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Indoor War Files #3
???: Mi sta prendendo per il culo?!
L’aria nell’ufficio è tesa, più o meno come previsto.
Il co-General Manager Gareth Yvain è seduto alla sua scrivania. Porta un completo nero, indossato con eleganza su una camicia bianca. La sua espressione è tranquilla, ordinata, e gli occhi azzurri scrutano Lena Schultz, in piedi davanti a lui. L’atleta svizzera indossa una canottiera nera con rimasugli di colorazione tie dye, dei pantaloncini da basket abbinati al rosso dei capelli sbarazzini e scarpe da corsa nere; sulla sua spalla sinistra siede il TWC World Women's Championship.
GY: Linguaggio, signorina Schultz.
Lena si schiarisce la voce.
LS: Sta per caso prendendosi gioco di me, Onorevole?
Yvain sospira. Congiunge le mani, tenendo gli avambracci appoggiati sulla scrivania, e tiene un leggero sorriso.
GY: Immaginavo che l’avresti presa così. Non è una decisione che prendiamo a cuor leggero. I voti-
LS: Non me ne faccio niente dei voti, quando ho firmato un contratto mi sono stati promessi match di livello all’interno della miglior divisione esistente.
GY: E avrai match di alto calibro. Solo, non per quella.
Gareth indica con l’indice della mano destra il titolo sulla spalla della Secret Weapon. La ragazza fa una smorfia. Abbassa lo sguardo sulla cintura.
LS: Non è giusto. Questo titolo mi era stato affidato da Alice Angel, ed è stato tenuto da tante ragazze di valore. Non dovrebbe essere ritirato così.
Rialza gli occhi, osservando Yvain.
LS: Oltre che a essere una tutela in meno a livello di tempo on-screen per tutte noi, mi infastidisce anche a livello personale. La federazione mi aveva chiesto di non fare come la Shibata, di non andare altrove e di non difendere il titolo in altri lidi mentre lo show rimane fermo. E questo ha urtato l’immagine del titolo, e la mia come campionessa e lottatrice. Anche se sette mesi fa ero fra le più lanciate.
Lena scuote la testa.
LS: Avevo accettato quella richiesta per rispetto verso Brown.
GY: Lo capisco molto bene. E sappiamo bene che, sotto l’area rivoluzionaria e antiautoritaria, Lena Schultz è sempre una soldatessa fedele.
La lottatrice svizzera si acciglia, e fa un passo verso la scrivania.
LS: Dipende. Dipende da chi ho davanti, dipende dalla giornata.
Mette una mano sul tavolo, sporgendosi leggermento verso Gareth.
LS: Dipende da in cosa crede la persona che mi parla. Apprezzavo la direzione Brown. La direzione Yvain-Brown?
La Schultz schiocca la lingua, accigliata.
LS: Non inizia molto bene. Possiamo migliorare?
GY: Vuoi contrattare. Lo supponevo.
Yvain apre una cartella che tiene davanti a sé sulla scrivania, e la porge a Lena.
GY: Tieni. Questi sono i piani che abbiamo al momento in programma per la ripartenza. Non è ancora qualcosa di definitivo, ma possiamo garantirti qualche agevolazione.
La campionessa legge il contenuto della cartella.
GY: Interessata?
Piccolo attimo di silenzio.
LS: Ci penserò. Non mi fa impazzire, ma temevo qualcosa di peggio.
Lena chiude la cartella con un gesto secco e rialza il capo.
LS: Le ragazze venute prima di me hanno sudato e sanguinato a lungo per questa divisione e questa cintura e, lo dico, per il wrestling femminile. Questo può essere un grosso passo avanti, o un grosso passo indietro.
La Secret Weapon impugna il titolo nella mano destra, sporgendolo verso il nuovo GM.
LS: Diciamo che nel frattempo, io questa me la tengo. Poi vediamo.
Il GM britannico scrolla le spalle.
GY: Voglio dire, è puramente simbolica. Potrei comunque doverti chiedere di restituirla, nel prossimo futuro.
LS: Questo spetterà a me deciderlo.
Cala un attimo di silenzio.
GY: Fino ad ora sei riuscita ad essere una presenza estranea in TWC, Lena Schultz. Ma la scacchiera si sta delineando.
I due si guardano.
GY: Capisci cosa sto dicendo?
Lena digrigna leggermente i denti.
LS: Non mi scambi con una come la Shibata. So perfettamente cosa significa e cosa sta succedendo.
GY: E quali sono i tuoi pensieri a riguardo?
La ormai ultima TWC World Women’s Champion rimane in silenzio per qualche attimo.
LS: Non è questo il momento in cui scoprirlo.
Detto ciò, l’atleta svizzera si mette la cintura in spalla, butta con un gesto leggero la cartella datale dal GM sulla scrivania, dopodiché gira i tacchi e si dirige verso la porta dell’ufficio.
LS: La partita è all’inizio. Vedrò come si evolve.
Lena esce dalla stanza, chiudendo con forza la porta alle sue spalle. Yvain rimane da solo nell’ufficio, e alza un angolo della bocca, abbassando lo sguardo sui suoi documenti.
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