TWC Sunday Night Resistance #3

Manhattan Center, New York City, New York

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  1. Il Capitano
     
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    Il Cap

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    Si ritorna allo show con il pubblico che urla con la giusta foga per vedere cosa sta per succedere.
    Parte una Theme Song. Quella Theme Song.



    Immediatamente le urla del pubblico si tramutano in fischi sonori e assordanti, anche se di sottofondo si sentono delle urla di approvazione. C'è chi non si nasconde nell'apprezzare la sua presenza, la sua imprevedibilità e tutte quelle caratteristiche che la rendono unica.

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    Macarena Vargas!!!
    Si presenta con la solita divisa con una piccola grandissima differenza. Tiene in mano una cintura ed è proprio quello che ha sequestrato a Lena!!! I fischi aumentano quando si accorgono come la tiene, ossia a penzoloni con la targa metallica che tocca terra e quando inizia a camminare, non fa nulla per evitare che il metallo continui a grattare il pavimento. Quando arriva a bordo ring, un tizio allunga il braccio così tanto per porgergli il microfono che vorrebbe starne il più lontano da lei. Lei ridacchia di questo episodio e lo afferra per la punta, poi se lo guarda in atteggiamento minaccioso e non fa in tempo a fargli o dirgli qualcosa che già si era allontanato. Ridacchia di nuovo. Accende il microfono, questa volta si è ricordata come si fa. Si avvicina il microfono alla bocca e il pubblico si calma.

    MV: Prima di venire qui, un tizio con una grossa cuffia e un microfono e in mano una cartellina mi si avvicina, tutto spaventato e tremante, e mi fa tipo... "Maca, tu dovresti salire sul ring e parlare di Lena. Non aspettarla, tu parla. Poi quando hai finito, arriva lei e ti interrompe.". Non gli ho detto niente. Perché voglio dirlo qui, davanti a tutti... Ma che cazzo di sistema è??? Io dovrei avere di qualcuno senza avercelo davanti. Non sono mica dei fantasmi. Però posso dire che sono tutti delle nullità del cazzo.

    La bionda alza la cintura al cielo.

    MV: Questa... Cosa dovrei farci di questa? Ho tanti modi, ho solo l'imbarazzo della scelta. Per ora, faccio questo...

    Maca fa una torsione, sta caricando per il lancio e non esita a farlo!!! Lo ha lanciato altissimo, va in aria per metri e metri e cade malamente sul mat! Fischi assordanti!!! Lei ride di gusto, poi si riprende e sale finalmente sul ring, ovviamente mai al centro dove le telecamere potrebbero inquadrarla meglio. Ignora completamente quella cintura, per il momento.

    MV: Da quanto mi hanno raccontato, dopo questa sceneggiata di stasera ci sarà quello che voi chiamate Pay Per View. Mi sono chiesta cosa cambia quale differenza ci sia tra uno Show e un Pay Per View quando entrambi funzionano allo stesso modo. Oh, se non si fosse capito... vi sto prendendo per il culo a tutti voi.

    Ancora fischi assordanti che durano poco perché riprende subito la parola.

    MV: Vogliamo parlare di questa Lena finalmente? No.

    Di nuovo, fischi assordanti.

    MV: Scherzavo.

    I fischi non si placano.

    MV: Quella cintura... Non ci avete mai pensato cosa potrei aver fatto? Forza. Fate lavorare un po' i vostri cervelli che non siete qui per riposare. Forza. Forza.

    Maca si gira in cerca di risposte e ascolta qualche ipotesi in quei fischi di sottofondo. Per diverse volte, scuote la testa. Interessante come, forse per la prima volta in assoluto, interagisca con il pubblico. Alla fine, perde la pazienza.

    MV: Come immaginavo, non ci siete arrivati. Siete troppo semplici e ingenui.

    La carcerata si avvicina alla cintura, si accovaccia piegando le ginocchia e praticamente ci parla alla cintura.

    MV: Povera cintura. Potrei averla maltrattata. Forse, e ripeto forse, potrei averla arricchita con del materiale... organico?

    Il pubblico si fa improvvisamente in silenzio totale. Silenzio glaciale. Sospetto. Tremendo sospetto.

    MV: Chissà... Potrei averci sparato della merda sopra. Siete troppo lontani per sentirne l'odore o forse qualcuno l'ha lavata al volo prima di portarla qui. Oppure... un po' di sperma come marchio. È un simbolo inutile ma chi se ne importa? Oppure... un po' di veleno in punti che conosco solo io?

    Il silenzio è agghiacciante. Tante volte ci sono stati dei maltrattamenti ma molto probabilmente non si era mai arrivati a così tanto, in prospettiva. Sempre se l'abbia fatto davvero. Non molti sarebbero capaci di dire o fare una cosa del genere. Lei sarebbe capace di farlo. Sicuro. Ed è per questo che molti deglutiscono e i sentimenti sono diversi ma tra tutti sicuramente prevale un grande imbarazzo.

    MV: Tutti muti, eh?

    Maca sorride. Trattiene a stento una risata. E alla fine ride. Ride di gusto in modo sguaiato, malefico, genuino, irritante come proprio non l'avevamo mai vista prima d'ora qui, in questa federazione. Un tremendo sospetto si insinua tra la folla. Lei fatica a riprendersi e calmarsi, ma dopo un bel po' ci riesce.

    MV: Potrei. Ma non l'ho fatto.

    Il suo sorriso malefico è in bella mostra. E il pubblico la fischia così tanto come poche volte era capitato in passato. Venire presi in giro in questo modo non è stato affatto gradevole, specie da una come lei. I fischi sono così lunghi che Maca alza il microfono e vuole tornare a parlare ma il pubblico non glielo permette. Quindi lei nota un tizio dell'organizzazione che le fa segno di aspettare. Lei scrolla le spalle e aspetta. Aspetta. Aspetta. Alla fine i fischi si abbassano.

    MV: Suvvia... Cosa vi aspettavate da una come me? Dei trattamenti speciali? Di favore? Nah. Lena... Per me, alla fine, tu non sei altro che una di un ranking alto perchè sei stata campionessa ma che poi non hai fatto più nulla di decente, almeno a quel poco che mi hanno raccontato. Ricordo solo che mesi fa mi hai tempestato di pedate. Ricordo solo che mi hai fregato la cintura. Ricordo solo che chi mi fa certe cose, arriva sempre il momento che non la passa liscia. Ho un vago ricordo che qui ci sono delle possibilità di confrontarci in diversi modi, tra qui un ring con delle regole del cazzo.

    Breve pausa.

    MV: Lena, vuoi farti vedere e ricordarmi come funzionano queste regole del cazzo del wrestling?

    Un attimo di silenzio…



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    Fa il suo ingresso nel Manhattan Center Lena Schultz, con un’espressione visibilmente alterata in volto. Indossa una giacca di ecopelle nera - che immediatamente si sfila con gesto secco, lanciandola a terra sullo stage - sopra una maglietta bianca dei Pisciosangue, band hardcore punk italiana. L’atleta svizzera percorre la rampa a passo deciso, per poi fare il suo ingresso nel quadrato scivolando sotto la prima corda. Si rialza immediatamente e va faccia a faccia contro Maca, strappandole il microfono di mano.

    LS: Non hai capito.

    Appoggia la fronte a quella di Maca.

    LS: Non me ne frega un cazzo delle regole.

    La Secret Weapon dà una fugace occhiata periferica, alzando il braccio libero.

    LS: A ‘sto giro non ti sei portata la gang, noto.

    Bruscamente si allontana dal viso della Insane, schioccando la lingua.

    LS: Strano, l’unico modo che hai per essere rilevante è accollarti a qualcuno. Ma non importa. Non potrebbe sbattermene di meno di tutto quello che hai detto, esattamente come a te non interessa della cintura che mi hai rubato, o di quella che io ti ho rubato.

    La Schultz raccoglie da terra la sfortunata cintura.

    LS: Sai invece a chi frega, di questa? Alla sottoscritta! Non che tu possa saperlo, ma sono anni che difendo questo sport da stronzetti viziati, che siano borghesotti cresciuti nella palestra privata di paparino come la tua tag team partner, oppure gente come te.

    Lena indica l’ispanica.

    LS: La tua intera esistenza in quanto atleta è un disonore, un errore burocratico, che come al solito toccherà A ME cancellare perché qualche idiota incravattato non sa fare il suo lavoro. Tutto questo per dire…

    La Lethal Weapon appoggia nuovamente sul mat il Women’s Championship.

    LS: … vuoi lottare, testa di cazzo?

    Boato della folla! Lena lancia letteralmente via il microfono, mentre Maca annuisce. Le due si squadrano un attimo… poi Lena afferra Maca per il collo! Ovviamente la Vargas non ci sta e le due entrano in clinch… ma subito la security dell'arena interviene per separarle! Cori "Let Them Fight!" dagli spalti…

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    … ma Virgil Brown Jr. e Gareth Yvain fanno il loro ingresso sullo stage! Entrambi i general manager sono muniti di microfono.

    GY: Calmate i bollenti spiriti, ragazze. Abbiamo già abbastanza caos in questo show senza che vi ci mettiate anche voi due per la terza puntata di fila.

    Sul ring, la security tiene le due separate ad angoli opposti.

    VB: Ma siamo consapevoli che questa situazione richieda un match risolutivo. Quindi, siamo qui per rendervelo ufficiale. Maca contro Lena Schultz, a Hit The Lights!

    Il pubblico approva, e l'annuncio sembra placare un minimo le due lottatrici, che tengono entrambe puntate lo sguardo verso lo stage.

    VB: Avete parlato del valore che queste cinture ormai inattive hanno per voi. Dunque, ho convinto il mio collega a mettere in palio sia il World Women's Championship che il World Tag Team Championship.

    GY: Senza valenza alcuna sugli albi d'oro, ovviamente.

    VB: Ma dovrebbe darvi un motivo in più per combattere.

    GY: Ora, per favore, disperdetevi.

    Maca e Lena si guardano. Le due si lanciano qualche insulto non udibile a distanza, poi Maca viene cortesemente scortata fuori dal quadrato dalla security, mentre Lena viene semplicemente tenuta d'occhio. La svizzera riprende il titolo femminile dal tappeto, e lo alza al cielo in direzione di Maca, e sugli sguardi fra le due, noi andiamo in pubblicità!





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