TWC Sunday Night Resistance #5

George R. Brown Convention Center, Houston, Texas

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    Il Cap

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    Bentornati a Resistance! Siamo arrivati al nostro Main Event della serata, e a quanto pare è stato concesso un po' di spazio a Gregory Montoia per parlare, in vista del suo match per il titolo del mondo a Wildfire at the Cow Palace.



    Ed ecco che risuona la theme song del canadese, accolta in maniera estremamente positiva dal pubblico.

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    La Indigo Star compare sullo stage, annuendo, e guardandosi attorno, con il pubblico che gli tributa un lungo applauso. Greg poi si dirige verso il quadrato, dando il cinque a tutti quelli che glielo chiedono. Raggiunto il ring si arrampica sull'apron, saltando oltre la terza corda e recuperando un microfono che gli passa un addetto. Montoia si prende qualche secondo prima di iniziare a parlare.

    GM: Pare che sarò io a lottare contro Sean Morgan a Wildfire at the Cow Palace, alla fine. Ho ricevuto parecchie lettere per questa cosa. La mia preferita è la H, ma anche le altre mi piacciono.

    Il canadese sorride, mentre il pubblico sbuffa alla battuta.

    GM: Ok, ok. Sto cercando di prendere tempo. Non potete darmene tutte le colpe. Due settimane fa mi sono presentato come una furia su questo ring, pronto per un match contro Sean Morgan. Perché lo sono ancora, ma non è questo il punto. In questi quattordici giorni ho avuto il tempo per riflettere sul motivo per cui lo ho fatto. So che qualcuno penserà che io sia una persona indecisa, ed avrebbe ragione. Sono una persona indecisa. Perché ho paura di sbagliare.

    Greg annuisce.

    GM: Ho paura di sbagliare, ma non sono codardo. O per lo meno, cerco di non esserlo mai. Di non tirarmi mai indietro davanti ai problemi. Agli avversari. A chi fa del male. È per questo che sono qui. Perché cerco di non essere codardo. Entro in questa arena, davanti a tutti voi per non scappare di fronte al pericolo. Ci riesco sempre? Non lo so. Sono lontano dall'essere perfetto. Posso fare di più, sicuramente. E cercherò di farlo. Ma perché sono entrato in questo ring, due settimane fa? A volte il mio cuore prende le decisioni prima che la mia testa sappia perché. Sean Morgan è una persona che fa del male?

    Montoia fa spallucce.

    GM: Possiamo dire di sì. È il peggiore qui dentro? Una federazione con prigioniere torturatrici, tiranni e il diavolo? Non credo. Credo non si meriti quel titolo? No, anzi. Credo che nessuno qui dentro pensi che Sean Morgan non si meriti quel titolo. Nel wrestling è sempre un po' complicato parlare di merito, ma Sean ha lottato match che hanno fatto saltare in piedi anche il più freddo dei critici. Diciamo che a livello di comportamento è stato meno di un santo, e certo, quello è preoccupante, ma non credo di essere qui per quello.

    Il candese fa qualche passo avanti e indietro.

    GM: Forse sono qui perché voglio io quel titolo, allora. Forse sono davvero cambiato, e voglio quel titolo. Forse sono diventato avido di gloria. Ma esserlo significherebbe essere crudele, essere disposti a privare altri di qualcosa che desiderano per beneficio personale. Non voglio essere crudele. Mai crudele. E quando mi guardo allo specchio, oltre a vedere una faccia che avrebbe bisogno di qualche schiaffo in più, non sento il bisogno di una cintura sulla spalla. Non ho bisogno dell'oro. Forse penso che voi mi vogliate come campione?

    Il pubblico erutta in un coro di "yes" enorme. Greg prova a parlare, poi si ferma, passandosi una mano sugli occhi.

    GM: È difficile parlare quando fate così. Avevo un discorso tutto pronto, e voi mi mettete in difficoltà. Ma grazie. Ma credo anche che Resistance sia uno show ottimo anche senza avere me come campione del mondo. Non credo abbiate bisogno di me con quella cintura per guardare. E allora cosa mi spinge lì? Se non è la cintura, non è Sean Morgan, non siete voi?

    La Indigo Star scuote la testa.

    GM: Cosa mi spinge lì? Mi spinge entrare nel backstage lì dietro e vedere Denise Galanti che si mette le bende sulle mani. Mi spinge vedere Kenta Shibata che si riscalda prima dei suoi match. Mi spinge Debbie Dexter che aiuta Ally Sullivan a preparare la posizione interviste. Mi spinge Lena Schultz che tira al sacco. Mi spinge Lexa Blake che si mangia le unghie prima che la sua theme song parta. Mi spinge Cosmic Takuya che sorride a Rose, la nostra sarta. Mi spinge Edward Shepard che aiuta i tecnici a portare gli strumenti. Mi spinge Megumi Shibata che aiuta a controllare come siano piazzate le telecamere prima dell'inizio dello show. Mi spinge Macarena Vargas che studia il regolamento assieme a Thomas Kiley. Mi spinge Chris Drake che controlla come sono messi i Pyros. Mi spinge Jake King che porta il caffè tutte le volte ai tecnici del suono. Mi spinge Damien che si prepara con Molly, la nostra truccatrice. Mi spinge Keiko Rosé che saltella prima di iniziare a suonare. E tutti gli altri. I fratelli Powell che aiutano sempre a spostare le casse della produzione. Syd Cooper e Luke Stones che portano sempre qualcosa che hanno cucinato loro per completare il catering. E Caron Phoenix che ogni puntata mi dice che ha preparato il caffè. E Romeo Atlas, e K-Raven, e White Rabbit, e Black Adam e Luisa Lincoln e Kotaro Nakajima e TDK e Black Adam e The Great Alexandre e Ultraman Adil Abhra. Tutti quelli che erano seduti ad ascoltarmi prima dell'inizio del primo Resistance, pronti a ripartire. Hikari Stern e Michael Campbell, lì fuori. E tu, Ross, il nostro Timekeeper. E tutti i nostri arbitri, e tutta la gente meravigliosa che ci permette di andare avanti ogni puntata. I vostri atti di gentilezza, di supporto l'uno per l'altro, sono il motivo per cui sono qui. Perché forse non ve ne accorgete, ma è quello è il motivo per cui lotto. Ed è il motivo per cui vado avanti. Molti di voi non condividono nemmeno quello che dico. A molti di voi non piaccio neppure, ma è il motivo per cui vado avanti, per cui lotterò nel Main Event di Wildfire.

    Greg annuisce, asciugandosi di nuovo gli occhi.

    GM: Ed ovviamente per la bontà che mostra ognuno di voi, ogni giorno. Tanti piccoli atti di altruismo, tanti piccoli atti di gentilezza, che bilanciano il mondo dal male che siamo capaci di farci. Voglio che sia quella gentilezza a portare la cintura. Voglio che sia il rifiuto dell'indifferenza, il rifiuto della inazione, il rifiuto dell'egoismo. Non perché io sia la rappresentazione pura di queste qualità, ma perché posso provarci. Voglio rispettare una promessa. Voglio essere davvero l'anima e il cuore di questa federazione. Non perché sono il miglior wrestler, o il miglior promoman, o nemmeno la migliore persona, ma perché fino a che ci sarò io questa federazione rimarrà viva e in salute.

    Montoia si ferma, annuendo.

    GM: Probabilmente vi siete accorti che manca un nome. Ma non perché lui non faccia parte dei motivi per cui sono qui. Anzi. Il nostro campione del mondo probabilmente non lo sa nemmeno, ma anche lui sa essere buono. Soprattutto quando pensa di non essere visto. Sean. Fra ventotto giorni lotteremo. E quando lo faremo lo farò un po' anche per te.

    I
    LOVE
    THE
    WAY
    YOU
    HATE
    ME





    SEAN MORGAN


    La theme song del TWC World Heavyweight Champion, Sean Morgan, risuona nell'arena e la reazione del pubblico cambia totalmente, una bordata di fischi accoglie il campione mondiale.

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    Pantalone verde, giacca nera con i segni rossi diventata ormai un must nel vestiario dell'Orfano e cintura di campione posizionata sulla spalla: è così che Sean Morgan si presenta anche questa sera, al George R. Brown Convention Center di Houston. The Unstoppable Machine fa cenno con la mano di stoppare la musica, tira fuori un microfono dalla tasca posteriore sinistra dei pantaloni e inizia a parlare dalla cima della rampa.

    SM: Che peccato, Greg.

    Il campione del mondo si gratta la barba mentre scuote la testa.

    SM: E' un gran peccato che un discorso così sensato e intenso finisca nella più banale delle contrapposizioni tra bene e male. E io ti conosco, so che non sei una persona banale, quindi deve esserci qualcosa sotto a questa caduta di stile.

    L'Orfano indica verso il ring, in direzione Montoia.

    SM: Due mesi fa fui io stesso a definirti l'heart and soul di questa federazione e posso confermartelo ancora oggi, tu sei questa federazione. Penso che nessuno tenga a questo posto più di te, lo dimostri ogni volta che prendi un microfono e vieni al centro di questo ring aprendoti completamente alle migliaia di persone che a rotazione occupano i posti a sedere attorno al ring e a tutte quelle che ci seguono davanti ad uno schermo. E loro lo hanno capito. Loro ti amano, ti desiderano, loro hanno scelto te.

    Il dito di Morgan si sposta verso la marea di gente presente questa sera attorno al ring. Il pubblico risponde presente e mostra nuovamente tutto il loro sostegno nei confronti del number one contender. Sean aspetta che il frastuono si plachi, prima di ripartire col suo discorso.

    SM: Posso dirti che non è scontato. Anni fa, appena tu hai messo piede in questa federazione, ero io l'anima della TWC e ti garantisco che loro non mi hanno mai scelto. Ho visto gente che non voleva nemmeno vedermi percorrere la rampa, per quanto mi odiava. Ci è voluto tempo e diverse grandi prestazioni sul ring, per guadagnarmi il rispetto di molti di loro. E' bastato un singolo episodio per eliminare tutto l'affetto del pubblico nei miei confronti, l'attacco ai danni di Roxie nella puntata di Resistance precedente ad Hit The Lights. Molti di loro, due settimane dopo hanno vissuto una delle notti più brutte della loro vita, per colpa mia.

    Morgan sorride alzando al cielo la cintura, tra i fischi del pubblico.

    SM: Tutto questo, Gregory, per mostrarti come non sia scontato questo riconoscimento dal parte del pubblico. Sei stato un fine osservatore nei confronti degli altri membri del roster, ma forse perdi i dettagli quando si parla di te. La gente si alza in piedi ad osannarti dal momento che la prima nota di "Superman's Dead" risuona. Molti adulti si identificano in te, molti bambini sognano di diventare come te. Tu non hai ancora commesso nessun errore con loro e per questo sono ancora tutti con te. E' questa la differenza tra noi. Tu sei il prototipo di ciò che vogliono, io sono il prototipo di ciò che voglio essere io. Noi abbiamo la stessa passione per questa disciplina, ma con maniere totalmente diverse di dimostrarlo. Vuoi davvero ridurre tutto questo ad un mero bene contro male? Non te lo permetterò.

    L'espressione di Sean diventa seria e determinata.

    SM: Stasera sei uscito fuori e hai fatto due promesse. Hai promesso di levarmi questo titolo e hai promesso di farlo mantenendo la gentilezza che ti contraddistingue. Cosa succederà però quando ti rendi conto di non poterle mantenere entrambe queste promesse? A quale promessa darai la priorità?

    The Oprhan si ferma un attimo, cercando di cogliere la reazione di Gregory a questa provocazione.

    SM: Se vuoi un suggerimento, posso assicurarti che la gentilezza con me non è mai servita a nulla. Ti garantisco che se a Wildfire porterai la versione più gentile e pura di Gregory Montoia, l'esito sarà anche peggiore rispetto a quello di Hit The Lights.

    GM: Sai, ho già sentito dire questa cosa. Credo. Non ero esattamente nel periodo più lucido della mia vita. Ma ho scoperto che non è vero. La gentilezza basta sempre. Trattare ogni persona nel modo migliore possibile è sempre la scelta giusta. Sacrificarsi per le persone è sempre la scelta giusta. Perché a volte la gente ti delude, ma le persone ti sorprendono sempre. Ogni singola persona che ti sta guardando ti sorprenderà sempre. Perché le persone sono fondamentalmente buone. E puoi non crederci. Puoi rifiutarti di ascoltare quanto erano felici di rivederti.

    Il pubblico applaude.

    GM: Puoi rifiutarti di crederlo perché sei stato crudele, estremamente crudele, nella tua vita. Ma da tutta quella crudeltà non è nato nulla. Ma dai tuoi momenti di gentilezza nasce questo.

    Greg indica l'arena, che risponde nuovamente positivamente.

    GM: E spero tu riesca ad apprezzarlo almeno un po'.

    SM: Tengo a dissentire sul fatto che tutta la mia crudeltà non abbia portato a nulla.

    Con un sorriso gigante, Morgan guarda la cintura posizionata sulla sua spalla destra.

    SM: Ripeto, non è questo che apprezzo io. Non è questo che cerco. Certamente la reazione del pubblico al mio ritorno è stato qualcosa che mi ha colpito, non lo nego. Ma per settimane il mio flirtare con loro è stato solamente un diversivo che per poco non mi costava il match più importante della mia carriera.

    Gli applausi si trasformano nuovamente in fischi.

    SM: Essere campione del mondo è tutto ciò che conta per me. E' questa la mia missione, essere la persona che porterà la TWC alla gloria di un tempo, ridando valore a questa cintura. Come puoi vedere, le nostre missioni sono contrastanti. Uno dei due è destinato a fallire. Guardami in faccia, Greg. Questa è una faccia di un uomo che non ha più voglia di fallire.

    The Orphan indica il proprio volto con la mano libera.

    SM: Se pensi di aver visto la miglior versione di me ad Hit The Lights, quando lottavo per conquistare questa cintura, aspetta di vedere ciò che sono in grado di fare per difenderla. A Wildfire entrerò con questo titolo in spalla ed uscirò allo stesso modo. Mentre tu sarai troppo impegnato a decidere se darmi una carezza o colpirmi con un pugno, io sarò già tornato in piedi e sarò già pronto a finirti con una ginocchiata in piena tempia. Questa gentilezza che tanto insegui, sarà la tua condanna. Ti prometto però che sarò magnanimo, ti mostrerò che del buono c'è effettivamente anche in me. Ho intenzione di lasciarti un singolo, ultimo, respiro. Non sarò così bastardo da levarti pure quello. Dovrai pregare nella prontezza dei dottori nell'intervenire, se saranno abbastanza veloci avrai buone possibilità di salvarti. Altrimenti, sarai morto da martire.

    Occhi infuocati di Morgan, che sembra credere al cento per cento in ogni singola parola pronunciata. Il pubblico è rimasto colpito dalla durezza delle parole usate dall'Orfano, tanto che uno strano silenzio ha preso il sopravvento nell'arena. Dopo qualche secondo di pausa, il campione del mondo decide di aggiungere ancora qualcosa.

    SM: Per concludere la tua favoletta in cui il bene fronteggia il male, ti prometto che a Wildfire non ci sarà nessun lieto.

    GM: Molto bene. Vedremo cosa succederà fra ventotto giorni allora.

    Morgan si avvicina minaccioso a Montoia, che piega la testa di lato, osservandolo. E l'americano lentamente solleva la cintura, senza però fare altro. Greg fa un segno con la testa. E sulle immagini dei due impegnati in un duello di sguardi, noi ci salutiamo qui. Ma noi ci diamo appuntamento fra sette giorni, per l'attesissimo Gravity: Collision. Non mancate. Per ora, buona notte e buone botte.




    Credits:
    Il Capitano, Liontamer, Kid is Alive
    Christian, Kaze, KTWiz, MiriamMay, Vasio, Yuumeboo


    Edited by Il Capitano - 5/12/2022, 23:02
     
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