TWC - Friday Night Indoor War #140

Fifth Third Arena, Cincinnati, Ohio

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    Amici e amiche della Total Wrestling Corporation, benvenuti al Kickoff della centoquarantesima puntata di Friday Night Indoor War, l'ultima di questo scoppiettante 2021, che si tiene per la prima volta presso la Fifth Third Arena di Cincinnati, Ohio! Area parcheggio dell’arena. Un auto accosta lungo il muro, in un paio di manovre, spegnendo il motore. La portiera del guidatore si spalanca, mostrandoci una figura conosciuta.

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    In cappotto grigio e pantalone scuro, Jack Keenan si sposta verso il bagagliaio, da cui estrae un borsone, che si carica in spalla. Chiuso lo scomparto, con un tonfo leggero, il Pain Deliverer si dirige quindi verso l’entrata dell’arena, superando un paio di operai che stanno passeggiando a loro volta per il parcheggio. E’ praticamente arrivato alla porta d’accesso, quando si ferma di colpo. La telecamera allarga la propria inquadratura, mostrandoci una nuova figura.



    Vincent Cross. Il biker è appoggiato al muro, appena a lato della porta. Solleva lo sguardo alla vista di Keenan, ma non fa un passo, come in attesa.

    Keenan: Vin.

    Una parola, in tono quasi secco. Keenan stringe leggermente gli occhi, come a studiare la reazione di Cross.

    Keenan: Come stai?

    VC: Bene.

    Cross sospira.

    VC: Sì, bene. Direi. Credo.

    Silenzio.

    VC: Tu?

    Keenan: Bene.

    JK sembra fermarsi per un istante.

    Keenan: Sì, bene. Direi. Credo.

    Keenan appoggia una mano sulla porta dell’arena, scorrendola dall’alto verso il basso.

    Keenan: Strano, forse. Sai, l’idea dell’ultima volta.

    Cross sospira. Keenan sembra esitare un istante.

    Keenan: Senti, per l’altro giorno… potrei esserci andato giù troppo duro.

    Il Pain Deliverer si passa la lingua sulle labbra.

    Keenan: Spero tu capisca cosa intendessi.

    VC: Per quanto mi è possibile.

    Keenan annuisce.

    Keenan: Eri qui per dirmi qualcosa?

    VC: Niente di particolare.

    Cross si guarda intorno, poi indica a Keenan col pollice il backstage.

    VC: Passeggiatina per l'arena?

    Cross sorride, indicando più insistemente col pollice il corridoio vicino. Keenan abbozza un sorriso.

    Keenan: Come ai vecchi tempi?

    VC: Come ai bei vecchi tempi.

    Keenan: Fai strada, allora.





    Up Next: TWC Friday Night Indoor War #140!

     
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    Si incomincia con il botto, ladies and gentlemen! Risuona la theme song di Noah Benson, accolta da una buona reazione del pubblico, visto che è un Ohio Boy! Lo Spotlight Man arriva sullo stage, sorridente.



    Vestito con dei pantaloni sportivi neri con sopra una rosa rossa, e con indosso una maglia azzurra con sopra scritto "Steal The Spotlight" e dietro "Stand Tall", il giovane arriva subito nei pressi nel ring, prende un microfono da un'addetta e poi sale sul quadrato, annuendo.

    NB: What's up Cincinnati!?

    Boato del pubblico!

    NB: Che bella sensazione gente, che bella sensazione! È sempre un piacere tornare qui in Ohio, il mio Stato, la mia casa. Ed è giusto che questa fosse l'ultima fermata per caricarmi ancora di più per il mio incontro con Kenta Shibata. Perché vi prometto che la prossima volta che tornerò qui sarò campione, e non c'è niente che il nostro impiccione malato di protagonismo preferito possa fare per impedirmelo.

    Il pubblico reagisce positivamente, Noah annuisce.

    NB: Solo due settimane mi separano da quel momento. Solo due settimane. Sono arrivato a pensare che non sarebbe mai potuto succedere, ma poi ho cambiato totalmente il mio approccio alle cose, al ring, alle persone intorno a me. E ora è qui. È vicina. La mia occasione, finalmente, il mio turning point, il mio obiettivo, il mio modo di chiudere l'anno in bellezza. Sarà la sera di Noah Benson.

    Benson prende una breve pausa, sospirando.

    NB: E voglio chiamare su questo ring proprio il mio avversario che incrocerò tra due settimane. Sali su questo ring con me, Kenta Shibata, per un faccia a faccia con me. Per il tuo ultimo Indoor War da campione degli Stati Uniti.



    BURY THE LIGHT DEEP WITHIN
    CAST ASIDE THERE'S NO COMING HOME
    WE'RE BURNING CHAOS IN THE WIND
    DRIFTING IN THE OCEAN ALL ALONE



    La folla sembra tutta a favore di Benson, stanotte, ed infatti quando gli altoparlanti dell'arena iniziano a riprodurre Bury the Light, volano parecchi fischi.



    La situazione peggiora ancora, quando Kenta Shibata fa la sua apparizione sullo stage. Il giapponese avanza lungo la rampa, accolto da ben pochi applausi stanotte. Non tanto perchè ha commesso qualcosa di male, quanto perchè si trova in pieno territorio nemico. Benson osserva la scena quasi divertito, mentre il Kamikaze sale sul ring facendosi passare un microfono. Prima di parlare però, si toglie la maschera.

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    La sua espressione è quasi divertita, nell'osservare il pubblico. Si volta verso il Catalyst, che lo tiene d'occhio braccia conserte.

    KS: Buonasera, Cincinnati.

    Ancora fischi.

    KS: Il vostro Golden Boy ha chiesto la presenza del TWC United States Champion, ed eccomi qui.

    Apre un braccio, a mostrarsi.

    KS: Normalmente la prima cosa che mi verrebbe in mente in queste situazioni è un possibile attacco, ma non penso proprio tu sia così. Sei una persona orribile, ma non fino a quel punto.

    Altri fischi, mentre Noah alza gli occhi al cielo.

    KS: Tu vuoi parlare per una precisa ragione. Tu vuoi farmi sentire sotto pressione, venendo nel tuo stato natale, davanti alla tua folla. Vuoi farmi pensare "tra due settimane non avrò più questa cintura". Ah, e tra poco dirai per l'ennesima volta che sono un egocentrico, per queste supposizioni.

    Il tono del Burning Man è acceso, ma non rabbioso. Quasi sarcastico.

    KS: Tu sei una persona che lavora sulle insicurezze della gente nella speranza che gli altri ignorino le tue. Non potevi imparare altro da un parassita come Mr. Shepard, ma passiamo oltre, stiamo parlando di te.

    Cammina sul mat.

    KS: Sai, in queste settimane ti ho visto spesso ripetere questa sorta di mantra riguardante il tuo posto nel mondo. La tua grande occasione. Un posto che dovrebbe essere parecchio in alto, possibilmente con questa cintura. Ora farò una cosa che detesti, Noah. Farò girare lo show attorno a me.

    Kenta si sistema i capelli, mentre ascolta le reazioni del pubblico, ovviamente negative.

    KS: Perché se c'è una cosa che so che ti fa salire il sangue al cervello quelli come te è vedere quelli come me salire in cattedra. E lo so perché ho già affrontato persone come te. Persone che parlano di occasioni rubate. Di essere stati scavalcati ingiustamente nella grande catena alimentare della Total Wrestling Corporation.

    L'espressione del Kamikaze diventa più seria.

    KS: Quindi voglio farti una domanda, Noah Benson. Come ci sono finito io nel tuo posto? O almeno, quello che credi sia il tuo posto, io su questa targhetta vedo scritto ancora "Kenta Shibata". Spiegami come sarei arrivato a prendermi il tuo posto.

    Noah scrolla le spalle.

    NB: Ero debole. So che lo stai pensando. E hai perfettamente ragione.

    Il pubblico rumoreggia. L'espressione di Kenta è indecifrabile. Noah scuote il capo.

    NB: Ero scoraggiato, preso da altro. Ho passato sei mesi a gestire la minaccia Chris Drake, cosa che nemmeno i Watchmen sono riusciti a fare. Loro, ingenui idealisti oltranzisti quali sono, hanno cercato di dargli una possibilità fino all'ultimo, non riconoscendone né la vera natura, e ne sono rimasti scottati. Hanno perso contro un folle, io invece ho scelto di rinascere. Mentre tu eri impegnato a farti dare dello Yakuza e non negarlo, e a cercare di spaccarti la schiena contro Damien, io mi sono dedicato ad atti necessari, atti di cui sono orgoglioso, atti di gentilezza per Randy e anche per Roxie. Hanno ripagato? Non lo so. Ma so che mi sento una persona migliore e non me ne vergogno.

    Noah inclina il capo.

    NB: Quindi sì, l'unica cosa che posso dirti per rispondere alla tua domanda è che prima non mi sentivo bene a livello interiore, mentre ora sono a posto e in pace con me stesso. E fidati, in questi tempi che corrono in TWC, dovresti ringraziare il cielo che il sottoscritto sia riuscito a fatica a mettere la testa a posto. E a tal proposito avrei una domanda, serissima stavolta, ma dimmi tu se e quando posso fartela. Sei lo stronzo più orgoglioso che io abbia mai conosciuto, Shibata, ma voglio avere un dialogo con te, se mi puoi fare questo piacere. Metti da parte il tuo ingombrante ego, per una volta.

    Il campione fa una smorfia con il viso, annuendo.

    KS: Chiedi pure.

    NB: Perché vuoi essere un esempio?

    Silenzio sul ring. Anche la folla sembra tranquillizzarsi un poco. Il Kamikaze porta il microfono alle labbra.

    KS: Prima di tutto perchè so che non lotterò per sempre.

    Sguardi interrogativi tra il pubblico.

    KS: Sono discorsi che un ragazzo di 21 anni non dovrebbe fare, ma ne sono cosciente. A questa età un wrestler dovrebbe pensare solamente a migliorarsi, e vedere un futuro roseo davanti a se. Io so che un giorno non riuscirò più a lottare come adesso. Cercherò di adattarmi, mi sforzerò, ma inevitabilmente un giorno appenderò gli stivaletti al chiodo.

    Riprende a camminare per il ring.

    KS: Ma so anche che mentre la mia carriera andrà avanti, debutteranno nuovi lottatori. Ragazzi e ragazze che adesso stanno guardando Indoor War in questo preciso istante, sul divano di casa o su questi stessi spalti.

    Per la prima volta si sentono dei cori di approvazione nei confronti del Burning Man.

    KS: Quei ragazzi che ci stanno guardando stanotte, che ci guarderanno tra due settimane vedranno due uomini spingersi oltre ogni limite immaginabile, e se delle migliaia di ragazzi, anche soltanto l'1% di loro penserà di poter fare di meglio di noi, e se anche solo l'1% di quell'1% ci riuscirà, io sarò un lottatore felice. Sarò una persona felice. Io voglio essere un esempio per chi lotta e per chi lotterà perchè amo questa disciplina.

    Si slaccia la cintura, mettendola sulla sua spalla.

    KS: Secondo motivo, perchè un campione dovrebbe essere un esempio. Il fiore all'occhiello della compagnia, e si da il caso che al momento il campione del mondo sia tutto meno che un motivo di vanto. Quindi mi sono fatto avanti io. E' molto facile stare in disparte e godersi la propria cintura nel silenzio. E' molto più difficile cercare di venire incontro ai problemi di una federazione e se necessario prendersi un cazzotto senza restituirlo. Ma difficile non vuol dire impossibile. Questo è un altro motivo per cui voglio essere un esempio.

    Gli applausi per Kenta iniziano ad aumentare.

    KS: Terzo motivo, perchè ho avuto la fortuna di essere allenato da persone straordinarie, da persone che a loro volta sono stati e sono tuttora degli esempi per me. Non cercare di fare altrettanto sarebbe una mancanza di rispetto nei loro confronti, nei confronti dei miei avversari, che spero possano crescere e diventare persone e lottatori migliori dopo i nostri match, e nei confronti dei fan che ci seguono da ogni angolo del pianeta. Anche se accetto il fatto che certi lottatori non hanno alcuna intenzione di cambiare la propria rotta.

    Guarda la folla, decisamente meno ostile.

    KS: Quarto motivo... banalmente, perchè mi piace. E' stancante, certe volte, ma da soddisfazioni. L'ho capito anni fa, quando ho iniziato a lottare negli Stati Uniti. Lottavo contro i debuttanti da pari a pari. Ero l'equivalente di Alice Angel per la TWC. So che la mia carriera non durerà per sempre, ma questo non vuol dire che io non possa sfruttare al meglio il tempo a mia disposizione. Per me e per gli altri. Posso trasmettere un messaggio positivo. E questo mi piace. Mi fa stare bene.

    Stavolta la folla si è decisamente allineata con il giapponese.

    KS: Soddisfatto?

    Noah annuisce.

    NB: Sì.

    Cammina per il quadrato.

    NB: Non potremmo essere più diversi di così.

    Il pubblico rumoreggia. Kenta alza un sopracciglio.

    NB: Tu vuoi essere un esempio. Tutte le tue azioni sono portate verso quello. Ma a me non importa. Io voglio rimanere con le mie azioni. Io voglio essere ricordato. Io faccio quello che faccio non per essere d'esempio, ma perché voglio dimostrare che il duro lavoro e l'impegno pagano, sempre. Non voglio essere ammirato, voglio solo che le azioni che compio rimangano. Non sono io al centro della scena, è quello che faccio ad esserlo. Sannhet, Keenan, Randy, Roxie. Non l'ho fatto per me, per una mia crescita a icona, ma per gli altri. Perché le mie azioni potessero avere un effetto tangibile. Non nell'immediato forse, ma nel futuro. Lo ripeto: io voglio essere ricordato. Nel bene e nel male.

    Noah indica Kenta.

    NB: Noah Benson. Kenta Shibata. One on One. Niente frizzi o lazzi, solo io e te. Il più grande Match della nuova generazione TWC. Il Dream Match della nuova generazione TWC. Solo due settimane. Tutto quello che è successo in queste settimane porerà a quel momento tra solo due settimane. Io e te siamo due disastri della natura che si stanno avvicinando sempre di più l'uno all'altro, a velocità supersonica. La forza inarrestabile contro l'oggetto inamovibile. Non ci resta altro da fare che scoprire chi è cosa.

    Noah annuisce convinto.

    NB: Fare il match della mia vita è un qualcosa che faccio ogni volta che metto piede su questo ring, e finché non capirai questo non potrai battermi. E sai qual è l'unico modo per combattere tutti i giorni il match della propria vita? Combattere ogni volta meglio dell'incontro precedente. E fidati, mi sto allenando come mai prima d'ora.

    Lo Spotlight Man prende una pausa. Guarda Kenta negli occhi.

    NB: Ci sono tante cose che non sono mai riuscito a fare. Una di queste, forse, è stata in queste settimane proprio quella di provocarti, di farti uscire dai gangheri. Cosa che invece a te è riuscita benissimo. In questo non ho intenzione di misurarmi con te. Sul ring, invece, sì. E sono maledettamente serio quando ti dico che a Zero Hour troverai il Noah Benson più maturo della storia della TWC.

    La folla sembra essersi riallineata con il Catalyst, mentre Kenta cammina avanti e indietro. Si passa una mano tra i capelli prima di riportare il microfono alle labbra.

    KS: Non ho dubbi a riguardo. Non ho mai avuto dubbi a riguardo, a dire il vero. Fin dal primo giorno non ho mai nascosto il rispetto che provo per te come lottatore, e anzi. Tu stesso hai detto di essere stato debole, e di essere più forte ora. Solo la seconda parte di questa frase è vera. Tu sei diventato più forte, Noah, ma prima non eri debole. O perlomeno, io non ti ho mai considerato debole, mai.

    Guarda negli occhi il suo futuro avversario.

    KS: Ho dei dubbi riguardo la prima cosa che hai detto. Tu vuoi essere ricordato per le tue azioni. Vuoi che queste portino un messaggio a prescindere che a farle sia tu. Sacrifichi te stesso in nome di un'idea. Mi sbaglio?

    NB: Si, ti sbagli.

    KS: Dove, esattamente?

    Botta e risposta tra i due.

    KS: Vuoi rimanere con le tue azioni, senza diventare un esempio. Vuoi che queste abbiano un effetto tangibile, senza che tu lo sia. Vuoi lasciare un qualcosa che vada oltre te stesso. Sei un messaggero che cerca di non modificare il proprio messaggio.

    Il Kamikaze si inumidisce le labbra.

    KS: Ma è un qualcosa che né tu, né io possiamo fare. Almeno, non adesso. Non con così poca esperienza sulle spalle. Ci sono delle persone capaci di fare questo, ma noi non lo siamo. E questo lo dico con assoluta sicurezza.

    NB: Io faccio la cosa giusta perché è la cosa giusta, Kenta. Questo basta. Quando guarderò alle mie spalle per valutare quello che ho fatto, mi dirò: "L'ho fatto perchè... Perchè era la cosa giusta da fare". E questo mi basta.

    KS: No. Tu non puoi reggere quel peso. Non l'hai mai fatto.

    La risposta di Shibata è secca.

    KS: Tu hai fatto ciò che tu ritenevi giusto per te. Hai accettato il supporto di una persona meschina come Shepard, un uomo che ha messo una taglia sulle teste dei suoi avversari, sulla mia testa, pur di avere un vantaggio nel Medal of Honor Ladder Match. Hai fatto un signor match contro Roxie Vektor e te ne sei preso tutti i meriti, senza parlare della tua condotta durante l'incontro.

    Il nervosismo sta decisamente salendo sul ring.

    KS: Perchè hai sofferto così tanto nell'ammettere che anche lei aveva dei meriti? Che anche lei aveva il diritto per lottare per questa cintura?

    NB: Io non ho affatto sofferto, Kenta. Complimenti, però, per questo esercizio retorico così pregno di grande significato. D'altronde, tu mi conosci così bene, no? Tu sei l'unico che ha la chiave della mia testa e può sapere cosa penso in ogni momento! Bravo Kenta, bravo!

    Noah scuote il capo.

    NB: Ho ripensato parecchio al mio stato d'animo prima del match. La voglia di lottare. La voglia di strapparti quel sorrisetto tronfio dalla faccia. Ma soprattutto all'impedire a Roxie di far parte dei tuoi stupidi giochini per sembrare una persona migliore di quanto tu non sia. È questo che mi irrita di te, Shibata, non la tua supponenza e la tua presunzione, ma la tua grandissima faccia di cazzo. Cerchi di sembrare una persona migliore di tutti noi, e questo mi fa arrabbiare. Cerchi costantemente di dare una impressione di te che non è vera. Sei vendicativo, rancoroso, rabbioso. E questo mi spinge a urlarti addosso, come ho fatto due settimane fa.

    Il ragazzo indica Kenta.

    NB: Tu non hai mai urlato contro di me. Immagino tu lo abbia per dimostrare il tuo distacco, la tua superiorità, la tua nauseabonda eleganza. Tu hai bisogno di me per sembrare una persona migliore: perché io sono solo Noah Benson, lo schiavetto di Shepard, l'amichetto di Cross che vuole farsi un nome, il tizio qualunque che pensa di valere qualcosa ma in realtà è solo un ragazzino immaturo. Sai quante ne ho sentite dire, da te e da persone migliori di te. Hai fiutato la possibilità dal momento stesso in cui ti ho sfidato su questo ring. Tu mi stai sfruttando, ed io mi sto lasciando sfruttare. Ancora una volta. Dovresti ringraziarmi per la mia generosità. Se fosse stata letteralmente qualsiasi altra persona a confrontarsi con te, tu non saresti qui a fare questi discorsetti. Tutto questo, ormai, che importanza ha? Tu non stai ascoltando. Non hai mai cominciato a farlo. Questa è solo l'ennesima sceneggiata di Noah Benson!

    Noah sospira.

    NB: Ma alla fine della fiera, tutto questo non ha importanza, Kenta. Niente di quello che dici o fai può minare il mio desiderio di mettere su uno slobberknocker contro di te, una persona che so può darmi quello che cerco. E poi, vederti a terra dopo un conto di tre sarebbe un sollievo per me. Lo faccio anche per motivi puramente egoisti, cosa credi?

    Il ragazzo si fa sfuggire un ghigno.

    NB: Ma è anche quello che vogliono loro.

    Lo sfidante al titolo degli Stati Uniti indica il pubblico, che risponde con un boato.

    NB: Ed è quello che vogliono i miei amici. E forse è quello che vuoi tu. Qualcuno che ti faccia chiudere l'anno in grande stile. E quel qualcuno...

    Noah si avvicina a Kenta.

    NB: Si chiama Noah Benson. E SARÀ IL NUOVO TWC UNITED STATES CHAMPION!

    BOATO DEL PUBBLICO! Kenta annuisce. FIRM MOVE DI BENSON! NO! Kenta schiva agilmente e parte al contrattacco! Hurricanrana! Ma Noah esegue una capriola in aria e atterra in piedi, per poi gettarsi contro le corde di spalle e tentare un Rebound Lariat su Kenta che si è rialzato. Cartwheel del campione per evitare il colpo, e, con lo slancio ottenuto così si tuffa in avanti, Handspring Back Elbow! NO! Noah lo prende al volo e lo proietta dietro di sé con un Back Suplex, che Kenta evita con una capriola all’indietro, sfruttando il momentum per rimbalzare alle corde e gettarsi su Noah con una Tilt-a-Whirl Hurricanrana, ma Noah fa a propria volta una ruota senza mani, atterrando in piedi. I due si osservano, per un istante, poi corrono uno verso l’altro, e Kenta evita un braccio teso. Entrambi vanno alle corde, a lati opposti del quadrato, ed eseguono un Backflip, per poi atterrare entrambi con una perfetta capriola l'uno di fronte all’altro!

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    BOATO DEL PUBBLICO! CAMPIONE E SFIDANTE DANNO UN ASSAGGIO ALLA FOLLA DI QUELLO CHE SARÀ POSSIBILE VEDERE A ZERO HOUR 2021! Kenta, il cui titolo degli Stati Uniti non si è slacciato dalla sua vita in tutto questo frangente, accenna un sorrisetto, e la stessa cosa fa Noah in maniera più evidente. Lo Spotlight Man rotola fuori dal quadrato e alza le braccia al cielo, per poi puntare il campione col dito e fare il segno della cintura alla vita. Kenta, rimessosi in piedi, annuisce, quindi si slaccia il titolo dalla vita... E lo alza al cielo! Kenta tiene in alto il TWC United States Championship, e Noah lo guarda con determinazione. Su queste immagini l'Opener del centoquarantesimo episodio di TWC Friday Night Indoor War termina. Ma non cambiate canale, ci sono ancora tante sorprese pronte per voi!



    Up Next: Drake 'N' Hart Connection



    Edited by Temperance - 3/12/2021, 21:16
     
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    Bentornati in diretta da Indoor War! Le immagini ci portano nello spogliatoio della Drake 'N' Hart Connection. Qui troviamo i primi sfidanti ai TWC World Tag Team Championship, i Drake Siblings, Chris e Alisa.

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    La donna è impegnata a fare un po' di stretching sulle gambe, mentre l'uomo è seduto su una panca con il proprio smartphone in mano e auricolari alle orecchie, e fa ritmicamente swipe sullo schermo.

    C.Drake: Questa no. Questa no. Questa... nì. Questa no. Questa no. Mmh, ci può stare. Questa no. Uh, figa questa! Questa forse. Questa no...

    La Drake lancia un'occhiata al fratello per poi accennare un sorrisetto e scuotere la testa.

    Alisa: Cavoli quanto ti rode che Take Control l'abbia scelta io...

    Chris punta uno sguardo interrogativo sulla sorella e si toglie un'auricolare.

    C.Drake: Eh?

    Alisa: Take Control, la nostra theme. L'ho scelta io e ora ti rode che il gran maestro delle theme debba utilizzarne una scelta dalla sorella.

    C.Drake: In realtà no. Mi piace come canzone.

    La ragazza alza un sopracciglio.

    Alisa: Ah. Allora che fai con quello smartphone? Pensavo stessi stai cercando nuove theme.

    C.Drake: No, stavo vedendo le fighe su Instagram.

    La giovane sbuffa.

    Alisa: Che depravato che sei. Non ti basta mai...

    C.Drake: Ci hai messo trent'anni ma alla fine te ne sei accorta, eh?

    Sospiro per Alisa che poi scuote nuovamente la testa mentre il fratello ridacchia divertito.

    Alisa: Idiota... Anche se contando l'imbecille con cui stai insieme direi che un minimo sei giustificato. Ti rendi conto che è un'ora che è li dentro a sistemarsi i capelli?

    Chris fa le spallucce.

    C.Drake: Lasciala fare, lo sai che ci tiene all'aspetto fisico.

    Alisa: Ho capito! Però dai, per una ciocca tagliata sta facendo un delirio.

    C.Drake: Beh, contando che quella gomma era attaccata fino alla radice e quindi ha in pratica un buco pelato sul lato della testa direi che è comprensibile.

    Alisa: Così impara a sperperare i soldi per farsi stupide e inutilmente costosissime extension.

    C.Drake: Quanto sei tirchia...

    La Drake si corruccia.

    Alisa: Non sono tirchia! Sono parsimoniosa. A che serve spendere cento se lo stesso risultato lo si può ottenere con dieci?

    Chris alza le mani, consapevole di non poterla avere mai vinta sull'argomento con Alisa, e passato qualche secondo la porta del bagno si apre, attirando l'attenzione dei due. Da dentro il bagno la voce di Samantha parla ai due.

    Samantha: Pronti a vedere il mio nuovo look dopo che quella troia mi ha quasi sfigurata?

    C.Drake: Certo, anche perché i social hanno poco da offrire oggi.

    Alisa: Non riesco a immaginare qualcosa che mi interessi di meno...

    Dopo qualche secondo dalla porta del bagno esce Samantha Hart, con decisamente un nuovo look.

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    Capelli tirati tutti da un lato e con meches rosa e verdi, il lato della testa dove Roxie ha attaccato la gomma da masticare ora totalmente rasato, e sul viso un paio di grossi occhiali da vista. Samantha, sguardo soddisfatto ma allo stesso tempo smanioso di sapere il parere dei compagni, osserva proprio questi due.

    Samantha: Beh? Che ne pensate?

    Chris ha le sopracciglia alzate e si morde un labbro dall'interno, Alisa arriccia invece le sue labbra per comprimere una risata e cerca di distogliere lo sguardo.

    C.Drake: Ehm... Sì Samy, direi che... Sì insomma...

    Alisa: Ma sì dai, è un look ch- AHAHAHAHAHAHAHAH!!!

    Ma ecco che Alisa sbotta a ridere senza alcun freno, coinvolgendo il fratello, che prova a reprimersi mettendosi una mano sul viso, e beccandosi un'occhiataccia dell'amica.

    Alisa: Oddio Samy, scusami ma non ci riesco! Sembri Skrillex!

    Chris sgrana gli occhi, illuminato.

    C.Drake: Cazzo è vero!

    E anche Chris inizia a ridere fragorosamente insieme alla sorella mentre Samantha li osserva con disprezzo. Dopo qualche secondo i due tentano di ricomporsi, con Alisa che prende un profondo respiro.

    Alisa: Cavoli... Che poi, nel secondo video criptico tuo e di Chris nel duemilaquindici non hai mica usato una canzone di Skrillex?

    Chris ha un'illuminazione e alza un dito.

    C.Drake: Giusto! Era First Of The Year.

    Alisa: We! Capodanno! Ora ha tutto un senso!

    C.Drake: Madonna veramente, l'aspettate e vedrete più lungo di sempre.

    I due se la ridono mentre Samantha continua a guardarli con disprezzo.

    Samantha: Ma andate a fanculo figli di puttana.

    La canadese fa un gestaccio verso i due e fa per andarsene, ma ecco che Chris l'avvicina, la prende sotto le braccia e la solleva come una bambina portandola alla propria altezza, con questa che mostra un'espressione corrucciata proprio bambinesca e distoglie lo sguardo dal compagno.

    C.Drake: Dai Samy, stiamo scherzando. Sei bellissima anche con questo look...

    La Drake, sullo sfondo, ha un dito sulla punta del naso e lo sguardo basso mentre cerca di reprimere altre risate. Samantha sbuffa.

    Samantha: Siete delle merde.

    Chris fa scendere Samantha e poi la tira a se, stringendola in un abbraccio mentre questa continua ancora a guardare altrove con sguardo seccato.

    C.Drake: Povera piccola bimba...

    Drake parla alla compagna con tono che in genere si usa proprio con i bambini mentre questa resta tra le sue braccia ancora corrucciata. Passa qualche secondo e si sente bussare alla porta, e immediatamente gli occhi di Samantha si illuminano e con un movimento repentino spinge via Chris per poi guardarlo smanioso.

    Samantha: Bussano! Bussano! Bad Boys due Chris, ti prego!

    Chris fa le spallucce.

    C.Drake: Ovvio. Non sono mica Alisa che si fa problemi a usare determinate parole...

    La Drake sbuffa.

    Alisa: Questo è perch-

    Samantha: Non sei razzista, sì l'abbiamo capito. Ora zitta che devo entrare nella parte.

    La canadese si concentra mentre l'amica sbuffa nuovamente. Samantha annuisce per poi mostrare lo sguardo imbruttito tipico di Martin Lawrence nella famosa scena con Reggie di Bad Boys 2 e poi va ad aprire la porta, trovando davanti a se una decisamente seccata Lexa Blake.

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    Samantha: Chi cazzo sei t-

    Ma ecco che Lexa sbotta a ridere in faccia a Samantha, venendo rapidamente imitata da Alisa e Chris all'interno dello spogliatoio. La canadese sbuffa indispettita e fa un gestaccio esasperata.

    Samantha: Andate a fanculo tutti!

    Detto ciò si dirige verso il bagno e si sbatte la porta alle spalle mentre i Drake e la Blake continuano a ridere. Passano alcuni secondi e poi tutti si ricompongono, con Lexa che si passa un'indice sotto l'occhio per arginare una lacrima.

    Lexa: Oddio mio... Ma come si è conciata? Sembra Skrillex.

    Alisa: Lo abbiamo detto anche noi! Non riesco proprio a metterci la testa, mi fa troppo ridere questa cosa.

    Le due se la ridono ancora mentre Chris ridacchia e scuote la testa. Passa qualche altro secondo e poi Lexa prende un respiro per cercare di ricomporsi.

    Lexa: Cioè, ero venuta qui per farle tutto un discorso serio, ma mi sono praticamente saltati tutti i piani. Ne è valsa la pena però, era da troppo che non ridevo così...

    Alisa: Pure io calcola. Che bello comunque, penso che la perseguiterò fin quando non cambierà capigliatura...

    Lexa: E le starebbe bene. Così impara a scocciare sempre gli altri!

    Alisa: Vero! Sempre li a punzecchiare. Giustissimo che ora sia lei a subire.

    Lexa: Troppo!

    Chris fa un passo avanti, tono più serio.

    C.Drake: Ragazze.

    Le attenzioni delle due si spostano su Chris.

    C.Drake: La cosa diverte molto anche me, tuttavia hai detto di essere qui per farle un discorso serio, e sinceramente sarei curioso di sapere cosa volevi dirle. Sempre se non è troppo riservato eh...

    La Blake annuisce.

    Lexa: Ma figurati Chris, niente di riservato. Volevo solo dirle che dopo l'aggressione da emerita codarda che Becky Deckard mi ha riservato nella scorsa puntata non avrò più nessuna remora a finire quella stronza, e che se si metterà in mezzo non avrò pietà nemmeno di lei.

    I Drake diventano più seri, con Alisa che arriccia le labbra.

    Alisa: E fai bene Lexa. Anzi, io proprio non mi spiego cosa voleva dimostrare Samy con il discorso che ti ha fatto la scorsa puntata. Pensavo che ormai Becky Deckard fosse decisamente alle spalle...

    Lexa: Davvero. A War Of Change l'ha letteralmente accoltellata con un tirapugni appuntito, e ora viene a dire a me di andarci piano...

    C.Drake: Non è così semplice.

    Chris irrompe nello scambio tra le due con tono decisamente serio.

    C.Drake: Samy a War Of Change ha fatto quello che ha fatto solo per sopravvivere, e non per nulla quando doveva finire il lavoro non ci è riuscita. E dire che tra noi tre è sempre lei quella che o preme il grilletto o si offre di farlo per proteggere me e Alisa. Lo ha fatto anni fa in una situazione disperata, lo ha fatto nell'A Decade Of Madness con Dave quando Alisa era ormai sopraffatta dalle emozioni. e tentò di farlo su Alisa quando io vacillavo nel finirla nello scontro finale tra di noi...

    I Drake si scambiano un'occhiata che dura qualche istante. Alisa stringe la mano del fratello per poi abbracciarvisi di lato, con questo che la cinge con un braccio e la tiene stretta a se.

    C.Drake: Con Becky invece è stato troppo anche per lei e fortunatamente ha avuto Alisa che si è presa il compito di premere il grilletto e portare a casa la vittoria.

    La ragazza si stacca dal fratello e annuisce.

    Alisa: Hai ragione... E' sempre stata lei quella che ha premuto il grilletto, quella che ha fatto Bang...arang!

    Le due ragazze riprendono a ridere mentre Chris sospira seccato visto che il suo discorso è stato interrotto. Dopo qualche istante le due si ricompongono.

    Alisa: Scusami Chris, ma ci sono rimasta sotto a questa storia.

    Nuovo sospiro per Chris che poi però accenna un mezzo sorriso.

    C.Drake: Non posso biasimarti Ali, fa davvero ridere. Tuttavia ciò che stavo dicendo prima era per arrivare a Samy che non l'ha ancora del tutto superata la storia con Becky, altrimenti non si spiega che in tutto questo tempo abbia fatto una sola battuta su lei e Denise, e per giunta in un promo in cui parlava di come abbia imparato ancora meglio ad affrontare il proprio passato durante la rivalità con i Watchmen, e tu sai Ali che le battute che Samy fa sul proprio passato sono sempre per esorcizzarlo.

    La Drake annuisce.

    Alisa: Lo so Chris, non per nulla non le ho detto niente sull'argomento, anche perché se ho imparato qualcosa la scorsa primavera è che non devo essere asfissiante con lei.

    C.Drake: Brava sorellina. Mentre tu Lexa...

    La Blake guarda l'amico che prende una piccola pausa e un respiro.

    C.Drake: So che vuoi far sentire Becky allo stesso modo in cui ti ha fatto sentire Shepard negandole quel match, ma fidati di me che così non risolverai nulla. Un match tra di voi, che ti piaccia o no, verrà sancito con o senza la tua approvazione da Virgil, ormai esasperato dalle lunghezze che percorrerà Becky per ottenerlo. E questo non lo dico perché ho la palla di cristallo, ma perché è successa la stessa identica cosa con te e il Syndacate la scorsa estate.

    Istanti di silenzio tra i due, poi Lexa sospira.

    Lexa: E quindi che mi consigli di fare? Concederle il match e dimostrarmi debole rimangiandomi la parola?

    C.Drake: Non ti dimostrerai debole se le concederai il match, anzi dimostreresti ancora più palle di quelle che già sai di avere. Inoltre se ti fai furba puoi darle ciò che vuole in cambio di ciò che tu vuoi veramente. Hai potere contrattuale Lexa, sfruttalo.

    La giovane sospira.

    Lexa: E cosa voglio io?

    Chris alza le sopracciglia mentre abbozza un sorriso.

    C.Drake: Beh, se non lo sai tu di certo non lo so io. Ma sono sicuro che qualcosa ti verrà in mente...

    Sorriso rassicurante di Chris verso Lexa che annuisce leggermente.

    Lexa: Forse hai ragione...

    Piccolo sorriso per Lexa.

    Lexa: Grazie Chris. Mi... M-Mi erano mancati i tuoi consigli...

    Chris annuisce.

    C.Drake: Quando vuoi Lexa.

    Nuovo, piccolo, sorriso per Lexa che ora si avvicina all'amico e lo abbraccia. I due restano così per qualche secondo, poi Lexa si tira indietro e regala un altro sorriso a Chris.

    Lexa: Ok allora! Ci vediamo dopo.

    I Drake salutano la giovane con un cenno e questa lascia lo spogliatoio, decisamente più raggiante di come vi era entrata. Chris annuisce soddisfatto mentre la sorella gli lancia un'occhiata.

    Alisa: Comunque Samy ha troppo ragione. Lexa ti ha praticamente preso come una figura paterna, il che ci sta pure visto che in queste cose sei davvero bravo. Poi però penso che te la sei portata a letto e la cosa diventa decisamente cringe...

    Chris fa le spallucce.

    C.Drake: Beh, ma Chris è sempre stato un typo. Il mio nome reale è Cringe Drake.

    Sorriso soddisfatto per Chris mentre la sorella scuote la testa.

    Alisa: Idiota...

    Detto ciò Alisa sospira per poi tornare a fare stretching, mentre Chris va a sedersi su una panca e torna a smanettare sul proprio smartphone. E su queste immagini noi andiamo in pubblicità.





    Up Next: Billy Mercer

     
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    Backstage! Bentornati a Indoor War #140, ove troviamo il campione massimo della federazione, Billy Mercer, che passeggia per i corridoi dell'arena.

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    L'Ooki Oni dovrà presto difendere la propria cintura in una difficile Elimination Chamber contro cinque pericolosi avversari... E, a proposito di pericolo, ecco che Billy viene approcciato da un individuo la cui pericolosità in federazione sta iniziando a farsi sentire: Ivan Grayson!



    Ivan sorride, mentre l'Ooki Oni si ferma ad osservarlo.

    BM: Signor Grayson, perché mi guarda così?

    IG: Così come?

    BM: Come un'aquila a caccia di prede.

    Billy schiocca il collo.

    BM: Perché non so se ricordarglielo o meno, mi spiacerebbe lei fosse diventato stupido.... Ma io sono tutto meno che una preda. Io sono il TWC World Heavyweight Champion, e avere un bersaglio sulla schiena non mi fa per nulla effetto. Tutti mi vogliono sconfiggere, come lei ha ben visto. Ma io sono ben migliore di loro e mi basterebbe poco per distruggerli. E lo stesso vale per lei.

    Ivan mette le mani avanti.

    IG: Calma, calma campione. Non sono qui per nessuno dei terribili scenari che stanno attraversando la tua testa in questo momento.

    BM: Mi creda, sono sì terribili. Ma terribili per lei.

    Ivan sogghigna.

    IG: Ti piace fare il grosso, vedo.

    BM: Io lo sono grosso. Ed è così che sono diventato campione.

    IG: L'ho ben visto.

    Ivan si avvicina a Mercer, che rimane con la guardia ben attenta.

    IG: Campione... Ti piace essere chiamato così?

    BM: Più di qualsiasi altra cosa al mondo.

    IG: Beh, ti piacerebbe essere chiamato a campione più a lungo di qualsiasi altro in questa federazione?

    BM: C'è anche bisogno di chiederlo?

    IG: Vedo che ci intendiamo.

    Ivan squadra Mercer dalla testa ai piè.

    IG: Sei un uomo con un grosso bersaglio addosso e nessuna paura dei propri avversari... Ma a volte, un uomo, da solo non può fare molto. Quindi sono venuto qui a proporti un'intesa tra me e te. Unire la tua forza alla mia, così che tu possa rimanere campione ancora a lungo, e insieme creare un gruppo che rivolterà la TWC da cima a fondo!

    Billy alza un sopracciglio.

    IG: Io e te. La nostra forza combinata in una sola. Ci stai?

    Billy sorride... E scuote il capo, rifiutandosi di stringere la mano di Grayson. Il nativo di Anchorage sospira, abbassando il braccio.

    BM: Vede, signor Grayson, lei ha sbagliato il concetto di base.

    Grayson sembra non capire dove sta andando a parare l'Ooki Oni.

    BM: Io non sono un uomo, nossignore, io sono un Oni. Un demone che distrugge tutto quello che ha dinanzi con la sua immensa forza. Un essere temuto e odiato, che fa provare terrore ai nemici e li schiaccia a terra mentre chiedono, inermi, pietà inutilmente. Temuto perché forte, odiato perché chi lo odia è troppo debole per sperargli di fare qualcosa. E un Oni non si allea con nessuno, distrugge in solitaria e così facendo può esprimere la sua devastante potenza al massimo senza preoccuparsi di nessuno, senza remore o preoccupazioni di alcun tipo se non quella di fare più male possibile a chi ha intorno.

    Ivan incrocia le braccia.

    IG: Sicuro che tutta la tua forza e devastante potenza di cui parli possa essere utilizzata a dovere senza una guida che ti insegni come incanalarla?

    Billy annuisce.

    BM: L'ultima volta che ho avuto un maestro è andata male. L'ultima volta che ho avuto quello che si può definire un amico pure. Io cammino molto meglio da solo. È da solo che ho saputo capitalizzare sul successo che ho ottenuto in questi anni. Ed è da solo che difenderò il titolo contro cinque avversari dominandoli ed eliminandoli tutti senza colpo ferire. A Zero Hour tutti vedranno l'Ooki Oni in cima alla Chamber Zero trionfante alzare il titolo al cielo e capiranno che forse solo un esercito, il più grande del mondo, potrebbe sperare di scalfirlo... E forse nemmeno quello basterà.

    Billy tocca la cintura di campione massimo e sorride.

    BM: Arrivederci signor Grayson. Spero che non mi incroci mai come avversario. La distruggerei senza esitare. E buona fortuna con quella donna con cui sta litigando in questo periodo. Da quanto mi dicono, è una persona fastidiosa.

    Detto ciò, senza nemmeno dar modo a The Man Who Owns The World di replicare, Billy Mercer se ne va, mentre Grayson sembra aver appena finito adesso di riflettere... E ora, il nativo di Anchorage annuisce tra sé e sé.

    IG: Un esercito, eh?

    Ivan sogghigna, e se ne va nella direzione opposta rispetto a quella presa dal campione massimo. Pubblicità.



    Up Next: Gregory Montoia



    Edited by Temperance - 7/9/2023, 09:52
     
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    Ed eccoci tornati ad Indoor War. Siamo nel backstage, dove le telecamere stanno seguendo una figura incappucciata di nero.

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    Gregory Montoia, come al solito silenzioso come un'ombra, sembra appena essere tornato da un giro per l'arena, e apre il camerino degli Watchmen, fermandosi un istante. Il canadese si fa guardingo, ed apre la porta più lentamente, entrando nello spogliatoio, dove trova un vecchio televisore, sotto un fascio di luce. Montoia si avvicina, rimanendo in guardia, per poi avvicinarsi e chinarsi. A terra ci sono due vecchie videocassette, segnate a pennarello nero come Gregory 1 e Gregory 2. Il Leader si rialza con le due cassette, per poi mettere quella segnata numero uno in un polveroso videoregistratore sotto il televisore. Lo schermo si illumina, poi diventa di colore nero. Ed ecco che si vede qualcosa. O meglio, qualcuno.

    CITAZIONE

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    Appare una versione video-ologramma di Benjamin Walker. Un filtro blu lo illumina.

    BW: La tua puttanella è in pericolo. Ed è solo colpa tua.

    Il cacciatore - l'ologramma di esso - si muove a scatti. Sono vecchie riprese d'archivio, montate insieme. Non è il vero Benjamin Walker.

    BW: L'hai consumata con la tua ossessione per il bene contro il male e le hai rovinato la vita. Per mettermi fuori gioco ha dovuto schiacciarmi la testa contro dei gradoni d'acciaio e potrebbe avermi inferto danni permanenti. Tutto questo perché lei cerca di essere come te. Cerca così disperatamente di fare la cosa giusta per compiacere te, e quella cosa è distruggere, distruggere tutto quello che le si para davanti che non è conforme alla vostra fragile sensibilità.

    Un grugnito.

    BW: Pensi che non tornerò? Pensalo pure. Ma io lo so che ho voglia di vendicarmi. Tanta, tanta voglia di vendicarmi. Il pensiero mi fa impazzire di rabbia. Non saprai mai quando, né dove, né come colpirò. Verrò nel tuo momento di felicità più alto e rovinerò la vostra vita. Mi vendicherò per quello che mi è stato fatto. E mi è stato fatto solo perché tu l'hai convinta che se non si fa altro non si è dei veri combattenti per la giustizia. GIUSTIZIA! Mi fai pena. Sei stupido e infantile.

    Walker si muove a scatti.

    BW: Non esisti solo tu, Gregory Montoia. Esistono anche gli altri, che sforzi di far diventare come te. Ricordi quello che ti ha fatto Sannhet? Sarà fatto anche a loro. Pagheranno tutti per le conseguenze delle tue azioni, Montoia. Uomini violenti attirano persone violente. E uomini violenti rendono violenti tutti intorno a loro. È questo quello a cui hai condannato tutto il mondo intorno a te.

    Sogghigno.

    BW: A una vita violenta. Fine inclusa.

    Schermo nero. Montoia si è seduto su una panca, e sembra star studiando attentamente le immagini. Appare una nuova figura su schermo.

    CITAZIONE

    Hiromu-Takahashi-150x150



    Cosmic Takuya, colore del fuoco.

    CT: AAAAAAAAAAAAAAAARGH! (GREGORY MONTOIA!)

    Ruggisce, coi sottotitoli.

    CT: AAAAARGH! (TU... TU... TU....)

    Ruggisce. Sorride.

    CT: Aaaaaaaaaaaargh! (TU SEI LA MIA PIÙ GRANDE ISPIRAZIONE! QUANTA RABBIA! QUANTA VIOLENZA! QUANTO FUOCO!)

    Inizia ad agitare le braccia. Vecchie riprese del Takuya di fuoco.

    CT: AAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH! (BRUCIACI! DISTRUGGERAI TUTTO INTORNO A TE, QUESTA FEDERAZIONE INCLUSA! TU BRUCERAI TUTTO PERCHÉ QUESTO È IL TUO DESTINO! TU DISTRUGGERAI TUTTO! SEI L'APOCALISSE CHE CI BRUCERÀ TUTTI!)

    Un urlo strozzato.

    CT: Argh... (E crederai ancora di essere nel giusto mentre lo fai.)

    Il video diventa nero. Passano i secondi. Si sente una voce.

    CITAZIONE
    ME: Caro Leonard.

    Sul video compare un'altra figura.

    CITAZIONE



    Michael Edwards. Eddie Jordan.

    ME: Ti scrivo questa lettera a sei giorni dal nostro incontro, su un volo transoceanico che non mi premette di dormire, visto il compagno di viaggio che russa come Kevin Manson. Mi ritrovo a scriverti queste parole perché penso di non aver detto tutto sul match che sto per affrontare contro di te. È strano, in più di un anno e mezzo ho vissuto con te la maggior parte del mio tempo in questa federazione condividendo cibo, hotel, viaggi in aereo, arene, chiacchiere da backstage, vita privata. Tutto praticamente.

    Sorride.

    ME: Sei stato un professionista encomiabile, il primo ad entrare in arena e salutare tutti gli addetti ai lavori, uno ad uno, senza lasciarne mai nessuno da parte. Sei stato un generale fantastico, che ha condotto una guerra all’interno del backstage per far cambiare molte cose alla dirigenza. Sei stato il mio primo feud qua dentro, mi hai fatto capire le cose non erano come le avevo sempre viste, che la top class è diversa dal resto, hai marcato una linea che pensavo di non varcare, mi hai dato la spinta per essere migliore, ma mi hai fatto capire che la sconfitta era importante più della stessa vittoria.

    Sorride.

    ME: Ho combattuto al tuo fianco, come scudiero, ti ho ammirato, studiato, compreso, ma ogni volta mi sorprendevi con una battuta, con un’idea nuova, con un coniglio che usciva fuori dal cilindro che ti ritrovi al posto del cervello. Ho combattuto contro di te per un alloro che ti apparteneva, ho dato il massimo, ma ho visto chi era veramente Leon Black, ho visto cadere la maschera della leggenda non glorificata, eri sul tetto del mondo e nessuno poteva scalfirti. Ho combattuto uno dei match a quattro più complessi della mia vita contro te e altri due grandi atleti di questa federazione. Ti ho visto tenere un rullino di marcia esagerato, hai battuto qualsiasi componente di questo backstage in un match uno contro uno, la tua corazza si fortificava ad ogni attacco avversario, senza lasciare scampo al prossimo. Ti ho visto cadere nel match più bello della tua carriera, contro un avversario che ha dato oltre il suo cento percento per poterti battere.

    Sorride.

    ME: Poi ti ho visto salire su un ring, in un’arena europea e dire: “Basta, la mia stella ha dato luce a questo pianeta per troppo tempo. È ora di smettere”. Sono uscito dal backstage, te lo ripeto ancora, perché non era così che doveva finire, perché la parabola non si spezza, continua all’infinito. Sono uscito e ti ho messo sul piatto me stesso. Lo farei e rifarei mille altre volte ancora.

    Sorride.

    ME: Lo so, questa lettera è vuota, sono parole che hai sentito e risentito mille volte da me, ma c’è una cosa che non ho ancora detto e voglio tenerla fino all’ultimo. Sono contento di fare questo viaggio, sono contento di entrare nel O2 Arena di Berlino venerdì sera e sentire risuonare la tua theme song ancora una volta. Sono onorato di essere l’ultimo uomo a potersi scontrare con te su un ring, non perché sei Leon Black, ma perché sei Leonard Arthur Black. Il fratello maggiore che non ho mai avuto, la guida giusta nei momenti oscuri della mia vita, la persona più umile e comprensiva al mondo, ma soprattutto il miglior amico che io potessi desiderare da questa vita. Sono contento di averti incontrato e di aver incrociato la mia vita con la tua, poteva uscire una miscela esplosiva, ma è stato qualcosa di più.

    Sorride.

    ME: Ti voglio bene. Eddie Jordan.

    Silenzio. Eddie Jordan non sorride più.

    ME: Ti sei mai chiesto se riceverai una lettera altrettanto bella, Gregory? Se riceverai mai questa amicizia vera a sincera da qualcuno che non è come te? Ti sei mai chiesto perché tutti quelli che hanno a che fare con gli Watchmen ci turnano contro? Perché la gente non vuole avere te o Viola intorno? Perché siete delle persone violente, tossiche. Volete che gli altri vi ringrazino per essere nella loro vita, perché li rendete migliori. Andy è sempre stato in cerca di una guida, Alice è una bimba sperduta, Ayumi un'anima persa. Gli hai dato tutte queste cose e le hai spacciate per amicizia, affetto, amore, quando in realtà per te sono solo le cose adatte da dare loro per la loro assoluta fedeltà. Non c'è spontaneità in te, solo freddo calcolo. Tu non saresti mai potuto essere amico con uno come me. Ti avrei contraddetto. Avrei sottolineato quando facevi cose stupide. E tu ne hai fatte, di cose stupide. La cosa con Keenan e Murdock. Il tuo atteggiamento nel torneo tag. Il tuo atteggiamento con la famiglia Drake. E ne hai pagato le conseguenze ogni volta. Sei solo e i tuoi unici amici sono i Midnight Hunters. Persone che hanno sempre cercato di essere come Leon Black. Ti è andata di culo che ci fossero. Denise Galanti? Pure. E Xu ed AELITA? Ingenui, e campioni di coppia. Li hai presi perché il tuo gruppetto potesse avere una qualche importanza. Ma non ne ha.

    Jordan scuote il capo, a scatti.

    ME: Sei stato solo fortunato ad aver trovato persone simili a te, Greg. Leon non era così. Leon era completamente diverso da te. E lo disprezzi per questo. Perché Leonard era eccezionale. Era ricettivo. Voleva il contraddittorio. Voleva sapere se stava sbagliando. Quando ho detto che mi ritiravo, lui mi ha detto che non mi avrebbe lasciato andare. Ci teneva a me. Perché ero diverso. E tu? Tu diresti che è la cosa necessaria da fare. Tu non vuoi amicizia, tu vuoi condiscendenza. Non vuoi essere contraddetto. Perché rispetto a Leonard sei così insicuro da essere patetico. Non hai il suo successo. Non hai la sua presa sul pubblico. Nessuno ti vuole come generale. Gli Watchmen sono spaventosamente soli, e questa è solo colpa della tua intransigenza e della tua incapacità di relazionarti con i tuoi colleghi. Tu sei solo un uomo violento che non ha niente di meglio da fare se non dare tutta la colpa a Leonard per essere diventato così. Ma sappiamo tutti che sei stato brutalizzato solo perché eri ricettivo alla violenza, Greg.

    Jordan sospira.

    ME: Se il "pensiero magico" è presumere l'esistenza di una narrativa più alta nello scorrere degli eventi, allora la vera magia è l'imposizione di una narrativa sulla realtà. Raccontare una storia al mondo, e far sì che il mondo ci creda. Quale è il tuo mondo, Gregory? Il mondo degli Watchmen? Il mondo di The Promise? Di quei pochi che riunisci in una stanza e convinci di essere la guida di cui hanno bisogno? Il mondo di Leonard eravamo tutti noi. Dal più grande dei buoni al più bastardo dei cattivi, tutti volevamo la sua attenzione per motivi diversi. Il pubblico voleva la sua considerazione, le sue magliette, voleva cantare con lui. E per quanto riguarda te, invece? Tutti vogliono evitarti. Nessuno vuole darti il suo tempo. Il pubblico ti sostiene perché ti circondi di gente con più starpower di te e più over e famosa di te. E anche questo invidiavi a Leonard: lui era un mago più bravo di quanto tu potrai mai aspirare a essere in tutta la tua vita. Leonard era magia vera, poesia in movimento. Un'anima splendente, tormentata, radiosa, generosa. Tu sei solo un prestigiatore da festa di compleanno. E un uomo violento.

    Il footage indica lo schermo.

    ME: Quando ti ritirerai, che lettera riceverai, Greg? Te lo sei mai chiesto?

    Sogghigno.

    ME: No, non te lo sei mai chiesto. Perché conosci già la risposta. E questo è molto triste, Greg. Molto, molto triste.

    La cassetta viene sputata fuori, cadendo a terra, ma Montoia non si è mosso. Greg prende un taccuino dalla tasca, scrivendo qualcosa da una penna che fa comparire dal nulla, mentre noi ci prendiamo una pausa. Ma non cambiate canale. Indoor War prosegue.





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    Bentornati in diretta da Indoor War! Le immagini ci portano nello spogliatoio della Drake 'N' Hart Connection. Qui troviamo i primi sfidanti ai TWC World Tag Team Championship, i Drake Siblings, Chris e Alisa.

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    La donna è impegnata a fare un po' di stretching sulle gambe e sulla schiena, mentre l'uomo è seduto su una panca a smanettare distrattamente sul suo smartphone, e per quanto la situazione sia quasi identica a poco fa, non è lo stesso promo. Passa qualche secondo e la porta del bagno si apre, e da essa vi esce Samantha Hart.

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    La canadese ha un sorrisetto perfido in viso e le mani dietro la schiena e ora Alisa si gira verso di lei con sguardo seccato.

    Alisa: Cosa?

    Spallucce innocenti per Samantha.

    Samantha: Nulla. Ho deciso di trattarti come ogni troll merita, ovvero ignorandoti.

    La Drake alza lo sguardo al cielo e allarga le braccia.

    Alisa: Grazie! Ormai non ci speravo più.

    La ragazza ora guarda Samantha che invece ha già distolto lo sguardo, effettivamente ignorandola. Alisa scuote la testa e torna a fare stretching, ma non appena da le spalle all'amica, questa le afferra una ciocca di capelli, toglie la mano da dietro la schiena rivelando delle forbici e le taglia una ciocca!

    Alisa: Ahia! Ma sei scema?!

    La canadese, decisamente soddisfatta, mostra la ciocca tagliata.

    Samantha: Ah-ha! Ti ho fottuta, stupida puttana! Come ci si sente eh?! Ora anche tu dovrai cambiare taglio, e voglio proprio vedere come ci starai di merda!

    La Drake si tocca il punto dove l'amica le ha tagliato la ciocca di capelli mentre osserva questa seccata, ma constatato che non ha subito troppi danni fa le spallucce.

    Alisa: Nah, possono restare anche così, per me non è un problema.

    E detto ciò Alisa torna a riscaldarsi sotto lo sguardo seccato di Samantha che poi emette uno squittio frustrato. Chris ridacchia divertito e ora la compagna si gira verso di lui puntandogli le forbici. Chris alza le sopracciglia.

    C.Drake: Sì certo, come se la natura non ci stesse già pensando da sola ai miei capelli...

    La canadese guarda la testa di Chris per poi annuire leggermente.

    Samantha: Effettivamente...

    La ragazza sbuffa per poi mollare le forbici e gettarsi di schiena sulla panca affianco a Chris, con questo che la cinge subito con un braccio permettendole di avvinghiarsi a lui. Samantha si rannicchia tra le braccia del compagno e gli parla con tono bambinesco.

    Samantha: Tua sorella è una puttana...

    Chris ridacchia.

    C.Drake: Beh, la stai aggredendo su cose che non le interessano. Potrest-

    Ma ecco che qualcuno bussa alla porta, e la cosa fa sobbalzare nuovamente Samantha in preda all'eccitazione.

    Samantha: Oddio fomento!

    La ragazza scatta in piedi.

    Samantha: Chris! Bad Boys due!

    C.Drake: Con quei capelli l'unico che potrebbe non ridere è la persona più formale e senza senso dell'umorismo del mondo, quindi spera sia Billy Mercer altrimenti anche questa volta non ci riesce la scena.

    La canadese sbuffa, ma poi si passa una mano sul viso calandosi nuovamente nella parte, e una volta mostrato uno sguardo imbruttito si avvia a grandi passi verso la porta che apre irruentemente.

    Samantha: Chi caz-

    L'espressione imbruttita di Samantha si tramuta rapidamente in una sbigottita, e ora con occhi a palla e occhi aperti osserva la persona davanti a se.



    Becky Deckard, sguardo serio ed espressione stizzita, si presenta vestita come suo solito con vestit firmati: camicia bianca Polo, guanti, giacca sportiva e blue jeans Armani, scarpe stringate antipioggia nere Manolo Blahnik. Le due si guardano negli occhi per diversi secondi, secondi che sembrano ore in cui le due ex fidanzate, dopo ben sei mesi, si ritrovano faccia a faccia per la prima volta, e questo silenzio e immobilismo viene interrotto solo dalla voce di Chris Drake dall'interno dello spogliatoio che, ignaro di chi ci sia nei corridoi, resta nella parte.

    C.Drake: Negro chi è alla porta?

    La canadese, ancora espressione sbigottita in viso, fa un passo nel corridoio e si chiude debolmente la porta alle spalle, poi abbassa lo sguardo e deglutisce.

    Samantha: Io... Cioè... Cazzo.

    La ragazza sospira per poi passarsi una mano sul viso.

    BD: Samantha Hart senza parole. Che visione. Impressionante.

    Becky quasi saltella sul posto, sospira.

    BD: Ti spiacerebbe farmi sapere perché cazzo continui a fare capolino nella mia cazzo di vita e ti mezzo in mezzo ai miei cazzo di problemi come se ti riguardassero, cazzo? Vale anche per il tuo cazzo di maritino questo cazzo di avviso.

    Becky sforza un finto sorriso.

    BD: Cortesemente, s'il vous plaît.

    La canadese sospira nuovamente per poi mettersi spalle contro un muro e restare in silenzio per diversi secondi. Becky arriccia le labbra stizzita, ma prima che possa parlare, Samantha prende la parola.

    Samantha: Non lo so Rebecca, io...

    La ragazza si blocca nuovamente e Becky alza un sopracciglio. Samantha si stropiccia il viso per poi sospirare nuovamente e tornare a parlare con un rospo in gola.

    Samantha: E' solo che... Insomma... Ho visto Lexa comportarsi da emerita stronza con te, e... e... non lo so Reb ho... ho voluto parlarle per cercare di darti una mano a ottenere il tuo match. Non volevo intromettermi nella tua vita...

    BD: Samantha, guardami negli occhi.

    La ragazza lo fa. Silenzio.

    BD: Sei bellissima, e mi dai sui nervi. Mi dai fottutamente sui nervi. Dopo quello che abbiamo passato, come pensi che dovrei reagire a questo tuo improvviso momento di gentilezza? Hai fatto anche delle cose buone, lo ammetto, tipo tutta la faccenda con i Watchmen, o i pestaggi di qualche settimana fa. Quello mi è piaciuto, è stato molto bello. Ma come dovrei prendere questo tuo intervenire nei miei affari con Lexa? Come il tuo tentativo di dare un senso a quello che è successo tra di noi? Come il tuo tentativo di rimediare ai tuoi errori?

    La Queen Bee si avvicina a Samantha.

    BD: Perché se è così, sappi che gradirei molto di più se tu mi dessi consigli come batterla, invece di agire per interposta persona.

    La canadese sospira.

    Samantha: Se c'è qualcuna che sa come batterla quella sei tu. O hai forse scordato che le hai regalato la sua prima sconfitta mentre io sono quella che le ha dato la prima vittoria?

    Becky alza le sopracciglia mentre Samantha fa timide spallucce.

    Samantha: Per il resto non lo so Rebecca... Davvero. Tu pensi che io abbia sempre un piano, che ogni mia azione sia minimamente calcolata per arrivare a un obiettivo, e per quanto sia spesso e volentieri così, questa volta non lo è.

    Istanti di silenzio in cui Samantha si stacca dal muro e fa un passo verso Becky.

    Samantha: Non lo so Reb, forse mi sono sentita in dovere di intervenire con Lexa davvero per cercare di rimediare in qualche modo a ciò che è successo tra di noi, anche perché lei sta facendo la stronza con te allo stesso identico modo in cui l'ho fatta io, utilizzando addirittura le stesse parole e provocazioni, e una stronza del genere, che pur di provare un punto tira fuori Elektra Kellis, c'è già e sono io, non ne serve un'altra, specie se riversa tutta questa cattiveria su una persona che non se lo merita come te...

    Becky rimane in silenzio. Incrocia le braccia.

    BD: Capisco.

    La ragazza guarda un attimo per terra, prima di guardare di nuovo Samantha.

    BD: Hai sempre degli occhi molto belli, cazzo.

    Scuote il capo. Samantha si lascia sfuggire un piccolo sorriso lusingato.

    BD: Per il resto, quella che ho sconfitto io allora una brava ragazza acqua e sapone senza un'identità e un posto nel mondo. Ora mi devo trovare ad affrontare Chris Drake 2.0. Non sono una stupida, quella vuole un match estremo adesso, uno per imitare il suo idolo un'altra volta. Dovrò pure fare attenzione a bombe e cose simili, ti rendi conto? Bombe. Questo è proprio un luogo di pazzi scatenati.

    Becky sospira.

    BD: Penso che tu più di tutta sappia giudicare la sua situazione, anche perché sei una dei pochi a cui interessa, la sua situazione. Per quanto mi riguarda, io voglio solo farle leccare il mio stivale e ficcarle la testa nel mat ring, tipo struzzo. Presente? Sarebbe una situazione adatta per quella stronza. Ficca la testa nella sabbia quando le fa comodo, la puttana. Ma adesso basta. Non so se a qualcuno dei tuoi importi, ma per favore, lo chiedo a te perché almeno a te danno retta: non interferite più. Quello che è successo tra me e Lexa Blake d'ora in poi dovrà riguardare solo me e Lexa Blake. E porterò a termine la pratica nella maniera più efficiente possibile.

    Sospiro anche per Samantha.

    Samantha: Sai, quando prima quei due figli di puttana e quell'altra troia mi stavano prendendo in giro per i capelli sono andata in bagno ma nonostante ciò ho ascoltato tutto quello che si sono detti, e sì Reb, a Chris importa. Non di te e Lexa, ma solo di Lexa, ed è per questo che le ha dato consiglio, lo ha fatto per aiutare la sua bimba, non per intromettersi tra di voi in sfregio a te dopo quello che è successo la scorsa primavera. Ormai di quello non gliene frega più nulla. Idem Alisa che ormai ha ottenuto ciò che voleva da quando il delirio tra noi tre è iniziato.

    Nuovi istanti di silenzio in cui le due si perdono per qualche istante nei ricordi. Samantha poi sospira.

    Samantha: Se le cose dovessero mettersi male per Lexa non so cosa farà Chris, potrebbe davvero decidere d'intervenire, ma se sei qui a chiedermelo per favore, e se ti conosco un minimo so quanto sia difficile per te farlo, allora sì Rebecca hai la mia parola. Dirò a Chris di non intromettersi più, e stessa cosa posso garantirti che farò io.

    BD: Grazie. È molto bello vederti... così. Molto bello. Sei sempre la solita te stessa, in un certo senso.

    Becky inclina la testa di lato.

    BD: E i capelli... Beh dai, sono un nuovo stile. Molto giovani. Secondo me su Instagram e TikTok vanno moltissimo. Oserei dire che hai fatto una scelta intelligente, direi. Sei sempre fuori dagli schemi anche in questo.

    La canadese annuisce vivamente.

    Samantha: E quello che dico anch'io! Cioè, quel negro prima si fa le pippe con le battone sui social, e poi mi prende per il culo a me!

    La Deckard sospira.

    BD: Samantha, non usare questo linguaggio in mondovisione. Fai fare brutta figura alla compagnia ed è inappropriato.

    Samantha: Pff! Lo sai che non ci metto cattiveria, o forse hai scordato che facevo battute omofobe mentre eravamo nude a letto insieme?

    Altri istanti di silenzio in cui le due tornano a vagare nei loro ricordi. Samantha poi fa le spallucce.

    Samantha: Che poi, Chris in un certo senso è davvero negro, seppur da parte di nerchia, ma questo è relativo...

    Sorrisetto divertito per Samantha mentre Becky si porta una mano sul viso per poi scuotere la testa.

    BD: Sei DAVVERO la solita Samantha Hart...

    Si fa sfuggire una risatina.

    BD: Dovevo aspettarmelo. Ci sono due costanti nell'universo: la stupidità umana e la bocca di Samantha Hart. Tutto il resto è sempre discutibile. Definirti "una persona vera", considerando che si si parla di te, è una cosa quasi riduttiva.

    Samantha: Ovvio Becky. Lo sai che sono la persona più vera qui dentro nonostante tutte le gimmick e le minchiate.

    La Deckard alza un sopracciglio.

    BD: Hai ripreso a chiamarmi Becky, noto. Non lo facevi da quando ci siamo lasciate.

    La canadese ci riflette un attimo, poi fa le spallucce.

    Samantha: Beh evidentemente chiamarti formalmente con il tuo vero nome era un modo per tenere le distanze da te...

    Becky alza un sopracciglio, un piccolo ghigno sul volto.

    BD: Ah, e così ora non vuoi più tenere le distanze?

    Samantha: Nah! Prima mi cagavo sotto alla sola prospettiva di parlarti dopo quello che è successo tra di noi, ma visto che hai detto che sono bellissima mi sono tranquillizzata e mo' sto scialla.

    Becky scuote la testa.

    BD: Ho anche detto che mi dai sui nervi, scema.

    Samantha: Davvero? No, perché dopo che hai detto che sono bellissima ho smesso di ascoltare per il troppo fomento.

    La Deckard si passa nuovamente una mano sul viso, forse anche per celare una risata. Passano alcuni secondi in cui le due e come se si trovassero improvvisamente senza parole, e così tornano un po' più serie.

    BD: Beh... È stato bello. Adesso...

    Gli occhi della canadese si fanno più tondi.

    Samantha: Sì, ehm, direi che sì, insomma...

    BD: Molto, molto bello. Non fraintendermi, vorrei poter restare a parlare con te, ma... Ho molti altri impegni a cui prestare attenzione, sai com'è.

    Samantha: Ma sì, ora abbiamo comunque roba da fare ancora in puntata e... come dire, insomma... sì dai, magari qualche volta potremmo anche vederci e-

    Becky alza un sopracciglio, cosa che blocca Samantha che mette le mani avanti.

    Samantha: Così, per dire!

    La Deckard scuote la testa ironicamente.

    Samantha: Cazzo però. Un po' di disagio c'è sempre, eh?

    Becky annuisce leggermente, poi ha un'illuminazione.

    BD: Sei ancora in grado di sviare l'attenzione con una delle tue solite cose da Samantha Hart? Sai, i vecchi classici del tuo genere. Mi fido che tu sappia come fare.

    Lo sguardo della canadese si illumina.

    Samantha: Ma certo! Ho imparato a farlo quando ho girato tutti gli stati americani insieme a un amico daltonico... Cioè, quasi tutti gli stati. Ne abbiamo visitati solo quarantanove visto che lui non è riuscito a trovare il Colorado!

    Facepalm per Becky che da immediatamente le spalle a Samantha e se ne va, lasciando questa con un sorrisetto compiaciuto che tempo qualche secondo e si trasforma in uno più leggero, nostalgico, ma allo stesso tempo felice. La ragazza annuisce leggermente per poi fare un saltello, girare i tacchi e tornarsene verso il proprio spogliatoio. E su queste immagini noi andiamo in pubblicità.





    Up Next: Vincent Cross & Jack Keenan

     
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    Up Next: Virgil Brown Jr.



    Edited by Temperance - 6/9/2023, 20:51
     
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    VB: Immagino abbiate capito perché siamo qui.

    IG: Mh.

    VV: Stiamo per licenziare Ivan?

    Indoor War prosegue. Backstage! Ufficio di Virgil Brown Jr. Dietro la scrivania troviamo lo storico General Manager di Indoor War, tazza di tè in mano.

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    Davanti a lui, due persona: seduta a sinistra, Viola Vixen; seduto a destra, Ivan Grayson. Entrambi hanno una tazza di tè in mano.

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    Silenzio. Virgil tossisce per schiarirsi la voce.

    VB: Il vostro segmento di due settimane fa ha attirato parecchie attenzioni da parte degli sponsor.

    IG: Ah sì?

    Ivan appoggia la tazzina sulla scrivania, per poi aggiustarsi la propria maglietta di Sean Morgan. Quindi riprende la tazzina.

    IG: Non mi sorprende.

    VV: Questa è una significativa delusione.

    Ivan soffia nella tazzina leggermente, prima di berne un sorso.

    IG: Un conflitto verbale, il ritorno di uno storico talk show dove l'offesa e l'alzare la voce sono assicurate già a primo sguardo. Materiale perfetto per la televisione. Poco di classe forse, ma, dopotutto, la classe e la televisione vanno poco d'accordo.

    Ivan si lecca le labbra un attimo.

    IG: Eccellente, questo tè. Menomale che hai smesso di bere alcol scadente con persone poco raccomandabili, Virgil. Quella robaccia fa male al cervello.

    VV: Sono d’accordo. Era completamente ubriaco durante la scorsa puntata.

    Viola alza le sopracciglia.

    VV: Ho come l’impressione ci sia una fregatura, in questa situazione, Virgil.

    IG: Ho la stessa impressione.

    VB: Nessuna fregatura, signori. Vi porto solo una proposta degli sponsor che la dirigenza tiene altamente in considerazione.

    Virgil beve un sorso dalla propria tazzina.

    VB: L'idea di mettere qualcosa in palio, che purtroppo non è venuta a fruizione, è piaciuta molto alla compagnia che si occupa della gestione degli acquisti dei nostri Pay Per Views e al proprietario del Lucas Oil Stadium. Aggiunge un livello di suspence che secondo loro alzerà vendite, interesse e partecipazione. Viola, sei una delle nostre star più affermate. Grayson, sei da poco arrivato e hai già fatto mezza federazione tua nemica. Siete nomi che attirano.

    Virgil annuisce.

    VB: Volevano prendeste in considerazione l'idea di mettere qualcosa in palio, e mi hanno chiesto di farvelo accettare. Per evitare discussioni ulteriori, vi propongo qualcosa di tanto intrigante quanto semplice.

    Ivan e Viola alzano un sopracciglio.

    VB: Un favore.

    Silenzio.

    IG: Un favore?

    VV: Non è tecnicamente già un favore quello che sto facendo ad Ivan?

    Virgil beve un altro sorso di tè.

    VB: Un favore in palio. Il perdente del 2 of 3 Falls che lotterete a Zero Hour dovrà assecondare una richiesta dell'altro, ma io lo chiamo "favore" perché ho imposto delle limitazioni: niente cose che degradino la dignità di una persona...

    VV: Come se Ivan ne avesse una.

    Ivan alza gli occhi al cielo.

    VB: ... Niente cose che rientrino nel reame della coercizione, niente che riguardi ritiri, perdere un incontro appositamente o qualcosa che infanghi il nome di questa federazione. Tutto il resto va bene. Il perdente avrà un anno di tempo in cui se la richiesta gli sarà fatta, sarà obbligato ad eseguirla. Ma come ho detto, non farò eseguire richieste che infrangano i veti che ho imposto. La natura della richiesta rimane comunque abbastanza vaga da garantire intrigo e interesse. Questa è la mia proposta.

    Virgil poggia la tazzina sulla scrivania.

    VB: Siete d'accordo?

    Silenzio. Ivan e Viola si scambiano un'occhiata. Ivan poi ride, bevendo un altro sorso dalla propria tazza.

    IG: A me va benissimo!

    La poggia sulla scrivania.

    IG: Non mi tirerei mai indietro da una sfida così intrigante.

    VV: A me no.

    La Vixen guarda Ivan.

    VV: Non c’è niente che lui possa fare che mi sia di alcuna utilità. E questo match lo stiamo facendo perché io ho avuto pietà di questo sfigato. E prima che tu apra bocca, i tuoi sponsor non mi interessano, Virgil. Questo è un mio match. No, Ivan, spiace. Questa è una proposta che non mi piace, ma…

    IG: Polla.

    VV: Ivan, non mi interessa se credi che io sia spaventata. Il tuo rispetto non sposta di un millimetro la mia vita. No, il mio problema è che più avanti in serata avrò un match, che è decisamente più importante di quello con te. E vorrei davvero evitare tu possa interferire. Virgil, si possono bandire lui e i suoi scagnozzi dall’arena per il resto della serata?

    IG: Nessun problema, ce ne andiamo anche subito. Mi basta che in cambio sarà considerata come accettata la condizione per il nostro incontro. Dovresti pensarci di più, invece di sminuire me ed esso perché sai già che perderai.

    Ivan finisce la tazzina, alzandosi.

    IG: Per il resto, questo è un tè delizioso, Virgil. Sono contento di aver avuto questa occasione per gustarlo.

    VB: Il piacere è tutto tuo.

    Ivan sogghigna.

    IG: Come sempre.

    Si volta verso Viola.

    IG: Non piangere quando mi porterai l’asciugamano, mi raccomando.

    VV: Non piangere quando ti batterò e mi dimenticherò il tuo nome in una settimana.

    IG: Mi dispiacerebbe, in quel caso. Significherebbe che soffri d’Alzheimer.

    Ivan si avvia verso la porta, guardando i presenti nella sala.

    IG: A Zero Hour. Che sia una grande battaglia! Io so che me la godrò.

    Ivan apre la maniglia della porta, fa un occhiolino a una Viola schifata, ed esce. Nella stanza rimangono Viola e Virgil, che sospira.

    VB: È insopportabile.

    VV: Dovevi proprio mettermi in questa situazione?

    Brown finge il niente, fischiettando, e Viola scuote la testa. Fondo a nero.





    Up Next: Samantha Hart



    Edited by Temperance - 5/9/2023, 22:35
     
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    Bentornati in diretta da Indoor War! Le immagini fanno una panoramica sul pubblico prima di spostarsi sullo stage.

    It's Samy, bitch!



    Risuona la theme song di Samantha Hart accolta dai fischi del pubblico qui presente.

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    La canadese compare sullo stage con un sorrisetto beffardo in viso, e ora si avvia sulla rampa a passo deciso e sprezzante, e una volta raggiunto il quadrato sale sui gradoni, percorre mezzo apron ed entra tra la corda bassa e la centrale. Una volta dentro si fa passare il microfono e attende che la sua theme si interrompa, e una volta che ciò accade fa per parlare, ma dei cori del pubblico inneggianti a Skrillex la bloccano, facendole mostrare un'espressione indispettita.

    Samantha: Ma state zitti che tutte voi donne tra il pubblico vorreste essere me, mentre gli uomini vorrebbero farsi me!

    Fischi assordanti che fanno comparire un sorrisetto a Samantha.

    Samantha: Nonostante abbia dei capelli fantastici, devo purtroppo ammettere che sono stata costretta ad adottare questo taglio visto che una troia che ormai era fuori dalla Chamber Zero, ha ben pensato di trascinare fuori anche me, incollando i miei fantastici capelli con una gomma da masticare alle balaustre. E dire che ho provata a toglierla con burro d'arachidi e mayonese che poi ho fatto essiccare al sole, olio d'oliva, succo di limone, salsa tartara, sciroppo al cioccolato, grasso di pancetta, hummus, baba ganoush, l'ho congelata con un cubetto di ghiaccio e presa a martellate, ma non è servito a nulla e quindi ho dovuto tagliare la ciocca fino alla radice.

    Espressione seccata per Samantha mentre il pubblico la sbeffeggia, cosa che la fa irritare ancora di più.

    Samantha: A ogni modo, dopo quella deturpazione subita sono andata subito da Virgil per chiedere un match per Zero Hour contro quella stronza, match che mi verrà concesso solo se Roxie sarà d'accordo visto che il nostro General Manager mi ha in pratica fatto capire che è deluso dal nostro comportamento, che siamo ragazzine immature, che dobbiamo vedercela tra di noi come le adulte che siamo e blah blah blah...

    La canadese mima una mano che parla con la mano.

    Samantha: Naturalmente io ho interpretato le sue parole come una totale autorizzazione a fare il cazzo che voglio riguardo l'argomento, quindi sono qui appositamente per chiamare fuori quella troia di merda e sfidarla a un match per Zero Hour, perciò Roxie Vektor...

    La ragazza punta lo stage.

    Samantha: Porta quel culo che vorresti sia sfondato ma non puoi perché ti scopi uno che ce l'ha così piccolo che paiono tre palle, e affronta le conseguenze delle tue azioni!

    Fischi per l'ennesima allusione sessuale di Samantha che invece osserva smaniosa lo stage.



    E Roxie non si fa attendere! High on Humans risuona nell'arena, provocando una reazione entusiasta della folla. Questo entusiasmo si accentua ulteriormente pochi secondi dopo, quando la Wrestler di Minneapolis compare sullo stage.

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    La Vektor saluta i fan con un sorriso sul volto, rivelando un microfono già pronto nella sua mano sinistra. Dopo qualche attimo di interazione col pubblico, Roxie si incammina per la rampa, facendo cenno alla produzione di spegnere la sua musica. La sua attenzione si sposta sulla Hart Princess.

    RV: Eeehi, Samantha, bel taglio!

    Il pubblico esulta, ma viene rapidamente placato dall'Adorabile Furfante.

    RV: Sono seria, sono seria, stai davvero bene. Sai, quando due settimane fa sono stata liberata da quelle manette e ho visto la condizione in cui eri pensavo che avrebbero finito per toglierti tutto lì sopra, ma sei riuscita a rigirare la situazione a tuo favore, sul serio.

    Arrivata in zona ring, Roxie passa dai gradoni e sale sull'apron, entrando poi nel quadrato passando tra la prima e la seconda corda.

    RV: E questo mi stupisce, in realtà. Non sembri una che si ritrova a doversi adattare spesso, no? Tu sembri...

    La Vektor squadra la propria collega.

    RV: Samantha. Niente di più niente di meno.

    Roxie annuisce.

    RV: Mi sono fatta un'idea di te in queste ultime settimane, fermami se mi sbaglio: Sei scorretta, senza filtri, sai cosa vuoi ma non ti impegni abbastanza per capire come ottenerlo. Non ho mancato di troppo il bersaglio, giusto? Di sicuro eri così quando ci siamo affrontate due settimane fa, e in qualche modo mi sembri così anche adesso, anche se il match non è andato esattamente come speravi...

    La Vektor punta lo sguardo sulla parte rasata del capo di Samy.

    RV: Però con quel taglio ti sei adattata bene, e non me lo spiego. Non sembri il genere di persona che riesce a rigirare una situazione a sua favore, mi sembri il genere di persona che quando non ottiene ciò che vuole sbraita e dà la colpa a qualcun altro. Sai, un po'come stai facendo adesso.

    La Capibara della TWC cammina avanti e indietro.

    RV: Non sei riuscita a entrare nella Chamber, e quindi ora sfidi me a Zero Hour... Sono lusingata, non fraintendermi, due settimane fa non sembrava volessi nemmeno combattermi ed ora non hai occhi che per me, mi fa piacere. Però...

    Roxie si passa una mano fra i capelli.

    RV: Due settimane fa io potevo entrare nella Chamber Zero, potevo diventare la nuova campionessa degli Stati Uniti, e nessuna delle due cose mi è riuscita, ma ci sono arrivata davvero vicina. Questa settimana invece la sfida viene da una persona che mi ha ammanettata alle balaustre per vincere. Niente da guadagnare, niente da perdere, solo una persona che vuole chiaramente fregarmi. Queste sono le mie prospettive per Zero Hour, e sai cosa? Più ti guardo e più non riesco a fare a meno di avere un solo pensiero in testa...

    La wrestler dai capelli rosa abbassa la testa, poi la rialza di scatto e si avvicina a Samantha.

    RV: CHI TI CREDI DI ESSERE PER PENSARE DI POTERMI SCONFIGGERE IN ASTUZIA, EH?!

    Il pubblico esulta alle parole della Vektor, che osserva la collega con un sorriso in volto.

    RV: Credevi davvero che fossi così ingenua da farmi fregare da delle manette? No, no. Mettiamo le cose in chiaro: Al titolo degli Stati Uniti o al titolo femminile posso arrivarci in qualsiasi altro momento, ma un rematch contro di te mi serve adesso, nessuno sfida Roxie Vektor sul suo campo da gioco e la passa liscia. Vuoi un match a Zero Hour? CI STO!

    Il pubblico esulta alle parole di Roxie.

    RV: Ma dovrai prepararti un piano decisamente migliore per l'incontro ed una scusa decisamente migliore per quando ti avrò sconfitta. Non ci sono manette che sono in grado di trattenermi, e non ci sarà una dirigenza a cui dare la colpa al termine del nostro match. Solo tu, la tua rabbia, ed un taglio di capelli che sono sicura non sia stata un'idea tua.

    La canadese ha le sopracciglia alzate e uno sguardo quasi allibito.

    Samantha: Wow...

    La Hart Princess si toglie gli occhiali in modo da passarsi una mano sul viso.

    Samantha: Forse è vero Roxie, comincio a credere che forse quella che porti avanti non è una gimmick, ma per davvero non sai proprio un cazzo.

    Sospiro per Samantha che poi si indica.

    Samantha: Io sarei quella che non sa riadattarsi?

    La canadese scuote la testa per poi fare un passo avanti e infiammarsi.

    Samantha: Ma ti rendi conto con chi cazzo stai parlando?!

    Sguardo di fuoco per la Legendary Bitch.

    Samantha: Questo posto esiste da quasi sette anni e io ci sono dentro da quasi dieci! La mia carriera è stato un continuo reinventarsi tra valletta, General Manager, lottatrice, campionessa, main eventer, top heel, top face, capo di fazioni, uomo, rapper, manipolatrice seriale, troia spregiudicata, fidanzata amorevole, squartatrice di demoni e chi più ne ha più ne metta!

    Passo avanti per la ragazza.

    Samantha: Dici che non so rigirare una situazione in mio favore? Studia la storia ignorante, e capirai che sono riuscita a iscrivermi in un albo d'oro della TWC da morta!

    Sguardo decisamente confuso per Roxie.

    Samantha: Esatto, sono tornata anche dall'oltretomba tra le varie cose.

    La canadese accenna un sorrisetto beffardo, poi allarga le braccia.

    Samantha: Io ho fatto di tutto in questa disciplina, e questo ti dimostra che non solo sono in grado di adattarmi e reinventarmi, ma che anzi, sono una delle poche visto che dall'inizio della TWC a oggi siamo rimasti solo io, Chris, Jack Keenan, Vincent Cross e Andy Scrull!

    Pausa ad affetto per la canadese.

    Samantha: Gli altri? Spariti, dimenticati. Ma non serve ripetermi, è una cosa che ho letteralmente detto un mese fa e che tu hai già scordato per quanto te ne frega zero cazzi, ma non di me eh, ma della disciplina che ti da da mangiare brutta puttana!

    Incredibile ma vero qualche timido applauso si solleva tra il pubblico seppur sovrastato dai fischi.

    Samantha: E poi tu mi chiedi chi credo di essere per fregarti in astuzia... Semplicemente quella che con l'astuzia ha fatto durare il primo regno di Andy Scrull cinque miseri minuti, che ha portato al licenziamento di Fox Olon, che ha fregato una persona con centosettantuno di quoziente intellettivo facendogli perdere il divorzio con Alisa e che è divenuta Triple Crown Champion a War Of Change in una manciata di minuti proprio piegando le regole quando non vista grazie a un'escamotage preso in prestito dai miei avversari.

    La Grand Slam Bitch scuote la testa ironicamente.

    Samantha: Ed è per questo che a Zero Hour non solo ti sconfiggerò, ma ti umilierò!

    La canadese fa un nuovo passo avanti, sorrisetto beffardo sul viso.

    Samantha: Ti piacciono i miei capelli eh? Scommetto che adori anche i tuoi visto che quel rosa acceso è un modo per farli notare agli altri, e sarebbe davvero un peccato se dovessero essere rimossi da quella tua testolina di cazzo...

    Sorrisetto beffardo per Samantha.

    Samantha: Perciò Roxie, a Zero Hour ci affronteremo, ma in un Hair vs Hair Match!

    Boato sgomento ma che immediatamente si trasforma in approvazione da parte del pubblico alla luce della stipulazione mai vista qui in TWC. La Vektor osserva l'avversaria con aria sorprendentemente calma.

    RV: Non ho capito niente di quello che hai detto, Samantha.

    La giovane wrestler si gratta la testa.

    RV: "face", "heel", sei da dieci anni in una federazione che ne esiste da sette e... Ho capito giusto, hai detto "demoni"? Samy...

    Roxie si sporge leggermente in avanti.

    RV: I demoni non esistono, lo sai vero? Temo tu ti sia solo presa bene con una maratona di Supernatural.

    La Vektor comincia a muoversi sul posto.

    RV: E poi, questa cosa dell'"Hair Vs Hair Match" da dove l'hai tirata fuori? Cosa vorrebbe dire una roba del genere, chi perde si rasa a zero i capelli? Figurati se esiste una federazione che manderebbe in onda una roba del genere.

    La Capibara della TWC punta lo sguardo su Samantha, sul cui volto non traspare alcuna ironia, poi si rivolge al pubblico.

    RV: No, sul serio, guardatela è serissima!

    Roxie si concentra sulle facce di alcuni membri dell'audience.

    RV: Cosa?

    Sentendo qualche borbottio, scruta con più attenzione.

    RV: Aspetta, è una cosa vera?

    Risposta decisamente affermativa da parte del pubblico.

    RV: Quindi non stava scherzando prima?

    Risposta decisamente affermativa da parte del pubblico.

    RV: Quindi anche quella cosa dei demoni...

    Risposta decisamente più confusa da parte del pubblico. Roxie si volta di nuovo verso Samantha.

    RV: Hair VS Hair? Quindi se perdo devo tagliarmi via tutto?

    Roxie afferra una ciocca tra le dita e la osserva.

    RV: Con me il look rasato non funziona...

    La wrestler di Minneapolis torna sulla Hart.

    RV: Sei seria quindi? Vuoi davvero mettere in palio i capelli soltanto per una possibilità di umiliarmi? Perché onestamente, a me non interessa rasarti. Ti conosco a malapena, e poi cosa ci guadagnerei io? Tu ci staresti pure bene. Non completamente rasata, magari, ma basta ti ricrescano un pochino e sono sicura che riusciresti a combinare qualcosa con quei lineamenti. Io ho la faccia troppo paffuta, dovrei aspettare che tornino lunghi e per quello ci impiegherei...

    La Wrestler si ferma per un istante a fare un rapido calcolo, poi scuote la testa.

    RV: Non importa, il punto è: Una stipulazione del genere non è necessaria, potremmo risolverla con un normalissimo match Uno contro Uno.

    La Vektor abbassa la testa per un istante a pensare.

    RV: Però tu sei convinta sia necessario. E ancora più di quello, sei sicura di vincere.

    L'espressione di Roxie si fa più determinata.

    RV: Proprio come per il nostro scorso match, ed anzi nonostante quello, tu pensi ancora che io non possa essere un problema per te. Il che mi fa riflettere...

    L'Adorabile Furfante si avvicina alla Hart Princess.

    RV: Comincio a credere che per quanto io possa rovinare i tuoi piani, o fregarti sul tuo stesso campo, o persino sconfiggerti in maniera pulita qui sul ring, tu ignorerai tutto e continuerai a comportarti come se fossi anni luce avanti a me.

    Lo sguardo della wrestler di Minneapolis si alza verso i capelli di Samantha.

    RV: Se voglio davvero ficcarti in quella testa una lezione, se voglio farti capire cosa succede alla gente che mi sottovaluta qui in TWC, devo lasciare un segno. Qualcosa che tu sia costretta a vedere ogni giorno quando ti guardi allo specchio.

    Roxie sospira.

    RV: No, ok, ha senso, capisco il senso della stipulazione ora. Va bene. Vuoi sottovalutarmi? Mettiamo pure in palio i capelli. Ti raserò io stessa dopo averti stesa per il conto di tre!

    BOATO DA PARTE DEL PUBBLICO! SAMANTHA HART VS ROXIE VEKTOR A ZERO HOUR, HAIR VS HAIR MATCH, UFFICIALE!

    RV: Spero tu l'abbia pensata fino in fondo questa, non potevi scegliere un'avversaria peggiore.

    La canadese accenna un sorriso che immediatamente diventa una risatina che più passano i secondi e più si tramuta in una risata fragorosa e fastidiosa. Roxie osserva interdetta la rivale che dopo un po' si ricompone nonostante mantenga un sorrisetto beffardo.

    Samantha: Sei davvero una cogliona Roxie! Sei tu quella che non potevi accettare contro un'avversaria peggiore, e se avessi un minimo di cognizione sul roster TWC capiresti già dove voglio andare a parare...

    Sorrisetto perfido per Samantha mentre il pubblico fischia a gran voce, già consapevole di ciò che sta succedere, con qualcuno che intona anche cori verso la Vektor per avvertirla che i Drake potrebbero essere nei paraggi. The Legendary Bitch lancia ai fan un'occhiata beffarda.

    Samantha: Loro hanno già capito Roxie, ma visto che sono una brava ragazza ti darò un indizio...

    Fischi assordanti mentre Samantha continua a sorridere.

    Samantha: Tu una persona avevi qui dentro che se ne fregava veramente di te. Ed è fuggito via da codardo. Io invece... Beh...

    Ed ecco che il quadrato viene invaso dai Drake che immediatamente aggrediscono alle spalle la Vektor!

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    Chris e Alisa, sbucati dal pubblico, vengono accolti da una marea di fischi da parte di questi, mentre Samantha sorride divertita nel vedere la rivale dapprima crollare a terra e poi subire una scarica di pestoni dai primi sfidanti per il titoli di coppia. Dopo alcuni secondi di pestaggio, Chris rialza Roxie e la lancia contro Alisa che la colpisce con un Double Knee Facebuster, servendola a Chris che la schianta con un German Suplex che la fa finire inginocchiata solo per venire asfaltata da un doppio Superkick da parte dei due Drake!

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    Chris rialza nuovamente Roxie e la tiene bloccata mentre Samantha le si pone faccia a faccia sorridendo beffarda.

    Samantha: Sei fottuta stronza.

    E non appena Samantha finisce di parlare, Chris carica Roxie a Package Piledriver, Alisa la colpisce con un Superkick sul viso mentre Samantha, nel frattempo salita sul paletto, va con un Double Foot Stomp, concludendo la The Connection!



    Il pubblico fischia a gran voce la Drake 'N' Hart Connection che ora si erge su Roxie Vektor ormai priva di sensi. Samantha allunga il pugno in avanti, cosa che fanno anche e Chris e Alisa, giungendo i propri a quello della compagna. E su queste immagini noi andiamo in pubblicit-



    Ma attenzione! Risuona la theme di Virgil Brown accolta dal boato del pubblico e le espressioni decisamente contrariate dei tre.

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    Il General Manager ha un microfono in mano e, tempo che la sua theme si interrompa, prende la parola.

    VB: Samantha. Il mio non era un invito a fare ciò che vuoi, ma devo ammettere che l'idea dell'Hair vs Hair Match mi è piaciuta.

    Virgil annuisce.

    VB: Tuttavia non posso assolutamente permettere che un match con implicazioni così importanti possa essere deciso da un qualche tipo d'interferenza. E per questo se i Drake dovessero interferire di nuovo, non solo nel match, ma in tutta la situazione tra voi due, la loro title shot ai TWC World Tag Team Championship verrà revocata e riassegnata a un team di mia scelta!

    Boato d'approvazione del pubblico mentre Alisa sgrana gli occhi, Chris li strabuzza osservando con disprezzo il General Manager, e Samantha inizia a protestare e a inveire contro Virgil che invece gira i tacchi e fa per tornare nel backstage, ma ecco che si blocca e si gira verso i tre con aria riflessiva.

    VB: Dimenticavo... Nonostante i vostri rapporti non siano dei migliori Samantha, e anzi, tu sembri stare dalla parte della sua avversaria, non posso rischiare. Di voi NON MI FIDO. Per questo revocherò la title shot dei Drake anche in caso d'interferenza da parte di Lexa Blake.

    La canadese socchiude gli occhi, seccata, mentre Virgil fa un inchino e torna nel backstage. Chris è ancora con sguardo torvo verso lo stage, mentre Alisa si passa una mano sui capelli, quasi shockata alla prospettiva di perdere la tanto agognata title shot. E su queste immagini noi andiamo in pubblicità.





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    Edited by ElbanoRattoSerpente - 3/12/2021, 22:30
     
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    Backstage. Il forte rumore dei tacchi di Megumi Shibata rimbomba per i corridoi dell'arena che stanotte ospita Indoor War.

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    La giapponese è vestita come di suo solito, con una lunga giacca nera, camicia bianca con cravatta nera e pantaloni scuri, oltre ai tacchi, e cammina per il dietro le quinte con delle cuffie nelle orecchie. Quando nota una figura in lontananza se le sfila, puntandola senza cambiare il passo.

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    Debbie Dexter, tranquillamente in area catering, con un bagel in bocca e una caraffa di quella che sembra aranciata, che si sta versando in un grosso bicchiere. La Subway Surfer indossa una felpa grigia dei Pearl Jam e dei jeans bianchi strappati, con una cuffia verde in testa, che contrasta con i capelli rossi fuoco.

    DD: Watchaduinere?

    MS: Le buone maniere sono qualcosa che non ti appartiene vero?

    Il viso della Cecchina ha un'espressione strana. Non sorride, sembra annoiata. Si versa un bicchiere d'acqua.

    MS: Mi assicuro che tutto vada bene. Tu?

    Debbie deglutisce quello che ha in bocca, per poi bere un sorso di aranciata.

    DD: Ehi, tu sei quella che è arrivata di corsa per poi fissarmi senza dire niente. T’was weird, ti dico.

    Debbie prende un altro boccone di bagel.

    DD: Itin.

    Il volto di Megumi resta inespressivo.

    MS: Mi hai fatto una domanda, io ho risposto.

    DD: Stai bene?

    Debbie scuote una mano davanti al volto di Megumi.

    DD: Non cadermi a terra morta, per favore. Mi sentirei in colpa.

    La Queen of Warfare sospira, prima di rivolgere lo sguardo verso la Subway Surfer.

    MS: Non hai proprio capito nulla, eh?



    La giapponese getta l'intero contenuto del bicchiere addosso a Debbie!

    MS: Di certo non hai capito con chi batterti.



    ELBOW SMASH DELLA CECCHINA A BRUCIAPELO!

    MS: Di certo non hai idea di chi sia io. E di certo...



    SCARICA DI COLPI ALLA NUCA!

    MS: ...non sai nemmeno che non sono la cosa peggiore della tua giornata.

    I colpi si fermano. La Dexter viene sollevata per i capelli dalla Queen of Warfare.

    MS: Sai, a me non importa se ti metti a cambiare la musica con cui vado in scena, non mi importano le tue amicizie e non mi importa se sarai nella Chamber.

    La Shibata trascina la nativa di Charlotte per i corridoi, fino ad arrivare davanti ad una porta.

    MS: Ma chi mi attacca alle spalle non fa una bella fine.

    SBATTE LA TESTA DI DEBBIE CONTRO LA PORTA!

    MS: E adesso capirai che intendo.

    La porta si apre. Sullo sfondo, si nota Maca sdraiata di lato sul letto, tenendosi la testa sollevata con il palmo. Appena riconosce Megumi, scatta in piedi e si avvicina alla gabbia. Guarda prima la giapponese, poi l'altra Lady. Ancora non la vede benissimo, ma sospetta chi possa essere.


    MV: E' quello che penso io?

    La Cecchina lancia con poca grazia la Dexter, ai piedi delle sbarre che la separano dalla detenuta.

    MS: Proprio quello che pensi tu. Un regalino.

    Senza perdere di vista la spagnola, la Shibata chiude la porta che separa la stanza/cella dal corridoio, dall'interno. Sorride, ma i suoi occhi sono freddi.

    MS: Io mi sono presa la mia parte. Immagino anche tu voglia la tua.

    Per tutta risposta, Maca afferra la serratura e la apre senza problemi. Evidentemente l'aveva già scassinata ed era pronta ad uscire di nuovo in qualsiasi momento. Si avvicina a Debbie e si abbassa tenendosi le ginocchia piegate.

    MV: Cosa dovrei fare con te?

    DD: Ciao Maca! Perché siete in tre? E perché le altre due Maca sono così sfocate?

    Debbie alza debolmente una mano.

    DD: Piacere a tutte.

    Maca sferra un pugno così veloce e violento sulla guancia che la faccia si gira dall'altra parte.

    MV: Magari ci vedi meglio e vedi tre Maca sfocate.

    La afferra per il mento, facendo in modo da scambiarsi gli sguardi.

    MV: Non hai niente da dire?

    Debbie muove un dito.

    DD: L'arancione ti ingrassa un po'. Meglio il grigio.

    Altro pugno. Veloce e improvviso. Debbie è quasi svenuta.

    MV: Risposta sbagliata.

    Maca si alza velocemente e si avvicina al letto.

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    Afferra la lenzuola e inizia a strapparla in diverse strisce abbastanza strette, quindi unisce le diverse strisce in un unico grande nodo. Megumi, impassibile, osserva la scena senza muoversi nè dire nulla.

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    La prigioniera annoda le strisce con precisione e rapidità, mostrando l'ennesima sua abilità ed esperienza in questo settore. Si gira verso Debbie per assicurarsi che non si sia ripresa. Ignora completamente Megumi, come se in quel momento non fosse presente. Non passa molto tempo che la "corda" e il "cappio" sono pronti all'uso. Maca appoggia il cappio intorno al collo, lo stringe senza strozzarla, poi passa la "corda" sopra una delle alte barre orizzontale. Prende l'altra estremità e inizia a rotolarlo su un pugno. E quando è il momento di tirare...

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    DEBBIE VIENE SOLLEVATA DA TERRA!!! MACA STA STRANGOLANDO DEBBIE CHE INIZIA SUBITO AD AGITARSI PER TENTARE DI LIBERARSI DALLA PRESA!!! OGNI TANTO RIESCE AD APPOGGIARE I PIEDI SULLE SBARRE ORIZZONTALI PIU' BASSE MA LA STRETTA E' COSI' FORTE CHE NON RIESCE A RESTARE FERMA!!!

    MV: Guai a toccarmi ancora, hija de puta!!!

    Lo ha detto con un ringhio animalesco. Debbie cerca di resistere il più a lungo possibile, ma alla fine non si muove più con la testa che penzola. Solo in quel momento, Maca lascia immediatamente la corda e Debbie cade letteralmente a peso morto. Come se nulla fosse successo, Maca si muove per tornare verso la propria cella.

    MS: Ci vediamo.

    La spangola chiude da sola la serratura e si butta a letto. Una scena già vista diverse volte. Guai a svegliarla.



    La giapponese afferra per i capelli ciò che resta della Dexter, trascinandola all'esterno della stanza. Ha un vistoso segno sul collo.

    MS: Io te l'avevo detto.

    Le due si allontanano, svoltando l'angolo e sparendo dall'inquadratura per qualche istante. Dopo pochi secondi la Cecchina riappare, allontanandosi dall'ultima posizione nota della Dexter. Linea alla regia.





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    Ed eccoci tornati ad Indoor War.

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    Dove troviamo un Gregory Montoia che sta ancora scrivendo. Ha riempito diverse pagine del suo taccuino, e sta consultando qualcosa sul cellulare. Finalmente conclude, e guarda di nuovo il televisore, alzandosi e inserendo la seconda cassetta. Lo schermo si illumina, poi diventa di colore nero. Ed ecco che si vede qualcosa. O meglio, qualcuno.

    CITAZIONE

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    Il footage d'archivio di Kevin Manson è qui.

    KM: Batman non può ritirarsi prima di avere sconfitto definitivamente Joker. Perché Joker è una responsabilità di Batman. Perché il Joker ha bisogno dell'aiuto di Batman.

    Kevin indica lo schermo a scatti.

    KM: Partiamo da un punto preciso. Il Joker non è il male a Gotham. Esatto, hai sentito perfettamente: il pazzoide con la faccia bianca e sfigurata, che massacra chiunque gli capiti sotto tiro, che vuole solo portare l'anarchia, che ha paralizzato Barbara Gordon sparandole, che ha rapito il commissario Gordon e lo ha fatto stuprare da dei nani, non è il male a Gotham. Come non lo sono Due Facce, Poison Ivy, Pinguino, Mister Freeze o chi altro. Sono solo un prodotto del male, non possono fare altro che essere come sono, perché sono condizionati dal mondo intorno a loro.

    Kevin scuote il capo.

    KM: So qual è il pensiero che ti si sta formando nella testa: ma se il Joker non è il male, allora deve essere Batman. Buona deduzione, ma no, Batman non è il male. Anzi, è il vero bene, spiace. Niente sorprese improvvise. Ma di questo parleremo dopo. Prima lascia che ti dica chi è il male a Gotham City. Il male a Gotham City è Gotham City stessa. O per essere più precisi, i suoi cittadini. Ogni singolo abitante di Gotham City è il male. Con la sua corruzione, con il suo menefreghismo, con la sua violenza. Nessuno a Gotham City è innocente. Non le vittime dei crimini, né la polizia, né il commissario Gordon, né Selina Kyle, né Bruce Wayne. Tutti loro, insieme, sono la causa della nascita dei cosiddetti Supervillains.

    L'Apocalisse si ferma un secondo.

    KM: Ma come è possibile che Bruce Wayne sia il male e Batman il bene? Sono la stessa persona, in definitiva, no? No. Batman non è Bruce Wayne, perché è qualcosa di diverso. Bruce Wayne è un uomo con una rabbia inesauribile dentro, una rabbia che non lo abbandona mai, causata dalla morte dei suoi genitori. Una rabbia che lo spinge a vivere una vita dissoluta e senza un vero obbiettivo, una rabbia che lo rende una persona malvagia. Bruce Wayne non fa quello che potrebbe per salvare Gotham, perché in realtà odia Gotham. Odia Gotham per quello che gli ha fatto. Ma quando Bruce Wayne si mette su la maschera di Batman, diventa un'altra persona. La sua rabbia sparisce, il suo risentimento verso Gotham scompare. Nel momento in cui diventa il Cavaliere Oscuro, smette di essere il Male e diventa il vero Bene. Non perché combatte i Supercriminali, o perché salva persone, ma perché diventa un simbolo. Diventa la dimostrazione che non importa quanto grande sia il male. Il bene si può fare.

    Si ferma un istante.

    KM: Ricordi queste parole, Gregory? So che le ascoltavi mentre venivano pronunciate dalla bocca di Leon Black proprio mentre questi guardava dritto negli occhi il sottoscritto. Dopo tanto tempo, continuo a trovarle davvero pretenziose. Ma si applicano perfettamente al tuo caso, non trovi? Leonard, che ha detto che il Bene è lottare sapendo di non essere l'uomo giusto. E tu pensi di non esserlo. Quindi tu pensi che non devi scegliere di fare il Bene, perché tu SEI il Bene. È quello che pensavo anche io. Andavo a caccia di mostri, esattamente come fai tu. E ne ho pagato le conseguenze. Quanto tempo passerà prima che anche tu ne paghi le conseguenze, Gregory?

    Silenzio.

    KM: Ora, credo tu abbia capito la metafora, a grandi linee, quindi lascia che ti dica questo. Io ho visto il Male nella sua forma più pura. Ho conosciuto il Male, nella maniera più profonda e completa possibile. Quello che tu ritieni che sia il male non è neanche lontanamente il Male che ho visto io. Il tuo si chiama Lukas Sannhet, ed è solo uno spiritello pretenzioso che si compiace di essere invincibile ma che a conti fatti non riesce nemmeno a vincere un titolo mondiale ogni volta che ci prova. Il mio si chiama Blackblood. I nomi, che potere che hanno. Gregory, una frase che a Leonard piaceva ripetere è che tutti sono BlackBlood. Perché non si può imbrigliare il male. Non si può comandarlo. Non c'è alcun modo. Si può contenerlo, evitare che prenda il controllo, ma non utilizzarlo. Ma c'è la speranza di diventare eroi. "Eroi". Era la sua parola preferita. E l'ha ripetuta finché non ci è venuta a nausea. La narrativa degli eroi ci ha soffocato per anni e anni, e tu vuoi ancora imporla. Noi non siamo eroi. Siamo persone violente che vivono una vita violenta. E tu non sei un eroe. Sei una persona violenta che vive una vita violenta.

    Sospiro.

    KM: Tutti possono essere l'Apocalisse. E tu già lo sei. Accettalo.

    Fondo a nero. Un'altra persona compare nel video.

    CITAZIONE



    Travis Miller, filtro blu.

    TM: L'ultima volta che ci siamo incontrati, abbiamo lottato. Cinque solidi minuti. una prestazione di cui vado fiero. E non ti ti sono bastardi nemmeno quei cinque minuti per riuscire a battermi dopo che avevo combattuto ben sei incontri di fila. Questo la dice lunga del dislivello che c'è sempre stato tra me e te e che continuerà a esserci per molti, molti anni. L'ultima volta che ci siamo incontrati in maniera appropriata, però, Leon Black era ancora al tuo fianco. Sono sicuro che disprezzi molto quel periodo. Peccato nulla sia cambiato da allora. Anzi, le cose sono forse peggiorate.

    Travis sbuffa, a scatti.

    TM: È onestamente incredibile come sin da quando hai debuttato le tue capacità atletiche stiano mantenendo a galla la tua carriera mentre tu continui a porti le domande sbagliate ed a percorrere strade che non vanno da nessuna parte. Ancora parli di missione, di morale, di giusto e sbagliato e tutto con un'espressione stupidamente fiera, come se non ci fosse il minimo dubbio in te che sia tutto uno spreco di tempo e sforzi. E sono sicuro che tu sia davvero convinto al 100% di tutta questa roba, te lo si legge in faccia, semplicemente trovo ridicolo che tu riesca ad esserne ancora convinto dopo tutto questo tempo in federazione. La TWC è forse peggio ora di com'era quando sei arrivato. Niente di quello che fate voi Watchmen serve, niente migliora e soprattutto, che sia un titolo o una streak di vittorie a farvi pensare di esercitare una qualsiasi influenza sul backstage, tenete bene a mente che niente di quello che fate dura. Avrete pure i vostri successi, per un miracolo della probabilità magari anche un'ottima annata, ma sono completamente sicuro che quando combatterete il vostro ultimo show ed uscirete da quella porta, tutta la TWC ci metterà un secondo a scordarsi chi siete stati.

    Silenzio.

    TM: Queste esatte parole te le ho dette nel 2019, e oggi sono ancora attuali. Anzi, la situazione è persino peggiorata. Tutti VOGLIONO scordarsi di chi siete voi Watchmen. L'unico motivo per cui non lo facciamo è perché voi siete ancora qui a disturbarci, a chiedere la nostra fottuta attenzione, a prendervi gioco di noi con i vostri discorsi stupidi su morale e giustizia. Quanto manca, ancora, al momento in cui la tua idea di giusto finirà inevitabilmente per non coincidere più con quella di tutti gli altri? Forse è già giunto quel momento, non credi. È giunto quando ti sei alienato Jack Keenan, uno dei pochi che ti rispettava, quando ti sei alienato una persona che cercava inutilmente di migliorare come Chris Drake. E peggiorerà quando tu ed i tuoi compagni non viaggerete più sugli stessi binari, e la tua missione ti costringerà a voltare le spalle ad uno di loro, o ad alcuni di loro, oppure a tutti loro. Ne hai già avuto un assaggio con Sannhet, e l'unico motivo per cui non è ancora accaduto è perché sei riuscito a vincere. Ma manca poco a quel momento in cui tutti gli sforzi che fai per questa federazione non solo non saranno più apprezzati, ma saranno attivamente contestati. Quando la tua personale visione di come questo posto dovrebbe essere avrà inevitabilmente contaminato il tuo lavoro, rendendoti un nemico pubblico. Con la tua testardaggine ed il tuo carattere, non fatico a credere che tu possa diventare il peggiore di tutti noi. Non solo qualcuno disprezzato da tutti, ma qualcuno che quando spara sulla folla non si rende nemmeno conto di perché urlino.

    Sospiro.

    TM: Anche questo è attuale. E quanto ci metterai ancora, Gregory Montoia? Quanto ci impiegherai...

    Uno scatto.

    TM: A renderti conto che sei già il peggiore di tutti noi?

    Silenzio. Fondo a nero. Un'altra figura.

    CITAZIONE



    Cosmic Takuya, colore dell'acqua. A scatti. Si agita come già visto fare in vecchi show.

    CT: AAAAAH! (TI PREGO, RISPARMIAMI!)

    Ansima, urla.

    CT: AAAAAAAAAAAAAAAAAH! (IO POSSO ESSERE REDENTO! IO POSSO ESSERE SALVATO! PERCHÉ VUOI DISTRUGGERMI!?)

    Si dimena.

    CT: AAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHH! (NOI VOGLIAMO SOLO LOTTARE! NOI ABBIAMO DIRITTO ALLA NOSTRA RABBIA, ALLA NOSTRA PAURA! PERCHÉ CI VUOI LEVARE ANCHE QUESTO!? MOSTRO!)

    Mani sul volto, a scatti.

    CT: AAAAAAAAAAAAAAAHHHH! (QUALCUNO CI SALVI DA QUESTO MOSTRO, VI PREGO! VI PREGO! GREGORY MONTOIA È UN MOSTRO!)

    Un altro urlo.

    CT: AAAAAAAAAH! (UN MOSTRO VIOLENTO!)

    Silenzio. Fondo a nero. Si sente una voce.

    CITAZIONE
    LM: Immagino tocchi a me. uff..

    Compare una figura.

    CITAZIONE

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    Lance Murdock.

    LM: Perché dovrei farlo, tanto? Non mi ascolteresti nemmeno. Non lo hai mai fatto. Mi hai sempre disprezzato più di tutti gli altri, Greg, forse persino più di Sannhet. Perché Virgil mi avrebbe fatto un favore costringendoti a partecipare nel torneo di coppia. Belle parole da beniamino della folla, queste. "Lotto ma sono costretto raga, che palle". Sei solo un bambino viziato che vorrebbe essere nella posizione più alta della card e corregge gli altri sugli errori grammaticali come una maestrina perché non hai altri argomenti. Almeno questo da Leon lo hai appreso.

    Murdock scuote il capo, a scatti.

    LM: Vuoi una confessione? Eccoti una confessione: ero arrabbiato. Il mio regno era fallito miseramente. I miei sogni di gloria andati in fumo, infranti non solo da Travis Miller, ma da chiunque altro intorno a me. Tutti erano migliori di me e avrebbero potuto battermi sul ring, o in una battaglia di promo. Sai che Denise Galanti manco sapeva che avevo lottato per ultimo nell'Ultimate Selection contro Fred? Pensava ci avesse lottato Cross. Ho visto il filmato, cosa credi? Nessuno voleva vedermi campione del mondo, nessuno ha voluto vedere i miei match o giudicare positivamente le mie difese, eppure lo sono diventato, alla faccia di tutti. Sono esattamente come te, e la cosa ti brucia. Nessuno vorrebbe vederti campione mondiale perché sei inaffidabile, chissà che stronzate faresti se lo perdessi contro uno che non rispetti. Uno showdown tra amici! Quello sì che venderebbe un Pay Per View.

    Risata amara. Presa forse da un promo del 2019?

    LM: Ero arrabbiato. Jack mi ha dato qualcuno che credeva in me. Volevamo rinascere insieme dopo l'estasi dell'oro ed essere campioni maturi per questa federazione. E invece? Tutti hanno cercato di dare contro alla nostra narrativa, soprattutto tu e i tuoi amichetti. Avete contribuito a renderla meno speciale di quanto volevamo perché la volevate voi. VOI volevate i titoli. VOI volevate Jack Keenan al vostro fianco. Perché Jack innalza la qualità ovunque vada. E a te importa solo quello. Che tu sia il migliore, il migliore in tutto. Che razza di eroe sei? Che razza di Bene è questo se serve soltanto a far sentire gli altri inferiori perché non sono in grado di toccare le vette degli Watchmen?

    Scuote il capo. Cambio di attire.

    LM: Ero arrabbiato. E tu non hai riconosciuto la mia rabbia. Volevi che pagassi per ognuno dei miei crimini. Che sprofondassi nella disperazione e mi ritiriassi. E l'ho fatto. Diomio, se l'ho fatto. Ma a te non basta ancora per perdonare. Avete tolto il saluto a Jack Keenan solo perché aveva scelto me e non voi. E lui, come risultato, non vuole più vedervi, sentirvi, parlarvi, anche mentre se ne va. Tu dici che vuoi affrontarlo in un promo in mondovisione, e lui ti ignora. Ti sei compromesso l'ultima relazione fuori dal tuo circoletto che ti era rimasta. E tutto questo perché volevi la posizione che avevo io. E questo sarebbe The End Of The Red Pole? Il Last Act Of Mercy? Il tizio che ha sconfitto la Yakuza e imprigionato una cosa come oltre 200 clan in prigione? Questo sarebbe il tizio che è riuscito a battere Lukas Sannhet all'apice del suo potere e che non è mai stato mai crudele, mai codardo? Ma se nemmeno volevi partecipare nel Golden Hour Tournament. Ci hai ancora una volta soffocato con i tuoi capricci e la tua retorica infantile sull'obbligo.

    Punta il dito.

    LM: E The Syndacate? Coloro che hanno reso Imogen Forsythe quello che era? Hai fatto qualcosa contro di loro? No, loro ti stanno simpatici, sotto sotto. Sai che Leonard e Mr. Shepard avrebbero avuto lunghe chiaccherate davanti a una tazza di té. Hanno brutalizzato Imogen? Va bene, soprassediamo, c'è il torneo. Hanno fatto del male a Samantha Hart? Chissenefotte, sono i Drake. Hanno plagiato Noah Benson? Chissenefotte, c'è Sannhet. Stavano per truccare il Medal Of Honor? Chissene, c'è Sannhet. Lexa Blake? Chissene, è una associata di Chris Drake. Lena Schulz? Chissene, ci sono i Drake da affrontare. Noto un trend! Un trend di altre minacce da affrontare e di motivi per fregartene. Intanto quelli pianificano di portare qualcuno che porterà l'Apocalisse su questa federazione, e solo ora Andy esce fuori ad affrontarli. E tu lo lasci fare da solo, nonostante tutto. Non solo tu, ma anche tutti gli altri intorno a te. Scuse, scuse, scuse. Ti basterebbe un solo incontro e venti minuti di impegno per infortunare tutto the Syndacate e sbattere Shepard in galera, ma non lo fai. Magari aspetti con ansia l'arrivo del One Reborn, per avere un'altra minaccia cosmica di cui sbarazzarti. Per questo tutti gli altri e anche io continuiamo a ripeterti la stessa cosa: tu non sei migliore di Imogen Forsythe. Tu sei peggio. Tu sei peggio di tutti noi che contro di lui ci abbiamo perso. E che speranze hai tu di vincere contro di lui?

    Ghigno.

    LM: Tu pensi di essere la speranza degli altri. Ma l'unica speranza che gli altri nutrono nei tuoi riguardi è che tu la smetta di ciarlare di eroi e di dovere. Una volta e per tutte. Perché sei solo un ometto violento, sul ring quanto nelle relazioni interpersonali. E tutti dovranno portare addosso i segni della tua violenza.

    Montoia si passa una mano nella barba, scuotendo la testa.

    GM: Decisamente istruttivo.

    E sulle immagini del canadese che torna a scrivere, l'espressione concentrata, noi ci prendiamo ancora una pausa. Ma non andate da nessuna parte. Indoor War prosegue.





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    Edited by Temperance - 3/12/2021, 21:34
     
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    Bentornati in diretta con Friday Night Indoor War, fermata numero 140!

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    Jack Keenan e Vincent Cross, in cammino lungo un corridoio della zona atleti. Difficile a dirsi se con una destinazione specifica o meno.

    Keenan: Uh, quasi dimenticavo. Noah sta crescendo tanto. In ring, intendo. Fuori… ha ancora un approccio leggermente brusco.

    Cross solleva un sopracciglio.

    Keenan: Per quanto capisca le sue ragioni, non fraintendermi.

    JK si schiarisce la voce.

    Keenan: In ogni caso, come dicevo, sta crescendo. Il match tra lui e Kenta sarà veramente interessante.

    VC: Glielo riferirò. Potrà fare il finto offeso, ma un complimento dal campione mondiale più longevo di tutti è sempre una cosa bella. Sì, "interessante" è la parola giusta. Spero riescano entrambi a darsi quello che cercano, anche se con gli Shibata è sempre difficile capire cosa vogliano di preciso.

    Keenan annuisce.

    Keenan: In un certo senso, mi spiace non avergli dato la sfida che avrebbe meritato.

    Breve pausa.

    Keenan: A Noah, intendo. Anche se lo stesso discorso potrebbe valere per Kenta. Ma non divaghiamo.

    VC: No no, ora mi interessa. Perché mai ti dispiace? Li ho trovati due bellissimi incontri.

    JK sospira.

    Keenan: Motivazione. Stato di forma. Mettici dentro quello che vuoi. Noah è in rampa di lancio e avrebbe meritato che lo affrontassi in un momento più… giusto, tutto qua.

    Keenan fa spallucce.

    Keenan: Comunque, sono contento di aver avuto l’occasione di farlo almeno una volta.

    VC: Se ti entrasse un po' di sale in zucca, zuccone, capiresti che potresti evitare tutti questi discorsi depressi e affrontarlo un'altra volta l'anno prossimo, non credi?

    Keenan resta in silenzio. Il suo sorriso stiracchiato è una risposta sufficiente. Vincent Cross sospira, fermandosi quindi di colpo.

    VC: Siamo arrivati.

    Cross guarda Keenan.

    VC: Mi dispiace.

    Keenan alza un sopracciglio.

    Keenan: Ti dispiace?

    Strabuzza gli occhi.

    Keenan: Oh no.

    VC: Non è quello che pensi.

    Silenzio.

    VC: È l'altra cosa che pensi.

    Keenan: Io ti odio.

    Cross ridde sotto i baffi, per poi bussare leggermente ad una porta.

    Samantha: Oddio! Fomento!

    Alisa: Ma oggi tutti qui vengono a bussare?!

    Samantha: Zitta troia che mi è appena migliorato l'umore dopo quell'abuso di potere di Virgil! Chris! Bad Boys due!

    C.Drake: Speriamo bene...

    Passa qualche secondo in cui Jack e Vincent si lanciano delle occhiate già pentite, e poi la porta viene aperta da Samantha Hart, sguardo imbruttito puntato verso i due.

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    Samantha: Chi cazzo sei tu?!

    I due si scambiano un'occhiata, cercando di reprimere le risate per il nuovo look della ragazza.

    C.Drake: Negro chi è alla porta?

    La voce di Chris proviene dall'interno dello spogliatoio.

    Samantha: E'...

    La canadese squadra Vincent Cross per poi sgranare gli occhi, sorpresa.

    Samantha: E' Reggie... Porca troia è davvero Reggie! Madonna che fomento!

    Ed ecco che Chris raggiunge la porta, e nel notare Vincent Cross alza le sopracciglia e accenna un sorrisetto.

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    C.Drake: Cazzo è vero! Ok, sono legittimamente fomentato anch'io.

    Samantha: Troppo porca troia!

    Detto ciò Samantha rientra nello spogliatoio dimenandosi fomentata. Chris scuote la testa e lancia un'occhiata ai due.

    C.Drake: Beh, accomodatevi.

    Chris fa cenno ai due di entrare e questi, dopo essersi scambiati un'occhiata, sospirano ed entrano nello spogliatoio, con Chris che si chiude la porta alle spalle. All'interno c'è una seccata Alisa Drake che si sta sorbendo l'eccitazione della compagna.

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    La Drake sbuffa mentre l'amica le saltella intorno fomentata.

    Samantha: Capito no? E' Reggie! Il personaggio di Bad Boys due si chiama Reggie, e Vincent si chiama Reggie! Madonna che fomento Ali! Madonna! Quante erano le probabilità?! Eh?! Eh?!

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    MA ECCO CHE ALISA STENDE CON UN PUGNO LA COMPAGNA!!! Jack e Vincent sobbalzano mentre Chris scuote la testa sarcasticamente per poi sospirare. Alisa, respiro pesante, osserva l'amica a terra priva di sensi con sguardo severo, poi gira lentamente la testa verso JK e il Biker e prende un respiro.

    Alisa: Tranquilli, non è un turn. E' solo che oggi è particolarmente fastidiosa e dovevo ancora fargliela pagare per la ciocca tagliata e per esserci quasi costata la title shot...

    Keenan: Dopo tutto questo tempo, quasi non ci sarebbe bisogno di spiegazioni.

    VC: Alisa Drake e gli assalti brutali sono due cose che vanno a braccetto quest'anno.

    Le parole di Cross escono fuori dalla sua bocca in maniera più acida del solito. La Drake fa le spallucce e si mette a sedere su una panca, appoggia le gambe sull'amica svenuta e poi tira fuori il proprio smartphone e inizia a pigiare come se nulla fosse. Chris ridacchia per poi puntare lo sguardo su Jack.

    C.Drake: Beh, ci ritroviamo di nuovo qui K. Mi fa piacere vederti. Direi lo stesso di Reggie, ma scommetto che lui sia il primo a cui non fa piacere vederci dopo tutto ciò che è successo con i suoi amici a inizio anno...

    Keenan: E' stato lui a portarmi qui, in realtà.

    JK abbozza un sorriso. Il suo sguardo si abbassa quindi sul punto dove giace ancora distesa Samantha Hart.

    Keenan: Dovremmo darle un'occhiata o...?

    VC: Beh dai, è Samantha Hart. È tipo morta due volte. Un cazzotto non dovrebbe farle troppo male.

    Keenan: Sempre meglio controllare, no?

    VC: Hai ragione pure tu. Non era stata mica coinvolta in un'esplosione?

    C.Drake: No, quello era Christopher Corleone...

    VC: Ah, già. Aveva provato a diventare un rapper, se non erro.

    C.Drake: Invece quella è sempre Samy. Non ricordi Samy MC nell'Ultimate Warfare?

    Alisa: In realtà ha ragione. Io l'ho ascoltata la sua "Silver Heart" e quasi quasi l'avevo presa in considerazione per vincere in un I Quit Match...

    Cross rabbrividisce.

    VC: Non oso dubitarne.

    Si volta verso Keenan.

    VC: Capisci perché ti ho portato qui?

    Keenan: Per convincermi che ho preso la decisione giusta?

    Cross si gratta la nuca.

    VC: Oddio, in effetti.

    Si volta quindi verso Drake.

    VC: Credo che tu, Violence Khan, abbia un conto aperto con molti, qui dentro, ma soprattutto con questo signorotto qui. Credevo fosse giusto parlaste "un'ultima volta". Vi ho concesso questa gentilezza, vedila così.

    Sorriso beffardo per Chris.

    C.Drake: Dici Vinnie? Secondo me invece sei così disperato che sei arrivato a rivolgerti a una delle persone che disprezzi di più qui dentro...

    Drake continua a sorridere beffardo per qualche istante, poi però si fa un po' più serio.

    C.Drake: Ma sai cosa? Ti capisco e ti rispetto per questo, e sono assolutamente dalla tua parte in questa storia.

    Il Biker alza un sopracciglio, JK sospira. Drake fa un passo avanti.

    C.Drake: Jack, acoltami. Solo poco fa Samy ha detto che lei, Andy e noi tre siamo gli ultimi rimasti della prima generazione TWC, gli unici che si sono reinventati e adattati a tal punto da sopravvivere alla prova del tempo, e cazzo se ha ragione Jack. E per carità, capisco che ti senta spaesato e amareggiato dopo ciò che è successo a Lance ed Elektra, capisco che ti senta ancora ferito dalla guerra con Sannhet, capisco ciò che hai provato e provi riguardo Kenta, e capisco anche l'angoscia che provi nel fiutare il rischio che la categoria che tanto ci hai messo a ricostruire con Murdock possa fare la stessa fine di qualche anno fa.

    Chris si impettisce.

    C.Drake: Non accadrà perché i prossimi a prendere in mano le chiavi di quella categoria saremo io e mia sorella, e, come tu ben sai dai tempi del Wolfpack, io e lei siamo un tag team che si è formato ben trent'anni fa, il giorno in cui lei è nata!

    La Drake lancia una fugace occhiata al fratello e si lascia sfuggire un leggero sorriso lusingato. Chris le lancia anche lui un'occhiata, poi torna su Jack.

    C.Drake: E capisco anche la paura nel sentire il lato più oscuro di te tornare a bussare.

    Istanti di silenzio.

    C.Drake: E qui non voglio fare lo stronzo provocatore e riaprire ferite, ma l'ha citato per primo lui poco fa, quindi anche Vincent sa di cosa sto parlando visto che il lato più oscuro di Alisa è quello che ha mandato la sua adorata Temperance all'ospedale.

    Vincent arriccia le labbra e lancia un'occhiataccia ad Alisa che, saggiamente, resta sul suo smartphone atteggiandosi disinteressata.

    C.Drake: Lo sa Alisa stessa che quelle azioni le ha compiute, lo sa Samantha che aveva paura solo ad ammettere di avere ancora un briciolo di quella stronza che tu hai conosciuto dentro di se, e lo so io che per poco non ho ucciso Noah in mondovisione.

    Chris ora guarda Vincent, i due si scambiano un lungo sguardo. Cross sospira.

    VC: Con te le cose non sono mai semplici, Drake. Sento che dovrei farti una qualche sorta di complimento per questa cosa che ti riesce sempre bene, ma spero che capirai il perché non lo faccia.

    Cross schiocca il collo. Lancia un'occhiata a Keenan, poi a Drake.

    VC: Per quanto possa dirmi d'accordo con le tue parole, voglio ricordarti quello che è appena successo con i Watchmen. Quello che hai fatto al povero Gregory è comunque quello che volevi fare a Noah, e meno parliamo di quel casino specifico lì, meglio è per il mio umore.

    C.Drake: E' diverso Vincent, è decisamente diverso. E questo non fa che rafforzare ciò che stavo dicendo...

    Drake torna su Keenan.

    C.Drake: Noah lo volevo uccidere per davvero dopo ciò che aveva fatto a Lexa e ad Alisa, e per quanto sapevo fosse sbagliato, la parte più oscura di me non faceva che spingermi nel finirla una volta per tutte con lui. Li stava comandando il mostro. Gregory invece è stato bastonato da Chris Drake, il Chris Drake che si era reso conto che era passato da un estremo all'altro, divenendo un coglione asservito ai Watchmen e che feriva costantemente le persone a lui care con continue mancanze e negligenze nei loro confronti. Massacrare Gregory a quella maniera è stato un gesto che ha portato a me e Alisa la title shot che cercavamo, a Samantha la vittoria tanto bramata su Viola e a Lexa retribuzione contro i Watchmen, ma al contempo ha permesso a Gregory di potersi rialzare e continuare a vivere, cosa che se fossi andato in fondo con Noah non sarebbe successa.

    Istanti di silenzio.

    C.Drake: Come ho già detto in passato, non ho contraddetto quanto di buono fatto a War Of Change, non sono stato un mostro, sono semplicemente stato me stesso. Lo stesso Chris Drake che veniva tifato quando infilzava Noah con una siringa o si lanciava da nove metri per punirti Jack, la differenza è che ora sono fischiato perché me la sono presa con un beniamino del pubblico, ma questo non fa di me un cattivo, non fa di me il Little Monster, e scommetto che se ci fossi stato tu al mio posto non avrebbe fatto di te il Kingpin.

    Keenan aspetta un istante, come per vedere se il discorso di Drake sia veramente finito.

    Keenan: Quindi, sostanzialmente, hai elencato le ragioni per cui dovrei andarmene e poi quelle per cui... beh... tu non dovresti farlo.

    JK ridacchia.

    Keenan: Scherzi a parte, capisco cosa vuoi dire, Chris.

    Il Pain Deliverer si schiarisce la voce.

    Keenan: Solo, è più semplice di così. In TWC non c'è più nulla per me.

    JK abbozza un sorriso.

    Keenan: Ma soprattutto, non penso ci sia più nulla che io possa dare alla TWC.

    Alisa: Cazzate.

    La Drake irrompe nel discorso nonostante resti sullo smartphone con lo sguardo e, nel sentire una delle sue rare uscite con parole volgari, sia Keenan sia Cross restano interdetti. Drake accenna un leggero sorriso mentre solo ora la sorella rialza lo sguardo.

    Alisa: Quando io e Samy ce ne andammo dopo War Of Change quattro pensavamo la stessa identica cosa. Tre anni dopo eccoci qui, nel periodo migliore della nostra carriera. Se lo trovi qualcosa c'è sempre Keenan, ciò che ti manca evidentemente è la voglia.

    Scambio di sguardi tra Alisa e Jack.

    Alisa: E non fraintendermi eh, a me non interessa se vai via. Né mi dispiace né sono contenta.

    Keenan: Rispetto ad un po' di tempo fa, è già un enorme progresso.

    Alisa: Mi hai chiesto scusa per il tradimento ai danni miei e di mio fratello, sei stato un uomo.

    Keenan: Non era comunque scontato.

    La Drake fa le spallucce, poi torna sul suo smartphone. Chris scuote la testa ironicamente.

    C.Drake: E' il massimo che otterrai da lei, ritieniti fortunato.

    Chris diventa leggermente più serio.

    C.Drake: E comunque non è del tutto vero che in TWC non c'è più nulla per te. Ti ricordo che io e te siamo ancora sull'uno a uno...

    Keenan: The Most Anticipated Re-Rematch in History?

    Keenan ridacchia.

    Keenan: Vero, forse lascerò almeno questo conto in sospeso. Insieme a tanti altri, in realtà. Ma va bene così.

    JK sposta lo sguardo su Alisa, che non alza il proprio dallo schermo.

    Keenan: Non mi aspetto che voi capiate o condividiate. Non del tutto, almeno. Tuttavia, è la soluzione più giusta. Per ragioni diverse da quelle che avete detto.

    Il Pain Deliverer torna a girarsi da Drake.

    Keenan: Resta una cosa che non avrei dato per scontata. Chris Drake che argomenta in favore della mia permanenza in TWC.

    C.Drake: Ehi! Ad Alpha Horizon ho già impedito il ritiro di Lexa, pensavo di essere diventato bravo in queste cose!

    Sorriso sbilenco per Chris che poi diventa un po' più serio, mantenendo comunque un mezzo sorriso a labbra serrate.

    C.Drake: Scherzi a parte Jack, per quanto possiamo condividere un passato burrascoso, resti comunque uno dei miei migliori rivali, di sicuro quello a cui sono più affezionato, se mi passi il termine.

    Istanti di silenzio.

    C.Drake: Tu sei il mio primo grande avversario in TWC, e io sono il tuo. Tu sei la mia prima vittoria in pay per view, sei una delle più cocenti sconfitte che abbia mai subito, sei quello che mi ha tradito per un titolo che nemmeno abbiamo potuto contenderci per colpa di Rachel, sei quello che mi ha spinto a lanciarmi da nove metri, sei quello che per molto tempo ho considerato un nemico... Ma al contempo sei anche quello che, seppur per un breve periodo, ho considerato un amico, quello che è stato dietro ai miei deliri di onnipotenza, quello che si sorbiva l'Undisputed Legend, quello che quando dovevo affrontare il match più importante della mia carriera si è accollato le responsabilità da fratello che avevo nei confronti di Alisa e l'ha accompagnata in ospedale, dandomi modo di concentrarmi su quell'Hell In A Cell.

    Jack lancia un'occhiata ad Alisa che, seppur fugacemente, ricambia per poi tornare sul proprio smartphone.

    C.Drake: Quindi è scontato che mi dispiacerà non averti più in giro Jack, ma se deciderai di andare fino in fondo con questa storia allora non posso che augurarti il meglio per il tuo futuro, e spero che con Jean tu possa trovare quella stabilità che hai sempre cercato...

    Al solo sentire il nome di Jean, Samantha, ancora incosciente, mugola qualcosa da terra.

    Samantha: Ashwshwahsh... Keenan scopa... ashwashwahsh...

    Jack alza un sopracciglio, Alisa sbuffa mentre sia Chris sia Vincent scuotono la testa, il secondo indispettito, il primo divertito.

    C.Drake: Mentre se deciderai di restare... Beh, c'è quel Most Anticipated Re-Rematch di cui parlavi prima...

    Sorrisetto beffardo per Chris. Keenan contraccambia.

    Keenan: In caso, sarà la prima cosa sulla lista.

    Cross sbuffa leggermente, roteando gli occhi.

    Keenan: Grazie, Chris. Davvero. Per quel che può valere, per quanto... tormentato sia stato il nostro rapporto, mi mancherai. La mia vita sta perderà un po' di imprevedibilità, senza di te. Per quanto Vincent faccia il possibile per compensare, intendiamoci. Auguro anche a voi tutto il meglio e...

    Un rantolo inconsulto di Samantha Hart interrompe Keenan, che si volta a guardarla.

    Keenan: ... e sei sicuro che non sia meglio darle un controllino?

    Chris Drake annuisce con tanto vigore da scatenare una reazione di ilarità in Keenan.

    Keenan: Ciao, ragazzi.

    JK fa per andare verso la porta. Poi, si volta.

    Keenan: Un ultima cosa: ho visto quel che avete fatto con i Monolith, un paio di settimane fa. Non ho bene idea di come sia il vostro rapporto, solo... sappiate che si sono guadagnati la mia stima, a più riprese. Trattateli con il rispetto che meritano. Aiutateli a riportare la categoria di coppia al posto che merita.

    Keenan sorride.

    Keenan: Buona fortuna, per tutto.

    VC: Alla prossima, pazza famiglia Drake.

    I due escono dallo spogliatoio lasciando soli i Drake, con Chris che osserva la porta con un leggero sorriso.

    C.Drake: Addio...

    Drake sorride nostalgico.

    C.Drake: Gecchinan.

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