TWC Friday Night Indoor War #55

8/9/17 - Arena Ciudad de Mexico, Mexico City, Mexico

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  1. Temperance
     
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    Signore e signori, benvenuti nel Kickoff di Friday Night Indoor War, in diretta questa sera dalla Arena Ciudad de Mexico di Mexico City in Messico. Le immagini ci portano nel parcheggio privato dove troviamo una mandria di giornalisti e cameraman e fotografi posti vicini all'entrata del'arena, improvvisamente tutti si girano verso l'entrata del già citato parcheggio, una gigantesca limousine si palesa e si ferma davanti ai giornalisti.



    Oh mio Dio, ma è una Hummer H2 Limousine bianca metallizzata, i fotografi iniziano già a scattare le foto e giornalisti si tengono pronti con i loro microfoni, dopo qualche secondo, lo sportello del passeggero davanti si apre.

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    Ad uscire da quello sportello è niente meno che il gigantesco Benjamin (bodyguard personale di Reginald Rossen), il quale fa allontanare fotografi e cameraman per poi avvicinarsi allo sportello in fondo alla limousine, dopo di che lo apre, dall'interno dell'abitacolo fuoriesce una nube di vapore/fumo e subito dopo esce il "misterioso" passeggero.



    Matt Thunder esce dalla limousine, l'electric splinter si presenta accompagnato da due splendide ragazze, anche stasera il suo look è a dir poco eccentrico: Ennesima pelliccia, stavolta bianca a macchie nere in perfetto stile "Crudelia de mon", sotto di essa intravediamo una maglietta nera con il logo TWC in verde fluo, ed infine, dei sobrissimi pantaloni in pelle attillati con delle fiamme giallo fluo disegnate attorno, i flash dei fotografi si triplicano e i giornalisti tentano di avvicinarsi a lui per intervistarlo, il gigante tenta nuovamente di allontanarli ma Thunder lo ferma.

    MT: Lasciali Benjamin, sono venuti qui per me! Non vorrai mica negargli questo privilegio, uh? Piuttosto, renditi utile e prendi il mio borsone, l'ho lasciato nella limousine vicino al frigo bar.

    Benjamin aggrotta le sopracciglia e sospira pesantemente, ma alla fine di gira ed esegue gli ordini di Thunder, il quale si gode le attenzioni degli addetti alla stampa.

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    Dalla folla di giornalisti sbuca Ally Sullivan, la splendida intervistatrici della TWC fa la prima domanda.

    AS: Allora Thunder, due settimane fa hai avuto un brutto scontro con Vincent Cross, il quale è riuscito ad arrivare a te nonostante fosse bandito dall'arena, ma ora nessun addetto alla security può fermarlo. Pensi che potrà attaccarti di nuovo?

    MT: Ti dirò Ally, io spero di incontrarlo di nuovo stasera! In Giappone si è salvato da una imminente umiliazione pubblica, ma stavolta non ci sarà nessuna security a fermarmi.

    AS: Molta gente ha motivi di pensare che ti faccia tutto questo solo perché suo padr-

    MT: Mi ha offerto un sacco di soldi? La mia risposta è "Anche per questo". Chiariamo subito una cosa: Vincent Cross non mi è mai piaciuto, ci siamo già scontrati nell'ultimo anno, e prima o poi doveva capitare che le nostre strade si incontrassero di nuovo. Diciamo solo che Raymond mi ha convinto ad accelerare i tempi. Con questo non voglio dire che sono in vendita, io non sono un mercenario. Come dissi tempo fa, se due uomini hanno un nemico in comune possono andare molto d'accordo.

    AS: Cos'hai in mente di fare stasera ad Indoor War?

    MT: Quello che ho sempre fatto quest'ultimo mese, prenderò a calci qualche culo, mi divertirò con le mie amiche qui presenti, e soprattutto mi dedicherò al mio obbiettivo principale, ovvero distruggere ed umiliare Vincent Cross.

    Thunder e le due accompagnatrici si fanno largo verso l'entrata dell'arena, ma prima di varcare la soglia d'ingrasso tira delle banconote dalle tasche del cappotto, si gira per farsi fotografare ancora mentre lancia le banconote e contemporaneamente si slinguazza con entrambe le ragazze, le immagini sfumano.


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    TWC Friday Night Indoor War cinquantacinque, Kickoff. Dopo una breve panoramica sull'Arena de Ciudad de Mexico che si riempie sempre di più, le immagini ci portano nel backstage. Più precisamente, nello spogliatoio degli Horsemen Of The Apocalypse.

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    Kevin Manson è seduto su una sedia aperta nel centro della stanza con il TWC Championship sulla spalla sinistra. Elizabeth Duval è sdraiata su una panca ed ascolta musica dagli auricolari neri, giocherellando distrattamente con il filo ed osservando con ostinazione Manson, salvo abbassare lo sguardo quando questi gira la testa verso di lei. Sayid Gordon sbadiglia, seduto sulla stessa panchina della Duval ma il più possibile distante da lei. L'enigmatico e gigantesco Ogre è in piedi nei pressi della porta d'ingresso, con le braccia conserte, ed osserva con attenzione un punto fisso sopra di lui. Infine, Keisuke Yagami continua a camminare nervosamente per la stanza muovendo ossessivamente le dita delle mani ed i polsi. L'Apocalisse posa lo sguardo proprio su di lui, dopodiché lo ferma afferrandolo per il polso.

    KM: Va bene, Yagami. Avrai quel match.

    Il giapponese spalanca gli occhi e comincia a muovere nervosamente la lingua, ridacchiando.

    KY: E' la mia occasione, sì, è la mia occasione. Questa sera... Lo distruggerò, Kevin. Vedrai. Lo distruggerò e dimostrerò a tutti loro che si sono sempre sbagliati sul mio conto, sempre. Sempre. SEMPRE!

    Yagami comincia a ridere più forte, ma viene interrotto da Gordon.

    SG: Vuoi smetterla di fare casino, Gesù Cristo?

    Keisuke lancia un'occhiataccia al compagno, che alza gli occhi al cielo.

    SG: E piantala di tirare fuori la lingua, che schifo. Qui c'è gente che cerca di ragionare, quindi preparati al tuo match in silenzio e cerca di non farci fare brutta figura.

    Gli occhi di Yagami sembrano uscirgli dalle orbite, il giapponese prova a fare uno scatto verso Sayid ma Manson gli afferra nuovamente il polso e lo tira indietro, dopodiché si alza dalla sedia.

    KM: E' buffo che sia tu a parlare di brutte figure, Sayid. Certo, due settimane fa sei stato tu a pinnare Ultraman per la vittoria degli Horsemen, ma non ho potuto fare a meno di pensare che tu sia stato il meno impressionante dei quattro. Non ho potuto fare a meno di pensare che nah, non saresti stato in grado di stendere Ultraman senza rubare lo schienamento ad Ogre. Visto che lui non si è lamentato, pensavo di poter lasciare correre... Ma il tuo tono mi ha appena infastidito.

    Gordon rivolge uno sguardo glaciale a Manson, che per tutta risposta sorride a mezza bocca.

    KM: Quindi, mi è venuta un'idea. Questa sera, ad Indoor War, Sayid Gordon affronterà The Ultraman in un match singolo. Sarai in grado di sconfiggerlo con le tue sole forze? Me lo auguro, Sayid. In caso contrario, sarà difficile convincere Virgil Brown a non rescindere il tuo contratto il prima possibile.

    Gordon spalanca la bocca, alzandosi in piedi di scatto sotto lo sguardo infastidito di Elizabeth.

    SG: Tu non p -

    KM: Quindi, preparati al tuo match in silenzio e cerca di non farci fare brutta figura.

    Gordon rimane per qualche secondo a fissare Kevin Manson, lo sguardo rabbioso, dopodiché si avvicina alla porta imprecando sottovoce. Il suo sguardo incrocia per un attimo quello gelido di Ogre, e per quell'attimo Gordon sembra paralizzato. Apre la porta e lascia la stanza, sbattendosela alle spalle. La Duval risponde al rumore sordo con una smorfia, dopodiché sblocca il cellulare ed alza il volume.

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