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Il Capitano.
Bentornati in diretta da Resistance! Siamo nel backstage, per la precisione nello spogliatoio femminile dove troviamo Lexa Blake che definire furiosa è usare un eufemismo.
La ragazza sta freneticamente rovistando nel suo trolley e ora estrae una maglietta, un paio di pantaloni e felpa di una tuta. Lexa si infila la maglietta sopra l'attire, poi la felpa e poi ancora i pantaloni che faticano a entrare visto che ha ancora addosso gli stivaletti e le ginocchiere da combattimento. Dopo qualche sforzo riesce a infilare anche i pantaloni, e ora prende la roba fuoriuscita dal trolley e la rimette dentro come va va. Fatto ciò tenta di chiudere la valigia, inutilmente, e per questo inizia a colpirla con dei pestoni per appiattirne il contenuto, emettendo versi di stizza e frustrazione a ogni colpo!
Lexa: Cazzo! Cazzo! Cazzo!
Non riuscendo nel suo intento calcia via il trolley, rovesciandone a terra tutto il contenuto, ma la nostra attenzione e quella di Lexa vanno a finire sul suo vecchio gilet con gli spuntoni...
La ragazza raccoglie l'indumento che si presenta graffiato sulla schiena, bruciacchiato su un fianco e con uno spuntone mancante sulla spallina destra. Lexa osserva con grandi occhi lucidi tutto ciò che le è rimasto del periodo di quando era la Something To Fear...
???: Tutto okay?
Lexa si volta.
Denise Galanti è alle sue spalle. La giovane sorride tranquilla, e si avvicina alla Blake, affiancandosi a lei.
DG: Non lo rimpiangerei, fossi in te.
Lexa: Non lo so Denise... Quel periodo è stato l'unico qui dentro, forse di tutta la mia vita, in cui mi sono sentita felice, rispettata... Temuta...
DG: Ti sbagli.
La Galanti si sistema il colletto della giacca.
DG: Voglio dire, anche io ho le mie "ere" di giacchette fighe, ma non è quello il punto. Tutto quel periodo ti ha fatto apparire debole e influenzabile.
L'italiana poggia una mano sulla spalla della Blake.
DG: Ti ricordi quello che ti aveva detto Ayumi? Aveva ragione.
Lexa: Mh...
La giovane Lexa quasi si rintana nelle proprie spalle, Denise invece è ferma.
DG: Guarda come sei e come stai ora. Questo è il percorso naturale di chi si avvicina a Chris Drake. E puoi reagire in due modi.
La Tiratrice alza l'indice della mano sinistra, chiusa in pugno.
DG: Uno: decidi di rimanere una comparsa per Chris, assumendone gli stessi identici tratti per non indisporlo. È quello che hanno fatto quell'idiota di sua sorella e Samantha Hart. Avevano persone che tenevano a loro e che potevano renderle migliori, e le hanno sacrificate per Chris. Oppure.
Alza anche il medio.
DG: Due: te ne stacchi, come hai fatto tu, e cerchi di ritrovare la tua identità prima di aver conosciuto Drake. E non ti sto dicendo che è facile, anzi, sicuramente è l'opzione difficile fra le due.
La Galanti sospira.
DG: Ma non lasciare che rovini anche te. Non te lo meriti. Sei ancora in tempo.
Lexa: Non sono più sicura che sia stato lui a rovinarmi, forse l'ho fatto con le mie mani...
Sospiro per Lexa.
Lexa: Prima di conoscerlo ero quella che veniva bullizzata da tutti, e non mi riferisco solo a Samantha e Noah, ma anche nella mia vita pre-TWC. L'unico che c'era per me e che mi difendeva sempre e comunque era JJ, e ora mi sembra di essere tornata allo stesso identico punto. Anzi, ora è anche peggio visto che vengo snobbata anche da brave persone come Lena Schultz...
Nuovo sospiro per la ragazza.
Lexa: Non aver ricevuto quella stretta di mano mi ha fatto più male degli sputi, i calci e gli insulti di Samantha. Mi ha fatto più male delle manipolazioni di Noah, dei comportamenti svilenti di Shepard e Takuya... Mi ha fatto più male del saltare in aria contro il Syndacate...
La giovane si passa una mano in viso.
Lexa: E questo perché all'epoca nonostante tutto quel dolore avevo la vicinanza di Chris, la vicinanza del vero Chris. E la cosa mi ha resa migliore e mi ha resa felice. Dovresti capirlo, è la stessa cosa che è successa a te con i Watchmen e i Midnight Hunters...
La Last Huntress annuisce.
DG: È vero, incontrare gli Watchmen e gli Hunters mi ha cambiata. Ma questo è normale. Tutti ci influenzano e tutti ci cambiano, fa parte della vita. Ma non mi sono messa una cuffia in testa e non ho iniziato a girare con una cuffia in testa e una mazza da baseball perché lo faceva Greg, dico bene?
Denise fa un passo indietro. Sorride alla giovane.
DG: Io sono io. È l'ora che Lexa Blake inizi a essere Lexa Blake.
Detto ciò, la Teardropper si allontana. L'altra invece resta pensierosa per qualche istante, poi torna a guardare il gilet che ha in mano e resta fissa su esso per qualche secondo. La giovane si morde un labbro e poi decide di indossare il gilet. Una volta infilato e sistemato il colletto, la ragazza sospira e annuisce, e su queste immagini noi andiamo in pubblicità.Up Next: Macarena Vargas
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