TWC - Friday Night Indoor War #116

Coliseo de Puerto Rico, San Juan, Puerto Rico

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    Benvenuti al Coliseo de Puerto Rico qui a San Juan, amici e amiche che guardano la Total Wrestling Corporation! Questo episodio di TWC Friday Night Indoor War targato numero 116 deve ancora iniziare, e sarà l'ultima puntata di questa scoppiettante Road To Nemesis !V. E attenzione, ecco che da lontano arriva un gruppo... di motociclisti!



    Il gruppo di quattro moto e cinque uomini, uno dei quali ben aggrappato al seggiolino della propria moto, vestito di giacche di pelle e jeans fatta eccezione per uno di loro vestito con pantaloni sportivi lunghi e una giacchetta azzurra, raggiunge il parcheggio dell'arena, dove procede a sistemare le proprie moto, in un parcheggio con cartello accanto che indica "CBO Parking Spot". Il gruppo di uomini vestiti di giacche di pelle, bloccate le proprie moto con catenacci, si leva i caschi.

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    Vincent Cross, Spoony, Ben Roberts e Street Dog Raymond! I Common Biker Outcasts sono arrivati a Indoor War. E anche il ragazzo che viaggiava con loro si leva il casco.

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    Noah Benson! The Catalyst poggia il casco sulla propria moto, sorridendo all'indirizzo di Cross e soci.

    NB: Mi mancava tutto questo, vi devo dire.

    BR: Quale onore, giovane. Diciamo che siamo una compagnia molto migliore di Mannix e soci.

    SPN: Infinitamente più di successo con le donne, anche.

    BR: Zitto tu. O chiamo Cosmic Takuya.

    Spoony fa marameo a Ben, mentre Cross si avvicina a Noah.

    VC: Sicuro di non avere bisogno di aiuto?

    NB: No, me la posso cavare da solo. È solo una tipa. O un tipo. Difficile dire.

    VC: Rimane un lottatore che è stato capace di metterti in difficoltà. Non sottovalutare questa cosa.

    NB: Ho un anno di carriera alle spalle qui dentro, posso cavarmela da solo ormai.

    VC: QUASI un anno di carriera alle spalle qui dentro, ragazzo. Quel "Quasi" fa tutta la differenza del mondo.

    NB: Ancora per poco, tranquillo. Matt Thunder presto sentirà parlare del sottoscritto.

    VC: Lo spero per te, davvero.

    Noah e Cross si scambiano un Fist Bump.

    NB: Ci vediamo a fine serata. Prendi a calci in culo Thaurissan anche per me.

    VC: Sarà fatto.

    Noah si allontana, osservato da Cross e soci. Raymond si avvicina a Cross.

    SDR: Quel ragazzo mi preoccupa un po'.

    VC: Preoccupa anche me.

    SDR: Troppo e subito è qualcosa di cui sono stato vittima anche io. Non finisce mai bene.

    VC: Possiamo solo stargli vicino adesso. Siamo già stati una cattiva influenza per troppo, troppo tempo.

    SDR: Speriamo non ne trovi altre...

    VC: Se accadrà, mi assicurerò di prenderla a calci in culo.

    Raymond dà una pacca sulla spalla di Cross.

    SDR: Questo è il Vincent Cross che conosco!

    Cross sorride, voltandosi verso il proprio gruppo.

    VC: Cosa vi dicevo, signori? Siamo tornati.

    Il gruppo si incammina verso l'entrata.

    VC: Facciamolo vedere anche a San Juan.

    Le immagini staccano... E parte il countdown per TWF Friday Night Indoor War, episodio numero 116, LIVE qui a San Juan! Rimane seduti, è uno spettacolo da non perdere! 10... 9... 8... 7... 6... 5... 4... 3... 2... 1...





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    And now, from the Coliseo de Puerto Rico, San Juan, Puerto Rico. TWC proudly presents: Indoor War #116!



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    Benvenuti a questa nuova puntata di Indoor War, LIVE from the Coliseo Cubierto El Campín, Bogotà, Colombia! Comprate le magliette, le bandane di Vincent Cross e le maschere di Kaze, ma fatelo durante la pausa, perché questa puntata non perde tempo ad iniziare!


    Video



    Ed ecco risuonare la theme song di Leon Black! Il pubblico apprezza sonoramente, scattando in piedi. Passa qualche istante, e poi il gigante fa la sua comparsa sullo stage.

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    La Unglorified Legend fa la sua comparsa, sorridendo pacificamente, una camicia blu e dei jeans addosso. Il primo campione mondiale TWC si incammina verso il quadrato, mentre molte persone si inchinano per salutare il suo passaggio. Leonard raggiunge il quadrato, arrampicandosi sull'apron, per poi aggrapparsi alla terza corda e saltarla. Il gigante si guarda attorno, per poi salutare con uno scambio di baci sulla guancia Jessica Rose, che poi gli consegna un microfono. Il King of Ashes si gode i cori in suo favore per qualche istante, per poi alzare la mano sinistra per chiedere silenzio, mostrando in questo modo la fede dorata che ha all'anulare.

    LB: Fra quattordici giorni mi attende il mio ultimo test. So che è già successo in passato. Ho già detto che la mia carriera stava finendo, per poi tornare a lottare, fondare il miglior tag team di questa federazione, No More Heroes esclusi, e portare un altro anno di costanza e assoluta qualità, se mi si permette l'immodestia un istante. Ma sono passati quasi quattro anni, da allora. Quattro lunghi anni. Molti ritengono che io sia sinonimo della storia di questa federazione, ma lentamente gli Indoor War in cui sono presente stanno diventando meno di quelli in cui non ci sono. E il tempo di cui ho bisogno per riprendermi da un match si allunga sempre di più.

    Leonard annuisce, abbassando lo sguardo.

    LB: Questo è il mio ultimo test. E forse il più difficile della mia carriera. Non perché non abbia mai affrontato persone pericolose come Lukas Sannhet, anche se lui è davvero raro in questo, e neppure perché sia la prima volta in cui rischio la mia vita per un incontro. No. Fra due settimane il mio ultimo test sarà staccarmi da voi. Bruceremo tutti assieme, come una unica fiamma, ancora una volta. E lotterò fino a quando il mio cuore me lo permetterà, ma una volta che quel match sarà finito, non saremo più assieme. Che io perda o che io vinca, questa è la fine della mia carriera. Ed è spaventoso.

    Il gigante torna a guardare in telecamera.

    LB: Ed è per questo che vi prometto che sarà ancora una volta qualcosa di indimenticabile. Ogni minuto, ogni secondo, sarà indimenticabile. Questo è il mio ultimo test, e lo passerò ancora una volta.

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    Video



    "Keep The Streets Empty" risuona nell'arena, un oscuro presagio ormai noto a chiunque.

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    Dalla nebbia, cintura davanti alla bocca, emerge Lukas Sannhet. Il TWC United States Champion abbassa il suo titolo, tenendo nella mano sinistra, poi s'incammina verso il ring, con passo tranquillo. Una volta raggiunto il quadrato, le luci tornano alla normalità. Il norvegese passeggia intorno a Black, con un leggero ghigno, poi fa un cenno col capo e la sua theme song s'interrompe. L'Enden rivela un microfono nella mano destra.

    LS: Buonasera, Leonard. Perdonami l'ennesima interruzione. Dopotutto, sarà l'ultima.

    Sannhet sorride, cordiale.

    LS: Il nocciolo della questione, Leonard, è che ancora una volta tutto ruota intorno a te.

    Lukas aggrotta le sopracciglia, facendosi serio.

    LS: Questo posto, fin dal suo concepimento, ruota intorno a te. E mentre mi dirai che sicuramente non è stata tua volontà, questo non cambia la sostanza. La TWC era, e continua ad essere, Leon Black. Tu continui a essere l'unico protagonista della tua storia. E infatti eccoti qui, non a parlare davvero di cosa ti attende fra due settimane, ma di te.

    L'Enden si avvicina al futuro avversario.

    LS: Di come tu stai per sparire. Di cosa vuoi fare. Di come vuoi in qualche modo idealizzare persino la tua dipartita. Ma vedi, se tu sei la TWC e hai in qualche modo influenzato tutto ciò che la compone, c'è un problema. Una rottura, nella tua logica. Nella poesia della dipartita di Leonard Black, c'è una grossa falla.

    Sannhet osserva negli occhi il gigante. Ghiaccio contro ghiaccio.

    LS: Se tu sei la TWC, tu stesso ne stai decidendo la fine. Tu vuoi uccidere la TWC.

    Il pubblico rimane in silenzio, interdetto.

    LS: Pare strano, vero? Eppure, non ho condotto io Leonard Black da me. Certo, non ho mai nascosto la mia fascinazione per questo confronto, ma non l'ho attivamente cercato. Sei stato tu a chiamare me. Sei stato a scegliere il tuo destino. Perché il protagonista sei tu.

    Lukas alza un angolo della bocca.

    LS: E quindi puoi essere filosofo quanto vuoi, puoi sminuirmi, puoi porti come se tu sapessi il nostro destino. E se questo fosse vero, dovresti ben sapere anche che, qualsiasi cosa accada a Nemesis, non sarai tu a fermarmi. Se anche le mie spalle rimanessero a terra per tre secondi, cosa importa? Mi rialzerei. E sarei peggio di prima. Esattamente come un anno fa. Con altrettanta sicurezza sai bene che questo non vale per te, invece. Tu sai che non ti rialzerai.

    Astaroth scuote la testa.

    LS: Dunque perché? Perché stai qui a parlare di ultimo test, di paura, di bruciare insieme alla folla, quando sei tu che li conduci alla tua disfatta e a un momento di disperazione? Potrai negarlo, ma io so la risposta. È perché sei tu.

    Altro passo avanti, Sannhet si mette al cospetto di Black.

    LS: È perché sei, fondamentalmente, un grosso e insicuro egocentrico. Non puoi sopportare l'idea che la TWC possa andare avanti senza di te, e quindi la vuoi portare alla sua distruzione insieme alla tua. Perché parliamoci chiaro, Leonard. Finché esisti, la TWC ha un riparo. Una sicurezza. Avresti potuto scegliere una fine pacifica. Avresti potuto scegliere un tuo amico, come Andy. Avresti potuto scegliere il tuo successore scelto, Montoia. Avresti potuto scegliere chiunque. Ma hai scelto la fine peggiore. Hai scelto me. Non per fermarmi, perché non puoi farlo. Ma per fare in modo che la TWC muoia con te. E puoi dormire sogni tranquilli.

    Lukas strizza gli occhi.

    LS: Garantirò il tuo desiderio.

    LB: Lukas, sei sicuramente uno dei lottatori più talentuosi della tua generazione.

    Il gigante alza una mano, sorridendo e passandosela nei capelli punteggiati di bianco.

    LB: E, nel bene e nel male, sei uno dei più interessanti. Probabilmente è vero. Ti rialzerai dopo il nostro match. Non ho mai preso il ruolo di sterminatore di mostri. Non è il mio. E dopo che ti sarai rialzato, avrai una carriera piena di successi.

    Black continua a sorridere.

    LB: Sei anche una persona sorprendentemente capace di influenzare le persone, di sfruttarne le debolezze, di convincerle a fare cose contro il loro interesse. Ma in questi mesi in cui abbiamo camminato assieme, una cosa mi è chiara.

    Il gigante fa qualche passo avanti e indietro.

    LB: Sei colpevolmente mancante di visione. Comprendi quello che ti sta attorno, riesci a sfruttarlo, ma non lo capisci. Non capisci il presente, e per questo non riesci ad interpretare il futuro. Ed è questo che ti rende così debole. Sei una creatura dell'oggi, falena che attira falene, eterno solamente nella tua mente, perché concepisci solamente l'ora. E lo so perché ero come te, perso e così completamente convinto di sapere dove mi trovavo. Tutto quello che hai detto, ogni singola parola, ogni respiro, è sbagliato.

    Il gigante si indica il petto.

    LB: Io non sono la TWC. Io sono il suo passato. Irrimediabilmente il suo passato. Io sono stato la sua epoca d'oro e la sua epoca buia, ma non lo sono più. Ed è vero che una volta le persone in TWC dormivano sonni tranquilli perché c'ero io, ma quel tempo è passato. Hai parlato di un erede, Gregory. Io non credo negli eredi. Credo nelle eredità. Ho lasciato una eredità a questa federazione, che deve essere raccolta. Qualcosa che tu non riesci ancora a comprendere. Qualcosa che comprenderai solamente quando sarà troppo tardi.

    Black sorride, malinconico.

    LB: E per quanto mi faccia male sapere che fra quattordici giorni lotterò per l'ultima volta, il fuoco di cui brucerà la TWC non sarà un fuoco distruttore. Non lo è mai stato. È stato il fuoco che ha attirato anche te qui. Quando lotteremo uno contro l'altro, Lukas Sannhet, la TWC brucerà di un fuoco di speranza. Una luce che illuminerà ancora una volta il cielo. Tu sei una creatura del buio, Lukas, attratta dal fuoco e incapace di comprenderlo, e lo temi e lo veneri allo stesso modo. Io non faccio nessuna delle due cose. Io vivo in quel fuoco. Io uso il mio corpo per alimentarlo.

    Leonard indica il pubblico.

    LB: E loro lo sanno. Anche quando il mio corpo sarà bruciato completamente, anche quando l'ultimo tizzone sarà estinto, una scintilla continuerà ad ardere. Quando ti rialzerai, convinto di aver sconfitto il fuoco una volta per tutte, sarai solamente lo strumento che ne accenderà uno ancora più forte e luminoso. Tu, creatura del buio, rinsalderai la speranza di tutti.

    Sannhet digrigna i denti.

    LS: Mi sottovaluti. Continui a ritenermi parte del tuo mondo. Mi rinchiudi nelle tue logiche. Tu sei il buono, e il bene vince sempre, anche se perderai. Molto comodo.

    Lukas scrocchia il collo.

    LS: Ma tu credi questo perché non hai mai incontrato qualcuno come me. Credi che il futuro sia lineare perché ti sei sempre lasciato andare in balia degli eventi, protetto dal tuo ego. Credi che non possa uscire dalle tue dinamiche perché nessuno le ha mai sfidate. Ma ti sbagli. Io non ignoro il futuro. Io lo scrivo per me stesso. Faccio quello che non hai mai avuto il coraggio di fare.

    Sannhet fa un profondo respiro.

    LS: Io plasmo il mondo, e me lo prendo. Tu hai piagnucolato finché non ti è stato dato. Hai pianto per la tua piccola reporter, almeno finché non ti ha fatto comodo. Hai pianto per Lucinda. Hai pianto per Scrull. Sei il protagonista più irritante che possa esistere. Ma sei forte sul ring, e questo ti ha garantito il tuo posto fino ad ora. Il posto che sto per toglierti.

    Sannhet fa un passo indietro.

    LS: A che pro, parlare d'eredità, se nessuno vuole raccoglierla? Se il tuo pupillo ti odia, se uno letteralmente non si fa mai vedere, se quello precedente è quasi impazzito per la fatica di starti dietro, e se tutti gli altri se ne sono semplicemente allontanati? Sei tu ad essere miope. La TWC muore, fra due settimane, e tu parli di luce, buio, falene e fuochi. Non sono io il cieco, qui.

    LB: Ma tu fai parte del mio mondo. Questo è il mio mondo.

    Il gigante indica il ring.

    LB: E guarda dove sei. Tu sei qui perché volevi farne parte. Sei esattamente come Kevin. Anche lui mi urlava che era diverso da tutti gli altri, che mi capiva, eppure eccolo lì, a fare una vita sorprendentemente simile alla mia. Non ho la verità in pugno, Lukas, ma vedo come va il mondo. E sì, ho tante cicatrici sul corpo e nella mente. Ho sofferto molto. Ed ho pianto. E forse sono irritante, anzi, sicuramente sono irritante, ma non sono il protagonista. Questo mi ha sempre definito. Questa non è la mia storia. La TWC vivrà dopo di me. La TWC vivrà più forte di prima.

    Black annuisce.

    LB: A che pro parlare di eredità?

    Leonard sorride.

    LB: Fra due settimane porterò su questo ring l'eredità che mi è stata data. Non sapevo di volerla, prima di prenderla. Non sapevo di esserne degno. Eppure, proprio per questo, sono riuscito ad ottenerla. Nello stesso modo chi riceverà la mia eredità, anche se al momento la rifugge, proprio perché al momento la rifugge, riuscirà a farla sua. Sono settimane che te lo dico, settimane che te lo ricordo. Ho già vinto. Dobbiamo vedere solamente quanto presto vincerò, Lukas.

    Sannhet risponde immediatamente.

    LS: Kevin Manson è un uomo sciocco ed emotivo. Non avrebbe potuto pianificare un'ordine della giornata, figuriamoci un destino.

    Con una smorfia scocciata, Lukas scuote la testa.

    LS: Ma vedi, io sono qui solo di passaggio. La TWC è solo una tappa del mio viaggio e del mio cammino. Mi ha arricchito, mi ha reso potente, e prevedo che potrà ancora farlo a lungo. Il resto... vedremo. Ma io non ho mai detto di capirti, Leonard. A me non interessa capirti. Il protagonista, adesso, sono io.

    L'Enden sospira.

    LS: Goditi queste ultime luci sulla tua armatura di cavaliere scintillante. Sono stanco di giocare con te.

    Detto ciò, il norvegese poggia il microfono sul mat, poi schiocca le dita. Lights out! Il buio dura qualche istante, e quando la luce torna in arena, Leon Black è da solo sul ring. Il primo campione del mondo TWC si passa una mano nei capelli, per poi alzare un pugno in aria. Il pubblico rimane completamente in silenzio, fino a quando il gigante non lascia cadere il pugno.

    BOOOOOOOOOOOOM!



    Come sempre il pubblico è agli effetti speciali. Leonard sorride, per poi scendere dal quadrato. E sul gigante che si allontana dal quadrato, in quella che potrebbe essere la sua ultima volta ad Indoor War, noi andiamo in pubblicità. Non cambiate canale. Indoor War prosegue.





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    Bentornati ad Indoor War! Le immagini ci portano nel backstage, dove vediamo i Wolves of Winter camminare lungo un corriodoio.

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    Kevin sospira.

    KM: Senti, so che l'ho già fatto troppe volte, ma scusami ancora per quanto è successo due settimane fa.

    EJ: Smettila! Non devi prendertela, se me lo ripeti un'altra volta giuro che ti lascio qui. E poi non è andata così male alla fin fine.

    KM: Eh, non sono giovane come te, Eddie. Sono a favore di feste più tranquille.

    EJ: Ti riferisci a quanto succ-.

    KM: NO!

    Kevin si ferma, di botto.

    KM: Di quella cosa non possiamo ancora parlare in televisione. Poi ti spiego, ora vieni.

    I due riprendono a camminare.

    KM: Sei piuttosto sfortunato con i giovani lottatori legati all'Asia, eh?

    EJ: Ne ho affrontati diversi nella mia carriera, non sono volato oltreoceano, ma quelli che si sono presentati da queste parti erano abbastanza duri. Xu mi ha sopreso positivamente nei nostri scontri, ma Randy... Penso di aver visto poche volte nella mia vita quel fuoco. Ehi che fai, gongoli?

    Kevin sorride.

    KM: No, non me la sto tirando. Contro Randy tifavo per te.

    Manson scuote la testa.

    KM: Sai, ora sono davvero curioso di affrontare Xu.

    EJ: Se ti piace andare contro un tir, di corsa, senza cintura, contromano e sull'autostrada, fai pure.

    Eddie ride rumorosamente.

    KM: Andiamo, un po' di fiducia! Sono pur sempre il membro dei Wolves of Winter che riesce a portare a termine un match senza riportare un trauma cranico!

    EJ: Certo, sei anche quello che praticamente non ha più un osso sano nel suo corpo, che ha dovuto modificare il suo parco mosse per tornare su un ring e che senza il sottoscritto non reggerebbe cinque minuti di match, ma fai pure eh.

    KM: ... Touché.

    I due giungono davanti ad una porta. Si scambiano un cenno d'assenso, poi bussano. Dall'interno si interrompe il vociare, sostituito da dei passi. Ad aprire la porta è AELITA, che alla vista dei due veterani alza un sopracciglio, tra il sorpreso e il perplesso. Xu d'altro canto, rimasto seduto sulla panca, cerca di non roteare gli occhi davanti al suo ex rivale/compagno di tag, risultando in uno sguardo scocciato.

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    AE: Ehm... ciao?

    KM: Scusateci il disturbo, ragazzi, ma noi della vecchia guardia abbiamo bisogno di studiare l'avversario di persona. Ma non siamo qui con cattive intenzioni.

    EJ: Questo lo dice lui, io ho la cattiva intenzione di farvi sentire meglio dopo questa chiacchierata. Prima cosa complimenti per due settimane fa, tenere testa ai Predators è sempre un gran mestiere.

    Manson annuisce.

    KM: Yì Lì, sembra che tu abbia una dinamica con quasi tutte le persone che mi sono vicine nello spogliatoio. Ho tenuto e continuo a tenere d'occhio i nomi più giovani di questa federazione, e tu sei sempre stato legittimamente impressionante. Da singolo, in coppia. Se questa divisione è tornata ad essere importante non è per merito nostro, che ci siamo ritrovati sul carro dell'opportunità, ma di persone come voi. Che avete avuto il coraggio di prendere le vostre promettenti carriere da singoli ed avete scommesso su questa divisione. Ora siete stati ripagati, e vi rispetto molto.

    Kevin annuisce.

    KM: Sì, AELITA, anche tu. Non essere modesta. Tra tutti i wrestler di questa federazione, tu forse sei la persona con lo stile più riconoscibile. O almeno, certamente il tuo è uno degli stili che maggiormente vorrei fare mio, se non mi fosse totalmente inaccessibile. So che ci sono idioti, come Deckard, che vedono in te l'anello debole della coppia, ma di fatto fino alla formazione dei Monolith eri quella più in rampa di lancio dei due. Gli altri non ti daranno i tuoi meriti e forse non lo fai neanche tu, quindi spero che non ti dispiaccia se ci penso io.

    Manson sospira.

    KM: E, proprio per questo, voglio battervi. Io e Eddie non saremo così lanciati, non saremo freschi, non saremo così tanto atletici. E non voglio nemmeno portare questo discorso sul piano dell'esperienza, no, perché avete fatto coppia di più voi che noi quando avevamo quelle cinture alla vita. Ma, nonostante tutto, non accetterò il ruolo di underdog.

    Kevin annuisce, l'espressione determinata.

    KM: Non abbiamo riformato questa coppia per provare qualcosa di nuovo, e io non voglio arrendermi ad essere un comprimario. Certamente, cercherò di farvi uscire dal nostro match come dei lottatori migliori, ma nel farlo vinceremo. E vinceremo questo torneo. Non possiamo più permetterci alcun passo falso.

    Eddie Jordan mette una mano sulla spalla del suo fraterno amico.

    EJ: Quello che Kevin vorrebbe dirvi direttamente è che vi ammiriamo. Non è facile per due ottimi atleti prendere le proprie carriere e farle coesistere. Quando siete già un passo avanti a questi due vecchi che vengono a rompervi le palle.

    L'ex golden boy cambia espressione.

    EJ: Però c'è un grosso problema per noi stasera. Perdere contro di voi significherebbe sicuramente lasciare prematuramente questo torneo, il prossimo scontro contro i Predators sarebbe solo una passerella generale e per quanto mi piacerebbe mettere le mani addosso a Drive e Deckard con la massima libertà, non posso permettermelo.

    Eddie guarda negli occhi entrambi i componenti del Monolith.

    EJ: Due settimane fa avete affrontato due dei migliori generali del ring che esistano su questo globo terracqueo. Se fosse possibile potrebbero essere paragonati ai Road Warriors, ma questo non cambia quello che succederà stasera. Saliremo tutti e quattro sul ring e daremo spettacolo fino alla fine.

    La giovane russa, per quanto visibilmente imbarazzata, è la prima del duo a prendere parola.

    AE: Allora... apprezzo che riconosciate il nostro impegno sul ring e fuori. Tuttavia non credo possiate considerarvi degli underdog. Siete stati campioni sia in singolo che in coppia, andiamo, con una carriera ben più lunga della nostra.

    AELITA, con più compostezza, si rivolge adesso ad Eddie.

    AE: Appunto per questo il torneo è importante non solo per voi. Vorrete pur tornare sotto le luci della ribalta, ma il Monolith ha ancora un sacco da dimostrare.

    AELITA fa un passo avanti, ma Xu le mette una mano sulla spalla, sorridente.

    YLX: Non c'è niente di sbagliato nel volere un senso di rivalsa. Le loro motivazioni sono buone quanto le nostre.

    Jordan sorride.

    EJ: Vedi Xu, questo mi è sempre piaciuto di te, che per quanto silenzioso sai sempre centrare il punto della situazione.

    YLX: Ciò non vuol dire che ci tratterremo sul ring. Nonostante la mia vittoria contro di te l'anno scorso, Eddie...

    Xu osserva l'altro Drago negli occhi.

    YLX: ... non mi sento ancora soddisfatto.

    EJ: Non correre Xu, il passato è passato, come tu sei cresciuto dopo Nemesis dello scorso anno, anche io ho messo ancora una volta il mio corpo al servizio di questo sport e lo farò ancora per un altro po'.

    YLX: Non mi aspetto da meno.

    EJ: Siete tutti preoccupati per il mio infortunio, come se questo potesse davvero cambiare qualcosa. Se sono qui è perché posso combattere e posso farlo al massimo delle mie forze, quindi siete pregati di venire armati di buona volontà per stasera, perché vinceremo questo match, costi quel che costi.

    AELITA annuisce.

    AE: Non butteremo via quest'opportunità, e non ci accontenteremo di un pareggio questa volta.

    Xu annuisce.

    YLX: Avete sentito la ragazza. Ora, se volete scusarci, stiamo per finire la nostra preparazione.

    I due Monolith si voltano e tornano alle rispettive faccende, chiudendo unilateralmente la conversazione. I Wolves Of Winter si guardano, fanno spallucce e lasciano il camerino, mentre Xu e AELITA si siedono a gambe incrociate al centro della stanza, uno davanti all'altra. Pubblicità!





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    Bentornati in diretta con Friday Night Indoor War, episodio numero 116. Le immagini ci portano nel backstage dell’arena, in compagnia di uno dei team partecipanti al Golden Hour Tournament.

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    I due, di riposo anche stasera, si aggirano in abiti civili per i corridoi della produzione, parlottando l’uno con l’altro.

    Keenan: Non fraintendermi, resto sempre convinto che sia molto utile. Tuttavia, ero certo sarebbe arrivato il momento in cui questo “Facciamo il giro dei partecipanti al torneo” si sarebbe ritorto contro di noi.

    LM:Siamo ancora in tempo per tornare indietro, in fondo non sono neanche nel nostro girone. Potremmo non averci mai a che fare se tutto va bene! Sicuro al 100% di voler proseguire?

    Keenan: Su, non esageriamo ora.

    Keenan scuote la testa.

    Keenan: In fondo, dovesse servirci un piano B lo abbiamo. Se lei attacca me urlando, tu intervieni.

    JK mima la scena con le mani.

    Keenan: Se lui attacca te urlando, intervengo io.

    Il Pain Deliverer si volta verso il compagno.

    Keenan: L'ultima ipotesi è molto meno probabile, lo ammetto, ma con lui è sempre meglio non lasciare nulla al caso.

    I due si fermano di colpo davanti alla porta di uno spogliatoio. Bussano leggermente. Passa qualche secondo e la porta viene aperta mostrandoci Samantha Hart con indosso solo un paio di pantaloncini e un reggiseno.

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    Jack e Lance alzano simultaneamente le sopracciglia mentre la ragazza accenna un leggero sorrisetto compiaciuto.

    Samantha: Cento a testa per uno alla volta, altrimenti centocinquanta a testa se volete fare tag anche qui...

    Keenan si gira verso il compagno di squadra.

    Keenan: Prima che sia tu a dirlo: sì, avevi ragione, Lance. Avrei dovuto ascoltarti, poco fa.

    LM:Ricordatene la prossima volta quando negherai che Lance Murdock ha sempre ragione.

    Dall'interno dello spogliatoio si sente la voce di Chris.

    C.Drake: Negro chi è alla porta?

    La canadese accenna un sorrisetto divertito e si gira verso l'interno dello spogliatoio.

    Samantha: E' Lack Kurdock!

    La voce di Chris si avvicina.

    C.Drake: E chi cazzo è Lack Kurdock?!

    Ed ecco che Chris compare affianco alla compagna e osserva con sguardo imbruttito gli Ecstasy of Gold che nel frattempo sono pesantemente interdetti dalla scena realizzata dai due.

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    Keenan: Quello cos'era, il vostro contributo al movimento BLM?.

    LM:Non sono sicuro di volerlo sapere.

    Un leggero sorriso compare sul viso di Chris.

    C.Drake: Nah, tranquilli, abbiamo visto Bad Boys due l'altra sera e ora ci sentiamo un po' afroamericani.

    La canadese si mette una mano sul fianco mentre con l'altra fa roteare il dito per poi puntarlo contro Jack e Lance e parlargli mentre fa andare avanti e indietro la testa.

    Samantha: Yo, homies, e posso confermarvi che lui li sotto è davvero un mothafuckin' nigga!

    Chris alza le sopracciglia mentre lancia un'occhiata alla compagna.

    C.Drake: Una lusinga che ci costerà una multa, ma va be', l'accetto volentieri.

    Samantha: Ma che lusinga, è semplicemente la verità. Jack, Lance, lo sapete che se Chris si mette a gambe leggermente divaricate posso mettergli una telecamera in testa e renderlo un treppiedi?

    Jack si passa una mano sul viso e poi fa per parlare ma Samantha lo blocca parlandogli sopra.

    Samantha: Comunque dai, entrate nello spogliatoio che tempo un paio di chiacchiere e poi io e Ali li potremmo farvi entrare dentro di noi. D'altronde è risaputo da anni che ti si vuole scopare Jack!

    Detto ciò la ragazza rientra nello spogliatoio lasciando perplessi gli EoG. Passato qualche secondo i due lanciano un'occhiata confusa a Chris che fa le spallucce.

    C.Drake: Ok, la situazione già è degenerata, si sapeva eh, comunque ringraziate, anzi, ringraziamo che non ha fatto nessuna battuta sugli incesti...

    Chris sospira.

    C.Drake: Comunque dai, seriamente, volete accomodarvi? Tanto tempo che Alisa si finisce di preparare e la zittisce lei Samy, anche perché, Jack, nel momento stesso in cui ti vedrà le salirà il sangue al cervello e se la prenderà immediatamente con il suo capro espiatorio preferito.

    Jack Keenan abbozza un sorrisetto.

    Keenan: Sono venuto preparato, non ti preoccupare. Almeno, credo. Lance ha promesso di potermi garantire una ritirata strategica.

    LM:Vista la situazione in cui mi hai infilato inizio ad avere dei ripensamenti, sai?

    Keenan ridacchia e poi insieme a Murdock segue Drake nello spogliatoio. JK fa per accomodarsi su una delle panche dello spogliatoio; poi, dopo averci riflettuto, trae un fazzoletto dalla tasca e punisce sedile e schienale prima di appoggiarvisi.

    Keenan: Non ci siamo più visti dopo il Main Event di Madrid. Come te la passi, Chris?

    Anche Chris si siede su una panca, rilassandovisi sopra.

    C.Drake: Non ci crederai K, ma sorprendentemente bene.

    JK alza le sopracciglia.

    C.Drake: E' uno sport, si vince e si perde, e ora per me la cosa più importante professionalmente parlando è andare avanti e conquistare nuovi successi, primo su tutti quello che abbiamo in comune, i TWC World Tag Team Championship, e cazzo ragazzi, non nego che avere la possibilità di raggiungerlo insieme a mia sorella è una cosa che mi eccita tanto-

    Lo sguardo di Samantha si illumina e spalanca la bocca pronta a intervenire, ma Chris, senza guardarla, la zittisce alzando un dito e resta con lo sguardo fisso su Jack e Lance.

    C.Drake: D'altronde tu lo stai quante ne abbiamo passate io e Ali, e sai bene quanto a me piacerebbe prendere a calci in culo il tuo compagno e quanto ad Ali piacerebbe prendere a calci in culo te, poi c'è sempre questo grosso elefante nella stanza tra me e te K, quindi punto davvero a raggiungere la finale di Zero Hour con la speranza di trovare voi due.

    LM:Siete i benvenuti, i nostri culi sono decisamente pronti a...

    Lance si guarda attorno e poi scuote la testa.

    LM:Forse meglio evitare argomenti del genere qui intorno. Comunque sia accogliamo a braccia aperte chiunque sia in grado di superare il proprio girone ed incontrarci in finale. Perché qualcosa al di sotto della finale non lo considero neanche nei miei piani, ma non solo. Al di là del torneo e dei suoi risultati, diciamo che ci stiamo prendendo la briga di fare gli ambasciatori di questa divisione. Te lo lascio spiegare a Jack se non hai presente, ormai lo sa a memoria il discorso. Credo gli piaccia molto, sai?

    Keenan: Penso che chiunque abbia guardato Indoor War negli ultimi due mesi lo sappia a memoria, Lance.

    Keenan fa spallucce.

    Keenan: Però, è vero, mi piace molto. Quindi credo lo ripeterò un'altra volta.

    Jack Keenan si schiarisce la voce.

    Keenan: Saltando l'introduzione e andando dritti al nocciolo della questione, perlomeno. Questa federazione non ha dei campioni di coppia da più di un anno. Una enormità. In tutto questo tempo, nessuno si è fatto avanti per riempire questo vuoto. Per intenderci, l'ultimo incontro con i titoli di coppia in palio è stato un match singolo. Credo sia emblematico. Tutto questo avrebbe ammazzato l'hype per qualsiasi tipo di divisione. E, con quella di coppia, lo ha effettivamente fatto.

    Breve pausa per Keenan.

    Keenan: Fino a qualche mese fa. Fino a quando, pian piano, si è tornata a vedere qualche coppia agire nel roster per più di un paio di settimane. E, lentamente, la categoria ha ripreso ad attirare qualche piccolo interesse. Fino alla bomba post-Madrid: il Golden Hour Tournament. Quando, nella storia della TWC, sedici persone contemporaneamente hanno mostrato interesse per i titoli di coppia? Domanda retorica, ovviamente. E' il momento più florido che la categoria di coppia abbia mai vissuto, in questa federazione.

    JK si passa una mano nella barba.

    Keenan: E proprio per questo è il momento più delicato. Cosa faranno, dopo la fine del torneo, queste sedici persone? Si tratta di un frangente di euforia collettiva, è la moda del periodo, o c'è un futuro per questa divisione? Domanda meno retorica. Saranno le prossime settimane a deciderlo. Io e Lance siamo convinti che questo torneo rappresenti una opportunità unica. Un all in, tutto sommato. E vogliamo viverla come tale. Tuttavia, siamo pur sempre due su sedici.

    Keenan punta lo sguardo negli occhi di Chris Drake.

    Keenan: In questo senso Lance ha parlato di "ambasciatori". Vogliamo cercare di anticipare i tempi. Vogliamo minimizzare il rischio che la categoria crolli di nuovo nell'indifferenza generale. Per questa ragione stiamo cercando di entrare in contatto con gli altri iscritti al torneo, per capire quanto lavoro effettivamente ci aspetti. E questo ci porta a te ed Alisa.

    Il Pain Deliverer si piega leggermente in avanti, sulla panca.

    Keenan: Ti direi che ho visto il vostro match di due settimane fa e ne sono rimasto impressionato. Tuttavia, purtroppo mentirei. Ci ho provato, specifichiamo, ma pare che per qualche ragione non sia andato in onda. In ogni caso, vi conosco, sono certo che abbiate fatto un'altra grande prestazione. E ti credo quando dici che tu e Alisa siate completamente concentrati sul torneo... adesso. Come tu eri completamente concentrato sul TWC Championship fino ad un mese e mezzo fa. E, in precedenza, sulla GWF, sull'Ordine di Fortuna, eccetera.

    JK si morde leggermente un labbro.

    Keenan: Il punto è che tu e Alisa siete in circolazione per questo spogliatoio - pause a parte - praticamente dall'inizio della storia di questa federazione. E, okay, avete avuto i vostri alti e bassi, ma mai ricordo di avervi visto desiderare una carriera in coppia insieme, pur conoscendovi da... beh, sempre. In più, se mi permetti, entrambi avete già dimostrato di essere leggermente... discontinui. Perciò, Chris, quello che ci stiamo chiedendo è se tu e Alisa siate semplicemente trascinati dall'euforia del momento o siate in questa categoria per restarci.

    Chris, che ha ascoltato il discorso di Jack, con un leggero sorriso beffardo tatuato sul viso, ora si sporge anch'egli dalla propria panca.

    C.Drake: Noi siamo in questa categoria per vincere, e se ciò non dovesse accadere allora ci troverete in altre categorie, che sia quella per il World Championship, per lo United States o, nel caso di Ali e perché no Samy, in quella del World Women's. A noi, e qui davvero parlo per tutti e tre, non frega un cazzo di rinascite di categorie, della buona riuscita di uno show o del benessere collettivo, a noi interessa, almeno professionalmente, di solo tre persone che rispondono al nome di Chris Drake, Samantha Hart e Alisa Drake.

    The Predator, labbro arricciato all'insù in maniera beffarda, osserva fisso negli occhi JK, e questo stallo tra i due viene interrotto dalla porta del bagno che si apre e dalla quale esce Alisa Drake.

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    La ragazza, attire già indosso e sguardo serio in viso, fa una panoramica sui presenti, poi fa un passo avanti.

    Alisa: Noto con piacere che avete finito di fare gli stupidi, bene.

    Leggero sorrisetto amaro per la Drake.

    Alisa: Sapete, io non volevo uscire da quel bagno, non avevo proprio voglia ne di stare a sentire le battute di quella demente che ancora non mi spiego il perché non si sia ancora messa addosso una maglietta e ne di incontrare questi due ipocriti, ma poi la tua risposta all'auto-proclamato paladino della tag division mi ha spinta a venire fuori.

    La Blood Red Queen scuote la testa ironicamente, poi punta lo sguardo su JK.

    Alisa: Keenan. Mio fratello ha ragione, a noi tre interessa solo di noi tre e dei successi che possiamo raggiungere. Che poi uno li tenti di raggiungere squartando gente, un'altra giocandosi le proprie carte nella maniera più sportiva possibile, e un'altra ancora facendo battute e atteggiandosi da prostituta è un altro conto, ma non è questo il fulcro del discorso ne tanto meno il motivo per cui ora sto parlando con te e con il tuo amichetto. Il punto è tra me e te c'è del rancore pregresso, se non altro da parte mia, tu mi hai ferita in un momento in cui ero molto vulnerabile, e per tanto perdonami se parto prevenuta e non mi bevo la vostra pantomima dei paladini, ambasciatori o quel che sia che state portando avanti. Voi, proprio come noi, siete egoisti ed egocentrici, e tutto ciò che realmente volete non è una florida tag division, ma ciò che vi porrebbe all'apice di essa, l'oro, cavolo, ce l'avete scritto anche nel nome. Ma tranquilli, a me la cosa sta bene, come già detto è ciò che vogliamo anche noi, tuttavia che voi vi presentiate qui da noi, così come avete fatto con altri mentecatti che magari le vostre scenate se le bevono pure, e venite a ergervi come i salvatori e protettori di questa divisione, semplicemente non mi sta bene, poiché prima di tutto nessuno dice alla Drake 'N' Hart Connection cosa fare, tanto meno due che con noi hanno un bel po' di storia pregressa.

    La ragazza fa una nuova panoramica con lo sguardo, solo che questa volta puntando unicamente gli Ecstasy Of Gold.

    Alisa: Fossi in voi pregherei davvero di non incontrarci in finale, poiché in quel caso il tradimento di Keenan nei nostri confronti, Murdock che praticamente ruba il titolo mondiale a mio fratello nel momento più difficile della sua vita e tutto il resto verrà fuori prepotentemente, e allora ragazzi più che di un'eventuale fine della tag division vi dovrete preoccupare della vostra eventuale fine.

    Sguardo infuocato di Alisa verso i due, con particolare attenzione rivolta a Jack Keenan.

    Keenan: Hai ragione, Alisa. Almeno in parte. Ti ho ferita in un momento in cui eri vulnerabile, e non ti ho mai chiesto scusa. Spero tu possa perdonarmi, per quanto non credo lo farai. E forse è giusto così. Durante quel periodo della mia carriera ho ferito molte persone, spesso quasi senza accorgermene veramente, e non posso aspettarmi un perdono universale. Mi piace pensare di essere una persona diversa, più consapevole, ora, ma non posso e non voglio rinnegare il mio passato.

    Keenan sospira.

    Keenan: E tuttavia, in un'altra parte sbagli. In primis, sul nostro nome. Ho ripetuto anche quella spiegazione almeno una decina di volte, quindi questa ve la risparmio, per stavolta. E, soprattutto, sbagli nell'interpretare le nostre intenzioni. Stiamo veramente lavorando per la divisione di coppia. Pensate pure ciò che volete sulle nostre motivazioni, che lo facciamo per ego personale, per auto-promozione, per fare ammenda verso la federazione, per ricerca di celebrazione, onestamente non mi interessa. Ma è quel che stiamo facendo. Altrimenti, non saremmo venuti qui stasera, nello spogliatoio di avversari che potremmo non incrociare mai, pur aspettandoci una reazione quale la vostra.

    JK abbozza un sorriso.

    Keenan: Tutto ciò che volevamo, oggi, era una risposta. La abbiamo ottenuta. Forse non è stata la risposta in cui speravamo, ma almeno è stata una risposta sincera. Inoltre, ci avete confermato che, se mai ci incontreremo in finale, dovremo aspettarci una sfida di alto livello contro avversari estremamente motivati ad abbatterci. E, dopo le vostre parole di stasera, in quel caso voi troverete avversari altrettanto motivati a non andare giù.

    LM:Direi che possiamo anche levare il disturbo ora, abbiamo ricevuto una risposta e sebbene non è ciò che avremmo desiderato sentire la accettiamo. Non ci sarà alcuna pressione ulteriore o tentativi di convincimento, fidati che ho smesso molto tempo fa di voler giocare al salvatore. Potrei ribattere sul furto di quel titolo o sulla sua mondialità ma gli animi sono già abbastanza accesi quindi non mi sembra il caso di aggiungere brace. Mi limiterò a ringraziarvi dunque, sinceramente, perché senza quel titolo probabilmente non sarebbe mai esistito il leggendario Diamond Championship.

    Lance si dirige verso la porta e si volta verso gli altri sull'uscio.

    LM:Vi auguro un discreto continuo di torneo.

    A sua volta, JK lo segue, sorridendo a Chris Drake.

    Keenan: Chris, Alisa, Samantha, buona serata.

    Gli EoG tornano in corridoio lasciandosi la porta alle spalle.

    LM:TWC Diamond Tag Team Championships! Non è un'idea geniale? Oh, non vedo l'ora di andare a leggere la folla inferocita su twitter. Hashtag Ecstasy of Diamond is trending.

    Le proteste esasperate di Keenan si perdono in lontananza. Le immagini tornano nello spogliatoio della Drake 'N' Hart Connection dove troviamo Alisa con uno sguardo pensieroso rivolto verso il vuoto mentre Samantha la osserva con le sopracciglia alzate e Chris con un leggero sorriso.

    C.Drake: Quando tra me e te quella che sbraita e insulta gente sei tu mi sa che c'è davvero da preoccuparsi, ma tranquilla sorellina, ti capisco.

    Chris da una pacca sulla spalla della sorella mentre Samantha accenna un sorrisetto ironico.

    Samantha: E per la cronaca io non punto al successo facendo battute e fingendomi una puttana, dovresti saperlo visto che sai bene cosa ho in programma per Viola stasera, e a proposito di ciò, Chris...

    La giovane punta lo sguardo sul compagno.

    Samantha: Devo sciogliere la tensione. Mi aiuti?

    C.Drake: Era ora che me lo chiedessi! Cazzo, non ce la facevo più a vederti vestit... svestita così. Dai che ti sdrumo.

    I due si scambiano un bacio e poi si avviano verso il bagno, e una volta aperta la porta si fermano un attimo e si guardano passionalmente negli occhi.

    Samantha: Ti conviene davvero farlo Chris...

    C.Drake: Hai qualche dubbio che il treppiedi possa non farlo? Porca troia ti faccio riuscire da 'sto bagno con la figa che t'applaude!

    I due si scambiano un focoso bacio per poi entrare nel bagno e chiudersi la porta alle spalle. Nel frattempo Alisa, ancora assorta nei suoi pensieri, prende un respiro per poi uscire dallo spogliatoio e chiudere la porta, evitando di assistere allo spettacolo, seppur solo a livello uditivo, di quelle due bestie da monta che ha come compagni di stable. La giovane lancia un'occhiata verso dove si sono allontanati gli Ecstasy Of Gold per poi annuire leggermente e far comparire un quasi impercettibile sorriso.

    Alisa: Accetto le tue scuse JK.

    Detto ciò la ragazza si avvia verso il lato opposto e su queste immagini noi andiamo in pubblicità.





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