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Amici e amiche del TWC Universe, benvenuti in diretta con il kick-off di Friday Night Indoor War #120! A pochi minuti dall’inizio della puntata, le immagini ci portano nel parcheggio dell’arena, dove proprio in questo momento una figura ben conosciuta sta uscendo dalla portiera di una automobile.
Lance Murdock tira fuori dalla macchina la propria valigia, quindi rivolge un cenno di saluto all’autista e chiude la portiera. L’ex TWC Champion si avvia verso l’entrata dell’area, trascinando dietro di sé il trolley. Tutto ad un tratto un’altra figura, appoggiata al muro a pochi passi da lui, cattura la sua attenzione.
Jack Keenan e Lance Murdock si salutano con un cenno del capo ed un sorrisetto a specchio. I due si scambiano un fugace fist bump. JK annuisce leggermente, quindi rompe il silenzio.
Keenan: Quindi, siamo noi contro di loro di nuovo, eh?
LM:Sembrerebbe proprio di sì.
Keenan chiude gli occhi, contornati da ombre scure appena visibili, e si lascia andare all’indietro, scivolando di qualche centimetro lungo il muro.
Keenan: Spero di essere più pronto, stavolta.
Il Pain Deliverer sospira, espirando a fondo e sbuffando. Quindi, riapre gli occhi.
Keenan: Okay, andiamo a fare quello che deve essere fatto.
JK raccoglie da terra il proprio borsone e gli Ecstasy of Gold, fianco a fianco, si dirigono verso l’entrata dello stadio.-------------------------
TWC Friday Night Indoor War, Kickoff! Le immagini ci portano nel backstage.
RW: Cooooosa?
KM: É l'unico modo.
White aggrotta le sopracciglia.
RW: Kev, capisco l'essere melodrammatico e tutto, e se fosse come dici un po' mi sentirei anche in colpa.
L'Asso di Cuori scuote la testa.
RW: Però no. Non posso.
Manson fa una smorfia.
KM: Ren, cristo santo, per una volta smettila di fare il bambino capriccioso e fai la cosa giusta! Cosa te ne faresti, in qualsiasi caso?
Il Trickster allarga le braccia.
RW: Non lo so, ok? Ma non per questo vuol dire che io non ci tenga!
White anticipa Manson, che prova a riprendere parola.
RW: Lui vuole che quella maschera la abbia io. Io voglio quella maschera perché è un ricordo prezioso del miglior Singles Match che io abbia mai fatto in carriera. E se son felice io ed è felice lui, direi che è andata.
Randy scuote la testa.
RW: Lo so che è difficile, ma dobbiamo lasciarlo andare.
KM: Lo sai, dici! Lo sai? Lo sai davvero, Randy?
Manson trattiene a fatica un ringhio.
KM: Vuoi forse dirmi che cinquanta stupidissimi minuti di match ti permettano di capire cosa voglia dire, vedere il proprio amico andarsene dopo sei anni in cui non sei mai stato in grado di fare la cosa giusta per lui? Forza, rispondimi!
Kevin scuote la testa, polemico.
KM: Perché voi state tutti andando avanti, questa federazione sta andando avanti, ma a quanto pare nessuno si rende conto di quanto cazzo sarebbe grave per la TWC perdere Eddie Jordan! Solo io! Solo io...
La voce di Manson si spegne, mentre questi si appoggia su White. L’Asso di Cuori annuisce, dandogli qualche pacca sulla spalla e cacciando un’espressione triste dal proprio volto.
RW: Ehi, Kev. Va tutto bene. Manda via tutte ‘ste energie negative.
White sorride.
RW: La TWC è in buone mani, dai. Davvero, salta fuori che la mia generazione è piena di fenomeni. Ve la renderemo migliore di come ce l’avete lasciata.
Randy fa spallucce, staccandosi da Manson e dandogli un buffetto.
RW: E anche Eddie è in buone mani. Tra cui, le tue. Le tue mani splatter, qualsiasi cosa voglia dire nella tua testa.
Manson accenna una risatina, che però scompare subito. Rimane in silenzio per qualche secondo.
KM: Quindi…
RW: Niente maschera, già. Se no si ritira uguale e mi picchia pure.
Lo Splatter Hand annuisce, gravemente.
KM: Capisco.
Manson si allontana, mentre White sospira.
RW: Kev, le energie negative…
Lo Splatter Hand scompare dall’inquadratura, uscendo dallo spogliatoio. Randy si passa una mano davanti al volto, sedendosi su una panca.
RW: Poveracci. Entrambi.
E sulle immagini di White che, ancora un po’ malinconico, comincia a rovistare nel proprio borsone, le immagini sfumano.-------------------------
Bentornati al Kickoff di questa nuova puntata di Indoor War! Le immagini ci portano nel camerino della Drake 'N' Hart Connection dove troviamo Alisa Drake e Samantha Hart.
La Drake sta facendo alcuni esercizi a corpo libero, mentre la canadese è stravaccata su una panca ed è intenta a guardare qualcosa sul suo smHartphone. Passa qualche secondo e Samantha alza lo sguardo e lo punta sulla compagna.
Samantha: We, avevi ragione comunque...
The Dragoness continua nei suoi esercizi mentre risponde all'amica.
Alisa: Sul fatto che tu sia una pessima persona? Beh, finalmente sei riuscita ad ammetterlo.
Samantha: No testa di cazzo, su Juno. Avevo visto solo la parodia porno, ma non è male nemmeno l'originale.
Alisa: Io ho sempre ragione Samy.
La canadese lancia un'occhiata sarcastica alla compagna che invece continua ad allenarsi.
Samantha: Che poi l'attrice somiglia un botto a quella di The Last Of Us.
Alisa: Diciamo di sì. Più che altro gli autori di The Last Of Us si sono ispirati a lui per creare Ellie, ma quel periodo era in uscita anche Beyond Two Souls, gioco a cui Elliot Page prestava il viso alla protagonista Jodie Holmes, quindi la Naughty Dog ha dovuto modificare nei limiti del possibile l'aspetto di Ellie onde evitare controversie con Quantic Dream. Elliot stesso si è lamentato della cosa sui social.
Sguardo confuso da parte di Samantha.
Samantha: Lui?
La Drake ferma per un istante gli esercizi.
Alisa: Sì lui.
Samantha: A me sembra una donna.
Alisa: Lo era. All'epoca si faceva chiamare Ellen Page, pochi giorni fa invece ha dichiarato la propria transessualità e il cambio di nome in Elliot.
Sguardo ancora più confuso per la canadese.
Samantha: Quindi ora ha il cazzo?
La Blood Red Queen sbuffa.
Alisa: No idiota. Evidentemente si è sempre sentito un uomo nel corpo di una donna, e così ha deciso di non fingere più e smettere di essere Ellen e divenire Elliot, quello è il primo passo per ogni transessuale, poi starà a lui decidere se agire anche biologicamente tramite l'endocrinologia e la chirurgia o meno, fatto che il mondo è pieno di transessuali riconosciuti come tali anche senza l'ausilio della medicina.
La canadese si gratta il mento.
Samantha: Tipo Lance Murdock?
La Drake alza un sopracciglio e arriccia il labbro all'insù.
Alisa: Mi dici che c'entra Lance Murdock?
Samantha: Ma come che c'entra? E' ovviamente una donna nel corpo di un uomo. Guardalo, è permaloso, megalomane e umorale, senza contare che tende sempre ad affiancarsi a personalità forti che lo fanno sentire protetto, una donna fatta e finita.
The Dragoness scuote la testa.
Alisa: Quanto sei stupida... E come dire che una donna che segue quattro sport diversi, che non ha il minimo pudore, che tracanna birra per poi ruttare soddisfatta e che si atteggia con gli altri come se avesse un pene dovrebbe essere un uomo. Secondo questo principio allora tu sei un uomo Samy.
La canadese ridacchia per poi fare le spallucce e tornare a guardare il suo smHartphone, ma passata una frazione di secondo rialza la testa mostrando occhi a palla, sopracciglia alzate e un'espressione illuminata, mentre Alisa arriccia un labbro.
Alisa: Oh no...
Samantha: Hai ragione Ali...
Alisa: Ti prego no...
Samantha: Per tutta la mia vita ho sempre sentito come se mi mancasse qualcosa...
Alisa: La decenza. E' quella che ti manca...
Samantha: Ma adesso mi è tutto chiaro...
Alisa: Ti prego Samy, il limite del disagio lo hai oltrepassato già troppe volte, non raggiungere nuovi apici...
La giovane Samantha si alza di scatto facendo sussultare la compagna che poi assume un'espressione rassegnata. La canadese punta lo sguardo, fiero, verso un punto indefinito.
Samantha: Da ora rinasco, poiché da questo momento in poi...
Alisa: Oddio che ho combinato...
Samantha: Mi chiamerò...
Alisa: Ti prego non dirlo...
Samantha: Samuel Hart!
Alisa: L'ha detto.
Sguardo compiaciuto per il canadese.
Sam: Ma tu puoi chiamarmi Sam.
Detto ciò Sam si avvia soddisfatto verso la porta del camerino e vi esce, lasciando pesantemente interdetta Alisa. Passa qualche secondo e la porta del bagno si apre, e da essa esce Chris Drake.
The Predator, torso nudo, asciugamano sul collo e jeans indosso, lancia un'occhiata alla sorella.
C.Drake: Che mi sono perso?
Sguardo sarcastico da parte di Alisa.
Alisa: La tua donna.
Chris riflette per qualche istante, e non capendo l'allusione arriccia le labbra e fa le spallucce per poi andare a prendere la sua maglietta e metterla indosso, e su queste immagini il collegamento si interrompe.-------------------------
VC: This is it, my dudes.
BD: Ti prego, non dirlo mai più.
Kickoff! Manca ancora poco all'inizio dell'ultima puntata della Road To Zero Hour 2020 di TWC Friday Night Indoor War! Siamo alla Little Caesars Arena qui a Detroit nello stato blu del Michigan, e ci troviamo nel parcheggio dell'arena. Vediamo un quartetto di persone che si capisce subito perché si trovino insieme: Vincent Cross, Noah Benson, e i fratelli Deckard, Xander e Becky.
Cross sbuffa, a braccia conserte.
VC: Siete noiosi.
XD: E tu, amico mio, sei ridicolo.
Becky guarda il fratello.
BD: Mi dici cosa ci facciamo qui?
NB: Vincent ha voluto fare un briefing. Questa è la sua idea di "discorso motivazionale".
BD: Sto ripensando alla mia carriera da queste parti, devo dire.
XD: Grazie a Dio...
Becky dà una gomitata leggera al fratello. Cross si schiarisce la gola.
VC: Signori, signorina. Prima mi fate finire prima possiamo tutti andare a fare quello che dobbiamo fare.
Noah annuisce. I fratelli Deckard sbuffano e annuiscono.
VC: Allora, stasera è il culmine di un percorso, che troverà il suo apice tra due settimane.
BD: Lo sappiamo già.
NB: Shhh.
Becky sbuffa.
VC: Ve lo dico perché so che siete motivati, pieni di energie, ma voglio che sappiate che qualsiasi cosa, noi saremo qui gli uni per gli altri. Qualsiasi cosa succeda. D'accordo?
XD: Non è mai stato in dubbio.
VC: Mi riferisco soprattutto a voi due.
Cross indica Becky e Xander, che si scambiano uno sguardo e poi girano il capo dall'altra parte.
VC: Dico davvero.
&BD: Sì.
I due si scambiano un altro sguardo.
VC: Io e Noah andiamo a cercare di fermare Thunder, Xander deve fermare un mostro dal fare altro male agli altri, e tu devi vedertela con Viola, Becky. Non so chi sia messo peggio tra noi...
XD: Ovviamente lei.
Becky lancia un'altra occhiataccia al fratello.
VC: Voglio solo augurarci buona fortuna, e alla fine della serata torniamo a casa tutti insieme. Qualsiasi cosa, avvisate. Chiaro?
I tre annuiscono, seppure i fratelli Deckard siano più restii al riguardo.
VC: Forza e coraggio, gente!
I quattro si avviano verso l'ingresso dell'arena. Indoor War sta per cominciare!Up Next: TWC Friday Night Indoor War #120!
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And now, from Little Caesars Arena, Detroit, Michigan. TWC proudly presents: Indoor War #120!
I pyros ci introducono a questa nuova e splendida puntata di Indoor War. Siamo alla Little Caesars Arena di Detroit. L'ultima fermata prima di Zero Hour, PPV natalizio targato TWC, ultimo show dell'anno prima della solita pausa di un mese. Il pubblico di casa è già caldissimo, e ha come al solito riempito in ogni ordine di posto il palazzetto, ma bando alle ciance e diamo inizio a questa nuova scoppiettante puntata dello show di wrestling migliore al mondo.
Sangue e fulmini sono il marchio di fabbrica di uno dei migliori wrestler della TWC. Non tanto amato dal pubblico, ma sicuramente sopraffino sul ring, il doctor death John Drive fa la sua comparsa in scena dopo che il fumo dei fulmini si è diradato. Maglia personalizzata, attire in-ring e microfono alla mano lo contraddistinguono quest'oggi.
L'ex Predators si dirige immediatamente verso il ring, senza nemmeno prestare attenzione al pubblico. Lascia la sua tovaglia all'angolo e si posiziona successivamente al centro del ring.
JD: CUT THE MUSIC!
La sua theme song si stoppa all'improvviso, lasciando spazio al mastino.
JD: Tutti quanti voi sapete benissimo perché sono qui stasera, voi che assiepate le prime file e quelli comodamente seduti a casa. Questa non è un'esercitazione, questo non è il vostro solito periodo di natale, questa non sarà mai una casa felice.
Il dottore fa una pausa, ascoltando la risposta del pubblico.
JD: Perché dico questo? Perché dopo un anno sono ancora qui a sprecare il mio fiato con voi, con Eddie Jordan, con Xander Deckard. Perché mi hanno donato questa grandissima capacità di rispondere costante alle stesse domande senza perdermi d'animo. Dico tutto questo perché dopo più di un anno di caccia ad Eddie Jordan senza avere nulla per mano. Né la sua testa, né tanto meno ciò che lui mi deve.
Altra pausa del mastino, che si gira verso lo stage.
JD: Adesso vi raccontano una storia. Un paio di anni fa, penso all'inizio di questa maledetta topia, un mio carissimo amico di cui sicuramente conosciete tutti quanti il nome, mi mando una mail con il profilo di un ragazzo accattivamente. Il suo nome era Eddie Jordan, ma il grande pubblico al tempo lo conosceva come Michael Edwards. Questo carissimo amico mi chiese di allenarlo per un paio di mesi, Eddie si divise quindi tra TWC, nelle settimane degli show e la mia scuola a Miami, nelle settimane in cui vi erano solo gli house-show. Non avevo mai visto nulla di simile, il mio amico mi aveva avvisato, ma la prima volta che Eddie mise piede in quella palestra brillava di luce propria.
Il pubblico si incuriosice alla storia di John Drive e lo segue.
JD: Fast-forward, siamo intorno alla fine del 2016, i rapporti tra Eddie e il mio amico si incrinano, mentre io vengo ripreso da un'altra federazione. Periodo di stacco della TWC, Eddie torna in palestra e mi sfida. In quell'incontro mette in palio un oggetto, blaterando fandonie sulle correttezza. Io, come sempre non mi tiro, indietro e vinco, ma Eddie non è cont-.
Ma una musica interrompe il discordo dell'ex Predators.
Sono i Gojira, quindi le parole del dottor morte non sono piaciute al diretto interessato.
Eddie Jordan si palesa sullo stage, maglietta personalizzata, ring-attire, microfono nella mano destra e uno strano sacco nero sulla spalla destra. L'ex campione dei pesi massimi discende la rampa e si introduce direttamente sul ring.
EJ: Enough John!
Silenzio, sia da parte del pubblico che da parte del mastino.
EJ: Prima di continuare con la tua magica storiella, ho bisogno di dirti due cose. Uno, non offendere questo luogo, in TWC io ho versato il mio sangue e le mie lacrime. Non è per vecchi ricordi che vivo qui, due non osare mettere in ballo cose di quattro anni fa. Tu sei qui per un unico motivo, mettere fine alla mia carriera, lo so io, lo sai tu. Stai solo usando uno stupido pretesto da inizio anno, ma oggi è giunto il momento di vuotare il sacco... In tutti i sensi.
Jordan mettere a terra il sacco, legato da due corde ed inizia ad aprirlo, ma Drive lo interrompe.
JD: Stai davvero facendo quello che credo? Vuoi davvero passare alla storia come il più grande cretino o sei solo incapace di intendere e volere. Penso più che giusto che loro sappiano qual è la realtà.
Eddie però lo incalza.
EJ: Quella sera, dopo aver perso chiesi a John di ripetere il nostro incontro e di mettere in palio qualcosa di suo, oltre alla mia maschera di Sanshkin. E quale oggetto avrebbe mai potuto mettere in palio John Drive, se non il suo unico titolo singolo?
L'ex Sanshkin infila una mano nel sacco ed estrae due oggetti dal sacco.
EJ: Il risultato, cambiò. John perse il suo match, ma non solo quello. Perse anche la testa, cerco di infortunarmi, agravo le mie condizioni fisiche e mi aggredì alle spalle.
JD: Fosti tu a creare tutto questo, sai bene di non avermi battuto quella sera. Io non ho mai detto quelle parole.
EJ: Sicuro John? Perché la persona che era con noi quella sera ricorda in maniera diversa. O sbaglio.
JD: Non osare...
Eddie Jordan alza al cielo i due oggetti, il primo è molto probabilmente una versione molto simile della maschera di Sanshkin, probabilmente l'originale l'altra invece è una cintura a cui sono state tolte le placche superirori, ma su cui si legge a scritte rosse il termine eXtreme.
EJ: Ma a questa storia manca qualcosa non è vero John?
Lo sguardo del dottor Death e tutto fuorché che calmo.
JD: Guardate davanti a quale folle siete davanti? Avete idea di cosa sia successo quella sera?
EJ: Simon... Simon DeJano, so che sei lì dietro. Potresti uscire fuori gentilmente?
Eddie ha gli occhi tutti sul dottor morte, che inizia ad innervosirsi ancora di più. Dal backstage arriva l'arbitro della TWC Simon DeJano, come al solito vestito per il suo lavoro.
EJ: Ciao Simon, vorresti raccontare cosa successe quella sera?
Eddie cede il microfono all'arbitro.
SB: Sei sicuro Eddie?
EJ: Certo Simon, tranquillo. Non succederà nulla questa volta.
SB: Quella sera ero presente nella palestra del signor Drive a Miami. Ho iniziato la mia carriera lì e ogni volta che posso vado ad allenarmi. Quella sera i due qui presenti si erano dati appuntamento in palestra, Eddie mi aveva chiesto il favore di assistere al loro incontro. I due disputarono il primo incontro regolarmente, ma per colpa mia Eddie perse.
L'ex Michael Edwards guarda l'arbitro.
EJ: Nessun errore Simon, hai fatto solo il tuo lavoro. Non mi sono lamentato.
L'arbitro resta per un attimo sbigottito, poi incitato da Jordan riprende a parlare.
SB: Dicevo... Notai che Eddie fosse svenuto, quindi chiesi a Drive di mollare la prese e decretai l'incontro concluso, ma mi sbagliavo Jordan era cosciente, aveva solo assunto uno stato di trance durante la mossa di sottomissione del signor Drive. Da lì i due discussero, e sì Eddie alzò la posta mettendo in mezzo il titolo che vedete, sulle prime il signor Drive disse di no, poi acconsentì. Questa volta a cedere e a svenire veramente fu Drive.
JD: BUGIARDO!
Drive fa un passo in avanti, ma Jordan si mette in mezzo ai due.
EJ: Non osare John. Se sono qui stasera e per porre fine a tutto questo. Ti offrò un'ultima possibilità su questo ring: io, te e questi due stramaledetti oggetti. Chi vince si prende tutto, anche l'onore dell'altro. Chi perde va via senza fiatar-.
JD: Accetto!
Drive non fa finire Jordan di parlare. DeJano è già sul ring, guarda entrambi.
EJ: Sappi solo una cosa John, questo è il mio ultimo match qui, in qualsiasi caso.
I due si spogliano dei loro averi e si mettono agli angoli opposti. Un impaurito DeJano li controlla e fa segno al timekeeper di dare inizio alla contesa.Single Match Winner Takes All: Eddie Jordan vs John Drive
E quindi giunse il giorno, il momento che John Drive aspetta da 5 anni, il sentimento che Eddie Jordan ha coltivato per un intero anno. L’arbitro Simon DeJano fa suonare la campanella, non solo quel titolo e quella maschera sono in palio, l’onore di uomo e la carriera di un altro sono sul piatto questa sera. I due avversari si squadrano per l’ennesima volta quest’anno, il pubblico li attende, poi il solito principio di ogni cosa: clinch. Prova di forza alla pari, ma che viene sporcata subito da Drive con una gomitata, vantaggio per il predatore che manda alle corde l’ex Golden Boy, leap frog, John si abbassa, ma Eddie lo scavalca con una capriola sulla sua schiena. Faccia a faccia diretto, con l’ex Sanshkin che allarga le braccia, forarm del mastino in risposta, che non lo scalfisce, altro forarm, ancora nulla, terzo colpo, stavolta Eddie risponde a sua volta. Istintivo scambio di colpi, con JD che con la sua forza bruta sfianca il suo avversario, il newyorkese resta in ginocchio e il doctor death prendere il rimbalzo alle corde, running kne-no, Jordan riesce a piegarsi all’indietro ed evitare, gut-kick di Drive, lo solleva D.S.D… NO! Capriola di Eddie Jordan che si rimette in piedi alle spalle del mastino, ma un hook-kick lo stende.
Drive sale sulla schiena del suo avversario e ci cammina come un tappeto, poi si appoggia alle corde per prendersi gli insulti del pubblico. Altro stomp sulla schiena dell’ex campione dei pesi massimi, che viene chiuso successivamente in una Camel Clutch, DeJano chiede all’ex Wolves of Winter se vuole cedere, ma questo fa cenno di no con la testa. Passano un paio di secondi e con uno sforzo sovrumano Eddie si solleva facendo uso delle sole ginocchia, ma prima contrattaccare molla la presa e lo riporta a terra con un german suplex. L’ex campione di coppia cade a terra impattando con le spalle al tappeto, ma la presa dell’ex predators è ancora ben salda, tranne che invece di eseguire un altro suplex viene usata per applicare pressione alla schiena di Jordan da seduto, gambe intorno alla vita, collo e braccia bloccate in un full nelson press. Il dottore maniacalmente sta provando a spezzare in due il suo rivale, ma anche stavolta Eddie trova la soluzione schienando il suo avversario. JD deve lasciare immediatamente la presa, ma l’impeto e ancora da tuto dalla sua parte, ed infatti dopo aver aspettato al varco Jordan, lo spedisce fuori dal ring con un dropkick. Non esistono perdite di tempo per il mastino che immediatamente si lancia fuori con il suo iconico Swan Dive Suicide.
I due sono entrambi fuori dal ring, con un Jordan già ampiamente indebolito dal lavoro meticoloso del dottore. Infatti, John drive è il primo dei due a rialzarsi e a recuperare la carcassa di Eddie Jordan, l’ex golden boy non riesce nemmeno ad opporsi in qualche modo, tanto che l’ex predators lo porta a fare la conoscenza del ring-post facendolo impattare di schiena contro di esso. L’arbitro conta i due fuori dal ring, arrivando al quatto e indispettendo Drive, che gli urla di chiudere la bocca. DeJano prova a farsi rispettare dal mastino, che per tutta risposta questa volta lancia l’ex Sanshkin contro i gradoni con una tremenda Irish Whip. Dopo di che il dottore ritorna sul quadrato e va a “chiacchierare” con l’arbitro, DeJano si fa sentire spiegano che non può prevaricarlo, ma per tutta risposta Drive lo prende dal colletto e lo solleva urlandogli che stasera sarà una carneficina e non penserà due volte a distruggere anche lui. Il Mastino torna immediatamente a prendersi cura del suo obiettivo principale. Jordan è al momento abbracciato ad una delle barricate, ma alle sue spalle un toro da 125 kg lo carica.
SPEAR DEVASTANTE! Drive divelte con il suo peso le barricate e si tracina con sé l’ex campione dei pesi massimi. DeJano non può fare altro che scendere dal ring per controllare le condizioni di entrambi. JD è quello nuovamente messo meglio, ma non senza conseguenze un piccolo taglio corre sulla sua spalla sinistra, invece l’ex Sanshkin giace in posizione fetale, con la schiena segnata dal colpo e abrasa nella parte inferiore vicino ai pantaloncini. Drive non vuole perdere tempo e lo recupera per una gamba, come se fosse un sacco della spazzatura lo trascina vicino ai tavoli dei commentatori, lì lo lascia e sparecchia il tavolo allontanando gli uomini del commento con urlo che entra nelle orecchie degli spettatori in casa. Jordan viene sollevato dal collo in piedi, poi Drive gli sussurra qualcosa, dopo di che lo posiziona sulla schiena e lo schianta con una feroce F-5 sul tavolo.
Drive osserva il suo quadro cubista a terra, mentre DeJano prova a ricontarlo nuovamente fuori, all’ex Predators basta un’occhiata verso l’arbitro per fargli cambiare idea. A terra un rantolante Eddie Jordan continua a muoversi però, con quale forza lo sa solo lui visti gli ultimi due colpi. L’ex campione dei pesi massimi si attacca alla ginocchiera del suo ex maestro e prova a rialzarsi, ma lo stesso lo sputa proprio in mezzo alla fronte. Eddie incassa e con la fasciatura del braccio sinistro si pulisce continuando ad alzarsi, Drive lo lascia fare, i due ora sono faccia a faccia, il dottore durissimo, l’ex Michael Edwards divertito.
Il Doctor Death stende con una sola mossa il suo avversario, poi come se fosse un sacco di patate se lo issa in spalla e lo spinge all’interno del ring. Il Mastino esige che DeJano conti velocemente: 1…2! Jordan alza immediatamente la spalla facendo innervosire JD, che risponde iniziando a riempirlo di pugni al volto. DeJano monta su di lui per fermalo, tanto dalla violenza usata dal predatore. John Drive lascia finalmente la sua vittima e facendo volare sedere a terra l’arbitro. Dejano si rialza ed affronta ancora una volta il mastino a muso duro. Questo da tempo e spazio ad Eddie di rialzarsi a sua volta e appoggiarsi alle corde. John è ancora intento a litigare con Dejano, quando Jordan lo atterra con un backstabber!
Eddie ritorna in partita con il più semplice degli sneak-attack. Drive, però, è già pressoché in piedi dopo il colpo, l’ex Golden Boy prova ad anticiparlo con un Mago Reluciente, ma il dottore è bravo ad anticipare gettandosi a terra e schivarlo con una capriola. John Drive è ora alle spalle e abbranca di nuovo l’ex dragone alla vita, tentativo di German Suplex, ma Eddie resta piantato a terra con tutto il peso e sbilancia il dottore con un paio di gomitate e poi lanciandosi di schiena verso il turnbuckle. Il mastino molla la presa e lascia finalmente spazio a Jordan, che sguscia sotto il suo avversario e lo afferra.
Mark of Liar! Eddie colpisce John con una delle mosse fotocopia del suo moveset. E a quanto pare riesce anche a farlo incazzare parecchio, il mastino sbatte entrambe i pugni a terra rialzandosi un’ennesima volta, mentre lo sforzo di schiena fa arrancare l’ex Sanshkin. Il mastino prova ad anticipare il suo nemico con uno sliding lariat, ma stavolta Jordan lo evita rotolando via di lato, subito in piedi prende il rebound alle corde, ma Drive è scomparso sotto il ring. Nel movimento il fu Edwards non si è accorto di nulla. John fa tutto il giro del ring senza farsi notare e si mette dietro il suo avversario, lo gira lo allontana
Light in the darkness, la variante di John Drive del superkick messa a segno fa spegnere la luce ad Eddie Jordan, stavolta lo schienamento ci sta tutto 1.2…Jordan resta vivo! Certo non sarà una fotocopia a farlo cadere in questo match. L’ex campione dei pesi massimi è stato trattato come una pezza dal suo ex maestro, ma a quanto pare ha la pelle dura da vendere. Il mastino non sembra però essere assolutamente spazientito, anzi si rialza con tutta calma e continua a tirare occhiate a DeJano. L’ex mascherato, invece, risente dei colpi e resta lì a terra. John lo osserva per un paio di secondi, poi lo prende e lo gira pancia a terra sul mat, intreccia le gambe e dopo un paio di colpi sulla schiena recupera anche le braccia, ad occhio sembrerebbe una standing inverted Indian deathlock, ma lo sguardo del dottore è tutto un programma… COSA CAZZO!
Il Doctor Death sferra un violento calcio alla testa del suo avversario, che rimbalza in maniera anomala due volte sul mat. DeJano va immediatamente a sincerarsi delle condizioni di Eddie, visto i suoi trascorsi con le commozioni cerebrali, l’ex Michael Edwards sembra cosciente, ma DeJano pare abbastanza preoccupato, l’unico divertito dalla situazione è John Drive, che allontana con uno spintone il grigio e rialza di peso Jordan. Il mastino si diverte ad usarlo come una marionetta, lo gira vero il pubblico, trattenendogli un braccio, mentre l’altro saluta il pubblico in maniera drammatica. Drive ora lo ruota short-ar… Hunacarrana!
Incredibile contromossa di Eddie Jordan, che con un riflesso assurdo riesce sgusciare sopra Drive e schiacciarlo a terra. Entrambi gli uomini restano al tappeto, ma DeJano non si azzarda a contare assolutamente. Per la prima volta alzarsi prima del suo avversario è Eddie Jordan, che con l’aiuto delle corde si alza e osserva Drive, fermo lì per terra. L’ex campione TWC non resta immobile e anzi, lo trascina parallelo all’angolo e per omaggiare il suo vecchio passato esegue il Moonlight!
Prima mossa ad effetto dell’ex Sanshkin, che non contento schiena per un timido conto di 1. Il ritmo del match inizia a rallentare nelle mani del wrestler di New York, che come al solito si prende tutti i tempi possibili per assestare i migliori colpi. Eddie aspetta, come il leone aspetta la gazzella, che John si rialzi. Non lo attacco nemmeno in piedi, Drive si volta e il suo sguardo pare essere quello della mosca nella tela del ragno. Jordan si lancia a piè veloce contro di lui, il dottore evita, ma il vero obiettivo sono le corde, doppio rebound, doppio lariat, ma Jordan mantiene il controllo, stinge gli avambracci sul collo dell’avversario e lo schiaccia in una rear-choke, Jordan scivola sotto il suo avversario e lo solleva da terra con la schiena, lascia una braccio e lo sfrutta per sollevarsi, macchinoso come sempre, ma ogni volta un piacere vedergli eseguire questa mossa S of Sorrow!
Eddie non vuole più mollarlo e blocca nuovamente il collo e il braccio in una chiave-articolare. Drive annaspa alla ricerca d’aria, mentre DeJano è pronto a chiamare la fine del match se necessario. Il doctor death, non senza fatica riesce ad avvicinarsi alle corde ed interrompere la presa. Jordan rotala all’indietro e si mette in piedi, come se in questi primi minuti non le avesse prese per tutto il tempo. Applausi del pubblico che dopo quel Curb Stomp era rimasto ammutolito dalla violenza. Parlando di questa John Drive è assolutamente della partita e anzi, senza nemmeno attardarsi si lancia contro l’ex Edwards, che lo anticipa con una ginocchiata allo stomaco e una gomitata alla schiena. Il mastino resta inginocchio e stavolta il mago illumina con la sua magia il pubblico.
El Mago Reluciente a segno! Jordan è riuscito a mettere subito i puntini sulle i del match. L’ex Sanshkin, stavolta, solleva Drive e con un Irish whip lo manda ad impattare all’angolo. Corsa di preparazione e poi high knee smash, in combo con un bulldog! Combinazione veloce e letale del ex Dragon Kid, che si gasa e gira nuovamente di schiena l’avversari, scavalca le corde e sale all’angolo. Respiro profondo, momento di stasi, shooting star pre… NO! Drive si sposta, ma Jordan attera in piedi, per poco, praticamente da accucciato il dottore lo fredda con un Pelè Kick!
Drive cava il coniglio dal cilindro e stende l’ex campione dei pesi massimi. DeJano li osserva rimanere a terra, entrambi stanchi dopo questi primi dieci minuti di match. Primo momento di stanca dell’incontro, risolta con i due uomini che si rialzano contemporaneamente. I segni sul corpo di Drive si fanno notare, ma Eddie ha la schiena completamente rossa. I due si osservano per un paio di secondi, a fare la mossa è il dottor morte, che blocca alla vita Jordan e usando il suo peso lo spinge verso le corde. L’ex mascherato accetta il rimbalzo e viene lasciato andare dall’altra parte, prontamente si ferma, ma non nota il treno formato Drive di 120 kg, i due cadono fuori dal ring, vicino al tavolo di commento crollato. La botta viene assorbita da tutti e due che si alzano e iniziano a scazzottarsi come in una rissa da bar. Ad uscirne vincitore però è Eddie Jordan, che dopo aver preso il comando schiaccia la testa dell’avversario sull’apron. Drive viene tramortito e fatto salire sulla parte più dura del ring, i due ballano difficilmente sulla striscia di ring e non contenti iniziano a scambiarsi chop e forarm, stavolta la sorte sorride al mastino, che piega l’ex Michael Edwards, lo carica sulle spalle… OH SHIT!
DEATH SURGERY DRIVER! L’apron attutisce il colpo migliore di John Drive, che resta seduto sorridente, ma lascia segni evidentissimi all’ex Michael Edwards, che rotola dentro il ring a prendere fiato. Il mastino si rialza, prende lo slancio dalla terza corda e colpisce con una senton! Di nuovo in piedi dopo l’atterraggio allarga le braccia prendersi ancora i fischi del pubblico. Il dottore riprende a dettare il passo e a salire in cattedra, Jordan in tutto questo è ancora steso, senza segni di vita. Il mastino lo mette inginocchio e lo inizia a colpire con calci sempre più forti, ma l’ex Edwards invece di piegarsi, ad ogni colpo si risveglia dal sonno. Il dottore morte lo solleva strattonandolo, i due sono faccia a faccia, con il braccio libero l’ex TWC World Heavyweight Champion inizia a colpire con i forarm il suo ex maestro, Drive accetta in un primo momento, poi dopo un paio di colpi blocca l’altro braccio e lo fulmina con una testata… 1…2…3…4…5!
MICRANIA! La fronte di tutti e due lottatori si apre, leggermente, ma la violenza dei colpi inflitta dal dottor morte è stata assurda. Il rumore del cozzare delle due teste ha messo in silenzio di nuovo il pubblico. Jordan è nuovamente inginocchio. Dalle testate Drive passa alle ginocchiate, in pieno volto, la testa di Eddie rimbalza come un pallone da calcio. John Drive lo lascia finalmente crollare a terra e DeJano va immediatamente a sincerarsi delle sue condizioni, peccato che il mastino lo scalci nelle costole facendolo volare via e riprenda ancora una volta sulle spalle Eddie. Segno del tagliagole, ci siamo, la fine non sarà come nelle fiabe la principessa nel castello non rivedrà il suo principe. DEATH SURGERY DRIVER!
Drive schiena immediatamente, ma DeJano è rantolante all’angolo per il colpo precedente, il mastino si imbufalisce e lo va a prendere di peso 1..2..COSA! CHE DIAMINE CI FA XANDER DECKARD QUI!
Il ring general tira fuori dal ring Simon Dejano e lo manda ad impattare contro le barricate! Adesso la festa non è più tra due persone, è arrivato l’altro invitato e che invitato. Drive si mette seduto sulle ginocchia e guarda il suo ex compagno di tag che lo indica. La vendetta per un mese fa è stata servita, il piatto più freddo. Il mastino si rialza e si avvicina alle corde, carica e sputa in faccia anche Deckard. Il ring general non fa un passo, il manico del coltello ce l’ha lui. Sale immediatamente sul ring e si lancia di gran carriera contro il suo ex compagno di tag.
I due iniziano a darsele di santa ragione e senza nemmeno sapere come finiscono fuori dal ring. Il caos regna sovrano, DeJano è a terra e nessun arbitro sembra essere intenzionato ad uscire, Jordan è riverso nella pozza del suo stesso sangue, ma dal pubblico una figura si erge eroica. Con la sua solita lentezza scavalca le barricate, brandendo una sedia, e con il fiatone si lancia sugli ex Predators. Può essere una sola persona!
Kevin Manson inizia a picchiare come un ossesso sulle schiene degli ex rivali, che si dividono immediatamente. L’ex Wolves of Winter isola il ring general, ma non conta la foga di un John Drive in delirio di onnipotenza, che gli strappa via la sedia, lo colpisce all’addome e lo manda dentro il ring con il suo migliore amico. Jordan però è in piedi ora e ha aspettato il momento giusto per attaccare! Plancha su Drive, che non fa in temo a liberarsi della sedia e viene travolto dal peso del suo avversario che dall’oggetto contundente. Ora tutti e cinque gli uomini sono a terra, con pochi segni di vita da parte di tutti. Manson è il primo a rialzarsi e catapultarsi fuori per controllare Jordan. Eddie viene girato, ma inavvertitamente allontana il suo amico con un colpo all’addome non capendo chi sia. Dall’altra parte Xander è in piedi grazie all’aiuto delle barricate, Drive resta invece seduto. I due ex Wolves of Winter continuano a litigare pesantemente, con Eddie che intima a Kevin di andare via, ma il loro battibecco viene fermato da Xander che si catapulta sull’ex Michael Edwards. Manson riesce a spostarlo e a “sacrificarsi” al suo posto, braccando al volo il ring general, Drive al contrario riesce ad afferrare il suo avversario per entrambi i piedi e mandarlo faccia a terra. A salvarlo ci pensa ancora Manson, che si è sbarazzato di Deckard con una powerslam. Il mastino in difficoltà prova a battere in ritirata, ma le vie di fuga vengono bloccate da tutti i lati. Allora senza via d’uscita, come un topo, si lancia sul formaggio più stagionato, ma Jordan evita e lo blocca con un inverted atomic drop, pugno di Manson, forarm di Eddie, gut-kick dell’ex animale. La tavola è apparecchiata, Jordan solleva Drive, Dragon’s Fi-No! Il Mastino ne esce divincolandosi, Deckard torna all’attacco SUPRKICK! ALTRO SUPERKICK!
Superkick Party! I predators sono stesi a terra, mentre tutto il pubblico è in visibilio per la reunion dei Wolves of Winter. Eddie spinge Kevin, che risponde allo stesso modo, poi il pubblico inizia ad essere esigente e i due, tra il serio e il faceto scherzando, si abbracciano.
Dato al pubblico ciò che volevano i Wolves of Winter tornano al lavoro e recuperano per prima Xander, mandandolo sul ring, e successivamente Drive. Isolati agli angoli opposti i due predatori provano a rialzarsi, ma Eddie e Kevin fanno buona guardia, rimettendoli a loro posto. L’ex Golden Boy sembra avere un piano e lo comunica al suo migliore amico che prende Xander. L’ex mascherato sale sull’angolo, mentre il ring general viene caricato in posizione di Vertabreaker…
Le pioggie di Castamere mietono un’altra vittima! Xander viene spedito fuori dal ring da Manson. Ora sul quadrato resta solamente John Drive, che ha assistito alla scena senza nemmeno intervenire. Il mastino prova a difendere da Jordan, ma l’ex Sanshkin lo secca con un forarm, poi lo lancia alle corde, pop-up… Splatter Grenade!
Into-a-Dragon’s Fire!
Combinazione insolita dei Wolves of Winter, che annichilisce definitivamente John Drive. Ma i due non sembrano essere contenti, Eddie chiede a Kevin di alzare di nuovo il dottore… Culla… Jordan si è portato subito all’angolo, guarda Manson negli occhi e gli chiede scusa…
Death's Dogma! Il cerchio si conclude, da dove tutto è iniziato ad inizio anno. Manson va a prendere Dejano, lo sveglia e lo getta sul ring. Pin: 1…2…3!SPOILER (clicca per visualizzare)JR: YOUR WINNNNNNNNNEEEEEER EDDIEEEEEEEEEEE JORDAAAAAAAAAAAAAAN
Finisce davvero così un anno di ansie e paure di Eddie Jordan, a cui Kevin Manson porta la cintura e la maschera. L’ex Golden Boy è piegato sulle ginocchia, testa insaccata nelle spalle, riprende i suoi cimeli e abbraccia il suo migliore amico. Manson inizia ad uscire dal ring e dando una mano a DeJano, Jordan invece resta qualche secondo a godersi la sua ultima ovazione del pubblico, poi passa vicino al corpo inerme di Drive. I due si guardano negli occhi, per ultima volta e Eddie gli lancia il titolo eXtreme tra le braccia. Dopo di che anche il newyorkese lascia finalmente il quadrato, tra gli applausi del pubblico. Ma una domanda, prima di andare in pubblicità resta, è davvero questa la fine di una delle più grandi leggende di questa federazione? Restate sintonizzati su Indoor War per scoprirlo!Up Next: Travis Miller
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Bentornati ad Indoor War! Le telecamere aprono il collegamento all'interno degli spogliatoi dell'arena, dove troviamo l'ex campione dei pesi massimi Travis Miller.
Lo scozzese sembra intento a prepararsi per il suo match di stasera, ma la sua concentrazione viene interrotta dall'aprirsi improvviso della porta della stanza.
BM: Non avevo bisogno del suo aiuto contro Thunder, stia attento a non immettersi in affari non suoi
Miller accenna una risata.
TM: Col mio aiuto non sei nemmeno riuscito a vincere il match, posso immaginare dove saresti finito senza.
Lo scozzese comincia a sistemare i propri effetti nel borsone.
TM: Piuttosto, non dovresti farti due domande sul perché abbia deciso di darti una mano?
BM: Non credo mi interessi
Lo scozzese rialza lo sguardo verso Mercer.
TM: Tu avevi bisogno di combattere quel match titolato al pieno delle tue forze, senza Thaurissan, senza interventi esterni. Avevi bisogno di lanciare tutto quello che avevi addosso al campione, e più di ogni altra cosa avevi bisogno di capire che anche così non sarebbe bastato.
Miller fa un passo in avanti verso il suo interlocutore.
TM: Hai del talento, quello lo hai già dimostrato sul ring più di una volta, ma hai ancora tutto da imparare su cosa voglia dire lottare per quella cintura. Dammi retta: Stempera quel tuo ego e impara a comprendere quello che ti succede attorno.
BM: Thunder era soltanto un inconveniente, un incidente di percorso. Quel titolo spetterà a me dopo la Chamber
Lo sguardo di Miller si fa serio.
TM: Ti conviene fare molta attenzione stasera. Questa volta non ci saranno interventi esterni a fermarmi. Potresti durare molto meno di quello che credi.
BM: Vedremo
L’Ookii Oni se ne va
Sulle immagini di Travis Miller che distoglie lo sguardo e comincia a riscaldarsi per il suo match, le telecamere chiudono il collegamento.Up Next: Monolith
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Le immagini ci portano tra le strade di Detroit, illuminate sia dai lampioni che dagli ultimi attimi di crepuscolo. Riconosciamo due figure note che chiacchierano.
AELITA è relativamente scoperta, con un trench color panna e dei pantaloni marroni abbinati agli scarponcini; i suoi capelli sono arruffati a causa del forte vento, nonostante lei abbia tentato di aggiustarli nel suo basco nero alla francese. Al contrario, Yì Lì Xu indossa un cappotto imbottito verde militare, dei jeans neri e anfibi dello stesso colore - e, nonostante porti anche un berretto e una sciarpa grigi, il volto è visibilmente arrossato dal freddo. Di punto in bianco la ragazza si ferma, controllando frettolosamente il telefono.
YLX: Tutto okay?
AE: Allora, sì, però no, ecco...
YLX: Abbiamo sbagliato strada?
AE: Già.
YLX: Ricordami di non affidarti più le indicazioni stradali.
La Yurasova tira un pugnetto amichevole al braccio dell’amico. Entrambi ridacchiano. Calcolato nuovamente il percorso per la Little Caesars Arena, imboccano la strada esatta, questa volta con maggiore silenzio da parte della russa - cosa che Xu nota.
YLX: A parte gli scherzi, stai bene?
AE: Sai che non so mentire.
AELITA sbuffa, cosa resa visibile dalle basse temperature.
AE: Ne abbiamo già parlato, però sono ancora delusa dallo scorso match.
YLX: Tranquilla.
Yì Lì dà una pacca sulla spalla della ragazza.
YLX: Ma ehi, tutto sommato siamo andati bene.
AE: Questo è vero, però… non lo so. Passerà, suppongo.
Il ragazzo cinese avvolge il braccio attorno alle spalle di AELITA.
AE: Ci stai per caso provando?
La domanda, per quanto posta scherzosamente, mette sulla difensiva l’amico che risponde con una smorfia divertita.
YLX: Naaah.
L’inquadratura sfuma mentre, visibilmente in imbarazzo, la coppia riprende a conversare.Up Next: Kevin Manson
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Signore e signori, bentornati ad Indoor War! Le immagini ci portano nel backstage, dove vediamo Kevin Manson muoversi nervosamente appena fuori dalla gorilla position.
Lo Splatter Hand, le braccia conserte, tamburella nervosamente con il piede in terra, finché non vede qualcuno passargli di fianco e si illumina.
Manson si mette a seguire Jordan, che non sembra nemmeno essersi accorto di lui.
KM: Quindi gli hai finalmente tappato la bocca, eh?
Eddie si gira e guarda il suo migliore amico sorridendo.
EJ: A quanto pare sì, e molto probabilmente questo sarà il mio finale qui.
Kevin aggrotta le sopracciglia, confuso.
KM: No, scusami, cosa?
Manson allarga le braccia.
KM: Credevo che fosse questo, il problema. Ed ora lo hai risolto.
Eddie allontana lo sguardo da Kevin.
EJ: Ed ora che l'ho risolto posso ritirarmi al mio massimo, con il tuo aiuto e come meglio credo.
L'ex Michael Edwards si passa una bora del ghiaccio sul collo.
EJ: Non voglio litigare ora Kev. Ho solo bisogno d riposare e me lo merito visto i 5 anni qui dentro a sgobbare, senza mai fermarmi. Sono solo stanco e penso che meglio di così io non possa fare.
KM: Esatto! Ti meriti del riposo, Eddie! Prenditi sei, nove mesi, poi torna qui dopo aver recuperato da tutti gli infortuni e continua a fare ciò che ami!
Manson mette le mani sulle spalle dell'amico.
KM: Un wrestler del tuo calibro non si può ritirare dal nulla, ad Indoor War, contro quel figlio di puttana. Non lo accetto, Eddie. Non posso accettarlo.
Jordan inizia a sfilarsi gli scarponi.
EJ: Non ci arrivi proprio Kevin vero?
L'ex Golden Boy sospira.
EJ: Leo e Amy mi aspettano a casa, avevo promesso a mia moglie che stasera sarebbe stata l'ultima su quel dannato ring, ho subito due fottute commozioni cerebrali, ho un ginocchio maciullato da anni di sacrifici e ho un fottuto figlio a cui badare. Pensi che sia facile essere felice in queste condizioni? Hai visto cosa diamine è successo la fuori?
KM: Beh, sì, ma...
Kevin sembra rimanere senza parole per qualche secondo.
KM: Non... Non lo so.
Manson si passa una mano davanti al volto.
KM: Non posso controbattere, ma vorrei tanto farmi venire in mente qualcosa ed urlarlo a pieni polmoni. Come facevo una volta.
Lo Splatter Hand scuote la testa.
KM: Se avessi saputo che i Wolves of Winter ti avrebbero portato a ritirarti ad un fottuto Indoor War a caso e contro quella faccia di merda, non sarei mai andato da Brown. Almeno te ne saresti andato dopo aver affrontato Ren.
Manson scuote la testa.
KM: Ma, sai cosa? Ti avevo letteralmente dato l'occasione di fare un ultimo match senza morire su quel ring. Letteralmente, la divisione coppia, in cui avere qualcun altro a guardarti le spalle. E ti saresti potuto ritirare a Zero Hour, nella finale del Golden Hour. Senza che tu dovessi andare ad ammazzarti là fuori contro 'sto stronzo. Avremmo potuto vincere il match di coppia e basta.
Kevin ridacchia, polemico.
KM: Ma dovevi ottenere la tua vendetta, no? Spero che tu sia felice! Spero che Amy e Leo siano felici, di vederti ritirare così. Va bene così. Va bene così. Va bene così. Va bene così.
L'ex Sanshkin scuote la testa.
EJ: Non posso alzarmi a darti un colpo sulla testa, quindi piantala. Non sono stato io a scegliere di andare via così, non sono stato io a chiedere di andare avanti ancora dopo Ren. Tutto quello che ho fatto, l'ho fatto per te. Ho continuato a combattere quando te ne sei andato e l'ho fatto per te. Ho vinto il titolo mondiale incassando il Medal of Honor e l'ho fatto per te. Ho combattuto contro Ren e gli ho dato ciò che di più prezioso ho al mondo e l'ho fatto per te.
Eddie Jordan sospira a pieni polmoni.
EJ: L'ho fatto perché avrei voluto vederti felice almeno un'ultima volta prima di andare via. Invece siamo ancora qui a fare questa pantomima. Kevin dobbiamo crescere, dobbiamo capire che la nostra generazione ha finito, che non c'è spazio e che c'è altro a cui dobbiamo guardare. Quindi te ne prego, se non sei pronto ad andare esci da questo dannato spogliatoio, una volta e per sempre.
Kevin abbassa lo sguardo, dando le spalle a Jordan.
KM: No, Eddie. Non sono pronto.
Manson alza la testa al cielo.
KM: Ma cercherò di esserlo, più avanti nella serata.
Lo Splatter Hand lascia la stanza, lasciando Eddie Jordan da solo. Le immagini sfumano.Up Next: The Syndacate
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Bentornati ad Indoor War, live da Detroit. Il pubblico è caldissimo, e ci viene mostrata una lunga carrellata di vari cartelli interessanti. TRUE STRENGTH
Ma la theme song del Syndacate interrompe i festeggiamenti, accolta da una reazione mista, anche se più positiva del solito.
L'intero gruppo compare sullo stage. A guidarli, questa volta, è Jake King, che annuisce agli altri, da sinistra verso destra, Romeo Atlas, Syd Cooper, KEIKO, Luke Stones e Maximilian Powell. Tutti sono in tenuta da ring e maglietta blu del Syndacate, Jake escluso, che per oggi ha scelto un paio di jeans e un bomber smanicato bianco, oltre alla maglietta uguale a quella degli altri. Il passo di King è diverso da quello del solito, mentre guida il gruppo, saltando sui gradoni ed arrampicandosi rapidamente sull'apron, per poi entrare sul quadrato, dove possiamo vedere un tavolo apparecchiato, con due microfoni e quello che sembra un contratto da firmare. Jake si guarda attorno, poi si prende la sedia lontana dal titantron, mentre il resto del gruppo si posiziona dietro di lui. Jake annuisce, prendendo il microfono.
JK: Il mio nome è "Untouchable" Jake King. Molti di voi probabilmente mi conoscono come "quello bello del Syndacate". E avete ragione.
Jake fa spallucce, sorridendo in telecamera.
JK: Lo sono. Ma sono anche un'altra cosa. Sono quello pratico del Syndacate. Stasera il nostro rappresentante, mr. Shepard, non sta bene, per cui non ha potuto accompagnarci qui. Ma abbiamo votato, e abbiamo deciso che dovessi io a fare da rappresentante stasera di tutti noi. Perché siamo qui? Semplice. Questo...
King indica il contratto.
JK: È un contratto per un Singles Match. Uno contro uno. Il Syndacate contro un lottatore o una lottatrice che voglia farsi avanti da quel backstage. E tutto questo, per Zero Hour. Una occasione da non perdere. Un match nell'ultimo PPV dell'anno, contro l'idea più innovativa che questa federazione abbia mai visto. Certo, nel backstage ci potrebbe essere chi ha problemi con noi. Ma magari ha troppa paura per farsi sotto. No, noi stiamo offrendo una occasione. Visto che i nostri nemici sono dei codardi, chiunque voglia un match può uscire ora e dimostrare di valere lo spazio che merita.
Passa qualche secondo, mentre Jake si guarda attorno, appoggiandosi coi gomiti al tavolo.
JK: Niente? Facciamo così. Rendiamo questa cosa più interessante. Cinquecentomila dollari in palio. Se un qualsiasi lottatore si presenterà adesso e firmerà questo contratto, potrà vincere cinquecento mila dollari sconfiggendoci. Non è una cifra da poco.
Passano ulteriori istanti, e il membro del Syndacate fa per prendere nuovamente la parola...
Ma attenzione! Risuona una theme song sconosciuta. I membri del Syndacate osservano lo stage interdetti, mentre il pubblico rumoreggia confuso. Passano alcuni secondi senza che nessuno compaia sullo stage, ma dopo altri istanti una figura si palesa...
E' Sam Hart! Il canadese fa il suo ingresso e sfoggia un nuovo taglio di capelli, decisamente più corti rispetto al solito, mentre indosso ha una t-shirt dei Toronto Raptors e un paio di jeans larghi. Sul viso nessun segno di make-up, e ora Sam dopo aver osservato con soddisfazione il pubblico, annuisce per poi avviarsi a passo deciso verso il quadrato. Una volta li, sale sull'apron per poi scavalcare le corde con un balzo e passare oltre il Syndacate per farsi dare un microfono. Bad Guy si interrompe mentre Sam osserva con sguardo fiero e un leggero sorrisetto beffardo Jake King.
Sam: Ladies and gentlemen, my name is Sam Hart, and I'm a proud member of my family!
Reazione mista alle parole del ragazzo.
Sam: Sai Jake, la tua proposta è davvero allentante, certo, il premio in palio è praticamente la metà di quello che guadagnavo quando intrattenevo politici internazionali, ma comunque possono sempre farmi comodo, anche perché qui non devo fingere di essere la nipote di nessun leader nordafricano... Ah, che tempi quelli in cui ero Samantha Gheddafi...
Sospiro per il canadese.
Sam: Comunque! Tu hai chiesto un lottatore, e un lottatore avrai, poiché davanti a te hai The Hart Prince, The Triple Crown Bastard, The Legendary Surrogate Son Of The Legendary Legend, il solo e unico Sam Hart.
Sguardo fiero puntato verso un punto indefinito per Sam, mentre il pubblico reagisce ancora in maniera mista alle parole del ragazzo. Jake King non è impressionato, e fa girare il microfono che ha in mano.
JK: Ok, visto che hai finito di parlare, e visto che sei qui.
Jake indica il titantron.This video was shot with permission by the Department of Turism of Scotland
Mr. Shepard sta camminando, in una elegante giacca celeste, appoggiandosi ad un bastone da passeggio. Il manager sorride alla telecamera, respirando pesantemente, una nuvola di vapore che esce dalla sua bocca, il sole basso e malaticcio che lo illumina.
Mr.S: Se state vedendo questo video, significa che Samantha Hart ha accettato di lottare contro il Syndacate a Zero Hour, fra quattordici giorni. Quattordici giorni per voi. Io, al momento, sono in Scozia, in prossimità della bellissima abbazia di Iona. Un edificio storico, sede di un cimitero regale, e con una interessantissima storia di Cristianesimo celtico.
Shepard prende fiato, continuando a camminare verso l'abbazia.
Mr.S: Ma, come dicevo, quattordici giorni per voi. Al momento in cui sto registrando, per me, è il primo di dicembre, e sono le tre e mezza di pomeriggio, qui. E, nonostante le energie che sento adesso, dubito che il mio corpo potrà reggere il viaggio di ritorno in America in tempo per partecipare ad Indoor War come vorrei. Qui, a farmi da cameraman c'è Jake, a cui chiedo di salutare.
Jake King si inquadra un istante, annuendo, per poi tornare a puntare l'attenzione dell'obbiettivo su Shepard.
Mr.S: Per cui, vista la bellissima ambientazione, ho pensato di registrare un video per rispondere a quello che sta facendo Samantha Hart in questo momento. Credo non sarà troppo difficile, ma venite con me.
La telecamera entra nell'abbazia, seguendo il manager, che cammina verso una chiesetta interna, andandosi a sedere su una panca.
Qui piega il capo in direzione dell'altare un istante, poi sorride.
Mr.S: Molto bene, Samantha, immagino che oggi avremo visto qualcosa di completamente shockante, un risvolto incredibilmente nuovo della tua vita, che ci porta a riconsiderare ogni momento precedente sotto una nuova luce. Ma ciò non cambia che sei ufficialmente in un match contro il Syndacate, nuove parentele o nuovo personaggio che tu abbia. Per cui, per quale motivo ti sei infilata in questa situazione?
The Hart Prince alza le sopracciglia.
Sam: Wow, aggiungetelo un altro escamotage per far vedere che non è in diretta e quindi ha previsto tutto... Cioè, peggio di me che ogni volta che qualcuno distrugge Evie mostro l'originale su cui incisi un cazzo nel duemiladodici, tanto per dimostrare che è la mazza, ah ah, autentica, e che Jessica Morton e Matt Thunder vari hanno distrutto solo una copia...
Sospiro per Sam che ora scuote la testa.
Sam: Comunque non mi va di parlare a un video registrato, mi fa troppo sentire un nero al cinema che urla e da consigli agli attori, quindi boh, posso parlare con uno di voi?
Il canadese fa una panoramica sul Syndacate con lo sguardo.
Sam: Allora, abbiamo Maximillian Powell che come talento ha il rapire, marchiare e poi consegnare persone che mi somigliano, Romeo Atlas è bravissimo a fare lo stand per proiettore, Keiko boh, probabilmente farà bei pompini, mentre gli altri non so nemmeno come si chiamano. In pratica resta solo Jake King, che tra le altre cose era partito anche bene al mic stasera, quindi dai, penso proprio che interagirò con lui.
The Legendary Bastard punta lo sguardo su Jake King.
Sam: Innanzitutto di al tuo padrone che quello delle parentele è Chris, non io, riguardo alla battuta sul personaggio non so se fargliela passare visto che all'epoca era ignaro del mio coming out o se credere ai suoi poteri divinatori e accusarlo di transfobia.
Il giovane Sam fa le spallucce.
Sam: Poi, spiegami un po' Jake, in che situazione mi sarei infilato? Cioè, sono ben consapevole di essere impelagato in una rivalità con un gruppo di sfigati il cui momento topico è stato la nascita dei soprannomi Crash e Coco Bandicoot per i Drake, e che avrei potuto impiegare meglio il mio tempo già solo andando a troie con Wiz, però dai, a parole tue eh, dimmi un po' cosa vi siete inventati a questa botta.
Mr.S: Conoscendoti, adesso avrai cercato di attaccare Jake perché è quello che parlerà in mia assenza. E, prima che tu me lo chieda, riesco ad aspettare perché è lui a controllare il video. Falle vedere, Jake.
Il wresterl alza un telecomando e preme un tasto, e il video di Shepard si blocca. Lascia passare qualche istante, poi preme di nuovo, e il video riparte.
Mr.S: Ed eccomi di nuovo qui. Molto conveniente, se me lo chiedi. Mi permette di non dover ascoltare la pletora di commenti misogini e razzisti che avrai fatto e che farai.
Jake ferma il video.
JK: Confermo, li hai fatti.
Fa ripartire il video.
Mr.S: Ma non perdiamo altro tempo. Non so esattamente cosa tu possa aver detto per cercare di sminuire i miei assistiti, i miei amici, ma probabilmente qualcosa sul fatto che non siano importanti.
Shepard scuote la mano, annoiato.
Mr.S: Hai fatto la scelta sbagliata, Samantha Hart. Venendo su quel ring, oggi. O venerdì prossimo. Ti sei infilata in un match che non puoi vincere. E non contro lottatrici affermate, o rookie, ma contro gli stessi che ti prodigherai a sminuire durante Indoor War. Non posso sapere che cosa pensi esattamente, mentre lo fai, ma so che non pensi chiaramente. Perché hai fatto una decisione incauta. Fra quattordici giorni, per te, imparerai cos'è la vera forza. E non sarà una lezione semplice.
Altro sospiro per il canadese.
Sam: Ma è almeno a scelta multipla tipo Black Mirror Bandernsatch? Che so, tiro un calcio alle palle a Jake, e Shepard dice "avevo previsto che sarebbe successo, per questo l'ho evirato preventivamente", oppure sdraio Keiko, la scopo e Shepard di conseguenza si fa una sega, vi prego ditemi che è così, almeno qualcosa di divertente in questo deprimente teatrino c'è.
The Legendary Surrrogate Son Of The Legendary Legend guarda i membri del Syndacate non ricevendo risposta.
Sam: Niente eh? Beh, allora sto zitto, faccio finire Two Girls One Cup se fosse un promo di wrestling e poi eventualmente commenterò.
Mr.S: Probabilmente ora avrai fatto una brutta battuta per cercare di evitare di rispondere alla domanda.
Jake ferma il video.
JK: La battuta non era male. Raccontata male, ma la battuta era ok.
Il video viene fatto ripartire. Shepard fa spallucce, appoggiandosi meglio alla panca.
Mr.S: Ma non importa. Quello che importa è che tu impari la tua lezione. Per cui, ti chiedo gentilmente di firmare quel contratto, in caso tu non l'abbia fatto, e poi di andartene. Io, nel frattempo, mi godrò questo posto. Puoi sentire la presenza degli dei, qui.
Shepard respira profondamente, annuendo.
Mr.S: Lascio a te il resto, Jake.
Il canadese nel frattempo si sta grattando la zona inguinale, disinteressato, poi distrattamente annuisce.
Sam: Finito?
JK: No. Devi firmare, prima.
Sam: Intendevo se aveva finito di parlare il coglione, però dai, passa 'sto contratto.
The Legendary Bastard fa un passo verso il tavolo, apre la cartellina contenente il contratto e senza leggerlo lo firma.
Sam: Ok, che ho firmato? Tutti contro me simultaneamente? Gauntlet Match? Se perdo sono nel Syndacate? Se vinco Sheperd oltre al mezzo milione di dollari paga anche l'intervento di falloplastica di cui anche lui ha bisogno? Illuminatemi che tanto anche se lo avessi letto tutto, sicuro c'era qualche postilla scritta in miniatura perché Shepard è intelligenteh.
JK: Sì, dovresti davvero controllare le scritte in piccolo nei contratti.
Jake prende il contratto a sua volta e lo firma con tranquillità.
JK: Ma forse dovresti guardare anche Indoor War, ogni tanto.
King si alza in piedi, richiudendo la cartellina e mettendosela sotto braccio.
JK: Puoi stare tranquillo. Non ti succederà nulla, adesso. Abbiamo a cuore anche i tuoi interessi. Ci vediamo fra due settimane, spero tu capisca cosa hai firmato entro allora.
“Untouchable” Jake King esce dal quadrato, lasciando da solo Sam, poi si ferma, premendo ancora un pulsante sul telecomando. Il Mr. Shepard preregistrato scoppia a ridere, lasciando Sam da solo sotto la risata continua del manager. Il canadese fa le spallucce per poi estrarre il suo smHartphone.
Fatto ciò Sam smanetta per qualche istante sul dispositivo e il video sul titantron, e di conseguenza la risata di Mr. Shepard, si blocca. Sam alza le sopracciglia e regala un'occhiata furba all'inquadratura.
Sam: Ormai è tradizione, ogni volta che esce un Watch Dogs riciclo la gimmick dell'hacker.
Risatina per Sam.
Sam: Comunque, visto che sei così intelligente Shepard, sai dirmi perché Dio ci ha fatti con un solo mento?
Ovviamente il manager non risponde mentre Sam accenna un sorrisetto.
Sam: Perché non poteva fare altri-menti!
Il gelo cala nell'arena mentre il canadese clicca sul suo smHartphone e la risata di Shepard riprende a risuonare.
Sam: Sapevo che ti sarebbe piaciuta. Beh, se vedemo a Zero Hour, bella!
Detto ciò Sam esce dal quadrato e si incammina verso il backstage mentre noi, fortunatamente, andiamo in pubblicità.Up Next: John Drive
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Backstage, infermeria, ultim'ora: John Drive sta venendo medicato in seguito al suo brutale incontro con Eddie Jordan, di cui porta ancora i segni.
Il volto completamente segna dallo scontro è stato più o meno messo apposto, ma l'ex Predators sembra insofferente ai suoi colleghi e anzi continua a divincolarsi dalla loro presa.
XD: Ma smettila, idiota!
Il Doctor Death viene interrotto da... Xander Deckard.
Anche il Predatore porta i segni di quanto accaduto prima nel match, e osserva Drive con schifo. I medici cercano di farlo allontanare..
XD: Andate a nascondervi sotto la gonna di Brooks, deficienti.
Il dottor death sputa sangue sul pavimento.
JD: Che cosa diamine vuoi tu?
Xander torna a concentrarsi sull'ex tag team partner.
XD: Era davvero per questo che abbiamo fatto tutto quanto, John? Per una stupida cintura? Pensavo fossi migliore di così, e che cazzo.
Xander si passa la mano destra sulla faccia, e geme di dolore.
XD: Guarda che cosa mi hai fatto fare. Bastardo ingrato, tu dovresti baciare la terra dove cammino, e invece ti sei fissato su di una stupida cintura. Ti ho salvato, là fuori.
John guarda Deckard con odio profondo.
JD: Baciare la terra di un leccaculo ingrato? No, grazie. Ma soprattutto chi cazzo ti ha detto di intervenire nel match stasera? La mia pratica era conclusa e mi sarei potuto finalmente concentrare su di te, invece hai dovuto rompere il cazzo.
XD: Scusa se ho voluto evitare ti distruggessi con questa stupida osssssione.
Xander incrocia le braccia, e sputa per terra.
XD: L'ho fatto perché vederti sprecare tutto così, per una stupida cintura, per uno stupido ornamento di una ancora più stupida federazione, è veramente la ciliegina sulla torta delle stronzate della vita di John Drive. Ma dopotutto non dovevo aspettarmi altro no? Hai buttato via una carriera. Non sei meritevole di calcare un ring e non sei meritevole di battere Eddie Jordan.
Drive si alza dal lettino e va faccia a faccia con Xander.
JD: Tu mi ha scippato l'arbitro dal ring sul conto di tre! Hai fatto intervenire quel grassone smemorato e ti sei fatto pestare! Quindi con chi cazzo pensi di avere a che fare eh!
Il mastino urla in faccia a Deckard.
JD: Almeno ho avuto il coraggio nella vita di cercare di ottenere quello che è mio di diritto! Tu sei finito a fare il portaborse di un ciclista che pensa di essere uno psicologo. Davvero sarei il fallito qui dentro?
XD: Beh.
Xander mantiene il faccia a faccia.
XD: Sì.
TESTATA DI JOHN DRIVE A XANDER DECKARD! I MEDICI PROVANO A SEPARARE I DUE PREDATORS MA JOHN DRIVE INIZIA A MENARE ANCHE LORO E QUESTI FUGGONO SPAVENTATI! XANDER SI RIALZA E SI BUTTA SU JOHN DRIVE, PORTANDOLO A TERRA E PRENDENDOLO A PUGNI!
XD: Hai rovinato tutto, HAI ROVINATO TUTTO!
Drive risponde cercando di strozzare Deckard!
JD: Bastardo, io ti ammazzo, ti ammazzo hai capito!? LA MIA CARRIERA DIPENDEVA DA QUELLO! LA MIA CAZZO DI CARRIERA!!
Prima che la cosa possa ulteriormente degenerare però arriva la sicurezza dell'arena che cerca di separare i due, son più di venti uomini! I due ex tag team partners continuano a urlarsi bestemmie convulse e cercano di afferrarsi con le braccia, mentre gli uomini della sicurezza li trattengono e li tirano via con grande difficoltà. Su queste immagini andiamo in pubblicità!Up Next: Matt Thunder
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Torniamo dalla pausa pubblicitaria, sempre qui a Friday Night Indoor War, le luci sono tutte spente, l'intera arena è avvolta dal nero, improvvisamente sentiamo dei suoni di un temporale che si avvicina.
Concluso dal tuono finale che fa esplodere lo stage in un tripudio di pyros.
E' tempo del TWC World Heavyweight Champion, Matt Thunder.
L'electric splinter entra con il titolo sulla spalla, nonostante sia reduce da una vittoria contro Billy Mercer riappropriandosi il titolo rubato, Thunder appare più serio del solito, entra nel ring e si fa dare un microfono, la theme sfuma, i fischi del pubblico non si fermano.
MT: In questo momento dovrei essere felice, ma non ce la faccio,non in questo momento.
Thunder inizia a girare in tondo .
MT: Sto letteralmente vivendo il momento più alto della mia carriera, sono il TWC World Heavyweight Champion, partendo da zero sono diventato il re indiscusso di questa federazione e il massimo rappresentante in questo 2020. Ho fronteggiato gli avversari più ostici, tutti accomunati da un unico obbiettivo.
Il campione dei pesi massimi guarda il suo titolo e lo alza al cielo.
MT: Che sia in questi ultimi mesi come campione o anche quando ero Mr. Medal of Honor, io ero pronto per questo ruolo, avete sperato tutti nel contrario lo so, e tanti ci hanno provato a fermarmi, tra questi troviamo Billy Mercer.
Boato del pubblico per l'Ookii Oni.
MT: Ma ha fallito, esattamente come tutti quelli venuti prima di lui, si è goduto i suoi giorni in cui si è illuso di essere come me, ma ora il suo sogno è finito, perché io l'ho svegliato. Alcuni diranno che ho vinto "Col massimo dell' imbroglio".
Thunder lancia un'occhiataccia al team di commento.
MT: Sì ho rivisto il match, e fantastiche le vostre parole quando mi sono ripreso ciò che Mercer mi ha rubato, io lo vedo come un "Ripagare con la stessa moneta", e ora sono qui, ho di nuovo con me il titolo che mi appartiene e ancora una volta ho zittito i miei haters, mi spiace sfigati ma ancora una volta vi è andata male. E vi dirò di più.
Thunder indica il titantron.Longest TWC title reigns in history
1- Jack Keenan - 336 days
2- Leon Black - 266 days
3- Sigfried Jaeger - 196 days
4- Matt Thunder - 181 days
5- Andy Moon & Sanshkin - 168 days
6- Travis Miller - 162 days
7- Kevin Manson - 140 days
8- Lance Murdock - 126 days
9- Nick Carroll & Big Black Boom - 84 days
E' la classifica riaggiornata dei regni del titolo dei pesi massimi TWC.
MT: 181 giorni di dominio assoluto, rispetto all'ultima volta sono stati fatti passi da gigante, nel giro di due mesi scarsi sono ad un passo dal podio, se i miei calcoli sono esatti tra due settimane eguaglierò niente meno che Sigfried Jaeger. Ricollegandoci a quanto detto all'inizio, dovrei essere felice di tutti questi risultati, ma in questo momento non lo sono.
Matt si ferma al centro del ring.
MT: Non giriamoci troppo attorno, parliamo della Chamber Zero. Dopo aver sconfitto per l'ennesima volta Mercer, pensavo di essermi tolto un peso in vista di Zero Hour, non sono stupido come voi, sapevo che le probabilità di ritrovarmi contro 5 avversari erano altissime, e vedendo i nomi liberi per l'evento che concluderà questa annata, ho capito che dovevo fare qualcosa, ho accettato di difendere il mio titolo anche quando chi non lo meritasse, ho fatto accordi in modo che comunque girassero a mio favore, ho provato a togliermi di dosso quanta più gente possibile.
Thunder abbassa la testa.
MT: Ma a quanto pare il destino ha voluto mettermi il bastone tra le ruote ancora una volta, stavolta in grande stile. Potrebbe davvero rappresentare la fine del mio regno.
Il campione sbuffa e scuote la testa.
MT: Se pensate che sia così lasciatemi dire solo una cosa...
L'electric splinter rialza la testa e sorride.
MT: Non avete capito proprio un cazzo!
Pioggia di fischi per l'electric splinter che scoppia a ridere.
MT: E' così gente, sono mesi che mi vengono lanciate sfide impossibili, in questi 6 mesi ho fatto imprese straordinarie, ho raso al suolo qualunque cosa mi si parasse davanti, e se andiamo ad analizzare la lista di questa Chamber, cosa troviamo? Noah Benson e Billy Mercer, sconfitti nello scorso mese, un Vincent Cross totalmente immeritevole di una chance titolata, Thaurissan, immeritevole, già sconfitto e neanche capace di finire un lavoro per guadagnarsi un match contro di me, e infine Travis Miller, anche lui immeritevole, già sconfitto neanche tanto tempo fa e sopratutto senza aver fatto nulla di concreto contro di me se non per fermare Thaurissan.
Thunder si appoggia alle corde e Tenta di placare le risate.
MT: Cioè capite che Chamber è molto più simile a una barzelletta, nessuno di questi ha davvero fatto qualcosa anche solo per sembrare credibile a togliermi il mio TWC Worl Heavyweight Championship. Virgil!
Matt guarda dritto l'obbiettivo della telecamera.
MT: So che mi stai guardando, hai messo su una schiera di sfidanti talmente debole che posso anche affrontarli contemporaneamente, forse non c'è neanche bisogno di aspettare Zero Hour.
Wait....what?
MT: Di questo ne parleremo tra poco. Tutti voi invece prestate attenzione, ho un'idea.
Thunder butta via il microfono ed esce di corsa dal ring per poi rientrare spedito nel backstage. Le immagini sfumano.Up Next: Kevin Manson & Elizabeth Duval
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Le immagini ci portano nel backstage, e più precisamente nello spogliatoio dei coniugi Manson.
Kevin è seduto su una panca, lo sguardo basso, mentre Elizabeth sta osservando la puntata e prendendo degli appunti. Il silenzio viene rotto da Kevin, che sospira.
KM: Non... Non lo so.
Manson scuote la testa.
KM: Non ha senso. Non può finire così. E lui ora è arrabbiato, e non se ne rende conto, ma sta facendo una cazzata enorme.
Kevin chiude le mani a pugno.
KM: E nessuno mi ascolta, vogliono tutti fingere che vada tutto bene, e che sia una scelta legittima... Che Eddie sia pronto a perdere la TWC, no, che la TWC sia pronta a perdere Eddie...
Manson fa per riprendere, ma viene fermato da Elizabeth.
ED: Kev.
La Duval si rialza, sedendosi di fianco a lui sulla panca e guardandolo con aria a metà tra il dispiaciuto ed il severo.
ED: Finora non ho voluto intervenire, perché mi avrebbe dato fastidio se tu lo avessi fatto al posto mio. Però, così stai sbagliando tutto.
La campionessa scuote la testa.
ED: Stai continuando ad elencare un sacco di fattori esterni, ne parli come se fosse una catastrofe, ma la verità è che l'unica persona che non è pronta per questo sei tu.
Elizabeth si passa una mano tra i capelli.
ED: Senti, capisco che Eddie sia il tuo migliore amico, e che tu sia arrivato qui anche per aiutarlo. Davvero. Ma, se continui a comportarti così, gli metti solo i bastoni tra le ruote. Non stai più aiutando lui, stai aiutando soltanto te stesso. Mi rendo conto che sia un discorso duro, ma è così.
La Duval sospira.
ED: Non devi per forza condividere la sua scelta, né devi fare finta che ti faccia piacere. Ma, alla fine dei giochi, è la sua carriera. La sua vita. Se ti comporti così, non fai nient'altro che rendergli ancora più stressante una decisione già difficile. Una decisione che tu in passato hai potuto prendere liberamente, ma che ora vuoi precludergli. E lo so che continui a ripetere che nel suo caso sarà definitivo, e che non tornerà... Ma, in definitiva, se non tornerà è perché avrà trovato una vita più felice dall'altra parte. Così come è stato per te, quando ti sei preso una pausa.
La campionessa si rimette in piedi.
ED: Non puoi pretendere che lui ti ascolti, se tu per primo ignori qualsiasi cosa ti dica. Ormai, non sono nemmeno più dei tentativi di convincerlo a rimanere. Sembra quasi che tu lo stia pregando, o che stia cercando di muoverlo a pietà.
Elizabeth rimane in silenzio per qualche secondo.
ED: Sembra quasi che tu stia tornando quello di una volta. Impulsivo, emotivo, troppo... Coinvolto per riuscire ad osservare le proprie azioni in maniera più distaccata ed analitica. E non è per questo che sei tornato qui, Kev. Non è questo il modo in cui ti vuoi comportare con Eddie, ed in fondo lo sai.
La Duval rimane in silenzio per qualche ulteriore secondo, poi si avvicina alla porta.
ED: Vado a fare due passi, ho bisogno di prendere un po' d'aria. Tu riflettici. Per favore.
Elizabeth apre la porta e si avvia, scomparendo dall'inquadratura. Kevin Manson rimane seduto, con lo sguardo basso, come lo abbiamo trovato all'inizio. Le immagini sfumano.Up Next: Becky Deckard
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Risuona la theme song di Becky Deckard! Ecco che, tra i fischi della Little Caesars Arena di Detroit, Michigan, fa il suo ingresso la Queen Bee della Total Wrestling Corporation.
La ragazza si guarda intorno mentre fa il suo ingresso dal backstage, il pubblico la fischia: due settimane fa ha aggredito Viola Vixen alle spalle, dopo averla già aggredita un mese prima, e questo non le porta certamente i favori della folla. La ragazza scuote il capo con vigore e si avvia verso il quadrato, a passo svelto. Becky si fa passare un microfono da un addetto a bordo ring, quindi sale sul quadrato e si porta al centro di esso. I fischi del pubblico sono ancora numerosi. Becky sospira.
BM: Non mi sorprende mi fischiate, dopotutto per qualche strano motivo Viola riesce a farsi volere bene da voi.
Il pubblico intona il nome della Vixen, e Becky scuote il capo.
BM: Lo capisco, sapete? Viola è una fica. Col suo talento in ring, la sua aria indistruttibile, le sue certezze...
Becky passeggia per il ring.
BM: La sua bravura nel mancare di rispetto alle altre persone e andarsene senza conseguenze perché ehi, è fatta così.
Sospiro. Il pubblico rumoreggia.
BM: Becky Deckard non è "le altre persone". Ho già detto a Viola perché l'ho attaccata: perché mi ha mancato di rispetto. E mi ha mancato di rispetto ancora di più due settimane fa, quando ha comunque esatto che mi scusassi con lei. Nonostante avessi accettato di mettere il mio corpo a rischio in un incontro fondamentalmente inutile, perché sapevo che nulla l'avrebbe fatta cambiare idea, se non che le chiedessi scusa per aver fatto la cattiva.
Becky si appoggia alle corde con la mano libera.
BM: Stronzate.
Il pubblico rumoreggia.
BM: Io non ho intenzione di scusarmi per qualcosa che ho fatto perché sentivo di dover lasciare il segno. E così ho fatto quello che andava fatto: ho lasciato il mio segno sul collo di Viola Vixen. E se Viola non ha intenzione di darmi un incontro perché non sto alle sue regole allora mi troverò qualcun altro con cui scontrarmi e la finirò lì. Non ho intenzione di continuare questi giochetti inutili con una bimba viziata che ha voluto condurre il gioco nonostante la mia gentilezza nei suoi confronti. Io ho bisogno di quell'incontro. Se lei non ne sente il bisogno, allora può pure andare a farsi fottere.
Come As You Are risuona in arena, applaudita dal pubblico.
E anche Viola Vixen viene accolta positivamente dal pubblico. La Hottest Thing in Pro Wrestling indossa una maglietta bianca degli Watchmen e dei jeans attillati grigi, una camicia di flanella bianca legata in vita e un paio di occhiali da sole a goccia con le lenti verdi al viso. Viola sorride dolcemente alla telecamera, facendo l'occhiolino. Poi si dirige verso il ring, dando il cinque a tutti quelli che glielo chiedono. Poi si dirige verso il lato a favore di telecamera, arrampicandosi sull'apron ed eseguendo la taunt degli Watchmen. Il pubblico reagisce positivamente, imitandola. La Vixen entra sul quadrato, saltando oltre la terza corda, per poi recuperare un microfono che le viene passato da un addetto. Viola osserva un istante Becky, il sopracciglio destro alzato.
VV: Voglio darti un consiglio. Se qualcuno ti chiederà mai di definire i tuoi punti di forza, dì pure che il principale è che sei estremamente fortunata.
La Toxic Goddess annuisce.
VV: Sono particolarmente felice, in questo periodo, senza un particolare motivo. Per cui, invece che essere qui per prenderti a calci fino a farti tornare nel backstage, sono qui con scopo pacifico. Sono rilassata e tranquilla. Per due volte mi hai attaccato, e per due volte non ho risposto. Più pacifica di così è difficile.
Viola fa qualche passo avanti e indietro.
VV: E non è finita qui. Invece che prenderti a calci, ti darò anche il match che tanto vuoi. A Zero Hour avrai il piacere di affrontarmi. Il match più importante della tua carriera, a soli due mesi dal tuo debutto. Non è male. E sai cosa? Sono ancora aperta a ricevere delle scuse. Scusati e avrai il mio rispetto. Fino ad allora.
Viola colpisce con un pugno sulla bocca Becky, mandandola a terra.
VV: È tempo che tu impari cosa succede a chi fa del male e pensa di rimanere impunito.
Becky, fissandola da lì, rimane un attimo spiazzata. Poi sorride, e inizia anche a ridere. La Queen Bee annuisce, e si rimette in piedi lentamente.
BM: Sono... Sono perfettamente d'accordo con te, sai?!
Becky punta la mano sinistra verso la Hottest Thing In Pro Wrestling, mentre arriccia il naso.
BM: Sai, potrei fare la capricciosa adesso: potrei chiederti perché dovrei accontentarti e darti il match ora che mi hai tirato un pugno, e potremmo stare qui ad insultarci.
Becky sospira, abbassando la mano e passandosela sul naso, sorridendo ancora. Quindi fissa la rivale.
BM: Ma non me ne frega un cazzo di tutto questo. Mi hai dato un pugno, stronza, e ora mi voglio vendicare. Io voglio il match con te a Zero Hour, Viola Vixen. Quindi... accetto la tua proposta.
Il pubblico rumoreggia! Ci sarà Viola Vixen vs Becky Deckard a Zero Hour! La Queen Bee alza la mano sinistra.
BM: E decido io la stipulazione.
Becky si avvicina a Viola.
BM: Steel Cage.
BOATO DEL PUBBLICO!
BM: Non ho intenzione di scappare. Se viene fuori che sei totalmente in un'altra categoria rispetto alla sottoscritta non mi importa: io non fuggo, Viola Vixen. Io lotto. Sempre e comunque.
VV: Molto bene. Allora ti sbatterò contro quella gabbia. Ancora e ancora. Ancora e ancora. Ancora e ancora.
Il pubblico inizia a cantare Again And Again e Viola sorride, annuendo e lasciandoli continuare per un po’.
VV: E poi ti batterò, al centro di questo ring, senza appello. Dopo di che mi siederò al centro di questo ring, mi prenderò le tue scuse, e me ne andrò soddisfatta.
Becky annuisce con vigore.
BM: Bene, bene!
Fissa Viola, andando faccia a faccia.
BM: Ti prometto che farò lo stesso.
VV: Un’ultima cosa.
Viola colpisce con un secondo pugno Becky, mandandola a terra di nuovo.
VV: Non provare mai più ad attaccarmi, o non sarò così gentile.
La Vixen lascia cadere il microfono ed esce dal ring, lasciando la Deckard da sola. Becky sorride al centro del ring, e si porta il microfono alla bocca.
BM: VIOLA!
La Vixen, sulla rampa, si gira verso Becky.
BM: Se a Zero Hour provi a essere gentile mi incazzo sul serio.
La Queen Bee si mette in ginocchio.
BM: E ti prometto che ti farò passare i minuti più belli del tuo 2020, stronza!
Viola arriccia il naso e si avvia nel backstage, mentre la theme di Becky Deckard risuona nell'arena. La Queen Bee si mette le mani sulla ginocchia, lo sguardo fisso sulla schiena della rivale, e si lecca le labbra sorridendo. Le immagini staccano.Up Next: Xander Deckard
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Backstage. Ci troviamo nei corridoi della Little Caesars Arena, e vediamo Xander Deckard, che porta i segni della rissa con John Drive di poco fa.
Xander guarda nel vuoto, seduto si di un cassonetto, quand'ecco che si sente un rumore di passi.
Sono sua sorella Becky, che porta i segni dei pugni subiti da Viola Vixen, che sta seguendo Noah Benson e Vincent Cross.
VC: Ehi, abbiamo visto.
Xander non risponde.
NB: E ora?
Becky rimane a braccia conserte, in silenzio, e si appoggia al muro mentre suo fratello si mette in piedi.
XD: E ora i nodi vengono al pettine.
BD: Non farlo.
Xander guarda la sorella.
XD: Sai che devo.
Becky guarda per terra.
BD: Non voglio che tu perda un amico.
XD: Sembra che lo abbia già perso.
VC: Sai che non è vero.
XD: Non adesso, Vincent.
Xander poggia la mano sinistra al muro, e sbuffa.
XD: Io volevo, voglio, il bene di John Drive. Il bene di quel grosso, grasso, inutile figlio di puttana ingrato bastardo e senza alcuna dignit-
NB: Penso che il concetto sia chiaro, X.
XD: Magari fosse così semplice.
Xander si volta verso i tre.
XD: Voglio che siate testimoni di una cosa: è stata una volontà mia. Tutto quello che sta per succedere succederà perché l'ho voluto io.
Becky accenna uno sguardo al fratello.
BD: Sei sicuro di volerlo?
XD: Stiamo per scoprirlo.
Xander si avvia per il corridoio, fino a una porta ove bussa. La porta viene aperta.
Virgil Brown Jr. osserva Xander, con aria mesta.
VB: Credo di sapere perché sei qui.
XD: Non mi fermi, la prego.
Virgil annuisce, greve.
VB: Entra e parliamone, dai.
Xander annuisce ed entra nell'ufficio, lanciando un'ultima occhiata a Cross, Noah e Becky. I tre sembrano preoccupati. Pubblicità.Up Next: Alice Angel
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Bentornati a Indoor War, live! I can't feel you now, I'm in love with the rythm-rythm-rythm
Boato del pubblico, mentre fa il suo ingresso Alice Angel! La giovane fa un piccolo sorriso sullo stage. È vestita con una salopette a gonna color pesca sopra un maglioncino arancione scuro e calze color pesca che le arrivano fino a poco sotto le ginocchia. In testa porta un berretto a fantasia mimetica arancione, con una spilletta che raffigura la bandiera della comunità transgender. Alice si avvicina alla telecamera più vicina, indica la spilla e poi si batte un pugno sul petto, sorridente, fatto ciò percorre la rampa e raggiunge il ring, dove un addetto le passa un microfono.
AA: Buonasera.
La voce della giovane è pacata e gentile come al solito, ma non particolarmente entusiasta. La Angel abbassa lo sguardo, e si arrotola una ciocca dei lunghi capelli rossi intorno all'indice libero.
AA: Io... io non mi sentivo molto di uscire a parlare stasera, a dir la verità. Non è una delle mie giornate o... settimane migliori, questa.
Pausa.
AA: Ma sarebbe stato egoista. C'è qualcosa che ho promesso di fare, stasera, ed è parlare alla nostra campionessa. Elizabeth.
Alice si volta verso lo stage.
AA: Sono il membro attivo più longevo di questa divisione. Io ho visto passare tutte. E quando sono stata al tuo posto, con il titolo alla vita, avevo fatto una promessa ad Elektra Kellis prima di farla ritirare.
La Protector Of Light chiude gli occhi.
AA: Sarei stata una campionessa responsabile. Non avrei permesso che la divisione diventasse tossica, che altre ragazze fossero costrette al ritiro giovani come lei. Che fosse un luogo sicuro. Dopo due anni, non credo di essere ancora riuscita davvero a rispettare quella promessa. E non starò qui a giustificarmi, a parlare di Beverly o di me. Beverly non c'è più. Io sto relativamente bene. Non c'è nessun motivo per cui io non debba cercare di onorare quella promessa, oggi.
La Angel annuisce.
AA: Voglio ricominciare da qui.
Reazione mista, con una buona prevalenza di fischi, del pubblico all'attacco di Neo-Aspect, mentre sul titantron compare l'immagine di una rosa rossa.
Elizabeth Duval si presenta sullo stage, indossando una maglietta senza maniche di colore nero con la scritta Poisonous Rose in viola sotto una felpa con il logo delle Roselia sul retro. Alza al cielo il TWC World Women's Championship.
La Duval annuisce, posizionando la cintura sulla propria spalla, dopodiché percorre la rampa con passo lento, un microfono già in mano. Sale sul quadrato, passando dalle scalette, per poi posizionarsi di fronte alla Angel. L'espressione è indecifrabile.
ED: Ricominciare da qui.
Elizabeth annuisce, rimanendo in silenzio.
ED: Poco fa hai parlato di aver promesso di creare una divisione sicura, ma di non esserci ancora riuscita. Il che implica che questo sia un passo che ancora dovrà essere compiuto, dalla TWC.
La Duval si indica con l'indice del braccio libero.
ED: Eppure, una divisione sicura la hai davanti, e sono io a guidarla.
Reazione perlopiù negativa per Elizabeth, che riprende il suo discorso.
ED: So che, tra i dirigenti, non sono sempre stata un nome popolare. C'è chi nemmeno mi voleva qui, perché non avrei portato nulla sul piatto in un ring di wrestling. Niente muscoli, niente atletismo, niente spericolatezza. E non si tratta solo di non essere una macchina da highlight per il canale YouTube, ma di un rischio di infortunio nettamente maggiore, con tutte le grane per la federazione che ne conseguono.
Elizabeth ridacchia, scuotendo la testa.
ED: Ma no, non nella mia divisione. Ho dimostrato a quei porci in cravatta dove qualcuno come me può arrivare, ed ho creato una divisione che accolga tutti. Ho dimostrato che è possibile arrivare in cima alla montagna con uno stile sicuro, per sé e per gli altri, senza dover cadere sul collo per mantenere alta l'attenzione del pubblico. Non ho mai chiesto una singola volta un incontro senza squalifiche, perché sul mio ring non c'è spazio per queste accozzaglie di violenza cieca.
La Duval annuisce, poi alza l'indice della mano libera al cielo.
ED: Ho anche creato una divisione in cui nessuno dovesse sentirsi più giudicato! Ho accettato di diventare il capro espiatorio, di uscire qui fuori e ricevere un sacco di fischi che non mi merito, e tutto questo per tirare fuori il meglio dalle persone che ho intorno. Ho mostrato a tutti gli scettici il valore di Roxie Vektor come lottatrice. Ho fatto tornare in TWC un nome storico come Jane Murphy, che ha persino deciso di rimanere fino ad ora. Ho accettato di essere vista come la cattiva ragazza contro Ayumi Haibara, per tirare fuori la grinta che non stava riuscendo ad esprimere. E ho dato una occasione a chiunque, anche a chi ne aveva già una assicurata, come te. A Nemesis!V mi sarei potuta fare contare fuori, o squalificare, ma non l'ho fatto.
Elizabeth osserva per qualche secondo la Angel.
ED: Non è una gara, ovviamente, ma vorrei che il mio lavoro fosse riconosciuto. Sono stufa di essere trattata più o meno sottilmente come un pericolo pubblico, sulla base del... Niente. Ma, come hai detto tu, oggi è un nuovo inizio, e sarei felice di continuare a rendere la TWC un luogo più sicuro. Insieme a te, anche, perché no.
La Duval annuisce.
ED: Quindi, ci ho pensato, e ci ho pensato, e vorrei che tu facessi la cosa più giusta.
Elizabeth prende una pausa.
ED: Denise merita un Singles Match pulito per il titolo TWC. Non può continuare ad essere lei a tenere a bada Jane Murphy. Quindi, dovresti uscire dal match e dare una mano a risolvere il problema.
Boato del pubblico, che fischia le parole di Elizabeth.
ED: Sai che non si merita una opportunità titolata, ed in questo momento non te la meriti neanche tu. Denise aveva una title shot per un Singles Match, pulito, senza interferenze. Non è giusto che debba bruciarsela in un Fatal Four Way. Quindi, voglio che tu convinca Brown a farvi uscire dal match, e magari lottare tra di voi a Zero Hour.
Alice fa una smorfia.
AA: Lo capisco. Ma credo che non risolverebbe niente, temo.
La Angel scuote la testa.
AA: Pensaci. Ammetti che io batta Jane. Cosa le vieta di ripetere ciò che ha già fatto nel vostro ultimo match? Vuoi che la metta talmente K.O da non interferire? Non è un buon piano, mi dispiace.
La Protector stringe le labbra.
AA: Non penso sia particolarmente nascosto il fatto che sia io che Denise siamo in quel match per fare in modo che proceda tranquillo. E dopotutto, nessuna delle mie shot è stata regalata. Il nostro match di Nemesis è finito in modo controverso tanto quanto quello con Denise. E l'avevo vinta, quell'occasione, esattamente come questo anello.
Alice si aggiusta il cappellino.
AA: La cosa giusta da fare sarebbe dare al pubblico un bell'incontro sportivo, a mio avviso. E il problema non sei tu. E probabilmente nemmeno Jane. Ma la situazione che si è creata fra voi è innegabilmente pericolosa. Non ha niente a che vedere con il tuo regno in particolare, ma è così.
La giovane fa un passo verso la campionessa, alzando una mano conciliante.
AA: Ma se potessimo essere sicure della tua collaborazione, allora sarebbe molto meno un problema. Potremmo mettere in piedi un match molto migliore del 4-Way di Nemesis dell'anno scorso. Uno che non finisca in massacro.
Elizabeth Duval sospira, scuotendo la testa.
ED: Non è questo il punto.
La campionessa ridacchia, amara.
ED: E paragonare il finale del nostro incontro con quello del match tra me e Denise è una presa per il culo bella e buona, e lo sai.
Elizabeth scuote la testa.
ED: Nessuno vuole che tu infortuni Jane Murphy, ma dovresti smetterla di lasciare il problema agli altri mentre cerchi di strapparmi il titolo. Dovresti provare a farla ragionare, e prepararti ad intervenire se lei dovesse rovinare il nostro match.
La Duval allarga le braccia.
ED: Non esiste che tu abbia tre occasioni mentre la migliore sfidante qui dentro debba accontentarsi di un Fatal Four Way, in cui tra l'altro sarà caricata di pressioni perché si occupi di mantenere l'ordine. Non esiste.
La voce della Duval si fa più dura.
ED: Quindi, e lo ripeto, fai la cosa giusta. Dalle il suo singolo pulito e sportivo. Poi, avrai il tuo. Se dovessi essere io a perdere, mi assicurerò personalmente che l'incontro tra te e Denise fili liscio, come tu avresti dovuto fare ad Indoor War.
AA: Mi sono preso un calcio in testa da Jane per voi, grazie tante.
La risposta di Alice è secca.
AA: Le mie occasioni le ho vinte. E le ho sudate stando qui dal giorno uno, prima ancora di Jane. Denise è a due, e sicuramente ne avrà una terza a sua volta se non dovesse uscire lei vincitrice da Zero Hour, qualsiasi sia il risultato. Auto-sabotarmi per Jane non è la cosa giusta da fare, è la cosa stupida. E magari non sarai d'accordo, ma lo so perché ho visto un po' più di te qui in TWC. Se Jane avesse voluto ragionare, l'avrebbe già fatto. Ci ho già parlato, più volte. E l'unica cosa che ne ha tratto è che io e Denise siamo troppo gentili e carine con te. Questo è il livello a cui ti odia.
La Angel scuote la testa.
AA: Denise è una delle mie migliori amiche nel backstage, e anche lei è d'accordo. Siamo in quel match per un motivo, oltre al fatto che, al contrario di Jane, nessuna di noi due è stata battuta regolarmente. Ed è lo stesso per la quale ti ho chiamato qui, cioè rendere più sicuro questo posto. Se sei la campionessa responsabile che dici di essere, e voglio crederti, stringimi la mano. Posso prometterti di non sfruttare il mio Medal Of Honor durante i due giorni di Zero Hour, se ti può rendere più tranquilla.
Alice tende la mano ad Elizabeth, e la guarda negli occhi.
AA: Rifletti. Non ti sto attaccando. Sai che ho ragione.
Elizabeth Duval rimane immobile per qualche secondo... E stringe la mano di Alice Angel! Boato del pubblico! La campionessa, con l'altra mano, avvicina il microfono alla bocca.
ED: No. Non hai ragione. Stai soltanto difendendo i tuoi interessi.
La campionessa fa una smorfia.
ED: Ed io farò lo stesso. Sarà questo, il nostro punto d'incontro. Fare ciò che serve a noi stesse, muovendoci nei limiti della nostra morale.
Alice scuote la testa, mollando la presa.
AA: Sei stata trattata in modo terribile, da tutti noi. Non ti biasimo per pensarla così. Ma ti dimostrerò che ti sbagli. Sai cosa sarebbe un mio interesse? Lanciare via il microfono, decapitarti senza preavviso con l'Half Light e incassare. Titolo vinto, interesse compiuto, tutti felici, giusto? No.
La Protector Of Light chiude gli occhi.
AA: Mi voglio fidare di te, Elizabeth. Dici di essere già tutto quello che ti chiedevo, una leader responsabile per la divisione.
Alice li riapre, lo sguardo della Angel sembra voler trapassare la Duval.
AA: Dunque falla te, la cosa giusta.
Detto ciò, Alice butta via il microfono e sorpassa Elizabeth, mentre "Beautiful Oblivion" risuona di nuovo nell'arena.Up Next: John Drive
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Torniamo nel backstage di Indoor War dopo la pubblicità. Le telecamere mostrano un John Drive ancora più provato dopo questo inizio di puntata davvero difficile per lui. L'ex Predators cammina, dovremmo dire arranca, nei corridoi dell'arena, probabilmente in cerca del suo camerino.
Il mastino è sembra davvero in difficoltà, dopo l'attacco alle spalle di Xander Deckard, le sue condizioni sono peggiorate, ma come al solito ha ben deciso di non farsi controllare da nessun dottore. Sul suo cammino, però, John Drive si trova qualcuno.
JD: Spostati se non vuoi passare un brutto quarto d'ora anche tu.
Randy White compare nell'inquadratura, le braccia conserte, di fronte a John Drive. Scuote la testa, accennando un sorriso.
RW: Non c'è bisogno di fare il duro, sai? Anche io ho perso, e il fastidio di aver lasciato a qualcuno come Gregory Montoia la finale del Golden Hour dopo due settimane non è sceso nemmeno un po'. Però... Però bisogna accettare queste sconfitte, quindi tanto vale sorridere, consolarsi a vicenda con il proprio tag team partner eeeeeeeeeeeeeee non ne hai più uno.
White sospira.
RW: Che palle, volevo affrontarvi. Da singolo non c'è gusto, la tua prestazione di poco fa mi è bastata, Doc.
Drive sbuffa guardando il ragazzino.
JD: Quale? Quella buffonata in cui è intervenuto il ciccio e il pelato? Fidati, non hai visto veramente niente delle mie capacità in ring.
Il dottore guarda affondo Randy White.
JD: Sei nettamente uguale a lui, non c'è che dire.
White spalanca la bocca, sturandosi un orecchio con il mignolo.
RW: No, scusami, credo di non aver sentito bene.
Randy ridacchia.
RW: Amico mio, non credo che ci sia una persona al mondo uguale al sottoscritto, per svariate ragioni. Sul serio, persino il tizio che vuole essere il mio alter-ego è totalmeeeente diverso da me! Tipo, giorno e notte!
L'Asso di Cuori si ferma.
RW: Aspetta, era mica per quello che si chiamava così? Liz me lo aveva pure spiegato, una volta.
White fa spallucce, poi fa un passo verso il Doctor Death.
RW: Ma sono comunque una persona molto curiosa, e non particolarmente brava a leggere tra le righe. Dimmi di più, timidone.
Drive si spazientisce e alza un braccio, ma il dolore alla schiena lo blocca.
JD: Dannazione!
Urlo a pieni polmoni, calma e gesso riacquisiti.
JD: Certo sei la persona più stramba di questo mondo e lo riconosco. Ma qualche anno fa un ragazzino sfrontato come te si è presentato nella mia palestra, diceva di essere mandando da un vecchio amico, si è allenato con me e mi ha mostrato una maschera, molto simile a quella che hai con te da un paio di mesi.
Il doctor death sorride.
JD: La descrizione ti torna? Capisco perché ti ha lasciato quello stramaledetto cimelio, per lui significava molto più di una dinastia. Ricordatelo quando e se mai la indosserai.
White alza un sopracciglio.
RW: Mi hai appena quasi-dato un consiglio? Il Natale rende davvero tutti più buoni.
Randy fa spallucce, sorridendo.
RW: Beh, che si fa? Io a Zero Hour sono occupato, ma stasera sono libero. Vuoi farti un secondo giro con me?
John Drive inizia a sviluppare tutti i tic esistenti su questo pianeta.
JD: Vattene via prima che ti faccia rimangiare quelle parole. Giuro che non sto scherzando, non ho tempo da spendere con gli imbecilli come te.
L'espressione sul volto di Randy cambia.
RW: Ma perché mi volete tutti menare, quando provo a fare conversazione?
Randy sospira, ma neanche ora smette di sorridere.
RW: Quindi finisce così? Io per la mia strada e tu per la tua? Sai, di recente ho fatto questo match sulla body positivity, e pensavo ti potes-
Drive molla un pugno in faccia a White e lo stende.
JD: Ti avevo avvertito.
Il dottor death tutto incazzato se ne va, lasciando Randy White lì a terra. Il Trickster rimane con le braccia larghe ed un rivolo di sangue che esce dal naso, lamentandosi debolmente.
RW: Roxieeeeee... Fagli il culo... Vendica il mio onore...
Su queste immagini, spot per noi.Up Next: Virgil Brown Jr.
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La regia ci mostra gli interni di un ufficio
Troviamo Virgil Brown seduto sulla sua poltrona di fronte alla scrivania, la porta si apre.
VB: Bene, mi è stato detto che avevi una proposta particolare per questa sera e che volevi vedermi.
L'inquadratura si sposta e troviamo il campione dei persi massimi TWC Matt Thunder seduto anche lui al lato opposto, l'electric splinter annuisce alle parole del GM.
VB: Prego allora, esponi la tua idea.
Thunder appoggia il titolo sulla scrivania.
MT: Quanto ancora vuoi mandare questa guerra Virgil.
Il General Manager sospira.
MT: Cosa c'è, la cosa ti infastidisce? Beh è anche colpa tua, sei tu quello che ha deciso di sancire il match, sei stato tu a mettere nel mezzo gente che dovrebbe stare in fondo alla lista, ma tu no, tu continui ancora non accettare che quel titolo che hai davanti a te ora è di mia proprietà, quindi prendiamo quanta più gente possibile e ficchiamoli tutti nella Chamber Zero.
VB: Sarà anche vero, ma non hai fatto nulla per non attirare l'attenzione su di te, con Noah Benson e Vincent Cross è stato un continuo buttare benzina sul fuoco, per quanto riguarda Billy Mercer penso che chiunque giudicherebbe...indecoroso, il modo in cui ti sei ripreso il titolo, con Thaurissan non hai scusanti, hai letteralmente fatto tutto da solo, per non parlare di Miller, lo sanno tutti che lui ti tiene nel mirino da mesi aspettando l'occasione giusta per colpire e non hai mai fatto nulla per fermarlo.
Matt scuote la testa.
MT: Classiche argomentazioni da due soldi, ormai il danno è fatto, ma non ho intenzione di arrivare a Zero Hour senza aver detto l'ultima parola ad ogni singolo sfidante.
Momento di silenzio, Brown aggrotta le sopracciglia e fa cenno di continuare il discorso.
MT: Ora sono tutti accomunati dal fatto che vogliono farmi fuori, ma ammesso che ci riescono, cosa succederà dopo? Fine del match e vissero tutti felici e contenti? NO, inizieranno a scannarsi a vicenda, ma questo passaggio sembra che non l'abbiano ancora tenuto a mente, e voglio rimediare stasera. Qui c'è l'idea.
Thunder si sbilancia all'indietro e si figura davanti a se una frase.
MT: Six-man Battle Royal. Con in palio gli ingressi nella Chamber, il primo eliminato sarà il primo a entrare, così via fino al vincitore, voglio far capire che non è solo di me che si devono preoccupare.
Virgil rimane spiazzato, osserva il vuoto per qualche secondo...e annuisce.
VB: Va bene Thunder, mi hai convinto, avrai il match.
Thunder sfrega le mani, si alza dalla poltrona e riprende la cintura, fa per andarsene dall'ufficio ma Virgil lo ferma.
VB: Thunder solo una domanda, ok che stiamo parlando di un tutti contro tutti, ma sei consapevole che sei sempre tu il bersaglio grosso vero?
Matt squadra il GM.
MT: So badare a me stesso.
Thunder lascia l'ufficio, Virgil prende il telefono e chiama qualcuno.
VB: Chiama tutti gli sfidanti al titolo dei pesi massimi, stasera abbiamo un Main event molto interessante.
Le immagini sfumano.Up Next: Benjamin Walker
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La Theme di Benjamin Walker suona per tutta l’arena ma il cacciatore è già al centro del ring, diretto al punto Ben si porta il microfono alla bocca
BW: Sono annoiato, la TWC doveva essere l’occasione per combattere i migliori eppure non vedo nulla di che, solo idioti che combattono come galline per un titolo e schede di domino cedevoli al primo strascico di vento. Non mi piace perdere tempo quindi do un’altra occasione a chi vuole di presentarsi su questo ring per affrontarmi, non...
Il discorso del Cacciatore viene interrotto da alcuni rumori provenienti dallo stage.
È COSMIC TAKUYA! L'enigmatico wrestler cosmico si presenta sullo stage con sguardo furente ed alcuni membri della security intenti a provare a fermarlo, senza grande successo. Walker rimane ad osservare l'asiatico (?) mentre questi prova a raggiungerlo sul ring, salvo venir bloccato sul posto dai membri dello staff TWC. Takuya prova a liberarsi ed avanzare ma sembra momentaneamente bloccato, ed il Cacciatore ne approfitta per uscire dal ring ed avvicinarglisi. Dopo aver squadrato per qualche secondo il wrestler da lui sconfitto poche settimane fa, Benjamin riporta il microfono alla bocca.
BM: NON OSARE! TI HO GIÀ UMILIATO! NON OSARE VENIRE QUI ANCORA!
Takuya rimane ad osservare il Cacciatore durante il discorso, la sua unica risposta sono delle urla furibonde senza contenuto. Walker osserva il wrestler dai capelli bicolore mentre prova a liberarsi per aggredirlo, poi rialza il microfono... E lo lascia cadere per terra. Walker scatta in avanti, in direzione di Takuya... BICYCLE KNEE STRIKE!
Abbiamo già visto Walker risultare estremamente efficace con questo colpo durante il suo match di debutto... MA TAKUYA RIMANE IN PIEDI! Dopo qualche istante di dolore, il wrestler del Cosmo si scrolla di dosso il colpo ed ora sembra più determinato che mai a liberarsi. L'asiatico (?) riesce a liberarsi da un paio di membri dello staff spingendoli via, mentre Walker lo osserva sorpreso... E SI LANCIA A SUA VOLTA AD ATTACCARE LA SECURITY! I due nel giro di pochi secondi riescono a liberare Takuya, rimanendo da soli sulla rampa, faccia a faccia...
E cominciano a scambiarsi violenti colpi diretti al volto! I due continuano la rispettiva scarica di pugni per svariati secondi, fino a quando Takuya non riesce a prendere il sopravvento ed a fermare l'offensiva avversaria quanto basta per caricare un colpo... Elbow Smash diretto al volto! Il Cacciatore sembra per la prima volta in difficoltà sotto i colpi di Takuya, ma questi non sembra ancora avere finito. Dopo essersi assicurato una Headlock sull'avversario, l'asiatico (?) comincia a trascinare Benjamin su per la rampa, colpendolo occasionalmente per impedire una controffensiva. Una volta sullo stage, Walker riesce a liberarsi e connette con un calcio diretto al volto che sembra fermare momentaneamente l'avversario. Takuya barcolla verso l'entrata alla gorilla position e viene raggiunto dal texano... No! Il vantaggio viene ribaltato ancora una volta da Takuya con una ginocchiata allo stomaco, per poi afferrare la testa del rivale e scomparire con lui dietro le quinte. Su queste immagini noi andiamo in pubblicità, Stay Tuned!Up Next: Eddie Jordan
Edited by ElbanoRattoSerpente - 5/12/2020, 21:30.