui sostieni di credere. Così si misura il valore di una persona, altrimenti sono solo parole e nient'altro, e le tue sono solo parole.

    Shawn Gates scuote appena la testa.

    FF: E ora, che fai? Quello che avevo da dirti te l'ho detto e sai già che non ho paura di affrontarti, né sul ring né da qualsiasi altra parte.

    SG: Pensi davvero che la gente si beva ancora le tue favolette, Fred? Pensi davvero di poter recitare anche tu la parte dell'eroe, dell'uomo che si è fatto da sé dopo tutto quello che hai fatto? Devo ricordarti chi sei, Fred Franke?

    Il texano va faccia a faccia col Diamond Champion.

    SG: Tu sei l'uomo che ha sequestrato Gorislav Kowalczyk e lo ha vilmente malmenato fino a rompergli un braccio. Tu sei l'uomo che è per buona parte della sua vita è stato il cagnolino di Fox Olon e che ha chiamato Sean Morgan fratello. Pensi che tutto quello che hai fatto negli ultimi mesi possa bastare come redenzione? Io ho combattuto per tutta la mia vita per arrivare dove sono. Ho superato infortuni che non avrebbero più fatto nemmeno camminare metà di questo roster. Ho ucciso demoni ed eroi e l'ho sempre fatto senza chiedere niente a nessuno, senza farmi aiutare da nessuno, cadendo con la mia cazzo di faccia per terra e rialzandomi mille volte. Se credi che qualcuno mi abbia mai regalato qualsiasi cosa mi tocca ricordarti di quando ti ho schiantato su quel dannato tavolo battendoti nel primo wood match della storia di questa federazione. E sì, un match non fa un uomo migliore di un altro. Ma prima di parlare di me, della mia carriera e di quello che rappresento guardati allo specchio e dimmi che lo schifo che sei stato per gran parte della tua vita non ti perseguita ancora ora.

    Il texano si mette la sigaretta in bocca e la accende.

    SG: Il mio tempo di tolleranza nei tuoi confronti è appena scaduto. Ti auguro una misera giornata.

    Gates lancia una boccata di fumo contro la faccia di Fred, il quale gli afferra la sigaretta e la getta a terra, dunque la calpesta.

    FF: Io odio il fumo. E odio te.

    Il tedesco squadra minaccioso il texano, poca è la distanza che separa i due.

    FF: Il passato mi perseguita. La sconfitta mi perseguita. Non sono un uomo nuovo, sono, sono stato e sempre sarò Fred Franke; ma sono una persona migliore di ieri, e domani sarò ancora migliore. Ho pagato il fio, ho assunto su di me anche colpe che non mi appartenevano, l'ho fatto per andare avanti, ricominciare, nella speranza che nessuno venisse un giorno a rinfacciarmi per l'ennesima volta i peccati già da tempo scontati, ma, evidentemente, il mio augurio è stato disatteso. Il viaggio, però, deve continuare e se il tuo obiettivo è dare la caccia agli eroi, il mio è spegnere per sempre te, Keisuke Yagami, Rick Frye e chiunque creda di essere un faro per il prossimo: non siete nessuno, non siete migliori degli altri, non siete migliori di me e lo dimostrerò a voi tutti, a te, se sarai così generoso da darmi un'altra possibilità. Perché non sono soltanto una persona migliore, sono anche un lottatore migliore e questo è più eloquente di qualsiasi, inutile parola.

    Fred mostra il Diamond Championship a Gates.

    SG: Tienitelo ben stretto Freddy boy, e tienimelo in caldo. Prima o poi te lo toglierò. Non perché lo voglia. Solo per il gusto di vedere il bimbo che piange senza il suo giocattolino.

    Gates si rimette un'altra sigaretta in bocca.

    SG: Mi devi una sigaretta.

    Il texano si volta e se ne va, mentre la telecamera indugia sullo sguardo di Fred. State sintonizzati.





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    Bentornati ad Indoor War, live dalla Arena Città del Messico, che ha ospitato svariate edizioni di Triplemania. Il pubblico è caldo e la puntata è stata un grande successo, fino ad ora.



    E, parlando di grandi successi, ecco risuonare la Theme Song della League of Extraordinary Gentlemen, accolta da una ottima reazione del pubblico, che applaude alla canzone dei due eroi. Ecco che però compaiono due figure che non corrispondono a quelle di Leon Black e Sigfried Jaeger.

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    Lucy Fisher e Brunild Wagner sono qui. Improvviso boato del pubblico, e immediati cori per Lucha Lucia, che sorride e alza una mano in segno di saluto. Lucy indossa un paio di pantaloni della tuta brandizzati LoEG, una felpa bianca "Save Everyone" aperta e una maglietta della League "Heavenly Witch", mentre Brunild è in jeans e maglietta nera dei Pink Unicorn United. Le due si scambiano una occhiata, poi si dirigono verso il ring in contemporanea, percorrendo la rampa a lunghi passi. La Fisher rotola sul quadrato, mentre Brunild fa il giro del ring e si fa consegnare due microfoni da Jessica Rose, per poi entrare a sua volta e consegnarne uno a Lucy. I cori per la Reina de Lucha continuano ancora per un po', poi si placano lentamente.

    LF: Il mio nome è Lucy Fisher, e questo ring è la mia casa.

    Il pubblico ripete con lei "My House", e la rossa sorride, lasciando che l'arena si sfoghi ancora un po'.

    LF: Era un bel po' che avevo voglia di dire questa frase, e poterla dire in questa arena, qui, adesso, è qualcosa di incredibile. Perché la mia carriera è nata qui in Messico, e non esisterebbe Lucy Fisher senza questa arena. Non esisterebbe Lucy Fisher senza tutti voi, che siete qui a tifare i vostri beniamini. Non esisterebbe Lucy Fisher senza la cultura della Lucha. E per questo sono felice di poter parlare dopo duecentonovantaquattro giorni per la prima volta proprio qui. Perché la mia carriera è nata qui e rinasce qui. Lucy Fisher è ufficialmente tornata, e intende tornare al posto che le spetta.

    La rossa annuisce.

    LF: Sapete, il mio più grosso rammarico, in tutto questo tempo, è stato quello di non essere riuscita ad impedire che Jane Murphy vincesse quel titolo prima che diventasse una campionessa degna. Ho lasciato che vincesse un titolo quando ancora non era pronta, e i risultati si sono visti. Fortunatamente, nonostante quello che possa dire la mia amica Brunild, Elektra Kellis ha sistemato le cose al posto mio.

    Lucy sorride alla Wagner.

    LF: E sta facendo un ottimo lavoro da campionessa, per cui credo che non sia il momento giusto per me per chiedere una shot a quel titolo. Non sarebbe giusto. No. Sono qui per un altro motivo. Da quando... mi sono presa una pausa la scena della divisione femminile TWC è cambiata. E cambiata profondamente. Nuove lottatrici sono arrivate e sono riuscite a mettersi in mostra. Lottatrici che quando sono arrivate in TWC erano solo rookie, adesso possono definirsi lottatrici esperte. Nuove rivalità e nuove amicizie si sono formate. Ed è incredibilmente stimolante per me trovare uno scenario nuovo, perché mi permette di reinventarmi nuovamente.

    La Fisher annuisce.

    LF: Ma parliamo della cosa più importante, ovvero delle ruggini che si sono create fra Brunild e le Sick Chicks. Vedete, mi trovo in una situazione particolare, perché conosco molto bene sia Brunild che Viola, quindi ho la possibilità di vedere la cosa in maniera abbastanza neutrale. E devo ammettere che entrambe le parti hanno commesso degli errori. Brunild è stata irruenta nell'ultimo periodo, e le Sick Chicks lo sono state a loro volta. E questo ha portato ad una situazione che non può essere risolta facilmente. Non c'è un modo tranquillo per concludere tutto quello che è successo, ma io sono qui apposta per fare in modo che le cose si concludano nel modo più tranquillo e più definitivo possibile. Non ci saranno più assalti alle spalle, risse nel backstage e due contro uno. Lo prometto.

    Brunild sorride a Lucy, poi prende la parola.

    BND: Prima di tutto vorrei porgere le mie scuse a tutti voi. La Brunild che avete visto in queste ultime settimane era solo il fantasma arrabbiato della lottatrice indomabile ma giusta che avete imparato a conoscere fin dal mio arrivo in questa federazione. Quest'ultimo periodo sportivo della mia vita è stato piuttosto travagliato. Non stavo molto bene con me stessa, e purtroppo ho fatto alcune scelte di cui poi mi sono pentita amaramente, la peggiore di tutte abbassarmi al livello delle mie antagoniste se non peggio, mettendo seriamente a rischio la mia salute e quella di coloro che ho affrontato.

    La tedesca annuisce.

    BND: E' grazie all'amicizia di splendide persone come Lucy, se ho deciso di provare a voltare pagina e riprendere quel cammino interrotto la notte di marzo in cui picchiai senza ritegno Alice Angel, che proprio non se lo meritava. So che non sarà facile per me riconquistare la fiducia di tutti voi, e che sicuramente le Sick Chicks potrebbero tentare di provocarmi in ogni modo sfruttando quella che è una mia debolezza, la rabbia.

    Poi sospira e si punta il dito al petto.

    BND: Ma io, con il vostro aiuto e quello di Lucy, so di poter resistere a qualunque provocazione e soprattutto di poter battere Viola Vixen e le sue amiche senza dover ricorrere a tradimenti, assalti o aggressioni violente. Voglio meritare nuovamente il mio posto nella League of Extraordinary Gentlemen assieme a Sigfried Jaeger, a Gunther Schmidt, a Lucy Fisher, a Leon Black, a Thomas Bell, a Green Guard e a tutti quanti voi.

    Poi conclude.

    BND: Perciò mi unisco alla promessa fatta da Lucy. D'ora in avanti niente più assalti alle spalle, niente più risse nel backstage, e niente più due contro uno.

    Gran scroscio di applausi da parte del pubblico messicano per la Valkyria della TWC, che accenna un altro sorriso e poi stringe la mano a Lucy, che la guarda soddisfatta.



    Ma ecco risuonare la theme song delle Sick Chicks, accolta dai fischi scroscianti del pubblico messicano. E, al seguito della musica, ecco comparire il gruppo più pericoloso della TWC.

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    Viola Vixen, pantaloni di pelle verdi e neri e maglietta "Spit the Truth, Get the Hate", Jessica Morton, jeans grigi e maglietta di Frontline is Sick, Beverly Bailey, pantaloni di pelle rossi e neri, coordinati con quelli di Viola, e maglietta rossa "Beverly Bailey, bitch!" legata con un fiocco sopra la pancia, arrivano sullo stage, tutte e tre armate di microfono. Davanti a loro, piazzandosi a metà della rampa, stanno Greasy e Psycho, le Faine.

    VV: Ed è ammirevole da parte tua, Brunild Wagner, decidere di smettere di attaccarci senza alcun motivo. Davvero. È la cosa giusta da fare. È un peccato sia servita Lucy Fisher per convincerti, ma è comunque un buon risultato. A proposito, ben tornata Lucy, è un piacere vedere che questa divisione sta ritornando decente.

    Lucy fa un cenno del capo in risposta.

    VV: Ma, Brunild Wagner, credo che non sia finita qui. Tutto quello che hai fatto non può essere dimenticato così, come se nulla fosse. Non possiamo ignorare i tuoi attacchi, le tue scorrettezze, tutto quello che hai cercato di fare per eliminarci. Non così facilmente. Per quanto sia lodevole il tuo pentimento, non è abbastanza. Ci vuole qualcosa che assomigli ad una punizione perché tutto vada a pari.

    BB: Un paio di settimane fa qui avete assistito ad un evento osceno quando, durante l'ultima edizione di Triplemania, Sexy star ha deciso deliberatamente di rompere il braccio della sua avversaria Rosemary, senza alcun motivo.

    Valanga di fischi verso Sexy Star.

    BB: Lo so, fa abbastanza schifo, giusto? E allora perché tifate una squilibrata come Brunild Wagner che è capace di fare cose ben peggiori? "Lottatrice indomabile ma giusta" si definisce.

    Bev sbuffa.

    BB:Sicuramente non è indomabile come ha dimostrato la mia compagna, ma soprattutto lei non ha assolutamente nulla di giusto. Ad una persona come lei dovrebbero vietare l'entrata in qualsiasi palazzetto. L'unico posto a cui appartiene Brunild è un dannato manicomio.

    La rossa punta poi il dito verso la Fisher.

    BB:Per quanto riguarda l'adorabile Lucy Fisher invece, il posto che le compete è casa sua, ad accudire la sua bambina. Quanto ci ha messo dopo averla schizzata fuori ad abbandonarla e volare dall'altra parte del globo, in un ambiente dove viene percossa regolarmente ed è già stata mandata in coma? Non mi sembra esattamente una mamma modello.

    JM: Ma noi rispettiamo sempre una lottatrice che non abbandona il suo percorso. È lodevole da parte di Lucy Fisher mettersi di nuovo in gioco. Ci vuole coraggio a decidere di combattere ancora, dopo essere andati così vicini a perdere tutto, e lei lo ha dimostrato.

    Jessica scuote il capo.

    JM: Il suo errore è stato mettersi contro di noi. È intervenuta in una questione che non la riguardava, mettendosi dalla parte sbagliata. Ha deciso di attaccare coloro che si stavano difendendo, e ha scelto il momento sbagliato per farlo. Brunild Wagner merita le sconfitte e le botte che prenderà contro di noi, perché ha deciso di sua volontà di fare del suo peggio e di attaccarci anche quando le avevamo proposto una pace. Lucy Fisher si trova solo dalla parte sbagliata, nel momento sbagliato. Fosse rimasta neutrale, non avremmo avuto nulla contro di lei.

    Brunild guarda le Sick Chicks aggrottando lo sguardo, poi si volta verso Lucy e annuisce. Eccola appoggiarsi alle corde con le braccia, sporgendosi leggermente fuori dal ring e prendere la parola.

    BND: Beh, che dire. Tralasciando l'ultimo intervento, piuttosto inutile, credo che sia tu, Vixen, che tu, Bayley, meritiate una risposta adeguata.

    Brunild sospira.

    BND: Prima tu, Beverly, almeno hai più tempo per riflettere su come rispondere, visti i tuoi evidenti problemi cognitivi... Allora, l'orribile incidente capitato qua pochi giorni fa solo apparentemente potrebbe avere qualcosa a che fare con quello che ho provato a combinare due settimane fa. La differenza fondamentale, però, è che io ho dichiarato i miei intenti ben sette giorni prima e non mi sono certo comportata come una vigliacca, provando a rompere un braccio a Viola Vixen out of nowhere. La tua amica sapeva benissimo cosa le poteva accadere affrontandomi. Ma ha deciso di non rinunciare al match, preferendo rischiare di finire male. E andandoci oltretutto molto vicina. Paradossalmente il vostro intervento è stato più che benvenuto, visto che altrimenti Viola a quest'ora sarebbe a casa a guardare la puntata. Invece è qui, e ha potuto sentire dal vivo quelli che sono i miei nuovi propositi nello scontro che si prospetta contro voi tre. Per una volta posso dire che tu e la Morton siete state tecnicamente utili, impedendo che potessi fare un'altra cosa di cui pentirmi amaramente...

    La tedesca sposta lo sguardo su Viola.

    BND: Eh si, Vixen. Non penserai che sia finita così? Dopotutto io mi sono scusata per il mio comportamento, ma di certo non ho scusato voi per la serie di pestaggi che ho subito finora. Chiamatemi ipocrita. Chiamatemi falsa. Chiamatemi come volete. Ma sono Brunild Wagner la Valkyria, e dalle mie parti le questioni in sospeso si risolvono sempre e comunque...

    Lucy appoggia una mano sulla spalla di Brunild.

    LF: E risolveremo questa questione, non ti preoccupare. E, rispondendo a te, Beverly, non hai idea di quanto sia difficile ogni volta allontanarmi da mia figlia. Sapere che per un paio di giorni non potrò vederla e sentirla contro di me. Ed è la stessa cosa per Leonard. Per entrambi è difficile, ma sappiamo entrambi di avere anche altre responsabilità. E una di queste responsabilità è questa federazione, e in questo momento questa federazione ha bisogno di entrambi. E proprio per queste situazioni.

    La rossa annuisce.

    LF: E sì, Jessica, avrei potuto restarne fuori, ma io non sono fatta così. Non lascio che la confusione che avete creato porti problemi.

    Bev ride divertita.

    BB:"Questa federazione ha bisogno di entrambi", e già, perché come farebbe il mondo ad andare avanti senza la magnifica coppia di cavalieri in scintillante armatura? Fisher, tu e il tuo compagno dovreste scoppiare questa immensa bolla di protagonismo in cui vivete. Non c'è alcun bisogno di voi che impartite le vostre lezioni, potete tranquillamente andarvene, e lasciare il posto in mani migliori: le nostre.

    La londinese passa le braccia attorno alle spalle di Jessica e Viola.

    BB: E, Brunild, puoi anche annunciarlo un anno prima ma la cosa non cambia minimamente. Se prima di uccidere una persona lo annunci al mondo ciò non ti libera dalle tue colpe. E poi non mi sembra che la piccola, minuscola e fragile Alice Angel abbia avuto molto preavviso. Non che tu abbia fatto un male al mondo in quel caso, ma comunque...

    VV: E io ho una soluzione per finire questa storia in maniera definitiva, senza che la situazione degeneri definitivamente. Io e Beverly, le Sick Chicks, le due donne più belle di questa federazione, contro voi due, la League of Extraordinary Gentlemen. Un match definitivo, senza recriminazioni, senza seguiti. Cosa ne pensate?

    Brunild e Lucy si guardano un attimo, poi fanno un cenno d'intesa. E la Valkyria risponde.

    BND: Sfida accettata...

    Boato del pubblico! E sulle immagini dei due gruppi di ragazze che si scambiano sguardi di sfida mentre il pubblico applaude per il grande annuncio, noi andiamo immediatamente in pubblicità!




    Up Next: TWC Diamond Championship Match - Keisuke Yagami vs Fred Franke (c)
     
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    Keisuke Yagami compare sullo stage, accolto dai fischi del pubblico messicano. Il giapponese insulta i fan a distanza, dopodiché si colpisce con un paio di schiaffi in faccia e percorre velocemente la rampa, tirando fuori la lingua e spalancando gli occhi. Una volta giunto sul ring eccolo salire sulla seconda corda e mostrare nuovamente la lingua per poi scoppiare a ridere.



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    E sotto le note di Heart Of Courage dei Two Steps From Hell ecco comparire il Diamond Champion, Fred Franke, accolto positivamente dal pubblico. Il Tedesco percorre la rampa dando il cinque a qualche fan in prima fila, dopodiché sale sul ring e fulmina con lo sguardo lo sfidante. Alza la cintura al cielo. Yagami fa una smorfia, nel frattempo il direttore di gara si fa consegnare il titolo e lo alza al cielo. La parola a Jessica Rose.

    JR: Ladies and gentlemen, the following contest is scheduled for one fall and it is for the TWC Diamond Championship!

    Applausi del pubblico.

    JR: Introducing first, the challenger. From Kyoto, Japan, weighting at 191 pounds... Representing the Horsemen Of The Apocalypse... KEISUKE YAGAMI!

    Fischi del pubblico, Yagami si lascia scappare una risatina.

    JR: And his opponent, from Gehlberg, Germany, weighting at 249 pounds... He is the Golden Warrior and the TWC Diamond Champion... FRED FRANKE!

    Reazione entusiastica del pubblico, mentre Fred appare piuttosto concentrato. Il direttore di gara fa suonare la campana, si comincia.

    TWC Diamond Championship
    One on One Match
    Fred Franke (c) vs Keisuke Yagami


    Yagami annuisce ossessivamente, mostrando sul proprio volto un inquietante sorriso, mentre Fred rimane in posizione di guardia e lo squadra. I due si avvicinano l'uno all'altro piano piano, ed il giapponese affonda il colpo con un rapido calcio al braccio sinistro del Tedesco che risuona in tutta l'arena. Franke accusa il colpo, dopodiché prova a chiudere un Clinch ma Keisuke gli cinge la vita e lo sgambetta con le gambe, facendolo finire a terra e salendogli sopra. L'Horsemen comincia a mettere a segno una serie interminabile di pugni violenti in pieno stile MMA, costringendo Franke a coprirsi il volto ed il direttore di gara ad intervenire. Al conto di quattro, Yagami si rimette in piedi e colpisce con un pestone all'addome l'avversario, dopodiché scoppia a ridere mostrando la lingua al pubblico che lo fischia. Keisuke urla qualcosa in giapponese ad un paio di spettatori delle prime file, dopodiché si gira verso il Campione che si sta rimettendo in piedi e prova a chiudere una Rolling Cross Armbreaker... No, FF lo spinge via. Yagami prende il rebound, ma viene lanciato via da un Belly-To-Belly Over The Head Suplex. Il Golden Warrior riprende brevemente fiato, ma quando si gira Keisuke è sull'apron e salta agilmente sulla terza corda. Springboard Hurricanrana! Fred lo blocca al volo. Powerbomb!


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    Il Superuomo Tedesco cerca subito lo schienamento: uno... Due... Solo due. Fred scrolla le spalle, dopodiché chiude l'avversario in una Side Headlock e lo tiene giù avvalendosi della consistente differenza di stazza e di peso tra i due. Yagami comincia a dimenarsi come un pazzo, urlando a Fred di non prenderlo per il culo e provocando qualche risata nel pubblico messicano che non fa che irritarlo di più. Keisuke Yagami morde il braccio di Fred! Il Diamond Champion è costretto a mollare, portandosi il braccio ferito al corpo, mentre il referee redarguisce il più anziano degli Horsemen che lo ignora ed anzi è subito in piedi, saltellando sul posto in attesa che l'avversario si giri. Gli corre incontro. Single Leg Dropkick! FF va a sbattere con la schiena contro l'angolo, Yagami prende nuovamente la rincorsa e lo colpisce con una Corner Clothesline, dopodiché gli cinge la testa con il braccio e balza sulla seconda corda. Tornado DDT! Schienamento immediato: uno, solo uno. Il giapponese spalanca gli occhi, cominciando a mordersi le dita senza spiccicare parola, dopodiché mostra l'indice leggermente sanguinante al direttore di gara come a chiedergli se fosse davvero solo uno. Ora Keisuke si lancia sopra l'avversario, prono a terra e senza difese, e comincia a colpirlo con una serie di violenti pugni sulla nuca. Il direttore di gara lo va a separare coercitivamente dal Campione, prendendosi un paio di schiaffetti non esattamente amichevoli sulla guancia. Yagami rimette in piedi Fred e gli chiude la testa tra le proprie gambe, chiamando una Canadian Destroyer. Ed all'improvviso Fred lo solleva! Alabama Slam!

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    Fred non schiena, preferendo appoggiarsi alle corde a prendere fiato e strofinandosi una mano sulla nuca colpita in precedenza. Yagami cerca nuovamente di rialzarsi più veloce che può ma incespica e barcolla, subendo un Gut Kick e venendo successivamente sollevato in posizione di Powerbomb. Il Diamond Champion parte in corsa, pronto a schiantarlo contro il turnbunckle... Ma viene ribaltato spalle a terra con un Sunset Flip. Uno... Due... Conto di due scarso. Entrambi si rimettono in piedi più velocemente che possono, Fred respinge il giapponese con un Big Boot e vedendolo rimbalzare alle corde decide di intercettarlo. Infamous Knee! A vuoto, Keisuke gli va alle spalle e lo spinge con forza contro l'angolo, dopodiché prova il Roll Up... No.

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    Impressionante Rolling German Suplex! Sforzo fisico tremendo da parte di Keisuke Yagami, che difatti non riesce a mantenere il ponte. Lascia passare un paio di secondi, dopodiché prova comunque lo schienamento: uno... Solo uno. Il giapponese comincia a sbattere i pugni sul tappetino del ring urlando a pieni polmoni e strappandosi qualche capello dalla sua stravagante cresta, dopodiché si rimette in piedi e chiama la fine del match. Rialza di peso Fred, lo porta ad un angolo. Lo fa salire con fatica sulla seconda corda, dopodiché gli mette i piedi verso l'esterno del ring e sale anch'egli, giungendo fino alla terza. Si sforza di far salire sulla terza anche l'avversario, ora l'equilibrio è precario per entrambi. La posizione è quella per una Spanish Fly dalla terza corda. Keisuke chiude gli occhi, inspirando, dopodiché fa per lanciarsi... Ma viene colpito da una testata che lo costringe a piegarsi in avanti per non cadere. FF ne approfitta. Sunset Flip Powerbomb, no... Non lo schianta a terra, se lo porta in giro per il ring tenendolo sollevato e poi lo schianta con violenza ad un angolo!

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    Yagami cade a terra contorcendosi dal dolore, mentre Fred chiama la Golden Knee tra l'entusiasmo generale. Si carica l'avversario sulle spalle, in posizione di Fireman Carry, resistendo anche ad una violenta serie di gomitate sulla tempia. Lo lancia in aria, alza il ginocchio. Golden Knee a segno, no! Cadendo Yagami riesce a bloccargli il ginocchio e ad afferrargli la gamba alzandola da terra. Fred saltella su una gamba sola, ma non ha tempo per riflettere e si affloscia dopo un violentissimo schiaffone sul volto accompagnato da un boato dell'arena. Yagami molla la gamba dell'avversario, che riesce in qualche modo a rimanere in piedi. Secondo schiaffone. Fred sputa rischiando di cadere su un lato, gli occhi vitrei, ma è anche su. Terzo schiaffone, ed il Campione crolla. Il pubblico rumoreggia, sorpreso, mentre Keisuke si avvicina con passo veloce alle corde e comincia a scalarle, urlando fantasiose imprecazioni ad ogni movimento. Finalmente si ritrova appollaiato sulla terza, ridacchia.

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    Shooting Star Press! Yagami si lancia allo schienamento, continuando a muoversi nervosamente e sbattere i piedi persino durante il pinfall. Uno.. Due... Tre! Clamoroso, nuovo camp - No! Fred alza con convinzione la spalla destra, sotto gli applausi della Arena Ciudad De Mexico e sotto gli occhi increduli dell'alleato di Manson, che sembra sull'orlo di una crisi di pianto isterica. Si rimette in piedi, questa volta lentamente, e comincia a guardarsi ossessivamente intorno. Si avvicina nuovamente al paletto, prendendo a testate il turnbunckle per caricarsi, dopodiché sale più velocemente che può sulla terza corda e si lancia. Corkscrew Moonsault! Fred alza le ginocchia e Yagami crolla a terra, rantolando per il dolore. I due contendenti si rimettono in piedi, il pubblico alza cori per il Campione che è il primo a mettersi in piedi. Parte in corsa. Golden Kick! Evitato con una capriola da Yagami, che attende che l'avversario si giri e lo fredda con un altro ceffone. Fred crolla immediatamente, Yagami schiena. Uno.. Uno! E' solo un conto di uno! Il German Superman dà fede al suo soprannome con un kickout impressionante e si mette in ginocchio, carico di adrenalina. E si prende un altro schiaffone! No, blocca la mano dell'avversario con il braccio, sotto la propria ascella. Yagami ne prova un altro con la mano libera, la scena si ripete. Fred colpisce il nemico scoperto con una testata. Ed un'altra. Ed un'altra. Ed un'altra. Ed un'altra. Ed un'altra. Il direttore di gara interviene separando i due, entrambi con la testa sporca di sangue. Yagami barcolla all'indietro, Fred no. Golden Kick!



    L'Horsemen Of The Apocalypse si piega su sé stesso, Fred lo gira schiena a terra e lo copre: uno... Due... Tre! E' finita! Fred Franke è ancora il TWC Diamond Champion, per la gioia del pubblico!
    JR: The winner of this match and still TWC Diamond Champion... FREEEEEEEED FRAAAAAAANKEEEEEEE!!


    Fred riceve dall'arbitro il suo titolo e...

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    ... UN VIOLENTISSIMO WHISPER DA PARTE DI RICK FRYE CHE QUASI LO DECAPITA!!!

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    The Phoenix è comparso dal pubblico nell'istante in cui è stato effettuato il conteggio di tre vincente, e repentinamente ha raggiunto il quadrato abbattendo Fred Franke, e ora con espressione compiaciuta torreggia su di lui mentre il pubblico lo fischia. Rick attende qualche secondo e poi inizia a tempestare di Stomp il rivale fin quando non lo rialza e lo schianta nuovamente con la sua Fire Blast!!!

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    Altri fischi per Frye che ora accenna un sorriso beffardo per poi raccogliere il TWC Diamond Championship, osservarlo e alzarlo al cielo facendo amplificare la reazione negativa nei suoi confronti. La sua theme risuona e Rick Frye mostra indice, medio e anulare a simboleggiare la "W" dei Whisperers, mentre con l'altra mano tiene alzato al cielo il titolo, e su queste immagini noi andiamo in pubblicità.




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    Bentornati in diretta a questo Indoor War messicano, evitate di fare la siesta, perché risuona la theme song della campionessa femminile Elektra Kellis!



    Un lungo vestito nero con una scollatura centrale, cintura sulla spalla e sorriso in volto. Si presenta sullo stage sollevando al cielo la cintura ricevendo l'ovazione dei fan.

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    Percorre la rampa, recupera un mic, sale nel quadrato ed inizia a parlare.

    ELK:La scorsa puntata abbiamo scoperto chi dovrò affrontare a Nemesis! per mantenere la mia cintura, niente di meno che Jane Murphy ed Alice Angel. Come detto a Frontline, sono eccitata all'idea di avere un triple treath. C'è però una parte che mi preoccupa...

    Elektra si fa seria, battendo il microfono contro il suo mento mentre passeggia nel ring.

    ELK:Dover riaffrontare Jane. E non perché ho paura di perdere, ma perché ho paura delle condizioni in cui potremmo ridurci una con l'altra. Se siamo uscite relativamente indenni dalla guerra di War of Change è stato un miracolo. Perciò Jane, potresti farmi il piacere di venire fuori? Discutiamo della cosa pacificamente prima di rimetterci l'osso del collo un'altra volta.



    La theme song di Jane Murphy risuona immediatamente nell'arena e la ragazza si presenta sullo stage dopo pochi altri istanti.

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    La Leonessa percorre la rampa a passo svelto e sale sul ring, dove si posiziona davanti ad Elektra dopo aver lanciato uno sguardo fugace al TWC Undisputed World Women's Championship.

    JM: Mi sorprende sentirti così ragionevole, Elektra. Il mio corpo ha sofferto per diverse settimane gli effetti del nostro match a War of Change e lo stesso vale per te. Non so cosa potrebbe accadere se dovessimo avere un altro scontro del genere, forse non saremmo così fortunate da trovarci per l'ennesima volta su un ring a parlare della nostra prossima sfida. Trovo molto strano che un discorso così logico e condivisibile provenga proprio da te, che hai sempre fatto dell'istinto animalesco la tua forza e la tua debolezza.

    Lo sguardo di Jane si indurisce.

    JM: Trovo ancora più strano che tu venga in cerca di pace dopo aver provocato la mia sconfitta di due settimane fa. Se avessi tolto il tuo culo dal centro dell'azione, probabilmente adesso non staremmo affatto parlando di un Triple Threat Match e quasi sicuramente mi avresti trovato molto più incline ad ascoltare la tua richiesta. Invece no, hai preferito ergerti a giudice dell'incontro, esattamente come fece la Bayley nella contesa che vinsi contro Alice a Frontline. Alice potrebbe dire che è il karma, per me è semplicemente uno schifo, nonché una nuova dimostrazione di come tu e Beverly siate della stessa pasta. Non mi sorprende affatto che andaste d'accordo.

    Elektra si copre il volto con una mano e si volta, dando le spalle a Jane. Sospira e scosta la mano, rimanendo di spalle.

    ELK:Perché devi sempre provocarmi? Perché devi sempre essere così irritante? Tra noi due l'unica che si sforza per evitare di ammazzarci una con l'altra sono sempre io. Ho dovuto ingoiare il mio orgoglio e quintali di merda per parlarti così civilmente, ma come al solito tu devi lamentarti di ogni cazzo di cosa presente su questo pianeta e mandare tutto all'aria.

    La greca ora si gira lentamente verso la rivale.

    ELK:Io dovrei farti saltare la testa a forza di ginocchiate solo per avermi paragonato a Bev, ma non lo farò perché tra noi due sono io la persona matura. Due settimane fa sei stata tu a provocarmi e tu a perdere il match, l'unica persona con cui devi avercela è te stessa. Smettila di addossare colpe agli altri e prenditi le tue cazzo di responsabilità. Smettila di frignare come una poppante, quella che ha tutto da perdere in un triple treath sono io che rischio di perdere la mia cintura senza neanche essere schienata. Eppure non passo tutto il mio tempo a lamentarmi perché adoro questo lavoro, adoro combattere, adoro le nuove sfide ed adoro dimostrarmi superiore a tutto il resto della divisione femminile, specialmente te.

    Jane alza un sopracciglio.

    JM: Quindi sarei io ad averti provocata? Tutte le botte in testa che hai preso devono aver lasciato il segno se non ti sei accorta che sono stata semplicemente lanciata addosso a te. E tu non ti sei assolutamente mai sforzata di avere un rapporto civile con me, sono stata io che sono arrivata ad implorarti di non far precipitare le cose. Ho tentato diverse volte durante la Road to War of Change, ricevendo in risposta solo attacchi a sorpresa e risse da bar degne del miglior Cross.

    Jane alza un angolo della bocca.

    JM: E comunque sì, sei tu a rischiare di più in un Triple Threat Match, ma come dicevo prima la logica non è mai stato il tuo forte. Sarebbe ancora più divertente strapparti il titolo schienando Alice, sapendo che sei stata tu stessa a scavarti la fossa. Dopotutto non ne sei uscita molto bene l'ultima volta che abbiamo combattuto contro in un match di questo tipo.

    ELK:Se vuoi piantarmi una sedia nella schiena fai pure, perché ormai sono indistruttibile. Se avevo paura di affrontarti di nuovo non è perché avevo paura di te, ma perché avevo paura di me. Perché so che anche con un fottuto collo rotto non mi fermerei, e continuerei a lottare fin quando non ti ho zittita una volta per tutte. Sono stufa marcia di discutere con te, Jane, e di sentirti starnazzare, sei tu quella che ha distrutto il nostro rapporto in principio. Speravo tu avessi capito a War of Change che eri tu la cattiva di questa storia, ma evidentemente il concetto non ti è ancora chiaro, vedrò di fartelo capire una volta per tutte.

    La sfidante punta il dito contro la campionessa.

    JM: A War of Change ho capito di non poterti battere in una lotta tra belve fuori di testa. Stavolta non mi abbasserò al tuo livello. A Nemesis! ti batterò usando il cervello.



    La theme di Alice Angel interrompe la discussione fra la Kellis e la Murphy e l'altra contendente al titolo di Elektra compare sullo stage con un microfono in mano.

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    Alice sorride decisa, lancia qualche saluto alla folla facendo avanti e indietro per lo stage e si ferma all'imbocco della rampa.

    AA: 'Sera. Scusate l'interruzione.

    Alice batte un paio di volte sul microfono.

    AA: Voi ragazze non cambiate mai.

    Elektra e Jane osservano Alice, perplesse.

    AA: Sapete che ho stima per voi due. Cerco di dimostrarlo ogni volta che ne ho l'opportunità. Ma non riesco davvero a capire di cosa state blaterando in questo momento.

    Alice scrolla le spalle.

    AA: Voi due chiaramente non vi piacete. E non c'è nessun problema. Dunque piuttosto che rimpallarvi responsabilità e discutere su chi di voi sia stata la prima ad essere "incivile", fate chiarezza: vi detestate. Jane detesta Elektra ed Elektra detesta Jane. È un problema? No, se fossimo tutti amici qui non ci sarebbe divertimento. Ma questa divisione è nata con un certo buonismo di fondo a cui cercate di adeguarvi. Sono molto più giovane di voi, quindi capisco che vi sembrerà paradossale farvi dare un consiglio da me, ma davvero: gettate le buone maniere e siate le lottatrici che volete essere. Ma questo non è l'unico motivo per cui non siete cambiate.

    La Angel sospira.

    AA: Continuate a fare finta che io non sia nel match. O meglio, lo sapete benissimo, ma date per scontato che la vincitrice sarà una di voi due. Sbagliato, sbagliato, errore madornale. Perché è proprio quando qualcuno da la mia sconfitta per scontata che riceve quel calcione in faccia e rimane con la schiena a terra per tre secondi. Chiedete a Brunild, o alla rediviva Samantha, o magari proprio a te, Jane.

    La Blazing Angel sorride.

    AA: La verità è che sono in corsa da mesi, e nessuno è in grado di fermarmi. Nemmeno voi due.

    Elektra sorride dolcemente verso la Angel.

    ELK:Hai ragione, Alice, e mi scuso con te per questo. Io sono la prima a credere nelle tue capacità, non a caso sono venuta a chiederti di affrontarmi tempo fa. Comprendo anche il tuo ragionamento sul "buonismo di fondo", fino a poco fa credo l'avrei pensata come te. Ma col tempo ho capito che è decisamente faticoso e dannoso andare avanti mettendosi contro tutti e tutte. Specialmente in questo specifico caso, dove le ripercussioni di questo odio potrebbero essere letali. Spero tu comprenda.

    Jane si inserisce prima che la Angel possa rispondere.

    JM: Non ho mai cercato di adeguarmi ad alcun buonismo. Anzi, è proprio l'essere me stessa nel bene e nel male che mi ha portato ad avere così tanti nemici, sia sul ring che tra gli spalti. Riguardo a te, stai pur certa che nessuno ti sottovaluterà quando ci troveremo a combattere. Conosco benissimo le tue capacità e dopo il match dello scorso Indoor War so quanto è pericoloso distogliere l'attenzione da te per un singolo secondo. Penso che lo stesso valga per Elektra, visto le diverse occasioni in cui ha perso contro di te.

    Alice mette la mano libera in tasca.

    AA: Questo è un sollievo, non vorrei mai che qualcuno si lamentasse di una mia vittoria "rubata" o "falsata". Quindi ditemi, perché adesso parlavate come se non contassi nell'equazione del match? Schienarmi sarebbe solo un modo di fare un dispetto ad Elektra, Jane? E viceversa, immagino, vero Elektra?

    La Angel scuote la testa.

    AA: Comprendo le vostre buone intenzioni, ma ogni tanto dovreste cercare di sentirvi. State perdendo di mira l'obbiettivo. Quel titolo è l'obbiettivo, e nessuna di voi due mi schienerà o sottometterà per raggiungerlo. Questa è una promessa.

    La campionessa annuisce.

    ELK:Anche prima di War of Change è capitato che a volte ci dimenticassimo di questo titolo. Quando hai di fronte una Jane od una Elektra capita che ti si spenga il cervello e l'unica cosa a cui pensi è quanto odi quella stronza. E ti assicuro che nonostante questi blackout è mia intenzione essere all'altezza di questo titolo. Voglio dimostrarmi una campionessa migliore di Jane, ed anche di Lucy, ed affermare la mia superiorità su tutta la divisione. Ammiro la tua promessa, Alice, e spero che tu riesca a mantenerla. Ma io ti prometto che non lo darò via facilmente.

    Anche Jane si rivolge alla Angel.

    JM: Puoi pensare il contrario, Alice, ma sono totalmente concentrata sul mio obiettivo, ovvero riconquistare il TWC Undisputed World Women's Championship. Schienarti è semplicemente un modo come un altro per ottenere ciò che voglio. Strappare il titolo ad Elektra, in qualunque maniera avvenga, è solo un'interessante aggiunta che renderà ancora più appagante la mia serata. Vedo che siete entrambe convinte delle vostre parole, sicure di non perdere questo incontro, pronte a tutto per arrivare alla vittoria, ma nonostante i vostri proclami, io so di essere in grado di battervi. L'ho già fatto in passato, a Nemesis! lo farò di nuovo.

    AA: Spero che entrambe abbiate ragione. Altrimenti, quel titolo viene a casa con me stavolta. Finalmente.

    Alice getta il microfono e la sua theme song risuona mentre se ne torna nel backstage. Jane ed Elektra la guardano sparire, poi tornano a guardarsi in cagnesco mentre noi andiamo in pubblicità.




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