TWC Sunday Night Resistance #2

Manhattan Center, New York City, New York

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    And now, from the birthplace of TWC, the Manhattan Center, New York City. TWC proudly asks you to stand up for: Sunday Night Resistance #2!



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    I
    LOVE
    THE
    WAY
    YOU
    HATE
    ME



    Resistance questa sera inizia allo stesso modo con cui si è concluso due settimane fa!



    SEAN MORGAN



    Sulle note di "Love The Way You Hate Me" fa il suo ingresso The Unstoppable Machine, Sean Morgan! Jeans lungo e giacchetta di pelle, come da tradizione, solo che questa volta la giacca è completamente chiusa, senza lasciare intravedere cosa c'è sotto. Arrivato in cima alla rampa il wrestler di Kansas City si ferma e abbassa la cerniera della giacca, per poi aprirla a mostrare una maglietta nera con una scritta bianca "YOUR PREYERS HAVE BEEN ANSWERED". Morgan si leva del tutto la giacca, gettandola per terra e voltandosi per far leggere a tutti il retro della maglietta su cui, oltre al logo TWC, vediamo un'altra scritta, sempre bianca, "THE ORPHAN IS BACK". Boato del pubblico al nuovo merchandise di Sean Morgan, che come tutto il merch legato alla federazione potete acquistare direttamente sul sito TWC.com. The Orphan con passo spedito si avvia verso il ring, arrivato in zona si fa passare un microfono da un membro dello staff e si posiziona al centro del quadrato.

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    SM: Signore e signori, benvenuti a Sunday Night Resistance!

    Il pubblico è in visibilio, quasi tutti sono ancora in piedi ad applaudire il rientrante wrestler di Kansas City. Morgan sembra pronto a prendere la parola.

    SM: .. Dio quanto è bello essere tornati!

    Sospiro di Morgan che riecheggia nel microfono, diffondendosi per tutta l'arena. Il pubblico inizia ad intonare un coro.

    Pubblico: Welcome back! Welcome back! Welcome back!

    SM: Non sentivo questi cori dalla puntata numero cento di Indoor War. Stiamo parlando di tre anni fa, gente. Vedo che però il vostro entusiasmo non è cambiato affatto e..

    Morgan viene interrotto dal pubblico.

    Pubblico: You still got it! You still got it!

    SM: No, ragazzi. You still got it!

    Sorriso dell'Orfano, che riceve l'ennesima ovazione della serata che questa volta però interrompe quasi subito chiedendo un attimo di silenzio.

    SM: Intorno a voi, tante cose però sono cambiate. Prendete esempio dallo show di punta di questa federazione: da Indoor War a Resistance. Dal venerdì sera alla domenica sera. Da centoquarantanove episodi all'apertura del secondo episodio. Nuovo nome, nuovo logo, nuova linfa. Anche al comando di questo show le cose sono cambiate: il mio vecchio amico Virgil non è più solo al comando. Non ho ancora avuto il piacere, ma sono molto curioso di avere la mia prima chiacchierata con mr. Gareth Yvain, sperando di lasciargli una prima impressione migliore rispetto a quella che lasciai al buon vecchio Virgilio tenendo in ostaggio sua nipote, ecco. Quell'uomo non me l'ha ancora mai perdonato del tutto, diamine.

    Ghigno di Sean, che sussurra uno "scusami" rivolto alla telecamera.

    SM: Il nuovo co-general manager non è però l'unica persona con cui non ho mai interagito, questo spogliatoio è pieno di persone che sono sicuro aspettano la loro occasione per un "talk with the orphan". Due settimane fa ho avuto modo di vedere per la prima volta questo roster e diamine se è piena di talento. Da mie vecchie conoscenze come Greg, Damien, Yì Lì Xu e Chris Drake a nuovi personaggi che ho un sacco di interesse nel conoscere meglio, partendo da Megumi Shibata. Quella ragazza due settimane fa si è dimostrata una vera combattente e, nonostante avesse già combattuto un match poco prima, mi ha messo alle strette, andando persino vicino alla vittoria. Megumi, sappi che sarò più che felice di concederti un rematch in futuro.

    Applauso del pubblico per la Cecchina.

    SM: Come dissi già durante Indoor War numero 100, il non poter essere presente su questo ring mi ha portato a un distaccamento dalla disciplina. Non potevo vedere altre persone fare ciò che amavo e che il mio corpo non mi permetteva più di fare, quindi ho smesso di seguire la TWC. Il wrestling, però, ha sempre rappresentato una dipendenza in me ed è bastato una minima dose in quella pazza serata di tre anni fa per far riaccendere la passione. Fu la scelta corretta? Assolutamente no, né il mio fisico né la mia testa era pronta ad un ritorno alla competizione, ma l'astinenza da questo mondo mi aveva reso debole e insicuro. Io avevo bisogno del wrestling, più di quanto il wrestling ne avesse di me, in quelle condizioni. Ed ecco come ciò ci porta a Zero Hour 2019. Il mio cammino qui dentro è sempre stato ragionato, calibrato, anche subdolo e meschino, devo ammetterlo. Ma mai, nel mio prime, avrei commesso l'errore di abbassare la guardia, permettendo a Travis Miller di attaccarmi nel backstage poco prima del mio match contro Big Black Boom. Quello è stato più che un campanello d'allarme, mi ha dimostrato che, senza un recupero totale fisico e mentale, io non avrei più potuto competere in questo mondo. Ho scelto di prendermi tutto il tempo necessario per poter tornare con la stessa fame e la stessa lucidità che mi ha permesso di scalare velocemente le gerarchie di questa federazione. A questo vanno aggiunti l'esperienza decennale in questo mondo e la consapevolezza completa del mio corpo e dei suoi limiti. Sono nella forma migliore della mia vita e nulla, questa volta, mi impedirà di consacrarmi come volto di questa federazione.

    Morgan fa cenno al cameraman di avvicinarsi e guarda dritto dentro l'inquadratura, abbassando il tono di voce.

    SM: Travis, ho letto che nel frattempo tu ti sei ritirato. Ritieniti fortunato di averlo potuto fare con dignità al centro del ring, perchè con me non ci sarebbero state seconde possibilità. Ti avrei colpito alle spalle di sorpresa, come hai fatto tu. Magari all'esterno dell'arena, in una serata invernale, ti avrei piantato il mio piede di porco in piena nuca e saresti caduto faccia a terra nella neve in modo da avere una testimonianza diretta su cosa si prova a mordere il ghiaccio. Ma tutto ciò non è accaduto, quindi puoi stare tranquillo e tirare un sospiro di sollievo.

    Occhiolino dell'Orfano con il pubblico che sembra aver apprezzato il riferimento di Sean al nome delle trademark moves di Miller.

    SM: Sono stato presente in circa settanta puntate di Indoor War, general manager di Frontline nel periodo in cui quello show era sulla bocca di tutti, ho presenziato in praticamente qualsiasi PPV che questa federazione ha proposto, girando l'America e l'Europa, ma non c'è mai stato uno show con un nome così adatto al sottoscritto come questo. Come ha detto Gregory Montoia due settimane fa, ognuno darà a questo nome il significato che meglio crede e quindi penso sia arrivato il momento del mio. Resistance è il sogno di un ragazzino senza genitori di diventare un wrestler e di raggiungere il titolo del mondo. Resistance è la tenacia che ho sempre dimostrato ogni volta che sono entrato tra queste corde e che mi ha portato a Roma, contro Jack Keenan, nel Main Event, a lottare per il TWC World Heavyweight Championship. Resistance è la mia capacità di non arrendermi, nonostante una decina di dottori mi avessero detto che non sarebbe stato più possibile mettere piede su questo ring. Resistance è il mio essere tornato qui a fare quello per cui sono nato. Resistance è il mio passato, il mio presente, ma soprattuto il mio futuro. Resistance è Sean Morgan. And This. This is..

    Pubblico: JUST THE BEGINNING!

    Atmosfera pazzesca. Tutto il pubblico ha completato a gran voce la catchphrase di Morgan, che da troppo tempo non avevamo avuto più modo di sentire live in uno show TWC. L'Orfano è visibilmente emozionato e fa un cenno di ringraziamento verso il pubblico.



    Ed ecco risuonare la theme song di uno dei suoi avversari di Hit The Lights.

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    Gregory Montoia compare sullo stage, uscendo dal tunnel di destra, annuendo convinto. Il canadese indossa una maglietta a maniche lunghe nera della TWC, a cui ha applicato una stellina indaco sul colletto, e un paio di jeans grigi, e stringe nella mano sinistra, a cui possiamo vedere un anello d'oro al mignolo, un microfono. Greg dà il cinque a chi glielo chiede in prima fila, per poi saltare sull'apron e oltre la terza corda in due fluidi movimenti, entrando sul quadrato e sciogliendosi in un sorriso.

    GM: So che normalmente il protocollo prevedrebbe altro, ma sono veramente troppo contento di vederti qui.

    La Indigo Star propone un fist bump a Sean, che dopo un istante ricambia.

    GM: Molto bene, ora che abbiamo rotto ogni convenzione di come si inizia una cosa come questa, procediamo con un piccolo ripasso storico, cosa ne dici?

    Montoia si appoggia alle corde, sorridendo di nuovo.

    GM: Perché per quanto non creda di essere particolarmente importante per la tua carriera, tu lo sei per la mia. Come ho detto due settimane fa sei stato il mio primo avversario in PPV. Sei stato la mia introduzione qui, potremmo dire. Ma quando ci siamo affrontati ero molto diverso da quello che sono adesso. Ero molto sicuro di alcune cose di cui non ho più certezza ed ero molto insicuro su cose che ho confermato. E credo sia poetico che il tuo primo match in PPV dal tuo ritorno sarà contro di me. Lance Murdock lo chiamerebbe un cerchio che si chiude.

    Greg fa l'espressione di qualcuno che sta mangiando un boccone estremamente amaro.

    GM: Quindi, bentornato, Sean Morgan, davvero. Bentornato dove ti spetta.

    Il canadese sorride.

    GM: Ma anche benvenuto. Come hai detto tu, è cambiato tanto, tantissimo in questa federazione. E fra ventotto giorni ci incontreremo in una splendida battaglia per determinare il nuovo campione del mondo. E se quando sono arrivato io tu eri il dark horse della federazione, ora lo sono io. Ed ho intenzione di vincere quel match. Non sono mai stato particolarmente fan dei titoli, ma so che posso fare qualcosa di buono con quello. Quindi non aspettarti un match semplice, o una vittoria, perché se ti ricordi la scorsa volta che ci siamo incrociati, io sono mille volte meglio di allora.

    SM: Speravo uscissi fuori, Greg. Ho visto il tuo tweet in settimana, ma ho preferito aspettare un confronto faccia a faccia stasera per risponderti. Ed eccoci qui, signore e signori, due dei partecipanti del main event di Hit The Lights!

    Applausi del pubblico.

    SM: Come dimenticare il nostro ultimo scontro, una sconfitta che non ho mai digerito. Sai, in poco tempo ho visto debuttare te, Lukas Sannhet e Randy White. Tutti e tre intenzionati a lasciare un segno qui dentro e tutti e tre ci siete riusciti, in un modo o nell'altro. C'è una cosa che vi accomuna più di tutte, tutti e tre siete diventati qualcuno nel momento in cui avete condiviso il ring con me. Anche se non sono mai stato il volto di questa federazione, io ero la fottutissima anima della TWC!

    Morgan punta il dito contro la propria faccia.

    SM: Due su tre sono caduti, Greg ne è uscito vittorioso. Hai ragione a definirmi importante per la tua carriera, ma sappi che tu nella mia sei una rivincita che ho bisogno di prendermi. Soprattutto ora, dove i ruoli si sono invertiti. Ora tu sei l'heart and soul della TWC, mentre io sono quello che ha bisogno di questa vittoria. E per quanto tu ti sia guadagnato il mio rispetto, nel corso del tempo, ti prometto che farò qualsiasi cosa pur di chiudere questo cerchio.

    Greg annuisce.

    GM: Oh, lo so bene.

    Il canadese sorride.

    GM: Ed è divertente tu abbia deciso di citare Lukas Sannhet, perché se tu sei stato il mio inizio, lui è stato quello che mi ha reso quello che sono adesso. Non volontariamente, certo, ma è la verità.

    Montoia indica Morgan.

    GM: E non vedo l'ora di mostrarti che è vero, non solo sono l'heart and soul di questa federazione, ma anche il dannato miglior wrestler che io sia mai stato. Quindi ti faccio questa promessa, Sean Morgan, e non apprezzo fare promesse senza mantenerle, ad Hit The Lights se non porterai un wrestler infinitamente migliore di quello che mi hai mostrato fino ad ora, non ti permetterò di prenderti alcuna rivincita.

    SM: Rimarrai stupito da ciò che questo corpo riesce a fare, quando è al cento per cento.

    Morgan guarda fisso in direzione Montoia, sfidandolo con gli occhi. Dopo qualche secondo di tensione, The Orphan fa un sorriso e riprende la parola.

    SM: Direi che dopo lo scambio delle promesse possiamo finalmente convogliare a nozze. Per la luna di miele ho pensato a due sedute al tavolo dei commentatori. Ho visto che ti è piaciuto molto due settimane fa e tra poco inizia la battle royal, quale migliore occasione per flirtare ancora un pochino.

    Ghigno dell'Unstoppable Machine. Greg fa spallucce.

    GM: Oh, per me va bene, ma non sentirti in colpa se tu non sei in forma come me nel commentare.

    E sulle immagini dei due che scendono dal ring, dirigendosi verso il tavolo di commento, noi ci prendiamo una pausa. Ma non andatevene. Resistance continua.




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