TWC Sunday Night Resistance #3

Manhattan Center, New York City, New York

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  1. Il Capitano
     
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    Il Cap

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    Vediamo Sean Morgan che cammina nel backstage a pochi minuti dal main event.

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    L'Orfano indossa la maglietta con cui l'abbiamo visto uscire fuori settimana scorsa (e disponibile nello shop ufficiale della TWC): nera con la scritta, bianca, "YOUR PREYERS HAVE BEEN ANSWERED" nella parte davanti. The Unstoppable Machine si ferma davanti alla porta dell'ufficio dei GM e, dopo averci pensato un attimo, entra senza bussare. Al suo interno vediamo esserci solamente Gareth Yvain, seduto alla scrivania che stava sfogliando dei documenti.

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    Yvain alza leggermente lo sguardo per vedere chi è entrato, con un'espressione infastidita.

    GY: Vedo che qui dentro non si usa proprio bussare.

    Morgan si gratta la testa.

    SM: Son venuto a salutare Virgil prima del match, ma vedo che non è qui.

    L'Orfano si avvicina alla scrivania, si siede in una delle due sedie predisposte per gli ospiti e, sorridendo, allunga una mano verso il co-GM.

    SM: Sfrutto comunque l'occasione per presentarmi. Piacere, sono Sean Morgan, futuro campione del mondo di questa compagnia.

    Gareth fa una smorfia.

    GY: Mr. Morgan.

    Il GM stringe la mano al wrestler di Kansas City.

    GY: Trovo sbruffone da parte tua appellarti in questo modo.

    Sean lascia andare la stretta, facendo un cenno con la stessa mano per scusarsi.

    SM: Non mi permetterei mai, era soltanto un modo simpatico di introdurmi alla nuova figura di potere.

    Morgan si guarda attorno.

    SM: Certo, un po' strettino questo posto per due persone. Avrebbero potuto darvi un ufficio a testa, no?

    Il co-GM è già tornato a dedicarsi ai documenti che stava sistemando in precedenza.

    GY: Devi chiedermi qualcosa Sean? Perché, altrimenti, sono abbastanza impegnato al momento.

    Il wrestler di Kansas City non demorde.

    SM: Hm.

    Morgan si sporge in avanti e picchietta sulla scrivania.

    SM: In realtà niente di particolare, sono passato qui sperando di incontrare un amico e fare due chiacchiere prima del main event.

    The Orphan ferma il dito e guarda Yvain, inclinando leggermente la testa.

    SM: Abbiamo un problema noi due?

    Gareth spalanca gli occhi, colpito da questa domanda.

    GY: Direi di no. Mi hai colto solamente in un pessimo momento.

    Il britannico continua a sfogliare i documenti.

    GY: Mi piacerebbe dedicarti del tempo per due chiacchiere, magari alla prossima punt-

    Morgan, infastidito, interrompo il GM.

    SM: Ehi amico, puoi almeno guardarmi negli occhi mentre mi parli?!

    Yvain interrompe ciò che stava facendo e guarda l'Orfano dritto negli occhi.

    GY: Io e te non siamo amici, mr. Morgan.

    Gareth non nasconde di aver poco gradito le parole del lottatore di Kansas City.

    GY: Non so quali idee tu ti possa essere fatto, ma il nostro rapporto rimarrà soltanto professionale. E' mia priorità evitare che si crei un certo malcontento all'interno del roster per ragioni di questo tipo.

    Gareth Yvain sospira.

    GY: Non ti ho ancora inquadrato del tutto, Sean. Virgil mi ha parlato tanto, e bene, della tua persona. Purtroppo per te, il tuo passato è presente e non può essere trascurato in maniera così leggera.

    The Unstoppable Machine si passa entrambe le mani sul capo.

    SM: Ed eccoci che ci risiamo.

    Morgan alza gli occhi al cielo.

    SM: Non mi è più permesso avere una discussione qui dentro, senza che qualcuno tiri fuori il mio passato. Le cose cambiano in tre anni sai, Gareth?

    Sean allunga la mano destra verso il co-GM, con il palmo rivolto verso l'alto.

    SM: Guarda te, ad esempio. Tre anni fa nessuno aveva la minima idea di chi fossi. Adesso invece hai il ruolo di General Manager nella federazione di wrestling più amata di tutte. Un discreto salto di qualità passare dall'essere un signor nessuno a ricoprire questa posizione di potere.

    Morgan ritrae la mano e, con essa, si gratta la barba.

    SM: Ma tu, perlomeno, volevi che io tornassi in questa federazione?

    Yvain scuote la testa, sempre guardando in direzione del suo interlocutore.

    GY: La notizia del tuo ritorno è stato accolta benissimo da tutti: il presidente, la Boards of Directors, Virgil ed il sottoscritto.

    Gareth torna a dedicarsi ai suoi documenti, aggiungendo qualcosa.

    GY: A livello professionale non ci sono problemi tra noi due, mr. Morgan.

    La porta dell'ufficio si apre e l'attenzione di entrambi i presenti nell'ufficio si rivolge verso l'ingresso.

    ??: Anche questa puntata sta per terminare, Gareth. Pronto per il main event?

    La telecamera inquadra la persona appena entrata, che si rivela essere l'altro co-GM, Virgil Brown Jr.

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    Virgil si accorge della presenza di Morgan e lo saluta con un cenno della mano.

    VB: Oh, a proposito di main event. Buonasera, Sean.

    The Orphan ricambia il gesto.

    SM: Virgil! Amico mio! Che piacere vederti.

    Virgil, sorridendo, si dirige verso la scrivania e rimane in piedi di fianco al suo collega.

    VB: Vedo che finalmente avete avuto modo di conoscervi, sono contento.

    Yvain alza lo sguardo in direzione di Morgan.

    GY: Assolutamente. Penso che sia io che Sean usciremo più consapevoli da questa stanza.

    Il britannico raccoglie un paio di documenti e si alza dalla sedia.

    GY: Prendi pure il mio posto, Virgil. Devo sistemare un paio di faccende io, spero di tornare in tempo per la fine della puntata.

    Gareth fa cenno al suo collega di sedersi. Lo sguardo di Yvain incrocia nuovamente quello del wrestler di Kansas City.

    GY: Mr. Morgan.

    Con un cenno del capo il GM saluta Sean prima di dirigersi verso l'uscita della stanza, con in mano la pila di documenti raccolti in precedenza. Quando il britannico ha lasciato la stanza, Morgan dice qualcosa a Virgil.

    SM: Non mi piace quell'uomo.

    Il GM sorride nuovamente.

    VB: Imparerai ad apprezzarlo, come hai fatto con me.

    L'attenzione dell'Orfano si rivolge verso l'orologio appeso al muro alle spalle di Virgil.

    SM: Diamine, devo andare!

    Morgan si alza e stringe la mano al GM.

    SM: Mi sarebbe piaciuto poter scambiare qualche parola in più con te, invece che col tuo collega. Avevo bisogno di discutere con un amico.

    The Unstoppable Machine si volta e attraversa tutto l'ufficio fino ad arrivare davanti alla porta e afferrare la maniglia.

    VB: Aspetta, Sean.

    Morgan si blocca, voltando leggermente la testa verso la scrivania.

    VB: In queste settimane ti ho visto sorridente come mai prima d'ora e non potrei essere più felice di ciò. Hai lottato tanto, con te stesso e con gli altri, per ottenerlo e posso garantirti che ti sei meritato di essere felice.

    Un sorriso appena accennato compare sul volto dell'Orfano.

    VB: Ho ascoltato ogni tua singola intervista, promo e interazione con altri membri del roster che hai avuto durante queste prime tre puntate di Resistance e riconosco che nelle tue parole c'è ancora il Sean Morgan che il pubblico ed il sottoscritto ha imparato ad apprezzare nel tuo precedente stint qui dentro.

    Pausa del GM.

    VB: So quanto il match tra due settimane conti per te. E devo dire che, se nelle tue parole non vedo nessuna crepa, la vedo nei tuoi occhi.

    Virgil si ferma, dosando bene le parole.

    VB: In queste settimane ho visto nei tuoi occhi un'emozione sincera, che non posso non apprezzare sapendo anche a cosa tutto ciò è dovuto. Mi è mancata, però, la scintilla. Non ho ancora rivisto quel fuoco che arde, che mi aveva colpito anni fa. Più volte mi son soffermato su quello in passato, chiedendoti di non perderlo perché era una cosa veramente rara. E' stato il motivo grazie al quale ho iniziato a vederti con un occhio diverso, perché ricordavo benissimo quello stesso fuoco nel mio sguardo quando avevo all'incirca la tua età.

    Brown nota l'orario sul suo orologino da polso.

    VB: Diamine, sta per iniziare il match.

    Il GM, dopo un'ulteriore pausa, riprende il suo discorso.

    VB: Quello che sto cercando di dirti è di ritrovare quel fuoco dentro di te e di mantenerlo vivo, perché so per esperienza personale cosa succede quando quel fuoco si spegne o si trasforma in altro.

    Attimo di silenzio nella stanza. Il sorriso dal volto di Morgan è sparito, il General Manager lo guarda da lontano in attesa di una parola o un gesto in risposta. Il silenzio è tale che si può percepire il rumore della lancetta dei secondi dell'orologio da muro mentre compie la rotazione oraria lungo il quadrante. Dopo qualche ulteriore istante, Sean abbassa la maniglia e apre la porta, prima di richiuderla sentiamo però l'Unstoppable Machine sussurrare qualcosa.

    SM: Grazie.

    Morgan chiude la porta dietro di sé e si incammina verso lo stage. Noi ci prendiamo un'ultima pausa pubblicitaria, non andate via però perché il main event è tra pochissimo! Sean Morgan e Roxie Vector contro Gregory Montoia e Debbie Dexter. I quattro lottatori che tra due settimane si contenderanno il vacante TWC World Heavyweight Championship saranno sullo stesso ring in un tag team match dal sapore di antipasto in vista di Hit The Light. Next!




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