The Outside 2023

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    THE OUTSIDE

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    "The Outside" è il topic predisposto per postare promo riguardanti i vostri personaggi ALL'INFUORI di Resistance e dei PPV: possono riguardare le faide in corso, la vita personale dei personaggi, storie che non per forza riguardano il wrestling. Sentitevi liberi di dare sfogo alla creatività, approfondire lati e caratteristiche dei PG che possono non emergere nel contesto show, siate seri oppure buttatevi sul comedy: vale tutto!

     
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    Echoes



    I suoi capelli sono arruffati. Gli occhi sono arrossati e contornati da occhiaie color pece. Le narici sono screpolate. Le labbra secche e si muovono spasmodicamente mentre scrive. La mano destra non si stacca un secondo dal diario mentre l'altra ogni tanto viene usata per stropicciarsi gli occhi o grattarsi il naso o la testa. Ogni tanto sussurra qualche parola che al contempo sta scrivendo.

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    Il piccolo monolocale che ha in affitto è in disordine, ed è illuminato solo dalle luci della notte newyorchese che proviene dall'esterno e dalla lampada sulla scrivania puntata sul diario sul quale sta scrivendo.

    CITAZIONE
    Caro diario
    non Va bene. Non va bene. Chris. Chris drake. mi odia. Mi odia perchè non può Odiare SamY.
    Tutto quello che Chiedeva ho fatto. Ho massacrato LENA
    ho bruciatO denise gli o fatto mantenere il titolo.

    Ma mi odia.

    Mi odia. Gli ho dato tutto. Tutta mestessa.
    il mio tempo. I miei Sogni. la mia Verginità. La mia vitA.
    Ma mi odiA.

    Mi Odia.

    Perchè?

    io lo amo. lui mi odia. perchè?

    Caro diario. Chris mi odiA. Perche?

    Non può essre come dice samantha. come può non fidarsi di me?? solo per un errore! Io lo amo;
    lo amo carO diraio e lui no perchè non si fida. perche non si fida?
    Voleva sposare una donnA che lo ha manipolato con una DROGA
    adorA la sorella che lo ha tortutrato fingendosi in coma e poi gli a rapito lA figlia!
    stravede per Wid The Kizard che
    l'ho a tradito per il fwp word Championship.
    E adesso c'è la con me perchè... percè... nemmeno mi ricordo più.......

    però lui mi odia.

    perché?

    Perche gli altri li a perdonati e a me no??? Perche mi odia, perche

    Aiutami Caro Diario. per favore...

    Lexa Blake riversa testa china sulla propria scrivania continua a scrivere per ore e ore e ore e ore e ore e ore e ore e ore...



    ???: Lexa...



    ???: L-Lexa...



    ???: Lexa...

    Tre sussurri distinti la risvegliano dalla scrittura e attirano la sua attenzione.

    ???: Tutti ti odiano ormai. E' il momento di ricambiare.



    ???: D-Devi farti p-perdonare... Sei ancora i-in tempo...



    ???: E' il momento di dimostrare la tua età e iniziare a prendere cazzi.

    Si guarda attorno, confusa, quasi intimidita, ma poi, dopo altri istanti, si rende conto che quelle voci sono solo nella sua testa.

    ???: Scatena il caos.



    ???: C-Chiedi scusa a Lena e D-Denise...



    ???: Vai a scoparti qualcuno.

    Si mette le mani tra i capelli e inizia a dondolare ritmicamente mentre parla con voce rotta.

    Lexa: S-Silenzio... Per favore silenzio...

    ???: Stacca il culo dalla sedia e fai qualcosa.



    ???: N-Non puoi affrontare il m-mondo dopo c-ciò che è successo...



    ???: Meglio scopare.

    Lexa dondola in maniera più rapida mentre mantiene le mani tra i capelli e punta uno sguardo disperato verso un punto indefinito.

    Lexa: Per favore zitte... P-Per favore...

    ???: Non serve a un cazzo restare così. Bisogna reagire.



    ???: E-E' difficile...



    ???: La cosa difficile era liberarsi dalle catene autoimposte.
    Ma lo hai fatto nel momento in cui hai massacrato Lena.



    ???: M-Mi dispiace...



    La ragazza emette dei lamenti sofferenti mentre continua a dondolare.

    Lexa: Zitte... Zitte v-vi prego...

    ???: Sentire quel filo spinato che si conficcava
    nella sua carne è stato libidinoso.



    ???: Libidinoso come scopare con Chris.
    Con JJ non sarebbe mai stata la stessa cosa...


    ???: JJ... P-Perché ha u-una ragazza?



    Degli squittii sempre più striduli vengono emessi da Lexa che al contempo intensifica il suo dondolamento.

    Lexa: Shhhhhhh!

    ???: Perché hai sempre avuto paura di tutto.



    ???: Sarebbe bastato prenderglielo in bocca dopo War Of Change cinque...

    ???: E-E s-se avesse r-rifiutato?



    Lexa: SMETTETELA!!!

    Il potente urlo di Lexa distrugge le pareti come se fossero di cristallo, lasciandola nell'oscurità più totale. La ragazza si rannicchia in se stessa e continua a dondolare mentre torna a tenersi la testa e ansima pesantemente. Le voci sono diventate come dei sussurri indistinguibili che rimbombano nella sua testa. Contemporaneamente nella sua mente passano come rapidi flash frammenti della sua vita. Il primo incontro con JJ Walker quando questo si trasferì nel quartiere dove abitava Lexa. I giochi con Emma quando erano bambine. Lei che si esibisce in una canzone a casa di JJ con questo unico spettatore. Il padre che rifiuta di portarla a un concerto dei Jonas Brothers perché lei non voleva cantare nel coro della parrocchia per vergogna della propria voce. Il primo bacio alle medie con un compagno di classe e la conseguente strigliata da parte del padre dopo averla scoperta. La madre che si assicura che sia vestita impeccabilmente per andare in parrocchia. I primi match visti in compagnia di Jake. Lei che piange nel bagno della scuola dopo che le ragazze più popolari l'avevano insultata. JJ che la consola e poi l'accompagna a prendere un gelato. War Of Change V a casa di JJ mentre il resto della scuola era al Prom. Il padre che la caccia di casa per aver scelto il wrestling invece che il College. Gli allenamenti nella Virginia Wrestling Academy. Alan Taylor che sceglie lei e non Jake. L'arrivo a New York. Il debutto contro Becky Deckard. Samantha Hart che la bullizza. Lei che aggredisce alle spalle Alisa Drake. La litigata con JJ. Chris Drake che la perdona e l'abbraccia. Chris che le sorride. Lei che prova a uccidere Edward Shepard. Noah Benson che la lancia contro una vetrata. Lei che fa l'amore per la prima volta con Chris. Lei che buca una guancia di Jake King con una siringa. Lei che si fa esplodere insieme a tutto il Syndacate. Chris che le strappa dalle mani quella che diverrà Promise e la usa per massacrare Gregory Montoia. Chris che l'accoglie come una di famiglia dopo averle detto di essere fiera di lei. Lei e Chris che si baciano sul sedile posteriore di un auto. Samantha che salva Emma da una denuncia. Gli allenamenti insieme ad Alisa. La vacanza al Lago Michigan. Chris che massacra Kenta e lei nemmeno riesce a guardare. Chris che la scaccia dalla propria vita. Lena Schultz che la sottomette alla Kapitalstrafe. Chris che ignora la sua stretta di mano e la lascia indietro. Sbotta a piangere, disperata...

    ???: Sei una delusione Lexa.

    La ragazza rialza la testa di scatto. I suoi occhi azzurri grandi e lucidi che puntano una figura che le appare imponente, come se fosse alta tre metri. Il padre, Richard Blake.

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    L'uomo torreggia sulla figlia che, seppur rannicchiata tra le proprie gambe, mantiene la testa alzata.

    Richard: Se avessi seguito la strada che avevo tracciato per te non ti saresti ritrovata in questa situazione. Sei la più grande delusione della mia vita.

    La giovane singhiozza e Richard, indispettito da ciò, assume un'espressione frustrata e l'afferra per un braccio e la rialza di peso per poi sbatterla di schiena contro un muro! Lexa sgrana gli occhi terrorizzata mentre Richard muta le proprie sembianze divenendo Chris Drake.

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    Chris ansima sul viso di Lexa che invece trema.

    C.Drake: La più grande delusione della mia vita. Avevo riposto ogni mia speranza in te dopo essermi lasciato con Samantha, e tu che fai? Deludi le mie aspettative. Come cazzo ti sei permessa? COME CAZZO TI SEI PERMESSA?!

    E detto ciò Chris scaraventa Lexa alle proprie spalle, facendola ruzzolare malamente.

    La ragazza tenta debolmente di rialzarsi ma Chris è già davanti a lei e con una pedata la rimanda a terra.

    ???: Ehi! Lasciala stare!

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    Emma Blake fa capolino e va a frapporsi tra la sorella e Chris, guardando questo con sguardo indispettito.

    Emma: Lexa non è forte come me e per questo non devi permetterti di trattarla così. Sono stata chiara?!

    Chris accenna un sorrisetto soddisfatto.

    C.Drake: Cazzo bambolina... Tu sì che hai le palle. Avevo proprio scelto la Blake sbagliata per sostituire Samy.

    Drake scuote la testa.

    C.Drake: Che poi, avrei dovuto capirlo da prima. Voglio dire, sei praticamente una Samantha in miniatura. Sei la sua perfetta sostituta.

    Sorriso sornione di Chris verso Emma che ricambia con uno ammiccante.

    Emma: Lo so.

    E detto ciò Emma salta tra le braccia di Chris che l'afferra al volo, le mette le mani sui glutei e inizia a baciarla focosamente. Lexa distoglie lo sguardo mentre torna a singhiozzare, ma immediatamente una mano le accarezza una spalla. La ragazza si gira e nota che seduta affianco a lei c'è Samantha Hart.

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    La canadese sorride dolcemente a Lexa.

    Samantha: Non devi vergognarti Lexa. Guarda come una vera donna soddisfa un vero uomo.

    Con un cenno della testa Samantha indica Chris che ha sbattuto di schiena Emma su una scrivania e le sta sfilando i pantaloni con foga. Lexa scuote la testa istericamente.

    Lexa: N-Non posso guardare...

    Samantha: Devi guardare Lexa. Guarda come tua sorella riesce a essere alla mia altezza, cosa che tu mai sei stata e mai sarai...

    La giovane singhiozza ancora e scuote nuovamente la testa. Samantha digrigna i denti, le afferra le guance e la obbliga a guardare Chris che sta scopando Emma alla pecorina.

    Samantha: HO DETTO GUARDA!!!

    Lexa tenta inutilmente di divincolarsi e l'unica cosa che può fare è chiudere gli occhi. Samantha la molla e la osserva con disprezzo.

    Samantha: Sei patetica. Ali, vendicati.

    Alle spalle di Lexa è comparsa Alisa con una spranga di ferro in mano.

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    E proprio come Lexa fece a lei, Alisa la colpisce con un colpo secco sulla testa, facendole perdere i sensi. Dopo un tempo indefinito la ragazza riacquista conoscenza e immediatamente si rende conto che il suo braccio destro è tra le mani di qualcuno.

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    Jake Walker, che le sta delicatamente accarezzando il braccio, la osserva mentre questa sospira debolmente.

    Lexa: JJ...

    JJ: Lex...

    Sospiro anche per JJ.

    JJ: Sai, forse se fossi rimasta il mio braccio destro tutto questo non sarebbe successo. Io facevo il protagonista e tu l'attrice di supporto. Sarebbe stato perfetto. Pensaci, io non ti avrei mai odiata, non avrei trovato un'altra ragazza e perciò forse, ma dico forse, se proprio non avessi avuto altra scelta mi sarei potuto accontentare e fidanzare con te.

    Walker scuote la testa.

    JJ: Ma hai fatto di testa tua e ora Emma ha il proprio braccio destro rotto, Takuya ha brutalizzato il tuo e Lena te lo ha sottomesso per ben due volte con la Kapitalstrafe.

    Jake lancia un'occhiata alle proprie spalle.

    JJ: E a proposito di Lena... Lei ha detto che ti avrebbe staccato il braccio, e direi che dopo ciò che è successo a Wildfire ne ha tutto il diritto...

    Alle spalle dei due compare Lena Schultz armata con una spada.

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    Jake tende il braccio di Lexa che inizia a dimenarsi disperata, ma non riesce a far nulla per divincolarsi. Lena accenna un sorrisetto e poi con un colpo secco stacca il braccio alla giovane!!!

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    Un sonoro e straziante grido di dolore viene emesso da Lexa mentre Lena si accovaccia e le sorride beffarda.

    LS: Cauterizza, cretina.

    E detto ciò Lena fa materializzare una palla di fuoco nella propria mano per poi cauterizzare il braccio di Lexa che emette un altro grido di dolore. La sua carne brucia e arde mentre lei si rannicchia e inizia a piangere in preda alla sofferenza.

    ???: Ora capisci cosa si prova?

    La ragazza rialza la testa. JJ e Lena sono spariti, sostituiti da Jake King e Keiko Rosé.

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    JK: L'hai bruciata viva. Ma a differenza tua lei non è sola. Ha noi.

    KR: Cane.

    Alle spalle dei due, seduta su una sedia c'è Denise Galanti il cui viso presenta i segni delle ustioni provocati da Lexa.

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    DG: Ho provato ad aiutarti nella stessa puntata in cui tua sorella mi ha dato del bullo.

    Pausa.

    DG: Ho provato ad aiutarti nella stessa puntata in cui tua sorella mi ha aggredita.

    Pausa.

    DG: Ho provato ad aiutarti nella stessa puntata in cui il tuo mentore mi ha bastonata con Promise.

    Pausa.

    DG: E tu mi hai ricompensata dandomi fuoco. DANDOMI FUOCO!

    Una fiammata avvolge Denise mentre al suo fianco compaiono Edward Shepard e Gregory Montoia.

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    Più in disparte, ma sempre insieme e a disposizione di Denise ci sono il resto dei Watchmen, di The Promise e del Syndacate.

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    Shepard e Montoia fanno un passo avanti.

    ES: Ho sempre avuto ragione. Non vali nulla.

    GM: E questo perché hai scelto la violenza. Sei stata crudele e sei stata codarda.

    Edward lancia un'occhiata di sottecchi a Greg.

    ES: E tutti quei discorsi sulla redenzione e sul buono in ogni persona?

    GM: Lei non può essere redenta. Non c'è nulla di buono in lei.

    ES: Come darti torto? Per seguire le fantasie di Chris Drake è arrivata a cavare un occhio a Maximillian Powell.

    GM: Crudele e codarda.

    ES: Come Drake.

    Gregory ed Edward si scambiano uno sguardo.

    GM: Ma come dice Drake...

    Istanti di silenzio.

    ES: What goes around comes around.

    GM: What goes around comes around.
















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    Ed ecco che una freccia si conficca della testa di Lexa perforandole un occhio!!! Alle sue spalle Maximillian Powell con una balestra.

    MP: What goes around comes around.

    Lexa crolla a terra ma dopo qualche istante riprende i sensi, trovandosi sulla propria scrivania. Si tasta immediatamente la testa in cerca del foro della freccia, e non trovandolo tira un sospiro di sollievo e realizza che si era solo appisolata sul proprio diario. Dopo un nuovo sospiro torna su esso per continuare a scrivere, ma non appena poggia la penna...

    ???: Sei patetica.

    La ragazza rabbrividisce per poi guardare verso il punto da dove proviene la voce, trovando seduta su una sedia a gambe incrociate mentre tiene su una spalla Octavia, un'altra Lexa Blake con indosso gli abiti tipici della Something To Fear.

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    Lexa: N-No... N-Non è possibile...

    Lexa: Invece sì testa di cazzo. Non sei in un incubo. Questa è la realtà, la tua nuova realtà.

    Lexa: Chi sei?

    Espressione schifata della Lexa verde.

    Lexa: Sono te troia. O meglio, sono ciò che vorresti essere.

    ???: S-Smettila... t-ti prego, s-smettila... N-Non trattarla c-così...

    Smorfia disgustata per la Lexa verde mentre a un angolo della stanza, rannicchiata tra le proprie spalle, c'è un'altra Lexa con indosso un maglioncino a collo alto color giallo canarino e un paio di jeans denim.

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    La verde indica la gialla con un pollice mentre guarda la Lexa originale.

    Lexa: E questa invece è tutto ciò che per qualche assurdo motivo ti ostini a essere.

    La Lexa gialla sbotta a piangere tra le proprie mani mentre l'originale, grandi occhi confusi, si rialza.

    Lexa: Io... Io non c-capisco...

    La verde parla con tono sarcastico.

    Lexa: Uh-oh, n-non capisco... gne gne gne...

    Sguardo seccato della verde.

    Lexa: Cosa c'è da capire stronza? Sei impazzita a furia di stare dietro a un pazzo.

    ???: Un pazzo che ha un cazzo che sembra un razzo.

    Nuova voce e nuova Lexa, questa con indosso un body in pelle succinto e che stesa sul divano osserva ammiccante l'originale.

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    La verde ridacchia mentre indica la rossa.

    Lexa: E questa invece è quella che saresti dovuta essere almeno un pochino di più. Sei in competizione con Samantha Hart mia cara, se vuoi Chris non puoi non essere un po' troia!

    Lexa: Un po' tanto direi...

    Lexa: Smettetela! A C-Chris piacevamo per la n-nostra innocenza...

    Lexa: Zitta aborto.

    La gialla sbotta nuovamente a piangere.

    Lexa: Se gli avresti dato il culo non ci saremmo ritrovate in questa situazione...

    La Lexa originale osserva esterrefatta lo scambio tra le altre per poi mettersi nuovamente le mani tra i capelli e tornando a dondolare su se stessa, parlando da sola.

    Lexa: Non è reale. Non è reale. Non è reale. Non è reale.

    Lexa: Invece lo è. E se non prendi in mano la tua vita sarà questa la tua fine...

    La Lexa originale rialza lo sguardo e lo punta verso la direzione in cui la verde sta indicando, e tempo qualche istante e...

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    ... una Lexa zombie sbuca dall'oscurità e aggredisce l'originale!!! La ragazza scatta in piedi e tenta di divincolarsi dalla presa mentre urla terrorizzata, e poco prima che lo zombie riesca ad azzannarla, un potente colpo di mazza spinata si abbatte sulla testa di questo. Lo zombie crolla a terra mentre Chris Drake, Promise tra le mani e insanguinata, osserva la Lexa originale che è allibita. Drake si mette in spalla Promise per poi sorridere dolcemente alla giovane, girare i tacchi e dirigersi verso una rete metallica presente in una zona dismessa del Barclays Center.

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    Chris si siede a terra e si appoggia di spalle contro la rete mentre Lexa, dapprima interdetta, annuisce leggermente per poi avviarsi verso l'ex mentore e sedersi affianco a lui. Drake la cinge con un braccio e questa si lascia avvinghiare per poi restare in questa posizione per un tempo indefinito. Lexa si gode ogni singolo, minuscolo, istante tra le braccia di Chris e questo, dopo qualche altro secondo, accenna un leggero sorriso.

    C.Drake: Ricordi questo posto bimbetta?

    Lexa: Sì. E' qui che ci siamo conosciuti.

    C.Drake: Ricordi cosa ti dissi?

    Lexa: Sì.

    C.Drake: Ovvero?

    Lexa: Sii te stessa.

    C.Drake: E lo hai fatto?

    Lexa: No.

    C.Drake: Sì.

    Lexa si stacca e osserva con grandi occhi Chris che invece le sorride dolcemente.

    C.Drake: Questa è ciò che sei Lexa. Sei una perdente insicura e indegna di essere amata. Sei una nullità. Una patetica merda.

    Drake regala un altro dolce sorriso alla giovane che invece è incredula.

    C.Drake: La tua unica utilità è stata solo farmi sborrare quando Samy era impegnata, e anche li nulla a che vedere con lei, ma va be', pensavo che con il tempo saresti un minimo migliorata e invece no.

    Chris fa teneramente passare la mano su una guancia di Lexa mentre le sorride ancora.

    C.Drake: Spero che le altre ventenni non siano così e che sappiano fare qualcosa in più quando si ritrovano un cazzo in bocca. Avessi ingoiato una volta. Almeno una sola volta stupida puttana.

    Lexa è allibita dalle parole di Chris che invece le fa una dolce carezza sul braccio.

    C.Drake: Scopi come combatti Lexa, di merda. E' da quando hai sconfitto AELITA che non vinci un match. Anzi no, quello non conta perché ti ha aiutata Emma. Diciamo che è da quando hai fatto squadra con noi che non vinci, ma anche li sono stato io a ottenere lo schienamento vincente e perciò non conta. Quindi da... mmh... Ayumi? No, li ti ha aiutata Alisa. Forse contro Samantha, ma anche li no visto che era distratta e nemmeno vestita per combattere... Cazzo stronza, non hai mai vinto un match. Fai davvero schifo al cazzo in qualsiasi cosa tu faccia, e non immagino che cosa atroce debba essere sentirti cantare.

    Drake guarda in modo amorevole la giovane mentre le sorride ancora dolcemente.

    C.Drake: Quanto fai schifo troia, quando cazzo fai schifo... Ho proprio ragione quando dico che non meriti di essere chiamata per nome. Tu un nome non lo hai più. Lexa significa "protettrice dell'umanità", mentre tu sei solo un rifiuto dell'umanità. Sei una merda, sei inutile. Che cazzo vivi a fare? Sparati. Sparati stronza, non servi a un cazzo.

    Lacrime rigano il viso di Lexa mentre osserva esterrefatta Chris Drake che invece le regala un nuovo, tenero, sorriso.

    C.Drake: Quanto ti odio. Quanto cazzo ti odio.

    La giovane sbotta a piangere, si alza e corre via venendo seguita dal sorriso amorevole di Chris Drake. Lexa fugge dalla porta dell'area dismessa, e non appena la oltrepassa si ritrova sul tetto del proprio palazzo. Davanti a se lo skyline di New York e i pochi metri che la separano dal ciglio del tetto. Lexa trema, un po' per il freddo un po' per la paura, ma nonostante ciò inizia a incamminarsi verso il bordo. Singhiozza e piagnucola mentre si tiene stretta tra le proprie braccia e procede, e una volta arrivata a destinazione sale sul muretto che delimita il tetto e prende un respiro. Guarda giù, è alto. Rialza la testa e sussulta per poi prendere un nuovo, più profondo, respiro per poi annuire e...

    Lexa: Non farlo.

    Lexa si gira di scatto trovando le altre tre versioni di se stessa. L'una affianco all'altra.

    Lexa: Perché no?! Che senso ha ormai andare avanti?

    Un forte vento si alza e muove i capelli di Lexa che è indispettita. Le altre invece sembrano immuni alle folate.

    Lexa: Ha senso perché l'unica scelta è la vita. Scelta che tu non hai mai fatto tra l'altro.

    Lexa: Io... Io... Io ci ho provato. Ho provato a vivere la vita che volevo, ma... ma... ma... non ci sono riuscita...

    Un rospo si blocca in gola a Lexa.

    Lexa: N-Non ci hai mai provato per davvero... Hai s-sempre avuto paura di tutto...

    Lexa: A ragione! Guardate dove sono ora! E di questo che avevo paura, e nonostante ciò ci sono finita lo stesso!

    La giovane singhiozza.

    Lexa: No. Avevi paura di altro.

    Lexa: Come dimostrato che in ventun anni hai vissuto solo una manciata di giorni.

    Lexa: Ad e-esempio quello quando t-ti dissero che s-saresti andata in TWC... Quello in c-cui hai avuto il coraggio di confessare a C-Chris ciò che avevi fatto ad Alisa... Quello in cui hai fatto l'amore c-con lui la prima volta...

    Lexa: Nemmeno due anni fa. Cazzo, hai aspettato fino a diciannove anni per darla, e questo solo per non deludere tuo padre e arrivare vergine al matrimonio.

    Lexa: O per paura che il r-rapporto di amicizia c-con l'unico ragazzo che ti piaceva potesse rovinarsi...

    Lexa: O semplicemente perché ti vergogni di far vedere il tuo corpo nudo a un'altra persona.

    Altre lacrime rigano il viso di Lexa.

    Lexa: Senza c-contare la tua paura di c-cantare in pubblico...

    Lexa: O quella di esprimere i tuoi veri sentimenti e le tue voglie.

    Lexa: In sintesi quella di vivere.

    La ragazza sussulta. La verde fa un passo avanti.

    Lexa: Perché di questo si tratta. Tu hai paura di vivere.

    Una breve pausa viene presa dalla verde.

    Lexa: E vivere significa seguire i propri sogni a ogni costo e con ogni mezzo necessario.

    Anche la rossa fa un passo avanti.

    Lexa: Vivere è soddisfare i propri bisogni e le proprie voglie.

    La gialla si unisce e fa un passo avanti anche lei.

    Lexa: Vivere è a-amare...

    Lexa osserva le tre versioni di se stessa con grandi occhi.

    Lexa: Amare? Come posso amare?! Tutti mi odiano!

    Lexa: N-Non è vero... Emma ti adora... Samantha ti vuole bene... Alisa lo stesso... JJ non n-ne parliamo e Chris... Chris... Chris non lo so...

    Lexa: Ma anche se non fosse così 'sti cazzi! Se qualcuno non ti ama evidentemente non ti merita. E se inizi a vivere per davvero e a essere te stessa vedrai che troverai ciò che cerchi.

    Lexa: E per farlo devi imparare ad amarti. Concediti ciò che vuoi e ciò di cui hai bisogno. Metti per una volta te stessa al centro del tuo mondo e non gli altri. Senza paura.

    Lexa: S-Senza paura...

    Lexa: Senza paura!

    Istanti di silenzio, poi Lexa sospira.

    Lexa: Senza paura?

    Le luci si spengono, New York va in totale blackout. Passano diversi istanti e inizia a sentirsi un brusio di voci. Una luce si accende su una platea dove sedute ci sono svariate persone.

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    Quattro riflettori si accendono su un palcoscenico e illuminano quattro microfoni presidiati da una Lexa ciascuno. L'originale fa immediatamente un passo indietro mentre mette le mani avanti. Nel frattempo le altre mantengono la propria postazione. Chris Drake osserva con sguardo di sfida la Lexa originale.



    Lexa: Lithium, don't want to lock me up inside.

    Lexa: Lithium, don't want to forget how it feels without...

    Lexa: Lithium, I want to stay in love with my sorrow.

    Lexa: Oh, but God, I want to let it go.

    Sulla platea c'è qualche movimento. Edward Shepard sta irridendo l'esibizione delle Lexa insieme a Jake King e Keiko Rosé. Chris Drake continua a fissare la Lexa originale.

    Lexa: Come to bed, don't make me sleep alone. Couldn't hide the emptiness, you let it show.

    Lena Schultz non è impressionata così come Denise Galanti.

    Lexa: Never wanted it to be so cold. Just didn't drink enough to say you love me.

    Lexa: I can't hold on to me, wonder what's wrong with me.

    JJ Walker ascolta rapito mentre Emma Blake sorride fiera.

    Lexa & Lexa & Lexa: Lithium, don't want to lock me up inside. Lithium, don't want to forget how it feels without... Lithium, I want to stay in love with my sorrow.

    Chris Drake fissa ancora la Lexa originale che è nascosta tra le proprie spalle.

    Lexa: Don't want to let it lay me down this time. Drown my will to fly.

    Richard Blake scuote la testa in disappunto.

    Lexa: Here in the darkness I know myself.

    Alisa Drake annuisce soddisfatta così come Samantha Hart.

    Lexa: Can't break free until I let it go.

    La Lexa originale, trovando ancora lo sguardo di Chris prende un respiro per poi annuire.

    Lexa & Lexa & Lexa: LET ME GO!

    La Lexa originale fa un passo avanti mentre è fissa su Chris Drake.

    Lexa: Darling, I forgive you... After all...

    Le luci sulla platea si spengono, lasciando illuminato da un occhio di bue il solo Chris Drake.

    Lexa: Anything is better than to be alone.

    Lexa e Chris si guardano fissi. La ragazza afferra il microfono e alza la voce.

    Lexa: And in the end I guess I had to fall. Always find my place among the ashes.

    Lexa fa un passo avanti e chiude gli occhi.

    Lexa: I can't hold on to me, wonder what's wrong with me.

    Lexa apre le braccia.

    Lexa: LITHIIIIIIIUUM!

    Lexa: Don't want to lock me up inside.

    La Lexa rossa si fonde con l'originale.

    Lexa: LITHIIIIIIIIIUUUUM!

    Lexa: Don't want to forget how it feels without...

    La Lexa gialla si fonde con l'originale.

    Lexa: LIIIIIIIIIIIIIIITHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIUUUUUUUUUUUUUUUUM!

    Lexa: Wanna stay in love with you.

    La Lexa verde si fonde con l'originale.

    Lexa: OOOOOOOH!

    Lexa riapre gli occhi. Un bagliore diverso nel suo sguardo.

    Lexa:I'm gonna let it go.

    Le luci si accendono totalmente illuminando tutto il teatro che è deserto e Lexa Blake che sola sul palco inarca leggermente il labbro all'insù in un piccolo sorriso determinato.

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    Le voci ora risuonano armoniose nella sua testa, come echi distanti ma vicini che le dicono cosa dovrà fare da ora in poi. E' un nuovo inizio prima della fine.

    [To Be Continued...]

     
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    Piove. Appoggia la fronte contro il vetro della finestra, chiudendo gli occhi. Stai pensando a me? Sì. Sospira. Si gira, dando le spalle al vetro, e guardando la stanza vuota.

    ES: When the night has come and the land is dark and the moon is the only light we'll see.






    MM: Non so se sia giusto, tutto questo.

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    Mark Monte è seduto davanti ad una scacchiera, ma guarda altre due persone.

    JK: Serve. Ti aiuterà a lottare meglio.

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    Jake King è seduto dall'altra parte della scacchiera, la sedia al contrario, un sorriso rilassato sulle labbra.

    ES: E Jake è nettamente il più bravo dei due.

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    Edward Shepard è in piedi, e osserva entrambi con i suoi occhi grigi.

    JK: Mi lusinghi.

    ES: Dico solamente la verità. Sei anche nettamente più allenato.

    MM: Non vedo come questo debba rassicurarmi.

    ES: Imparare dal migliore ti renderà migliore.

    Mark scuote la testa, poi guarda la scacchiera, sospirando.

    MM: E va bene.





    Balla, da sola, davanti a lui, con gli occhi chiusi, il ticchettio della pioggia che suona a tempo della canzone sul tetto del locale. Stai pensando a me? Sì. Avvicina leggermente il microfono, sorridendo.

    ES: No, I won't be afraid. Oh, I won't be afraid, just as long as you stand, stand by me.





    JK: L'apertura è fondamentale.

    MM: Apertura?

    ES: L'apertura è la prima fase di gioco. Dalla posizione di inizio fino ad un gioco mai giocato.

    MM: Uh, quindi ogni singola apertura è stata studiata?

    JK: Sì. Sono solamente quattrocento.

    ES: Di cui la maggior parte non ha alcun senso. G4, per esempio.

    MM: Ok, lascio in pericolo il pedone senza motivo, ci sono.

    JK: Molto bene. L'apertura finisce quando si raggiunge un nuovo gioco.

    MM: Con nuovo gioco si intende una partita che non è mai stata giocata prima?

    ES: O per lo meno che non è mai stata studiata.

    MM: Chiaro.





    Sono seduti uno di fronte all'altro, ad un tavolo elegante, e lei sorride appoggiandosi ad un pugno e guardandolo. Stai pensando a me? Sì. Apre la bottiglia di vino e versa un bicchiere, non riuscendo a staccare lo sguardo.

    ES: So darlin', darlin', stand by me. Oh, stand by me. Oh, stand, stand by me, stand by me.





    MM: Il mediogioco è ancora troppo complicato contro di te.

    ES: Lo sarà a lungo, contro Jake. È veramente molto bravo a ricordarsi le linee.

    MM: Non so ancora a memoria lo scacchese.

    JK: Una serie di mosse. Una linea positiva è una serie di mosse che ti porta un vantaggio, e viceversa con una negativa.

    MM: Ma se il mio avversario gioca al meglio, non esistono serie di mosse che portano ad un vantaggio.

    ES: Al contrario. Le linee migliori sono quelle che sono fatte da una serie di migliori mosse possibili del tuo avversario prese singolarmente, che però portano ad un vantaggio.

    JK: Negli scacchi conta solamente lo scacco matto, perdere un pezzo ma assicurarsi una posizione vantaggiosa è un passo verso la vittoria.

    MM: Vi capisco, ma avrei preferito foste stati due esperti di picchiaduro.





    È appoggiato con la schiena al muro, e lei si è appoggiata a lui, una sigaretta fra le labbra. Guardano semplicemente le luci riflesse nelle pozzanghere. Stai pensando a me? Sì. Sta immobile, mentre lei appoggia la testa sulla sua spalla.

    ES: If the sky that we look upon should tumble and fall or the mountains should crumble to the sea.





    MM: Odio il fatto che nonostante io sia migliorato, alla fine tu mi batta sempre.

    ES: Perché il finale è un gioco risolto.

    MM: Aspetta, davvero?

    JK: Sì. Quando in gioco rimangono sette pezzi o meno, sono state studiate tutte le combinazioni possibili.

    MM: Sono una infinità.

    JK: E infatti non le so tutte a memoria, ma so quali sono quelle vincenti. Tre pedoni a due è sempre vincente.

    MM: Quindi parto da una serie di combinazioni già studiate, e arrivo in una serie di combinazioni già studiate.

    ES: Devi solamente fare in modo che siano quelle che vuoi tu.





    Scrive lentamente, guardando le parole che compaiono sulla carta e non gli escono dalla bocca, strozzate dalle sue stesse mani. Osserva l'inchiostro che si asciuga, mentre fuori piove. Stai pensando a me? Sì. Accartoccia il foglio e lo getta via, sospirando.

    ES: I won't cry, I won't cry. No, I won't shed a tear, just as long as you stand, stand by me.





    MM: Hai vinto ancora.

    JK: Ma sei migliorato molto. Mi sono dovuto impegnare.

    ES: E detto da un granmaestro internazionale è davvero un complimento, considerando che hai iniziato un mese fa.

    MM: Avevo già fatto qualche partita.

    JK: Non a questo livello.

    MM: No, ma come si dice, il ferro affila il ferro.

    ES: Si dimenticano tutti della seconda parte.





    Ridacchia, lanciando un sassolino nell'Hudson e guardandolo rimbalzare. Parlano, di niente e di tutto, di paure e di telenovelas, senza inizio e senza fine. Stai pensando a me? Sì. E stanno in silenzio, quando serve davvero.

    ES: And darlin', darlin', stand by me. Oh, stand by me. Whoa, stand now. Stand by me, stand by me.





    MM: Eddie, hai un secondo?

    ES: Certo, dimmi pure.

    MM: Non so se c'è un modo semplice per dirlo.

    ES: Tu provaci.

    MM: So che di solito parli con Jake di queste cose, ma non ho potuto fare a meno di notarlo.

    ES: Ti ascolto.

    MM: Sei contento della tua vita?

    ES: Certo. Ho esattamente quello che volevo nella mia carriera, e ho superato qualcosa che pensavo fosse impossibile superare.

    MM: Ma sei contento?





    La guarda mentre ride di gusto, appoggiandosi a Jake per non cadere. Scuote la testa, fremendo. Gli piace vederla così. Stai pensando a me? Sì. Gli piace vederla.

    ES: Darlin', darlin', stand by me. Oh, stand by me. Oh, stand now, stand by me, stand by me.





    JK: Eddie?

    ES: Sì?

    JK: Com'è intero?

    ES: Cosa?

    JK: Il ferro affila il ferro.

    ES: Come il ferro affila il ferro.

    JK: E?





    Appoggia la fronte contro il vetro della finestra, chiudendo gli occhi. Piove. Stai pensando a me? Sì. Si gira, dando le spalle al vetro, e guardando la stanza vuota. Sospira.

    ES: Whenever you're in trouble, won't you stand by me? Oh, stand by me. Whoa, just stand now, oh, stand, stand by me.
     
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    Gauthier’s Corner



    GB: Una zuppa di cipolle e dell’acqua frizzante.

    Gauthier Barbier cucina da quando aveva undici anni, e ne sono passati cinquanta due da allora, ma non ha perso la passione. Gli piace portare i sapori e i profumi della Francia in un piccolo Bistrot che gestisce praticamente da solo, con posto per poco più di sei clienti. Quattro al bancone, due al tavolino. Tre se si stringono. E gli piace cucinare cibo semplice, nutriente e abbondante, più che l’alta cucina. Oh, potrebbe fare piatti sfarzosi al tartufo e all’anatra, ma preferisce la cassoulet. Si arrende sui dolci, lasciando fare a sua moglie e suo figlio, che creano pasticceria di altissimo livello, ma che lui, pur apprezzando, non condivide del tutto. E stasera ha un solo cliente. Qualcuno in cui brilla negli occhi una fame atavica, ma anche una gola intraprendente.

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    Debbie Dexter gli sorride, sfregandosi le mani e dondolando sulla sedia.

    DD: Con i crutes?

    GB: Croûton. Sì, comunque.

    Debbie sembra estasiata.

    DD: Grazieeee!

    Prende il cucchiaio e ce lo affonda dentro, per poi soffiarci sopra e iniziare a mangiare con abbandono. La guarda un istante, poi scuote la testa, sorridendo. Sembra un lupo.

    GB: Posso dire che la mia cucina ti soddisfa.

    DD: M’shi.

    Deglutisce, per poi ridacchiare del suono che ha emesso.

    DD: È molto buona. Anche se era interessante anche la bif borghignon.

    GB: Boef bourguignon.

    DD: E la boyabes.

    GB: Bouillabaisse.

    DD: E il gretin hal monster.

    GB: Gratin al Munster.

    Debbie ridacchia, arrossendo appena.

    DD: Perdonami, non lo faccio apposta.

    GB: Non ti preoccupare, non fai male a nessuno.

    DD: È anche un po’ colpa di questo accento che non riesco a togliermi.

    Sospira, prendendo un altro cucchiaio di zuppa.

    DD: Tu suoni molto newyorkese.

    GB: Perché lo sono. Mio padre e mia madre sono arrivati qui nel quaranta. Erano entrambi bambini. Ho il nome e una nonna che mi ha insegnato a cucinare, di francese.

    Debbie lo osserva con attenzione, sorridendo.

    DD: Ti ha insegnato molto bene.

    GB: Grazie. Tu invece?

    DD: Io?

    GB: Come mai sei newyorkese?

    DD: Perché mi sono innamorata. Della città, si intende. E la città mi ha accolto.

    Debbie sorride, continuando a mangiare famelica.

    GB: Ti sei innamorata solo della città? Non c’entrava anche un ragazzo?

    DD: Oh, no. Non sono qualcuno che cerca quello.

    GB: Una ragazza, allora.

    DD: Nemmeno.

    GB: Oh. Spero almeno tu abbia degli amici.

    DD: Sì! Cioè, no. Cioè, più o meno. Voglio bene ad un sacco di persone, ed un sacco di persone mi vogliono bene. C’è questo gruppo di persone, no, sono tutti amici, dove lavoro io, e sono sempre contenti di vedermi, e abbiamo passato Natale assieme, ma non siamo in quel tipo di rapporto in cui li chiamo e andiamo fuori a cena così, no? Al momento il mio migliore amico è un pupazzetto di un’aquila.

    GB: Credo di aver capito. A parte la cosa dell’aquila. E perché non ti fai amici con cui fare cose?

    DD: L’ultimissima persona che è provata a diventare mia amica ha voluto andare al Luna Park, e abbiamo fatto tutte le attrazioni che voleva lei, ed è stato noiosissimo, e poi sei mesi dopo mi ha fatto sfondare con la testa un finestrino di un’auto.

    GB: Mi prendi in giro?

    DD: No, no, no. Sono seria. È complicato, c’entra il mio lavoro. Comunque puoi capire che è difficile farsi nuovi amici con questo stato d’animo.

    GB: Immagino. Hai già finito?

    Guarda il piatto, vuoto. Debbie sospira, soddisfatta.

    DD: Era molto buona. Cosa altro mi consigli.

    La guarda, scuotendo la testa.

    GB: Non usi droghe, vero?

    DD: No, perché?

    GB: Sei magra come un picchetto, ma mangi come un bufalo.

    Debbie arrossisce di nuovo.

    DD: Faccio molto movimento. E mangiare è fondamentale. Se hai mangiato sei a metà delle cose che devi fare nella giornata.

    Ridacchia.

    GB: Vero, vero. Vuoi qualcos’altro? Magari la steak-frites?

    DD: Cos’è?

    GB: Una bistecca di manzo con le patatine fritte.

    DD: Andata.

    Annuisce.

    GB: Vado a preparartela.

    DD: Secondo te, è difficile essere mio amico?

    GB: Che domanda difficile. Sì, credo sia difficile. Credo sia difficile perché hai paura di essere davvero amico di qualcuno, perché ci sono momenti in cui non sei così, e hai paura di allontanarli.

    Debbie abbassa lo sguardo.

    DD: Tutto questo da cinque minuti di conversazione?

    GB: I piatti e le persone sono più simili di quanto tu possa pensare. Se vuoi il mio consiglio, rimani come sei. Non cambiare, accetta solamente che ogni tanto puoi essere assieme ad una persona perché hai bisogno di essere consolata, invece che per consolarla.

    Debbie sorride.

    DD: Grazie, Gauthier.

    Ridacchia.

    GB: Figurati…

    DD: Debbie.
     
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    Estate 2022.



    Ci troviamo sulle sponde del Lago Michigan dove Chris Drake sta trascorrendo le vacanze estive con la sorella Alisa, la compagna Samantha, le amiche Lexa ed Emma, e la figlia Ellie.

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    Quest'ultima, grandi occhioni lucidi, è seduta su una sdraio mentre il padre le sta amorevolmente applicando un cerotto sul ginocchio destro, con le altre ragazze che osservano con piccoli sorrisi. Una volta finito di medicare la figlia, Chris, le da un leggero bacio sul ginocchio, e la cosa fa sparire l'espressione dolorante dal suo viso e fa comparire un sorriso.

    C.Drake: Perfetto piccola, ora sei come nuova.

    Dolce risatina per Ellie.

    C.Drake: Torna a giocare, ma mi raccomando a non cadere di nuovo.

    Ellie: Oki doki!

    E detto ciò la bimba torna dai propri amichetti delle vacanze, seguita dallo sguardo premuroso di Chris. Alisa nel frattempo sorride soddisfatta verso il fratello.

    Alisa: Sei l'uomo più dolce del mondo...

    Samantha: Davvero. Così dolce che dopo ogni pompino devo misurarmi il diabete!

    Chris alza le sopracciglia e non può non ridacchiare, Emma sbotta in una fragorosa risata, Lexa è allibita e Alisa si passa una mano sul viso prima di scuotere la testa.

    Alisa: Idiota...

    Risatina per Samantha mentre Emma, dopo essersi ricomposta, annuisce decisa.

    Emma: Beh Ali, adesso capisco perché non mangi mai dolci...

    Ci vuole una frazione di secondo prima che la battuta arrivi a Samantha, e quando questo accade inizia a ridere fragorosamente a sua volta. Alisa invece punta uno sguardo assassino su Emma.

    Alisa: Non esiste proprio che ti ci metti anche tu con questa storia!

    E detto ciò Alisa parte all'assalto di Emma con questa che emette un grido per poi fuggire via. Samantha, ricompostasi, osserva l'inseguimento tra le due.

    Samantha: Non toccare Emmuccia figlia di puttana!

    E anche Samantha si getta all'inseguimento, solo che di Alisa. Lexa osserva basita le tre che si rincorrono mentre Chris sorride divertito. La ragazza sposta il suo sguardo sul mentore e accenna un piccolo, anche se un po' tirato, sorriso.

    Lexa: Secondo te non ha esagerato?

    C.Drake: Ti dirò bimbetta, troppo che si trattiene Ali...

    Lexa: Non intendevo Alisa, ma Emma.

    Chris alza le sopracciglia.

    Lexa: Non lo so Chris, ma boh... Certe volte nemmeno sembra la sorella che conoscevo. E' cambiata tantissimo...

    C.Drake: E questa cosa non ti piace?

    La ragazza sussulta leggermente.

    Lexa: No... Cioè sì... S-Sono contenta che Emma si sia riuscita a ribellare e a trovare la sua strada, e solo che... che boh... per certi versi mi sembra che imiti troppo Samy...

    Leggero sorriso beffardo per Chris.

    C.Drake: Chissà da chi ha ripreso...

    La giovane arrossisce.

    Lexa: D-Dai Chris... Lexa la cosplayer è alle spalle ormai...

    C.Drake: Lo so bimbetta, sto scherzando.

    Chris sorride a Lexa che tuttavia si è rintanata tra le proprie spalle. L'uomo accorgendosi di ciò si fa leggermente più serio e va a sedersi affianco a lei, prendendole una mano. Lexa arrossisce ancora di più e dopo qualche istante ha il coraggio di guardare Chris che la sta osservando con sguardo fermo.

    C.Drake: Ascolta Lexa, tu non sei Emma e non devi nemmeno esserla. Lei è sì molto più estroversa di te, ma questo non significa che lei sia giusta e tu sbagliata. Siete entrambe giuste, e questo perché dopo tutte le repressioni subite dalla vostra famiglia siete riuscite a trovare la forza e il coraggio di ribellarvi, prendere la vostra vita in mano ed essere voi stesse.

    La giovane si morde un labbro.

    Lexa: Sono me stessa Chris? No perché per certi versi mi sembra di essere ritornata all'inizio...

    Chris assume una smorfia leggermente rammaricata.

    Lexa: Incapace di esprimere i miei sentimenti e le mie emozioni, spaventata dagli altri e ripetutamente sconfitta nella vita e nel wrestling. Ti rendi conto che quest'anno ho vinto solo un match? E per giunta grazie all'interferenza di Emma che era li come spettatrice privilegiata.

    Un rospo si blocca in gola a Lexa.

    Lexa: Per certi versi mi manca essere la tua cosplayer. Li... Li era come se non avessi più paura di nulla, come se il fingermi te mi desse la tua stessa forza...

    Il wrestler ora è totalmente serio.

    C.Drake: Io non sono forte Lexa.

    La ragazza sussulta ancora, questa volta in maniera più marcata.

    C.Drake: O meglio, devo esserlo per le persone a cui tengo, ma fidati che anch'io ho dei momenti di debolezza che non posso superare da solo...

    Chris indica con la testa Samantha e Alisa che stanno lottando a terra sulla spiaggia.

    C.Drake: E se ci riesco è grazie a loro...

    Poi con un pollice indica Ellie che sta giocando.

    C.Drake: Grazie a lei...

    E poi con l'indice indica Lexa.

    C.Drake: E grazie a te.

    La giovane arrossisce ancora. Chris gli mette una mano sulla coscia.

    C.Drake: Ascolta Lexa, è normale sentirsi così. Io stesso cambiavo una theme al mese perché non sapevo che direzione prendere come wrestler, senza contare quello che mi succedeva all'esterno. Emma immagino come abbia sofferto nel non poterti vedere per tutto questo tempo mentre veniva costantemente repressa da vostro padre e bullizzata a scuola. Samy lascia perdere che era talmente chiusa in se stessa che la prima volta che sono riuscito a scorgere un briciolo di umanità in lei fu la sera stessa in cui rimase incinta di Ellie. Alisa invece...

    Sospiro per Chris.

    C.Drake: Ali invece era decisamente simile a te. Spaventata, insicura e con una voglia matta di dimostrare agli altri il proprio valore.

    Ennesimo sussulto per Lexa. Chris sorride nostalgico.

    C.Drake: Tu mi hai raccontato di non essere stata al ballo della scuola perché insieme a Jake avete preferito vedere War Of Change. Ecco, Ali nemmeno voleva andare al suo visto che dopo quello che le era successo non riusciva più a fidarsi di nessun uomo. Si fidava solo di me, e questo, unito al modo in cui stava prendendo cura di me durante uno dei miei periodi difficili, mi spinse ad accompagnarla al ballo così da farle vivere una bella serata e ringraziarla per la splendida sorella che è.

    La giovane è sbigottita.

    Lexa: Non ci credo! Hai davvero portato tua sorella al ballo?

    C.Drake: Sì.

    Lexa: E Samy lo sa?

    C.Drake: No e non deve mai saperlo. T'immagini come ci stresserebbe per una cosa del genere?

    La giovane annuisce vivamente e la cosa fa ridacchiare Chris. Lexa lancia un'occhiata ad Alisa che ha immobilizzato Emma con le gambe mentre con le braccia sta lottando con Samantha, e nel vedere le tre che lottano e si divertono accenna un piccolo sorriso.

    Lexa: L'adori proprio Ali, eh?

    C.Drake: E' la sorella migliore del mondo.

    Sorriso fiero di Chris che a distanza di nemmeno un anno, nel presente, muta in uno decisamente soddisfatto.

    Alisa: Sei il fratello peggiore del mondo!



    Il wrestler si trova nel proprio appartamento ed è stravaccato sul divano mentre viene insultato da Alisa che, capelli raccolti in una coda di cavallo, maglietta e pantaloni di una tuta, entra nel soggiorno e punta il fratello.

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    Alisa: Ma è possibile che questa casa deve essere così disordinata?! Per farmi la doccia ho dovuto fare slalom tra tutte le zozzerie che hai lasciato in quel bagno!

    Chris sorride divertito.

    C.Drake: Welcome to the jungle! Shakanakanakanaka knees kneeeees!

    La risposta del fratello riesce a far ridacchiare Alisa.

    Alisa: Quanto sei scemo.

    E detto ciò Alisa va a sedersi sul divano, si appoggia con la testa sul pettorale di Chris e prende possesso del telecomando.

    Alisa: Che guardiamo?

    Chris alza un sopracciglio.

    C.Drake: Resti qui?

    Alisa: Da quella non ci torno.

    La ragazza si è indispettita mentre Chris accenna un sorriso beffardo.

    C.Drake: Devi ammettere che però ha del talento. Mai visto il disegno di un cazzo sulla pelle di qualcuno fatto così bene.

    Sbuffo seccato per Alisa.

    C.Drake: Che poi, come hai fatto a non accorgertene che ti stava disegnando addosso ancora non lo so...

    La Drake si stacca e punta uno sguardo spiritato verso il fratello.

    Alisa: ERO MOLTO STANCA E STAVO DORMENDO! SI E' APPROFITTATA DI ME!

    Chris inizia a ridere, e la cosa fa sbuffare ancora Alisa. Passa qualche secondo e poi l'uomo si fa leggermente più serio.

    C.Drake: Comunque dai, torna da lei. E' al nono mese di gravidanza, non puoi lasciarla da sola. Lo sai che non è autosufficiente.

    Alisa: Autosufficiente non lo è mai stata. E comunque tranquillo, c'è Sasha con lei, quindi io resto qui stasera. Non puoi liberarti di me tanto facilmente Chris, mica mi chiamo Lexa Blake...

    Drake alza le sopracciglia e Alisa gli sorride in maniera provocatoria.

    Alisa: Davvero credevi che non me ne fossi accorta?

    il wrestler fa lo gnorri.

    C.Drake: Di cosa?

    Alisa: Che sei davvero uno stronzo!

    Chris fa le spallucce, la sorella sospira.

    Alisa: No, davvero. Come hai potuto prenderla in giro a quella maniera a Resistance?

    C.Drake: Si è capito che stavo mentendo?

    Alisa: Troppo! Solo Lexa sembra non averlo capito!

    Drake si passa una mano sul viso.

    C.Drake: Che ti devo dire Ali? Sono entrato nell'arena convintissimo che sarebbe stata licenziata e che così il problema si sarebbe risolto da solo, poi quella demente di Lena ha ben pensato di salvarle la carriera nello stesso momento in cui ero sbroccatissimo per le parole di quella troia di Megumi e aver quasi perso con Kotaro per colpa della theme di Lexa. Per questo l'unica cosa che mi è venuta in mente li per li per togliermela dal cazzo è stato raggiungerla, fingere di sentirmi in colpa e che mi interessa di lei, e illuderla che c'è una possibilità tra di noi a patto che mantenga le distanze.

    La ragazza arriccia le labbra, Chris sospira ancora.

    C.Drake: Non so se te ne sei accorta, ma ho un match per ben due titoli, e non posso permettermi di arrivarci destabilizzato o con l'ansia che quella potrebbe presentarsi e rovinare tutto come stava per succedere contro Kenta, Denise, Jake, Erika e Kotaro. Non è possibile andare avanti così, ho bisogno della massima concentrazione in vista dello Steel Cage.

    La Drake si morde un labbro.

    Alisa: E non hai pensato che prima o poi dovrai dirglielo?

    C.Drake: Più poi che prima. Per ora ho preso tempo in vista di Neon Nights, dopo si vedrà.

    Ennesimo sospiro per Alisa.

    Alisa: Io non capisco Chris, perché escludi a priori di perdonarla?

    Istanti di silenzio tra i due.

    Alisa: Per lei ti ho visto fare cose che normalmente fai solo per me, Ellie e Samy. Ti ho vista guidarla nella sua crescita, ascoltarla quando aveva bisogno, accettarla nella nostra famiglia e soddisfare anche i suoi bisogni affettivi, sentimentali e fisici. Senza contare che sei stato già in grado di perdonarla quella volta quando ti confessò di avermi aggredita. Perché adesso ti stai accanendo così tanto con lei?

    Chris accenna una smorfia frustrata.

    C.Drake: Perché mi sono rotto il cazzo Ali!

    Il wrestler alza i toni e la cosa fa sussultare la sorella.

    C.Drake: In tutta la mia vita ho sempre cercato di riporre fiducia nella gente e di aiutare le persone a cui tengo, e i risultati quali sono stati?! Mollato come uno stronzo dalla donna della mia vita!

    Questa frase fa sussultare ancora Alisa. Chris si alza.

    C.Drake: Tutto ciò che ho fatto, tutte le buone e cattive azioni, tutta la sofferenza, tutte le risate e qualsiasi altra cosa, anche la più insignificante, pensavo mi avessero condotto a un cazzo di lieto fine! Io e Samantha, insieme per sempre e circondati dall'amore e dalla presenza di due splendidi bambini e da te, mia sorella di sangue e sua sorella acquisita! Sarebbe stato perfetto! Ma no, no cazzo no! Samantha non può sposarmi! Non può fare una cosa che per una volta che le è andata storta ora scarta a prescindere!

    Lo sguardo di Alisa si è inumidito.

    Alisa: Sei ingiusto così però Chris... Lei ha sofferto tantissimo per ciò che successe allora...

    C.Drake: Anche io ho sofferto tantissimo per le cose che mi sono successe! Anzi, soffro tantissimo!

    La Drake sussulta ancora mentre una lacrima riga il suo viso. Chris si risiede e cerca di calmarsi, e dopo diversi secondi prende un respiro mentre guarda la sorella con uno sguardo dispiaciuto.

    C.Drake: Scusa. Non volevo urlarti contro...

    L'uomo prende un altro respiro, la sorella annuisce leggermente.

    C.Drake: Io cerco di fare finta di nulla con Samy, ma purtroppo a volte mi capita di ripensare a ciò che è successo tra di noi e di come sia illogico e per questo mi arrabbio. Mi arrabbio davvero molto, e questo non va bene visto che poi le persone che ci rimettono non sono tanto quelle che pesto, anche perché se lo meritano. No, chi ci rimette sono le persone a cui tengo, e per questo avrai capito che non tutto ciò che ho detto a Lexa nel parcheggio a Resistance è una cazzata. La parte su te, Samy, Ellie e Alex è vera.

    Sospiro per Chris.

    C.Drake: So di essere cambiato in peggio, so di essere diventato uno stronzo e so di dover migliorare per il bene dei miei figli, di mia sorella e sì, anche di Samy. Ma non ci riesco.

    La ragazza ascolta in silenzio.

    C.Drake: Sono stanco Ali...

    La Drake ora alza un sopracciglio.

    C.Drake: Sono stanco di correre dietro alle persone, sono stanco di venire deluso e sono stanco di essere sempre quello che fa la cosa giusta.

    Chris si passa una mano sul viso.

    C.Drake: Tu mi hai chiesto perché mi sto accanendo così tanto con Lexa, e la risposta è quando la vedo tutto ciò a cui riesco a pensare è Samantha che mi giura amore per la vita salvo poi tirarsi indietro. Quando la vedo penso a Blodreina e le sue ossessioni contro di me. Penso all'altra Ellie che nonostante ne abbia passate tante anche per causa mia non è mai scesa a quei livelli. Penso a Emma che si rompe un braccio per colpa mia. Penso a Ellie e a tutto ciò che mai dovrà essere.

    Drake arriccia leggermente le labbra.

    C.Drake: Ma tranquilla Ali so che è sbagliato. Sto proiettando tutto su Lexa quando la cosa giusta da fare sarebbe quella che faccio sempre: comprendere, perdonare e accudire le mie bimbe.

    La Drake annuisce. Chris accenna una smorfia frustrata.

    C.Drake: Ma come ti ho già detto non ci riesco. Non riesco più a essere quel Chris Drake.

    Nuovo sospiro per Chris.

    C.Drake: Posso solo sperare in una magia...

    La ragazza alza un sopracciglio.

    Alisa: Una magia?

    C.Drake: E' stupido, lo so, però nel momento in cui ho conosciuto Ellie ho sentito come una magia. Avevo appena perso Clem, scoperto che la donna che amavo e che credevo si fosse suicidata era ricomparsa e mi evitava mentre il mio mentore mi aveva bastonato a più riprese. In tutto ciò tu non solo mi odiavi e mi avevi messo davanti la realtà di essere rimasto totalmente solo, ma mi eri costata il titolo mondiale a favore dell'uomo che ti abbandonò dopo l'aborto, e per questo iniziai a odiarti a tal punto di rischiare di ucciderti in quel parcheggio.

    Espressione rammaricata per Alisa.

    C.Drake: Ma Ellie mi ha salvato nel momento stesso in cui l'ho stretta per la prima volta tra le braccia, creando una magia che mi ha permesso di ricominciare da capo ed essere migliore.

    Leggero sorriso nostalgico per Chris che poi sospira di nuovo.

    C.Drake: E adesso spero che la stessa identica magia succeda quando nascerà Alex.

    Lo sguardo di Chris è inumidito, così come quello di Alisa.

    Alisa: E se non dovesse succedere?

    Chris osserva con sguardo cupo la sorella, poi abbassa la testa e prende un respiro.

    [To Be Continued...]



    Edited by KTWiz - 23/2/2023, 00:01
     
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    25 giugno 2017. Stanza di Ellie Drake in casa Hart.

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    Nei precedenti due anni Chris Drake era stato rapito e manipolato pur di divenire il braccio armato di una guerra che ha sempre disprezzato. Aveva visto la sorella Alisa, l'amore della sua vita fino a quel momento, costretta all'esilio per colpa dell'altra, diabolica, sorella Rachel Drake Fortuna e del suo burattino preferito, Samantha Hart. Aveva pensato al ritiro dal pro-wrestling salvo poi ripensarci grazie al ritorno di Alisa. In colei che l'aveva manipolato, Samantha, era riuscito a vedere qualcosa di buono a tal punto di innamorarsi di lei, e soffrirne quando pensò che questa si fosse suicidata. Aveva ucciso tre persone per salvare se stesso, Alisa, Samantha e Sasha. Per questo logorò il rapporto con Alisa così tanto da farsi odiare e spingere questa a fingersi in coma pur di torturarlo, salvo poi rivelare il bluff durante un match in cui gli costò il contratto TWC. Nel frattempo successe altro di cui non ha mai parlato a nessuno, una cosa che solo lui sa ma che lo ha fatto ugualmente soffrire. E arrivato al punto di non ritorno ha rischiato di uccidere Alisa stessa, venendo fermato da colei che lui non sapeva essere la figlia venuta dal futuro visto che nemmeno sapeva di avere una figlia nel presente. Fino a quel momento...

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    Tornati della stanza di Ellie, questa è in braccio alla propria omonima mentre Samantha lancia un'occhiata a Chris Drake, ancora con sguardo sgranato fisso sulla bambina, e poi raggiunge le due Ellie e prende in braccio la piccola.

    Samantha: Chris, ti presento la persona che ora amo e che è tutto il mio mondo, mia... nostra figlia, Ellie Drake.

    Chris alza lo sguardo verso Samantha che si avvicina a lui e fa un cenno con gli occhi, che lo fa annuire prima che allunghi le braccia e prenda tra le mani per la prima volta la figlia. Chris tiene la piccola con una mano dietro la schiena e con l'altra dietro la testa, e ora se la pone davanti al viso mentre i suoi occhi si fanno lucidi.

    C.Drake: Tu sei l'amore della mia vita e ti amerò per sempre, te lo prometto.

    Detto ciò Chris da un bacio sulla testa alla sua bambina per poi stringerla a se.

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    27 febbraio 2023. Nasce Alex Drake, e dopo qualche giorno in clinica insieme alla madre può entrare per la prima volta in casa sua, casa Drake 'N' Hart dove tutti sono appena rincasati.

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    Chris sta spingendo il passeggino, Alisa sta portando il borsone di Samantha e questa invece tiene per la mano la figlia Ellie. Una volta arrivati nel soggiorno iniziano a organizzarsi.

    Samantha: Beh, io vado immediatamente a farmi una doccia che non mi puzzava così da quando ho avuto la candida!

    La Drake si passa una mano sul viso, il fratello sospira ed Ellie aggrotta le sopracciglia.

    Ellie: Che è la candida?

    Chris e Alisa sgranano gli occhi, poi questa fa un passo avanti, stizzita.

    Alisa: E' una patologia di poco conto se paragonata all'evidente deficit intellettivo di cui soffre tua madre.

    Ellie: Perché parli strano zia?

    Samantha: Perché è una puttana di merda che non capisce un cazzo.

    La Drake alza le sopracciglia mentre Ellie rimane piuttosto di stucco nel sentire questa risposta. Samantha socchiude gli occhi e sospira.

    Samantha: Scusate. Sono molto stanca. Non volevo dire quello che ho detto...

    Piccolo sorriso per Alisa.

    Alisa: Nessun problema Samy. Ellie sa che scherziamo sempre io e te.

    Dolce sorriso di Alisa verso Ellie che ridà fiducia alla piccola. Samantha non può che abbozzare anche lei un accenno di sorriso per come l'amica ha recuperato la situazione.

    Samantha: Beh, metto Alex nella sua stanza e poi vado a fare una doccia.

    C.Drake: Tranquilla, ci penso io ad Alex.

    La canadese alza un sopracciglio.

    Samantha: Sicuro?

    C.Drake: Certo.

    Piccolo sorriso tirato di Chris all'ex compagna che annuisce leggermente. Alisa sorride a sua volta.

    Alisa: Io nel frattempo preparo la cena. Ellie mi aiuti?

    Ellie: Mh mh!

    La bimba e la zia si avviano verso la cucina, ma poi Alisa si blocca e si gira verso Chris.

    Alisa: Mangi qui con noi. Giusto?

    Drake tentenna mentre la figlia lo raggiunge entusiasticamente.

    Ellie: Sì, dai ti prego!

    La ragazzina si aggrappa al braccio del padre e saltella mentre questo lancia un'occhiata interdetta a Samantha che sospira stanca.

    Samantha: Non fare il cazzone e non farti pregare.

    Detto ciò Samantha si avvia verso il bagno del piano superiore mentre questa volta è Chris a sospirare per poi sorridere in maniera tirata verso Ellie.

    C.Drake: Certo piccola. Resto.

    Ellie: Sìììììììììììì!

    Saltelli entusiastici per Ellie che poi torna da Alisa, che sorride leggermente, e insieme a lei si avvia verso la cucina, lasciando nel soggiorno i soli Chris e Alex Drake. L'uomo prende un respiro e poi si guarda attorno in quel soggiorno che così tanto ha significato per lui.

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    E' solo una stanza, ma nonostante ciò è li che rivide Samantha dopo oltre un anno in cui la credeva suicida. E' li che sentì il pianto di sua figlia Ellie che lo attirò nella stanza in cui si trovava e in cui scoprì della sua esistenza. E' li che baciò Samantha sancendo l'inizio di entrambe le loro relazioni passate. Ed è li che entrambe le relazioni finirono, la prima per scelta di Samantha quando Chris esagerò con le parole, la seconda per scelta di Chris quando si rese conto di non poter continuare dopo il rifiuto della proposta di matrimonio. L'uomo prende un nuovo respiro per poi passarsi una mano sul viso, prendere il figlio dal proprio passeggino e avviarsi verso la stanza allestita per questo. Chris, procedendo, lancia un'occhiata in cucina dove Alisa ed Ellie sono già operative.



    Alisa sta preparando la salsa da abbinare al primo, mentre Ellie ha mansioni più semplici come prendere la pasta e aprire la confezione. Nel vederle, Chris, accenna un quasi impercettibile sorriso per poi salire le scale e raggiungere il piano superiore.

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    Qui è possibile sentire il rumore dell'acqua che esce dalla doccia mentre in sottofondo c'è la canzone A Beautiful Life dei Madina Lake. Chris arriccia le labbra nel sentire la canzone e i mugolii provenienti da Samantha. Il wrestler prende qualche istante per osservare la porta del bagno, indeciso su cosa fare, poi sospira ancora, scuote la testa e si avvia verso la stanza di Alex. Procedendo passa davanti a quella che un tempo era la stanza sua e di Samantha, e qui si ferma ancora, osservando con sguardo nostalgico.

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    Chris sospira per l'ennesima volta e poi si dirige verso la stanza di Alex, entrando.



    Nel vedere la cura e l'amore con cui Alisa ha preparato la stanza che solo qualche tempo fa era una delle stanze degli ospiti della casa, Chris accenna un leggero sorriso. Il wrestler si avvicina al lettino del figlio e lo osserva per qualche istante prima di decidere di non adagiarlo qui ma di tenerlo ancora tra le braccia. Chris va a sedersi su una sedia e punta uno sguardo su Alex che sta dormendo, poi sospira di nuovo.

    C.Drake: Benvenuto a casa Alex.

    Istanti di silenzio.

    C.Drake: Sai, quando ho conosciuto tua sorella non è stato come con te. Ellie non ho avuto il privilegio di vederla nascere, aveva quasi sei mesi quando la strinsi per la prima volta tra le braccia in un momento di pura magia.

    Chris espira dal naso.

    C.Drake: Ho sperato con tutto me stesso che questa magia si sarebbe potuta ripetere con te Alex, ma purtroppo non è stato così.

    Il wrestler arriccia il labbro all'insù.

    C.Drake: Ma non fraintendermi, non è colpa tua, non potrebbe mai esserlo. Anzi, tu non avresti dovuto avere dal principio questa responsabilità visto che Ellie arrivò nella mia vita in un momento in cui avevo perso tutto, tra cui proprio una figlia, mentre tu sei arrivato in un momento in cui l'unica cosa che ho perso potrebbe essermi ridata se solo questa volesse. Di conseguenza la persona che avrebbe dovuto fare questa magia non eri tu, ma tua madre.

    Ennesimo sospiro per Chris.

    C.Drake: Vederla li, dopo averti fatto nascere, mentre grondante di sudore e ancora sofferente ti stringeva tra le braccia è una cosa che mi ha abbagliato. Era bellissima nonostante tutto.

    Un abbozzo di sorriso compare sul viso dell'uomo.

    C.Drake: Ed è stata proprio quella bellezza condita da un amore così radioso da accecare ad avermi fatto capire che ciò che voglio e ciò di cui ho bisogno è un qualcosa che mai più potrò avere.

    Espressione frustrata per Drake.

    C.Drake: Con tua madre è finita Alex, finita per davvero. Questi mesi in cui era incinta è stato come prendere tempo sulla nostra storia, come se fosse un sogno, ma quando sei nato ho capito che non esiste più alcuna storia tra me e lei, e di conseguenza ho realizzato una cosa...

    Chris è serio.

    C.Drake: La magia non esiste.

    Le immagini dissolvono a più tardi nella stanza da pranzo dove Chris, Alisa, Ellie e Samantha stanno cenando. Nonostante ciò il discorso di Chris al figlio resta udibile.

    C.Drake: Noi siamo le scelte che facciamo Alex, e se tua madre ha fatto la sua ora io farò la mia, e la mia è cercare di essere il miglior padre possibile per te e tua sorella. A Ellie non permetterò mai di arrivare al punto di guardarmi con gli stessi occhi con cui Alisa guarda nostro padre o come Lexa guarda il suo. Ellie dovrà crescere sapendo che nonostante il padre ami altre donne, lei è e rimarrà per sempre la più importante, l'amore incondizionato della sua vita.

    Chris lancia un'occhiata a Ellie che sta giochicchiando con il cibo per poi regalarne una fugace a Samantha che ha uno sguardo provato, quasi assente.

    C.Drake: Mentre per te Alex farò ancora di più. Ti lascerò un mondo in cui poter dominare.

    A fine serata Chris lascia l'abitazione, salutando la sorella con un bacio sulla guancia, la figlia con un abbraccio dopo averla presa in braccio e Samantha con un cenno della mano.

    C.Drake: E se fino a ora avevo ancora qualche remora, ora non mi fermerò più. A te che sei il mio erede maschio va la dinastia Drake, una dinastia che renderò famosa e temuta in tutto il mondo sfruttando, manipolando e distruggendo qualsiasi persona che la penserà diversamente rispetto a me. Gli uomini tremeranno al solo pensiero di affrontarmi e le donne mi pregheranno per farsi scopare come le luride troie che sono.

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    A New York, in una palestra, c'è Lexa Blake che si sta allenando duramente in vista dell'Anything Goes Match. La ragazza è determinata e concentratissima, e mentre nelle sue AirPods la musica rimbomba, sullo schermo del proprio smartphone, come sfondo, c'è una foto di lei e Chris Drake risalente a mesi prima.

    C.Drake: E un giorno anche tu dovrai essere così.



    Chris è nella sua auto e sta guidando stravaccato sul sedile mentre fuma una sigaretta. Poi accosta e fa cenno di salire a una donna con indosso una giacca di pelle sopra un top scollato, minigonna e calze a rete.

    C.Drake: Non serve a un cazzo fare i bravi ragazzi Alex. I bravi ragazzi lo prendono sempre in culo. Perciò sfrutta, manipola e distruggi anche tu chiunque proverà a mettersi sulla tua strada. Se lo farai potrai vivere una bella vita, la migliore in assoluto.

    Drake tira fuori una banconota e la consegna alla donna, poi solleva leggermente il fondoschiena e si sbottona i pantaloni mentre la prostituta abbassa la testa e inizia a provocargli sollazzo con la bocca.

    C.Drake: Ma che sia chiaro, non rinnego o rimpiango ciò che ho fatto fino a ora visto che mi ha condotto da te e da Ellie. Quello che sto dicendo è che da adesso le cose cambiano. Da adesso il centro del mondo di Chris Drake non è più Samantha Hart, ma è Chris Drake stesso.

    Where did the time go?
    Running scared for so many years
    And now I'm here
    I look round but I don't see anyone
    Everything I love has come and gone
    I walk alone with a loaded gun
    What went wrong?

    There's two sides to every story
    The defeat or the pain of the glory

    (Gone, gone) It all burns away
    (Gone, gone) But how did it go so wrong?
    Now it's all gone
    (The pain of remembering)



    Chris, in un locale a tarda serata, è seduto al bancone mentre sta bevendo un bicchiere di whiskey in totale solitudine.

    Where did my life go?
    I look in the mirror but what I see
    It ain't me
    These streets are paved with fantasies
    Of what the other half can be
    But now it's flying in the breeze

    There's two sides to every story
    The defeat or the pain of the glory

    (Gone, gone) It all burns away
    (Gone, gone) But how did it go so wrong?
    Now it's all gone
    (The pain of remembering)

    (Gone, gone) Forget yesterday
    (Gone, gone) It ain't worth the pain
    (Gone, gone) It ain't worth the pain
    The pain of remembering



    Chris, tornato nel proprio appartamento, va a sedersi sul divano e accende una sigaretta, rifiutandosi di andare a dormire nonostante la lunga giornata alle spalle.

    There's two sides to every story
    The defeat or the pain of the glory

    (Dark, dawn) It all burns away
    (Dark, dawn) But how did it go so wrong?
    Now it's all gone
    (Dark, dawn) Forget yesterday
    (Dark, dawn) It ain't worth the pain
    (Gone, gone) It ain't worth the pain
    The pain of remembering



    Nella sua mente passano vari ricordi. Il primissimo incontro con Samantha nel bagno di un locale dove questa fece scaturire una rissa che fece passare una notte in carcere a Chris. Il giorno dopo in cui questa le rimborsò la cauzione mentre si fingeva sua cugina Avril. La volta in cui si incontrarono a casa Drake quando insieme a Kid The Wizard andò per spronare Chris a tornare al wrestling. I primi tempi in TWC dove era assoggettato a lei. Il 3 contro 1 per il FWP World Wrestling Championship dove Chris schienò proprio lei per mantenere il titolo. Il loro primo, vero, bacio mentre fumavano alla turca una canna e la notte di passione che ne scaturì e che portò al concepimento di Ellie. Chris e Samantha insieme mentre si infiltrano nella Fortuna Mansion. Chris che torreggia con una pistola su Rachel Fortuna e Samantha che lo abbraccia da dietro e lo disarma, liberandolo del fardello di giustiziare la sorella. Chris insieme ad Alisa e Sasha che ascoltano la nota vocale suicida di Samantha. Il momento in cui, solo e seccato, sta guardando il promo di Alisa a War Of Change III che viene interrotto da una rediviva Samantha Hart. L'incontro con la figlia Ellie. L'accordo sul restare solo amici con Samantha. L'abbraccio negato di questa al termine di FWP Massive Destruction. Il bacio nel soggiorno che sancisce l'inizio della loro prima storia. Il pestaggio subito da lui nel soggiorno che sancisce la fine della loro prima storia. Il bacio del soggiorno che sancisce l'inizio della loro seconda storia. Il rifiuto della proposta di matrimonio e il confronto nel soggiorno che sancisce la fine della loro seconda storia. Gli sguardi reciproci quasi distaccati in questa giornata...

    C.Drake: In sintesi Alex, io non voglio parlare male di tua madre davanti a te, ma è assurdo come non riesca a rendersi conto di quanto mi abbia ferito...

    Pausa.

    C.Drake: Come si può essere così ciechi e non capire che una persona con cui hai passato così tanto insieme sta soffrendo?

    Stacco in nero.



    Tutto buio, tutto silenzio. Gradualmente il suono di un pianto inizia a udirsi. Il pianto di una donna disperata che singhiozza e ansima pur di prendere fiato. Un rumore di passi in avvicinamento. Una porta che si apre e che illumina la stanza. Colei che ha aperto la porta è Alisa Drake, grandi occhi sgranati e preoccupati.

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    La donna, quasi tremante, guarda davanti a se trovando Samantha Hart, seduta sul proprio letto, mentre piange a dirotto nel tenere tra le braccia il figlio Alex che sta dormendo.

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    Alisa: S-Samy...

    La Drake è sgomenta nel trovare l'amica così, mentre questa con voce rotta le parla flebilmente.

    Samantha: A-Ali... T-Ti prego... A-Aiutami...

    Primo piano sul viso inondato di Samantha Hart.

    [To Be Continued...]

     
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    February Rain





    ES: Have you got colour in your cheeks? Do you ever get that fear that you can't shift the tide that sticks around like summat in your teeth? Are there some aces up your sleeve? Have you no idea that you're in deep?


    Un diner sulla tredicesima, e dei gelati.

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    DG: Quante volte siamo usciti?

    ES: Io e te assieme?

    DG: Sì.

    ES: Non so, parecchie, oramai. Perché?



    ES: I've dreamt about you nearly every night this week. How many secrets can you keep? 'Cause there's this tune I found that makes me think of you somehow an' I play it on repeat until I fall asleep, spillin' drinks on my settee.



    Il museo delle illusioni, in un giorno nevoso.

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    DG: Ci hai pensato?

    ES: A quante volte siamo usciti?

    DG: Sì.

    ES: Più o meno.

    DG: Perché?

    ES: Non è facile, per prima cosa.

    DG: Non ti ha mai fermato prima.

    ES: In effetti no.



    ES: Do I wanna know? If this feelin' flows both ways? Sad to see you go, was sorta hopin' that you'd stay. Baby, we both know that the nights were mainly made for sayin' things that you can't say tomorrow day.



    Central Park, e le crepes alla nutella.

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    DG: Oggi ci hai pensato?

    ES: Settantadue.

    DG: Settantadue volte?

    ES: Mh-mh.

    DG: Quindi mi hai salutata settantadue volte.

    ES: Sì.

    DG: Non sono troppe volte?

    ES: A me sembrano pochissime.

    DG: E perché è stato difficile?

    ES: Non contarle, pensare a quello che ho fatto ogni volta.

    DG: Cosa hai fatto?

    ES: Niente.



    ES: Crawlin' back to you. Ever thought of callin' when you've had a few? 'Cause I always do.



    Casa sua, a parlare di niente.

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    DG: Cosa pensi quando mi saluti?

    ES: Devo pensare qualcosa?

    DG: Stai sempre pensando.

    ES: Di solito cerco di ricordarmi chi fossi prima di incontrarti.

    DG: Sicuramente meno contento.

    ES: Sicuramente, ma anche molto più sicuro.

    DG: Più di così?

    ES: Dopo settantatré volte, credi che io sia sicuro?

    DG: Ti prendo in giro.

    ES: E tu come eri, prima di incontrarmi?

    DG: Oh, sempre così. Non si cambia una opera d'arte.

    ES: Mh-mh.

    DG: Dovevi rispondere "certo Denise".

    ES: Certo, Denise.

    DG: Eri anche meno sarcastico, prima di conoscermi.

    ES: Dici?



    ES: Maybe I'm too busy bein' yours to fall for somebody new. Now, I've thought it through crawlin' back to you.



    A guardare la pioggia che cade nell'Hudson, stretti sotto un ombrello.

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    DG: Ci ho pensato.

    ES: A cosa?

    DG: A com'ero prima di conoscerti.

    ES: Mh-mh.

    DG: Mi fai ridere quando fai mh-mh. Lo fai solamente con me.

    ES: Cerco di farti capire che ti sto ascoltando.

    DG: Di tutte le persone al mondo, Edward, sei l'unica di cui sono sicura mi stia ascoltando.

    ES: Mi spiace.

    DG: Mi piace tu ci sia. Non scambierei la tua attenzione per quella di nessun altro.

    ES: Lo stesso vale per me.

    DG: Ma tu hai l'attenzione anche di tutti gli altri.

    ES: Non vale quanto la tua.

    DG: Sei dolce.

    ES: Non sono in tanti a pensarlo.

    DG: Ti interessa l'opinione di qualcun altro?

    ES: No. Ma non me lo hai ancora detto.

    DG: Cosa?

    ES: Chi eri prima di conoscermi.

    DG: Ero da sola.

    ES: Ne è valsa la pena, allora.



    ES: So have you got the guts? Been wonderin' if your heart's still open and if so, I wanna know what time it shuts.

    È sempre il solito.

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    Sono andati ad un bar con il karaoke, e sta cantando. È in piedi, con il microfono in mano, e la guarda, cantando.

    ES: Simmer down an' pucker up, I'm sorry to interrupt, it's just I'm constantly on the cusp of tryin' to kiss you. But I don't know if you feel the same as I do, but we could be together if you wanted to.

    Balla, avvicinandosi al suo tavolino. È molto bravo, e non stacca gli occhi da lei.

    ES: Do I wanna know? If this feelin' flows both ways? Sad to see you go, was sorta hopin' that you'd stay. Baby, we both know that the nights were mainly made for sayin' things that you can't say tomorrow day.

    Le sorride. Si vedono almeno due volte a settimana, oramai. Non esiste persona con cui sia più abituata a stare.

    ES: Crawlin' back to you. Ever thought of callin' when you've had a few? 'Cause I always do.

    Ma salutarlo ogni volta le fa un po' male. È vero, era più sola, ma ora quando la è, la è perché lui non è lì.

    ES: Maybe I'm too busy bein' yours to fall for somebody new. Now, I've thought it through crawlin' back to you.

    Si appoggia al tavolo, continuando a cantare.

    ES: Do I wanna know? If this feelin' flows both ways? Sad to see you go. Was sorta hopin' that you'd stay.

    Si abbassa leggermente, continuando a guardarla negli occhi.

    ES: Baby, we both know that the nights were mainly made for sayin' things that you can't say tomorrow day.

    Abbassa leggermente il tono, avvicinandosi ulteriormente.

    ES: Do I wanna know? Too busy bein' yours to fall. Sad to see you go. Ever thought of callin', darlin'?

    Si avvicina ulteriormente, cantando solamente per lei.

    ES: Do I wanna know? Do you want me crawlin' back to you?

    Risuonano le ultime note della canzone, e sposta il microfono. Si sporge in avanti per raggiungerlo, e lui si rialza, allontanandosi. I presenti lo applaudono, e lui fa un breve inchino, sorridendo, per poi guardarla di nuovo. Le sue guance divampano, cercando di ricacciare le lacrime indietro, mentre la vergogna e la rabbia le ribollono in petto. Il suo sorriso si gela, e si avvicina. Si alza in piedi, e lo colpisce con uno schiaffo, per poi scappare fuori.

    Si tocca la guancia, guardandola uscire. Il locale è piombato nel silenzio completo, ma lo ignora. La segue, spingendo le porte e trovandosi nella pioggia torrenziale di metà febbraio a New York. È in piedi, qualche metro più in là, e singhiozza, fradicia.

    ES: Denise...

    DG: Stammi lontano.

    Si gira, continuando a piangere e tendendo un dito nella sua direzione.

    DG: Stammi lontano.

    ES: Denise.

    Fa un passo in avanti.

    DG: No!

    Si ferma.

    ES: Cosa ho fatto?

    DG: Cosa hai fatto? Non hai rispettato la promessa che mi avevi fatto! MI AVEVI FATTO UNA PROMESSA! Ricordi?

    Abbassa lo sguardo.

    ES: Che non ti avrei fatto del male.

    DG: E mi continui a prendere in giro! Non ti interessa niente di me. Sono solamente parte di un altro piano del cazzo per il wrestling, vero?

    ES: No, certo che no.

    DG: E allora perché non mi baci? Perché continui a tenermi lontana? Perché continui a prendermi in giro?

    ES: Io...

    DG: Non ti piaccio abbastanza?

    Rimane in silenzio un istante, passandosi una mano nei capelli, che si sono bagnati tremendamente a loro volta, poi scoppia a ridere. Ride piangendo.

    ES: Non mi piaci abbastanza, Denise? Dio mio. Dio mio. Non riesco a starti lontano.

    La guarda, scosso dal pianto e dal riso.

    ES: Non riesco a non voler passare ogni singolo istante dei miei giorni con te. E so di non essere abbastanza per te. E so che dovrei andarmene, ma non ci riesco. Anche se tu sei la donna più bella che io abbia mai visto, la persona più intelligente che conosca, e qualcuno con cui sto bene come non sono stato bene con nessun altro e io sono solamente un imbecille. Un ciarlatano, un pagliaccio. Questo è quello che sono, Denise, e tu sei una eroina, con un talento sconfinato e un futuro illimitato. E nonostante questo mi concedi di passare del tempo con te, e io non riesco a dire di no. Nonostante sappia che una persona che è riuscita ad ingannare il mondo nonostante la sua completa mancanza di talento non sia nemmeno vagamente degna.

    Si stringe i capelli nelle mani.

    ES: Non piacermi? Come potresti non piacermi, Denise? Sei perfetta. Perfetta. E io sono solamente un mezz'uomo, spezzato, inutile, rattoppato e aggiustato. Una bambola rimontata con la colla. Una nullità. Cosa penserebbe il mondo ti vedesse assieme a me? Cosa penserebbero tutti se sapessero che ti abbassi al livello di questo imbelle? Non potrei mai infliggerti me stesso. Ma non sono forte abbastanza nemmeno per starti lontano. Perché dio mio, ogni istante che passo senza di te mi sembra di annaspare. E mi spiace. Mi spiace di averti fatto male. Pensavo di essere capace di meglio, ma mi sbagliavo. Mi rendo conto ora che mi illudevo di poter gestire questa cosa, ma di non essere capace neppure di quello. Non ti chiedo di perdonarmi. Ti chiedo solamente di darmi la possibilità di sparire dalla tua vita, per poter almeno recuperare una parte del danno fatto. Sono solamente un idiota.

    Si avvicina di un passo, mentre lui rimane fermo.

    DG: Hai ragione.

    Fa un altro passo in avanti.

    DG: Sei solamente un idiota.

    Lo afferra per la giacca e lo tira in avanti, baciandolo. Rimangono un istante così, poi la cinge con le braccia, stringendola. Trema, e piange. Tremano e piangono. Ma sente il corpo di lei contro il suo. Lei rompe il bacio.

    DG: Sei il più grande idiota che io conosca.

    ES: Lo so.

    Le accarezza il viso.

    ES: Mi spiace averti fatto del male.

    DG: Allora inizia a farmi del bene, no? Almeno tu.

    Si avvicina e la bacia ancora. Rimangono così per dei lunghi istanti, frustati dalla pioggia e stretti l'uno all'altra.

    ES: Hai freddo?

    DG: Sì.

    ES: Vuoi che andiamo a casa mia a scaldarci?

    DG: Sì, ma...

    ES: Ma?

    DG: Ancora un istante. Mi piace la pioggia.
     
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