TWC - Friday Night Indoor War #1

30/1/15 - Manhattan Center, New York, New York

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  1. Temperance
     
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    Eccoci di ritorno dal braccio teso della pubblicità!



    Sometimes I wish that I could be your mind upscared

    I envy that you don't know what it's like to be destroyed...



    Le luci si spengono, cala il silenzio nell'arena mentre a suonare per la prima volta a Indoor Wars sono gli Scars Of Life. Attimi di silenzio. Poi una luce illumina un ragazzo al centro dello stage. Camicia grigia, con cravatta rossa e bianca, pantaloni Bianchi e scarpe nere. É così che si presenta per la prima volta al pubblico newyorkese il giovane Michael Edwards, microfono già in mano e primi cinque al pubblico più vicino alle rampe.

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    Il Golden Boy sale sul quadrato e sembra volersi godere la "vista" che ha davanti.

    ME: Hello everybody and welcome to Indoor War! Mi presento a tutti, per chi mi conosce, forse per tutto quello che ho fatto in giro nelle indy e per chi invece non mi conosce, io sono Michael Edwards. Prendete nota di questo nome perché sarà scolpito nelle vostre menti e nei ricordi di questa federazione. Sono pronto a fare la storia e già stasera ne sarò parte!

    Il pubblico applaude il ragazzo di casa, prime parole un po' banali e pacchiane, ma il punto non sembra essere questo.

    ME: Stasera, mi hanno comunicato che sarò nel main event della puntata stasera. Beh, mi lusinga un po'. Per quanto in realtà sono un ragazzino, alla fin fine là dentro c'è forse gente che se lo meritano più di me. Che ha già dimostrato quanto vale e come vale, molta gente potrebbe reclamare. Ma non lascio mica sfuggirmi questa occasione, ho tutte le carte in regola per far vedere ciò che valgo. Non mi farò fermare da un panzer con la faccia da bruto, né da chiunque altro qui dentro. Sono qui per lasciare un segno indelebile che nessuno non potrà mai e poi mai cancellare.

    Emozione, la voce del Dragon Kid trema un po' e sembra tradire la forza delle sue parole. Alla prima siamo tutti un po' tesi alla fin fine.

    ME: Lo so, sembra quasi che io abbia la faccia tosta di arrivare qua e affermare tutto ciò. Ma non sto per niente scherzando. Ogni persona li dentro proverà a fermarmi, io passerò sopra ognuno di loro. Perché non c'è possibilità che qualcuno di loro possa fermarmi, sono convinto di poter dare il massimo e lo farò e vedrete cosa significa il soprannome Golden Boy!



    TRALLALLÀ, IT'S A ROCK'N'ROLL CHAINSAW!

    *ok, il testo di questa era più evitabile*



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    Risuona una bizzarra melodia, Rock'n'Roll Chainsaw del gruppo giapponese Maximum The Hormone, e sullo stage si presenta Kevin Manson! Una figura misteriosa, un po' sovrappeso e molto inquieta quella del rivale odierno di Edwards, la stessa figura che ora si ferma poco prima della rampa d'ingresso, mostrando il microfono che ha in mano. Ricevuto il silenzio del pubblico, comincia il suo discorso.

    KM: Significa che sei cresciuto nell'oro e che per una vita intera hai cagato soldi dal culo! Beeeeep! Risposta corretta!

    Manson comincia a muovere le mani in maniera convulsa e disordinata, facendosi persino cadere il microfono. Kevin trattiene a denti stretti un'imprecazione, fa per raccoglierlo ma ad un certo punto si lascia cadere a terra. La faccia rivolta verso il rivale, sdraiato sul freddo metallo, Manson abbozza un sorriso prima di tornare a inveire contro il suo rivale.

    KM: Sai cosa mi da fastidio al mondo, Eddy? Tutto, ma in particolare due tipi di persone: le persone viziate che sono nate ricevendo tutto ciò che volessero e vedendo soffocato dal vile denaro ogni proprio capriccio e le persone che ostentano una grande forza d'animo o si spacciano come dei duri, quando anche loro sanno di poter essere al massimo dei Brownies inzuppati nel latte. Di quelli del discount, che dopo essere ingeriti ti provocano un leggero senso di malessere che sfocia in una cagata di 20 minuti con conseguente voglia di non aprire la finestra, ma la parete per fare andare via l'odore. E tu, amico mio, tu sei un Brownie del discount inzuppato nei soldi. Sai, possiamo dire che la mia vita è stata travagliata. Sono passato dall'essere un bambino felice al ritrovarmi in mezzo ad una stradina con un vuoto di memoria di 10 anni. I miei genitori? Per Dio, nemmeno so se siano ancora in vita e perché io non li abbia più visti. Sono praticamente orfano. E tu? Tu sei orfano per scelta. Immerso nei vizi, ad un certo punto decidi di diventare un Wrestler perché "Ehy, sarà divertente", giochi a comportarti da ribelle e scappi dalla tua famiglia. Un viziato troppo viziato per convivere con la consapevolezza di esserlo.

    Manson simula con le mani il gesto di pulirsi le lacrime come un marmocchio, poi in uno scatto di rabbia lancia via il microfono. Comincia a rotolarsi lateralmente sullo stage, poi torna nella posizione di partenza e comincia a sbraitare che lui non alzerà il culo e vuole un altro microfono subito. Dopo un attimo di incertezza, reso meno pesante dalle colorite imprecazioni di The Animal, un assistente gli getta un nuovo microfono di fianco e fugge via intimidito dalla.... Dalla... Esiste una parola per descriverlo?

    KM: Pensate che io sia pazzo? Tu pensi che io sia pazzo, Eddy? Perché io sono pazzo, cazzo! E non sto divagando, no no, o forse sì? No dannazione, quando dico che stasera il tuo culo impatterà con violenza contro il mio stivale da pezzente non sto divagando! Vedi Eddy, io non sono una persona normale -e no, non uso parole come "bambino speciale" per indicare dei piccoli handicappati, per il puro e semplice fatto che già esiste la parola handicappati sul dizionario-, no no. Non - sono - normale. Segnati queste parole in testa, perché le scritte sui muri riguardanti il ritorno di Gesù lasceranno spazio a queste parole precise ed identiche. "He's - not - normal". E lo sai perche? Perché sono fiero di non essere come te, come il backstage o come questo miscuglio di rappresentanti di varie etnie accomunate dall'essere dei criminali chiamato "Città di New York".

    Il pubblico fischia Manson, che comincia a dondolare la testa a ritmo con i cori contro di lui.

    KM: Hello everybody, and welcome to Indoor War! Mi presento a tutti, per chi mi conosce -forse per tutto quello che ho fatto in giro con le loro madri- e per chi invece non mi conosce, io sono Kevin Manson. Prendete nota di questo nome perché sara scolpito sui vostri culi e nei ricordi di tutti voi, prima della morte beninteso. Sono pronto a fare male a chiunque e già stasera avrò modo di farlo!

    Manson si rialza con la faccia di uno che sta compiendo uno sforzo non indifferente, poi manda un bacio al rivale sul ring. I due si squadrano in segno di sfida, ed ecco che Manson corre verso il centro del ring! Edwards accetta la sfida, i due si scambiano dei pugni in fronte, è proprio il Golden Boy ad avere la meglio! Kevin sembra stordito, il suo rivale si prepara a stenderlo dandoci una anticipazione delle sue mosse migliori e del match di stasera... Ma The Animal è già fuori dal ring e cammina verso il Backstage, con un'andatura rilassata e distaccata dall'esterno come se nulla fosse successo. Lo psicopatico varca la soglia, il palcoscenico rimane tutto per Edwards che riceve consensi... Ma ecco che Manson caccia di nuovo la testa fuori dal dietro le quinte, con un microfono!

    KM: L'ultimo stacco di inquadratura è mio! Pfui!


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