The Outside 2022

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    Siamo nel backstage del Cow Palace, nella infermeria, occupata solamente da tre persone.

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    Denise Galanti, insanguinata e con un asciugamano bianco a coprirle il capo, è sorretta da Jake King e Keiko Rosé, che la fanno sedere sul lettino, lo sguardo preoccupato.

    JK: Denise?

    L'italiana scuote la testa, aprendo la bocca per dire qualcosa, solamente un singulto spezzato che le esce dalle labbra. Poi lentamente si porta le mani, ferite e lacerate, al volto, deglutendo inutilmente. Lentamente l'italiana scivola in avanti, senza riuscire a spiccicare parola. Jake prova dolcemente a fermarla, ma lei si dimena, per poi sedersi a terra, mordendosi il pugno destro. La porta della infermeria si apre, e altre due persone entrano.

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    Edward Shepard, in un bel completo bianco, e Mark Monte. Edward si avvicina rapidamente a Denise, guardandola, per poi sedersi a terra al suo fianco. Denise gli rivolge un rapido sguardo, per poi appoggiarsi con il volto al suo petto, continuando a piangere. Shepard la avvolge con un braccio, tirandola stretta a sé e baciandole la testa, per poi appoggiarle la guancia contro la fronte, cullandola leggermente.

    ES: È tutto a posto. Siamo qui. Siamo qui.

    Jake lentamente recupera una sedia, menttendosi vicino a loro due, e Keiko si siede sul lettino, mentre Mark si appoggia ad un mobile. DEOGRATIAS e Denise stanno così a lungo, mentre dall'arena giungono i rumori ovattati dello show che va avanti. Finalmente, dopo più di un'ora, la porta si riapre.

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    Gregory Montoia apre la porta, ancora in pantaloni da lottatore, il TWC Undisputed World Championship in spalla. Si guarda attorno, poi fa un mezzo sorriso, guardando Edward, che annuisce. Il canadese appoggia il titolo vicino a Keiko, per poi andare a sedersi poco lontano su un mobiletto. Passano ancora minuti di silenzio, poi Edward alza lo sguardo, incrociando lo sguardo di Gregory.

    ES: Devo andare. Ho un promo e si chiederebbero domande inopportune se non ci andassi. Lascio qui gli altri.

    GM: Andate pure. Resto qui io.

    Shepard abbassa lo sguardo un istante, poi annuisce.

    ES: Denise. Devo andare.

    DG: No.

    Edward sorride, accarezzandole la testa.

    ES: È tutto a posto. Gregory ti pulisce meglio la ferita, e poi torno subito. Davvero.

    Silenzio per qualche istante, poi Denise annuisce nel petto di Edward, che sorride, rialzandosi in piedi e sollevandola, per poi appoggiarla sul lettino.

    ES: Mi raccomando, controlla che nessuno rubi il titolo a Gregory.

    Fa per allontanarsi, poi si avvicina di nuovo, dando un bacio sulla fronte alla italiana, sussurrandole.

    ES: Torno subito.

    Edward si allontana, lasciando Denise con Greg, e uscendo dalla stanza. Il canadese sorride a sua volta, spostando il titolo e prendendo garze e alcol.

    GM: Ayumi è più brava di me in queste cose.

    Denise mugugna qualcosa di aggressivo, e il canadese ridacchia.

    GM: Certe cose non cambiano mai.
     
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    Resistance File #1



    Nonostante sia dicembre inoltrato, è una bella giornata. Come al solito guida rapidamente, sfilando fra il traffico. Il freddo cattivo di New York che si infila sotto la giacca di pelle, gira a destra, fermandosi davanti ad un cancello. La solita guardia lo raggiunge, squadrandolo storto e poi facendo segno di aprire. Certe cose non cambiano mai. Supera il cancello, cercando un posto vuoto e parcheggiandoci la moto. La spegne e si sfila il casco, appoggiandolo al manubrio, per poi annuire.

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    Gregory Montoia guarda verso l'alto, osservando il quartier generale della TWC, per poi scendere dalla moto e aprire una delle borse laterali, da cui estrae uno zaino, che si mette in spalla. Come al solito non è vestito in maniera particolarmente vistosa, una giacca di pelle, sotto cui ha sapientemente indossato una felpa pesante ed una maglia termica, e dei jeans, e ha ancora la nuova capigliatura, con i capelli molto più corti ai lati e più lunghi sopra. Si passa una mano nella barba, e la sua fede all'anulare brilla. Si sistema lo zaino sulla spalla e si dirige verso la porta tagliafuoco, aprendola con il bacino, e trovandosi in un atrio con tre ascensori e una rampa di scale. Continua a passare dalla porta sul retro, come un ladro. Si incammina verso le scale, per poi iniziare a salire, contando i gradini per vedere se sono cambiati. Dopo quattro piani può confermare che sono gli stessi, e si ferma davanti ad una porta di legno, decisamente più elegante di quella tagliafuoco. Si ferma un istante, abbassando lo sguardo e rimuginando per un istante, per poi aprirla con una spinta. Come sempre lo accoglie un corridoio accogliente e vuoto, che ronza di tecnologia, e lui cammina silenziosamente, guardandosi attorno. È un silenzio diverso da quello della scorsa volta. Non è un silenzio sconfitto. È il silenzio di un drago che dorme, del ghiaccio che aspetta primavera per scorrere in un fiume, del germoglio che attende per sbocciare. Si ferma, passandosi una mano sul volto e sorridendo. Sembra un pensiero da Lilith. Non il peggiore che può fare. Riprende a camminare, stringendo il pugno un istante. Raggiunge una scrivania vuota, davanti ad una porta aperta, da cui filtrano una luce e due voci.

    ???: Ok, e dopo War of Change?

    ???: Potrà pensare il marketing al nome, no?

    Greg bussa sullo stipite, per poi entrare nella stanza.

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    Virgil Brown Jr. e Gareth Yvain sono in piedi attorno allo loro scrivania, e sono affaccendati attorno a delle carte, entrambi in un completo elegante, nero per Virgil e blu notte per Gareth.

    GM: Lo stesso marketing che ha pensato ad Indoor War?

    VB: Quello, per fortuna, nel tempo è cambiato.

    Due paia di occhi lo osservano in contemporanea, attentamente. Occhi marroni, tremendamente simili a quelli di suo padre, preoccupati e vagamente delusi, e azzurri, appena più scuri di quelli di Leonard, pericolosamente pungenti e intelligenti. Si guarda attorno, osservando la stanza sorprendentemente piena di scartoffie e scatole, annusando brevemente l'aria.

    GY: Mi inquieti, quando fai così.

    GM: Cercavo di capire se dovrò bere tè o caffè.

    Entrambi i General Manager sorridono in contemporanea, abbassando lo sguardo.

    VB: Ti trovo un posto per sederti.

    Scuote una mano, avvicinandosi ad una sedia su cui è appoggiato un sacco pieno di quelli che sembrano i pezzi di marmo di un busto di un uomo mascherato, sollevandolo con una mano e portandolo fuori dalla stanza, per poi tornare e sedersi sulla sedia, appoggiando lo zaino al suo fianco, per poi sfilarsi la giacca di pelle.

    VB: Mi manca quando riuscivo a fare cose così.

    GY: Non sei stato atletico quanto lui per un secondo della tua vita. Non ci hai detto cosa preferisci.

    GM: L'ultima volta ho preso il caffè. Quindi vada per il tè.

    Brown batte le mani, dirigendosi in un angolo e iniziando a trafficare con un bollitore.

    GY: Costringermi a berlo non gioca a tuo favore.

    GM: Dubito che qualsiasi cosa io faccia giochi a mio favore, con te.

    GY: Sei assolutamente ingeneroso nei miei confronti.

    Greg si passa una mano sugli occhi, aprendo la bocca.

    GY: So cosa stai per dire. Ma credo tu abbia combattuto un match eccellente, a Wildfire at the Cow Palace.

    VB: Suona strano quando lo dici per intero fuori da uno show.

    GY: È vero. Comunque...

    Gareth fa un gesto distensivo con la mano.

    GY: Non credo sarebbe potuta andare meglio di così, per l'ultimo PPV. E hai guadagnato il rispetto di tutti, o quasi, i tuoi colleghi. Non male, considerato quanto poco piacessi agli altri, appena arrivato.

    Brown appoggia tre tazze fumanti sulla scrivania, e Gregory prende la sua, rimanendo in silenzio.

    VB: Nonostante tutto, sono d'accordo con Gareth. Hai superato ogni più rosea aspettativa, volta dopo volta. Forse non capiamo appieno i tuoi motivi, o non apprezziamo i tuoi metodi, ma ti assicuro che non possiamo, e personalmente non voglio neppure, negare il tuo talento.

    Virgil sospira, prendendo la sua tazza e bevendone un sorso. Yvain guarda un istante la sua con una espressione trista, per poi prenderla e berne un po' a sua volta, scuotendo la testa.

    VB: Quella cintura stava stretta in vita a Leonard, e ballava attorno a quella di Lance, ma è perfettamente a tua misura, Gregory.

    Gareth alza una mano.

    GY: Senza esagerare, ora. Ma entrambi siamo convinti che tu possa essere un grande, se non il più grande, campione di questa federazione.

    GM: Ma c'è sempre il solito problema, giusto?

    Gregory sospira, bevendo un sorso di tè.

    GM: Lo stesso problema di quando ho vinto contro Lukas. Lo stesso problema di quando ho portato in spalla entrambe le cinture di coppia. L'oro non brilla per me. Non vivo per il titolo. Non lotto per essere il migliore.

    Montoia prende lo zaino, aprendolo e tirando fuori il TWC Undisputed World Championship, appoggiandolo sulla scrivania.

    GM: Quando guardo questa non vedo grandezza, fama, denaro, gloria. Vedo metallo e pelle. Vedo sangue e lacrime. Vedo carriere infrante e disperazione. Quando me la metto in spalla non sono spinto da una nuova sicurezza, sono appesantito dai dubbi. E oramai ho trentaquattro anni. Ben oltre l'età in cui Leonard ha perso questa cintura.

    Il canadese si passa la mano nei capelli.

    GM: Ben oltre quando un può permettersi di essere idealista. Ben oltre quando qualcuno può permettersi di lottare contro lo status quo. Ben oltre quando un può permettersi di non pensare alla sua famiglia. Ben oltre il momento in cui un wrestler può odiare fare del male. Ben oltre lo stare seduto qui, guardando quella cintura su quella scrivania ed essere sollevato.

    Montoia scuote la testa.

    GM: Sperate io abbia cambiato idea. Che due titoli del mondo ed un figlio mi abbiano reso realista. Lo capisco. Lo comprendo. Non posso fare finta di essere l'underdog di questa federazione, oramai, no? Sono il big guy, la special attraction, il main eventer. Big Match Greg. Puttanate.

    Greg appoggia la tazza di tè.

    GM: Puttanate. Sean ha detto che sono il cuore e l'anima di questo posto. Il cuore e l'anima. Cosa significa? Ci avete pensato? Per me significa tendere una mano di aiuto a chiunque ne abbia bisogno. E se devo usarle entrambe per stringermi al petto quella, non posso farlo.

    Virgil sospira.

    VB: Perché è sempre tutto così difficile con te?

    Greg si alza in piedi.

    GM: Perché tutto fuori da questo ufficio è difficile. Perché non posso e non voglio fermarmi semplicemente a salvare questa federazione. Perché posso fare così tanto di più. Perché posso fare qualcosa che posso fare solamente io. Non perché sono unico, o speciale, ma perché sono fortunato. Fortunato di trovarmi qui, davanti a voi, con quella cintura e questa testa. Perché sono arrivato a vincere il titolo più importante di tutto il pro wrestling senza la smania di chiunque altro. Perché non dovrei essere qui. Perché mi avete chiesto cosa ci stessi a fare qui se la volevo vincere.

    Il canadese cammina avanti e indietro.

    GM: Forse non lo so nemmeno io il perché. Ma non posso essere quello che mi chiedete.

    Virgil e Gareth si osservano, poi Brown annuisce tristemente.

    GY: Molto bene. Non posso fare altro che procedere, quindi.

    Gareth si schiarisce la voce.

    GY: Gregory Montoia, io, Gareth Yvain, in quanto General Manager della Total Wrestling Corporation, con una decisione univoca della Board of Directors, ti dichiaro decaduto dal tuo ruolo di nostro Campione Mondiale, e ti chiedo la restituzione immediata della cintura rappresentate il titolo.

    Gregory annuisce.

    GM: Molto bene.

    Montoia afferra la giacca di pelle e se la infila, prendendo lo zaino e mettendoselo in spalla, per poi girarsi e dirigersi verso la porta. Greg si ferma, per poi voltarsi, osservando i due General Manager.

    GM: Pensate che sia una punizione, giusto? Pensate che io esce da questa stanza, e che mi tormenti per quella. Forse è questa la cosa che mi fa arrabbiare di più.

    Si dirige verso la sua sedia, prendendo il tè e bevendo un sorso, come per cercare di calmarsi.

    GM: Credete che si mi toglierete abbastanza titoli riuscirete a spezzarmi, o farmi capire il valore che ritenete abbiano. E sono sicuro che capiterà ancora. L'anno prossimo quanti PPV vogliamo fare? Quattro? Verrò quattro volte a consegnarvi quella cintura, lasciandola su quella scrivania e andandomene. Magari anche cinque, se dovessimo fare un altro Gravity. Perché fino a quando avrò fiato in corpo, fino a quando una goccia di sangue scorrerà nelle mie vene, andrò dove le persone hanno bisogno di me. E quella cintura attirerà sempre chi vuole sopraffare gli altri. Ci sarà sempre bisogno di me, e non intendo non rispondere alla chiamata.

    GREG SI VOLTA E LANCIA LA TAZZA CONTRO IL MURO, SPEZZANDOLA!

    GM: NON RESTERÒ IMMOBILE ANCORA! QUESTO SIGNIFICA ESSERE IL CUORE E L'ANIMA DI QUESTA FEDERAZIONE! VOI MI TOGLIERETE QUELLA CINTURA, VOLTA DOPO VOLTA DOPO VOLTA, E CI METTERETE QUALCUNO CHE DOVRÒ SCONFIGGERE! E LO SCONFIGGERÒ OGNI VOLTA!

    Greg cammina avanti e indietro.

    GM: Dieci, cento, mille volte. Fino a quando l'ultimo osso del mio corpo non sarà ridotto in polvere, e poi qualche volta ancora. Fino a quando l'eco della ultima voce che chiede il mio aiuto risuonerà nelle arene della TWC, io sarò qui. Fino a quando un innocente tremerà di paura, fino a quando ci sarà una ingiustizia, fino a quando avremo paura del buio, continuerò a lottare.

    Montoia si passa una mano sul volto.

    GM: Perché non ho paura di non entrare nella storia come un grande campione. Non mi interessa. NON MI INTERESSA! Ho paura dell'indifferenza in cui vivete voi due. Ho paura un giorno di svegliarmi e dare a quella cintura più importanza che alle persone. Dio mio. Le persone. LE PERSONE! Facciamo tutto questo per le persone. Per ogni singola persona che viene a vederci, e poi vi dimenticate di quanto siano importanti. Voi vedete solamente un pubblico. Dei numeri. Sapete a chi interessa dei numeri e dei titoli come a voi?

    Il canadese si passa le mani nei capelli.

    GM: Chris Drake. Sapete a chi interessava dei numeri e dei titoli? Leon Black. Non sono nessuno dei due. E non voglio esserlo.

    Greg si asciuga una lacrima dal volto.

    GM: VOGLIO ESSERE ANDY SCRULL CHE SE NE VA PERCHÈ DELUSO DALLA SUA CARRIERA! VOGLIO ESSERE LILITH WILLIAMS CHE SI CHIUDE IN SÈ STESSA PERCHÈ NON RIESCE A TROVARSI! VOGLIO ESSERE VIOLA VIXEN CHE LOTTA CON UNA GAMBA SPEZZATA! VOGLIO ESSERE JESSICA MORTON CHE SI RITIRA PERCHÈ NON SI RITIENE ABBASTANZA! VOGLIO ESSERE AYUMI HAIBARA CHE SCAPPA E DIVENTA UN'ALTRA PERSONA PER NON AFFRONTARE IL SUO PRESENTE! VOGLIO ESSERE ROTTO E SPEZZATO! VOGLIO ESSERE GREGORY MONTOIA!

    Si colpisce con un pugno al volto.

    GM: Voglio essere buttato a terra fino a fratturarmi il cranio. Voglio non riuscire a distinguere più la realtà dalle allucinazioni. Voglio rischiare di morire. Voglio tutto questo piuttosto che essere Leon Black.

    Indica la cintura.

    GM: E CENTO VOLTE DI PIÙ! PERCHÈ FORSE QUANDO DANTE MI CHIEDERÀ SE SONO STATO UN BUON WRESTLER NON POTRÒ MAI RISPONDERGLI DI SÌ, MA ALMENO POTRÒ RISPONDERGLI DI ESSERE STATO UN UOMO DECENTE! PERCHÈ FINALMENTE POTRÒ RITENERMI DEGNO DELLA FORTUNA CHE MI È CAPITATA NELLA VITA!

    Si gira, appoggiandosi con la fronte al muro e respirando a fondo, cercando di calmarsi.

    GM: Ho un fuoco nel petto che non avete speranza di spegnere, perché non è un fiammifero, o una torcia, o un falò, o una pira, MA UNA STELLA!

    Si gira.

    GM: Una stella che ha illuminato la strada di un ragazzino che era stato trasformato in una macchina di morta, permettendogli di cambiare ancora. Di diventare meglio. Di espiare il sangue che ha sulle mani. Sono estremamente fortunato. Perché sono stato fortunato. Sono stato perdonato. Non da un Dio, ma dal mondo. E questo perdono, questa gentilezza, deve essere restituita. Questo è essere il cuore e l'anima della TWC. Questo è il motivo per cui non sarò mai il vostro campione. Perché la mia priorità saranno sempre le persone. Sempre.

    Afferra di nuovo lo zaino, mettendoselo in spalla e girandosi, per poi avvicinarsi alla prota.

    VB: Gregory...

    Si volta a guardarli. Sono entrambi a bocca aperta.

    GM: Sì?

    GY: La tua cintura.

    Aggrotta le sopracciglia. Poi lentamente si avvicina alla scrivania. Osserva entrambi i General Manager, prendendo il TWC Undisputed World Championship e sollevandolo appena. Poi, senza guardarlo, lo infila nello zaino. Poi se lo mette in spalla, voltandosi e uscendo.






    Gregory e Ayumi sono coricati sul divano, fronte contro fronte, Dante fra di loro, che mordicchia distrattamente l'angolo del TWC Undisputed World Championship.

    AH: Cosa farai ora?

    GM: Save everyone.
     
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    Midnight.
    Andy



    CITAZIONE
    Buonasera! Ben ritrovati per una nuova puntata di Flight With The Angels. Io sono il vostro host, Cody Williams, conosciuto anche come Manuel Angel, e stasera vi porto un ospite d'eccezione, nonché un grande amico. Andy Scrull!

    Yo! Che piacere essere qui, Cody!

    Il piacere è tutto mio, amico.

    La luce dei lampioni è l'unica cosa che, ciclicamente, illumina l'auto che prosegue nella notte, oltre ai fanali della stessa. Non troppo veloce, non troppo lenta. L'autostrada è sgombra, ma Andy non aveva mai trovato nessun tipo di soddisfazione nel guidare veloce. Con l'indice della mano destra, tamburella sul volante. Ascolta musica a volume basso dalla radio.

    CITAZIONE
    Allora, come vanno le cose in Giappone? Andy Scurll imperversa sull'oriente anche stavolta?

    Eh, direi che sta andando abbastanza bene, abbastanza bene. Alcune vittorie niente male. Molte esperienze importanti.

    Suoni molto pacato.

    Dici? Beh, da una parte preferisco non sbilanciarmi. Il senso di escursioni come questa non è tanto il successo, ma il cammino, come dire.

    Ci eri già stato, giusto? Sei, sette anni fa, cos'era?

    2015, quindi sì, sette anni fa. Come i miei anni di carriera, più o meno.

    Può permettersi di distogliere lo sguardo dalla strada vuota, per brevi istanti alla volta. L'ora sul cruscotto segna le 23:56, è quasi mezzanotte. Jessica dorme, almeno apparentemente, sul sedile del passeggero accanto a lui. La luce lunare riflette meravigliosamente sulla sua pelle pallida. Andy sorride dolcemente, e abbassa ancora un po' il volume della radio.

    CITAZIONE
    Hai un rapporto particolare con il Giappone? Perché proprio lui come tuo posto "di riferimento" quando hai bisogno di staccare la testa dalla TWC?

    Beh-

    Tralasciando la ricchissima tradizione di wrestling giapponese e i rapporti fra federazioni, ovviamente.

    Sì, quelli sono stati un fattore molto importante la prima volta. Ma non credo siano rilevanti più di tanto, ora. Credo che Tokyo, e in generale tutto il paese, siano un luogo dove istintivamente credo di poter trovare alcune risposte. Sai bene, come anche i nostri ascoltatori, che è lì che ho conosciuto Ayumi e Lily.

    Chiaro.

    Sono arrivate nella mia vita in un momento in cui avevo bisogno di alcune risposte. Adesso sono lì con Jessica, le domande sono cambiate, ma l'effetto che spero di trovare è lo stesso.

    Okay... beh, questo è interessante. Sembri molto più in pace con te stesso, in generale.

    Mi piace pensare di esserlo, sì.

    Eppure cerchi qualcosa.

    Si sente decisamente fortunato. Il solo fatto che Jessica sia a bordo con lui, in questo momento, è importante. Non solo è importante, è fondamentale. Significa che, qualsiasi sia la strada su cui è in questo momento, è quella giusta. Ricorda quando questo tipo di viaggi li faceva con Ayumi e Lilith: anche in quelle occasioni, rimaneva solitamente l'unico sveglio, e guidava nel silenzio. Sorride di nuovo, al pensiero che in qualche modo la maggior parte delle figure più importanti della sua vita siano femminili. Scommette che Viola ci farebbe una battuta sopra di qualche tipo.

    CITAZIONE
    Credo che fondamentalmente la domanda sia cambiata. Prima cercavo qualcosa all'esterno, e l'ho trovato, ho trovato amore e amicizia, e da essi ne è scaturita una crescita personale, giusto?

    Ti seguo.

    Questa volta non è così. L'ho detto, Jessica è con me. Amo essere lì con lei, abbiamo avuto modo di viaggiare lungo l'intera nazione. E lei ha anche, sai-

    Ha ripreso a lottare, è uscita dal ritiro.

    Esatto! E sono super fiero di lei per averlo fatto. E questa spinta che lei ha avuto, la ammiro molto profondamente. E credo... credo che sia quello che vorrei per me. Ora chiaramente io non ho nessun ritiro da rompere, non ho mai smesso di lottare, nemmeno quando ho lasciato scadere il mio contratto con la TWC nel 2017. Ho sempre preso qualche tipo di booking, perché ho sempre pensato che lottare fosse l'unica cosa che sapessi fare.

    E ovviamente sappiamo che questo non è vero.

    Eheh, ci ho messo anni a capirlo. Ancora del tutto però non l'ho ben inquadrato? Quello che so è che ora non è più la priorità numero uno.

    Fra poco saranno a casa. C'è appena un velo di nebbia, che non gli permette di osservare con chiarezza l'orizzonte dell'autostrada. Si lascia scappare uno sbadiglio, inizia a essere stanco. La mezzanotte è scattata, ed è un nuovo giorno adesso. Per un attimo, lo ritiene non banale. Si sorprende un minimo di aver formulato quel pensiero, perché non sembra una cosa troppo da lui, ma si sente anche piuttosto contento. L'idea che la mattina dopo si rimetterà con Jessica in questa macchina e guiderà verso la prossima meta lo rende tranquillo e felice, anche se si sente ancora perennemente in vacanza. Qualcosa che prima o poi si dovrà interrompere. Prima o poi dovrà tornare stabilmente in America, prima o poi dovrà fermarsi.

    CITAZIONE
    Potrei tornare in TWC anche domani. Lukas Sannhet non c'è più, ho mantenuto la mia promessa.

    Non eri tenuto a farlo, onestamente.

    Lo so, ma quella sconfitta andava onorata. Ho inserito ogni singola goccia di quel che ero, e quell'Andy ha perso. Non potevo fare finta di niente. Devo essere sicuro, che quando tornerò, sarò una persona nuova. Una persona diversa. E non so ancora come farlo. Voglio essere la persona migliore per Jessica, voglio essere la persona migliore per chi è rimasto in TWC a lottare come Denise e Greg, voglio essere il miglior erede di Black possibile, a tutti gli effetti. E voglio essere migliore anche per me stesso.

    Questo è importante. Ho parlato a lungo di come l'ansia e la spinta costante nel raggiungere il successo possano trasformarsi in un'attitudine tossica e in demoni che ti mangiano dall'interno. Tu non sei lì, per fortuna, e va bene così.

    Sì, ho passato anni a pensare che fare il mio dovere fosse essere il wrestler migliore al mondo. E ho capito che era una cazzata. Non ho bisogno di essere il wrestler migliore al mondo.

    Quando tornerà, si farà in quattro per tutti, lo sa, lo ha sempre fatto. Ma vuole che sia diverso. Vuole trovare quel punto giusto fra altruismo assoluto ed egoismo assoluto. Da qualche parte ci sarà, una via di mezzo. Può essere il miglior rapporto possibile per Jessica, può essere il giusto confidente di Lily, può essere sempre affidabile per Ayumi, può essere un buon allenatore e compagno di bevute per Denise, può essere un buon amico per Greg e Viola. Ma vuole anche tornare a essere un wrestler di successo. In un modo o nell'altro, troverà il modo di essere tutto questo. Le parole di Jessica dell'anno prima gli rimbombano in testa. "La tua vita è abbastanza, ma non è quella che avresti voluto". Vuole riallinearle. Prima o poi, lo farà.

    CITAZIONE
    Ma lo voglio.

    Ma per adesso, guida nella notte.
     
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    Welcome To My Truth



    Soggiorno dell'appartamento delle sorelle Blake a Toronto. In piedi, con il gesso al braccio destro e mentre cammina nervosamente e tiene il telefono all'orecchio troviamo una delle due, la più giovane: Emma.

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    La ragazza, non ricevendo risposta alla chiamata che sta effettuando, toglie il telefono dall'orecchio e assume una smorfia frustrata mentre osserva lo schermo. Passa qualche secondo, poi tenta ancora una chiamata che non riceve risposta.

    Emma: Cazzo Lexi! Accendi 'sto telefono!

    La giovane prova ancora ma il risultato non cambia. Ancora e sempre nessuna risposta. Arriccia il naso seccata, ma prima di un ulteriore tentativo la sua attenzione viene richiamata dal campanello che suona. Emma alza un sopracciglio, non attende visite, tuttavia potrebbe essere Lexa e quindi a passo rapido raggiunge la porta del proprio appartamento, la apre e immediatamente sgrana gli occhi sorpresa.

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    Davanti a se Samantha Hart, sorrisetto sul viso e con un grosso giaccone invernale indosso. Emma non riesce a non sorridere e immediatamente si getta su di lei per abbracciarla.

    Emma: Samy!

    Ma prima che Emma possa abbracciarla, Samantha la distanzia con un braccio, lasciandola interdetta.

    Samantha: Attenta al braccio Em!

    Emma: Cazzo, giusto.

    Le due si sorridono, poi Emma fa accomodare l'amica ed entrambe raggiungono il soggiorno. Samantha si guarda attorno.

    Samantha: Lexa?

    La più giovane si incupisce.

    Emma: Non lo so... Da dopo Wildfire ha staccato il telefono e non si è fatta più vedere. Spero solo che stia bene...

    La canadese arriccia le labbra.

    Samantha: Merda...

    Passa qualche istante in cui Samantha riflette, poi annuisce e tira fuori il proprio smHartphone e inizia a smanettare. Dopo diversi secondi annuisce ancora.

    Samantha: Sta bene, ha solo cambiato numero.

    La ragazzina alza un sopracciglio.

    Emma: Come hai fatto a capirlo?

    Samantha: Bitch please!

    Espressione soddisfatta per Samantha che poi mostra lo smHartphone a Emma.

    Samantha: Ci ho hackerato la Rockstar con questo gioiellino, figurati che ci metto ad hackerare una fessa come Lexa. Che poi ha cambiato scheda ma ha lasciato l'Apple ID. Più semplice di così...

    Spallucce da parte di Samantha mentre Emma riflette.

    Emma: E puoi vedere dove si trova e come sta?

    Samantha: Ovvio.

    La canadese smanetta ancora per qualche secondo.

    Samantha: Si trova a Brooklyn, ha affittato un monolocale li per cinquecento dollari. Sta ordinando solo cibo dai fast food ed esce raramente di casa passando sullo smartphone quindici ore al giorno in media. Cinque ore su Instagram, sei su TikTok, nemmeno una su Whatsapp, dieci su Spotify che presumo usi in background, un paio su YouTube e una su PornHub, categoria preferita step daddy e la cosa mi fa molto ridere.

    Risatina per Samantha che poi clicca sul proprio smHartphone e lo poggia sul tavolinetto.

    Samantha: Beh, non mi chiedi perché sia qui?

    Lo sguardo di Emma si illumina.

    Emma: Giusto! Come mai sei qui? E come è andata la vacanza con Alisa? Hai trovato qualcuno per farla scopare o l'hai scopata tu?

    La canadese ridacchia nel vedere l'entusiasmo ritrovato e repentino di Emma, poi scuote la testa ironicamente.

    Samantha: Ti risponderò a tutte le domande con la stessa risposta... Cazzate.

    Espressione interdetta per Emma. Samantha diventa un po' più seria.

    Samantha: Cazzate Em, solo cazzate. Io e Alisa non siamo andate in vacanza, siamo rimaste qui per tutto il tempo. Così come era una cazzata la storia che casa mia era in ristrutturazione o che ci siamo ritirate a buffo. Avevamo concordato di fare la scenetta in cui prima si ritira l'una e poi l'altra, con Chris che faceva finta di non saperne nulla.

    La giovane è ancora più interdetta.

    Emma: E scusa, perché?

    Spallucce per Samantha che poi si sbottona il giaccone lasciando Emma di stucco.

    Samantha: Per questo...

    Un pancione abbastanza pronunciato viene rivelato sotto il giaccone, ed Emma smaltendo l'iniziale stupore, fa un saltello eccitato.

    Emma: Wow! Complimenti Samy, auguri!

    E detto ciò va ad abbracciare l'amica, con questa che ricambia stando attenta al braccio rotto della ragazza. Dopo che si staccano, Emma assume uno sguardo interrogativo.

    Emma: E' di Chris, vero?

    Samantha: Beh, contando che è l'unico uomo con cui abbia scopato negli scorsi tre anni e mezzo direi proprio di sì.

    Espressione sorpresa per Emma.

    Emma: Davvero? Ma non è una relazione aperta dove scopate con chi volete?

    Samantha: Preferisco le donne. Ma stiamo divagando...

    Istanti di silenzio.

    Samantha: Essere rimasta incinta è stato l'inizio di tutte le bugie che vi abbiamo raccontato in questi mesi, e ora sono qui per dire la verità. E avrei voluto dirla personalmente a Lexa, ma purtroppo non posso raggiungerla a Brooklyn ora, quindi lo dirò a te e in qualche modo lo farò sapere a lei.

    L'ex wrestler va a sedersi sul divano venendo imitata da Emma, e dopo qualche istante prende un respiro.

    Samantha: Innanzitutto scusa Em, quel braccio rotto è solo una conseguenza di tutte queste bugie.

    Piccolo sorriso di Emma verso una rammaricata Samantha.

    Emma: Tranquilla Samy. Mi sono solo rotta il radio, già il discorso sarebbe stato diverso se mi fossi rotta il stereo...

    Sorrisetto soddisfatto di Emma mentre Samantha inizia a ridacchiare divertita.

    Emma: Sapevo ti sarebbe piaciuta...

    Samantha: Quanto spacchi Em!

    Le due si scambiano un sorriso, poi Samantha torna un po' più seria.

    Samantha: A ogni modo, poco dopo essere tornati dalla vacanza che abbiamo fatto al Lago Michigan ho scoperto di essere rimasta incinta, e diciamo che non la presi benissimo...

    Il racconto di Samantha assume forma e sostanza portandoci alla scorsa estate...

    CITAZIONE
    ... precisamente all'interno della Drake 'N' Hart Academy dove ci sono Chris e Alisa che si stanno allenando insieme.

    KNncYqqyngIbh7



    Passa qualche istante e Samantha entra nella palestra a passo svelto e con espressione seccata, e senza dire nulla tira un pugno sulle parti basse di Chris! Questo si piega dal dolore mentre Alisa alza le sopracciglia.

    C.Drake: Cazzo! Ma perché?!

    Samantha: Ti avevo detto di insegnarli a nuotare nella direzione opposta!

    C.Drake: Eh?!

    Chris è un misto tra dolorante e interdetto, mentre Alisa si illumina.

    Alisa: Sei incinta?!

    La canadese si gira frustrata verso l'amica mentre Chris sgrana gli occhi.

    Samantha: Sì...

    Ma ecco che gli occhi di Alisa si inumidiscono, e la cosa lascia abbastanza interdetta la compagna.

    Alisa: Ma è stupendo Samy! Complimenti!

    Samantha: Mh.

    La Drake va immediatamente ad abbracciare l'amica che tuttavia non è troppo convinta. Dopo che si staccano Alisa sorride mentre l'altra resta corrucciata, ma ecco che viene girata da Chris. Questo guarda con sguardo dolce la compagna che invece si morde le labbra.

    C.Drake: Sì Samy, è stupendo.

    La canadese arriccia il labbro come una bambina mentre i suoi occhi si fanno lucidi e Chris senza pensarci le stampa un bacio sulle labbra. Alisa assiste emozionata alla scena mentre Samantha, una volta staccatasi, riesce a sorridere a sua volta avendo trovato sostegno e comprensione dalle persone che più ama.

    Samantha: Li decidemmo che io e Alisa ci saremmo ritirate e che Chris avrebbe continuato insieme a Lexa. Contemporaneamente lui e Ali avrebbero gestito l'Academy mentre io avrei fatto classi più leggere tipo quelle sui promo e roba varia, cosa che come ben sai abbiamo fatto almeno fino alla prima di Resistance. Contemporaneamente la relazione tra me e Chris andava alla grande. Lui era ancora più dolce, comprensivo e attento, e ti dirò Em, io sono una grande stronza volgare e cafona, ma non nego di adorare le smancerie, e per questo una sera Chris mi portò a cena nel ristorante più esclusivo della città, facemmo un giro in carrozza e poi tornammo a casa per fare una scopata epica, ma invece che andare di sopra andammo in giardino.

    Leggero sorriso per Samantha.

    Samantha: Chris lo aveva allestito con tutte luci sospese, rendendolo davvero spettacolare...

    CITAZIONE
    Mentre guarda estasiata il giardino, Samantha, sorride contenta e sincera.

    Samantha: Cazzo Chris, è bellissimo. E' in momenti come questi che vorrei avere due bocche...

    Chris non può che ridere alla battuta fuori luogo della compagna che a sua volta ridacchia divertita. Tuttavia il momento di ilarità viene interrotto dal suono di un violino che interpreta le note di Feels Like The First Time dei Daughtry.

    Samantha: Ma è la nostra canzone?

    Ed ecco che da una zona in penombra compare Alisa, violino in spalla, che suona la canzon-

    Emma: Un momento. Alisa suona il violino?

    Samantha: Sì, ha imparato in Giappone quando le serviva uno svago dopo l'aborto...

    Espressione interdetta per Samantha e turbata per Emma. L'ex wrestler poi annuisce ironica.

    Samantha: E sì, ho appena detto aborto nel mentre sto raccontando la storia della mia gravidanza... A ogni modo!

    CITAZIONE
    La Drake finisce la canzone e l'amica la guarda con occhi lucidi ed emozionati, e poi le tributa un applauso. Alisa sorride soddisfatta per poi indicare con un cenno degli occhi alle spalle di Samantha. La ragazza si gira ma immediatamente deve abbassare lo sguardo visto che inchinato su un ginocchio e con in mano una scatoletta aperta contenente un anello di diamanti c'è Chris Drake.

    C.Drake: Samantha Hart. Vuoi sposarmi?

    La giovane Emma è sbigottita.

    Emma: Non ci posso credere! Che dolce che è! E poi? Che è successo?

    La canadese si morde le labbra.

    CITAZIONE
    Sguardo sgranato ed espressione esterrefatta per Samantha.

    Samantha: No Chris. N-Non posso...

    Emma è di stucco mentre Samantha ha un'espressione amareggiata.

    Emma: No? I-In che senso no?

    Sospiro per l'ex wrestler.

    Samantha: Nel senso che io non posso sposarmi Em...

    La più giovane alza le sopracciglia, l'altra ha lo sguardo lucido e ora prende un grande respiro.

    Samantha: I-Io... Io non posso, non dopo quello che è successo...

    La ragazzina riflette e poi annuisce compassionevole.

    Emma: Intendi con John Corleone?

    La canadese annuisce vivamente mentre le lacrime rigano il suo viso.

    Samantha: Stavo scegliendo l'abito da sposa quando mi dissero che un camion, un fottuto camion guidato da uno stronzo alla quindicesima ora ininterrotta di lavoro e con non so quanto whiskey, cocaina e anfetamina in corpo, aveva colpito la moto del mio promesso sposo, portandolo via da me e dal figlio che portavo in grembo.

    Anche lo sguardo di Emma si inumidisce mentre Samantha è frustrata.

    Samantha: Nel mio grembo... Per quanto poi? Tempo qualche mese e lo uccisi con i miei abusi.

    La ragazza digrigna i denti, il suo tono è grave.

    Samantha: Una cosa del genere non può succedere mai più. Mai più Emma.

    La ragazzina annuisce, Samantha si asciuga le lacrime.

    Samantha: E Chris lo sapeva. Sapeva che avrei voluto passare il resto della vita con lui pure senza essere sposati...

    La giovane Emma si morde un labbro.

    Emma: Quindi? Dopo che gli hai detto di no vi siete lasciati?

    Samantha: No.

    Emma alza le sopracciglia sorpresa.

    Samantha: Io pensavo che mi avrebbe lasciata li per li, e così corsi in casa a piangere...

    CITAZIONE
    Soggiorno di casa Drake 'N' Hart dove troviamo Samantha seduta su una sedia mentre piange tra le proprie mani.

    C.Drake: Samy...

    La canadese rialza di scatto la testa, trovando davanti a se Chris. L'uomo è amareggiato ma allo stesso tempo ha un tono di voce calmo. Samantha distoglie lo sguardo.

    Samantha: Di ciò che devi dire, fai ciò che devi fare e poi vaffanculo.

    Chris si accovaccia mettendosi all'altezza della compagna seduta, e ora dolcemente le gira il viso, spronandola a guardarlo.

    C.Drake: Ti amo Samy, e se non ti senti di sposarmi ti capisco.

    La ragazza osserva con sguardo sorpreso Chris che invece accenna un leggero sorriso.

    C.Drake: Continueremo come sempre abbiamo fatto. Insieme. Io, te e i nostri figli. Per sempre.

    Samantha: C-Chris...

    Ma ecco che Chris bacia sulle labbra Samantha, con questa che ricambia e si avvinghia più forte che può..

    Emma: Ma siamo sicuri che è lo stesso uomo che in diretta nazionale ha detto che darebbe volentieri una botta a Denise?

    Samantha: No Em, non lo è.

    Espressione amareggiata per Samantha mentre l'altra alza le sopracciglia.

    Samantha: Questa storia l'ha cambiato. All'inizio non lo diede a vedere, anzi, restò coerente con se stesso e andò avanti come se nulla fosse. Poi arrivò il debutto di Resistance. Io e Ali ci ritirammo come da copione e andammo nel nostro spogliatoio a vedere il resto della puntata, e non ti dico come ci rimanemmo di cazzo quando Chris massacrò Kenta senza pietà.

    La ragazza scuote la testa.

    Samantha: Alisa era incazzatissima, io non riuscivo a credere a ciò che avevo visto, e quando aspettavamo che lui e Lexa tornassero si presentò solo lei. Ci disse che Chris sarebbe rimasto a Manhattan per la notte e che noi saremmo dovute tornare a casa da sole. Il giorno dopo Chris tornò e ad Alisa non era minimamente passata l'incazzatura...

    CITAZIONE
    Soggiorno della Drake 'N' Hart House. Chris è appena rientrato e ha gettato a terra il proprio borsone, ma nemmeno pochi secondi e Alisa lo raggiunge a passo svelto e immediatamente lo incalza.

    Alisa: Mi dici che cazzo era quello?!

    La Drake tira un sonoro schiaffo al fratello! Il trambusto attira anche Samantha in soggiorno che, a distanza, osserva in silenzio.

    Alisa: Come cazzo ti è venuto in mente di fare una cosa del genere?! Per giunta a Kenta! Lui è un tuo amico Chris! Hai festeggiato il suo compleanno dentro quella stessa arena! Come hai potuto massacrarlo in quella maniera?! E' per il titolo?! Secondo te se non glielo chiedevi non avresti avuto una title shot?! O forse è perché era interessato a me e ti sei sentito di fare il fratello geloso del cazzo?!

    Chris osserva lo sfogo della sorella con sguardo apatico, e una volta che questa ha finito si mette in attesa di una risposta che non riceve.

    Alisa: RISPONDI!

    Ed ecco che Alisa va con un altro schiaffo che però viene bloccato da Chris. La ragazza cerca inutilmente di divincolarsi e il fratello, dopo averla osservata con sguardo severo, la spinge all'indietro facendola sedere sul divano! Samantha immediatamente scatta e punta il dito contro Chris.

    Samantha: Ehi! Tu prova a trattarla un'altra volta così e io-

    C.Drake: Tu cosa eh?!

    Chris alza la voce facendo sussultare la compagna. Alisa osserva seccata la scena mentre è seduta.

    C.Drake: Vuoi incazzarti anche tu perché ho pestato il fratellino di Megumi? Che c'è? Paura che dopo questa non potrai scoparti anche lei?!

    La canadese è interdetta, Alisa si passa una mano sul viso.

    Alisa: Mi dici che cosa c'entra?

    C.Drake: Zitta Ali, non sono cazzi tuoi.

    La Drake accenna una smorfia frustrata mentre Chris torna su Samantha.

    Samantha: Ha ragione. Che cazzo c'entra? Che poi, da quando è diventato un problema chi ci scopiamo? Voglio dire, è dallo scorso Natale che ormai ti scopi con una certa frequenza Lexa e non ho mai detto nulla...

    C.Drake: E forse è questo che non mi sta più bene.

    La canadese alza le sopracciglia, Chris è fermo nello sguardo e nella voce.

    C.Drake: Sono un adulto... siamo adulti Samy. E andare ancora avanti con scappatelle del genere solo perché siamo spaventati dalla prospettiva di impegnarci seriamente per me non ha più senso. Senza contare che se non fosse stato per la tua storia tra te e Becky io non avrei mai fatto nulla con Lexa...

    Samantha: In pratica stai dicendo di esserti scopato Lexa solo perché io mi sono fatta Becky? Quanti anni hai Chris, quindici? Che ti metti a fare le vendette ora?

    C.Drake: Non la chiamerei vendetta. Diciamo metterci in pari.

    Scambio di sguardi tra i due.

    C.Drake: E sì, hai ragione. E' un comportamento da quindicenni, ma solo perché la nostra relazione la gestiamo come se fossimo tali nonostante abbiamo una figlia di cinque anni e un altro in arrivo.

    Sullo sfondo Alisa non può che annuire.

    C.Drake: E io volevo crescere e migliorare. Volevo essere un adulto che passa la sua vita con un'altra adulta, e invece tu hai gettato tutto via solo perché sei spaventata dal tuo passato.

    La canadese lancia un'occhiata indispettita al compagno.

    C.Drake: Vuoi sapere perché ti ho chiesto di sposarmi? Pensavo che dopo tutto ciò che è successo dallo scorso anno tu fossi cambiata. Ti ho vista affrontare il tuo passato pur di sconfiggere Viola Vixen, ti ho vista mentre redimevi i tuoi errori con Lexa invece che scappare via come avevi fatto con Becky, e ti ho vista mentre davanti al mondo hai raccontato la storia del più grande trauma della tua vita. Senza paura.

    Lo sguardo di Samantha è lucido, Chris sospira.

    C.Drake: E per questo ho pensato che avresti superato anche la tua fobia del matrimonio, ma non è stato così. E questo non perché non ne sei in grado, hai ampiamente dimostrato di saper superare le tue paure quando tieni a qualcosa o a qualcuno. Evidentemente non tieni a me così tanto...

    La canadese sussulta ma immediatamente fa un passo avanti verso Chris che nel frattempo ha abbassato la testa.

    Samantha: Ma che dici Chris? No... N-No... Non è così... Lo sai...

    La ragazza fa rialzare lo sguardo a Chris mentre gli passa una mano sulla guancia. Gli occhi di entrambi sono lucidi.

    Samantha: Io ti amo Chris. Ti amo con tutta me stessa. E non serve un'istituzione come il matrimonio per dimostrarlo.

    C.Drake: Può essere... Ma rifiutarlo significa che forse non mi ami davvero con tutta te stessa e che forse in tutti questi anni sono solo stato una cotta, un'abitudine, un'idea, un porto sicuro...

    Sospiro per Chris.

    C.Drake: M-Mi dispiace, ma così non posso...

    Emma è sgomenta, Samantha ha di nuovo lo sguardo inumidito.

    Samantha: Ed è così che ci siamo lasciati...

    Sospiro per Samantha che a stento trattiene le lacrime.

    Samantha: Una cotta, un'abitudine, un'idea, un porto sicuro... Le stesse parole che poi usò nel Fallout di Hit The Lights con Lexa.

    La giovane Emma sussulta, ricordando quel segmento.

    Samantha: Le disse che amore è una parola sopravvalutata, che quando arriva il momento di dimostrarlo entra in gioco la verità, che le uniche persone che lo amano condividono il suo stesso sangue e che quando voleva una prova concreta era stato gettato via. Non stava parlando di Lexa, stava parlando di me.

    La canadese si passa una mano sul viso.

    Samantha: Lui ha sfogato tutte le sue frustrazioni verso di me su Lexa, e nel momento in cui si è sentito tradito anche da lei l'ha scacciata in quel modo.

    Emma: Cazzo...

    L'ex wrestler annuisce e poi seguono istanti di silenzio.

    Emma: E poi? Cosa è successo?

    Samantha: Abbiamo inventato la cazzata della vacanza e della casa in ristrutturazione per non avere rotture di cazzo esterne. Poi Chris ha preso un appartamento per conto suo mentre io sono rimasta con Ali a casa. Per carità eh, io e Chris siamo comunque in discreti rapporti, non è che non ci parliamo più. Lui viene spesso e si assicura che io ed Ellie abbiamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Il resto è ciò che hai visto anche tu. Chris si è inaridito sempre di più con gli altri e ha torchiato Lexa per cercare di renderla la mia sostituta. Lexa non ha retto e ha provato a sostituirla con te, facendoti rompere un braccio.

    Emma: E ora capisco perché ti sei così interessata a come ce la passavamo io e Lexi...

    Samantha: Esattamente Em. Mi dispiace troppo vedere te rotta al primo match e Lexa distrutta per i comportamenti di Chris. So bene che lei è innamorata di lui, e so bene quanto stia soffrendo per il modo in cui l'ha trattata e continua a trattarla, ragion per cui sono qui ora.

    Un sospiro viene emesso da Samantha.

    Samantha: A Wildfire Lexa ha passato il segno. Dopo l'ennesima sconfitta si è convinta che l'unico modo per uscirne è tornare a essere quella che era nel momento in cui Chris la considerava una sua pari, la Something To Fear. E così ha prima massacrato Lena e poi ha sparato quella palla di fuoco su Denise per rimediare al torto di Hit The Lights e dimostrarsi forte e all'altezza di Chris. Ma non ha funzionato...

    La canadese arriccia le labbra.

    Samantha: Lui non vuole più vederla. Per Chris la fiducia in una persona è tutto, e se viene a mancare è capace anche di odiare qualcuno che ha amato. Pensa che dopo che Ali ci ricattò con Ellie, Chris la odiò così tanto che arrivò ad augurarle di essere stuprata. E glielo disse davanti a me...

    Emma sussulta, l'altra sospira.

    Samantha: E se ho voluto farvi sapere questa storia è solo per dirvi di tenere duro. Lexa non deve in alcun modo tornare a essere la Something To Fear visto che quello è solo un personaggio creato sulla falsariga del Predator, di Blodreina e della Ruthless Assassin. Lexa deve fare ciò che Chris gli disse quando si sono conosciuti: essere se stessa.

    Emma: Non è semplice Samy... Io ci provo, ma in linea di massima sono una mini-Samantha...

    Samantha: No Em, non lo sei.

    La giovane Emma alza le sopracciglia.

    Samantha: Te l'ho sempre detto, io ti ho solo ispirato a tirar fuori la vera te stessa, ma tu sei per davvero così. Lexa invece recita. Recita quando deve fare la cattiva, recita quando fa la folle, e cazzo, sembra che reciti anche quando fa la brava ragazza. E questo perché ha una paura fottuta di far vedere al mondo chi è.

    Emma: Questo è vero... Ma come può capire chi è realmente?

    Samantha: Deve chiederselo e darsi una risposta. Ad esempio tu Em, chi sei?

    Emma: Sono Emma Blake, sono ambiziosa, mi piace divertirmi, ridere e scherzare, non ho paura e sono una ribelle.

    Samantha: Benissimo. Per quanto tu possa sembrare simile a me è questa ciò che sei. L'importante è averlo capito. Ora, chiedi lo stesso a me...

    Emma: Tu chi sei?

    Espressione compiaciuta per Samantha.

    Samantha: Sono Samantha! Sono una donna, sono una madre, sono puttana!

    Ed ecco che Emma sbotta a ridere, cosa che fa anche Samantha seppur con più moderatezza. Dopo essersi ricomposte, la canadese alza leggermente la voce.

    Samantha: Capito Lexa? Tieni duro, non fare cazzate e sii te stessa. Il resto verrà da se.

    La giovane Emma si guarda attorno.

    Emma: Dov'è Lex-

    Emma realizza.

    Emma: Hai registrato tutto eh?

    Espressione soddisfatta per Samantha.

    Samantha: Yep!

    E detto ciò Samantha prende il suo smHartphone e clicca per inviare la corposa registrazione a Lexa.

    Emma: Ma sei puttana! Perché non me l'hai detto?

    Samantha: Ti volevo la più spontanea possibile.

    La ragazzina sbuffa mentre l'altra ridacchia. Emma riflette qualche istante.

    Emma: Pensi che funzionerà?

    Samantha: Lo spero. Se non altro ora sa la verità.

    Emma annuisce mentre Samantha si alza.

    Samantha: Beh Emmuccia, resterei anche per fare la categoria teen and pregnant step mom, ma devo tornare che sennò Ali mi sbrocca.

    La giovane Emma ridacchia per poi alzarsi e abbracciare l'amica.



    Le due si salutano e poi Samantha lascia l'appartamento, torna in strada, sale sulla Cadillac XT4 che un tempo condivideva con Chris Drake e non appena mette in moto il suo sorrisetto sparisce, lasciando solo un'espressione rammaricata, quasi nostalgica.

    I am the monster you created
    You ripped out all my parts



    L'auto ora è in prospettiva dall'alto che ora fa una rapidissima panoramica su Toronto per poi scendere e andare nella Drake 'N' Hart Academy. Qui c'è Chris Drake, da solo, che sta colpendo con potenza e violenza un sacco d'allenamento.

    And worst of all, for me to live, I gotta kill the part of me that saw
    And I needed you more



    Una volta finito va a farsi una doccia per poi recuperare le proprie cose e andare in un pub a sorseggiare un bicchiere, ancora da solo.

    I hope you know we had everything
    When you broke me and left these pieces
    I want you to hurt like you hurt me today and
    I want you to lose like I lose when I play

    What Could Have Been



    Dissolvenza. Samantha è rincasata, e seduta sul divano sta raccontando come è andata con Emma ad Alisa, con questa che ascolta in silenzio e annuisce.

    Why don't you love who I am?
    What we could have been



    Dissolvenza. Chris è nel suo appartamento e si alza dal letto che è occupato anche da una ragazza le cui grazie sono celate solo dalle coperte. L'uomo va nel soggiorno e accende la TV, facendo partire il replay di Wildfire At The Cow Palace, precisamente il suo match contro Denise Galanti.

    I am your ghost, a fallen angel
    You ripped out all my parts



    Dissolvenza. Stanza da letto di Samantha Hart. Qui la ragazza sta ancora dormendo. Passa qualche secondo e la giovane si sveglia. Il suo sguardo vaga un'istante per la stanza, poi si stiracchia e si mette seduta sul letto. Resta così per qualche secondo, poi si stropiccia gli occhi e infine si alza.

    I couldn't care what invention you made me
    'Cause I, I was meant to be yours



    Dissolvenza. Chris, dopo una notte insonne, è all'Academy dove sta provando ripetutamente l'OutRage per cercare di migliorarlo dopo che Denise è riuscita a farvi kickout. Dissolvenza. Cucina di casa Drake 'N' Hart, qui c'è Samantha che va a sedersi a tavola mentre Alisa sta già servendo la colazione sia a lei e e sia ad Ellie. La canadese, prima di sedersi, riceve una ramanzina dall'amica per essersi svegliata tardi e che sono già in ritardo sulla tabella di marcia per la giornata che le aspetta. Samantha le fa un dito medio e poi da un bacio sulla testa della figlia. Dissolvenza. Chris sta riguardando il match contro Denise e manda costantemente indietro il momento in cui connette l'OutRage. Dissolvenza. Soggiorno di casa Drake 'N' Hart. Qui c'è Alisa che sta mettendo un po' in ordine la stanza mentre l'amica è stravaccata sul divano a smanettare sulla Playstation 5. La ragazza fa un cenno all'amica e la invita a giocare a It Takes Two. Alisa le chiede se ne è sicura e l'altra le regala un piccolo sorriso e la rassicura sul proprio stato d'animo. Dissolvenza. Esterno dell'asilo frequentato da Ellie Drake. Qui Chris Drake, seduto nella propria Mustang GT500 attende che Ellie esca dall'asilo. Dissolvenza. Chris, dopo aver passato il resto del pomeriggio con la figlia la riaccompagna a casa. Una volta dentro saluta con un abbraccio Alisa e con un cenno della mano l'ex compagna che gli regala un piccolo sorriso. Resta più di un'ora nella sua precedente abitazione e all'inizio sta con l'ex e con il figlio che porta in grembo, parlando principalmente di come proceda la gravidanza. Poi chiede pareri ad Alisa sul match di Wildfire e su come poter migliorare l'OutRage. Dissolvenza. E' sera, e al tavolo della sala da pranzo della casa sono sedute Samantha, Alisa ed Ellie, intente a consumare la cena mentre parlottano tra di loro. Dissolvenza. Chris sta mangiando da solo in una steak house. Dissolvenza. Soggiorno a tarda serata. Le tre sono sedute sul divano, e se Ellie si è addormentata tra le braccia della zia che invece sta guardando la televisione, Samantha fa lo stesso accarezzandosi il pancione. Dissolvenza. Chris è nel suo appartamento e sta fumando una sigaretta mentre osserva il tatuaggio "SEA" che ha sull'interno dell'avambraccio destro. Il tatuaggio dissolve in uno simile riportante "CES" e che si trova sul tricipite di Alisa Drake che, seduta alla sua scrivania, sta studiando sul proprio iPad come aiutare il fratello a migliorare l'OutRage. Il tatuaggio dissolve ancora in un altro che riporta "ACE" e che si trova sulla parte bassa del polso di Samantha. Questa sta dormendo e nel mentre una panoramica risale il suo braccio arrivando alla cicatrice di proiettile che ha vicino la clavicola. La cicatrice dissolve in un'altra ora presente sempre sulla spalla destra, solo che sulla scapola. Questa appartiene a Lexa Blake che ha un espressione sgomenta sul viso mentre sta ascoltando l'audio ricevuto.

    DWjv0vA



    La ragazza si trova nell'appartamento che ha affittato a Brooklyn. Un piccolo monolocale di cui si vede ben poco visto che le uniche fonti di illuminazione sono le luci della notte newyorchese dall'esterno delle finestre e quella dello smartphone di Lexa. Lei invece ha i capelli scombinati, nessun segno di make-up sul viso e vistose occhiaie, e una volta finito di ascoltare l'audio abbassa la testa...

    What Could Have Been



    Un sospiro strozzato...

    Click!



    [To Be Continued...]

     
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    Bangkok, Thailandia
    23/12/2022
    10:48 PM




    Un palazzetto nel bel mezzo di Bangkok, pieno zeppo di persone per assistere ad un evento di Muay Thai. Su un maxischermo, vengono trasmessi gli highlights dell'incontro appena conclusosi. Un certo Rodtang Mawynn ha affrontato un cosiddetto "Chāw t̀āng chāti", uno straniero. Uno straniero che risponde al nome di Kenta Shibata. Il Kamikaze ha vinto l'incontro per TKO al terzo round, ed ora si trova nel backstage.



    E' appoggiato ad un muro, mentre srotola dalla propria mano centimetri e centimetri di garza protettiva. Tiene i guantoni per i lacci con i denti. Guardandosi attorno, si può vedere che per quanto il palazzetto sia ampio e pieno di gente, c'è anche poca organizzazione. Ci sono altri fighters vicino a lui, alcuni si preparano, altri si leccano le ferite. Nonostante tutto, sorridono, sembrano felici. Parlano tra loro una lingua che Kenta non conosce se non a stento, le poche parole che possono servire ad un giapponese all'estero. Nota anche come siano tutti più piccoli di lui, per quanto riguarda la stazza. Nonostante sia un peso leggero, oltre al suo avversario, non ci sono figure muscolose come lui. L'atmosfera non sembra dispiacergli, e con le benze completamente rimosse, si dirige verso una porta antincendio, venendo però accolto da un mucchio di ragazzi. Non avranno più di cinque, al massimo anni in meno di lui. Eppure lo conoscono, gli chiedono foto. Guarda poi uno dei ragazzi più grandi li presenti, facendo un cenno con le dita.

    "Fumare."



    Il ragazzo annuisce, passandogli subito l'intero pacchetto e l'accendino. La folla sembra diradarsi un po', man mano che il tempo passa. Lo lasciano fumare in pace, più o meno. Stanno lontani da lui, che nel frattempo si siede poggiando la schiena contro un muro. Si gode il momento, ma non può fare a meno di guardarsi attorno. Si sente osservato. Un rumore improvviso interrompe i suoi pensieri. Una gatta che miagola.



    La gatta si struscia sulle gambe del nipponico, che inevitabilmente inizia ad accarezzarla dietro le orecchie e sotto il mento. La felina sembra apprezzare parecchio, ma Kenta, pur senza smettere di accarezzare l'animale, sembra in tensione. Silenzio.

    KS: Sai che so che è una trappola, vero?

    IF: Tu manchi di immaginazione, ragazzino.

    Il Kamikaze solleva lo sguardo, restando seduto ma con i piedi pronti a scattare in caso di minaccia.



    IMOGEN FORSYTHE! La ex CHIMERA della Total Wrestling Corporation! L'ex rookie diventato maniaco a caccia dei suoi avversari, in grado di adottarne mosse e abilità dopo averli schienati col suo Pedigree, il Death Mask Ritual! Sconfitto da Grayson, aveva passato un periodo da pazzo con il nome di CHIMERA, alleandosi con lui come una specie di bestiola. A giugno di quest'anno è venuto fuori che era tutto un trucco, e che CHIMERA/Imogen e Grayson erano in combutta. Imogen aiutò Grayson a sconfiggere il diavolo Damien e i due finirono persi nella grande purga TWC. Ora, si trova dinanzi a Kenta Shibata.

    KS: Tu?

    IF: Ti aspettavi qualcun altro forse?

    KS: Sicuramente non te, qui. Adesso permettono ai ladri di prendere voli intercontinentali?

    Il giapponese si alza, con la gatta che insiste a strusciarsi su di lui. Imogen si guarda intorno con aria fintamente incredula.

    IF: Un ladro!? Oh mio Dio! Dove?!

    Kenta non riesce a non passarsi la mano sul volto, in segno di disappunto.

    KS: Brillante come al solito vedo...

    Dal volto la mano passa sui capelli.

    KS: Che vuoi da me?

    Imogen sbuffa.

    IF: Ero faceto, mon ami.

    Si mette le mani sulla vita, per poi aprirle verso Kenta, quasi a mimare un abbraccio.

    IF: Kenta Shibata, vecchio guascone! Mon frère de mille adventures! Come va?

    Silenzio.

    IF: Come sei freddo, Kenny. Che c’è, il gatto chimera ti ha mangiato la lingua?

    C'è perplessità nello sguardo del Kamikaze.

    KS: Ho capito la metà di ciò che hai detto. Davvero.

    Mette le mani sui fianchi.

    KS: Che vuoi da me, weirdo?

    IF: Ti trovo estremamente ostico e la trovo una cosa molto poco sexy.

    Imogen scuote il capo.

    IF: Io non voglio niente di che, tranquillo. Capitavo di qua per caso e volevo sapere come stai… un collega, uno non licenziato! Come va nel tuo cimitero degli elefanti, cialtrone mio? Di che ti occupi in questo periodo?

    Risata sarcastica.

    KS: Viaggetto prima di Natale. Poi tornerò a casa.

    Punta con il pollice il palazzetto alle sue spalle.

    KS: Ne ho approfittato per partecipare ad uno show di beneficienza e ripassare un po' di Muay Thai. Stare fermo mi dà sui nervi.

    IF: Uh, sei come uno squalo allora. Anche se non direi che sei un Mako… più un gattuccio tropicale, magari. Come il nostro piccolo amico.

    Il gatto miagola.

    IF: Esatto, piccino.

    Imogen guarda Kenta.

    IF: Vedo che che ti mantieni bello attivo, Kenny. Bene bene, mi piace.

    Imogen sogghigna.

    IF: Combattere con un lottare arrugginito, dopotutto, non è poi una così grande impresa.

    KS: In quanti match hai lottato, da quando ti hanno licenziato?

    IF: Si possono definire incontri dei massacri a senso unico?

    Imogen ride leggermente.

    IF: No dai, esagero. Mi sono tenuto attivo nell'Europa del nord, specie in Finlandia o Germania. Incontri dei tizi molto grossi lì. Grossi e arrabbiati. Rende più facile distruggerli. Da quando sono un lottatore completo... E da quando ho perso la fissazione per le maschere... Mi sento rinato, devo dire. Penso letteralmente.

    Imogen si passa le mani sul pizzetto.

    IF: In più, questo pizzetto è molto molto sexy. Ti consiglio di farti crescere la barba, se ti viene...

    KS: E sembrare una capra come te? Nah.

    Kenta si accarezza il mento.

    KS: Una volta ogni tre giorni e prima di ogni show. La lunghezza perfetta.

    Incrocia le braccia.

    KS: In ogni caso, strana scelta. L'ultimo tedesco che ho conosciuto non è finito bene. E la Finlandia è un posto... strano, per il wrestling.

    IF: Non più strano del Giappone o di qualsiasi altra nazione, Kennyno. E comunque, mi rivendico una somiglianza con il generale Custer.

    Imogen sogghigna.

    IF: Ti dirò, girare il mondo con una band che fa principalmente Epic Metal ti porta in posti che non avresti mai osato immaginare. Come… oggi.

    KS: Quindi, fammi capire.

    Piega leggermente la testa.

    KS: Vieni licenziato, finisci in Europa, inizi a lottare in Finlandia e a collaborare con una band Epic Metal, che ti porta in tour per il mondo facendoti finire in Tailandia... corretto?

    IF: E non dimenticare l’Estonia, la Lettonia, la Danimarca, le isole Mauritius, Taiwan, India, Polinesia, Tonga…

    Kenta alza un sopracciglio.

    KS: E tutto questo ti ha portato fino a me. Perché?

    Imogen fa spallucce.

    IF: Perché manchi di immaginazione, Kenta Shibata…

    Imogen sorride.

    IF: E avevi ragione la prima volta.

    KENTA VIENE AGGREDITO ALLE SPALLE CON UN TUBO DI FERRO!



    SKOL E HATI! I FUTURE SHOCK, IL TAG TEAM DISGRAZIATO DELLA TOTAL WRESTLING CORPORATION!
    HANNO AGGREDITO KENTA SHIBATA!
    Anche loro sono storici alleati di Ivan Grayson!

    I due continuano a colpire Kenta, armati di tubo di ferro, mentre il gatto... corre verso Imogen, salendo sulle sue spalle! Il gatto fa le fusa, dando dei bacetti sulla guancia a Imogen, che se la ride mentre sentiamo i gemiti di dolore di Shibata.

    IF: Brava, brava piccola mia.

    Skol e Hati si fermano, sotto lo sguardo di Imogen, poi guardano Kenta.

    SKL: Spiaze fre'.

    HTI: Nothing personnel kid... Niente solidarietà nazionale qui.

    Kenta prova a muoversi debolmente a terra, ma arriva Imogen a calpestargli la mano. Kenta geme di dolore.

    IF: Mettiamo le cose in chiaro. Perché so che tra un po' avrai più rabbia in corpo dell'intera popolazione giapponese dopo l'atomica e avremo la furia degli Shibata alle calcagna... E questo è esattamente ciò che NOI vogliamo.

    Imogen si abbassa facendo uno squat, gatta perfettamente in posizione.

    IF: Io sono Imogen Forsythe, e questa è la mia fedelissima gatta Mimi.

    Miao da parte della micia.

    IF: Loro sono Skol e Hati, che ricorderai come Kiryu e Goro Nagai...

    SKL: Bella.

    HTI: Nel tuo caso Shibata, non più così tanto.

    IF: E siamo tornati in affari.

    Imogen si alza.

    IF: La tua R-Pro è un bel posticino.. per fare affari.

    L'Australiano fa un cenno ai suoi due complici, che lo seguono.

    IF: E non preoccuparti. Non sei il solo con cui stiamo per... hai capito la metafora insomma. Anche se in questo momento sei schiacciato come della carne tritata.

    Imogen sorride. Tira fuori un biglietto da visita e lo lancia sopra il corpo di Shibata.

    IF: Questo è un biglietto per un concerto di quella band di cui tanto avevo parlato. Presta più attenzione, la prossima volta.

    Si sente il rumore di una ambulanza più in là da dove si trovano i quattro. Imogen fa un cenno ai suoi sodali di venire con lui.

    IF: A presto, collega! E non preoccuparti per come ringraziarci per l'ambulanza, l'abbiamo chiamata per fare il nostro dovere di privati cittadini!

    I tre più gatta si allontanano come ladri nella notte, lasciando Kenta da solo, mentre l'ambulanza fa per arrivare.


    Edited by KAZE - 25/12/2022, 22:59
     
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    11/12/22

    In una camera d'albergo, una figura minuta è seduta sul bordo del letto. Sta ripiegata in avanti, i gomiti appoggiati alle ginocchia. Una gamba le balla, nervosamente. Tiene un telecomando in una mano, che lascia ricadere in mezzo alle gambe, mentre l'altra è appoggiata al mento e alla bocca. Gli occhi azzurri della ragazza sono puntati con sguardo attento e concentrato verso il televisore davanti a lei, tiene le sopracciglia leggermente aggrottate in un'espressione che dona un tocco di oscurità al suo volto pallido e dai tratti morbidi. Lilith alza il telecomando, stoppa la trasmissione e riavvolge indietro per forse la tredicesima volta. O quattordicesima. Ha perso il conto.


    Blocca di nuovo il video. Lascia andare uno sbuffo dalle narici.

    VV: Tutto okay?

    Viola Vixen, seduta dietro Lilith, le appoggia una mano sulla spalla, sorridendo dolcemente. Annuisce lentamente, poi si schiude dalla sua posizione distendendo la schiena, e scuote la testa.

    LW: Non credo sia lei.

    VV: Neanche io.

    LW: Lo stesso video, le stesse parole.

    La rossa fa una smorfia.

    LW: Voglio dire, non che Bev brillasse di originalità, però...

    Osserva ancora lo schermo

    LW: Qualcuno mi sta cercando. E sa come attirarmi.

    La Vixen la abbraccia da dietro, appoggiandole il mento sul capo.

    VV: Beh, quello so farlo anche io.

    Lilith ridacchia.

    LW: Lo so, tesoro.

    Fa salire la mano libera e accarezza la guancia della moglie. Il suo sguardo si sofferma sulla fede che porta all'anulare. Simboleggia tutto quello che è cambiato dall'ultima volta che ha visto quel volto. Il volto di Beverly Bailey.

    VV: Non preoccuparti. Non ti succederà niente.

    LW: Non ho paura.

    Si volta verso Viola. Non sa se ne ha. Non è il suo sentimento principale, in questo momento, però. Di questo ne è sicura. Ma continua a attraversarle la mente la possibilità che quel video sia reale.

    LW: Voglio solo vederci chiaro.

    Non è mai stato ritrovato il corpo. Ricorda che all'inizio pensavano non fosse davvero morta. Ma sono passati anni e anni, e se fosse davvero tornata a cercarla? Se fosse di nuovo pronta a renderle la vita un'inferno. Cosa se...

    VV: Tranquilla.

    La ragazza la bacia. Come al solito, è come se le potesse leggere nel pensiero. O forse, semplicemente non è più brava a nascondere i suoi pensieri.


    19/12/2022

    L'omelia è terminata. L'eco della coda del suono prodotto dall'organo rimbomba nella chiesa, completamente vuota, se non per lei e per il sacerdote. Un uomo anziano, con i pochi capelli rimasti bianchi e un volto gentile. Lilith, vestita con un completo nero sopra una camicia bianca, rimane seduta in prima fila. Tiene lo sguardo perso in un punto indefinito davanti a lei. Il dubbio la affligge. Le implicazioni le sporcano i pensieri, di nuovo. In ogni caso, percepisce quel senso di colpa lancinante che la turba almeno una volta ogni anno, da quattro anni. É morta per colpa tua, dicono le voci. L'hai uccisa te. Il laccio legato sul coltello che ha a casa dice il contrario. Fa fatica a credergli, per almeno una notte, ogni anno. Il prete, con movimenti lenti, va a sedersi vicino a lei.

    ???: Come ogni anno, ci sei solo te.

    La sua voce la riscuote.

    LW: Già.

    Il parroco annuisce lentamente.

    ???: Mi perdonerai, ma ogni anno divento più vecchio. E la vecchiaia mi comporta una curiosità fuori luogo.

    Lilith fa un piccolo sorriso, guardando ora per la prima volta il suo interlocutore.

    LW: Mi dica, Padre.

    ???: Dal colore dei capelli, ho sempre supposto tu sia una sua parente.

    LW: No.

    Scuote la testa.

    LW: No, è solo una coincidenza.

    ???: Capisco.

    L'anziano congiunge le mani, distogliendo lo sguardo da Lilith e osservando verso il deambulatorio della chiesa. L'illuminazione calda dell'edificio batte i propri riflessi sul grande rosone vetrato che li sovrasta, illuminato dall'esterno solo dalla luce pallida della luna.

    ???: Dunque nemmeno un parente, in tutti questi anni. Povera anima.

    Un attimo di silenzio lascia che la voce dell'uomo riecheggi lungo la chiesa.

    ???: Dovevi volerle molto bene, se sei qui.

    Lilith spalanca gli occhi per una frazione di secondo.

    LW: Io...

    Deglutisce.

    LW: Io credo di averla odiata a morte, per la maggior parte della mia vita. Ma...

    Non riesce a terminare la frase. Non sa come continuarla a parole. Non riesce a esprimere ciò che prova.

    ???: Sei troppo giovane per provare quest'angoscia, cara.

    Il sacerdote scrolla le spalle.

    ???: Da quando è morta, nessuno si è presentato per lei. Solo te. Significa che, in Terra, in questo momento ci sei per lei, quando potrebbe non avere nessuno. Anche questo ha valore.

    LW: Ma è solo un ricordo. Una tomba vuota.

    ???: E questo la rende meno importante, per te?

    Momento di silenzio.

    LW: No.

    ???: Non so cosa tu abbia passato con lei, e questo non è l'orario delle confessioni. Ma non rimpiangere di aver provato dei sentimenti negativi. Se sei qui, significa che hai già capito quello che dovevi capire riguardo essi.

    La giovane abbassa leggeremente il capo.

    LW: Temo non sia solo questo.

    ???: Posso immaginarlo. L'unica cosa che ho saputo di lei, è che non è stata una brava persona. Ciò nonostante, nostro Signore l'ha perdonata.

    Lilith rimane in silenzio, di nuovo, per qualche attimo.

    LW: Non sono mai stata molto religiosa.

    ???: Questo è abbastanza tipico.

    L'anziano si rialza.

    ???: Beh, si sta facendo tardi.

    Lilith lo imita, e lancia un'occhiata verso l'organo della chiesa.

    LW: Padre, potrei suonare solo per qualche minuto?

    Il vecchio si guarda l'orologio da polso, poi assume un'aria pensierosa.

    ???: Uhm, l'orario non sarebbe dei migliori, ma la messa è finita da poco. La musica è spesso catartica, e sembri necessitare di una riflessione, dunque... non metterci troppo, okay?

    La rossa sorride.

    LW: Grazie.

    Si dirige dunque vicino all'organo, sedendosi sullo sgabellino davanti ad esso. In definitiva, è solo un pianoforte un po' più grande. Si schiarisce la gola.