TWC Friday Night Indoor War #56

22/9/17 - BJCC Arena, Birmingham, Alabama

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    Le immagini ci accompagnano presso la BJCC Arena, Birmingham, Alabama, dove a breve si svolgerà il cinquantaseiesimo appuntamento con Friday Night Indoor War, l'ultimo prima di Nemesis!, il prossimo PPV della TWC.

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    Ally Sullivan, un dolce sorriso, tiene fra le mani un microfono, pronta per una nuovissima intervista in questa faticosa serata.

    AS: Signore e signori, ecco a voi il mio prossimo ospite, il TWC Diamond Champion, Fred Franke.

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    Fred fa capolino accanto all'intervistatrice, il titolo impugnato nella mano destra. Il volto scuro. Nemmeno un'occhiata rivolge alla Sullivan che dunque procede con la sua intervista.

    AS: Fred, stanotte difenderai di nuovo il tuo Diamond Champion, questa volta contro Italian Nightmare, autore di un brutale assalto ai tuoi danni due settimane fa. Che cosa ne pensi di questo match?

    FF: Italian Nightmare pagherà caro quanto ha fatto a me e a ciò che rappresento. Pagherà col suo sangue.

    Ancora teso è il microfono verso il tedesco, ma questi non aggiunge altro.

    AS: E poi? Se difenderai con successo il tuo titolo, che cosa dirai a Rick Frye quando lo incontrerai in occasione della firma del contratto per il match che si terrà a Nemesis!, fra due settimane?

    FF: Rick Frye non potrà più nascondersi, nemmeno dietro Alisa Drake, perché niente potrà impedirmi di recuperare il rispetto che ho perduto nelle ultime settimane, negli ultimi mesi. Io sono pronto a tutto, perché in palio non c'è un titolo, ma la mia intera carriera, me stesso. Non sarò più costretto a rialzarmi, perché mai più cadrò e il mio regno da Diamond Champion sarà duro, indistruttibile, esattamente come il diamante di cui è costituito questo titolo. Il tempo è scaduto, per Italian Nightmare, per Rick Frye e per il Fred Franke che avete imparato a conoscere negli ultimi tre anni.

    Fred porta il Diamond Championship sulla spalla, dà un'occhiata glaciale a Ally, dunque se ne va, seguito con lo sguardo dall'intervistatrice.


    __________



    Ci troviamo all'esterno dell'arena dove si svolgerà l'odierna puntata di TWC Friday Night Indoor War. Davanti all'ingresso del parcheggio dell'arena troviamo un folto gruppo di addetti alla sicurezza, capeggiati dal General Manager Virgil Brown.

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    Brown osserva il proprio orologio da polso per un paio di secondi, mentre gli uomini attorno a lui rimangono vigili. Ecco che da lontano arriva un grosso Pickup Nero dai vetri oscurati. Il veicolo si forma poco lontano dal GM e dal gruppo di agenti. Passano alcuni secondi, poi dal lato del passeggero ecco uscire Alejandro Signos, l'ex General Manager ed allenatore di LISALISA.



    L'uomo osserva da lontano, con un visibile sorriso in volto, Brown e il corpo di sicurezza. Intanto dal lato del guidatore esce lui, il Biker della TWC: Vincent Cross.



    Indossando il suo tipico completo di pelle nero, con gli occhiali da sole sul viso ed il suo borsone in spalla, Vincent Cross si avvia verso Virgil Brown, seguito a ruota da Alejandro Signos. Brown fa cenno alla sicurezza di non muoversi, ed ora va faccia a faccia con Cross.

    VB: Volevi vedermi?

    VC: Nel tuo ufficio.

    Cross supera Brown senza neanche degnarsi di girare la testa. La sicurezza si avvicina al Biker, ma il General Manager continua ad intimare ai suoi uomini di non fare niente.

    VC: E Signos deve essere presente.

    VB: Cross, come ti aspetti che sia d'accordo con tutto questo-

    VC: Nel tuo ufficio, cinque minuti.

    Cross inizia a camminare verso il parcheggio, mentre Brown si volta verso Signos.

    VB: Che cosa gli hai fatto!?

    Il messicano ridacchia.

    AS: L'ho guarito, ecco cosa gli ho fatto.

    Il GM punta il dito contro il messicano.

    VB: Ti avviso Signos: non vi lascerò rovinare lo show.

    AS: Come se non lo stesse già facendo qualsiasi altro wrestler di questa federazione. Dovresti ringraziarci, perro.

    Virgil alza un sopracciglio, scettico.

    VB: E per cosa?

    AS: Per non rivoltare questo posto come un calzino e non lasciare più niente dietro di noi.

    Signos si avvia nella direzione in cui è andato Cross.

    AS: A dopo, capo!

    Il messicano si allontana. Virgil Brown li guarda allontanarsi, poi fa un cenno alla squadra di sicurezza e si avvia assieme a loro, seguendo il lottatore ed il suo manager.


    ___________



    TWC Indoor War, Kickoff. Le immagini ci portano nei corridoi, che Kevin Manson sta percorrendo a passi veloci. Dietro di lui possiamo vedere Sayid Gordon, Keisuke Yagami e Ogre.

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    I passi di Manson vengono interrotti da Sayid Gordon, che lo ferma afferrandolo per un braccio.

    SG: Manson, non ho intenzione di lasciare che tu gestisca questa cosa da solo.

    Kevin fa una smorfia e si toglie di dosso il braccio di Sayid, dopodiché riprende a camminare. Gordon lo ferma di nuovo.

    SG: Non dipende solo da te, ok? Se io sono qui è perché mi hai promesso un'occasione per mettermi in mostra. Io non ho match in programma ed ho bisogno di apparire in puntata, quindi ti conviene ideare un piano che includa anche noi tre. Per quanto sia dispiaciuto per quello che è successo ad Elizabeth, t -

    Manson si gira di scatto ed afferra con entrambe le mani il collo di Gordon, portandolo al muro e ringhiando.

    KM: Chiudi quella cazzo di bocca.

    Il volto di Kevin diventa rosso, mentre Gordon fa una smorfia di dolore. Yagami prova ad intervenire, ma Ogre lo convince a desistere sbarrandogli la strada con il poderoso braccio.

    KM: Forse non comprendi l'entità della situazione, Gordon. Apri bene le orecchie. Una di noi è stata aggredita ed ora è su un letto di ospedale. Sarà dimessa presto? Sì, ma non è un buon motivo per accettare quello che è successo ad Elizabeth durante il suo primo match singolo in carriera. Era MIO dovere fare in modo che questo posto fosse sicuro per lei, che qui potesse esprimere tutto il suo potenziale, ed ora è MIO dovere risolvere la situazione. Non permetterò che qualcun altro di voi rimanga coinvolto in un episodio simile. No. Nemmeno tu, Gordon.

    Kevin lo lascia andare e lo spinge verso gli altri due Horsemen Of The Apocalypse.

    KM: Nessuno di voi tre parteciperà a questa puntata di Indoor War. Caso chiuso. Ogre, recati in ospedale e stai di fianco ad Ellie. Mi fido di te.

    Kevin Manson annuisce al gigante, impassibile, dopodiché dà la schiena ai tre e riprende il suo cammino a passo rapidissimo. Le telecamere lo seguono fino all'ingresso dello stage. Di fronte allo stesso, un wrestler TWC si sta preparando per fare il suo ingresso in scena.

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    Kevin Manson continua a camminare, spintonando Andy Moon. Il ragazzo di Savannah lo fulmina con lo sguardo, ma l'Arcidemone lo ignora ed ha già varcato la soglia dello stage. Fischi del pubblico, noi andiamo in pubblicità. Indoor War sta per iniziare.


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    And now, from the BJCC Arena, Birmingham, Alabama, TWC presents Friday Night Indoor War #56!


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    Welcome everyone to Friday Night Ind -

    KM: DATECI UN TAGLIO CON QUESTE STRONZATE ED INQUADRATEMI!

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    Kevin Manson è in piedi, al centro del ring, con il TWC Championship sulla spalla sinistra ed una sedia alle proprie spalle. Il pubblico della BJCC Arena lo fischia pesantemente, l'Arcidemone scuote la testa e comincia a passeggiare nervosamente finché non si ristabilisce il silenzio.

    KM: Voi non dovreste fischiare me. C'è un cazzo di uomo che dovreste subissare di fischi nel backstage, e sto per chiamare su questo ring proprio quell'uomo.

    Dagli spalti cominciano ad alzarsi cori per Nick Carroll, Manson comincia a ringhiare diventando rapidamente rosso in volto.

    KM: CHIUDETE QUELLA CAZZO DI BOCCA! Cos'è, siete venuti qui per divertirvi con i vostri piccoli fuochi d'artificio, i primi piani sulle vostre facce da idioti e qualche inutile battaglia di cori? Vi ho rovinato lo spettacolino? Avreste voluto vedere Andy Moon uscire da quello stage? Beh, ecco la novità: quello che volete voi non è importante. Non lo è mai stato, e non comincerà ad esserlo adesso. Non dopo quello che è successo nell'ultima puntata di Indoor War e, soprattutto, nell'ultima puntata di Frontline. Avreste voluto festeggiare? Beh, non c'è un cazzo da festeggiare. Solo dei vermi schifosi potrebbero aver voglia di festeggiare dopo quello che Nick Carroll ha fatto ad Elizabeth.

    Il pubblico riprende immediatamente ad incitare Carroll con un boato d'approvazione.

    KM: NON VI HO DETTO DI PARLARE! STATE ZITTI! STATE ZITTI! COME CAZZO VI PERMETTETE DI APPROVARE LE AZIONI DI CARROLL! SIETE VOI I MOSTRI!

    Selva di fischi a coprire le urla di Manson, che si lascia cadere sulla sedia e chiude gli occhi cercando di riprendere fiato e calmarsi.

    KM: Quello che per voi è un passatempo, per me è tutta la mia vita. Finora vi è sempre stata data la possibilità di ignorare quello che succede durante Indoor War perché non è niente più che il vostro grazioso show con i tizi muscolosi che si picchiano, ma da oggi questa cosa finisce. Non vi permetterò di mettervi alle spalle quanto successo come se fosse una stupidissima soap opera. Nick Carroll ha osato mettere le mani addosso ad una persona a cui tengo, ad una ragazza che ha appena cominciato a muovere i suoi primi passi nel mondo del wrestling. La mia TWC, a differenza del mondo esterno, sarebbe dovuto essere il luogo sicuro che ha inseguito per così tanto tempo.

    Kevin stringe la mano libera a pugno, interrompendosi per digrignare i denti, dopodiché scatta in piedi e punta lo stage con l'indice.

    KM: Nick Carroll, vieni fuori. E' il momento di pagare le conseguenze delle tue azioni.

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    NC: Ehi, Manson. Stai calmo.

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    Nick Carroll appare sul Titantron e viene subito accolto dagli incitamenti del pubblico.

    NC: Cosa ti succede? Non dovresti essere così turbato. Improvvisamente picchiare ragazze non rientra più nei tuoi canoni morali? L'ultima volta che ho controllato tu eri quello che ha mandato in coma una donna incinta.

    Il pubblico esplode in un boato, mentre Kevin Manson impreca e prende a calci la corda più bassa.

    KM: NON PRENDERMI PER IL CULO E VIENI QUI!

    L'Arcidemone lascia cadere il TWC Championship che ha sulla spalla nella foga.

    KM: Carroll, non hai la minima di che linea tu abbia superato. Non peggiorare la tua situazione. Vieni qui, lascia che io ti guardi negli occhi fino a quando non starò vomitando dalla voglia di metterti le mani addosso e prova a difenderti.

    CITAZIONE
    Lo sguardo di Carroll diventa più duro.

    NC: Sei un deficiente, Manson. Sei l'unico essere sulla faccia della Terra che non ha capito che quel che è successo venerdì scorso è stato un incidente. La mia intenzione era semplicemente dividere Jane da quella pazza della Duval, visto che la tua amica aveva deciso di comportarsi come una belva dopo aver perso il match. Se fosse rimasta al suo posto, non avrebbe corso alcun rischio. È stata lei a cercarsi il suo destino, quindi è inutile che continui ad urlarmi contro come un pazzo: la colpa è solo sua. Le ho fatto male? Ne sono felice.

    KM: TU SEI UNA BELVA, CARROLL! LA COLPA E' TUA! Perché se tu non fossi lo schifoso guscio di un essere umano che sei, il match di Frontine non ci sarebbe mai stato. Mi hai parlato di Destino, beh, forse dovresti fare mente locale e chiederti da dove parta la catena. Se quello che è successo una settimana fa doveva succedere, la colpa è solamente tua. L'aggressione a Jane e, soprattutto, il tuo piccolo tentativo di aggressione ad Ellie sono sulla tua coscienza.

    Kevin Manson scalcia il titolo che ha davanti a sé, facendolo cadere in malo modo fuori dal ring dal lato che dà sullo stage.

    KM: Ma, ehi, in fondo per te l'unica cosa che conta è tornare TWC Champion, no? Bene, Nick, hai la tua occasione di venire a prenderla. Su. Vieni qui, raccatta quella cintura da terra e stringila in mano, chiudi gli occhi, goditi il momento come se fosse l'ultima volta: perché lo sarà, Carroll. Vieni qui e stringi quel titolo al petto, perché tra due settimane quello non conterà un cazzo. A Nemesis! non ci affronteremo per un'ideologia, non ci affronteremo per un titolo: a Nemesis!, lotterò per vendicarmi. A Nemesis!, Nick Carroll, lotterò per uccidere.
    CITAZIONE
    Carroll solleva un angolo della bocca.

    NC: No, Manson. Toglierti la cintura sarà certamente appagante, ma non è il mio interesse principale. L'unica cosa che conta è vederti schiena a terra, inerme e indifeso. Esatto, proprio come Elizabeth a Frontline! Ma, come dici tu, tutto questo avverrà a Nemesis!. Per stasera ti ho già sentito abbaiare abbastanza. Se ci tieni a incontrarmi...

    Nick allarga le braccia.

    NC: Beh, allora trovami.

    Nick Carroll sorride beffardo, e sul titantron rimane solo un fermo immagine della sua espressione.

    KM: NO! ESCI FUORI, NICK CARROLL! SEI SOLO UN CODARDO! ESCI FUORI!

    Kevin Manson si mette la mano libera nei capelli, una smorfia di rabbia dipinta sul volto, dopodiché lascia cadere il microfono e si avvia verso lo stage a passi veloci. All'improvviso impreca e svolta verso la zona dei tecnici, avvicinandosi minacciosamente e portando i tecnici ad abbandonare la zona.

    KM: Tornate qui e levatemi la sua faccia dal titantron.

    Gli addetti osservano l'Apocalisse avvicinarsi per poi darsela a gambe e lasciar cadere la sua richiesta. Kevin fa una smorfia e comincia a prendere a calci un cassone lì vicino.

    KM: Non lo farete voi? Va bene, ci penserò io!

    Kevin Manson comincia a mettere le mani su una serie di bottoni che controllano l'impianto elettrico dell'arena, non riuscendo a cancellare il collegamento con Carroll sul titantron ma attivando il comando per i fuochi d'artificio. Kevin Manson impreca, comincia a prendere a pugni il complesso aggeggio tecnologico che gli sta davanti, dopodiché rovescia un tavolino aperto vicino a lui ed i monitor che vi poggiavano sopra. L'Arcidemone urla a pieni polmoni, dopodiché AFFERRA UNA SEDIA DI PLASTICA E COMINCIA A DISTRUGGERE IL PANNELLO DEI COMANDI! Una serie di uomini della security prova ad interv -


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    MC: Signore e signori, ci scusiamo per la lunga interruzione e vi diamo il bentornati a TWC Friday Night Indoor War. Hikari, Kevin Manson è IMPAZZITO.

    HS: Sono d'accordo, Michael. Dopo aver fatto saltare il collegamento televisivo e buona parte dell'impianto elettrico dell'arena, Manson si è diretto nel backstage per dare la caccia a Carroll.

    MC: Ci è giunta notizia poco fa che lo spogliatoio dello sfidante al TWC Championship di Nemesis! fosse vuoto, e che Kevin Manson abbia messo a ferro e fuoco il camerino in uno scatto di rabbia. Ci saranno ulteriori aggiornamenti sulla vicenda tra i due durante la prossima puntata di Indoor War. Ci scusiamo ancora per il disguido, e vi rinnoviamo l'augurio di assistere ad una puntata di Indoor War entusiasmante.



    Up Next: Lance Murdock
     
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    Bentornati ad Indoor War! Siamo nella zona del ring e risuona subito la theme del TMC Champion, Lance Murdock, accolto da più fischi del solito.



    Completo nero sopra camicia bianca e cintura in spalla. Osserva un attimo il pubblico attorno a lui con aria seria e percorre la rampa.

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    Lance recupera un microfono e sale nel ring.

    LM: Ho fatto un errore. Ho sottovalutato Morgan, pensavo di conoscerlo, di non poter più essere punto sul vivo da lui. Ed invece è tornato a pungere proprio lì, su una ferita che pensavo cicatrizzata per sempre e che invece aveva riniziato a sanguinare. Morgan è un fortunato figlio di puttana...

    Murdock accenna una risata poi si fa serio.

    LM: Ma a Nemesis! la sua fortuna finisce. Vedete, in molti mi hanno dato dello stupido dopo i fatti di due settimane fa. "Perché non hai attaccato Morgan?" Perché se lo aspettava, e perché era proprio quello che lui voleva. E io non ho intenzione di dargli questa soddisfazione, una normale lezione non basta a mettere in riga Morgan, le botte non bastano per lui. Per Morgan ci vuole l'umiliazione, ci vuole qualcosa che gli faccia vergognare di mettere il suo brutto muso qua fuori, ed è quello che ho intenzione di fare a Nemesis! quando diventerà cenere da soffiare via.

    Il discorso di Murdock viene interrotto dalla theme di Morgan.



    Morgan arriva di gran carriera indossando la sua classica giacca di pelle, mentre sotto invece che il completo da combattimento, porta dei lunghi jeans blu. Il wrestler di Kansas City percorre a passo deciso la rampa e, una volta giunto a bordo ring, raccoglie il microfono posizionato sui gradoni d'acciaio da qualche addetto ai lavori. The Orphan ora raggiunge nel quadrato Murdock, posizionandosi quasi faccia a faccia.

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    SM: Mi sembra di aver capito che il pubblico sia stufo delle nostre parole e voglia assistere a qualcosa di più... adulto. Dammi pure un anticipo di Nemesis!

    Murdock scuote la testa.

    LM: La dimostrazione di quello che stavo dicendo. Io non ho la minima intenzione di darti soddisfazione e picchiarti. IO sono in controllo, e tu farai quello che decido io. Il tuo conto lo pagherai a Nemesis! con tutti gli interessi, e sarà parecchio salato.

    SM: Credi davvero che i ruoli si siano invertiti? Dopo che due settimane fa io ti ho portato ad abbandonare Elektra nelle mie grinfie, credi davvero di essere così potente su di me? Ho i miei dubbi, Lance. E sai una cosa? Pure loro li hanno.

    Morgan indica il pubblico girandosi attorno.

    SM: Nessuno crede più al fatto che tu sia in controllo, perchè non lo sei. Ti sei dovuto creare un tuo mondo all'interno della TWC per aver controllo di qualcosa, ma poi sono arrivato io a mettere scompiglio pure nel mondo che ti eri immaginato. Io sono il babau della parte fanciullesca che comanda ancora il tuo corpo.

    LM: Se ho creato il mio mondo non è perché sono al di sotto degli altri, ma al di sopra. E ti assicuro che qui è tutto in perfetto ordine. Mi hai fatto sbandare due settimane fa, non posso negarlo, ma non mi hai fatto finire fuori strada. Ed ora sono di nuovo in controllo del veicolo, pronto a metterti sotto.

    SM: Non sei il primo a volverlo fare, e non sarai l'ultimo. Sia letteralmente che non, chiedere a Cross. Ma sai una cosa, io non ho paura. Non ho paura di te come non ho paura di morire. Uno a cui la vita ha tolto tutto non può aver paura della morte, anzi, ne è stranamente affascinato. Esiste uno spirito oscuro in me, pieno di odio e cose cattive e a Nemesis! lo farò uscire fuori. Trema mio caro Daredevil!

    Lance batte un dito sul petto di Morgan.

    LM: Tu non farai uscire un bel niente, Morgan, perché al contrario di Zero Hour sono completamente lucido. E non puoi battere il diavolo di astuzia. L'unica cosa che uscirà da te sono le lacrime per l'umiliazione che subirai.

    SM: Sono stato schierato da Rick Frye, direi che ho le spalle abbastanza larghe da reggere un'umiliazione senza che questa intacchi il mio status qui dentro. Quel titolo ha più bisogno di me che di te, così come ne aveva il Diamond. E non sarai mai abbastanza lucido per impedire un Zero Hour 2.0!

    Questa volta è The Oprhan a battere un dito sul petto di Lancelot.

    SM: E dentro di te lo sai. Sai che succederà di nuovo, sai che tutte le tue certezze stanno per crollare per l'ennesima volta. E non sei pronto, come non lo eri dopo Zero Hour, come non lo eri dopo aver perso il Medal of Honor ladder match. Ti stai rinchiudendo all'interno di quel pezzo di latta e lo hai dimostrato due settimane fa quando la sola paura di non averlo al tuo fianco ti abbia sconvolto a tal punto da abbandonare forse l'unica persona che ancora credeva in te. Ti sei comportato esattamente come avrei fatto io ed è quello che ti da più fastidio, hai capito che in realtà tu sei esattamente come me!

    Murdock spalanca gli occhi, iniettati di sangue, ed il volto si deforma per la rabbia. Alza un pugno in aria ma subito lo abbassa e si allontana da Sean, dandogli le spalle.

    LM: Sei un maledetto figlio di puttana, Morgan, io non sarò mai come te. Tu sei soltanto un essere minuscolo, un dannato incapace il cui unico modo di andare avanti è compiere le peggiori nefandezze, perché altrimenti non sarebbe nessuno. Tu non potrai mai aspirare alla mia grandezza, Morgan. Non stai facendo altro che scavare la tua fossa con le tue parole, rendendola sempre più profonda. A Nemesis! ti lascerò nudo e strisciante come un verme, grondante di sangue e lacrime, tremolante come una foglia sotto il vento autunnale. Tu hai attirato l'ira di Lance Murdock, più di chiunque l'altro, ed è ora che subisca il suo giudizio. Ed allora imparerai a stare il tuo posto!

    Morgan fa un passo indietro.

    SM: A parole ti sei sfogato abbastanza.

    Sean si leva la giacca di pelle.

    SM: Vediamo se davvero ti sono spuntati i coglioni. Fatti sotto bastardo! Fai quello che vorresti farmi a Nemesis! Non aspettare!

    Murdock si gira verso Morgan, gli si avvicina e lo osserva in silenzio. Dopo poco si toglie la giacca e poggia la cintura a terra. Il pubblico si scalda, Morgan sorride soddisfatto ma Murdock rotola fuori dal ring! Fa no con l'indice e recupera la sua cintura, riportandosela in spalla.

    LM:Aspetterò eccome, Morgan. Tu giocherai secondo le mie regole e non ti darò neanche un briciolo di soddisfazione. Ci vediamo a Nemesis!, Morgan, e lì riceverai il giudizio.

    Morgan riprende la giacca e la rindossa per poi appoggiarsi, microfono alla bocca, alla terza corda.

    SM: È divertente come tu creda di avere ancora in mano le redini del gioco. Ricorda Lance.. This Is Just The Beginning!

    Morgan rimane fermo in posa ad osservare Murdock che se la sta ancora sogghignando. Gli sguardi sono tesi, questa sera però non avremo il tanto atteso scontro, per quello ci tocca aspettare Nemesis! Voi intanto rimanete sintonizzati che la puntata ha ancora molto in serbo.



    Up Next: Aaron Scott
     
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    Le immagini ci accompagnano presso la BJCC Arena, Birmingham, Alabama, dove si sta svolgendo il cinquantaseiesimo appuntamento con Friday Night Indoor War, l'ultimo episodio prima di Nemesis!, il prossimo PPV della TWC.



    Le immagini ci conducono poi presso Seattle, qualche ora fa, dove i primi raggi del sole mattutino stanno illuminando la bellissima città.



    Veniamo ora introdotti all'interno di una lussuosa sala, dove, appesi sui muri, ci sono numerosissimi trofei e vari riconoscimenti sportivi.

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    Armato di uno splendente sorriso, Daniel Carson, il giovane intervistatore della TWC, siede su una poltrona al centro della stanza.

    DC: Signore e signori, ho avuto l'onore e il privilegio di essere ospitata qui, a Seattle, a casa sua, dal leggendario Aaron Scott, che saluto e ringrazio.

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    L'anziano lottatore, che si trova seduto sopra un trono dorato dinnanzi all'intervistatore, gli sorride facendo un cenno col capo.

    DC: E' meraviglioso! Siamo immersi nella storia del pro wrestling, circondati da tanti, grandissimi ricordi.

    Daniel Carson si guarda attorno, seguito con lo sguardo dal sempre sorridente Aaron Scott.

    DC: Qual è il tuo momento preferito?

    AS: Ho speso quattro decadi dentro il ring, bei ricordi ne ho collezionati parecchi, difficile sceglierne uno.

    Scott medita, sbuffa.

    AS: Fra i due che preferisco, uno non glielo rivelerò; l'altro forse è il mio ritorno dopo diciassette anni e ringrazio ancora la FWP e la TWC per avermi concesso questa incredibile opportunità.

    DC: E noi ringraziamo loro per averci permesso di rivedere il grande Aaron Scott di nuovo in azione.

    AS: Grazie.

    I due si scambiano nuovi e cordiali sorrisi.

    DC: Sfortunatamente non siamo qui per parlare del passato, ma piuttosto per discutere su quanto successo quattro settimane fa a Indoor War: perché, Scott?

    Silenzio.

    DC: Perché hai attaccato alle spalle Cornelia, la lottatrice che tu hai creato?

    AS: Appunto. Io l'ho creata, senza di me lei non avrebbe mai debuttato in TWC, senza di me lei non avrebbe mai messo piede su un ring di wrestling. Io sono la persona che lei deve ringraziare se oggi è famosa, forte e ha una vita sana.

    DC: E nessuno lo ha mai negato, nemmeno la stessa Cornelia che, anzi, ha riconosciuto il tuo fondamentale aiuto ringraziandoti, più e più volte.

    AS: Anche l'odio verso qualsiasi forma di scortesia l'ha ereditato da me, ma purtroppo non è stata in grado di coltivarlo. Perché vedi Carson, lei è stata scortese, lei prima ha imparato tutto da me, poi mi ha scaricato trattandomi con un vecchio rottame. Ma io non sono un vecchio rottamente, sono un lottatore in piena attività e lo dimostrerà al mondo intero, a lei, fra due settimane, a Nemesis!, quando la affronterò e la sconfiggerò. Sono lieto di accettare la sua sfida, ennesima prova di quanto mi sottovaluti, di quanto ingrata sia nei miei confronti. E la pagherà, oh sì, la pagherà cara.

    Aaron Scott si allunga in avanti, poi si calma risistemandosi sullo schienale del trono.

    AS: Ma, se mi batterà, le permetterò di uscire dall'arena solo dopo che mi avrà finito, per sempre. E non penso che riuscirà a farcela.

    DC: E lei? Lei sarà in grado di distruggere la lottatrice che ha creato?

    Aaron Scott afferra un bicchiere di cristallo e vi verso dell'acqua da una brocca. Ne beve un sorso, poi ripone il bicchiere sul tavolino alla sua destra.

    AS: Sai qual è il mio ricordo preferito? Il mio secondo ritorno, quando ho schiantato quella benedetta sedia contro la testa di Cornelia.

    Sorride, un sorriso inquietante.

    AS: Non sono finito. E chi pensa il contrario, dovrà vedersela con me, chiunque esso sia. Sono sopravvissuto a un infarto, non ho paura di Cornelia e a Nemesis! finalmente non riposerò più in pace.


    Up Next: The Demon
     
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    E dopo i consigli per gli acquisti torniamo nuovamente in diretta con Friday Night Indoor War, live dalla BJCC Arena di Birmingham, Alabama.



    Le immagini ci mostrano il prestigioso ufficio di Alan Taylor, vicepresidente esecutivo e responsabile per le relazioni con i talenti della federazione di wrestling più figa del mondo.

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    Qui vediamo Taylor fissare qualcuno. E questo qualcuno altri non è che Akuma “Pain” Fujihara.

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    Nella stanza, alle spalle del Demone leggendario, sono presenti anche il losco avvotato Richard Griffith, la letale Felisin, e a guardia della porta, troviamo immobili i giganti l’Atomic Club e l’ex-TDPW Death Champion, Takeshi Minamoto.

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    Il Legend's Creator sbadiglia.

    FJH: Allora Taylor? Perché mi hai disturbato chiedendo un colloquio con me?

    Il dirigente guarda male il giapponese.

    AT: Perché?! Mi chiedi pure perché… La tua bravata a Frontline la scorsa settimana è stata semplicemente vergognosa, ecco perché. Hai mancato di rispetto a tutte le persone che seguono la TWC mandandole volgarmente a quel paese, ecco perché. E non solo, comportandoti a questa maniera, hai oltraggiato tutti i talenti della federazione e i dirigenti. Ecco perché…

    Mr. Pain fa spallucce.

    FJH: Tutto qua? E a me che me ne frega di questi "perché"?

    AT: C-come che te ne frega?!

    FJH: Ho solo riassunto quello che pensavo in una semplice frase. Avevo voglia di farlo e l’ho fatto. E nessuno può impedirmi di fare quello che mi pare. E’ scritto nel mio contratto. Tu li leggi i contratti, Alan Taylor, oppure sei un emerito incapace, come credo?

    Taylor digrigna i denti. Mr. Pain ridacchia, poi tira fuori un pacchetto di Red Dragon, il suo zippo, e si accende una sigaretta.


    AT: Ehi, qui non puoi fumare!

    Griffith: Ehm... Articolo 7. "Akum Fujihara può fumare dove e quando gli pare, anche in mezzo ai bambini."

    Il Demone fa un paio di tiri, poi prende il portapenne di Taylor, lo svuota sulla scrivania, e inizia a usarlo come posacenere.

    Griffith: Articolo 11. "In caso di necessità, Akuma Fujihara può fare quello che gli pare e piace con i materiali di proprietà della federazione."

    FJH: E questo è un caso di necessità, no?

    Poi Mr. Pain si fa serio e tira fuori un foglio dalla tasca, dandogli un'occhiata.

    FJH: Taylor, Taylor, Taylor… Secondo te qual è stato il segmento di Frontline più seguito alla televisione la scorsa settimana, eh? Forse il promo iniziale di quella sgualdrina di Elektra con l’ottimo Morgan?

    Griffith: Nope.

    FJH: Forse la distruzione della suddetta sgualdrina in un match contro l’ottimo Morgan?

    Griffith: Nope.

    FJH: Forse l’inutile dialogo buonista tra donne nel backstage a cui non interessava a nessuno?

    Griffith: Nope.

    FJH: Forse l’ancor più inutile incontro tra quel fenomeno da baraccone di Viola Vixen e il pagliaccio Gaty?

    Griffith: Nope.

    FJH: O forse il noiosissimo e match tra ragazzine che avete scioccamente piazzato nel Main Event?

    Griffith: Nope.

    Il Demone sbatte sul tavolo il foglio con i dati degli ascolti.

    FJH: Tu sai benissimo qual è stato il picco d’ascolti della settimana scorsa, ovvero Akuma “Pain” Fujihara che entra nell’arena e dice quello che pensa. E questo è tutto quello che deve interessare a quelli come te e la dirigenza. Al resto ci penso io e basta.

    Poi Mr. Pain fa un tiro di sigaretta.

    FJH: Piuttosto, tu sei o non sei il responsabile delle relazioni con i talenti, no?

    Taylor deglutisce.

    AT: Beh, si…

    FJH: Allora, invece che cercare di fare una ramanzina al tuo Money Maker principale, dovresti andare da quella "donna" con la faccia che sembra il muso di un cane, di nome Viola Vixen, e multarla per aver parlato male del Dio del Wrestling, così come andrebbero multati tutti quelli che osano nominarmi per offendermi senza permesso. Dai bello, fai il tuo lavoro e mandala a quel paese da parte mia. Io di certo non voglio avere a che fare con quell’essere e le sue Sick Shit... Akuma Fujihara apprezza solo le belle donne, non certo quel mostro orripilante che sembra uscito da un film horror dell’Asylum.

    Akuma spegne la sigaretta nel portapenne di Taylor e si alza in piedi.

    FJH: Adesso, se permetti, vado a portare caos altrove. Però, visto che mi hai disturbato inutilmente, mi prendo il tuo bel frigorifero e me lo porto via. Mi serve nel locker, è una necessità…

    Il Demone fa un cenno a Hiroshima e Nagasaki. I due si avvicinano al grosso frigorifero grigio posto vicino alla libreria dell’ufficio, lo staccano a forza dal muro e ne rovesciano in terra tutto il contenuto di fronte a uno sconcertato Alan Taylor.



    Dopo di che ecco che Minamoto apre la porta e la banda inizia a uscire, frigo alla mano. Mr. Pain resta per ultimo, tira fuori un paio d’occhiali da sole rossi, e li indossa. Poi fa un ghigno e saluta l’esterrefatto vicepresidente esecutivo.

    FJH: A presto, Taylor. Ah, tu convocami un’altra volta per dirmi stronzate, e io ti sfascio l’ufficio del tutto, e poi ti uso come bersaglio per lanciare spilloni d’acciaio... Words create lies, Pain can be trusted.

    Dopo di che Mr. Pain si chiude la porta alle spalle in modo sbrigativo e si avvia nel corridoio, scortato da Griffith, Felisin, Minamoto e l’Atomic Club col frigo caricato sulle spalle. Dopo diversi metri il gruppo svolta in un altro corridoio e il Demone sputa a terra.

    FJH: Che personaggio inutile…

    Poi però si fermano tutti e Mr. Pain fa un sorrisetto ironico notando qualcuno nei paraggi e attaccando subito bottone.

    FJH: E a proposito di persone inutili, ecco un degno rappresentante della categoria. Signore e signori, Lance Murdock e il suo titolo di cartapesta! Un caloroso applauso, prego.

    Akuma, imitato da Griffith, Felisin e Minamoto, fa un applauso ironico al "Savior" Lance Murdock, che li fissa, immobile, a qualche metro di distanza.

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    LM: Oh, è sicuramente meglio del Pain Championship, ti assicuro. Comunque sono lusingato dai vostri applausi.

    Lance si guarda attorno.

    LM: Peccato, non vedo Keenan con voi. Mi sarebbe piaciuto scambiare due parole anche con lui. Assicuratevi di riferirgli che sono molto deluso di ciò che ha fatto col Medal of Honor.

    Mr. Pain piega la testa, mentre alle sue spalle l'Atomic Club posa rumorosamente a terra il frigorifero. Il Demone scuote il capo.

    FJH: Sei proprio uno sciocco. Prima di tutto è inutile che io debba prendermi la briga di riferire una scemata del genere a Jack, quando lui potrà benissimo revedere questo segmento dopo la puntata. Se ne avrà voglia.

    Poi Akuma sospira.

    FJH: Secondo, la tua ignoranza riguardo la TWNA è seconda solo alla tua boria. Si dà il caso che il TWNA "Pain" Championship lo attivai al posto del TWNA United States Championship, vinto regolarmente al termine un maestoso torneo. Non mi misi certo in ridicolo nel creare un titolo dal nulla soltanto perché incapace di vincerne uno. Come hai fatto tu, Lance Murdock.

    Mr. Pain sorride.

    FJH: Sai, non mi stupisce che tu sia il degno erede di quel fallito di Dorian. Pessimo maestro, pessimo allievo. A proposito, come sta quel relitto? Non mi pare un gran ché da quello che sapevo ultimamente. Ecco, vai tu al più presto a porgergli i miei saluti, tanto è talmente povero che non ha neanche un televisore per seguirci, e digli che mi aspetto la sua morte entro dicembre dato che è nella mia lista del Fantamorto. Sarebbe il primo favore che mi fa da quando l'ho incrociato in carriera. E me ne deve molti...

    LM: Tu ti sei limitato a cambiare nome ad un titolo già esistente, ma io sono un innovatore, un creatore. Una cintura pura ed immacolata dal tocco di altre persone è quello di cui avevo bisogno per poter raggiungere la vera grandezza.

    Lance passa una mano sopra la cintura sulla sua spalla, spolverandola.

    LM: Comunque non sono in contatto con John da tempo e non ho la minima intenzione di contattarlo per riferirgli soltanto le tue parole. E io non sono per niente come lui, io sono di tutto un altro livello. Trovo alquanto sciocco paragonare allievo e maestro in questo caso.

    Murdock si aggiusta la cintura in spalla.

    LM: Tuttavia veniamo al nocciolo del perché sono qui davanti a voi, e ti stupirà sapere che non è la tua sgradevole compagnia. Quando ho presentato questa cintura ho detto che l'avrei difesa contro star internazionali, che avrei offerto match mai visti prima su questi schermi. Ultimamente sono stato distratto da Morgan ma ora è tempo di fare ciò che avevo promesso.

    Lance punta il dito contro Minamoto.

    LM: E l'ex TDPW Death Champion mi sembra un ottimo contendente per la mia creatura.

    Minamoto guarda male Murdock e si fa avanti. Ma Mr. Pain alza un braccio, fermandolo. Il Demone si toglie gli occhiali da sole e li mette in tasca.

    FJH: Ahhh... Sei venuto qui a cercarci per elemosinare un match, eh.

    Akuma si gratta la barba.

    FJH: A prima vista sembra una mossa coraggiosa quella di venire a disturbare me e i miei ragazzi. In realtà, il tuo non è altro che l'ennesimo tentativo disperato da parte di un wrestler incapace per cercare di essere rilevante a ogni costo, quando di te e del tuo pezzo di latta inutile non interessa a nessuno. Ma proprio nessuno...

    Mr. Pain incrocia le braccia.

    FJH: Ora, chi ti dice che avrai il tuo match con Minamoto? Hai dei soldi per pagare? Oppure vuoi offrire a tutti noi i "servizi" di Elektra Kellis? Uhm, su questa eventualità dovrei rifletterci in verità. Forse potrei pure accettare lo scambio sgualdrina-match...

    Lance sbuffa, avvicinandosi ad Akuma.

    LM: Un wrestler incapace che cerca di rimanere rilevante ad ogni costo... Mi sembra una definizione ben adattabile al tuo arrivo in TWC. E si dà il caso che non ho chiesto a te un match, ma a Minamoto, che suppongo abbia una propria volontà. E che da un match del genere ha solo da guadagnarci, non è iniziata nel migliore dei modi la sua carriera qui dentro, ed un match contro una star del mio calibro lo aiuterebbe molto di più della tua compagnia.

    Mr. Pain scoppia a ridere.

    FJH: Sei un ottimo comico, Lance. Non al livello di Gaty, ma comunque divertente. Comunque dare al Dio del Wrestling dell'incapace purtroppo non porta certo acqua al tuo mulino in questo momento. E no, Minamoto non ha una volontà propria finché lavora per me. E no, non credo proprio che combattere con uno scarafaggio come te giovi in alcun modo alla sua carriera...

    A questo punto, però, Minamoto si rivolge ad Akuma.

    TM: Signor Fujihara, mi lasci affrontare questo idiota, per favore. In cambio, dopo averlo distrutto, spaccherò quel suo titolo inutile in diretta televisiva per il suo sommo piacere.

    Akuma ci pensa su, poi tira fuori una strana moneta, con inciso su un lato la testa di un drago e sull'altro la testa di un demone. Poi la mostra a Lance.

    FJH: Lasciamo decidere al caos allora... Drago, il match si fa. Demone, prendi la tua cintura, te la metti in quel posto, e ti levi di mezzo immediatamente, se ci tieni alla tua incolumità.

    Mr. Pain lancia la moneta, la prende al volo e l'appoggia sul dorso della mano libera.

    FJH: Drago. Sei stato sfortunato, Lance Murdock. Avrai l'incontro con Minamoto...

    LM: Ottimo, entro stasera anche tu, Akuma, ammirerai le mie opere e dispererai. Te lo assicuro.

    Murdock guarda a testa alta la banda di Akuma per poi girare i tacchi ed allontanarsi. Alle sue spalle però il Demone lo apostrofa.

    FJH: Ah, Lance. Sappi che non mi basterà solo farti umiliare da Minamoto per divertirmi. Perciò cui una volta battuto, ti verrò a prendere nel backstage, ti chiuderò nel mio nuovo frigorifero, e lo spaccherò a martellate con te dentro. Fino ad allora, ti auguro una discreta serata...

    Il Savior non replica nemmeno, e dopo poco gira l'angolo, sparendo dalla visuale. Pain Fujihara si rimette in tasca la moneta, poi tira fuori una sigaretta e se l'accende. Infine si volta a guardare Takeshi Minamoto.

    FJH: Takeshi, vedi di vincere. Altrimenti sarai tu quello che finirà dentro il frigorifero e preso a martellate...

    Minamoto deglutisce restando in silenzio. Dopo di che il losco gruppo di presone riprende la propria strada. E noi andiamo in pubblicità! Don't. Change. The Channel!


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    Edited by Temperance - 8/4/2024, 23:36
     
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    Spogliatoi della BJCC Arena, Matt Thunder e Big Black Boom stanno parlando. L'electric splinter è in piedi, Boom è seduto, i gomiti poggiano all'interno delle ginocchia, le dita delle mani sono incrociate.

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    MT: Quel bastardo di Cross se lo e meritato, dopo quello che mi ha fatto sul ring due settimane fa, è già tanto che se è ancora vivo, non si scherza con me dannazione!

    Thunder sospira e scuote la testa.

    MT: Ora però si è fatto vivo questo Alejandro Signos, non ho la più pallida idea di chi sia e che rapporti abbia con Vincent, ma c'è qualcosa in quell'uomo che non mi piace, dopo quello che gli ha detto, Cross sembra...cambiato, sembra che gli abbia dato nuova linfa vitale, che gli abbia dato la carica per andare avanti, e cosa ben peggiore, sembra che tutte le cose che gli ho fatto nell'ultimo mese non siano servite a niente.

    BBB non risponde, fissa il pavimento.

    MT: Dude, è una cosa seria, pensi che sia pronto per tutto questo?

    Il mascherato alza lo sguardo.

    BBB:
    Matt, guardati. Un anno fa, neanche ci conoscevamo. Potevi essere una minaccia per me, invece sei stato il mio più prezioso alleato.

    Triple B si alza.

    BBB:
    Cross non sarà un problema per te. Sei su un altro livello rispetto a lui.

    Matt sorride.

    MT: E tu sei su un altro livello rispetto a Damien e Sanshkin, e stasera ne darai dimostrazione proprio come abbiamo fatto la scorsa puntata.

    Thunder poggia la mano sinistra sulla spalla destra di BBB.

    MT: Ma stavolta dovrai farlo da solo, Cross è sicuramente sulle mie tracce in questo momento e devo portare a termine il mio lavoro, non posso permettermi distrazioni, non di nuovo.

    BBB: Tu devi.

    Il Perfidy In A Mask annuisce.

    BBB: Sono contento di ciò che hai detto, sono contento che tu voglia risolvere la questione-Cross così, da solo. La tua reazione è quella che avrei dovuto avere io dal primo momento, nei confronti di Damien e Sanshkin. Fai vedere a tutti di che pasta sei fatto, fai vedere a tutti che i Pulp Fiction sono molto più di due uomini, che Matt Thunder non è soltanto un ragazzino che si è venduto.

    Il mascherato offre la mano a Matt.

    BBB:
    Io farò lo stesso. Affronterò quei due stronzi, in pieno stile Pulp Fiction. Niente più paure, Matt. Niente più aspettare che l’altro ci guardi le spalle. Non è quello che voglio e non è quello che ti ho insegnato.

    L’Electric Splinter stringe la mano, sorridente.

    BBB: Grazie, dude.

    BBB lascia presa ed esce dallo spogliatoio. Noi ci rivediamo fra poco.


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    Di ritorno dalla pubblicità vediamo nel ring un tavolo con sopra un contratto contenuto in un faldone di carta, a fianco a questo sono posizionate delle penne stilografiche. Ai bordi del tavolo quattro sedie da ufficio. E sopra al tavolo vediamo sedute le Sick Chicks! Beverly Bailey, pantaloni di pelle neri e rossi ed un gliet di jeans con il logo delle Sick Chicks sulla schiena, sta seduta a gambe incrociate sopra il tavolo. Nella mano destra tiene un microfono, l'altro braccio è appoggiato sulla spalla di Viola.

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    BB:Per le persone di poca arguzia presenti tra voi che ancora non lo avessero capito, ci sarà un contract signing tra le signorine sottoscritte e le donne della Lega degli straordinari Gentiluomini. Normalmente a introdurre certe cose ci pensa il General Manager, ma dato che il match si svolgerà a Sunshine, e l'attuale general manager di Frontline è quell'idiota di Lisa abbiamo preferito fare da noi.

    VV: Come dimostrazione di buona volontà abbiamo deciso di presentarci senza Jessica, senza Faine e addirittura di non chiamare la Security. Ma se Brunild Wagner proverà ad alzare le mani, siamo pronte a difenderci in ogni modo. Quindi, questo è l'ultimo avviso, non vogliamo essere costrette a risolvere questa situazione in maniera non violenta, ma faremo tutto quello che è necessario per risolvere la questione in ogni modo. Ora, se le nostre avversarie avessero la grazia di presentarsi, sarebbe molto gentile da parte loro.

    Dopo qualche secondo, la richiesta di Viola è accontentata.



    Ecco risuonare la mitica theme della League of Extraordinary Gentlemen. Applausi da parte del pubblico per "The Witch" Lucy Fisher e Brunild "The Armbreaker" Wagner, che fanno il loro ingresso sullo stage.

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    Come vediamo, la Valkyria è in jeans, felpa nera Adidas aperta, e maglietta BDK Inc. "Death by Elbow" dedicata a Sigfried Jaeger. Lucy invece DESCRIZIONE ATTIRE LUCY. Le due lottatrici si guardano intorno un attimo, dopo di che puntano lo sguardo verso il centro dell'arena, dove si trovano le Sick Chicks. Eccole scendere rapidamente la rampa, arrivando ben presto a bordo ring, dopo di che entrambe vanno a procurarsi un microfono nell'area di commento, infine Brunild e Lucy salgono sull'apron e irrompono nel ring. Qui la Valkyria squadra un attimo le Sick Chicks sedute sul tavolo, poi va a prendere uno dei due contratti, salutandole.

    BND: Eccoci qua.

    Dopo di che la tedesca va a mettersi comodamente seduta a uno degli angoli alle spalle delle Sick Chicks, sulla terza corda, e inizia a dare un'occhiata alle carte, mentre la parola passa subito a Lucy Fisher.

    LF: Il mio nome è Lucy Fisher, e questo ring è la mia casa.

    La rossa sorride, annuendo al pubblico che ha detto la frase con lei.

    LF: Viola, Beverly, non vi negherò che non speravo di riuscire ad arrivare a una situazione come questa. Temevo che sarei stata costretta ad evitare una guerra, ed invece non è stato così. E il vostro gesto, di venire da sole, è molto apprezzato. E lo abbiamo ricambiato a nostra volta, come potete vedere.

    Brunild chiude la cartellina, poi annuisce e parla a sua volta, restandosene seduta all'angolo.

    BND: Esatto. Per cui potete anche tirare un sospiro di sollievo e rilassarvi entrambe. Non ho intenzione di fare a botte con voi a una settimana dalla nostra resa dei conti. Ho fatto una promessa a Lucy, e ho intenzione di mantenerla. Poi sarà il ring a parlare a Sunshine, e per quello che vi può interessare a questo punto, sappiate che darò tutto quello ho per vincere, in modo chiaro e regolare.

    BB: Mi sembra ovvio, perché se non darai tutto quello che hai non hai speranza di uscire sulle tue gambe.

    Bev sposta lo sguardo verso Lucy.

    BB: Lucy, abbiamo capito che questa è la tua cazzo di casa. Non c'è bisogno di tirar fuori la tua cantilena ogni settimana. E fattelo dire, come abitazione non mi sembra un granché.

    La rossa si guarda attorno, arriccia il naso e con un cenno della testa indica gli spalti.

    BB: Specialmente per quanto riguarda il vicinato. Ma stai tranquilla, lasciaci le chiavi e vedrai come te la ristrutturiamo per bene.

    Viola stringe a sé la rossa ridacchiando.

    VV: A me non dispiace questo ring, e devo dire che almeno due delle persone che ci sono sopra sono parecchio belle, quindi non mi dispiace starci.

    La Vixen poi indica Brunild.

    VV: E non temere, Nildy, non abbiamo alcuna paura di te, ma solo di quello che ci toccherebbe fare nel caso decidessi di attaccarci. Te l'ho già ripetuto più volte che non ho alcuna voglia di distruggerti, e che il mio unico interesse era aiutarti. Piuttosto, i termini del contratto sono piuttosto chiari. Un match finale, per chiudere tutta la nostra disputa.

    Mentre Viola le parla, la tedesca ricontrolla brevemente i fogli del contratto nella cartellina. Poi annuisce e salta giù dall'angolo, avvicinandosi.

    BND: Mi sembra giusto. Anche io ho voglia di mettermi questa storia alle spalle, e non c'è niente di meglio che archiviare la nostra disputa, battendovi sonoramente a Sunshine. Per quanto riguarda la tua voglia di fare la buona samaritana con me, mi spiace ma c'ha pensato qualcun'altro ad aiutarmi. Qualcuno di cui mi fido ciecamente. Una persona che stimo molto, di cui sono amica da due anni. E che è in piedi davanti a te.

    Lo Smiling Crow prosegue.

    BND: Chiamalo approccio sbagliato, chiamalo difficoltà d'interazione, chiamala antipatia a pelle, chiamala pure testardaggine teutonica. Insomma, chiamalo come ti pare, ma io da te non accetterei mai alcun aiuto, neanche se stessi affogando nel Mare del Nord. Figuriamoci qui in TWC.

    Poi Brunild alza un dito.

    BND: Però apprezzo almeno la tua volontà di confrontarti in modo leale con me e Lucy. Sperando che la tua amica lì accanto sia della stessa idea, si capisce. Dalle espressioni e da quello che dice, non mi pare certo una persona affidabile. Anzi, credo che se qui non ci fossi tu che sei una vecchia conoscenza di Lucy, ma chessò, Jessica Morton, dato che sono della stessa pasta, probabilmente le avrei cambiato i connotati seduta stante...

    Mentre il pubblico rumoreggia, la tedesca si mette una mano alla bocca e fa spallucce verso Lucy. La rossa sorride, con il mic stretto tra le mani.

    BB:Bionda, se ti dico ora come ho intenzione di comportarmi che divertimento c'è? Tu preoccupati di fare la brava bambina, ed io cercherò di adattarmi.

    LF: Non ti preoccupare, Beverly, da parte nostra non ci sarà alcun tentativo di uscire dalle regole. E ti assicuro che è meglio non ci sia neppure da parte vostra, perché io mi sto fidando di Viola e quindi, indirettamente, di te. E non ho alcuna intenzione di fare in modo che la mia fiducia sia tradita ancora.

    La rossa poggia una mano sul petto.

    BB:Puoi stare tranquilla, mammina, perché anche io mi fido di Viola, ben più di te, e non ho intenzione di recarle danno. Parola di scout.

    Viola annuisce.

    VV: E tu non cambierai i connotati a nessuno, Brunild. Ti ricordo che l'unica persona venuta ad aiutarti è qui solamente sotto la condizione che tu non facessi nulla del genere. E so perfettamente che non lo fai solo per questo motivo, ma sei costretta a trattenerti.

    La Valkyria appoggia la cartellina col contratto sul tavolo, poi replica.

    BND: Quello che è vero, Vixen. Non ho intenzione di negarlo, ed è per questo che stiamo parlando in modo civile finora. Le persone non cambiano dal mattino alla sera, ma almeno dovresti apprezzare il fatto che ci sto provando, e che finora riesca a trattenermi piuttosto bene, no?

    Poi la Valkyria guarda Beverly.

    BND: Quanto a te, non ho niente da dire. Dopotutto, non mi è mai interessato nulla delle tue opinioni. E immagino che in questo momento, tu stia pensando la stessa cosa riguardo me...

    Brunild infine prende la penna e firma il contratto per Sunshine con nonchalance. Poi gira lentamente la cartellina verso le Sick Chicks e vi appoggia la stilografica sopra.

    BND: Siamo qui per un motivo, no?

    BB:No, bionda, a me importa eccome di quello che esce dalla tua bocca. Perché è mia intenzione chiudertela, ed è solo ascoltandoti che so di avere un buon motivo per farlo. Ma incredibilmente sei riuscita ad indovinare il motivo per il quale siamo qui.

    La rossa poggia il microfono sul tavolo e firma il contratto. Passa la penna alla compagna e riprende il microfono.

    BB:Però è un peccato, con tutte queste promesse di pace ci perdiamo la parte più divertente della firma dei contratti, la rissa dopo la firma.

    Viola ridacchia, osservando il contratto.

    VV: Per oggi, mi accontento. E Brunild, ricordati, quando Lucy Fisher perderà il suo match di ritorno dopo l'infortunio, sarà colpa tua. Perché hai deciso di intraprendere una guerra che non potevi vincere da sola. Quando dovrai cambiare con Lucy e sarà lei a combattere contro di noi, ogni colpo che prenderà lei al posto tuo sarà solo e soltanto per causa tua.

    La Vixen firma il contratto.

    VV: Spero che ne valga la pena per il tuo orgoglio.

    Lucy si avvicina al tavolo a sua volta, prendendo l'ultima penna.

    LF: Potresti anche avere ragione, Viola, ma ti sbagli sicuramente in una cosa. Sono tornata per vincere, e vincerò. E dimostreremo che la League of Extraordinary Gentlemen è una forza dominante ovunque.

    La Fisher firma il contratto.

    LF: E che la League of Extraordinary Gentlemen combatte sempre dalla parte giusta.

    Beverly impugna il contratto e richiude il faldone.

    BB:Su questo ho dei grandissimi dubbi. Madame, quello che dovevamo fare abbiam fatto, che ne dici di levare il disturbo? Iniziano a prudermi le mani, e diventerà difficile contenerlo a lungo.

    Brunild scuote il capo guardando Beverly Bailey.

    BND: Per favore, sii seria almeno una volta nella vita...

    La Valkyria ignora lo sguardo di Beverly in risposta, poi si rivolge un'ultima volta a Viola.

    BND: Quando saremo in ballo a Sunshine mi ricorderò sicuramente le tue parole di stasera, Vixen. Così come mi ricordo bene tutto quello che è successo in questi mesi. E questo mi darà una carica extra per vincere l'incontro assieme a Lucy e porre fine una volta per tutte a questa storia. Now, you know...

    Dopo di che la tedesca sbatte il microfono sul tavolo, poi gira i tacchi e se ne va assieme a Lucy Fisher, che ha preso con sé la cartellina col contratto firmato. E sulle immagini delle due lottatrici della League of Extraordinary Gentlemen che si allontanano verso il backstage tra due ali di folla entusiasta, tenute strettamente d'occhio dalle Sick Chicks, rimaste sul quadrato, noi andiamo perentoriamente in pubblicità. Restate con noi, non andate via.



    Up Next: TWC TMC Championship - Lance Murdock (c) vs Takeshi Minamoto
     
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    E dopo i sempre ammirevoli e divertentissimi consigli per gli acquisti, torniamo nuovamente in diretta con TWC Friday Night Indoor War, lo show di wrestling più visto del multiverso.

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    Ecco una bella panoramica del BJCC Center di Birmingham, Alabama, che ospita stasera l’importantissimo go-home-show che conclude la Road to Nemesis! della Total Wrestling Corporation. Ma ora è tempo di grande wrestling, e la palla passa all’incantevole Jessica Rose, pronta a introdurre il prossimo match.

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    JR: Ladies and gentlemen, the following contest, scheduled for one fall, is for the TMC Championship!!!

    Buona reazione del pubblico per l’imminente incontro che vedrà Lance Murdock difendere il proprio titolo personale dall’assalto dell’ex-TDPW Death Champion, Takeshi “The Disciple” Minamoto.



    Attenzione, una nuova epica e provocatoria theme risuona nell’arena, mentre le luci si abbassano e assumono una tonalità rossastra.

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    Dopo diverso tempo, ecco che Takeshi Minamoto esce sullo stage, accolto immediatamente da una pioggia di fischi da parte del pubblico. Il Discepolo del Dolore si guarda intorno schifato, poi si dirige verso il ring scuotendo il capo e offendendo i fan nelle prime file.

    JR: Introducing first, the Challenger. Making his way to the ring, weighting 229 punds and standing 6-feet-2-inches tall. From Tokyo, Japan, he is the former TDPW Death Champion and TDPW Criminals Champion, the Disciple of Pain… Takeshiiii Minamotooooo!!!!!

    Una volta arrivato ai piedi del ring, il giapponese balza sull’apron, passa le corde, ed irrompe nel quadrato. Qui lo vediamo insultare pesantemente la povera Jessica Rose e rivolgere un gestaccio al referee. Dopo di che eccolo girarsi a favore di camera e ricambiare i fischi del pubblico con un plateale gesto dell’ombrello! Subito dopo, Minamoto si toglie la giacca rossa e la getta oltre le corde, infine si va ad appoggiare a un angolo scrutando cupamente lo stage in attesa di Lance Murdock.



    Ed ecco risuonare la mitica theme di Lance Murdock!

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    Dopo un po’, vediamo Lance comparire sullo stage, in tenuta da combattimento e TMC Title in bella vista appoggiato in spalla. Il Preacher ignora la buona dose di fischi del pubblico anche verso di lui e fissa subito lo sguardo verso il ring, facendo un sorrisetto. Dopo di che eccolo calare lungo la rampa.

    JR: And introducing the Champion. Making his way to the ring, standing 5-feet-9-inches tall and weighting 199 pounds. From Hell’s Kitchen, New York, he is the TMC Champion, the Man without fear… Lanceeeee Murdooooock!!!!!

    Una volta arrivato ai piedi del quadrato, il DareDevil va a salire i gradoni d’acciaio, sale sull’apron, passa le corde ed entra nel ring. Qui lo vediamo avvicinarsi subito a Minamoto alzando il titolo TMC in alto, ma l’arbitro si mette in mezzo, dividendo i due. Subito dopo ecco che Lance si rivolge verso la telecamera mostrando la sua cintura e puntandosi un dito al petto, a dimostrazione che quell’alloro è suo e solo suo. Poi lo vediamo dare il TMC Title al referee, che lo mostra brevemente a Minamoto, che scuote il capo e gli intima di levarglielo da davanti. Tutto è pronto per l’incontro, Jessica Rose è uscita dal quadrato, il TMC Title è stato preso in consegna da un official, e l’arbitro fa i controlli di rito a entrambi i lottatori. Ci siamo, segnale al timekeeper, triplice rintocco della campanella, e questo interessantissimo match può cominciare!


    TMC Championship
    One on One Match
    “The Devil” Lance Murdock (c) vs. Takeshi “The Disciple” Minamoto


    I due si incontrano in un clinch, dominato dal giapponese che porta Murdock verso le corde. Questo però col rimbalzo se lo scrolla di dosso e lo manda alle corde dall'altro lato. Al ritorno di Minamoto lo salta con una cavallina e il giapponese prende ancora il rimbalzo. A centro ring Murdock si sdraia a terra e Minamoto gli passa sopra. Invece di prendere ancora il rimbalzo però si stoppa e va con una ginocchiata sull'addome di Lance, no, il diavolo rotola prontamente. Balza in piedi ed atterra Minamoto con un Dropkick. Takeshi si rialza ma Lance impatta un altro Dropkick! Ora corre alle corde, handspring! Kiss of the Devil! NO! Minamoto si allontana ed evita il cutter finale. Lance sorride facendo segno all'avversario a quanto fosse vicino alla fine. Il giapponese gli corre contro, il newyorkese gli scivola alle spalle, lo atterra con un legsweep e copre per uno schienamento. A malapena conto di uno che Minamoto lo scosta. Si rialza e manda il campione ad un angolo con una Irish whip ma lui si arrampica sul paletto e con un backflip atterra alle spalle di Minamoto. Corre all'altro angolo, si arrampica anche qui con il giapponese che lo segue, e lo abbatte con un Whisper of the Devil!

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    Lance corre alle corde e balza, atterrando con uno Springboard Devilsault sopra Minamoto! Si rialza e va dall'altro lato, balza nuovamente, altro Springboard Devilsault! Sale sopra il paletto... Devilsault dalla terza corda! Scatta dal lato opposto, sale in cima e balza di nuovo con un Devilsault da un'incredibile distanza! Copre per lo schienamento: 1, 2, no! Murdock sale di nuovo sul paletto, spalle al ring, prende il balzo... Inverted 450 Splash! No! A vuoto! Minamoto si scansa e si rialza tenendosi l'addome. Altrettanto fa Murdock in ginocchio e lui con un Thrust Kick lo manda a sbattere contro l'angolo, seduto. Gli schiaccia un piede in faccia e scarica un Facewash! Lo rialza, lo gira in aria e lo schianta contro il paletto con un Exploder Suplex! Lo riprende e con un Dragon Suplex lo manda a centro ring! Si agita all'angolo e parte per l'Akuma Ye! NO! Caput Mundi di Murdock!

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    Copre per lo schienamento: 1, 2, no! Rialza Minamoto e lo manda alle corde, al rimbalzo nuova Caput Mundi! NO! Minamoto ribalta in un tilt-a-whirl backbreaker! Lo rialza, lo gira in aria e lo schianta ancora sul ginocchio, adesso con un Gutbuster! Lo spinge verso le corde e lo ribalta con una ginocchiata all'addome. Murdock finisce seduto e Minamoto, dopo aver preso il rimbalzo dalle corde, mette a segno uno Sliding Forearm smash! Si rialza e cade sopra di Murdock con un Knee Drop! Schienamento: 1, 2, no! Rialza Murdock, gli va alle spalle, lo issa in aria ed impatta un Atomic Drop! Non lo lascia andare, lo solleva di nuovo e lo scaraventa di muso contro l'angolo! Qui lo fa salire sopra il paletto e lui lo segue, sulla seconda corda! Gli passa un braccio dietro il suo, adesso cerca di unirlo con l'altro e chiudere la Full Nelson ma Murdock si dimena. Riesce a liberare un braccio ed impatta una chop. Una seconda ed una terza, Minamoto barcolla! Murdock si porta in piedi ma il discepolo di Akuma lo chiude all'improvviso nella Full Nelson! Lo butta giù con un terrificante Dragon Suplex dalla terza corda! Ma Murdock atterra in piedi! Schizza verso Minamoto e lo butta giù con una Reverse DevilRana di incredibile elevazione!

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    Minamoto è completamente stordito, l'urto così potente da riportarlo in piedi, senza la minima concezione di dove sia. Murdock gli gira intorno per la seconda Caput Mundi ma Minamoto riesce a schiantarlo sopra il cuscinetto superiore con uno Snake Eyes! Murdock si gira dopo il colpo subito, Lariat di Minamoto! Murdock gli scivola sotto! Time of the Preacher! NO! Flying Armbar di Minamoto! Ma Murdock tiene unite le braccia, con la spinta delle gambe si porta dall'altro lato, Minamoto rimane con le spalle a terra e Lance schiena con un ponte: 1, 2, no! Minamoto si libera! Si trova però in ginocchio, in procinto a rialzarsi, ma Murdock lo fredda con un Eyes Wide Shut! Corre sulla terza corda, sale in cima al paletto! Minamoto si rialza e va all'attacco! Murdock però scivola sull'apron ring, snapshot! Si tiene alle corde, afferra la testa di Minamoto tra le gambe e lo manda con una Short DevilRana contro l'angolo! Minamoto cade a peso morto e Lance sale di nuovo sulla terza corda, prende il volo... EXCELSIOR!

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    Schiena immediatamente: 1... 2... 3! Lance Murdock mantiene il proprio titolo! Lance Murdock mantiene il TMC Championship!

    JR: THE WINNER OF THIS MATCH BY PINFALL: LANCE MURDOCK!


    Lance Murdock si fa alzare la mano dall'arbitro mentre solleva la cintura. Dopo di che si fa passare un microfono e poggia un piede sopra al petto di Takeshi Minamoto.

    LM:Questo è il minimo di ciò che ti aspetta, Morgan... Preparati al mio giudizio, e trema!

    Lance lascia cadere il mic e torna nel backstage, noi andiamo in pubblicità.


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    Bentornati in diretta per Indoor War. Le immagini fanno una panoramica sui fan prima di inquadrare lo stage dove sta per fare il proprio ingresso una delle due finaliste del Queen Of TWC Tournament, Alisa Drake.



    Ed ecco che risuona la theme song di Alisa Drake ottenendo i fischi del pubblico.



    L'Alpha Drake compare sullo stage vestita con il suo ring gear e dopo aver lanciato una fredda occhiata al pubblico, punta lo sguardo sul quadrato per poi accennare un leggero sorriso e avviarsi sulla rampa a passo svelto. Una volta ai piedi del ring vi scivola dentro per poi salire su un paletto e mostrare un altro leggero sorriso, e fatto ciò scende e si fa passare un microfono da Jessica Rose. Whisper degli Evanescence si interrompe e la ragazza avvicina il microfono alla bocca.

    Alisa: Legit Queen.

    Fischi da parte del pubblico.

    Alisa: Ecco uno dei soprannomi altisonanti a la Drake che scelsi quando decisi di divenire una lottatrice professionista, e ora poco più di due anni dal mio debutto ho finalmente la possibilità di renderlo indiscutibilmente realtà.

    Piccola pausa per Alisa.

    Alisa: Ma prima che vada avanti a parlare voglio chiamare qui la mia avversaria a Nemesis per dirle faccia a faccia ciò che penso di lei, del nostro match e di questo torneo.

    L'Alpha Drake abbassa il microfono e si mette in attesa di LisaLisa.



    Ed ecco che prontamente risuona la theme song della lottatrice nipponica.



    LISALISA arriva dal backstage tra i cori di incitamento dell'arena, mentre Alisa la squadra dal ring. La lottatrice di Osaka fissa a propria volta lo sguardo sull'Alpha Drake. Lisa si fa passare un microfono da un addetto a bordo ring e sale quindi sul quadrato, faccia a faccia con la sua futura avversaria di Nemesis. Alisa Drake sorride placidamente.

    Alisa: Lisa-chan, grazie per avermi raggiunta, e prima che tu possa dire qualsiasi cosa voglio solo farti sapere che sei la migliore avversaria che potesse capitarmi, e non lo dico perché ti reputo la più abbordabile, anzi tutt'altro, ma lo dico perché dopo aver affrontato feccia del calibro di Samantha Hart e le Sick Chicks finalmente potrò avere l'occasione di combattere contro un'avversaria che rispetto veramente e con la quale posso tirar fuori una contesa basata sulla competizione sportiva e non sull'odio reciproco, cosa che mi sta altamente stufando e che vedrò di concludere questa sera quando sconfiggerò quello scarto umano di Samantha Hart, liberandomi per sempre di quella presenza ingombrante che sta attanagliando la mia vita da tre anni.

    LA: Questo significa che Rick Frye non sarà presente a rovinare tutto?

    Alisa muta espressione, guardando fisso negli occhi la lottatrice nipponica, che da par suo non si è mimimamente smossa.

    LA: Sono felice che tu stia parlando di rispetto, Alisa. Per quanto tra di noi ci siano divergenze dovute alla rispettiva ambizione... E alle nostre disparità di carattere. Ma non ho mai negato che tu fossi una ottima lottatrice. Tu non hai bisogno dell'aiuto del tuo compagno.

    Lisa scuote la testa. L'altra finalista del Queen Of The Ring sembra meditare sulle parole della nipponica.

    Alisa: Lo capisco, ed è legittimo che tu abbia timore di Rick o di noi Whisperers in generale, ma puoi stare assolutamente tranquilla sul fatto che lui resterà fuori da tutto ciò poiché io stessa sono la prima a non volerlo.

    Piccola pausa per Alisa.

    Alisa: Certo, queste parole provengono da me, Alisa Drake, alleata di Rick Frye, due delle persone meno meritevoli di fiducia in tutta la TWC, ma vedi Lisa-chan, quando parlo con una persona che rispetto tendo a essere sincera il più possibile, poiché per me il rispetto vale molto più di un riconoscimento sportivo, non per nulla ho ripudiato mio fratello e ho perdonato Rick con il primo che mi aveva fortemente mancato di rispetto, e il secondo che invece me ne ha dimostrato anche più di quanto ne richiedessi.

    Altra breve pausa per l'Alpha Drake.

    Alisa: Così come a Frontline quando ho affrontato Elektra Kellis per il titolo, anche contro di te non riceverò l'aiuto di Rick Frye, poiché vi rispetto entrambe e se sono davvero meritevole di conquistare il premio che c'è in palio tra di noi voglio ottenerlo con le mie sole forze, poiché è questo che persone come te e Elektra meritate, ovvero una sfida corretta basata sul rispetto.

    LA: Bene allora. Voglio che tu abbia chiaro che io non mi tratterrò in questo incontro.

    Lisa sbuffa.

    LA: Sai, Alisa, questo è stato un anno molto importante per me. Ho finalmente dimostrato il mio valore a questa federazione e soprattutto a me stessa, scacciando via dalla mia vita Alejandro Signos. Sono stata vicinissima a vincere il titolo femminile e se riuscirò a vincere il Queen of TWC potrò ottenere la seconda chance che mi farà definitivamente salire sul podio della divisione femminile.

    La General Manager di Frontline si avvicina alla Drake.

    LA: So che anche tu sei affamata di vittorie, di affermazioni, di successo, ma fidati, in questo momento io lo sono di più.

    Alisa: Affermazione opinabile.

    Piccola pausa per Alisa.

    Alisa: Vedi Lisa-chan, so quanto tu sia affamata, me ne sono accorta nella nostra guerra contro le Sick Chicks quando in due contro quattro formavamo il Team A-Lisa, e so che non vedi l'ora di tornare a casa e dire al tuo bambino che la sua mamma è divenuta la regina della TWC. Tuttavia contro non hai persone professionalmente appagate come possono essere Lucy Fisher, Brunild Wagner, Elektra Kellis, Jane Murphy, Ayumi Haibara e altre, no Lisa-chan, contro hai una persona che dal momento in cui è nata è stata bollata come "la debole" della famiglia.

    Sospiro da parte di Alisa.

    Alisa: Forse tu non lo sai Lisa-chan, ma io vengo da una famiglia disastrata. Quando avevo solo sette anni mia madre se ne andò di casa, lasciandomi con un padre distaccato che puntava solo a rendere i propri figli soldati per quella causa che ora lo ha spedito a farsi trent'anni di carcere a Rikers Island, una sorella maggiore che mi bullizzava giorno dopo giorno e un fratello con il quale decisi di scappare qualche anno dopo, e che sviluppò un rapporto iper-protettivo con me poiché mi vedeva come la piccola e indifesa sorellina incapace di difendersi da sola. Nell'ambito professionale la situazione non è stata molto diversa, poiché chiunque sia stata la mia avversaria mi ha sempre sottovalutata non ritenendomi alla sua altezza, e alcune, tipo Livia, ne hanno pagate serie conseguenze.

    Altra pausa da parte dell'Alpha Drake.

    Alisa: Perciò Lisa-chan, immagina la voglia che ho di incoronarmi Queen Of TWC e regnare suprema su tutti coloro che mi hanno sottovalutata, e se non mi credi allora guarda cosa farò a Samantha Hart tra poco quando la rispedirò a fare la madre a tempo pieno della bastarda che ha avuto con mio fratello!

    Fischi sonori da parte del pubblico mentre Lisa aggrotta le sopracciglia.

    LA: Capisco la tua rabbia Alisa, ma da madre ti dico che insultare la figlia d'altri non è la soluzione. Il tuo showdown con Samantha Hart non ha niente a che fare con la nostra storia.

    Alisa scuote il capo vigorosamente.

    Alisa: Come definiresti una figlia nata da un rapporto casuale fatto sotto effetto di sostanze stupefacenti? Non è un insulto, ma è ciò che Ellie Drake è, e il fatto che abbia una madre puttana e un padre coglione non aiuta la percezione che si ha di lei, e anche se fosse un insulto ne avrei tutto il diritto visto che Samantha Hart si è permessa di ironizzare sull'aborto che ebbi quando ero poco più di una ragazzina. Come dice il sopracitato coglione, what goes around comes around, e Samantha questo lo capirà tra pochissimo, ma non è di questo che voglio parlare, il ritiro dal wrestling a cui la costringerò parlerà più di mille parole, voglio parlare di Nemesis, voglio parlare del Queen Of TWC Tournament, voglio parlare di noi.

    L'Alpha Drake prende una piccola pausa.

    Alisa: Io e te Lisa-chan, le due più sottovalutate di tutta la TWC si affronteranno nella finale di un torneo che incoronerà la Regina della TWC, un riconoscimento vero e non una cosa farlocca come il soprannome altisonante che usai in passato o come il nominativo Four Queens usato a War Of Change in quel Ladder Match, no Lisa-chan, questa cosa è reale, questa cosa è concreta e questa cosa vede protagoniste noi due. Perciò, lasciandoci alle spalle i discorsi su chi sia più affamata, poiché alla fine lo siamo entrambe, lascia solo che ti dica che non vedo l'ora di affrontarti e dimostrare quanto realmente valiamo a tutte quelle che siamo state costrette guardare ricevere riconoscimenti su riconoscimenti, occasioni su occasioni, momenti su momenti mentre gente come me e gente come te doveva starsene nel backstage ad attenderle per poi complimentarsi con loro per aver spianato la strada alle donne.

    Sguardo determinato da parte di Alisa.

    Alisa: Nemesis sarà uno spartiacque nella storia della Women's Division della TWC, poiché chiunque vincerà potrà regnare su tutte le altre che da sempre ci hanno snobbato e disprezzato, gente come le Sick Chicks che tanto ci accusavano di essere delle perdenti, gente come la dura Brunild Wagner, gente come l'estrema Ayumi Haibara, gente come la decorata Lucy Fisher, gente come la campionessa Elektra Kellis, perciò, Lisa-chan, come ho detto a Samantha questo pomeriggio sui social media, porta il meglio che hai a Nemesis, poiché troverai un'avversaria al suo massimo potenziale, pronta a prendersi ciò che le spetta.

    LA: Io non voglio altro.

    Staredown tra le due.

    LA: Hai ragione, non vedo l'ora di tornare a casa e dire alla mia famiglia cosa sono riuscita ad ottenere con la sola forza di volontà. Lo dissi ad inizio anno a Jane Murphy quando era campionessa e lo dico a te adesso. Quando lotto non è solo per gli altri o per il pubblico, è anche per me stessa e per quello che sono stata in grado di costruire in tutti questi anni. Quando ci affronteremo a Nemesis!!, puoi stare certa che per mandarmi giù dovrai arrivare a spezzarti le gambe se necessario. Perché io ho solo una cosa in mente: vincere.

    Alisa accenna un sorriso.

    Alisa: Bene, allora che vinca la migliore.

    LA: Che vinca la migliore.

    Detto ciò Alisa allunga una mano verso LisaLisa mostrandole anche un leggero sorriso. La giapponese accenna anch'ella un leggero sorriso per poi stringere la mano della Whisperer, e su queste immagini noi andiamo in pubblicit- MA ATTENZIONE!!! RICK FRYE SBUCA DAL NULLA E ASSALE ALLE SPALLE LISALISA!!!

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    Il pubblico inonda il ring con una marea di fischi mentre Lisa crolla a terra, con Alisa che torreggia su di lei con un sorriso diabolico. Rick e Alisa si scambiano uno sguardo complice, e poi The Phoenix inizia a pestare la giapponese con una raffica di Stomp, il tutto sotto lo sguardo compiaciuto di Alisa che ora segue l'azione che vede Rick rialzare per i capelli LisaLisa per poi lasciarla in piedi barcollante, rendendola vittima perfetta per il Whisper!

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    Lisa stramazza a terra mentre il pubblico fischia a più non posso. Intanto Rick e Alisa si scambiano un altro sguardo complice e ora la ragazza dopo aver mostrato un leggero sorriso sadico si arrampica sul paletto mentre Rick rialza Lisa e la spinge in avanti rendendola preda per Alisa che l'abbatte con il Whispers Into Screams!!!

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    I fischi sono assordanti ora, e i due Whisperers osservano compiaciuti la scena per qualche istante prima che Alisa raccolga il suo microfono.

    Alisa: We're just getting started...

    La ragazza lascia cadere il microfono mentre il pubblico la fischia e ora insieme a Frye torreggia sulla giapponese mentre incrocia il suo braccio sinistro con quello destro del compagno per poi mostrare indice, medio e anulare atti a simboleggiare la "W" dei Whisperers. Born For Greatness risuona nell'arena mentre i due restano in posa nella loro taunt, e su queste immagini noi andiamo in pubblicità.


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    Ladies and gentlemen, welcome back to TWC Friday Night Indoor War, live from the BJCC Arena of Birmingham, Alabama!



    Le immagini ci portano in una zona poco frequentata del backstage. Qui vediamo un gruppo di loschi individui intenti a fare qualcosa di cattivo, tanto per cambiare.

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    Daijiro Tanaka, Hiroshima e Nagasaki, tutti e tre armati di Sledgehammer, sono intenti a colpire brutalmente un grosso frigo di metallo rovesciato a terra, sul quale vediamo appiccicato uno stampino con scritto "The Real Carcass Container".

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    Dai lamenti che provengono all’interno pare proprio che ci sia qualcuno vivo dentro quel frigo. Un paio di metri più in là, invece, troviamo un sereno Demone della Leggenda, Akuma “Pain” Fujihara, seduto su una cassa di produzione, in compagnia della sua guardia del corpo personale, Felisin.

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    Mr. Pain, elegante come sempre e sigaretta accesa in bocca, è intento a leggere una copia di un giornale in lingua giapponese, e pare divertito mentre sente i colpi di martello farsi sempre più feroci. A un certo punto, eccolo però annusare l’aria, ripiegare il giornale e metterlo via, voltandosi alla sua destra, in direzione di qualcuno che si sta avvicinando.

    FJH: Ucci, ucci, sento odor di cristianucci…

    Il Demone pare piacevolmente sorpreso non appena scopre di chi si tratta.

    FJH: Guarda guarda chi si vede, il temibilissimo Uomo Paffuto in persona. Uhm, questa è proprio una serata di strani incontri…

    Mentre Tanaka, Hiroshima e Nagasaki si fermano a guardare, l’inquadratura si allarga e vediamo Kevin Manson fermo a pochi passi da Fujihara e soci.

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    L'Arcidemone, Kevin Manson, rivolge uno sguardo duro ad Akuma e soci. Il volto è rosso, le mani chiuse a pugno.

    KM: Non ho tempo per i convenevoli, ripoff, e non ho nessun motivo di sottolineare l'importanza di incontrare "il grande Akuma Fujihara". Non ti starei nemmeno parlando, se non fosse per il fatto che il vostro numero potrebbe tornarmi utile.

    Manson fa un paio di passi verso il giapponese.

    KM: Dimmi se hai visto Nick Carroll, vecchio.

    Mr. Pain aggrotta lo sguardo.

    FJH: Vecchio? Dove sarebbe il vecchio? Non c'è nessun vecchio da queste parti.

    Akuma si guarda intorno, poi fa spallucce e ride.

    FJH: Ah, intendi me per vecchio... Bella battuta, degna del mentecatto che sei, caro il mio Uomo Paffuto. Peccato che nemmeno il grande Akuma Fujihara abbia molta voglia di perdere tempo con te, a meno che tu non voglia farti un giro all'interno del Carcass Container, ovviamente...

    Akuma indica il frigorifero malandato, dal quale si sente un rantolo disperato. Manson fa un ulteriore passo verso di lui, finendo a pochissima distanza da lui.

    KM: Non ti ho chiesto di indicarmi un frigorifero. Sono davvero di malumore stasera, Fujihara. A costo di farmi attaccare da tutta la tua cricca, mi prenderò la tua testa.

    L'Arcidemone ringhia.

    KM: Sai come possiamo evitare tutto questo? Rispondendo alla mia domanda. E in fretta.

    Akuma sospira.

    FJH: Sai, quasi quasi verrei a vedere il tuo bluff per farti a pezzi e chiuderti nel frigorifero assieme a quell'altro scemunito. Tuttavia, non è ancora arrivato il tuo momento. Perciò risponderò alla tua domanda: sì, ho visto quel beota di Nick Carroll gironzolare da queste parti e l'ho pure mandato a fanculo.

    Subito dopo Mr. Pain tira fuori la sua moneta portafortuna e la lancia in aria, afferrandola al volo e posandola sul palmo della mano. Il Demone fa un ghigno, poi guarda da una parte e poi dall'altra. Infine indica palesemente una porta di servizio per l'esterno dell'arena, sorridendo a Manson.

    FJH: L'ingegnere fallito è andato di là.

    Kevin Manson fa una smorfia.

    KM: Molto divertente, Fujihara. Come sempre.

    L'Arcidemone abbassa il tono della voce.

    KM: Ti consiglio di mantenere un basso profilo, vecchio. Ora ho di meglio a cui pensare, ma se continui così arriverà il momento in cui ti metterò a nudo per il mito infondato che sei. Continua pure a provocarmi, ma ogni volta che guardi negli occhi il tuo socio ricordati che non è TWC Champion per merito mio. E, a causa mia, non lo sarà mai.

    Mr. Pain fa un tiro di sigaretta e butta un pò di cenere a terra.

    FJH: Uhm, questa tua rabbia è molto interessante. Se tu non fossi un falso demone idiota col cervello palesemente in cortocircuito, circondato da trogloditi inutili che si credono chissà chi, forse, e dico forse, saresti anche una persona utile ai miei progetti. Peccato che il tuo destino sia chiaramente segnato. Ma ehi, forse una volta che sarai ridotto come la cenere di questa sigaretta, potrei prendermi la briga di raccogliere i tuoi resti e fare di te un vero cattivo. Vedi, c'è speranza anche per gli uomini paffuti dopotutto...

    Poi Akuma sorride.

    FJH: Comunque prima scherzavo. Carroll è andato da quella parte...

    Il Demone indica la direzione da cui è appena arrivato il TWC World Heavyweight Champion. L'Arcidemone inspira profondamente.

    KM: Sei davvero irritante per essere un essere umano così vuoto. La caricatura di un wrestler, la caricatura del messaggio che porti, la caricatura di quello che rappresento. La differenza tra me e te, Fujihara, è che il mio dolore non si limita a distruggere. Il mio dolore prepara la base per edificare un mondo nuovo. E mentre io rivolterò questa società, divertiti a fare il sindaco. D'altronde, è il massimo a cui possa ambire un verme come te.

    Kevin Manson dà le spalle al Demone, allontanandosi a passi veloci e riprendendo la ricerca di Nick Carroll. Mentre il giapponese, divertito, lo osserva allontanarsi, Felisin gli dice qualcosa col linguaggio dei segni. Akuma la guarda e scuote il capo.

    FJH: Meh! Che vuoi che me ne freghi delle sciocchezze dette da un fesso ignorante che si crede un grande. Sarà divertente guardarlo in faccia e dileggiarlo una volta che avrà perso tutto quello che ha... Molto divertente.

    Mr. Pain poi guarda l’orologio Rolex che porta al polso.

    FJH: Uhm, direi che è il momento di andare a incontrare una certa persona.

    Il Demone balza giù dalla cassa, butta via la sigaretta con nonchalance e si mette i suoi occhiali da sole rossi. Poi si rivolge ai suoi tre sgherri.

    FJH: Mi assento un attimo, voi continuate pure a divertirvi.

    Dopo di che Mr. Pain si avvia per i corridoi, scortato dalla sola Felisin, mentre alle sue spalle i rumori delle martellate ricominciano. Akuma percorre alcuni corridoi, come se sapesse già dove andare, quando all’improvviso gira l’angolo, incrociando nientemeno che Damien.

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    I due si squadrano in silenzio per un paio di secondi, poi rompono il ghiaccio.

    FJH: Buonasera, Signor Diavolo.

    D: Buonasera, Signor Demone.

    FJH: Arrivederci, Signor Diavolo.

    D: Arrivederci, Signor Demone.

    Cala nuovamente il silenzio, poi i due prendono direzioni diverse. Mr. Pain cammina con tutta tranquillità, finché eccolo arrivare in prossimità dell’area catering. Qui, lo vediamo sorridere e avvicinarsi con estrema calma ad Ayumi Haibara, seduta a un tavolino…

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    Non appena lei lo nota, Mr. Pain sorride.

    FJH: Ayumi Haibara, la perla dell’Oriente. E sei da sola… Molto bene, così possiamo farci quattro chiacchiere in santa pace e senza inutili interruzioni.

    Ayumi Haibara alza le sopracciglia.

    AH: Oh, Fujihara. Buonasera.

    La ragazza tiene lo sguardo fisso sul tavolo. Il Demone la guarda, leggermente incuriosito.

    FJH: Bene. Vedo che il piccolo incidente con Alice Angel di due settimane fa non ti ha affatto turbata. Sono contento, d'altronde è stato solo un qui pro quo. Tutti infatti hanno visto come il sottoscritto abbia tentato di aiutare quella ragazza a superare gli inutili drammi del passato, offrendole il mio personale aiuto, in quanto Leggenda. Eppur tuttavia, mi sono trovato di fronte a una bisbetica in miniatura, rude e malevola, capace soltanto di offendere e rispondere male. A quel punto, in quanto anche Demone, ho perso la pazienza ed è successo il patatrac. Ma ehi, io non porto certo alcun rancore nei confronti di Alice Angel, e figuriamoci se posso avere qualcosa contro di te...

    Mr. Pain ridacchia, poi si guarda intorno in cerca di qualche piatto tipico giapponese. Ayumi aggrotta le sopracciglia, ma si rilassa di nuovo prima che Akuma possa notarlo. Dopo un leggero sbuffo, la Haibara alza la testa e si volta verso Fujihara.

    AH: Di che vuoi parlarmi?

    Il Demone nota del sushi, allora tira fuori dalla manica destra della giacca un paio di spilloni d'acciaio e li usa per prenderne un pezzo. Il giapponese lo rimira, poi se lo mangia. Dopo poco, eccolo replicare ad Ayumi.

    FJH: Guarda che è inutile che ti chiuda in te stessa pure con me. Io sono Akuma "Pain" Fujihara, l'idolo di una generazione intera di lottatori di wrestling. Decine e decine di wrestler della nostra madrepatria si sono ispirati alle mie gesta negli anni, perfino tu, non negarlo. Ora, in quanto persona estremamente saggia, altruista e responsabile, ho deciso di prendermi a cuore te, e la tua situazione.

    Il Legend's Creator guarda la ragazza.

    FJH: Quello che hai combinato finora in questa federazione ahimé è davanti agli occhi di tutti: la tua carriera non è affatto decollata in America, anzi, sembra proprio che tu abbia perso quello spirito battagliero e mortifero che tanto aveva lasciato il segno in Giappone. In quasi due anni, hai perso in numerose occasioni, troppe volte, e troppo male. L'unica soddisfazione meritevole di essere menzionata è stata l'aver spazzato via quella nana inutile di una Samantha Hart per il titolo TWC. Poi il nulla. Ogni match titolato perso. Ogni occasione di brillare, come in quest'ultimo torneo femminile, perduta irrimediabilmente. Solo brucianti sconfitte. Mentre attorno a te la divisione femminile procede, tu sei rimasta al palo. Mentre tu regredivi, Alice Angel ha preso il tuo posto nelle simpatie dei dirigenti, e Andy Moon si faceva i cazzi suoi, non aiutandoti mai e pensando solamente a se stesso.

    Mr. Pain punta il dito verso Ayumi.

    FJH: Sei diventata l'ombra scadente della lottatrice feroce e spettacolare che tanto amavano i fan giapponesi. E adesso che si tirano le somme e le scuse stanno a zero, dimmi: ne valeva la pena di seguire quel tanghero di Moon in America solo per amore, annichilendo anni e anni di sacrifici? Valeva la pena rinunciare a essere la stella del wrestling giapponese per venire qui a fare la figura della lottatrice generica, solo per seguire un sogno fallimentare dal nome Midnight Hunters? Guardami in faccia e rispondimi, Ayumi Haibara. Ne valeva la pena, si o no?

    Ayumi osserva Akuma.

    AH: Sì.

    La giapponese accenna un sorriso.

    AH: Ho espressamente chiesto ad Alice e soprattutto ad Andy di stare fuori dai miei affari e dalla mia carriera sul quadrato. Non ho avuto successo, no. E ormai non lo avrò. Ma non erano successi, titoli e soldi che cercavo qui. Li ho già avuti, forse anche troppi rispetto a quanto meritassi. Io volevo un compagno, un'amica e una casa. Volevo umanità e gentilezza, e l'ho avuta. Semplicemente, ho preferito che non venisse inquadrata dalle telecamere, perché la mia vita privata deve rimanere tale. Dunque sì, Akuma Fujihara, ne è valsa la pena. Il Giappone mi aveva tolto lentamente qualsiasi voglia di alzarmi la mattina. Qualsiasi stimolo. Qui posso vivere una vita tranquilla. Ed è quello che voglio.

    Il Demone scuote il capo con forza.

    FJH: Mi deludi molto, Ayumi Haibara. Questa rassegnazione sulla tua carriera, francamente, è piuttosto patetica. E l'amore? Stendiamo un velo pietoso su questo sentimento inutile e dannoso per le persone. Tu sei l'esempio perfetto di quanto il cosiddetto "amore" possa rovinare la vita e soprattutto l'avvenire di persone destinate alla gloria. L'amore è un sentimento che male addice con la nostra professione. A che serve l'amore nel wrestling? A nulla! E come volevasi dimostrare, tu in TWC non hai combinato nulla, perché troppo distratta dalla relazione con Moon.

    Mr. Pain continua.

    FJH: Se davvero ti sentivi svuotata e in crisi in Giappone, ti sarebbe bastato chiedere il mio aiuto. Akuma "Pain" Fujihara non nega mai il suo aiuto alle persone predestinate alla grandezza. So essere un ottimo motivatore per chi è in difficoltà, chiedi a Jack, che si appresta a fare a pezzi il tuo ragazzo.

    Akuma accenna un sorriso, poi si fa mortalmente serio.

    FJH: Ora, in teoria questa conversazione dovrebbe finire estremamente male dopo aver sentito quelle sciocchezza su "amore" e "amicizia". Per tua fortuna, però, il credito che hai acquisito in Giappone nella tua carriera, mi spinge a farti comunque un'offerta degna di te. Lascia perdere la TWC, molla immediatamente quell'opportunista immaturo di Andy Moon, manda a quel paese Alice Angel e i suoi genitori ammuffiti in una tomba, e torna nella nostra grande madrepatria. Conosco molti promoter importanti a Tokyo che farebbero a gara per averti come stella di punta nelle loro federazioni. E non mi riferisco per forza alle promozioni di Hardcore Wrestling dove hai militato per anni. Per esempio, anche Rossy Ogawa, mio amico personale e Presidente della Stardom, farebbe carte false pur di averti nei suoi show e fare di te il nuovo Ace della federazione.

    Dopo di che il Legend's Creator conclude.

    FJH: Eddai, Haibara, non mi puoi dire che preferisci stare in TWC a fare incontri inutili di secondo piano rispetto alla possibilità di combattere in Dream Match con le migliori lottatrici del Giappone. E' la chance giusta per tornare a essere la stella del wrestling femminile. Per quanto riguarda il "sentimento" che tu chiami amore c'è tempo, quello conta poco o nulla. Ti troverai qualcun'altro e via, funziona sempre così. Tanto Moon è soltanto una storiella passeggera come ce ne sono altre, no?

    Ayumi abbassa la testa.

    AH: Non penso proprio, Fujihara. Questa conversazione è finita.

    La ragazza si alza. Mr. Pain sospira, tira fuori lo zippo e si accende una sigaretta, dopo di che si mette una mano al petto e tira fuori dalla giacca un bigliettino, offrendolo ad Ayumi.

    FJH: Sei proprio un caso disperato, Ayumi Haibara. Tieni questo biglietto da visita, in caso cambiassi idea e volessi tornare alla tua vera casa, non esitare a chiamare. In Giappone c'è ancora posto per te...

    Ayumi dopo un attimo di esitazione prende in mano il bigliettino e lo osserva. Silenziosamente, la ragazza lo ripone nella tasca dei jeans e si allontana. Akuma la guarda sparire dietro l'angolo, poi fa spallucce.

    FJH: E anche questa è fatta...

    Dopo di che il Demone rimette gli spilloni nella manica, poi prende l'intero vassoio col sushi, e se ne va via fischiettando, scortato da Felisin. Pubblicità.



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    Welcome back to TWC Friday Night Indoor War, sempre in diretta dalla BJCC Arena di Birmingham in Alabama! La regia ci porta in un ufficio, ma non uno qualsiasi...



    ... bensì nell’ufficio del General Manager Virgil Brown Junior, il quale sta sistemando delle scartoffie sulla scrivania, ma il rumore della porta che si apre cattura la sua attenzione.

    Immagine


    Il gigantesco Benjamin fa il suo ingresso e dopo aver dato un'occhiata alla stanza si sposta dall' uscio.



    Facendo spazio niente meno che a Matt Thunder, the electric splinter non perde tempo e si accomoda sulla sedia di fronte alla scrivania di Virgil.

    VB: Allora Thunder, immagino tu sappia perché sei qui.

    MT: Saltiamo questi inutili frasi fatte e passiamo alle cose che mi interessano: Vincent Cross vuole vendicarsi i tutto ciò che gli ho fatto? Ok, diamogli ciò che vuole.

    Thunder si gratta il mento.

    MT: A dire la verità è quello che voglio anche io, dopo avermi messo al tappeto sul ring l'ultima volta, mi sono reso conto che non stavo facendo bene il mio lavoro, quando ho accettato la proposta di Raymond avevo promesso che Vincent avrebbe sofferto come un cane, ma ora ho capito che con uno come non basta rubare e distruggere la sua moto, non basta un attacco alle spalle nei corridoi, qui bisogna fare le cose in grande, io voglio un match contro Vincent Cross a Nemesis!

    VB: Benissimo allora. È proprio quello che mi ha chiesto Cross. Vuole per Nemesis un match contro di te. Immagino sia da considerarsi praticamente ufficiale.

    Brown si alza.

    VB: E sarà un match senza squalifiche.

    Matt rimane qualche secondo in silenzio, poi accenna un mezzo sorriso.

    MT: Devo ammetterlo, quando Cross vuole farsi umiliare pubblicamente, lo fa con stile, questo è certo. A proposito, lui dov'è? ho girovagato per tutta l'arena e non l'ho trovato.

    VB: Non vuole vederti. Non vuole vedere nessuno.

    MT: What?

    VB: Cross mi ha detto di dirti che non voleva che nessuno che lo disturbasse, questa sera. Ha cose più importanti da fare, secondo quanto dice.

    Thunder scoppia a ridere e si gira verso Benjamin.

    MT: Andiamo Benji, con un po di fortuna riusciremo a trovarlo.

    Il gigante borbotta, poi si avvia verso la porta assieme al suo "capo".

    VB: Aspetta Thunder, cosa hai intenzione di fare?!

    MT: Secondo te? Vincent Cross può scappare quanto vuole, ma non potrà nascondersi. Non da me!

    Thunder si avvia fuori dall'ufficio accompagnato da Benjamin. Sulle immagini di Virgil che scuote il capo e torna a sedersi noi andiamo in pubblicità.



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    Primo piano del titantron, le luci si fanno intermittenti.



    Qualche urlo, New Orleans inizia a fischiare dopo qualche secondo: la regia inquadra qualche cartellone inneggiante al lottatore che sta per entrare in ring, Big Black Boom.




    Passo lento, pausa prima di salire sulle scalette. Le abitudini del mascherato per la sua entrata non sono cambiate, il suo sguardo però è puntato verso il basso. Scalette, passaggio fra le corde, BBB chiede un microfono, che gli viene prontamente passato. Si prende qualche attimo prima di parlare.

    BBB: Potrei raccontarvi una storia. Una storia che inizia molto tempo fa, in un luogo che non conosco. E che, onestamente, non ho intenzione di scoprire. Ci sono molte cose, nel mio passato, che neppure io conosco.

    Il pubblico è ammutolito.

    BBB: Potrei, certo. Ma non è quello che voglio fare. Mi sono sempre promesso di non usare questi espedienti. Mi sono sempre promesso, imposto di farcela da solo. Non ho bisogno di un passato. Ho bisogno di un futuro. E nel mio futuro, non avrò mai paura.

    Applausi si levano dall’arena.

    BBB: Potrei raccontarvi un mucchio di storie, non cambierebbero il mio futuro. I vostri applausi, non cambiano il mio futuro. Io sono l’unico che può farlo. E lo voglio cambiare subito.

    Due secondi di pausa, Boom guarda verso lo stage.

    BBB: Sanshkin, Damien: è arrivato il momento. È finalmente arrivato il momento. Ho temuto per troppo tempo le vostre parole, dimenticandomi che, nei fatti, siete solo due poveri idioti in cerca di visibilità. Io voglio passare ai fatti. Smettetela di giocare a nascondino, vi voglio sul ring, ora!

    Boato di approvazione del pubblico.

    BBB: L’uno di fronte a l’altro, senza più giochi, senza più luci che si spengono o colpi alle spalle…



    Spider Baby dei Fantomas risuona nell'arena e Sanshkin in attire rosso si presenta sullo stage carico per il match di quest'oggi con il suo partner inusulae.



    L'ex Michael Edwards si dirige verso il ring, osservando il pubblico attorno a sé che lo fischia. Salito sul ring squadra dall'alto in basso Boom per farsi passare successivamente il microfono.

    SHK: Potresti per esempio scoprire chi sei Boom.

    L'altro uomo mascherato sorride ora che è sul ring.

    SHK: Sono mesi che ti ascolto e ti guardo e ti osservo. Ma oramai sei solo una copia di te stesso, sei finito, morto. Thunder ti ha succhiato via la linfa vitale e ora a te non è rimasto nulla.

    Il Dragone gira attorno al membro dei Pulp Fiction.

    SHK: Un anno fa, quando ci siamo incrociati per la prima volta mi senti intimorito, quella maschera, quelle movenze, quella favella. E poi... Poi solo cenere.

    L'ingresso in scena di Damien si fa attendere, passano i secondi ma eccolo poi apparire sbucando dallo stage.

    Immagine


    L'Anti-Christ come prevedibile viene accolto dai fischi, ma sembra esserne felice. Dopo aver assaporato "l'amore" da parte del pubblico si avvia al ring ridendo e sghignazzando come abbiamo visto in queste settimane, una volta entratoci anche lui si fa passare il microfono per poi rivolgersi a Sanshkin e BBB.

    D: Mancava qualcuno alla festa, non è vero? È giunto finalmente il momento che tu sappia la verità Boom ma prima preferisco che sia il nostro caro Sanshkin a dire quello che lui sa o crede di sapere su di te, giusto per avere il piacere di sbugiardarlo qui davanti a te e a tutti quelli che ci osservano, se lo facessi prima io mi toglierei subito questo divertimento. Vi lascio "soli".

    Damien va verso all'angolo e si siede sul paletto.

    D: Cominciate pure, mi siedo qui e rimango in attesa prima di intervenire.

    Sanshkin si gira verso Damien.

    SHK: Tipico atteggiamento di quelli come te. Dì la verità: non sai niente di niente. Ecco perché tenti di far parlare prima me, per rigirare come vuoi quello ho detto, facendolo tuo. Ma sono la persona sbagliata con cui fare questi giochetti

    Damien non si scompone mentre Sanshkin torna a rivolgersi verso BBB.

    SHK: Il così detto Diavolo potrà sapere qualcosa, o così dice, ma solo io conosco la verità tra noi due.

    Big Black Boom sorride.

    BBB: Divertente, non trovate? Entrambi dite di sapere qualcosa, di voler dire qualcosa, ma il qualcosa tuo è più grosso del qualcosa suo, tanto da farti credere se il qualcosa suo non esiste, ma lui dirà che il suo qualcosa esiste, e i miei due qualcosa in mezzo alle gambe si stanno gonfiando e non vorrei che qualcosa li faccia scoppiare, perciò smettetela di fare i qualcosa e grow some balls, idiots!

    Il pubblico esprime la sua approvazione con un boato.

    BBB: Non mi fate paura, né voi, né le vostre parole. Potrebbero essere dei bluff, magari. Potrebbero non esserlo, perché sì: ho fatto tante cose di cui una persona normale si pentirebbe. Ma ogni cosa che ho fatto, ogni singola azione, ha avuto un significato. Dall’inizio alla fine. Ogni azione, aveva un obiettivo. E l’ho sempre centrato. Se sono qui, a parlare con voi, portando questa maschera, c’è un motivo: e quel motivo, me lo sono costruito con i fatti. Ora tocca a voi farne qualcuno.

    Silenzio per qualche secondo, Boom è fra Sanshkin e Damien. Quest’ultimo prova a parlare, ma viene interrotto.

    SHK: Già, divertente. Ma non hai menzionato una cosa, una singola cosa. Tu pensi di sapere tutto, di poter tenere il conto delle tue malefatte. Ma ci sono cose per cui, pensa, tu potresti non avere la colpa. E che hanno comunque influenzato la tua vita, le azioni. Magari il tuo stesso stare qui, a parlare con noi, indossando quella maschera, è una diretta conseguenza del fatto che…

    D: Hai parlato anche troppo Boom, è arrivato il fatidico momento della verità. Questo sarà un momento che nè tu Boom nè tantomeno Sanshkin apprezzerete e credo che alla fine mi odiereste ancora di più e contando che io mi nutro di odio è un fatto solo positivo.

    Damien scende dal paletto e ridendosela si avvicina ai due rivolgendosi a Sanshkin.

    D: Caro il mio Sanshkin ti sei mai chiesto perchè sei quello che sei? O meglio, CHI ti ha fatto diventare ciò che sei? Prima che tu me lo chieda lascia che ti anticipi. Boom ha ricevuto un compito in passato, il compito di distruggerti e a quanto posso vedere ci sei riuscito alla perfezione, Boom.

    Damien si rivolge a Boom.

    D: Io mi domando una cosa, perchè? Perché hai dovuto rovinare la vita di Sanshkin...ah no aspetta, lui però non è Sanshkin e quindi chiamiamolo col suo vero nome. Riformulo la domanda, perchè hai dovuto rovinare la vita di EDDIE JORDAN?

    Gelo nell’arena. Il diavolo se la ride di gusto, Sanshkin respira profondamente, guardando fisso a terra, mentre Boom si morde la porzione di labbra lasciata visibile dalla maschera.

    SHK: Quindi…

    Passano i secondi.

    SHK:
    Quindi tu…

    D: Oh si Eddie, grazie a me sai la verità, hai trovato il colpevole ed è proprio qui davanti a te. Tu invece ne dovresti essere contento Boom, ti ho tolto un grosso peso dallo stomaco e ora puoi dire a Eddie il perchè delle tue motivazioni contro di lui.

    BBB:
    Sì, Eddie. Io sono la causa di ciò che sei ora. E onestamente, ne sono fiero. Ti ho abbattuto dall’interno, ho lavorato per bene ai tuoi fianchi. Certo, altre circostanze favorevoli mi hanno aiutato. Ma ho centrato l’obiettivo che mi ero preposto. Al cento per cento. Guardati ora: so cosa significa quella maschera per te. E non l’avresti mai dovuta indossare per nasconderti.

    Il dragone fa fatica a parlare.

    SHK: Quindi… Tu… Sai…

    BBB:
    Te l’ho sempre detto, ricordi? Dalla prima volta che ti ho visto. Sono stato mandato qui apposta per te. Per il tuo dojo, per la sua completa distruzione. Una volta fatto questo, aspetto la mia ricompensa. Nel frattempo mi godo i frutti del mio lavoro, dei viaggi e dello stipendio.

    Lo sguardo di BBB si rivolge verso Damien.

    BBB: Mi domando come faccia lui a saperlo.

    Piccola pausa.

    BBB: Ma conoscendo chi mi ha chiesto di fare tutto questo, sono sicuro che probabilmente gli avranno chiesto di venire qui apposta per sputtanare tutto. O magari per fare lo stesso con me.

    Il Perfidy in a Mask scuote il capo.

    BBB:
    O magari, dovevano togliersi un debito con te, ed è per questo che ti hanno fatto entrare qui.

    D: Io l'ho detto in passato e mi ripeto ora, io sono il Diavolo e il Diavolo sa tutto. Mi muovo in autonomia e agisco per i miei vantaggi, non perchè mi viene chiesto, il Diavolo non ha padroni eccetto se stesso.

    BBB: Sai cosa? Poco me ne frega. Con tutto il rispetto, non ho più nulla da dirvi. Avete reso felici molte persone, sapete? Ora…

    SHK:
    TU! TU MI HAI ROVINATO LA VITA!

    Sanshkin punta il dito contro Boom.

    SHK: E TU! TU SAPEVI TUTTO E NON HAI PARLATO FINORA!

    Poi contro Damien. Si sente il suo respiro affannoso sul microfono.

    SHK:
    Vi rovinerò. Vi distruggerò. Vi voglio entrambi. Ma non ora. Vi voglio sul ring di Nemesis! Voglio che la gente sappia dove e quando avverrà la vostra fine. Dove la bomba che avete innescato, esploderà una volta per tutte. Io, voi, nessuna regola per impedirmi di fare quello che voglio. No disqualification, no hope to survive.

    Triple B ride.

    BBB: Hai tirato fuori un bello slogan. Non so quanto ti servirà, quando fra due settimane, ti accorgerai che l’ordigno che dici di essere ti è già scoppiato, qui dentro.

    Il mascherato si tocca la tempia.

    BBB: Io ci sarò, sul quel ring. Fai in modo di essere in forma.

    D: Volete l'Inferno? E Inferno avrete quando a Nemesis vi troverete contro colui che lo regna!

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    Le luci si spengono!

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    E quando tornano però vediamo il ring completamente avvolto dalle fiamme con al suo interno ancora Sanshkin, o Eddie Jordan come preferite, e BBB con nessuna traccia però di Damien. A Nemesis ne vedremo delle belle!



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    Signore e signori, bentornati ad Indoor War. Le immagini ci catapultano immediatamente nel backstage, dove sentiamo ancora una volta rumori di passi, grugniti ed oggetti che cadono in terra.

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    Kevin Manson continua la propria caccia a Nick Carroll, reo di aver infortunato Elizabeth Duval nell'ultima puntata di Frontline e di aver provato a colpirla alla fine dell'Indoor War precedente. L'Apocalisse continua a camminare, fino a girare ad un angolo. Si ferma improvvisamente.

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    Lucy Fisher, felpa bianca "Save Everyone" e jeans grigi, sta chiacchierando sorridente con un addetto del backstage. Kevin Manson fa una smorfia, dopodiché fa un passo indietro. Si ferma, si copre il volto con le mani trattenendo un ringhio. Scuote la testa, si gira verso la ragazza e avanza verso di lei, ignorandola e puntando gli occhi sull'addetto del backstage con cui sta parlando.

    KM: Hai visto Nick Carroll da qualche parte?

    L'addetto osserva brevemente Kevin Manson, poi si piazza davanti alla ragazza, guardando in tralice il lottatore. Manson non sostiene lo sguardo, alza gli occhi al cielo trattenendo un'imprecazione e per una frazione di secondo incrocia lo sguardo della Fisher, per poi tornare immediatamente a rivolgersi all'addetto.

    KM: Ti ho fatto una semplice domanda. Non ho nessuna intenzione di sprecare il mio tempo, quindi se vuoi che me ne vada ti basta dirmi dove sia Carroll.

    Addetto: Vattene o chiamo la sicurezza.

    Lucy appoggia una mano sulla spalla dell'addetto, sorridendo.

    LF: Non ti preoccupare Adam, non ce n'è bisogno. Ma resta qui, per favore.

    La rossa prova a superare Adam, che però scuote il capo.

    Addetto: Io non mi muovo.

    Kevin Manson abbassa lo sguardo, rimanendo immobile per alcuni secondi, e quando lo rialza sostiene finalmente lo sguardo di Lucy. Prova a parlare ma sembra tornare sui suoi passi. Inspira profondamente e chiude gli occhi.

    KM: Tu lo hai visto, Lucy Fisher?

    LF: No, Kevin.

    Manson abbassa lo sguardo sull'addetto.

    KM: Non era difficile.

    Kevin si allontana, poi però si ferma. Parla dando le spalle a Lucy.

    KM: Avresti dovuto rivolgermi tu quello sguardo disgustato, Lucinda. Sei l'unica ad averne davvero il diritto.

    LF: Io ti ho perdonato, Kevin.

    Manson ringhia debolmente. Passano alcuni secondi. Riprende a camminare.

    KM: Addio.

    Lucy osserva per un istante il lottatore che si allontana, poi si gira verso l'addetto.

    LF: Grazie Adam, non avresti dovuto.

    Addetto: Figurati Lucy, era il minimo.

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    Ancora una volta le immagini ci accompagnano presso la BJCC Arena, Birmingham, Alabama, dove si sta svolgendo il cinquantaseiesimo episodio di Friday Night Indoor War, l'ultimo prima di Nemesis!, il prossimo PPV della TWC.



    Negativa è la reazione da parte del pubblico, tanti sono i fischi che si abbattono verso lo stage.

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    Ed ecco che, il volto spettrale, fa capolino all'interno dell'arena Italian Nightmare, il quale nella mano destra tiene un microfono, pronto a fomentare le folle.

    IN: Crash test dummy.

    L'incubo italiano punta il dito contro uno spettatore, mentre a gran passo s'incammina verso il ring.

    IN: Crash test dummy.

    L'indice ora diritto contro un altro membro del pubblico.

    IN: Crash test dummy.

    Finalmente l'ex TWE Champion fa il suo ingresso sul ring, rumorosissimi sono ora i fischi che tutt'attorno lo circondano.

    IN: Manichini, pupazzi, ecco cosa siete. Ma io non sono qui per farvi aprire gli occhi, non più; perché ho provato a combattere con voi e per voi, tanto tempo fa, e per questo ho dovuto scontare quattro anni di esilio, riparare tutte le ossa rotte, imparare di nuovo a camminare e poi, finalmente, tornare. Non come un salvatore, ma come liberatore: io libererò la TWC dal vostro rispetto, dalla vostra stima, che solo danni arreca; la libererò dalla malattia di cui è afflitta e di cui voi siete depositari. E la liberazione avrà inizio stasera, quando prenderò possesso del Diamond Championship.

    Fischi, ancora. Sempre più forti.

    IN: Io sono il solo e unico sfidante che questa federazione ha da offrire, perché la mia opportunità non l'ho ottenuta, l'ho presa; non battendo uno, due, tre lottatori qualsiasi, ma sconfiggendo lui, il campione, Fred Franke. E lo farò di nuovo. E di nuovo, e di nuovo, e di nuovo.

    L'incubo italiano sogghigna.

    IN: Tutte le volte necessarie perché Fred Franke riconosca me come nuovo campione, come nuovo idolo della TWC. E bagnerò il ring del suo sangue, e poi spargerò il sale, cosicché nessuna più erbaccia possa crescervi. Una ad una, tutte le taglierò, uno ad uno, tutti li spezzerò, i figli che legano il burattinaio e voi, i vostri beniamini. Così deboli, così mortali.

    L'ex TWNA, ora scuro in volto, si rivolge verso la telecamera, tutt'attorno assordanti sono i fischi e i cori contro di lui.

    IN: Per coloro che mi conoscono, sapete che niente può fermarmi. Per tutti gli altri, io sono Jack, l'incubo italiano, il vostro peggior incubo e, modestia a parte, cambierò il mondo.

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    ... GOLDEN KICK!! FRED SI ABBATTE CON FORZA CONTRO IL NEMICO CHE CAPITOMBOLA FUORI DAL RING!

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    Calorosissimi sono gli applausi da parte del pubblico nei confronti di Fred, il quale lancia occhiate di fuoco contro Italian Nightmare che faticosamente prova a rialzarsi cercando di aggrapparsi alla barriera che separa la zona attorno al ring dal pubblico. L'arbitro, già presente sul quadrato, ordina al campione di allontanarsi, ma questi va contro il nemico e gli sferra una serie di uppercut taglienti, dopodiché lo afferra per il braccio e lo lancia contro la balaustra. Subito lo risolleva e lo spinge verso il tavolo dei commentatori, contro cui Jack impatta rovinosamente. Attorno ai due si è radunata una folla di arbitri che animosamente esortano Fred ad allontanarsi, questi, però, non obbedisce e nuovamente si abbatte contro l'incubo italiano, questa volta colpendolo in pieno volto con il pugno chiuso, una, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove, dieci volte!! Jack stramazza al suolo, ai piedi della postazione di commento, la faccia rigata dal sangue, il suo sangue. Fred lo guarda, inviperito, si allontana, ma poi è di nuovo lì, su di lui; gli afferra la testa e la sbatte ripetutamene contro il tavolo, dunque lo lascia cadere. Mentre il nemico, esanime, viene visitato da alcuni medici accorsi sul luogo, Fred smantella la postazione di commento. Quindi porta sulle spalle Italian Nightmare ridotto a una maschera di sangue e fra gli occhi attoniti di tutti, lo schianta contro il tavolo che va in frantumi. Fra le macerie, l'incubo italiano giace, immobile, apparentemente privo di sensi. Subito una folla lo circonda, mentre a pochi passi da lui il Diamond Champion si ritira e, riappropriatosi del suo titolo, lo vediamo impossessarsi di un microfono e sedersi sul bordo della balaustra, tutt'attorno c'è silenzio. Fred Franke indica Italian Nightmare.

    FF: Rick Frye, questo sei tu.

    Gli occhi di fuoco.

    FF: Sto venendo per te.

    Fred getta a terra il microfono e, scortato dagli applausi dell'intera arena, supera il ring e celere percorre la rampa d'accesso abbandonando poi l'arena. Nel frattempo Jack viene risollevato in piedi e trasportato lentamente dietro le quinte.




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