TWC - Zero Hour 2020 - Day Two

United Center, Chicago, Illinois

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    Le immagini mostrano lo United Center di Chicago, dove si svolgerà il PPV di stanotte, Zero Hour. La regia mostra alcune immagini dello stage, ormai quasi pronto. Gli spalti sono ancora vuoti, l'accesso al pubblico non è stato autorizzato, ma nonostante ciò, parecchie persone sono nell'area. Guardie, elettricisti, esperti di fuochi d'artificio, produttori, tecnici del suono. Tutte persone che contribuiscono al corretto svolgimento dello show. In tutto ciò, vediamo una figura nei pressi del bordo ring, con accanto diversi pacchi di luci al neon. Li scarta uno ad uno, mettendoli sotto il ring, e sembra ci metta un certo amore nel farlo, come se fosse un appassionato di modellini che armeggia con le sue repliche di automobili in miniatura. Si prende un attimo di pausa, accarezzandosi la barba e sistemando il cappellino nero che porta sulla testa.



    John C. Lowhope riflette, in silenzio. Osserva i fasci che ha giò posizionato, poi guarda quelli ancora da posizionare. Nonostante il match preveda le squalifiche, Kaze non ha la minima intenzione di sottovalutare Lukas Sannhet, e per prepararsi ad ogni evenienza ogni supporto è ben accetto, ancor di più se viene da un membro della famiglia. L'americano naturalizzato giapponese resta seduto con le gambe incrociate. Quando alza lo sguardo, una figura a lui familiare si mostra davanti a lui.

    JCL: John.

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    Dal corridoio affacciato alla postazione di Lowhope si palesa la figura di John Drive, il mastino vede il suo ex rivale, e richiamato dal suo saluto si avvicina.

    JD: John. Sto vedendo per caso un fantasma.

    JCL: Ti trovo bene anche io Johnny, grazie.

    Lowhope si mette in piedi, allargando le braccia.

    JCL: Sempre in forma vedo.

    Il dottor morte sorride.

    JD: Come al solito ti piace scherzare.

    Il mastino resta un momenti in silenzio, come se avesse perso i suoi pensieri.

    JD: Ma tu cosa ci fai qui?

    JCL: Non vedi proprio?

    L'americano naturalizzato giapponese solleva l'apron ring, mostrando un ammasso non indifferente di tubi al neon.

    JCL: Anche se non in prima persona, sono sempre il migliore nel business. Mi assicuro solo che chi verrà dopo di me trovi la strada un po' meno in salita rispetto a quella che abbiamo avuto noi due.

    Si appoggia all'apron ring, sistemandosi il berretto e sogghignando e guardando in basso.

    JCL: Ci sarà da divertirsi stanotte.

    Solleva lo sguardo. Il sorriso sembra decisamente più rilassato.

    JCL: E' da un po' che non beccavo un altro Predator. Non vedo Xander da un po', ma oggi mi sembra un'ottima serata per una riunione di famiglia.

    L'ex predators scuote il capo.

    JD: Riunione di famiglia, sarebbe divertente. Peccato che l'unica possibile stasera sarà il lavare i panni sporchi in famiglia.

    John Drive fa un gesto con la mano a Lowhope.

    JD: Vieni, stavo finendo di prepare la roba per il match di stasera. Ci sarà da divertirsi con Xander, come sempre. Mentre il tuo protetto avrà dei grossi problemi con Lukas, quel ragazzo è davvero speciale. Un dono che anche io stento a riconoscere.

    I due iniziano a fare il giro del ring, seguiti da un paio di uomini della regia. Drive è intento a spiegare qualcosa che ai due, che le nostre telecamere non vogliono carpire, Lowhope lo segue a ruota molto divertito.

    JD: Direi che qui può anche bastare tutto, possiamo spostarci sopra. Beh John cosa pensi di fare? Ti rimetterai anche tu in gioco qui? Mostrerai al mondo perché sei stato il maestro dell'hardcore da altre parti?

    Il cognato di Kaze alza le mani.

    JCL: No, no, ho smesso.

    Si tocca la fronte.

    JCL: Commozione cerebrale. E' la terza che ho subito in carriera. Ho deciso di fermarmi con il wrestling lottato, ora sono un allenatore nel Dojo Shibata in Pennsylvania, ci resto tre giorni a settimana, poi torno a Kyoto da Megumi e Violet. Mettere su famiglia mi ha fatto capire cosa è importante per me.

    Alla fine Lowhope è un uomo di quarant'anni, con oltre 20 di carriera tra indies e major, più che comprensibile il fatto che abbia deciso di smettere.

    JCL: Per quanto riguarda il lavare i panni sporchi, beh... Ti dirò che un po' mi spiace non esserci stasera sul ring, insieme a voi due. Sarà che sono sembre stato una persona abbastanza schietta, sarà che ci sono parecchie cose rimaste in sospeso tra noi tre, ma non c'è miglior metodo per comunicare e riappacificarsi della violenza nuda e cruda.

    L'americano naturalizzato giapponese unisce le mani dietro la testa.

    JCL: Avete l'occasione di mettere in chiaro tutto ciò che avete messo da parte mentre eravate un tag team. Dateci dentro e non risparmiatevi. Mostrate al mondo di cosa sono capaci due Predatori uno contro l'altro, come abbiamo fatto noi due. Te lo ricordi, vero?

    JCL ridacchia. Quel match contro Drive l'ha vinto.

    JD: Vuoi che ricordi il melone o la cassetta di frutta con cui ai tentato di uccidermi?

    John ridacchia a sua volta, poi volge lo sguardo ancora agli adetti ai lavori.

    JD: Mettere su famiglia cambia sempre la visione della nostra vita in modo o nell'altro. Vedi quel incapace di Eddie Jordan che ieri sera a quasi tentato di ammazzarsi prima di smettere. Bisogna solo trovare quella voce infondo alla testa che ci dice che è arrivato il momento di staccare.

    L'ex Predators incrocia le braccia.

    JD: Alla fin fine questo è solo un lavoro che ci rende felici, ma ci distrugge mentalmente e fisicamente. Sono arrivato alla convinzione che in questi anni sono più le ferite mentali che mi porto dietro che non quelle fisiche. E stasera rattopperò l'ultima prima di andare.

    Uno degli uomini a lavoro chiede delucidazionie a John Drive, che con calma spiega per bene cosa fare. Il dottore si concentra sul suo amico.

    JD: Sai John penso che stasera non ti divertirai affatto, quello che sto per fare va oltre il nostro stesso concetto di limite. Beh mi dileguo, ho altre cose da preparare e mi dovrei cambiare, ci si becca in giro.

    Drive porge la mano a John C. Lowhope.

    JCL: Ci evolviamo attraverso la violenza. Ho trovato la pace in me stesso grazie ad essa, e tornando indietro non chiederei indietro mai e poi mai nemmeno una goccia di sangue versato. Senza la violenza non saremmo noi stessi. Siamo nati predatori, moriremo predatori.

    Lowhope stringe la mano al suo eterno rivale, negli anni della GWF.

    JCL: Supera quel limite. Impressionami. Esci da quel come Predatore, e trova pace.

    Questo non è un augurio di buona fortuna, non è nemmeno una sfida. Questo è un requiem. Le immagini sfumano.



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    Bentornati al Kickoff di Zero Hour 2020, le immagini ora ci portano nel backstage dello United Center. Tutto ad un tratto, ci troviamo alle spalle di una figura decisamente conosciuta.

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    Jack Keenan è seduto a cavalcioni su uno dei cassoni della produzione, non sembra essersi accorto della telecamera alle proprie spalle. Lo sguardo del Pain Deliverer è tutto per lo schermo del proprio cellulare, del cui schermo riusciamo ad avere un’immagine praticamente completa. JK si rigira lo smartphone tra le mani, come in preda all’indecisione. Sbuffa leggermente, quindi inizia a digitare una serie di lettere, quasi freneticamente.

    CITAZIONE

    Ciao, Leon. Spero davvero tu stia bene e che lo stesso valga per Lucinda e Diana. Non ti ho più chiesto se tu abbia ricevuto le bottiglie di vino e i libri che ho mandato qualche settimana fa. Con i libri è stato facile. A quanto pare le bottiglie sono un qualcosa di meno ortodosso per qualcuno in ospedale, per cui ho dovuto corrompere un’infermiera… non posso che sperare siano arrivate davvero


    Il messaggio viene inviato. Keenan rimane fermo per qualche secondo, poi riprende a digitare.

    CITAZIONE

    Sono certo che non sia il migliore momento, ma posso per caso chiamarti? Non farti problemi a dirmi di no, davv


    Il pollice di Keenan si ferma. Il Pain Deliverer alza gli occhi al soffitto, sbuffando leggermente. Poi scuote la testa e cancella il messaggio. Le sue dita tornano in movimento.

    CITAZIONE

    A costo di ripeterlo per l’ennesima volta… mi dispiace di essere stato poco presente nell’ultimo periodo. Davvero. E mi dispiace, stasera, essere costretto a fare quel che devo fare. Però non posso continuare a pentirmi per quello che ho o non ho fatto. So di non avere imparato tutto, probabilmente non lo farò mai. Spero di avere imparato abbastanza. Quello di cui sono certo è, stasera, di avere un dovere. E lo porterò a fondo. Spero di non commettere errori un’altra volta, ma, in caso, sarò pronto a conviv


    Jack Keenan si interrompe di nuovo. Non riusciamo a vedere i suoi occhi, ma dal movimento della sua testa possiamo intuire che sta rileggendo il messaggio. Rimane fermo per almeno una decina di secondi. Sussurra qualcosa, tra sè e sè.

    Keenan: No. Basta. Basta.

    Tutto il messaggio viene evidenziato e poi cancellato. Nuove parole compaiono sullo schermo.

    CITAZIONE

    Nel caso tu guardassi il match di stasera, spero sia di tuo godimento. Stammi bene, buone feste e a presto


    Jack Keenan preme il tasto “Invia”. Il membro degli Ecstasy of Gold rimane fermo ancora un po’ davanti allo schermo acceso. Quando questo passa in stand-by, JK pare riscuotersi: si alza dal cassone, recupera un borsone da terra e si incammina. La telecamera lo riprende mentre, di spalle, si allontana nel corridoio della produzione, poi le immagini sfumano.



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    Il Kickoff di TWC Zero Hour prosegue con l'ingresso del ring, e lo United Center di Chicago, Illinois è già gremito di spettatori, pronti ad assistere all'ultimo evento dell'anno con il brand TWC. Ma ecco che risuona una theme song!