The Outside 2023

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  1. Il Capitano
     
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    Il Cap

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    Gauthier’s Corner



    GB: Una zuppa di cipolle e dell’acqua frizzante.

    Gauthier Barbier cucina da quando aveva undici anni, e ne sono passati cinquanta due da allora, ma non ha perso la passione. Gli piace portare i sapori e i profumi della Francia in un piccolo Bistrot che gestisce praticamente da solo, con posto per poco più di sei clienti. Quattro al bancone, due al tavolino. Tre se si stringono. E gli piace cucinare cibo semplice, nutriente e abbondante, più che l’alta cucina. Oh, potrebbe fare piatti sfarzosi al tartufo e all’anatra, ma preferisce la cassoulet. Si arrende sui dolci, lasciando fare a sua moglie e suo figlio, che creano pasticceria di altissimo livello, ma che lui, pur apprezzando, non condivide del tutto. E stasera ha un solo cliente. Qualcuno in cui brilla negli occhi una fame atavica, ma anche una gola intraprendente.

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    Debbie Dexter gli sorride, sfregandosi le mani e dondolando sulla sedia.

    DD: Con i crutes?

    GB: Croûton. Sì, comunque.

    Debbie sembra estasiata.

    DD: Grazieeee!

    Prende il cucchiaio e ce lo affonda dentro, per poi soffiarci sopra e iniziare a mangiare con abbandono. La guarda un istante, poi scuote la testa, sorridendo. Sembra un lupo.

    GB: Posso dire che la mia cucina ti soddisfa.

    DD: M’shi.

    Deglutisce, per poi ridacchiare del suono che ha emesso.

    DD: È molto buona. Anche se era interessante anche la bif borghignon.

    GB: Boef bourguignon.

    DD: E la boyabes.

    GB: Bouillabaisse.

    DD: E il gretin hal monster.

    GB: Gratin al Munster.

    Debbie ridacchia, arrossendo appena.

    DD: Perdonami, non lo faccio apposta.

    GB: Non ti preoccupare, non fai male a nessuno.

    DD: È anche un po’ colpa di questo accento che non riesco a togliermi.

    Sospira, prendendo un altro cucchiaio di zuppa.

    DD: Tu suoni molto newyorkese.

    GB: Perché lo sono. Mio padre e mia madre sono arrivati qui nel quaranta. Erano entrambi bambini. Ho il nome e una nonna che mi ha insegnato a cucinare, di francese.

    Debbie lo osserva con attenzione, sorridendo.

    DD: Ti ha insegnato molto bene.

    GB: Grazie. Tu invece?

    DD: Io?

    GB: Come mai sei newyorkese?

    DD: Perché mi sono innamorata. Della città, si intende. E la città mi ha accolto.

    Debbie sorride, continuando a mangiare famelica.

    GB: Ti sei innamorata solo della città? Non c’entrava anche un ragazzo?

    DD: Oh, no. Non sono qualcuno che cerca quello.

    GB: Una ragazza, allora.

    DD: Nemmeno.

    GB: Oh. Spero almeno tu abbia degli amici.

    DD: Sì! Cioè, no. Cioè, più o meno. Voglio bene ad un sacco di persone, ed un sacco di persone mi vogliono bene. C’è questo gruppo di persone, no, sono tutti amici, dove lavoro io, e sono sempre contenti di vedermi, e abbiamo passato Natale assieme, ma non siamo in quel tipo di rapporto in cui li chiamo e andiamo fuori a cena così, no? Al momento il mio migliore amico è un pupazzetto di un’aquila.

    GB: Credo di aver capito. A parte la cosa dell’aquila. E perché non ti fai amici con cui fare cose?

    DD: L’ultimissima persona che è provata a diventare mia amica ha voluto andare al Luna Park, e abbiamo fatto tutte le attrazioni che voleva lei, ed è stato noiosissimo, e poi sei mesi dopo mi ha fatto sfondare con la testa un finestrino di un’auto.

    GB: Mi prendi in giro?

    DD: No, no, no. Sono seria. È complicato, c’entra il mio lavoro. Comunque puoi capire che è difficile farsi nuovi amici con questo stato d’animo.

    GB: Immagino. Hai già finito?

    Guarda il piatto, vuoto. Debbie sospira, soddisfatta.

    DD: Era molto buona. Cosa altro mi consigli.

    La guarda, scuotendo la testa.

    GB: Non usi droghe, vero?

    DD: No, perché?

    GB: Sei magra come un picchetto, ma mangi come un bufalo.

    Debbie arrossisce di nuovo.

    DD: Faccio molto movimento. E mangiare è fondamentale. Se hai mangiato sei a metà delle cose che devi fare nella giornata.

    Ridacchia.

    GB: Vero, vero. Vuoi qualcos’altro? Magari la steak-frites?

    DD: Cos’è?

    GB: Una bistecca di manzo con le patatine fritte.

    DD: Andata.

    Annuisce.

    GB: Vado a preparartela.

    DD: Secondo te, è difficile essere mio amico?

    GB: Che domanda difficile. Sì, credo sia difficile. Credo sia difficile perché hai paura di essere davvero amico di qualcuno, perché ci sono momenti in cui non sei così, e hai paura di allontanarli.

    Debbie abbassa lo sguardo.

    DD: Tutto questo da cinque minuti di conversazione?

    GB: I piatti e le persone sono più simili di quanto tu possa pensare. Se vuoi il mio consiglio, rimani come sei. Non cambiare, accetta solamente che ogni tanto puoi essere assieme ad una persona perché hai bisogno di essere consolata, invece che per consolarla.

    Debbie sorride.

    DD: Grazie, Gauthier.

    Ridacchia.

    GB: Figurati…

    DD: Debbie.
     
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7 replies since 8/1/2023, 17:08   132 views
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