The Outside 2023

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  1. Il Capitano
     
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    Il Cap

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    February Rain





    ES: Have you got colour in your cheeks? Do you ever get that fear that you can't shift the tide that sticks around like summat in your teeth? Are there some aces up your sleeve? Have you no idea that you're in deep?


    Un diner sulla tredicesima, e dei gelati.

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    DG: Quante volte siamo usciti?

    ES: Io e te assieme?

    DG: Sì.

    ES: Non so, parecchie, oramai. Perché?



    ES: I've dreamt about you nearly every night this week. How many secrets can you keep? 'Cause there's this tune I found that makes me think of you somehow an' I play it on repeat until I fall asleep, spillin' drinks on my settee.



    Il museo delle illusioni, in un giorno nevoso.

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    DG: Ci hai pensato?

    ES: A quante volte siamo usciti?

    DG: Sì.

    ES: Più o meno.

    DG: Perché?

    ES: Non è facile, per prima cosa.

    DG: Non ti ha mai fermato prima.

    ES: In effetti no.



    ES: Do I wanna know? If this feelin' flows both ways? Sad to see you go, was sorta hopin' that you'd stay. Baby, we both know that the nights were mainly made for sayin' things that you can't say tomorrow day.



    Central Park, e le crepes alla nutella.

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    DG: Oggi ci hai pensato?

    ES: Settantadue.

    DG: Settantadue volte?

    ES: Mh-mh.

    DG: Quindi mi hai salutata settantadue volte.

    ES: Sì.

    DG: Non sono troppe volte?

    ES: A me sembrano pochissime.

    DG: E perché è stato difficile?

    ES: Non contarle, pensare a quello che ho fatto ogni volta.

    DG: Cosa hai fatto?

    ES: Niente.



    ES: Crawlin' back to you. Ever thought of callin' when you've had a few? 'Cause I always do.



    Casa sua, a parlare di niente.

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    DG: Cosa pensi quando mi saluti?

    ES: Devo pensare qualcosa?

    DG: Stai sempre pensando.

    ES: Di solito cerco di ricordarmi chi fossi prima di incontrarti.

    DG: Sicuramente meno contento.

    ES: Sicuramente, ma anche molto più sicuro.

    DG: Più di così?

    ES: Dopo settantatré volte, credi che io sia sicuro?

    DG: Ti prendo in giro.

    ES: E tu come eri, prima di incontrarmi?

    DG: Oh, sempre così. Non si cambia una opera d'arte.

    ES: Mh-mh.

    DG: Dovevi rispondere "certo Denise".

    ES: Certo, Denise.

    DG: Eri anche meno sarcastico, prima di conoscermi.

    ES: Dici?



    ES: Maybe I'm too busy bein' yours to fall for somebody new. Now, I've thought it through crawlin' back to you.



    A guardare la pioggia che cade nell'Hudson, stretti sotto un ombrello.

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    DG: Ci ho pensato.

    ES: A cosa?

    DG: A com'ero prima di conoscerti.

    ES: Mh-mh.

    DG: Mi fai ridere quando fai mh-mh. Lo fai solamente con me.

    ES: Cerco di farti capire che ti sto ascoltando.

    DG: Di tutte le persone al mondo, Edward, sei l'unica di cui sono sicura mi stia ascoltando.

    ES: Mi spiace.

    DG: Mi piace tu ci sia. Non scambierei la tua attenzione per quella di nessun altro.

    ES: Lo stesso vale per me.

    DG: Ma tu hai l'attenzione anche di tutti gli altri.

    ES: Non vale quanto la tua.

    DG: Sei dolce.

    ES: Non sono in tanti a pensarlo.

    DG: Ti interessa l'opinione di qualcun altro?

    ES: No. Ma non me lo hai ancora detto.

    DG: Cosa?

    ES: Chi eri prima di conoscermi.

    DG: Ero da sola.

    ES: Ne è valsa la pena, allora.



    ES: So have you got the guts? Been wonderin' if your heart's still open and if so, I wanna know what time it shuts.

    È sempre il solito.

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    Sono andati ad un bar con il karaoke, e sta cantando. È in piedi, con il microfono in mano, e la guarda, cantando.

    ES: Simmer down an' pucker up, I'm sorry to interrupt, it's just I'm constantly on the cusp of tryin' to kiss you. But I don't know if you feel the same as I do, but we could be together if you wanted to.

    Balla, avvicinandosi al suo tavolino. È molto bravo, e non stacca gli occhi da lei.

    ES: Do I wanna know? If this feelin' flows both ways? Sad to see you go, was sorta hopin' that you'd stay. Baby, we both know that the nights were mainly made for sayin' things that you can't say tomorrow day.

    Le sorride. Si vedono almeno due volte a settimana, oramai. Non esiste persona con cui sia più abituata a stare.

    ES: Crawlin' back to you. Ever thought of callin' when you've had a few? 'Cause I always do.

    Ma salutarlo ogni volta le fa un po' male. È vero, era più sola, ma ora quando la è, la è perché lui non è lì.

    ES: Maybe I'm too busy bein' yours to fall for somebody new. Now, I've thought it through crawlin' back to you.

    Si appoggia al tavolo, continuando a cantare.

    ES: Do I wanna know? If this feelin' flows both ways? Sad to see you go. Was sorta hopin' that you'd stay.

    Si abbassa leggermente, continuando a guardarla negli occhi.

    ES: Baby, we both know that the nights were mainly made for sayin' things that you can't say tomorrow day.

    Abbassa leggermente il tono, avvicinandosi ulteriormente.

    ES: Do I wanna know? Too busy bein' yours to fall. Sad to see you go. Ever thought of callin', darlin'?

    Si avvicina ulteriormente, cantando solamente per lei.

    ES: Do I wanna know? Do you want me crawlin' back to you?

    Risuonano le ultime note della canzone, e sposta il microfono. Si sporge in avanti per raggiungerlo, e lui si rialza, allontanandosi. I presenti lo applaudono, e lui fa un breve inchino, sorridendo, per poi guardarla di nuovo. Le sue guance divampano, cercando di ricacciare le lacrime indietro, mentre la vergogna e la rabbia le ribollono in petto. Il suo sorriso si gela, e si avvicina. Si alza in piedi, e lo colpisce con uno schiaffo, per poi scappare fuori.

    Si tocca la guancia, guardandola uscire. Il locale è piombato nel silenzio completo, ma lo ignora. La segue, spingendo le porte e trovandosi nella pioggia torrenziale di metà febbraio a New York. È in piedi, qualche metro più in là, e singhiozza, fradicia.

    ES: Denise...

    DG: Stammi lontano.

    Si gira, continuando a piangere e tendendo un dito nella sua direzione.

    DG: Stammi lontano.

    ES: Denise.

    Fa un passo in avanti.

    DG: No!

    Si ferma.

    ES: Cosa ho fatto?

    DG: Cosa hai fatto? Non hai rispettato la promessa che mi avevi fatto! MI AVEVI FATTO UNA PROMESSA! Ricordi?

    Abbassa lo sguardo.

    ES: Che non ti avrei fatto del male.

    DG: E mi continui a prendere in giro! Non ti interessa niente di me. Sono solamente parte di un altro piano del cazzo per il wrestling, vero?

    ES: No, certo che no.

    DG: E allora perché non mi baci? Perché continui a tenermi lontana? Perché continui a prendermi in giro?

    ES: Io...

    DG: Non ti piaccio abbastanza?

    Rimane in silenzio un istante, passandosi una mano nei capelli, che si sono bagnati tremendamente a loro volta, poi scoppia a ridere. Ride piangendo.

    ES: Non mi piaci abbastanza, Denise? Dio mio. Dio mio. Non riesco a starti lontano.

    La guarda, scosso dal pianto e dal riso.

    ES: Non riesco a non voler passare ogni singolo istante dei miei giorni con te. E so di non essere abbastanza per te. E so che dovrei andarmene, ma non ci riesco. Anche se tu sei la donna più bella che io abbia mai visto, la persona più intelligente che conosca, e qualcuno con cui sto bene come non sono stato bene con nessun altro e io sono solamente un imbecille. Un ciarlatano, un pagliaccio. Questo è quello che sono, Denise, e tu sei una eroina, con un talento sconfinato e un futuro illimitato. E nonostante questo mi concedi di passare del tempo con te, e io non riesco a dire di no. Nonostante sappia che una persona che è riuscita ad ingannare il mondo nonostante la sua completa mancanza di talento non sia nemmeno vagamente degna.

    Si stringe i capelli nelle mani.

    ES: Non piacermi? Come potresti non piacermi, Denise? Sei perfetta. Perfetta. E io sono solamente un mezz'uomo, spezzato, inutile, rattoppato e aggiustato. Una bambola rimontata con la colla. Una nullità. Cosa penserebbe il mondo ti vedesse assieme a me? Cosa penserebbero tutti se sapessero che ti abbassi al livello di questo imbelle? Non potrei mai infliggerti me stesso. Ma non sono forte abbastanza nemmeno per starti lontano. Perché dio mio, ogni istante che passo senza di te mi sembra di annaspare. E mi spiace. Mi spiace di averti fatto male. Pensavo di essere capace di meglio, ma mi sbagliavo. Mi rendo conto ora che mi illudevo di poter gestire questa cosa, ma di non essere capace neppure di quello. Non ti chiedo di perdonarmi. Ti chiedo solamente di darmi la possibilità di sparire dalla tua vita, per poter almeno recuperare una parte del danno fatto. Sono solamente un idiota.

    Si avvicina di un passo, mentre lui rimane fermo.

    DG: Hai ragione.

    Fa un altro passo in avanti.

    DG: Sei solamente un idiota.

    Lo afferra per la giacca e lo tira in avanti, baciandolo. Rimangono un istante così, poi la cinge con le braccia, stringendola. Trema, e piange. Tremano e piangono. Ma sente il corpo di lei contro il suo. Lei rompe il bacio.

    DG: Sei il più grande idiota che io conosca.

    ES: Lo so.

    Le accarezza il viso.

    ES: Mi spiace averti fatto del male.

    DG: Allora inizia a farmi del bene, no? Almeno tu.

    Si avvicina e la bacia ancora. Rimangono così per dei lunghi istanti, frustati dalla pioggia e stretti l'uno all'altra.

    ES: Hai freddo?

    DG: Sì.

    ES: Vuoi che andiamo a casa mia a scaldarci?

    DG: Sì, ma...

    ES: Ma?

    DG: Ancora un istante. Mi piace la pioggia.
     
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7 replies since 8/1/2023, 17:08   132 views
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