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Il Capitano.
Bentornati a Resistance, dove veniamo accolti da una scena non esattamente tipica. Due persone sono in una stanza bene illuminata, seduti ad un tavolino l'uno di fronte all'altro. 
Sono Jake King, in una canottiera bianca e giacca di pelle da pilota marrone e jeans grigi, e Ian Doyle. In mezzo a loro c'è una scacchiera, con una partita che sembra andare avanti da un po'. Jake sta giocando con il nero, e sembra decisamente in vantaggio di materiale.
JK: Sai, è bello vedere qualcuno che lotta in tag seriamente.
Doyle alza lo sguardo dalla scacchiera e si concentra su King.
ID: Cosa intendi?
JK: Intendo dire che io sono un wrestler tag fatto e finito. Ma è una categoria che non ha tanto splendore, in questo periodo. Mi fa piacere vedere qualcuno che continua a combattere.
ID: Basta mettere il naso fuori da qui, onestamente. Alle major non piacciono i tag, ma non esistono solo loro.
Jake muove un pezzo. Silenzio per qualche istante.
ID: Piuttosto, ultimamente non vedo nemmeno voi combattere molto in coppia. Stai andando bene anche da solo.
JK: Oh, Edward non lo direbbe mai, ma è lui il wrestler singolo migliore fra i due.
ID: E ti sta bene?
King annuisce.
JK: No, non mi da problemi. Io continuo a migliorare, e lo fa anche lui. Sono contento che sia in questa posizione. Se fra due anni fossi io quello che è più in palla, lui farebbe il mio secondo senza problemi. Lo fa già ora, quando combatto. Ci sosteniamo a vicenda. È quello che fanno due fratelli.
ID: Siete fratelli?
JK: Non di sangue, no. Ma è la parte meno importante, quella. Così come voi sostenete Annie, nonostante tutto.
Silenzio. Ian muove.
JK: Fra due settimane, lotterò per vincere. E non solo per me, o per Keiko e Mark. Fra due settimane lotterò per vincere perché Denise, una mia amica, ne ha bisogno. Ha bisogno di lasciarsi indietro un punto buio della sua carriera. E so che tu vuoi fare lo stesso per Annie. Non possiamo vincere entrambi, ma possiamo entrambi dare il meglio.
ID: Penso sia il minimo. Ciò non toglie che qualcuno dovrà perdere.
L'ex Iod sospira.
ID: E sarà una brutta pasticca da ingollare.
King riflette un istante, poi annuisce.
JK: Qualcuno alla fine perderà, sì. Ma perdere avendo dato il proprio meglio è più decente che non provarci neppure. Se rimarrò l'ultima persona in quel match, anche fossi contro tutti voi quattro, darò l'anima prima di perdere. E poi ancora un po' di più.
Jake espira, chiudendo gli occhi.
JK: Perché non lotto da solo. È questa l'anima di un lottatore tag. Superare i propri limiti per i propri amici. E, ancora di più, per chi lotta assieme a noi. Voglio la stessa cosa da te. Chiunque dei due vinca, chiunque dei due perda, questo è il motivo per cui lottiamo. Cosa ne dici?
ID: Personalmente, lottare con Annie e D è l'unica cosa che mi ha tenuto in vita fino a oggi. Non mi sono mai fermato troppo a ragionare sul senso di questo o quello. Voglio solo farlo.
King sorride, riaprendo gli occhi, per poi tendere la mano verso il suo avversario.
JK: Sarà un piacere lottare contro di voi.
ID: Vale lo stesso al contrario, suppongo.
Jake torna a concentrarsi sulla scacchiera.
JK: Ma prima, dobbiamo finire questa.
L'Untouchable ridacchia.
JK: Non sei malaccio.
ID: Non ho idea di cosa io stia facendo.
E sulle immagini dei due che riprendono a giocare, noi ci prendiamo una pausa. Ma non cambiate canale, Resistance continua.Up Next: Alice Angel
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