TWC Sunday Night Resistance #1

Manhattan Center, New York City, New York

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  1. Il Capitano
     
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    And now, from the birthplace of TWC, the Manhattan Center, New York City. TWC proudly asks you to stand up for: Sunday Night Resistance #1!



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    Ed ecco risuonare la theme song di Gregory Montoia, accolta molto positivamente dal pubblico di casa. E dopo qualche istante ecco che qualcuno compare sullo stage, passando dal tunnel di destra.

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    Al canadese viene tributata una calorosa ovazione, a cui risponde con un accenno di inchino a mani congiunte, sorridendo appena. Come possiamo vedere il Last Act fo Mercy indossa una felpa nera della TWC con cappuccio, unica nota di colore una stellina indaco cucita sul lato sinistro del colletto, e dei jeans, e porta la barba e i capelli castani leggermente più lunghi di come li aveva l'ultima volta che lo abbiamo visto. Gli occhi nocciola dello, come abbiamo saputo da fonti ufficiali, ex campione del mondo, scrutano il palazzetto per un istante, e poi Greg annuisce, dirigendosi verso il ring dando il cinque a tutti quelli che glielo chiedono dalla prima fila. Arrivato a bordo ring si guarda un attimo attorno, abbassando la testa, poi fa il giro attorno al ring, andando a salutare Jessica Rose, la nostra storia announcer, il timekeeper, e Hikari Stern e Michael Campbell, i nostri commentatori. Montoia annuisce, ringraziando silenziosamente l'addetto che gli allunga un microfono, per poi rotolare dentro il quadrato. Greg si guarda attorno, per poi sedersi al centro del ring a gambe incrociate, portandosi il microfono alla bocca.

    GM: We...

    Montoia abbassa la testa, chiudendo gli occhi, e il pubblico applaude incoraggiante. Greg annuisce, passandosi la mano libera sul volto.

    GM: Quando sono arrivato in questa federazione non prestavo molta attenzione a certe cose. E sono arrivato qui piuttosto presto, anche se tutti non se lo ricordano. Ero nel backstage di Indoor War #41. Molti non se ne sono accorti, certo. Non c'era ancora bisogno di me. Ho seguito il primo campione mondiale TWC per ventidue episodi. E poi sono dovuto andarmene. Ho dovuto proteggere coloro a cui tenevo, fino a quando non c'è stato davvero bisogno di me. Ad Indoor War #75 sono ricomparso, mascherato, per proteggere questo posto. Ad Indoor War #78 mi sono tolto quella maschera, insieme a Viola Vixen e Jessica Morton. È stato l'inizio degli Watchmen. È stato il mio vero inizio qui. Sono arrivato per affrontare uno dei figli di puttana più tosti della storia di questa federazione, Sean Morgan. Ma c'era una cosa che continuavano a dirmi, e che non riusciva ad interessarmi. Ogni giorno mi telefonava qualcuno per chiedermi che musica volessi mentre entravo in arena. E io non avevo il mindset, non avevo la testa per pensarci. Fortunatamente non ero solo. Viola un giorno è entrata nel mio appartamento e mi ha fatto ascoltare una canzone. E mi ha detto che avrei dovuto pensare di usare quella come entrata. E io ho detto: ok.

    Greg fa spallucce, facendo un altro mezzo sorriso.

    GM: Beh, è la canzone che avete sentito oggi.

    Montoia indica lo stage con la mano sinistra, l'anello d'oro che ha all'anulare che brilla nella luce dell'arena.

    GM: La canzone che mi ha accompagnato ogni volta che sono andato a combattere. La canzone che significa, in un qualche modo, me. E probabilmente non ci avete mai pensato, ma sapete cosa significa quella canzone? Perché in definitiva io non ci ho pensato, prima di cucirmela addosso. Ho solamente ascoltato il ritornello, ho pensato al fatto che Leonard Black non c'era più a proteggere questa federazione, che non c'erano più eroi, ed era il momento che qualcun altro facesse il suo dovere. Ma quella canzone significa qualcosa di diverso. Significa che è impossibile crescere in mezzo ad un mondo che chiede la scelta fra straordinario ed oblio. Significa che gli eroi che si vedono in televisione non sono reali. Significa che nessuno è in grado di sopravvivere a questa pressione, nemmeno Superman.

    Il canadese annuisce, portandosi la mano sinistra al petto.

    GM: E a quel punto mi sono chiesto cosa sono io. Cosa voglio essere io. So che qualsiasi cosa io faccia, qualsiasi cosa io dica, qualsiasi cosa io scelga, sarò un esempio. Positivo o negativo. Lo sono stato dall'inizio. Ed è stato molto difficile. Estremamente difficile. Perché sono una persona difficile. Perché sono intransigente ed antipatico. Perché sono freddo e chiuso. Perché sono diffidente e disilluso. E non siamo riusciti a creare un rapporto, io e voi. Entravo nelle arene, ed eravate contenti di vedermi, ma non c'era nulla di più. Nel mio primo match in PPV, contro Sean Morgan, io ero lì per difendere tutti voi, ma dannazione se Sean Morgan era più cool di me. Lui era spavaldo e sbruffone, così convinto di sé da fare luce, ed io ero saccente e insicuro, perché non avevo davvero idea di chi fossi. E abbiamo combattuto. Abbiamo combattuto un ottimo match. Chiunque voglia farsi una cultura vada a vedersi un match di Sean Morgan. Stavamo arrivando alle fasi finali, e Sean aveva già provato a colpirmi con uno dei suoi fidati piedi di porco. Stavamo lottando, e lui dal nulla tira fuori una Hurricanrana, che non aveva mai fatto, spinge via l'arbitro per distrarlo, prende un altro piede di porco dallo stivale e mi colpisce in pieno. Lancia via l'arma, si lascia cadere su di me, uno... due... alzo la spalla. Non ho perso. Ma Sean è stato mille volte più capace di me di relazionarsi a voi. Non avete tifato me. Avete fischiato lui. Ma io non ho capito. Onestamente ho sempre capito molto poco. E siamo andati avanti così. Ho vinto i titoli di coppia insieme ad Andy Scrull, ho battuto Andy Scrull a War of Change, ho combattuto per il titolo del mondo contro le tre persone meno piacevoli del pianeta, ho lottato per il titolo United States, ho lottato contro il tag team meno piacevole del pianeta, contro Damien, il diavolo stesso e nonostante questo non sono mai riuscito ad aprirmi con voi. A spezzare il muro che ci divideva. Fino a quando non ho affrontato Lukas Sannhet a War of Change, un anno e mezzo fa. E Lukas mi ha portato allo stato peggiore in cui sono stato in vita mia. Mi ha distrutto, fisicamente e mentalmente. Mi ha portato ad un passo dalla morte. Ed è lì che ho capito, finalmente. Ho capito che il mio dovere non era verso questa federazione, ma verso di voi.

    Greg indica il pubblico.

    GM: Che per farmi capire dovevo per prima cosa farvi capire quanto ci tenessi a voi. Ad ognuno di voi. E appena l'ho fatto. Appena ho aperto questo canale mi avete ripagato con un torrente di forza e un supporto incondizionato. E ho demolito la montagna passo dopo passo, sconfiggendo Lukas Sannhet. Nessuno ci era mai riuscito prima e nessuno ci è riuscito dopo, ma non grazie a me. Grazie a voi. E questo torrente di supporto non si è mai fermato. Non quando ho affrontato Matt Thunder, non quando ho affrontato Chris Drake e la sua banda, non quando ho affrontato Imogen Forsythe, non quando ho affrontato Noah Benson e neppure quando sono tornato ad affrontare Lukas Sannhet, a War of Change per la seconda volta, sconfiggendolo e diventando campione mondiale. Non mi avete mai lasciato, ed io spero di non avere mai lasciato voi. Il che mi porta al punto. Cosa voglio essere ora. Ora che i Leonard Black, i Sigfried Jaeger, ma anche i Jack Keenan e i Lance Murdock non sono più in questa federazione. Voglio prendere il loro posto? Voglio essere una guida? Un esempio? Un eroe?

    Montoia scuote la testa.

    GM: Non so. Non credo. Voglio provare qualcosa di diverso. Voglio ascoltare voi. Perché, nonostante tutto, siete ancora qui.

    Il canadese si rialza in piedi.

    GM: Dopo tutto quello che è successo siete ancora qui. E quando avete sentito la mia musica siete saltati in piedi. Perché nonostante abbia parlato molto di me, oggi, oggi è per voi. Il nome di questo show, che non ho ancora citato nemmeno una volta, è Resistance. Ogni singola persona in quel backstage lo interpreterà in maniera diversa, ma per me questa è la vostra resistenza. Ogni singola persona che è venuta qui ancora una volta, pronta a lottare insieme a me. Questo show è per voi. Per ognuno di voi. Io sono per voi. Questo è quello che voglio essere. Voglio combattere insieme a voi. Voglio resistere. Resistere all'oscurità. Resistere al male. Resistere alla inazione. Sono con voi.

    Il pubblico applaude.

    GM: Ed è quello che guiderà la TWC intera, perché non siamo morti, e siamo ben lontani dal farlo. Siamo i No More Heroes! Siamo i Fred Franke! Siamo le Lucy Fisher! E siamo i Maximilian Powell! E i Luke Stones! Siamo ogni singola persona in quel backstage, che non vede l'ora di uscire qui fuori e portarvi il meglio che il mondo può offrire. Siamo il passato! Siamo il presente! Siamo il futuro! E resistiamo!

    Il canadesi si avvicina alle corde.

    GM: Questo è quello che siamo! T! W! C!

    Boato del pubblico!

    GM: Non vi ho sentito bene! T! W! C!

    Boato ancora più forte.

    GM: NON VI HO SENTITO BENE! T! W! C!

    BOATO DEL PUBBLICO!

    GM: È TUTTO QUI QUELLO CHE SAPETE FARE? T! W! C!

    L'ESPLOSIONE DI URLA DEL PUBBLICO FA TREMARE I MURI!

    GM: BENVENUTI A RESISTANCE!



    Ma ecco che una theme song interrompe il wrestler, e dopo qualche istante due figure escono dal backstage, usando un tunnel a testa.

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    Sono Gareth Yvain e Virgil Brown Jr., i nostri co-General Manager, che procedono vero il ring a passo spedito, entrambi armati di microfono. Montoia si va a sedere sulla seconda corda, alzando la terza per aiutare entrambi ad entrare sul ring. Il canadese saluta entrambi con un cenno del capo, ma Brown gli chiede una stretta di mano. Greg accetta, facendo un mezzo sorriso, per poi dirigersi verso le corde per uscire dal quadrato.

    GY: Non te ne andare, Gregory. Siamo qui per una cosa che riguarda anche te, e sarebbe poco elegante rispedirti nel backstage per ascoltarla.

    Montoia allarga le braccia, facendo un altro mezzo sorriso, per poi andare ad appoggiarsi alle corde.

    VB: Buona sera, New York.

    Il pubblico risponde calorosamente.

    VB: E buona sera al resto del mondo. Gregory Montoia ha fatto un eccellente lavoro nel prepararvi al primo episodio del nostro nuovo show, e per questo dobbiamo ringraziarlo. Così come tutti voi avete fatto un eccellente lavoro nel riaccoglierci con questo calore. Quindi dobbiamo ringraziare anche voi.

    Virgil applaude, mettendosi il microfono sotto il braccio, e il pubblico reagisce positivamente.

    GY: Ma non siamo qui solamente per ringraziarci a vicenda, Virgil. Siamo qui per fare degli annunci sul percorso di questa federazione. Sul futuro che attende tutti noi. Perché questa sera, questa ripartenza, non è semplice facciata, ma un vero nuovo inizio. Abbiamo dato una scossa profonda al nostro roster, abbiamo dato una scossa profonda ai nostri titoli, abbiamo dato una scossa profonda ai nostri show. Per cui partiamo subito, annunciando il nostro primo evento speciale dopo la ripartenza. Il sedici ottobre, al Madison Square Garden, la TWC vi porterà Hit the Lights!

    Il pubblico reagisce con un boato alla notizia dello show nello storico palazzetto.

    GY: E sarà un evento speciale davvero, perché vedremo coronare due nuovi campioni, come non succedeva da sette anni.

    VB: Infatti, ispirati dagli ideali fondanti di questa nazione, coroneremo il primo TWC Freedom Champion in assoluto. Un titolo rivoluzionario, completamente Openweight, che permetterà agli atleti che lo vinceranno di difenderlo ovunque, anche fuori dai confini della Total Wrestling Corporation, e a chiunque di sfidare per lo stesso, indipendentemente dallo stato contrattuale con la TWC.

    Altro boato del pubblico.

    GY: Ora, non sono sicuro sugli ideali fondanti di questa nazione, ma mi sembra un prospetto davvero interessante. Ma non finisce qui, perché a seguito della vacanza del titolo mondiale, abbiamo deciso di stabilire un torneo, che si chiuderà con un Triple Threat nel main event di Hit the Lights, coronando il nuovo TWC Undisputed World Champion!

    Il pubblico applaude.

    GY: Ora, vi chiederete come funzionerà il torneo, ed è molto semplice. Sono stati selezionati sei atleti, che si sfideranno oggi per decidere i primi due partecipanti al Main Event di Hit the Lights. Fra due settimane invece si terra una Ten-Men Battle Royal aperta sia agli atleti che non sono stati selezionati, che a chi uscirà sconfitto da questa puntata, sia a chiunque sia disposto a partecipare, anche se esterno alla TWC, per stabilire l'ultimo partecipante.

    VB: Ed è qui che entri in gioco tu, Gregory.

    GM: Sono tutto orecchi.

    VB: In quanto ultimo campione, sei stato inserito di diritto nei sei partecipanti di oggi.

    GY: Contro il mio parere, vorrei sottolineare.

    VB: Sempre che tu sia disposto.

    Montoia guarda un istante a terra, per poi annuire.

    GM: Sì, sono dentro.

    VB: Molto bene, riveliamo quindi il tabellone!

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    Il pubblico ha una reazione mista ai nomi annunciati, con quella che sembra soprattutto sorpresa per il misterioso Joker. Gareth annuisce.

    GY: Ebbene sì, abbiamo organizzato una piccola sorpresa per voi, che sveleremo nel main event di stasera, giusto per rendere più interessante il resto.

    VB: Molto bene, credo che sia il momento di mandare Gregory a prepararsi.

    GY: Davvero, anche perché il suo sarà il primo match della serata.

    Montoia annuisce, l'espressione già concentrata.

    VB: Benvenuti a Resistance, e buona continuazione!

    E sulle immagini dei due General Manager che salutano il pubblico, noi ci prendiamo la prima pausa di Resistance. Ma non cambiate canale, abbiamo appena iniziato.




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    Edited by Il Capitano - 4/9/2022, 21:59
     
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