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Il Capitano.
2300 Arena, Philadelphia. Locker Room GWF. 
BM: Inaccettabile.
Black Marylin e Lotara una di fianco all'altra nella stessa stanza di Macarena Vargas e della campionessa GWF Maya Maze. Meglio conosciuta da queste parti come ex campionessa FWF.
BM: Quello che è accaduto alla cintura femminile FWF è semplicemente inaudito. Un affronto alla GWF tutta. La nostra federazione, la nostra casa, è stata privata della cintura del mondo femminile senza che la campionessa in carica muovesse un solo muscolo. Non vi mentirò. Farò di tutto per conquistarla e vincere la Battle Royal di stasera.
Marylin guarda Maya, defilata ed apparentemente disinteressata al suo discorso.
BM: Ma soprattutto per riportare a casa ciò che ci è stato sottratto nella maniera più meschina.
MM: È davvero questo quello che pensi? Potresti anche cercare di far finta che te ne importi davvero qualcosa, Marylin.
La Millennial Lady attira l'attenzione su di sé. Lotara la fissa in maniera minacciosa, mentre la campionessa GWF abbassa lo sguardo. I suoi occhi, coperti dalla chioma bionda, appaiono vuoti, scavati. Di certo, Maya non ha preso bene ciò che è accaduto.
MM: Per certi versi, ne sei anche felice. Sei felice che la cintura non sia più alla mia vita. Che io non sia più al centro dell'attenzione. Che, ancora una volta, sia stato dimostrato come io sia… inadatta a tutto questo. Non sono una campionessa vincente, dopo tutto. Non sono una vera campionessa. Non sono una campionessa degna. È quello che pensi tu. È quello che pensate tutte voi. È quello che pensa la dirigenza FWF, è quello che pensa la GWF, è quello che pensano le atlete VDW. È quello che pensa Effie Whiles. Ed allora, non è forse meglio così? Ci siamo levati di torno un problema. Lotara, oppure tu, oppure qualcun'altra si metterà alla vita la cintura FWF, e tutto tornerà come prima. Le VDW, dopo averci sconfitto alle Series, vinceranno anche la cintura GWF con Lisa Garland, finché una "vera campionessa" si farà avanti. Una Effie Whiles, una come te, una come Miriam May, magari. E Maya Maze non sarà che una virgola, un ricordo del passato. Un errore da cancellare con la gomma del disprezzo, da perdere fra i ricordi. Fate davvero così tanta fatica ad accettarmi? Ad accettare che una come me… possa essere diventata la luce di questo mondo? Possa essere diventata l'unica fottutissima salvezza che è rimasta alla nostra divisione? È così difficile da credere, da concepire, da sopportare?
Maya osserva la sua cintura.
MM: Ci sono state tante sorelle d'arte, in questo mondo.
Diamine, metà dei più importanti palmarès delle divisioni femminili di tutto il globo ha Di Maggio nel suo albo d'oro! E metà delle atlete che pullulano tutt'oggi sono entrate nel wrestling a causa di fidanzati, mariti e parenti vari. Ed io… solo io, non vado bene? Sono solo io, quella sbagliata? Quella che ha avuto la strada lastricata d'oro per arrivare alla gloria? Io ho iniziato ad allenarmi quando ero poco più che una bambina. Ho cominciato a prender colpi e bump ancor prima di finire le medie. Sono volata in Irlanda, a quattordici anni, solo per montare ring; e poi in Australia, a sedici, in Giappone, poi in America. Sono stata ovunque. Ho provato la mia dose di dolore. Ho accettato il mio pegno di sangue. Sono rotolata nella polvere, per infinite volte. Ho perso, ho perso, e perderò ancora. Continuerò a combattere e a perdere, se necessario. Ma è cadendo e rialzandomi che sono diventata quella che sono oggi. Accettando che su quel ring non è tutto rose e fiori, che l'amore del pubblico non ti fa vincere un match, che le regole sono valide finché l'arbitro ti vede. Che devi mangiarti le unghie, segnarti la pelle di graffi e lividi e metter su la migliore versione di te se non vuoi essere dilaniata e buttata a marcire fra i cani. La verità è che fate fatica ad accettare che una come me possa rubarvi la gloria che credevate vostra di diritto. Che una "perdente" sia capace di tenersi sulle spalle queste cinture con orgoglio. Che, nonostante tutto, voi quella fottutissima perdente non siete assolutamente capaci di sconfiggerla.
Maya alza lo sguardo. I suoi occhi sono fissi, trattenendo a fatica una furia rara anche in lei.
MM: Io non vado bene. Non sono la campionessa che tutti desiderano. Non sono la ragazza da mettere sui poster. Non sono quella che vende biglietti. Ma non sono nemmeno così facile da cacciar via. È per questo che la FWF ha deciso di togliermi la cintura. Non per la GWF. Non per l'invasione VDW. Semplicemente… perché sapevano che quello era l'unico modo per toglierla dalle mie mani. E se io sono qui, non è certo per lamentarmi. È per fare quello che ho sempre fatto. Rialzarmi, leccarmi le ferite, ricominciare a combattere per vincere ad ogni costo. E non mi fermerò finché il titolo FWF non tornerà esattamente dove deve stare. Non per voi. Non per la GWF. Ma solo e soltanto per me stessa.Up Next: TWC
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