Total Wrestling Corporation!

Posts written by Temperance

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    Benvenuti al Kickoff di TWC Friday Night Indoor War, LIVE dal Colonial Life Center della bellissima Columbia, South Carolina! Ci troviamo all'interno di un camerino. Un frigobar aperto con al suo interno delle lattine di birra giace in un angolo della stanza. Seduto su un divanetto in pelle nera vediamo Alejandro Signos, intento a fumarsi un sigaro.

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    Il manager ed allenatore messicano sorride, esalando fumo.

    AS: Sono riuscito a farci avere uno spazio piuttosto carino, non trovi?

    Signos si volta verso il proprio assistito, Vincent Cross.

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    Il Biker non osserva Signos. E' intento a guardarsi allo specchio. Si leva gli occhiali da sole, passandosi la mano destra sul viso.

    VC: "Carino" non è il termine che userei.

    AS: Oh? E quale useresti, allora?

    VC: "Degno".

    Signos sorride nuovamente, alzandosi in piedi.

    AS: La pratica Matt Thunder è stata archiviata con successo. Tempo di passare al prossimo obiettivo.

    Cross si volta verso il proprio manager.

    VC: Non perdiamo tempo.

    Si avvicina dunque a lui. Signos estrae da una tasca interna della giacca un altro sigaro, porgendolo a Cross. Il Biker lo prende e se lo fa accendere dal messicano, iniziando poi a fumarlo.

    VC: Ah, quanto son buoni.

    Si sente bussare alla porta del camerino. Prima un paio di tocchi. Passati alcuni secondi se ne sentono tre molto veloci. Infine altri due. Signos e Cross guardano verso la porta. Il biker butta il sigaro nel cestino.

    VC: So chi è. L'ultima volta che mi ha visto fumare mi ha fatto un culo così. Tu, a sedere.

    Signos sbuffa, mentre Vincent va ad aprire alla porta. Davanti a lui Ben Roberts.

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    I due si guardano per alcuni secondi, poi Ben guarda oltre il Biker, puntando Signos.

    BR: Lui va' fuori.

    Cross non risponde, limitandosi a fissare Ben, e poi scuote il capo in segno di diniego. Si sente Signos ridacchiare. Il barista del Crossroad sospira.

    BR: Va bene...

    Lascia cadere le braccia lungo i fianchi.

    BR: Non sei tornato a casa, Vincent. Mi stavo preoccupando.

    VC: Sto benissimo.

    BR: Da quello che hai fatto a Matt Thunder non si direbbe.

    VC: Ha cercato di uccidermi, te lo sei dimenticato?

    BR: Anche Manson ha fatto lo stesso.

    VC: Ho tempo per rimediare.

    Ben guarda per terra, passandosi la mano destra sulla nuca. Cross incrocia le braccia, non distogliendo lo sguardo. Le lascia poi cadere lungo i fianchi.

    BR: Ne abbiamo parlato, ricordi?

    VC: Sì. So cosa sto facendo e cosa devo fare.

    BR: Quello che devi fare... O quello che ti hanno detto da fare?

    I due tornano a guardarsi, in silenzio. Cross scuote il capo.

    VC: Devo farlo, e basta.

    BR: Se ne sei convinto tu.

    Ben inizia ad allontanarsi.

    BR: C'è anche Spoony, stasera. Vado a cercarlo, sia mai che faccia qualche guaio.

    Cross ride leggermente.

    VC: Lo sai che li farà. Ma tranquillo, una qualsiasi donna a caso gli farà il culo come prova ad aprire bocca.

    Ben sospira.

    BR: Hai ragione anche tu.

    Ben fa per avviarsi... Ma si volta nuovamente verso il Careless.

    BR: Ricorda: se hai bisogno, chiama.

    Il barista quindi si allontana, senza guardarsi indietro, a passo deciso. Cross rimane appoggiato alla porta, incrocia nuovamente le braccia. Respira lentamente, guarda per terra.

    VC: Soli, non si è nessuno.

    Vincent Cross torna nel proprio camerino e chiude la porta. Le immagini staccano.







    Up Next: TWC Friday Night Indoor War #57
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    Ci troviamo all'esterno della BJCC Arena di Birmingham dove si è conclusa questa strepitosa puntata di Indoor War, il buio avvolge le strade e i palazzi di questa città, il tutto accompagnato dai rumori del traffico.....e di una bomboletta spray. Le telecamere inquadrano un muro della suddetta arena, in particolare nell'unico punto illuminato da un lampione, c'è un tizio incappucciato che sta facendo un graffito. Il misterioso uomo incappucciato finisce di scrivere sul muro e mette le sue bombolette dentro uno zaino, si gira verso la telecamera e quando scopre di essere ripreso prende lo zaino e scappa, in quella frazione si vede solo la parte inferiore del viso e una ciocca di capelli lunghi sbucare dal cappuccio, il cameraman tenta di avvicinarsi a lui ma ormai è sparito nel buio, l'inquadratura si sposta verso la parete dove troviamo una gigantesca scritta.

    VINCENT CROSS MUST DIE


    Una moto sfreccia nell'oscurità e si allontana dall'arena. Le immagini sfumano.
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    Signore e signori, bentornati a TWC Friday Night Indoor War. La puntata odierna ormai volge al termine, e rimane un solo nodo da sciogliere.



    Fireproof dei Pillar risuona nell'arena, accolta con un boato di approvazione dai presenti!

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    Nick Carroll fa capolino sullo stage, finalmente. Il bostoniano abbozza un sorriso mentre percorre la rampa, aggirando il ring per farsi consegnare un microfono alla postazione del timekeeper e posizionandosi poi al centro del quadrato. L'Engineer aspetta che la propria theme song sfumi e che si creino le condizioni per parlare. Avvicina il microfono alla bocca... Fischi del pubblico.

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    Kevin Manson fa capolino sullo stage, con il TWC Championship sulla spalla ed un microfono nella mano destra. Lo sguardo dell'Arcidemone è glaciale, fisso su Nick Carroll. L'Ingegnere annuisce, senza abbassare gli occhi.

    NC: Vedo che non hai perso tempo, Kevin. A parte le quasi due ore di programma in cui mi hai dato la caccia invano.

    Manson reagisce con una smorfia, Carroll gli punta l'indice contro.

    NC: Vedi, Manson, ho riflettuto su una cosa. E' vero: tu mi hai già sconfitto, quattro settimane fa, sottraendomi il TWC Championship. E dopo quella sconfitta ho rimuginato per ore, per giorni, non soltanto sul messaggio di cui mi sono ritrovato mio malgrado portatore ma anche sul match stesso. Sono giunto ad una conclusione: Kevin Manson, tu non sei migliore di me.

    Il pubblico reagisce positivamente alle parole di Nick.

    NC: Non prendertela. Nessuno è migliore di Nick Carroll al cento per cento. Tu hai vinto quel titolo perché hai fatto leva su quello che era il mio più grande punto debole: quello caratteriale. A differenza tua, io sono una persona in grado di riconoscere i propri limiti. Non ne provo vergogna. Dannazione, quando sono riuscito ad evitare che l'avversario mi entrasse sottopelle ho fatto incetta di titoli in federazione, ho sconfitto i migliori, sono arrivato sul tetto del mondo! Ho dimostrato sul campo di essere il miglior wrestler sulla piazza vincendo quel titolo che ora sembra interessarti così poco, e quel Nick Carroll è maledettamente migliore di Kevin Manson!

    Carroll fa una smorfia, sporgendosi leggermente verso lo stage con il capo.

    NC: Se tu hai vinto, Kevin, è perché ti ho permesso di ottenere il vantaggio psicologico. Ti ho permesso di mettermi alle strette per la continua necessità di guardarmi le spalle, la paura che uno dei tuoi schiavetti potesse attaccarmi alle spalle. No, Kevin. Non potevo permettertelo una seconda volta. In questo momento, anche uno stupido si accorgerebbe del vantaggio psicologico che io ho su di te. Ti tengo nel palmo della mia mano. Ho dimostrato che tutti i tuoi discorsi sull'essere l'Apocalisse, sull'essere cambiato, sull'essere l'impersonificazione del Male sono stronzate. E' bastato un incidente di poco conto, specialmente in un ambiente come questo, per metterti a nudo e far riemergere tutti i punti deboli che hanno da sempre contraddistinto la tua carriera. In poche parole, Manson: non puoi vincere, e lo sai.

    Nick annuisce.

    NC: Ora è uno scontro uomo contro uomo, wrestler contro wrestler, rabbia contro rabbia. Nessuna simbologia, nessun ideale, nessun intralcio. Ora si gioca a carte scoperte, Kevin Manson, ed a Nemesis! andrà in scena l'incontro tra un povero pazzo sovrappeso ed il miglior wrestler a trecentosessanta gradi che la TWC possa offrire. Anche uno stupido può prevedere come andrà a finire: tu fallirai, ancora una volta. Io diventerò il primo due volte TWC Champion della storia, questa volta a modo mio. Ed alzerò la testa dell'uomo che avevo promesso di eliminare come simbolo del mio valore. E' finita, Kevin Manson.

    L'Arcidemone osserva l'avversario, rimanendo in silenzio. Il pubblico rumoreggia. Nick si sgranchisce il collo, Kevin Manson muove nervosamente le dita. Ora avvicina il microfono alla bocca. Prende lungamente fiato.

    KM: Nick Carroll. A Nemesis!, la tua carriera è finita.

    Kevin Manson lancia via il microfono, dopodiché alza il TWC Championship al cielo. Nick Carroll rimane impassibile, gli occhi puntati in quelli dell'avversario. Sulla profezia di Kevin Manson, la puntata odierna giunge al termine. L'appuntamento è a Nemesis!, signore e signori. Buona notte e buone botte, guys.





    Credits:

    Elban Rattlesnake, Liontamer, Phil is Wrestling, straight edge savior,

    Christian, CM-Cena, Dims, hbkbestfan, Il Capitano, KTW, Matt Thunder, NotOnlyWWE, Simon, SimoAF, Stevester, The Hawk, woo woo woo man.
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    Ladies and gentleman, bentornati in diretta per Indoor War! Adesso è il momento di un match che vedrà affrontarsi le protagoniste di una delle rivalità più lunghe della storia della TWC, Samantha Hart e Alisa Drake! Le frizioni tra le due sono iniziate ufficialmente durante il primissimo pay per view della storia della TWC, War Of Change, quando Alisa si presentò per strappare l'allora amato fratello Chris dalle grinfie di Samantha. Alcune settimane dopo le due si affrontarono in un breve match vinto da Samantha dopo aver aggredito l'avversaria durante l'ingresso, e solo due settimane dopo grazie alla vittoria di Rick Frye, all'epoca conosciuto come il mascherato The Phoenix, su Chris Drake, Samantha riuscì a costare il contratto TWC ad Alisa, rubandole al contempo nuovamente il fratello e il fidanzato Rick Frye, i quali si unirono insieme a lei e Aleki Maivia nei Guardians Of Truth. La guerra tra le due riprese mesi dopo, quando Alisa aiutò un redento Chris Drake a vincere il FWP World Wrestling Championship, e le due acerrime nemiche si affrontarono nuovamente a FWP Path Of Legends, battagliando in un Last Woman Standing finito in pareggio dopo una Spear di Samantha che catapultò entrambe su dei neon avvolti nel filo spinato che esplosero al contatto con le due ragazze. La rivalità tra le due sembrò finire con la presunta morte di Samantha e le belle parole che Alisa spese su di lei visto che, a detta della Drake, la Hart Princess si era redenta poco prima di morire. Passò un anno e Alisa cambiò radicalmente divenendo la fredda Whisperer che conosciamo ora, e a War Of Change III venne sorpresa dal ritorno di Samantha Hart che la prese di mira in attesa del giorno in cui potesse tornare a combattere dopo l'anno di inattività passato a risistemare la sua vita e a mettere al mondo la figlia sua e di Chris Drake. Quel momento è finalmente arrivato, e ora è arrivato il momento di concludere una volta per tutte questa personale e sanguinosa rivalità!



    Ed ecco che risuona la theme song di Alisa Drake ottenendo i fischi del pubblico.



    L'Alpha Drake compare sullo stage vestita con il suo ring gear e dopo aver lanciato una fredda occhiata al pubblico, punta lo sguardo sul quadrato per poi accennare un leggero sorriso e avviarsi sulla rampa a passo svelto. Una volta ai piedi del ring vi scivola dentro per poi salire su un paletto e mostrare un altro leggero sorriso, e fatto ciò scende e si mette all'angolo in attesa dell'avversaria.

    It's Samy, bitch!




    La voce di Samantha che fa da preludio alla sua theme song rimbombano nell'arena, causando una reazione mista ma prevalentemente positiva.

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    Ed ecco che Samantha compare sullo stage vestita con una canotta attillata verde scuro e nera, pantaloni neri e stivaletti da combattimento. La ragazza si blocca un secondo ad osservare l'arena, poi punta lo sguardo sulla rivale e infine si avvia sulla rampa a passo spedito per poi salire sui gradoni ed entrare nel quadrato tra la corda centrale e quella bassa. Fatto ciò spacca il ring e va faccia a faccia con la nemica, venendo subito portata all'angolo dall'arbitro. Le due si lanciano minacce a distanza mentre il match può iniziare.

    Singles Match
    Samantha Hart vs Alisa Drake



    L'arbitro da il via alla contesa e immediatamente Samantha si getta all'assalto di Alisa... No! La Whisperer si scansa e manda la rivale contro l'angolo, ma quest'ultima riesce a bloccare la sua corsa con le mani, non subendo danni. Intanto Alisa va con un attacco alle spalle, ma Samantha la intercetta con una gomitata per poi girarsi e stamparle uno schiaffo in faccia che rimbomba per tutta l'arena scatenando un boato di sgomento! L'Alpha Drake si tiene la guancia colpita e lancia un'occhiata assassina verso la Hart Princess per poi andare con un braccio teso... No! Samantha evita e poi va repentinamente con un altro schiaffo seguito da uno sputo in piena faccia!!! Altro boato di sgomento mentre Alisa sgrana gli occhi in preda alla rabbia, e ora li punta sulla nemica che invece la osserva con un mezzo sorriso beffardo. La Whisperer si asciuga il viso con il dorso dell'avambraccio destro per poi emettere un urlo e aggredire la rivale... No! Samantha evita ancora l'offensiva di Alisa, e ora la prende per i capelli per poi schiantarla schiena a terra, e fatto ciò le mette un piede sul viso, iniziandoglielo a pestare. L'arbitro fa immediatamente redarguire Samantha che toglie il piede solo dopo il conto di quattro da parte dell'arbitro, e dopo aver accennato un sorriso beffardo attende che la nemica si rialzi per poi colpirla con un violento Punt In The Cunt!!! Boato di sgomento del pubblico mentre Alisa crolla a terra. L'arbitro inizia a urlare contro Samantha minacciandola di squalifica, mentre la ragazza spiega all'arbitro l'anatomia femminile, con termini difficilmente ripetibili. La contesa non viene stoppata ma il direttore di gara ammonisce verbalmente Samantha che fa le spallucce per poi andare a rialzare Alisa, lanciarla alle corde e stenderla nuovamente con un braccio teso di ritorno. Fatto ciò Samantha prende slancio alle corde per poi connettere con un Running Elbow Drop seguito da uno schienamento poco convenzionale, eseguito con Samantha che fa a sedersi sul viso di Alisa... 1... 2... No! Kickout della Whisperer. The Style Setter si rialza e si da una pacca sul culo, dicendo alla rivale che può baciarglielo, e fatto ciò la rialza per i capelli per poi gettarla spalle contro un angolo per poi raggiungerla, metterle una mano alla gola e l'altra sul viso, comprimendole le guance e andando a muso duro con lei mentre la minaccia. L'arbitro va a dividere le due, e Alisa approfitta del breve break per colpire Samantha con un Eye Rake non visto dall'arbitro per poi stenderla con un insperato Drake's Deception!



    La Hart Princess e l'Alpha Drake stramazzano entrambe a terra, ma è quest'ultima la prima a rialzarsi, e ora con sguardo omicida osserva la nemica che si sta mettendo in piedi, e ora senza la minima esitazione prende slancio alle corde e l'abbatte con il Drake's Fortune (Shining Wizard), e fatto ciò la schiena... 1...2... No! La Hart Princess alza una spalla. La Whisperer accenna un'espressione contrariata per poi colpire la rivale con un paio di pugni alla testa, e fatto ciò la chiude in una Seated Headlock per svariati secondi prima che Samantha accenni una reazione. Le due si rialzano con Alisa che ancora tiene l'avversaria nella presa, e ora va con delle gomitate allo stomaco, ma la Whisperer non molla e corre all'angolo con Samantha ancora intrappolata per poi schiantarla con uno Sliced Bread #2!

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    L'Alpha Drake schiena... 1...2... No! Kickout della Hart Princess. Alisa accenna una smorfia contrariata per poi rialzare per i capelli Samantha, gettarla spalle contro un angolo e poi colpirla con una violenta ginocchiata in corsa! Samantha stramazza a terra mentre Alisa tenta un altro schienamento... 1...2... No! Altro kickout della Style Setter. Alisa sbuffa e poi trascina la rivale al centro del quadrato per poi intrappolarla in una nuova Seated Headlock per diversi secondi per poi rialzarsi con l'avversaria ancora abbrancata, spingerla alle corde e abbatterla con un braccio teso di ritorno. Alisa tenta un nuovo schienamento... 1...2... No! Samantha alza una spalla. L'Alpha Drake va a rialzarla nuovamente per poi catapultarla con uno Snapmare seguito da un Low Dropkick sulla schiena, e fatto ciò prende slancio alle corde per poi andare con un altro Drake's Fortune... No! Samantha evita per poi andare con uno Schoolgirl Roll-Up... 1...2... No! Alisa esegue il kickout rotolando all'indietro e nel rimettersi in piedi va subito con un Roundhouse Kick sull'avversaria seduta! Samantha accusa il colpo e traballa, e Alisa ora va con un nuovo Drake's Fortune seguito da uno schienamento... 1...2... No! Kickout da parte di Samantha. Alisa non si scompone e ora trascina l'avversaria all'angolo per poi tempestarla di Stomp con l'Among Thieves, e fatto ciò va con l'A Thief's End, completando la sua Thieves Combo!

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    Trascinata l'avversaria al centro del quadrato, Alisa schiena... 1...2... No! Kickout da parte di Samantha. L'Alpha Drake mostra una smorfia contrariata e va a protestare con l'arbitro dicendogli che era un tre, e dopo attimi di discussione Alisa sbuffa e poi torna a focalizzarsi su Samantha che si sta lentamente rialzando. Alisa si mette in posizione e chiama l'Alpha Whisper, una delle sue mosse più letali, e quando Samantha è in piedi va con il suo Cutter... No! Samantha blocca e spinge via Alisa per poi seguirla e andare con un braccio teso... No! La Whisperer si abbassa ed evita il colpo per poi colpire di ritorno la rivale con il Drake's Deception! Alisa si getta immediatamente su Samantha... 1...2...3! No! Samantha alza una spalla! La gran parte del pubblico esulta per il kickout di Samantha mentre Alisa osserva con occhi spalancati e sbigottiti la nemica, ma dopo qualche secondo di smarrimento si ricompone e va a rialzarla per poi lanciarla spalle contro un angolo e urlarle contro, e fatto ciò le sputa in faccia per poi colpirla con un sonoro schiaffo!!! Il pubblico emette un boato di sgomento seguito da fischi, mentre Samantha si tiene il viso e posa la sguardo su una gelida Alisa che la fissa con disprezzo. The Best In The Ten Universes si asciuga lo sputo della rivale con il dorso della mano per poi cominciarla a fissare a sua volta, iniziare ad ansimare per la rabbia e infine partire all'attacco... No! Alisa evita l'attacco di Samantha, e non appena questa si gira va per l'Alpha Whisper!



    Connessa... No!!! Samantha ribalta in volo e intrappola l'avversaria in un Cross Armbreaker facendo alzare in piedi tutti i fan sbigottiti dalla manovra che ora tiene Alisa bloccata al centro del quadrato! Samantha urla alla nemica di cedere mentre il pubblico inizia a far casino per sostenere la canadese. Alisa urla dal dolore e con una mano cerca di trascinarsi verso le corde, troppo lontane da raggiungere, ma nonostante ciò l'Alpha Drake non pare minimamente intenzionata a cedere, e ora digrigna i denti e urla ancora continuando a cercare una via di fuga. La Hart Princess continua a urlare alla rivale di cedere, non disdegnando di usare insulti per riferirsi a lei, ma quest'ultima replica urlandole che piuttosto che cedere si farà spezzare il braccio! Samantha non se lo fa ripetere e ora alza il fondo schiena aumentando notevolmente la pressione dell'Armbreaker facendo cacciare ad Alisa un grido di dolore sovrumano, ma nonostante ciò non fa nemmeno vibrare la mano per far intendere una resa, e con uno sforzo notevole tenta di rotolare all'indietro sbilanciando leggermente il baricentro della presa e facendo perdere leggermente la presa a Samantha, e visto lo spiraglio Alisa riesce a chiudere ad arco le proprie braccia, diminuendo la potenza della sottomissione. Samantha tuttavia non molla e ora sferra dei pestoni con il tacco che vanno a spezzare la difesa di Alisa, e fatto ciò tramuta immediatamente l'Armbreaker in una Triangle Choke! Altra reazione positiva del pubblico mentre ora le due rivali sono faccia a faccia all'interno della manovra. Samantha ordina alla nemica di cedere mentre quest'ultima con il braccio libero regala un sonoro dito medio all'avversaria per poi tentare di colpirla con dei pugni al costato che poco effetto hanno sulla canadese che ora inarca la schiena e aumenta la pressione della presa. Alisa emette un urlo per poi usare la mano intrappolata per abbrancare alla gola Samantha, e fatto ciò si mette sulle ginocchia per poi tentarsi di rialzare con la rivale ancora salda a lei, e con uno sforzo notevole per una lottatrice delle sue dimensioni riesce a mettersi in piedi per poi correre all'angolo e schiantarvi Samantha con una Bucklebomb! La Hart Princess accusa il colpo e traballa mentre l'Alpha Drake va con un Alpha Whisper della disperazione che abbatte la rivale!!!

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    Le due stramazzano entrambe a terra, e mentre Samantha pare priva di sensi per il violento Alpha Whisper subito, Alisa si tiene dolorante la spalla destra, pesantemente colpita dalla combinazione Armbreaker/Triangle Choke, oltre che dallo sforzo fatto per sollevare Samantha, e ora con molta fatica torna in piedi con l'aiuto delle corde, notando che anche la rivale si sta riprendendo dagli effetti dell'Alpha Whisper. Alisa decide di non schienare, ma anzi si mette in posizione per connettere con una nuova Alpha Whisper. Samantha torna in piedi e Alisa va con il suo letale Cutter... No! Samantha blocca il braccio di Alisa che però riesce a ruotare su se stessa e... ALPHA WHISPER!!!

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    Incredibile contromossa di Alisa che ora schiena... 1...2...3! NOOOOOOOOOOO!!! Samantha alza una spalla all'ultimo istante salvandosi da uno schienamento che sembrava sicuro! Il pubblico esulta per questo kickout mentre Alisa si mette le mani tra i capelli, incredula. I fan mostrano il loro apprezzamento per la contesa con dei cori mentre l'Alpha Drake mostra una smorfia rabbiosa, e ora pesta e dolorante sale su un paletto pronta per connettere per la sua mossa più letale, la Whispers Into Screams. La Hart Princess si rialza lentamente mentre l'Alpha Drake attende che sia in piedi, e una volta che ciò accade quest'ultima parte... No! Samantha si scansa, ma Alisa atterra in piedi, non avvedendosi però che Samantha ha preso slancio per una violenta Samy Super Spear...

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    ... che viene connessa, abbattendo Alisa!!! Samantha schiena... 1...2...3! NOOOOOOOOOOO!!! Alisa si salva incredibilmente dalla letale SSS, facendo scaturire un boato di sgomento nel pubblico e un'espressione altrettanto sgomenta da parte di Samantha che ora guarda l'arbitro e gli fa cenno di tre con le dita, ricevendo risposta negativa. Samantha sospira per poi rialzarsi e mettersi in attesa che Alisa si metta in ginocchia in modo da andare con il suo Roundhouse Kick on a seated opponent, il Sashot. La Whisperer si mette sulle ginocchia e Samantha va con il Sashot... No! Alisa si abbassa e getta spalle a terra la nemica con uno Schoolgirl Roll-Up... 1...2...3! No!!! La Hart Princess esegue il kickout. Le due si rialzano e corrono alle corde per poi abbattersi a vicenda con una doppia Clothesline! Entrambe stramazzano a terra e vi restano per svariati secondi prima che inizino a strisciare verso le corde che tutte e due usano per rialzarsi. Ora le due nemiche sono in piedi, a lati opposti del quadrato e si lanciano occhiate assassine per poi avvicinarsi l'una all'altra e iniziarsi a colpire con dei pugni alternati, con quelli di Samantha accolti positivamente e quelli di Alisa negativamente. Lo scambio va avanti per alcuni istanti prima che sia Samantha a prendere il sopravvento, e ora lancia la rivale alle corde, ma questa va con un braccio teso di ritorno che viene evitato da Samantha e che poi se la carica rapidamente sulle spalle in posizione di Fireman's Carry per poi...

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    ... CONNETTERE CON LA DIVINE REBIRTH!!! Samantha schiena... 1... 2... 3! NOOOOOOOOOOO!!! ALISA METTE UN PIEDE SULLA CORDA PIU' BASSA! Il pubblico fischia mentre Samantha si mette le mani tra i capelli, ma subito dopo si ricompone e trascina l'avversaria al centro del quadrato per poi allargarle le gambe, colpirla con uno Stomp sulle parti basse e intrappolarla nella Hart Princess' Redemption!

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    Il pubblico esulta mentre Alisa urla dal dolore, con Samantha che le ordina a gran voce di cedere, ma la Whisperer non ha alcuna intenzione di farlo. La Style Setter mostra una smorfia contrariata per poi inarcare la schiena all'indietro aumentando notevolmente l'efficacia della sua mossa di sottomissione più letale!!! L'Alpha Drake urla con tutta la voce che ha in corpo, non mostrando comunque segni di resa e dopo qualche istante sviene dal dolore. L'arbitro va a controllare le sue condizioni per poi girarsi verso la zona del timekeeper e... bloccarsi dopo un urlo di Samantha che STA SANGUINANDO DA UN ORECCHIO!!! L'arbitro osserva interdetto la scena mentre Samantha molla la presa e si tiene l'orecchio, e le telecamere indugiano su una rediviva Alisa Drake che mostra la bocca sporca di sangue! Alisa si rialza a fatica, e una volta in piedi mostra un sorriso compiaciuto macchiato dal sangue della rivale mentre quest'ultima rantola a terra tenendosi l'orecchio morso dalla nemica. L'arbitro va a chiedere spiegazioni ad Alisa, ma questa lo scansa per poi torreggiare sull'avversaria e attendere che si rialzi, e una volta che ciò accade Alisa va con la sua nuova e letale mossa, la The Lost Legacy!



    La Hart Princess stramazza a terra ma l'Alpha Drake non schiena, anzi sale su un paletto per poi mettersi in attesa. Passa qualche secondo e Samantha si rialza permettendo ad Alisa di lanciarsi verso di lei e abbatterla con la Whispers Into Screams!!!



    L'Alpha Drake schiena... 1... 2... 3! 3!!! È FINITA!!! ALISA DRAKE HA BATTUTO SAMANTHA HART!!! Il pubblico fischia sonoramente mentre Alisa con occhi e bocca spalancati alza le braccia al cielo, incredula per essere finalmente riuscita a sconfiggere la sua nemesi.

    Jessica: The winner of this match... AAAAAAAALIIIIIIIIIIIISAAAAAAAAAAAAAAAAA DRAAAAAAAAAAAAAAKEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!


    I fischi del pubblico si amplificano mentre un'incredula Alisa Drake si rimette in piedi e si appoggia alle corde non riuscendo a nascondere la propria gioia per questa vittoria, ma attenzione! Qualcuno trascina fuori dl quadrato Samantha Hart e la getta contro i gradoni d'acciaio!!!



    RICK FRYE!!! Alisa osserva interdetta il compagno nei Whisperers mentre questo prende un microfono e si rivolge ad Alisa.

    R.Frye: Io so, tu sai, lei sa e loro sanno che fin quando non le impediremo di mettere definitivamente piede su un ring di wrestling la vostra rivalità non finirà, quindi spero non ti dispiacerà se termino la carriera di Samantha Hart proprio in questo momento!

    Fischi a valanga per Rick mentre Alisa accenna un leggero sorriso per poi annuire verso il compagno nei Whisperers che mostra un sorriso beffardo per poi rialzare Samantha per i capelli, calciare via la parte superiore dei gradoni, portare Samantha sulla base dei gradoni e poi metterla in posizione per un Piledriver!!! Il pubblico fischia sonoramente mentre Rick solleva Samantha e... Qualcuno scavalca le transenne e si getta su di lui!!!



    È il mascherato di poco fa! Il pubblico esulta mentre Rick perde la presa su Samantha e finisce a terra subendo una scarica di pugni da parte del tizio mascherato! La security compare sullo stage e immediatamente accorre a fermare l'intruso con i fan che fischiano pesantemente. Rick si rialza intontito, ma il mascherato riesce a sfuggire alla security per poi abbattere Frye con una ginocchiata in corsa! Il pubblico esulta mentre Alisa esce dal quadrato e si getta sul mascherato abbrancandolo con una Sleeper Hold, ma questo la catapulta in avanti per poi torreggiare su di lei e togliersi la maschera...



    CHRIS DRAKE!!! Il 4-times e attuale FWP World Champion è qui!!! Il pubblico emette un sonoro boato di approvazione mentre Alisa osserva con occhi spalancati il fratello, ma ecco che la security si getta nuovamente su Chris e lo blocca per poi portarlo via... Ma attenzione! Samantha Hart si è rialzata e ora stampa una sediata sulla schiena di un addetto alla sicurezza, poi a un altro e poi a un altro ancora! Il pubblico esulta mentre gli altri membri della security vengono distratti dal comportamento di Samantha e mollano Chris che inizia a colpirli uno per uno con dei pugni alla testa, con Samantha che conclude l'opera massacrandoli di sediate! Una volta annullata la sicurezza vediamo Chris e Samantha scambiarsi uno sguardo per poi rivolgersi verso Rick e Alisa, e fatto ciò iniziano a correre verso di loro, ma i Whisperers saggiamente decidono di fuggire tra il pubblico e una volta salita una scalinata si fermano e osservano rabbiosi i due rivali che intanto sono entrati nel ring. Alisa scuote la testa sgomenta mentre Rick lancia occhiate d'odio a Chris che ora vediamo salire su un paletto e puntare un dito sui due Whisperers mentre Samantha, seppur dolorante, osserva compiaciuta Chris Drake, e su queste immagini noi andiamo in pubblicità.



    Up Next: The Main Event!
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    Amici telespettatori, bentornati in diretta con Friday Night Indoor War!

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    E dopo una panoramica sul pubblico che gremisce la BJCC Arena di Birmingham, siamo pronti per un altro momento importante di questa splendida serata di wrestling! Vediamo infatti un tavolo solitario posto al centro del ring, con quattro sedie piazzate in coppia ai due lati, e due cartelline contenenti dei contratti con relative penne stilografiche appoggiate accanto. E' arrivato il momento dell'ufficializzazione del match di Nemesis! riguardante i TWC World Tag Team Titles!



    Boato del pubblico non appena risuona la theme degli indiscussi campioni di coppia della federazione, ovvero la League of Extraordinary Gentlemen!

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    Mentre il pubblico in festa rumoreggia, ecco “The American Knight” Leon Black e “The Europan Hero” Sigfried Jaeger uscire dal backstage, titoli in bella vista in spalla, jeans e maglie personalizzate della League addosso. Il Corvo, sorridente, come di consueto va a fare la taunt della BDK Inc. dritto in camera, mentre Leon si porta al centro dello stage e alza il pugno destro al cielo mentre cala il silenzio nell’arena. Poi lo cala improvvisamente.

    Booooooooooooooooooooooooooooooooooooooooom!


    Boato del pubblico di Birmingham! Subito dopo i membri della League iniziano a calare verso il ring con tutta tranquillità, salutando i fan.

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    JR: Ladies and gentlemen, please welcome the Undisputed TWC World Tag Team Champions. “The American Knight” Leon Black, “The European Hero” Sigfried Jaeger… The League of Extraordinary Gentlemeeeeen!!!!!

    Una volta arrivati a bordo ring, ecco che Jaeger balza sull’apron, passa le corde ed entra nel quadrato, mentre Leon va a salire i gradoni d’acciaio. Subito dopo entrambi si arrampicano sullo stesso paletto e alzano i titoli di coppia al cielo tra il giubilo generale. Poi il Corvo balza giù e va a far segno per avere un paio di microfoni, mentre Leon scavalca la terza corda ed entra nel ring, dove prende al volo un microfono lanciatogli da Sigfried. Mentre la musica va a sfumare, i due parlottano e puntano il dito un paio di volte in favore di alcuni fan che mostrano cartelloni dedicati alla League of Extraordinary Gentlemen, infine ecco che il Corvo inizia a parlare unavolta che l’entusiasmo dei fan cala per far posto a un religioso silenzio.

    SGF: E’ sempre bello tornare negli Stati Uniti dopo un lungo tour che ci ha portati in giro per il mondo, e vedere che niente è cambiato, e che il sacro spirito degli eroi brucia al massimo della potenza in tutti voi, amici.

    Applauso da parte dei fan per il tedesco.

    SGF:
    Due settimane fa, la League of Extraordinary Gentlemen, ha avuto a che fare con un branco di persone spregevoli, guidate da un rifiuto umano che in qualche modo ha traviato un nostro collega.

    Sigfried poi si volta verso la telecamera.

    SGF: Ah, non considero i No More Heroes come parte del suddetto gruppo di persone spregevoli, tanto per chiarire subito. Avvesse Shawn a capire male le mie parole...

    Alle spalle del Corvo, Leon Black accenna un sorriso e scuote il capo.

    SGF: Anyway, come avete potuto vedere, noi della Leauge of Extraordinary Gentlemen, ci siamo occupati del problema in pieno Heroic Style, liquidando la teppaglia che risponde agli ordini di Akuma Fujihara, in piena collaborazione e armonia con i nostri futuri avversari di Nemesis!. A dimostrazione che quando un pericolo esterno osa insinuarsi nella casa che tutti noi assieme abbiamo costruito, le divergenze vengono messe da parte, e l’infestazione viene subito colpita violentemente e ridimensionata di brutto. Dopo la batosta messicana, credo proprio che Fujihara ci penserà due volte ad avvicinarsi a noi con il suo proverbiale atteggiamento di falsa superiorità e le sue battutine inutili.

    Il Best from the West annuisce, poi fa spallucce.

    SGF: Poi oh, se volesse il bis, può pure mandarci contro qualche altro sgherro inutile e senza cervello. Magari che sappia combattere e non sia un buttafuori di infimo livello come Tanaka… Leon e io gli forniremo la stessa medicina messicana. E così sarà per tutti quelli che credono di poter spadroneggiare sugli altri impunemente, e credetemi, ce ne sono tanti di mini-Fujihara annidati nel backstage.

    Il gigante appoggia una mano sulla spalla di Sigfried, prendendo la parola.

    LB: Sì, due settimane fa un fantasma del passato è stato riportato al passato. Non gli abbiamo permesso di ritornare indebitamente nel presente, e non glielo permetteremo in futuro. Heroic Style forse è un po' troppo chic per i miei gusti, ma sicuramente lo abbiamo sconfitto tutti insieme. Noi, i No More Heroes e voi. E chi avrebbe potuto sconfiggere una allenza così? Nessuno.

    Jaeger poi continua.

    SGF: Detto questo, credo che sia arrivato il momento di parlare di qualcosa di molto più importante e soprattutto stimolante per la League of Extraordinary Gentlemen. Tra due settimane, infatti, affronteremo i No More Heroes in quello che è il top del top degli incontri di coppia della federazione, sin dal primo giorno della sua fondazione. Conoscete tutti i No More Heroes. Io moltissimo, visto che li ho avuti come rivali per sei mesi. Poi le nostre strade si sono divise, e mentre Leon e io costruivamo la nostra leggenda in singolo, loro hanno costruito la loro in coppia per tutto il duemilasedici.

    Sigfried conclude.

    SGF: I No More Heroes sono stati il punto di riferimento per la categoria di coppia per tutto il duemilasedici. Ma questo è il duemiladiciassette, ed è, e verrà ricordato, come l’anno della League of Extraordinary Gentlemen…

    Black annuisce.

    LB: L'anno in cui, finalmente, questa divisione ha raggiunto il suo picco. Siamo passati dal vedere i titoli di coppia assegnati d'ufficio a qualche persona non meglio specificata.

    Black osserva Jaeger che fischietta.

    LB: A vedere un match degno del Main Event di War of Change. Un match che promette di cambiare per sempre la geografia della TWC. Se vincessero i No More Heroes non solo si confermerebbero il più grande Tag Team della federazione senza alcun dubbio, ma si inserirebbero fra i più grandi Tag Team della storia, insieme a coppie come i Dudleys, i Road Warrior, gli Hardyz, El Gardiano e Sagramore II. I Team che definiscono cosa significhi lottare in coppia. Se invece vincessimo noi, se vincesse la League of Extraordinary Gentlemen, creeremmo un altro record. Nella divisione Tag più competitiva al mondo, nessuno è mai riuscito a mettere a segno due difese titolate in PPV. Nessuno. L'uomo di fianco a me è uno di quelli che ci è riuscito una volta, i No More Heroes sono gli altri. La League riuscirebbe in questa impresa. E non solo quello, ma strapperebbe anche un biglietto per la corsa che la porterà ad essere il secondo regno più lungo per i TWC World Tag Team Championship.

    Il gigante annuisce.

    LB: Se vincesse la League of Extraordinary Gentlemen, la foto di questo gruppo verrebbe messa alla pari di quella dei No More Heroes. I due più grandi Team della federazione, nel più grande Match della federazione.

    Black annuisce, dando una pacca sulla spalla al suo compagno di Tag.

    LB: I quattro migliori talenti di questa federazione, in un unico incontro, quattro degli stili più peculiari della federazione, in un unico incontro, i primi due campioni mondiali TWC, il primo campione mondiale di coppia TWC e i primi è unico due volte campioni mondiali di coppia TWC, in un unico incontro, gli autori della migliore faida e del miglior Match del duemilaesedici e gli autori della migliore faida e del miglior Match del duemiladiciassette in un unico incontro. Questo è l'incontro che volevate da quando avete iniziato a seguire la TWC, anche se non sapevate di volerlo. Questo è il Match che il mondo vuole vedere. Questo è il Match che la storia ricorderà come migliore di sempre di questa federazione. Shawn Gates, Travis Miller, No More Heroes, venite qui è rendiamolo ufficiale!

    Boato del pubblico.



    Your Heroes Are Dead risuona nell'arena dopo pochi secondi!La folla alza la voce sentendo la theme dei due volte campioni di coppia, i quali dopo l'introduzione strumentale compaiono sullo stage armati di microfono e si dirigono immediatamente verso il quadrato.

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    I due si scambiano qualche parola lontano dai microfoni, e successivamente Travis alza il suo per cominciare a parlare.

    TM: Non c'è nemmeno bisogno di chiedere, questo match si farà. Mancherà forse qualche scartoffia da firmare, ma direi che nella mente di tutti noi è già praticamente ufficializzato. Insomma, tutti sanno che voi due volete questo match.

    I No More Heroes raggiungono la zona ring e salgono sull'apron.

    TM: Noi vogliamo assolutamente questo match.

    I due entrano nel ring e si avvicinano alla League.

    TM: E direi che non c'è nemmeno bisogno di chiedere a loro.

    Travis alza il microfono verso la folla che risponde a gran voce.

    TM: Esattamente. No More Heroes contro League of Extraordinary Gentlemen. Nemesis!

    Il pubblico esulta ancora una volta.

    TM: Fatto. Quindi, ora che ci siamo tolti di torno i dubbi, i Fujihara ed ogni altro ostacolo che si è voluto porre tra noi due e voi due, torniamo a noi. Questa è l'ultima puntata prima del match, ed è probabilmente l'ultima occasione che avremo per molto tempo di essere sullo stesso ring con un microfono a testa, facciamola valere. Ormai non c'è più nessun bisogno di parlare di quello che abbiamo fatto per la federazione, nessun bisogno di parlare di quanto valiamo singolarmente o come team, nessun bisogno di dirci perché pensiamo di vincere la battaglia. Parliamo di quello che davvero succederà nel match.

    Travis si ferma per qualche secondo.

    TM:Vi assicuro che apprezzo quest'aura di dream match come chiunque altro. Sono sicuro che porterà ad un match onesto e nel completo rispetto delle regole di questa federazione, ma sappiamo tutti benissimo che nessuno su questo ring ha bisogno di un oggetto contundente per rovinare la carriera all'altro.

    Travis si volta verso il tedesco indicando il suo braccio.

    TM: Jaeger, sono sicuro di non doverti ricordare di quello che hai dovuto fare per strappare il titolo al tuo compagno, e state certi che sia io che Shawn ci ricordiamo perfettamente come ci ha ridotto salire sul ring l'uno contro l'altro per una title shot. Per quanto diversi possiamo essere singolarmente, c'è una cosa che accomuna tutti e quattro: Se messi sul ring con la giusta posta in palio siamo disposti a distruggere noi stessi e gli altri per vincere. Questa volta si starà anche parlando di un tag team match, ma per i No More Heroes la posta in palio è più alta che mai. Non parlo solo dei titoli che indossate, per quanto non veda l'ora di riprenderli in mano, nè di un conflitto ideologico tra eroe e uomo comune. In questo match c'è l'intera TWC in palio.

    Una parte del pubblico reagisce a gran voce sentendo le parole di Travis.

    TM: Non sto esagerando. Voi dite che il duemilasedici è stato l'anno dei No More Heroes e questo è il vostro, ma parlare solo della categoria di coppia a questo punto è limitativo. Parliamoci chiaro, quando la categoria di coppia era dei No More Heroes, la TWC era di Jaeger e Black. I nomi in cima alla catena alimentare sono sempre stati i vostri, anche prima di diventare un team. Con l'anno nuovo avete deciso di prendervi la categoria di coppia, e noi nel mentre abbiamo stravolto la categoria singola con alcuni dei migliori match di questa annata. Shawn Gates e Travis Miller sono diventati dei nomi grossi per la federazione, ma non ancora abbastanza grossi.

    Travis si ferma per qualche secondo.

    TM: Questo è l'ultimo passo. Terminare definitivamente la TWC di Jaeger e Black ed inaugurare la TWC di Gates e Miller. Noi abbiamo bisogno di quest'ultimo passo, e per quanto ci riguarda Nemesis! sarà la serata peggiore di tutte le nostre carriere.

    Travis indica se stesso.

    TM: Io probabilmente dimezzerò la durata della mia carriera tentando di tenere a terra il gigante della TWC a furia di testate, il che mi porterà anche a perdere più sangue di quanto ne abbia mai perso nella mia carriera.

    Lo scozzese sposta il dito verso Black.

    TM:Leon Black perderà la mobilità e la forza fisica impressionante che lo hanno reso famoso dopo che l'ennesima Closin'Gates gli danneggerà le gambe in maniera irreparabile, costringendolo a rinunciare a tutte quelle mosse che rendono Leon Black l'atleta che è su questo ring.

    Il dito di Travis si sposta verso Shawn.

    TM: Shawn Gates si romperà le poche ossa che non si è ancora rotto nell'arco della sua carriera dopo uno sfortunato scambio di colpi con il tedesco più duro del pianeta, il che lo costringerà all'ennesimo giro di ospedali e all'ennesima serie di operazioni per cercare di rimettere insieme un corpo che ha subito molti più danni di quanti un atleta dovrebbe poter sopportare.

    Infine Travis indica Sigfried.

    TM: E Sigfried Jaeger si trascinerà con se il peso di questo match ovunque, ogni volta che tenterà di colpire i suoi avversari con una gomitata solo per rendersi conto che ormai i suoi colpi fanno molto più male a lui di quanto ne facciano ai suoi avversari.

    Travis abbassa il braccio.

    TM: Black, Jaeger, queste non sono minacce, questo è il vostro futuro. Se volete davvero salire su un ring con noi vi conviene essere seriamente motivati, perché sarà quasi impossibile esserlo più quanto lo siamo di noi.

    Gates sorride e saltella per il ring, per poi lanciare con un gesto repentino il suo cappello verso il pubblico e portarsi il microfono alla bocca.

    SG: Dio, se c'è una cosa che Travis sa fare è darmi la carica. Avanti Birmingham, voglio un boato per Travis Miller!

    Ovazione dal pubblico per Miller, per il quale partono anche dei cori "Millah's Thrillah!". Quando i cori scemano, Shawn si riporta il microfono alla bocca.

    SG: Per la prima volta mi trovo d'accordo con ogni parola detta da Sigfried Jaeger e Leon Black su questo ring. Il match che avremo a Nemesis! è un match che va oltre ogni dialettica, uno scontro che supera ogni narrazione. Il nostro match sarà una battaglia che surclassa ogni storyline, che oscura ogni rivalità, che eclissa ogni faida. E sapete perchè? Perché su quel ring ci sarà tutto quello che si potrà mai sperare di vedere su un ring di wrestling.

    Gates prende fiato, poi riprende.

    SG: Guardatevi. Guardateci. Abbiamo Sigfried Jaeger, un uomo che ha passato più giorni della sua carriera con una cintura alla vita che con i pantaloni cadenti. Il secondo migliore wrestler del vecchio continente che questo millennio abbia visto esplodere. E per quanto possa essere un gigantesco dito nel culo, c'è da dare a Cesare quel che è di Cesare.

    Gates indica adesso Miller.

    SG: Travis Miller. Il miglior wrestler del vecchio continente di questo millennio. Allenato nella fredda Russia da uno dei wrestler più cazzuti della storia di questa disciplina, un grande uomo che sia io che Black abbiamo avuto l'onore di conoscere. Primo main eventer della storia di questa compagnia, due volte campione di coppia, due volte number one contender e, soprattutto, l'uomo che mi ha quasi fatto rompere il collo.

    Il texano sposta adesso il dito contro Leon Black.

    SG: E infine Leon Black. Campione del mondo della TWC, imbattuto per quanto? Un anno? Campione di coppia, padre di famiglia, autoproclamatosi uomo più pericoloso del pianeta e tanta di quella roba che finirebbe l'anno prima di elencarla tutta. Il punto è questo: quello di Nemesis! è un match che fa gola solo per i nomi che ci sono dentro, sia singolarmente, sia come coppie. Ed è un match che fa gola per la narrazione che c'è dietro, il più grande conflitto ideologico che questa federazione abbia visto finora: eroi contro antieroi. E c'è la storia: c'è la storia di una categoria di coppia che non è mai stata così in alto fino ad adesso, la storia di come un titolo da sempre considerato secondario si ritrovi finalmente in capo al mondo. Ma c'è ancora di più.

    Gates sorride.

    SG: Ognuno di noi quattro ha un motivo per combattere contro gli altri, ognuno di noi quattro ha una storia a sé con gli altri. Ed è questo che renderà il nostro match così speciale. Prendiamo me e Jaeger, ad esempio: rivali dal momento stesso che io ho messo piede in questa federazione, ci siamo scontrati per sei mesi per quello stesso titolo e, quando io e Travis lo abbiamo poi perso, ci siamo ritrovati uno contro l'altro in uno dei più grandi main event della storia di Indoor War. Un conflitto aperto da sempre, che ha raggiunto punte di asprezza rare. Perché, voglio dirlo, Sigfried Jaeger è una persona che amo odiare.

    Jaeger sorride, mentre Gates sposta lo sguardo su Miller.

    SG: E poi, il più classico dei classici. Hulk Hogan contro Randy Savage, The Rock contro Stone Cold, John Cena contro Randy Orton, Travis Miller contro Sigfried Jaeger. Questi due si sono affrontati tante di quelle volte su questi ring che ormai abbiamo perso il conto, ed ogni volta con un risultato differente. Ogni volta con uno sbocco nuovo. Ogni volta uno dei due è riuscito a tirar fuori dal cappello quel coniglio che lo ha portato alla vittoria. Ogni volta ci avete saputo stupire.

    Gates adesso si rivolge a Leon.

    SG: E poi ci siamo io e te, Leon. Ci conosciamo da una vita, abbiamo lavorato insieme in TWNA e adesso ci ritroviamo ancora qui, sullo stesso ring. Non ci siamo scontrati tante volte ma ci siamo incontrati più volte di quante io avrei mai immaginato. Tu sei tutto quello che io sarei potuto diventare se le cose fossero andate diversamente, io sono tutto quello che tu saresti diventato se non avessi avuto nessuno pronto a fermarti nei momenti peggiori. Ti ho dato la fiducia più grande che abbia mai dato a nessuno, ti ho dato la possibilità di allenare mio figlio. Ti ho dato l'esclusiva possibilità di rendere un individuo già geneticamente e moralmente superiore il più grande wrestler della storia del cazzo di mondo e nessuno può sapere, nessuno può immaginare quanto mi sia pesato il fatto che a renderlo tale non sarò io. Ed è per questo, Leon, che a Nemesis! tu più di ogni altro sei la persona contro la quale voglio stare su questo ring, perché una volta ancora voglio provare a dimostrare che io e te, quando saliamo su questo ring, non siamo tanto diversi quanto si voglia far passare. E voglio dimostrare che per quanto tu sia visto come una leggenda e io come un veterano, tu come il salvatore e io come il disgraziato, quando saliamo sul ring io e te siamo sullo stesso dannatissimo livello. E non lo dimostrerò a te, perché tu già lo sai. Ma lo mostrerò a chiunque altro abbia mai pensato diversamente.

    Gates fa una pausa e prende un lungo respiro, poi ritorna a parlare.

    SG: Ci siamo. Siamo al punto di non ritorno. Ogni altra parola è superflua, ogni aggiunta è solo grasso che cola. Quello che c'è da fare è stato deciso. Resta solo una domanda alla quale è necessario dare una risposta: come? No More Heroes contro League of Extraordinary Gentlemen, ma come? Beh, direi come la penso ma credo possiate già tutti immaginare come lo vorrei fare questo match: tag team match regolare, niente armi, niente hardcore, solo puro wrestling di coppia. Perché, avanti, siamo franchi, chi più di noi quattro può mostrare al mondo quanto sublime può essere il wrestling di coppia in sé e per sé? Vogliamo davvero cedere alla tentazione di strafare con i tornado, gli hardcore o qualche altra stipulazione del cazzo?

    LB: Travis, hai perfettamente ragione. Per combattere e vincere questo match, dovremo sacrificare una parte di noi. So già quello che mi si para davanti. So benissimo che i No More Heroes sono due resilienti figli di puttana, e che mi spezzerò le nocche prima di piegarvi con i pugni, che perderò la sensibilità alle gambe prima di riuscire a stendervi con i calci. So già che per ogni volta che cadrete a terra vi rialzerete, più determinati di prima, senza darmi la possibilità di rialzarmi. E se la pena per poter lottare questo match è quella di sacrificare le mie gambe e i miei voli, sono disposto a farlo. Sono disposto a non mettere più piede su questo ring, se significa lottare questo match. Perché se è vero che i No More Heroes non si arrendono mai, è vero che Black non si è mai arreso a sua volta. Perché se è vero che ogni volta che vi manderò a terra voi vi rialzerete, è vero che anche io lo farò. Perché voglio dimostrare anche questo, che Leon Black è incapace di arrendersi.

    Black si indica il petto, per poi indicare Sigfried Jaeger.

    LB: E la stessa cosa credo che valga per Sigfried Jaeger, entrambi vogliamo dimostrare di essere indistruttibili. E Shawn, è vero. Tutti noi abbiamo una storia l'uno con l'altro. La serie di match fra Miller e Jaeger è studiata nelle scuole di wrestling, e tu e Sigfried siete riusciti a dare spettacolo insieme. E le mie difese del TWC World Heavyweight Championship contro voi due sono fra le migliori che io mi ricordi. E fremo dalla voglia di combattere ancora contro di te Shawn, perché è vero, io e te siamo più simili di quanto chiunque pensi, e poter allenare tuo figlio è un grande onore, uno dei più grandi della mia vita. L'idea di star plasmando il futuro del wrestling non solo con le mie azioni sul ring ma anche con quelle fuori è incredibile. E sì Shawn, io credo che tu sia al mio livello, e che tutti i lottatori siano al mio livello su questo ring. Ma credo anche che non basti essere al mio livello per battermi, perché ogni volta che combatto supero me stesso. Perché so che quando saliremo sul ring, dovrò superarmi ancora una volta, e lo farò. Ogni volta che sono salito su questo ring ho fornito una prestazione migliore dell'altra, e lo farò ancora. Vedrete il migliore Leon Black di sempre, ancora una volta.

    Black annuisce, per poi indicare il tavolo in un lato del ring, su cui sono appoggiate due cartellette.

    LB: Per quanto riguarda la stipulazione, sono andato a parlare io stesso con Virgil Brown. E sapete perfettamente come lui sia il fan numero uno di questo match, e per questo mi ha dato questo contratto.

    Leon si avvicina al tavolo, e solleva la cartelletta di destra.

    LB: In questa cartella c'è il contratto per League of Extraordinary Gentlemen contro No More Heroes, TWC World Tag Team Championship on the line, due contro due, nessuna stipulazione, a Nemesis!

    Black annuisce, guardando la cartellina.

    LB: Tutti gli ingredienti per un classico, per citare il nostro General Manager in persona. Varie clausole di non interferenza, di non responsabilità, di comclusività del match. Di fatto questo contratto ci garantisce un match che non abbia impedimenti di sorta. Garantisce persino un rematch in caso di pareggio, o di errori arbitrali decisivi per il risultato. Un contratto bomba, a protezione del più grande match di sempre. Per darvi l'idea, il contratto per il match fra me e Sigfried Jaeger era molto simile.

    Il gigante annuisce.

    LB: Ma Virgilio Brown non vuole che noi firmiamo solo questo contratto. Perché questo match non è abbastanza. Non può risolversi un match di questo calibro con un solo schienamento e una sola sottomissione. Per questo ha scritto questo contratto.

    L'American Knight alza il contratto a sinistra.

    LB: Questo è un contratto per rendere il nostro match un Elimination Tag Team Match. Solo se firmato da tutti e quattro sarà valido, altrimenti il nostro match sarà un normale Tag Team. Quando me lo ha detto non capivo. Perché aggiungere una stipulazione che mi sembrava superflua ad un match già enorme di per sé? Poi, ho compreso. Due resilienti figli di puttana contro due eroi. Nessuno di noi si può arrendere solo perché il compagno di tag è stato schienato. Nessuno di noi può essere soddisfatto finché non avrà sconfitto entrambi i suoi avversari. Io non voglio sconfiggere Shawn Gates o Travis Miller, io voglio sconfiggere i No More Heroes. E anche se dovessi trovarmi solo contro due, continuerei a combattere, esattamente come farebbe Sigfried al posto mio. Io voglio un match in cui non possa avere scuse in caso di sconfitta, e rimpianti in caso di vittoria. Voglio costringere Travis Miller ad ammettere che sono il più duro lottatore che abbia mai incontrato in vita sua, e te, Shawn, ad ammettere che sono la scelta migliore che potessi mai fare per tuo figlio. Voglio entrare su questo ring e sapere che l'unico modo per vincere è dimostrare a tutti che sono il più resiliente figlio di puttana che si sia mai visto.

    Leon guarda il contratto, riappoggiandolo sul tavolo.

    LB: All'inizio non capivo, poi ho compreso. Questo contratto assicura che sia il match più equilibrato possibile. Perché se ci sono quattro persone che possono vincere un match uno contro due, sono le quattro persone che sono su questo ring. Perché so che se Sigfried Jaeger restasse da solo contro i No More Heroes, arriverebbe a distruggere il suo gomito piuttosto che arrendersi. Perché so che se Travis Miller restasse da solo contro l'America Knight e l'European Hero si causerebbe la peggiore commozione cerebrale di sempre piuttosto che perdere. Perché so che Shawn Gates restasse da solo con la League of Extraordinary Gentlemen morirebbe su questo dannato ring prima di farsi schienate o sottomettere. E perché so che io mi farei mandare in coma piuttosto che farmi togliere quei titoli. Io voglio questo match perché non sarebbe una vitttoria per nessuno vincere senza dimostrare di avere completamente ragione. LEAGUE OF EXTRAORDINARY GENTLEMEN VERSUS NO MORE HEROES, TWC WORLD TAG TEAM TITLES ON THE LINE, ELIMINATION TAG TEAM MATCH! I AM FUCKING IN!

    Black apre la cartellina a destra e firma il contratto, per poi firmare anche quello a sinistra, fra il boato del pubblico. I due membri dei No More Heroes osservano le due cartelline, e dopo qualche secondo Miller solleva il microfono per parlare.

    TM: Shawn, lo so già che mi odierai per questo, ma Black ha ragione.

    Travis prende la penna e firma entrambi i contratti, per poi tornare al microfono.

    TM: Non possiamo cavarcela battendo solo uno di loro. Se vogliamo davvero fare la storia della federazione dobbiamo passare sopra entrambi, ed abbiamo tutti i mezzi per farlo. Abbiamo le abilità, abbiamo il contesto ed ora abbiamo l'opportunità. Lo so che hai chiesto esplicitamente un match classico, ma io ti conosco e so che mentre guardi quel contratto con la coda dell'occhio ti stai concentrando su quello per il match ad eliminazione.

    Travis si ferma per qualche secondo ed indica la League.

    TM: Per quanto mi riguarda di fronte ad una scelta del genere non ho il minimo dubbio. A noi non serve battere la League of Extraordinary Gentlemen, il nostro obiettivo è sconfiggere Leon Black e Sigfried Jaeger. Se a Nemesis! quella campanella dovesse suonare la fine del match ed uno di loro due dovesse essere ancora in piedi so già ora che non sarei mai in grado di perdonarmelo, e sono sicuro che nemmeno tu lo saresti. Per questo non sto parlando a loro ma a te, non perché voglio convincerti a fare quello che io penso sia la cosa giusta, ma non permettermi di impedirti di fare quello che vuoi veramente.

    A questo punto riprende la parola Sigfried Jaeger.

    SGF: Devo dire che è molto difficile aggiungere qualcosa ai vostri discorsi, amici. Avete detto praticamente tutto quello che c'era da dire riguardo l'importanza dell'incontro che si prospetta tra noi tra quattordici giorni, e la sua valenza storica. Non soltanto per la categoria di coppia, a cui la Bruderschaft Der Krahe Incorporated ha dato vita seppur in modo controverso, che è stata svezzata e fatta crescere alla grande dai No More Heroes, e che adesso è nelle salde mani della League of Extraordinary Gentlemen, ma per tutta la federazione. Ora e nel futuro a venire.

    Sigfried continua.

    SGF: Ci troviamo al momento in una congiunzione strana, controversa e assai pericolosa per la TWC. Tutti possono vedere quanto siano deleterie le azioni e i comportamenti di certa gente. Persone come Sean Morgan, Big Black Boom, Matt Thunder, Damien, Sanshkin, Jack Keenan e Kevin Manson rappresentano la parte più negativa della nostra amata disciplina. E sono solamente la punta di un iceberg, solamente alcune delle teste dell'idra. Ogni qualvolta uno si pente, qualcun altro ne prende il posto. Ora, il nostro compito di eroi, non è soltanto di affrontare e respingere i piani e le macchinazioni di queste persone, ma soprattutto di dare un esempio di rettitudine morale a tutta la gente che ci vede nel mondo, e che viene a vederci con passione qui dal vivo.

    Jaeger punta il dito sulle due cartelline.

    SGF: Quando vedo questi contratti io vedo un'opportunità. L'opportunità di dare alla TWC e a tutti gli appassionati di wrestling un match indimenticabile. L'opportunità di ricordare a tutti ancora una volta chi siamo noi quattro e perché siamo il top della federazione. L'opportunità di dare al mondo un luminoso esempio di cosa sia il vero wrestling, lo sport che tutti noi abbiamo nel cuore.

    Poi eccolo prendere una penna e guardare gli altri.

    SGF: Le parole di Leon e la risposta di Travis suonano come musica per le mie orecchie. Un Elimination Match è l'occasione ideale per mettere in mostra al massimo le nostre caratteristiche e abilità, e soprattutto per dimostrare che il cuore può andare oltre ogni ostacolo e avversita. E sì, Travis, questo tipo di match porterà a un risultato finale assolutamente chiaro e definitivo. Senza alcuna possibilità di replica. E questo è un rischio che ho sempre affrontato senza alcun timore in tutta la mia carriera. Anche perché altrimenti, non sarei Sigfried Jaeger...

    Il Corvo firma brevemente entrambi i contratti e conclude.

    SGF:
    Per cui io ci sto, naturalmente.

    Leon Black, Travis Miller e Sigfried Jaeger rivolgono ora tutti il loro sguardo a Shawn Gates, il quale ricambia con un sorriso sprezzante, mentre estrae dalla tasca dei jeans una sigaretta ed il suo zippo, sul quale sono incise cinque tacche. Mentre Gates si accende la sigaretta, dal pubblico iniziano a partire dei cori "Sign that sheet! Sign that sheet!". Gates dà un profondo tiro alla sigaretta, poi porta il microfono alla bocca.

    SG: Bravi davvero. Dico sinceramente, siete stati tutti e tre molto convincenti. Ma quando io dico una cosa, la intendo. Sempre. Non c'è stipulazione migliore per questo match di un classico tag team match. Non c'è contesto migliore per far brillare questa categoria, non c'è modo migliore per mostrarne tutte le sue potenzialità. L'abilità nel compiere cambi, mosse di coppia, nell'interrompere uno schienamento, l'indescrivibile atto di fiducia reciproca che si compie nel momento in cui non si interviene per rompere una sottomissione, perché sai che il tuo compagno ce la farà. Restare confinato all'angolo con in mano una cordicella e conservare la rabbia e l'adrenalina per farle esplodere nel momento del cambio. Salire sul ring insieme e scenderne insieme. Questo è il vero wrestling tag, questo è quello che io voglio.

    Gates dà un altro tiro alla sigaretta per poi buttarla. Poi si avvicina al tavolo ed afferra il contratto del tag team match, lasciando quello dell'elimination tag team match sul legno.

    SG: Io capisco i vostri punti, li condivido in alcune parti e non posso nascondere il fatto che forse anche un elimination match non mi dispiacerebbe troppo. Ma non è così che deve andare. Non è quella la resa dei conti. Qui non si parla di Shawn Gates, non si parla di Travis Miller, nè di Leon Black e nemmeno di Sigfried Jaeger. Qua si parla di No More Heroes e di League of Extraordinary Gentlemen. Non si parla di wrestler, si parla di coppie. Quattro corpi, quattro moveset, quattro stili, quattro modi di agire sul ring ma solo due colossi, l'uno contro l'altro. Un'armata contro l'altra che si caricano contro facendo risuonare le armi. Questo è il wrestling di coppia. Ma voi, evidentemente, non la vedete così. E posso capirlo, capisco eccome il vostro punto, ma non è quello che voglio io...

    Il pubblico si divide, ma la maggior parte fischia le ultime parole del texano ed inizia a far partire dei cori a favore dell'elimination match.

    SG: Ma sento già la musica. La sentite tutti. È nella vostra testa, è nella testa di tutti loro, è nella testa di tutti i nostri colleghi nel backstage ed in quella di chi ci guarda da casa. La musica dell'elimination match, il suono di gomiti sgretolati, di ginocchia fracassate, di nocche fratturate, di teste che impattano al suolo. Sento già la musica, ragazzi. Sento la chitarra suonare, sento la voce cantare, sento gli archi squillare e sento la batteria tenere il tempo. E quando sente la musica...

    Gates prende lo zippo e dà fuoco al contratto del tag team match!

    SG: Shawn Gates balla sempre.

    Il texano si avvicina al tavolo e firma il contratto per l'elimination match! Boato del pubblico! che va in visibilio! Gates guarda Jaeger e Black ridacchiando.

    SG: The dance is on.

    Cori di approvazione del pubblico, mentre i quattro wrestler si scambiano degli sguardi carichi di adrenalina. È deciso: League of Extraordinari Gentlemen contro No More Heroes, elimination tag team match, tra due settimane a Nemesis! E mentre le immagini vanno in dissolvenza noi andiamo in pubblicità. Ma mi raccomando: restate sintonizzati.




    Up Next: Singles Match - Samantha Hart vs Alisa Drake
  6. .
    MT: Andiamo Cross, dove cazzo sei!?

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    Le primi immagini che ci accolgono di ritorno dalla pubblicità sono quelle di Matt Thunder che cammina frettolosamente per il backstage accompagnato dal suo bodyguard personale Benjamin. I due si guardano intorno e con un ringhio Matt prende uno degli scatoloni del backstage e lo fa cadere per terra!

    MT: Questa arena non è così grande come pensi Cross! Quando ti trovo ti uccido hai capito!? TI UCCIDO!

    AS: Parole pesanti, señor Thunder!

    Il duo si gira, trovando alla fine del corridoio alla loro sinistra proprio il nuovissimo manager di Cross, Alejandro Signos.



    L'uomo ha un vistoso sorriso sul viso.

    AS: Ma mi chiedo: saprà tenerci fede!?

    MT: Dimmi dov'è Cross, coso, prima che ti prenda a calci!

    Il manager messicano assume una postura rilassata.

    AS: Ogni cosa a suo tempo!

    Il colosso digrigna i denti.

    BJN: Non perdiamo tempo in chiacchiere!

    Thunder annuisce ed i due corrono verso l'uomo che si dà alla fuga. Inizia un inseguimento che prosegue per alcuni corridoi dell'arena, finché Thunder e Benjamin non si trovano ad un incrocio. Percorso dritto, uno a destra ed uno a sinistra. Di Signos nessuna traccia.

    MT: Sai cosa sto per dire?

    BJN: Non vorrai che ci dividiamo!?

    MT: Precisamente. So perfettamente che è una trappola di quel pagliaccio di Cross, ma non me ne frega niente. Sia io che te abbiamo dimostrato di potergli tenere testa in un corpo a corpo, e sono ancora più incazzato di prima. Non vorrei di certo deludere il signor Raymond, dopotutto.

    Benjamin scuote la testa, poi si avvia per il corridoio di sinistra. Thunder prende quello di destra.

    MT: Signooooooooosssss...

    Thunder si guarda intorno, arriva alla fine del corridoio e alla propria sinistra non vede nessuno... mentre a destra trova un corridoio chiuso. Di fronte a degli scatoloni c'è proprio il messicano.

    MT: Trovato. Ora dimmi, dov'è Cross? Non perdiamo tempo, so che si crede furbo ad avermi attirato qui, ma io sono pronto a farglielo ricredere con i miei pugni.

    All'improvviso da dietro Thunder si sentono delle grida e dei gemiti di dolore. Ed ecco che appare Vincent Cross!

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    IL QUALE STA TRASCINANDO CON UNA CATENA D'ACCIAIO UN BENJAMIN CHE SANGUINA COME FOSSE STATO SCOTENNATO!



    Il gigante sta venendo strozzato dal Biker, che ora lascia cadere per terra il corpo, prendendo la catena tra le mani. Cross fissa Thunder, il quale non indietreggia, mentre Signos si porta velocemente dietro il proprio assistito.

    MT: Oh, quindi credi di spaventarmi solo perché hai una catena?

    VC: No, perché voglio spargere il tuo sangue.

    Thunder sogghigna.

    MT: Cross, non so se lo hai capito, ma questa è musica per le mie orecchie. Non ho paura di te. Vuoi spargere il mio sangue? Bene. Io voglio spargere le tue budella su questo pavimento!

    Cross sbuffa.

    VC: Capisco, gioca pure a fare il duro. Neanche io ho paura di te.

    Il Biker si avvicina all'Electric Splinter e sorride.

    VC: Come posso aver paura della spalla di Big Black Boom?

    THUNDER CON UN URLO SELVAGGIO CORRE CONTRO CROSS! Signos si allontana in direzione opposta allo scontro che sta per accadere correndo all'impazzata, mentre il Careless e l'Electric Splinter iniziano a darsele di santa ragione! Vincent prova a colpire con la propria catena l'odiato nemico, che schiva i colpi ed inizia poi una sorta gara di tiro alla fune per il possesso del pericoloso oggetto... Cross è più forte e riesce ad attirare a sé Thunder, che però aveva previsto tutto, infatti ne approfitta per colpire con una ditata negli occhi il big man e poi ci salta addosso per strangolarlo!

    MT: No, sarò ricordato come l'uomo che ha ucciso Vincent Cross, brutto bastardo!

    Il Biker si scrolla di dosso l'avversario che prende la Biker Chain! Thunder agita l'oggetto d'acciaio e cerca di colpire l'avversario che lo anticipa e tenta un Big Boot! L'ex campione di coppia blocca la gamba dell'avversario con l'ausilio dell'oggetto che ha in mano e lo porta a terra, ma Cross lo respinge via con una pedata e torna lui in possesso della propria catena! No, l'altra estremità ce l'ha Thunder. I due sembrano voler riprendere il tiro alla fune, ma Thunder all'improvviso scatta in avanti e travolge il Biker con una Spear! Inizia a colpirlo con dei pugni al volto, ma Vincent se lo scrolla nuovamente di dosso. I due si rialzano, Thunder schiva l'Eat It e tenta di buttare giù Cross con una serie di cazzotti. Il biker prende in faccia ogni colpo ma non arretra, arrivando a stringere la faccia di Thunder con la mano destra. Calcio nello stomaco da parte dell'Electric Splinter, i due si separano e Matt tossisce. Nuovo placcaggio da parte di Vincent Cross che butta giù l'avversario! Inizia a tempestarlo di cazzotti e Thunder arriva a modergli il braccio destro pur di liberarsene! Thunder striscia via e si dirige verso la catena, sanguina copiosamente dal naso, ma ecco che arriva Alejandro Signos! E con lui c'è la security! E Virgil Brown!

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    Il General Manager trafelatamente dà ordine di far separare i due, cosa che risulta piuttosto ostica dato il loro continuo dimenarsi. Cross in particolare prende a calci diversi agenti che lo bloccano a terra e sono costretti ad usare la forza bruta contro di lui.

    MT: IO TI AMMAZZO CROSS! IO A NEMESIS TI STACCO LA TESTA E LA PORTO A TUO PADRE COME TROFEO DA MURO! IO TI AMMAZZO!

    Anche Thunder si dimena forsennatamente, mentre arriva lo staff medico, e viene portato via a fatica. Brown si volta verso Signos, che non ha smesso di sorridere.

    VB: Come puoi sorridere in un momento come questo!? Non ti rendi conto di cosa avete combinato!?

    L'azzeccagarbugli messicano sbatte le palpebre e si indica.

    AS: E che c'entro io?

    Signos sputa quindi su Benjamin, che nel frattempo sta venendo soccorso dallo staff medico.

    AS: Mettiamo le cose in chiaro, perro: fosse stato per me, questo grassone verrebbe squartato dai cani. Tutto quello che vedi? Opera e decisione di Vincent.

    Virgil punta il dito contro Signos.

    VB: E allora tu perché sei qui!?

    Il messicano spalanca le braccia, ridendosela.

    AS: Per impedirgli di uccidervi tutti!

    Signos va ad accompagnare Cross, il quale sta venendo trascinato sanguinante sia da medici che guardie. Sulle immagini di Virgil Brown che osserva la scena e china il capo, passandosi le mani sul volto, la telecamera stacca.



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    Ancora una volta le immagini ci accompagnano presso la BJCC Arena, Birmingham, Alabama, dove si sta svolgendo il cinquantaseiesimo episodio di Friday Night Indoor War, l'ultimo prima di Nemesis!, il prossimo PPV della TWC.

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    Al centro del ring, armato di microfono, si trova Virgil Brown, Jr., che nella mano sinistra tiene una tavoletta portablocco. Davanti al general manager di Friday Night Indoor War c'è un tavolo, ai lati del quale trovano posto due poltrone.

    VB: Signore e signori, fra due settimane, a Nemesis!, il nuovo PPV della TWC, il campione Fred Franke metterà in palio il suo Diamond Championship contro Rick Frye in un match inedito.

    Positiva è la reazione da parte del pubblico.

    VB: Stanotte, a Indoor War, ora, ci sarà la firma del contratto che renderà finalmente ufficiale l'incontro.

    Il GM indica la tavoletta portablocco che vediamo contenere il contratto.

    VB: E dunque, ecco a voi il primo sfidante al TWC Diamond Championship, Rick Frye!

    Fischi.



    Risuona la theme song dei Whisperers attirando molteplici fischi dagli spalti.

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    Rick Frye fa la sua comparsa sullo stage e i fischi aumentano ancora di più. The Phoenix si presenta vestito con un completo grigio posato su una camicia nera e sorride in maniera ironica per poi avviarsi verso il ring percorrendo la rampa a passo deciso, e una volta ai piedi del quadrato Frye sale sui gradoni, poi sul paletto dall'esterno e apre le braccia prendendosi ulteriori fischi. The 171 sorride per poi saltare all'interno del ring e munirsi di un microfono. Born For Greatness si interrompe e Rick accenna un sorriso beffardo.

    R.Frye: Sono pronto, pronto allo sforzo più grande che farò per vincere il Diamond Championship, ovvero sollevare una penna e apporre una firma, poi il resto sarà una passeggiata.

    Sorriso beffardo da parte di Rick Frye.

    VB: Bene. Adesso, signore e signori, vi presento il TWC Diamond Champion, Fred Franke!

    Applausi.



    "Heart of Courage" risuona per la BJCC Arena, positiva è la reazione da parte degli spettatori.

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    Ed ecco che Fred Franke, il bellissimo titolo sulla spalla, fa capolino sullo stage. Gli occhi cadono subito su Rick Frye che lo vede ora percorrere la rampa d'accesso, scortato dall'entusiasmo virale del pubblico. Sale sul ring, afferra il contratto e, recuperata una delle due penne a sfera poste sul tavolo, lo firma. Lancia un'occhiata pericolosa verso lo sfidante, il quale sorride, dunque fa scorrere sul tavolo, posizionato in mezzo ai due, il contratto verso di lui. The Phoenix lo prende, ora lo esamina scrupoloso.

    FF: Va via, signor general manager. Perché quando avrà firmato, questo ring diventerà un campo di battaglia.

    Virgil Brown guarda attonito un serioso Fred, Frye, invece, sogghigna.

    FF: Quest'anno Nemesis! arriva in anticipo.

    Festosa è la risposta del pubblico, Fred getta il titolo sul tavolo e s'appresta allo scontro.

    R.Frye: Fred, per favore, non trattarmi male quello splendido titolo, già hai vituperato il suo prestigio con il tuo penoso regno da campione, evita di ammaccarlo poco prima che finisca nelle mie mani.

    Sospiro da parte di Frye.

    R.Frye: Ora, per quanto anch'io voglia menare le mani prima che Nemesis arrivi, ho alcune domande da porti, e gradirei ricevere delle risposte consone e non sbraiti a caso e comportamenti da incivile.

    Piccola pausa per Rick.

    R.Frye: Fred, come consideri il tuo regno da campione?

    Fred fissa in silenzio lo sfidante.

    FF: Sono sopravvissuto all'inferno, ho sconfitto il Dragone e ho superato ogni ostacolo. Ma non basta. E' più di quello che tu hai fatto in TWC o in tutta la tua vita, è abbastanza per chiuderti la bocca, ma a me non basta.

    Rick Frye, le braccia conserte, non perde il suo sorriso.

    FF: Dopo ogni caduta mi sono rialzato, sempre, ma sono caduto troppo volte e questo non è degno di un Diamond Champion. Il mio regno è un po' migliore di quello di Sean Morgan o di Lance Murdock, ma io sono Fred Franke e non voglio, non posso essere accostato a questi nomi o a qualsiasi altro lottatore presente dentro questo edificio. Ci sono straordinarie persone là dietro, migliori di me, molto migliori di te; ma sono qui per batterli tutti, per essere io il migliore, perché so che posso farcela, e questa è la mia opportunità, non la sprecherò e non permetterò né a te né a nessun altro fottuto frustrato di costarmela.

    Fred, afferrato il titolo, lo mostra a The Phoenix.

    FF: La mia vita è piena di rimpianti e non ho intenzione di aggiungerne un altro. Perciò, il viaggio ricomincia: Italian Nightmare è stato il primo, tu sei il prossimo, ed entrambi alla fine condividerete il medesimo destino.

    VB: Non lo stesso. Perché a Nemesis! il vostro match avrà un inizio e una fine, altrimenti sarà costretto a intervenire personalmente.

    Fred annuisce.

    FF: Affermativo. Finalmente Rick Frye non potrà darsela a gambe e sono deciso a godere appieno di questa occasione, anche quando il match si concluderà e riavrò il mio titolo, se necessario.

    Un ghigno appare sul suo volto.

    R.Frye: Fred, stiamo parlando di cose reali, non del regno della fantasia, quindi non parlare di cose impossibili ma concentrati su ciò che c'è di concreto, e prendendo spunto dalla tua risposta non posso che dirti che io stesso condivido il tuo medesimo obiettivo, ovvero essere il migliore. Tuttavia mio caro Franke, lasciami dire che tu sei il più lontano possibile dalla strada che porta al conseguimento di questo scopo, poiché non si diventa il migliore massacrando gli Italian Nightmare a caso, non si diventa il migliore sconfiggendo gente che ormai è il fantasma di loro stessi tipo i Sanshkin, non si diventa il migliore prendendo un titolo che nel suo lignaggio ha un titolo mondiale e ridurlo al premio meno ambito di tutta la TWC, no mio caro Fred Franke, non si diventa affatto il migliore in questa maniera.

    Rick diventa improvvisamente serio.

    R.Frye: E bada bene che non si diventa il migliore nemmeno impegnandosi e migliorandosi giorno dopo giorno, poiché ci sarà sempre qualcuno che ti metterà i bastoni tra le ruote, sempre qualcuno che non apprezzerà il tuo duro lavoro, sempre qualcuno che avrà da ridire. Per essere il migliore devi saper manipolare ogni situazione a tuo piacimento, devi essere un opportunista di prima categoria e non devi aver paura di niente e di nessuno, e per quanto possa sembrare facile dire queste cose, per realizzarle occorre un qualcosa che ne tu né nessun altro di quelli che reputi "molto migliori di me" avete, ovvero una spiccata intelligenza.

    Piccola pausa per Frye.

    R.Frye: Sai bene che non scherzo quando dico di essere The Smartest Man On The Place, di dimostrazioni ne hai avute pure abbastanza da quando sono tornato in TWC insieme ad Alisa formando i Whisperers, e se aver buttato fuori dalla TWC prima Chris Drake e poi Ellie Hart, l'aver ridotto Lance Murdock in un decerebrato innamorato di un titolo finto, l'aver ritirato Livia dalle competizioni in-ring per sempre e aver affrontato tre temibili lottatori, tra cui quel Sean Morgan che tanto ti ha reso la vita un inferno, riuscendo a sconfiggerli e a guadagnarmi ciò che tu invece regali a cani e porci svilendo quel titolo un tempo prestigioso, il tutto grazie alle pianificazioni dettate dal mio spiccato intelletto, allora significa che ciò che ho detto prima è la verità, ovvero che il più grande sforzo che farò per prendermi quel titolo sarà sollevare una penna e apporre la firma su questo contratto, poiché un avversario che ancora non ha capito di cosa sono realmente capace è un avversario debole e sul quale posso passare sopra a mio piacimento senza il minimo sforzo.

    Leggero sorriso beffardo da parte di Rick Frye.

    R.Frye: Il TWC Diamond Championship avrà presto un detentore degno del suo prestigio, un qualcuno che potrà valorizzarlo più di quanto Lance Murdock, Sean Morgan o Fred Franke abbiano mai fatto, un qualcuno che insegnerà ai millantati migliori cosa vuol dire essere un campione, e non c'è nulla che tu o nessun altro possa fare per impedire ciò.

    The Phoenix incrocia di nuovo le braccia, l'espressione soddisfatta.

    FF: Sei forte col microfono, ma non vincerai nemmeno in questo campo. Perché tu non sei Stephen Hawking, povero idiota, ma uno che fa il gioco sporco e per questo ha l'ardire di dirsi intelligente. Livia è stata stupida nel mettere in palio la sua carriera, imprudente, ma prima di tutto è stata coraggiosa, cosa di cui né tu né Alisa Drake potrete mai vantarvi di essere: il rimpianto ora la tormenterà, per sempre, ma la vergogna no, perché altri dovranno imparare a conviverci, non lei.

    Caloroso è il sostegno da parte del pubblico nei confronti di Livia, Fred annuisce.

    FF: Essere intervenuto contro Ayumi Haibara forse lo consideri un'ennesima dimostrazione del tuo spiccato intelletto, forse ora devo aspettarmi che Alisa Drake ricambierà il favore a Nemesis!, ma non mi importa, non mi interessa la confusione che avete in testa, io non fallirò e fermerò i Whisperers, la più grande coppia di figli di puttana che abbia mai incontrato.

    Il pubblico rumoreggia, Rick Frye si fa serio, ora rabbioso.

    FF: In molti sono caduti nei vostri inganni, troppi hanno perso tutto o quasi a causa vostra, ma nessuno di loro aveva un pesante fardello; nessuno di loro era legato a una grande responsabilità; nessuno di loro era il Diamond Champion della TWC. Perciò, fra due settimane, che si faccia avanti Alisa Drake, che intervenga pure la sorella dell'amica della cugina, comunque sia, io sarò lì, pronto a tutti e a tutto, pronto a prenderti a calci nelle palle, pronto a difendere ancora una volta il mio Diamond Championship e ad andare finalmente avanti, perché siete stati bravi, bravissimi a farmi perdere la pazienza, complimenti, ma è più che sufficiente. E ora firma quel maledetto contratto, e vedremo quanto sarà facile per te prendere questo titolo, lo scopriremo immediatamente.

    Il campione indica il contratto minacciando al tempo stesso con gli occhi lo sfidante che invece ha un'espressione seria, quasi seccata.

    R.Frye: Prova a insultare un'altra volta Alisa e quel titolo lo vincerò per forfait poiché ti farò talmente male da inabilitarti a combattere, anzi ti renderò inabile di camminare per il resto della tua vita.

    Fischi per Rick Frye che resta composto.

    R.Frye: Vuoi che firmi questo contratto il prima possibile in modo da darti il via libera per far scattare una rissa? Ok Franke, non vedo l'ora anch'io di scottarti nuovamente con una Fire Blast, e bada bene che solo le fenici riescono a risorgere dalle fiamme, gli altri non possono che bruciare inesorabilmente.

    Rick prende il contratto, lo legge velocemente, annuisce, prende la penna e fa per firmare, ma poi si blocca e accenna un sorriso beffardo.

    R.Frye: Quasi dimenticavo, prima di firmare è meglio che faccia leggere il tutto al mio nuovo consulente, perciò aiutatemi a dare il benvenuto, anzi il bentornato, a Mr. Fox Olon!

    Boato di sgomento del pubblico mentre Fred sgrana gli occhi e li punta verso lo stage... Su cui non compare nessuno. Rick Frye nel frattempo rotola fuori dal quadrato, portandosi dietro microfono e contratto, e se la ride a bordo ring.

    R.Frye: Ah ah ah, idiota! Pensi davvero che a due settimane da un match così importante mi metta nella posizione di subire danni o un qualche tipo di infortunio?! Tranquillo Franke, io e te incroceremo i pugni, ma sarà a Nemesis in una contesa regolare in cui cementificherò la mia grandezza sconfiggendoti e divenendo il nuovo TWC Diamond Champion.

    Ed ecco che Rick firma il contratto per poi gettarlo a terra sotto lo sguardo contrariato sia di Fred e sia di Virgil. The Phoenix continua a irridere il TWC Diamond Champion che invece lo invita a farsi sotto, ricevendo risposta negativa con l'indice destro da parte di Rick Frye... Ma attenzione!

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    Un tizio mascherato scavalca le balaustre e abbranca Rick Frye per poi gettarlo all'interno del quadrato! Rick si rialza e lo osserva con occhi sgranati, iniettati di sangue, ma questi fugge via immediatamente per evitare la security, il tutto sotto lo sguardo furioso di Virgil Brown, Jr., il quale, sceso dal ring, ha recuperato il contratto. Nel frattempo alle spalle di Rick, Fred accenna un sorriso compiaciuto per poi gettarsi all'attacco! The Phoenix si volta, prova a difendersi, ma il campione lo investe portandolo prima in alto, poi facendolo schiantare contro il suolo; quindi lo colpisce con una raffica di pugni potentissimi contro il volto. Soltanto ora Fred abbandona l'offensiva e Rick Frye, il labbro macchiato del proprio sangue, si porta subito lontano, verso il tavolo, su cui lo vediamo tentare di aggrapparsi, tremendamente affaticato. La mano di The Smartest Man On The Place si allunga sul Diamond Championship che afferra e rapido porta a sé, chinato a terra. Si rialzando dando sempre le spalle al suo nemico, dunque si volta e con un urlo corre proprio verso il tedesco...

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    ... Ma Fred gli si abbatte contro e lo neutralizza con un tremendo, micidiale, stupefacente Golden Kick!! Rick Frye è a terra, al centro del quadrato. Sulla sua carcassa si erge il suo rivale che lo squadra minaccioso, non ancora sazio. Ai piedi del ring, il contratto compilato fra le mani, c'è il GM che in silenzio osserva attentamente l'epilogo della vicenda. Fred Franke allunga la mano, recupera il suo Diamond Championship e lo alza al cielo mostrandolo alla Fenice e ritrovando così il rumoroso e affettuoso sostegno da parte di tutto il pubblico. Sputa poi contro il volto deturpato del nemico, la saliva si mescola così col sangue, dopodiché abbandona il ring e solitario percorre la rampa d'accesso ritirandosi dall'arena e dalle telecamere.



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  8. .
    Bentornati a Indoor War!



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    Alice Angel fa la sua comparsa sullo stage, e il pubblico reagisce bene come al solito. Vediamo un veloce recap di come si è evoluta la situazione fra lei, la campionessa Elektra Kellis e Jane Murphy durante le ultime settimane. Quando torniamo live, la ragazza è già sul ring con un microfono.

    AA: Il destino chiama.

    La ragazza respira profondamente.

    AA: Non lotto da molto, eppure in questi due anni sono riuscita ad arrivare qui. Dopo tante delusioni, tanti colpi bassi, tanta sofferenza, tutto si è allineato. Nemesis è il giorno in cui Alice Angel e il titolo femminile indiscusso della TWC si incontreranno una volta per tutte.

    Alice annuisce.

    AA: L'ho detto più volte: nessuna può fermarmi. Non sarà Elektra Kellis, con la quale ho battagliato più volte e ho avuto il piacere di trascorrere del tempo insieme recentemente. Non sarà nemmeno Jane Murphy, che ho già battuto per avere questa opportunità. E dannazione, non sarà nemmeno la cricca di Akuma Fujihara e la sua sgualdrina del cazzo!

    Il pubblico esplode in un boato.

    AA: Questo è il mio momento.



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    La theme della campionessa risuona ed Elektra Kellis si presenta sullo stage! Delle vistose fasce sul collo, un vestito nero con sotto dei leggins neri. La cintura in spalla, sguardo serio, percorre la rampa. Prende un mic e sale sul ring.

    ELK:Perdonami per l'interruzione, Alice, ma non posso accettare la tua affermazione. Sai cosa penso di te, sei il futuro di questa divisione. Ma il futuro non è adesso. Sei un ottimo frutto ma ancora devi maturare.

    La greca si passa una mano sul collo.

    ELK:Non credo tu sia pronta ora ad essere una degna campionessa. Se dai il 100% normalmente quando hai la cintura addosso devi darne il doppio. Non hai un attimo di riposo, è un mestiere che ti occupa 24 ore su 24, sia dentro che fuori il ring. Il peso dell'intera divisione è sulle tue spalle, e tu rappresenti tutto lo spogliatoio femminile. Bisogna essere pronti ad eventi, incontri e conferenza stampa, a viaggiare in continuazione. Sembreranno cose da poco quest'ultime ma ti drenano completamente, 20 ore seduta in aereo ti fanno più male di un piledriver.

    La campionessa ora stacca la mano dal collo e si indica le fasciature.

    ELK:E soprattutto non puoi fermarti mai, neanche quando il dolore è così intenso che non riesci più a pensare. È comprensibile che tu voglia prendere questa cintura il prima possibile e che ti senta pronta, ma fidati che non è così. Quando ti getterò a terra ti farò un favore, perché avrai il tempo di maturare per bene. Altrimenti cadrai dall'albero e marcirai in fretta, facendo la fine di Jane.

    Elektra si aggiusta la cintura.

    ELK:Lucy non è riuscita a fermare Jane, e so che ancora se ne pente. Io non voglio che succeda lo stesso con te, perché ho davanti un talento cristallino e non voglio vederlo bruciare in fretta.

    Alice scuote la testa.

    AA: Elektra, io non mi fermo mai, nemmeno senza il titolo. Dovresti notarlo: l'energia non mi abbandona più da mesi. Lo sai che sono cambiata da quando ci siamo affrontate la prima volta. L'Alice che si piangeva addosso per una sconfitta non c'è più.

    La campionessa sorride.

    ELK:Lo so bene, e mi fa immensamente piacere. Ma fidati che l'evoluzione di Alice Angel non è ancora conclusa.



    La theme song di Jane Murphy interrompe le parole della campionessa!

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    La ragazza di Boston, già munita di microfono, percorre la rampa e sale sul ring, rivolgendo prima un cenno del capo ad Alice e voltandosi poi verso Elektra.

    JM: È sempre spassoso sentire come ti contraddici facilmente. Fai un discorsone su quanto sia difficile e stressante essere campionessa e lo concludi portando me come esempio negativo. Inizio a sospettare che tutte le botte prese comincino a compromettere la tua memoria.

    Jane indica il titolo sulla spalla di Elektra.

    JM: Ho mantenuto quel titolo per otto mesi, più a lungo di qualsiasi altra atleta, fronteggiando tutte le difficoltà che il ruolo di campionessa comporta. Sono passati altri quattro mesi e sono ancora qua, pronta a battermi di nuovo per riconquistare l'alloro. Ma ovviamente, questo per Elektra significa che "Jane è marcita ed è caduta dall'albero".

    La Leonessa fa il segno delle virgolette con le dita.

    JM: E tutto questo perché Lucy Fisher ha deciso che chiunque non veda le cose nel suo stesso modo sia una persona cattiva, e tu da brava scudiera hai deciso di portare avanti ciecamente la sua visione delle cose. Non mi interessa quante altre volte cercherete di etichettarmi, io rimarrò me stessa e rimarrò fiera di quel che sono. Perlomeno, al contrario tuo, Elektra, avrò la soddisfazione di saper portare avanti un discorso senza dover necessariamente inserire un'idea altrui.

    Jane si rivolge ora ad Alice.

    JM: Per quanto riguarda te, Alice, sei al punto più alto della tua carriera. Hai ottenuto una serie di vittorie importantissime e stai viaggiando sulle ali dell'entusiamo, ma se credi di essere invincibile stai sbagliando di grosso. Per quanto tu possa essere cresciuta, per quanto tu possa essere diventata forte, devi stare sempre attenta a non volare troppo vicina al Sole. Le tue ali potrebbero sciogliersi e la caduta essere fatale.

    Elektra sbuffa.

    ELK:Jane, è sempre un dispiacere avere a che fare con te, speravo proprio di poterlo evitare. Soltanto perché sei riuscita a mantenerlo così a lungo non vuol dire che tu abbia fatto un buon lavoro in quei mesi. E sì, ai tempi ti dissi che non la pensavo come le altre, che avessi fatto un buon lavoro con quella cintura. Ma da quando è sulla mia spalla ho realizzato che sei rimasta lì solo a scaldare il posto, io sono una campionessa dannatamente migliore di te, un mio giorno da campionessa ne vale cento dei tuoi. Ho detto che non ho intenzione di perdere questa cintura con Alice, figuriamoci se la perderò contro una del tuo calibro. Ma tranquilla, continua ad ignorare tutto e tutti, non cercare mai di ascoltare. Per ora ti ha portato a perdere la cintura contro di me, ed immagino quanto ti possa bruciare, sono curiosa di vedere quanto potrai cadere più in basso.

    Jane fa il verso ad Elektra, portando le mani agli occhi e simulando un pianto.

    JM: Mamma Lucy! Jane è cattiva, mi ha fatto un dispetto! Adesso non le voglio più bene!

    La Leonessa torna seria.

    JM: Ridicola. Non è possibile prendere sul serio le tue risposte infantili. Mi limiterò a prendere semplicemente indietro il mio titolo.

    La campionessa alza un sopracciglio, stranita.

    ELK:L'unica che si sta coprendo di ridicolo qui sei tu con queste pagliacciate. Provaci quanto vuoi, ma alla fine sbatterai contro un muro, contro questo muro. E mi piacerebbe dire che allora capirai tutti i tuoi sbagli, ma se non l'hai fatto finora non lo farai mai. Sei irrecuperabile, Jane, un frutto marcio ormai da buttare. Ed è per questo che devo tenere lontane entrambe da questa cintura. Ne va dell'intera divisione, ed io dò il meglio possibile per rappresentarla.

    Alice fa spallucce.

    AA: Non sarò invincibile, ma al momento ho sicuramente meno punti scoperti di voi al momento. Continuate ad aggredirvi fra di voi, e andrà esattamente come voglio che vada.

    ELK: Alice, tra me e Jane c'è qualcosa di molto forte, che è difficile ignorare, ed è inevitabile che una come te risulti quasi esclusa. Ma ti do la mia parola che non ho la minima intenzione di sottovalutarti, avrai tutta la mia attenzione su questo ring.

    JM: Continui a pensare di avere questo vantaggio, Alice, ma i fatti ti smentiranno durante il nostro match. Sono troppo concentrata sull'obiettivo per farmi fregare. Credi di indossare una corazza, ma non hai capito che proprio la tua eccessiva sicurezza può essere un punto debole.

    ELK: E poi sono io l'ipocrita, non ti rendi conto che tu stessa pecchi di troppa sicurezza? Sei finita, Jane, non andrai da nessuna parte. Sei una persona minuscola che non è in grado di apprezzare nulla, ed è per questo che finirai ancora col culo a terra per poi tornare a frignare senza aver capito un cazzo dei tuoi errori. Ti pensavo decisamente meglio, Jane, ma ora ho capito che non ho perso nulla senza la tua amicizia.

    Elektra si avvicina pericolosamente a Jane, sguardo più che serio, e la bostoniana dopo qualche secondo la manda a terra con un pugno! La campionessa è a terra! Jane sbuffa rabbiosa osservando la sua rivale di sempre e quando si volta viene travolta dall'Half Light di Alice Angel!

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    Alice Angel rimane in piedi sopra le sue due avversarie. Osserva la cintura di Elektra e la indica per poi uscire fuori dal ring. Torna nel backstage osservando le due che si stanno rialzando e noi andiamo in pubblicità.




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    Torniamo in diretta da Birmingham, Alabama: Indoor War #56 continua! Le immagini ci portano in zona ring, mentre, in sottofondo, Price e Campbell discutono di quanto abbiamo visto finora. Arriva, però, una nuova theme ad interrompere il loro discorso.

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    Puntualmente, fa la sua comparsa in cima alla rampa d'ingresso Jack Keenan. Il Pain Deliverer, impeccabile in giacca e camicia, è da solo, per la prima volta nelle ultime settimane. Nelle sue mani regge già un microfono.

    Keenan: Ladies and Gentlemen, my name is Jack Keenan and I deliver Pain.

    La tipica introduzione di Keenan viene accolta all'unisono da una bordata di fischi. Il volto di JK si apre in un largo sorriso, l'atleta di Atlanta si dirige subito verso il quadrato. Salito sul ring, il Pain Incarnate si concede qualche istante per guardarsi intorno, lasciando che il suo sguardo spazi per tutta l'arena. Ci vuole qualche altro secondo prima che i fischi si quietino.

    Keenan: Ti sono mancato, America?

    Jack Keenan ridacchia, mentre una nuova salva di fischi gli piove addosso dagli spalti. JK riporta il microfono alla bocca, ma il frastuono del TWC Universe non si è ancora placato, per cui lo allontana di nuovo. Passa ancora qualche secondo prima che riprenda a parlare.

    Keenan: Vi direi di continuare pure quanto volete ma, al contrario di voi, non ho troppo tempo da buttare. Perciò, ora che abbiamo sbrigato i convenevoli, diamo un senso a questo momento: Andy Moon, ti aspetto qui.

    Jack Keenan rivolge il proprio sguardo verso la rampa d'ingresso, appoggiandosi distrattamente alle corde.

    Keenan: Tranquillo, sono completamente solo. Akuma, Felisin, l'Atomic Club non sono tra il pubblico, non sono sotto il ring - tutto sommato, credo sarebbero piuttosto stretti laggiù - e non verranno ad interromperci durante la nostra chiacchierata. Sì, chiacchierata: è tutto quello che voglio, nulla di più. Se ti fa sentire più sicuro porta pure il resto degli Hunters, la League of Extraordinary Gentlemen, i No More Heroes, il tuo orso di peluche o tutto il TWC Universe, per me non c'è problema.

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    Andy Moon non si fa attendere. L'ex-TWC World Heavyweight Champion percorre la rampa con le mani in tasca, vestito semplicemente con una t-shirt e jeans, tenendo lo sguardo fermo su Jack Keenan. Una volta sul ring, Moon si fa passare un microfono.

    AM: 'Sera, Jack. Di che vuoi parlare?

    Keenan: Ciao, Andy. In realtà, credo che io e te abbiamo molto di cui parlare.

    Jack Keenan si schiarisce la voce.

    Keenan: Insomma, penso che possa riconoscere anche tu che le cose sono degenerate molto rapidamente nelle ultime settimane. Tu provochi me; io e Akuma attacchiamo te; tu attacchi me; Felisin attacca Alice; e via dicendo. E' successo molto in fretta e la mia impressione è che sia mancato un momento per razionalizzare il tutto. Quel momento potrebbe essere ora.

    Keenan fa spallucce.

    Keenan: A meno che tu non creda che io e Akuma abbiamo attaccato te semplicemente perchè ti eri messo da solo nel posto giusto al momento giusto. E, soprattutto, a meno che tu non creda di aver risposto a questo attacco solo e soltanto per quella favoletta del vigilante che continui a raccontarti.

    Moon alza le sopracciglia.

    AM: Jack, ammiro le tue buone intenzioni, ma in queste settimane ho visto molto più Fujihara che te. Forse sarebbe lui a dovermi spiegare un paio di cose. Ma vai avanti.

    JK si limita a dare una leggera scrollata di spalle.

    Keenan: Se hai bisogno di spiegazioni da Akuma, vai pure a cercarlo. Avrai notato che non si tira indietro da una bella chiacchierata. Quanto a me, direi che mi hai visto nei momenti giusti. Ad esempio, quando ti ho lasciato privo di sensi su questo ring. Ed oggi avrai bisogno di vedere - e di sentire - solo me.

    Jack Keenan fa una piccola pausa.

    Keenan: Partiamo dal principio. Ed intendo davvero il principio di tutto: quel che voglio dire ha le sue radici nelle primissime settimane di vita della TWC. Tutti ricorderanno sicuramente i tempi dello scontro fra Fox's Army e State of Anarchy: i grandi nomi ed i giovani più promettenti del wrestling internazionale si sfidavano per il controllo della federazione più fresca del panorama globale. Elencare i nomi dei partecipanti sarebbe inutile, tanto quanto lo sarebbe ricordare che il nostro Andy Moon, a malapena maggiorenne, fu uno tra i primi membri dello State of Anarchy. Quanto ci volle prima che Andy Moon venisse etichettato da tutti come il "ragazzo prodigio"? Come il "prescelto"? Forse otto minuti. E così sarebbe stato per gli anni a venire.

    Lo sguardo di Keenan si incupisce.

    Keenan: Sai qual è stato il momento forse più umiliante della mia carriera in TWC, Moon? Al primo War of Change di sempre, nel pieno dello scontro tra Fox's Army e State of Anarchy, Leon Black venne da me e mi chiese di starne fuori. Quello è l'unico contatto che io abbia mai avuto con tutta la vicenda. Come se non contassi nulla. Come se la cosa non potesse minimamente riguardarmi. Come se qualche parola di circostanza fosse sufficiente per Jack Keenan.

    JK scuote la testa.

    Keenan: Questo è il motivo per cui, se non fosse un idiota arrogante, Nick Carroll potrebbe essere l'unico di quella che alcuni chiamano la "Generazione TWC" per cui provo un certo rispetto. Perchè lui, come me, è stato messo da parte sin da subito ed ha dovuto farsi un nome completamente da solo. Una cosa che non è mai stata in questione per il ragazzo prodigio, no?

    Keenan tossicchia, per poi proseguire.

    Keenan: Tutto questo non lo dico per sminuire i tuoi successi, Andy. Hai avuto i tuoi momenti difficili, come tutti, ma penso sia innegabile che la strada su cui passava il prescelto fosse sempre stata asfaltata più di recente che non quella su cui viaggiavano gli altri. Tuttavia, non è questa la cosa più importante che lo State of Anarchy ti ha lasciato. La vera eredità dello State of Anarchy è un'idea: quella per cui Andy Moon deve vigilare sulle forze del male; deve essere un eroe; deve essere un simbolo. E quando sei diventato TWC Champion, seguendo nell'albo d'oro nomi come Leon Black e Sigfried Jaeger, questa idea si è radicata sempre di più.

    Keenan sbuffa, soffocando una risatina.

    Keenan: Insomma, sto parlando con l'uomo che ha preso un match per il titolo massimo - anzi, un fottuto Main Event di War of Change - come un'occasione per testare se Nick Carroll potesse essere il suo degno successore.

    Jack Keenan punta il proprio sguardo in quello di Moon; i suoi occhi diventano una fessura.

    Keenan: Andy Moon, tu sei uno dei maggiori rappresentanti di ciò che odio di più in questa federazione.

    JK rimane immobile per qualche secondo. Poi, inaspettatamente, il suo volto si distende in un sorriso.

    Keenan: Tuttavia, odiarti sarebbe troppo facile. Io non ti odio, Andy Moon. Posso dire di odiare Kevin Manson. Posso dire di odiare me stesso - o meglio, il Jack Keenan di un paio di mesi fa - per avergli permesso di prendere il mio Medal of Honor. Tu... tu sei stato semplicemente plagiato da un ideale.

    Il Pain Deliverer sospira.

    Keenan: Non ti odio, Andy. Semmai, provo compassione per te. E rabbia. Perchè? Perchè dopo le sconfitte con Carroll e Murdock poteva essere il momento per il passo successivo nella tua carriera. Invece, tutto quel che hai fatto è stato rimetterti addosso quella falsa maschera da eroe, venire da me e dirmi "ti tengo d'occhio". Provo rabbia perchè un mese fa hai detto che vuoi che i tuoi avversari imparino qualcosa affrontandoti, ma a Londra Lance Murdock ti ha semplicemente dominato. Provo rabbia perchè, ancor prima di Homeland, dicevi proprio a Murdock di sentirti praticamente "arrivato", a 21 anni. Provo rabbia perchè davanti a me vedo un ragazzino svogliato che è solo l'ombra dell'Andy Moon che era campione massimo fino a poco tempo fa.

    Il lottatore di Atlanta punta il proprio indice verso il rivale.

    Keenan: Per questo pensavo che potesse servirti una piccola spinta. E, in tutta sincerità, penso che ti serva ancora più che mai.

    Andy incrocia le braccia e sospira.

    AM: Mi hai fatto una psicoanalisi davvero interessante, Jack. Non capita spesso. Dunque mi dispiace sia sbagliata. In parte.

    Moon scuote la testa.

    AM: Prima di tutto: ho sempre cercato di scostarmi di dosso quest'aura, questa idea che tutto mi sia stato dovuto in federazione. Ci ho combattuto per quasi tutto il tempo che sono stato qui. Perché entrare nel giro dei "big" fin da subito ti provoca questo. E non lo volevo, sai, Jack? Esorcizzavo quel concetto così tanto che non ne ho mai parlato in pubblico. Fino ad ora. Ma tu l'hai portato a galla, quindi perché negare?

    Lo Skull Kid sospira.

    AM: Sì, avevo paura di essere il "golden boy". Quello vero, non Michael Edwards. Quello al suo posto perché sì. Quindi ogni sera sono uscito da quella tendina...

    Andy indica l'entrata dello stage.

    AM: ... e avrei cercato di parlare meglio degli altri, e combattere meglio degli altri. E sono convinto che se non avessi dei meriti non sarei arrivato al top, e non avrei vinto il titolo del mondo. Ma c'è una cosa, Jack, che si chiama "paranoia". Anche se forse nessuno ha più pensato o detto che ero predestinato, quell'idea ha continuato a vivere nella mia testa. E quando ho avuto quel titolo... parte di me non era soddisfatta. Qualcosa, nelle voci, mi ha tolto parte della gioia di essere un wrestler. Anche perché io potevo inciampare, ma di certo nessuno mi avrebbe aspettato. Lo standard ha continuato ad alzarsi e alzarsi e alzarsi e anche le minacce, e io dovevo rispettare le aspettative. Rispettare lo standard. Non sfigurare. A un certo punto, è diventato veramente pesante. Una volta che ti convinci di essere qualcosa, finisci per diventarlo. Funziona così.

    Moon sospira nuovamente.

    AM: Dunque se hai riconosciuto un Andy Moon stanco, hai fatto centro. Ma su una cosa ti sbagli. Io non mi sono mai messo nessuna maschera, se non quando sono andato in Giappone due anni fa. Il concetto di eroe non mi è mai stato affidato. Parlavo di voler essere un eroe ancora prima che Leon Black ne facesse cenno. Quello sono io, solo io. Non voglio e non cerco compassione, Jack. Andy Moon non è ancora finito, e non mi serve nessuna spinta. Ho ancora delle faccende da sistemare, soprattutto ora che un certo Kevin si è preso il titolo che avevo alla vita fino all'estate scorsa. Ma ti ringrazio comunque, perché mi hai dato modo di sfogare alcuni pensieri che ho in testa da troppo tempo.

    Andy chiude gli occhi per qualche secondo, quando li riapre pare più determinato.

    AM: Detto questo, non si cancellano i pensieri che ho avuto durante queste settimane. Prima di tutto, che sei passato dall'essere un fantoccio di Quill all'essere un fantoccio di Fujihara. E sì, c'è sicuramente un salto di qualità fra le due cose, ma sempre un fantoccio rimani. Secondariamente, non vedo come tentare di aggredire una ragazza diciottenne possa "darmi una spinta". È solo un gesto da cagasotto. Terzo: se ti sei sentito messo da parte durante la guerra fra State Of Anarchy e Fox's Army è solo colpa tua. Ci fu un momento in cui chi voleva prendere parte al conflitto ha avuto l'occasione di gridarlo. Io e gli altri siamo rimasti su quel ring quando l'autorità ci aveva detto di andarcene. E fra quelli c'era anche il Kevin Manson che tanto odiamo, ma non tu. Non riporre su di me le tue colpe, Jack Keenan. Hai solo perso il primo di tanti treni. Come il Medal Of Honor. Guarda adesso: Manson è campione del mondo e al momento né io né te possiamo farci qualcosa. Al costo di irritarti, sarò di nuovo me stesso, il vigilante che tanto odi, ed ecco cosa ti dico: ti userò per tornare verso quel titolo. Ti userò per arrivare a Manson e finire quello che ho iniziato.

    Un sorriso sinistro si fa largo sul volto di Jack Keenan.

    Keenan: Finalmente qualcosa su cui siamo d'accordo. Vedi, Andy, è esattamente quello che ho intenzione di fare io con te.

    Keenan dà una scrollata di spalle.

    Keenan: Se poi servirà a darti l'ultima spinta, tanto meglio.

    JK muove un passo verso il rivale.

    Keenan: Moon, io contro di te. A Nemesis!.

    AM: Non così in fretta.

    Moon alza l'indice della mano libera.

    AM: Non accetto di combattere in un match dove puoi portarti il tuo squallido carnevale dietro. Se qualsiasi tuo affiliato si fa vedere nell'area ring, il match è annullato. Prendere o lasciare.

    Keenan: L'uomo di diritto che sono stato ti consiglierebbe di stare attento alle definizioni di "affiliato" o "area ring".

    Un sorrisetto sbuca sul volto di JK.

    Keenan: Il Jack Keenan di adesso ti dice di stare tranquillo. Se qualcuno si presenterà a bordo ring cercando di interferire a mio favore, il match sarà annullato e tu sarai dichiarato vincitore. Hai la mia parola.

    Moon annuisce.

    AM: Molto bene. Hai il tuo match, uomo rinato.

    Andy butta platalmente il microfono a terra e fa per uscire dal ring, ma le parole di Jack Keenan lo fermano.

    Keenan: Bene, Moon, è stato un insolito piacere fare affari con te. E, come puoi vedere, sono un uomo di parola. Ti avevo promesso che nessuno sarebbe venuto ad interromperci durante la nostra chiacchierata, e così è stato. Ora, però, direi che la nostra chiacchierata è finita.

    Andy Moon a queste parole inarca un sopracciglio. Tutto ad un tratto, una nuova theme si diffonde nell'aria.

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    Ed ecco il gruppo prendere di nuovo forma: Akuma 'Pain' Fujihara, Felisin, Tanaka e l'avvocato Griffiths fanno la loro comparsa sulla cima della rampa d'ingresso. Qui, ad un cenno di Fujihara, il quartetto si ferma; gli sguardi di tutti si puntano su Andy Moon e Jack Keenan, ancora sul ring. Keenan porta di nuovo il microfono alle labbra.

    Keenan: Va bene, lo devo confessare. In realtà, ho mentito.

    Lo sguardo di Andy si sposta dal quartetto verso Keenan.

    Keenan: Ho mentito quando ho detto che non c'è nessuno sotto il ring.

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    A queste parole, spuntano da sotto il quadrato Hiroshima e Nagasaki. I due giganti si rialzano con la maggiore velocità concessagli dalla loro stazza e salgono sull'apron ring. In mano, ciascuno dei due regge uno Sledgehammer.



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    L'occhio di Moon si muove freneticamente tra Hiroshima e Nagasaki, probabilmente alla ricerca di una via di fuga... e in questo momento Jack Keenan lo attacca alle spalle! Ma Moon si abbassa! KEEP IT ALIVE FULMINEA!

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    Keenan, colpito alla tempia, crolla al tappeto; sul ring accorrono allora Hiroshima e Nagasaki. Con un movimento fluido, tuttavia, Moon riesce ad abbassarsi appena in tempo, evitando un colpo di martello alla testa. Per lo slancio, Moon riesce a catapultarsi fuori ring e da lì scavalca le transenne, per poi salire le scale che dividono gli spalti, portandosi a distanza di sicurezza dalle grinfie dell'Atomic Club. Impotenti, Hiroshima e Nagasaki rimangono al fianco di Keenan, con una smorfia di rabbia dipinta sul volto. Lo sguardo gelido di Andy Moon, circondato da tifosi che gli regalano generose pacche sulle spalle, è però tutto per Keenan, che lo ricambia. I due rimangono immobili per qualche istante, poi un sorriso sinistro si stiracchia sul volto di JK. Su questa immagine, e con un nuovo match in programma per Nemesis!, noi andiamo in pubblicità.




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    Ancora una volta le immagini ci accompagnano presso la BJCC Arena, Birmingham, Alabama, dove si sta svolgendo il cinquantaseiesimo episodio di Friday Night Indoor War, l'ultimo prima di Nemesis!, il prossimo PPV della TWC.



    Negativa è la reazione da parte del pubblico, tanti sono i fischi che si abbattono verso lo stage.

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    Ed ecco che, il volto spettrale, fa capolino all'interno dell'arena Italian Nightmare, il quale nella mano destra tiene un microfono, pronto a fomentare le folle.

    IN: Crash test dummy.

    L'incubo italiano punta il dito contro uno spettatore, mentre a gran passo s'incammina verso il ring.

    IN: Crash test dummy.

    L'indice ora diritto contro un altro membro del pubblico.

    IN: Crash test dummy.

    Finalmente l'ex TWE Champion fa il suo ingresso sul ring, rumorosissimi sono ora i fischi che tutt'attorno lo circondano.

    IN: Manichini, pupazzi, ecco cosa siete. Ma io non sono qui per farvi aprire gli occhi, non più; perché ho provato a combattere con voi e per voi, tanto tempo fa, e per questo ho dovuto scontare quattro anni di esilio, riparare tutte le ossa rotte, imparare di nuovo a camminare e poi, finalmente, tornare. Non come un salvatore, ma come liberatore: io libererò la TWC dal vostro rispetto, dalla vostra stima, che solo danni arreca; la libererò dalla malattia di cui è afflitta e di cui voi siete depositari. E la liberazione avrà inizio stasera, quando prenderò possesso del Diamond Championship.

    Fischi, ancora. Sempre più forti.

    IN: Io sono il solo e unico sfidante che questa federazione ha da offrire, perché la mia opportunità non l'ho ottenuta, l'ho presa; non battendo uno, due, tre lottatori qualsiasi, ma sconfiggendo lui, il campione, Fred Franke. E lo farò di nuovo. E di nuovo, e di nuovo, e di nuovo.

    L'incubo italiano sogghigna.

    IN: Tutte le volte necessarie perché Fred Franke riconosca me come nuovo campione, come nuovo idolo della TWC. E bagnerò il ring del suo sangue, e poi spargerò il sale, cosicché nessuna più erbaccia possa crescervi. Una ad una, tutte le taglierò, uno ad uno, tutti li spezzerò, i figli che legano il burattinaio e voi, i vostri beniamini. Così deboli, così mortali.

    L'ex TWNA, ora scuro in volto, si rivolge verso la telecamera, tutt'attorno assordanti sono i fischi e i cori contro di lui.

    IN: Per coloro che mi conoscono, sapete che niente può fermarmi. Per tutti gli altri, io sono Jack, l'incubo italiano, il vostro peggior incubo e, modestia a parte, cambierò il mondo.

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    ... GOLDEN KICK!! FRED SI ABBATTE CON FORZA CONTRO IL NEMICO CHE CAPITOMBOLA FUORI DAL RING!

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    Calorosissimi sono gli applausi da parte del pubblico nei confronti di Fred, il quale lancia occhiate di fuoco contro Italian Nightmare che faticosamente prova a rialzarsi cercando di aggrapparsi alla barriera che separa la zona attorno al ring dal pubblico. L'arbitro, già presente sul quadrato, ordina al campione di allontanarsi, ma questi va contro il nemico e gli sferra una serie di uppercut taglienti, dopodiché lo afferra per il braccio e lo lancia contro la balaustra. Subito lo risolleva e lo spinge verso il tavolo dei commentatori, contro cui Jack impatta rovinosamente. Attorno ai due si è radunata una folla di arbitri che animosamente esortano Fred ad allontanarsi, questi, però, non obbedisce e nuovamente si abbatte contro l'incubo italiano, questa volta colpendolo in pieno volto con il pugno chiuso, una, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove, dieci volte!! Jack stramazza al suolo, ai piedi della postazione di commento, la faccia rigata dal sangue, il suo sangue. Fred lo guarda, inviperito, si allontana, ma poi è di nuovo lì, su di lui; gli afferra la testa e la sbatte ripetutamene contro il tavolo, dunque lo lascia cadere. Mentre il nemico, esanime, viene visitato da alcuni medici accorsi sul luogo, Fred smantella la postazione di commento. Quindi porta sulle spalle Italian Nightmare ridotto a una maschera di sangue e fra gli occhi attoniti di tutti, lo schianta contro il tavolo che va in frantumi. Fra le macerie, l'incubo italiano giace, immobile, apparentemente privo di sensi. Subito una folla lo circonda, mentre a pochi passi da lui il Diamond Champion si ritira e, riappropriatosi del suo titolo, lo vediamo impossessarsi di un microfono e sedersi sul bordo della balaustra, tutt'attorno c'è silenzio. Fred Franke indica Italian Nightmare.

    FF: Rick Frye, questo sei tu.

    Gli occhi di fuoco.

    FF: Sto venendo per te.

    Fred getta a terra il microfono e, scortato dagli applausi dell'intera arena, supera il ring e celere percorre la rampa d'accesso abbandonando poi l'arena. Nel frattempo Jack viene risollevato in piedi e trasportato lentamente dietro le quinte.




    Up Next: Jack Keenan
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    Signore e signori, bentornati ad Indoor War. Le immagini ci catapultano immediatamente nel backstage, dove sentiamo ancora una volta rumori di passi, grugniti ed oggetti che cadono in terra.

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    Kevin Manson continua la propria caccia a Nick Carroll, reo di aver infortunato Elizabeth Duval nell'ultima puntata di Frontline e di aver provato a colpirla alla fine dell'Indoor War precedente. L'Apocalisse continua a camminare, fino a girare ad un angolo. Si ferma improvvisamente.

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    Lucy Fisher, felpa bianca "Save Everyone" e jeans grigi, sta chiacchierando sorridente con un addetto del backstage. Kevin Manson fa una smorfia, dopodiché fa un passo indietro. Si ferma, si copre il volto con le mani trattenendo un ringhio. Scuote la testa, si gira verso la ragazza e avanza verso di lei, ignorandola e puntando gli occhi sull'addetto del backstage con cui sta parlando.

    KM: Hai visto Nick Carroll da qualche parte?

    L'addetto osserva brevemente Kevin Manson, poi si piazza davanti alla ragazza, guardando in tralice il lottatore. Manson non sostiene lo sguardo, alza gli occhi al cielo trattenendo un'imprecazione e per una frazione di secondo incrocia lo sguardo della Fisher, per poi tornare immediatamente a rivolgersi all'addetto.

    KM: Ti ho fatto una semplice domanda. Non ho nessuna intenzione di sprecare il mio tempo, quindi se vuoi che me ne vada ti basta dirmi dove sia Carroll.

    Addetto: Vattene o chiamo la sicurezza.

    Lucy appoggia una mano sulla spalla dell'addetto, sorridendo.

    LF: Non ti preoccupare Adam, non ce n'è bisogno. Ma resta qui, per favore.

    La rossa prova a superare Adam, che però scuote il capo.

    Addetto: Io non mi muovo.

    Kevin Manson abbassa lo sguardo, rimanendo immobile per alcuni secondi, e quando lo rialza sostiene finalmente lo sguardo di Lucy. Prova a parlare ma sembra tornare sui suoi passi. Inspira profondamente e chiude gli occhi.

    KM: Tu lo hai visto, Lucy Fisher?

    LF: No, Kevin.

    Manson abbassa lo sguardo sull'addetto.

    KM: Non era difficile.

    Kevin si allontana, poi però si ferma. Parla dando le spalle a Lucy.

    KM: Avresti dovuto rivolgermi tu quello sguardo disgustato, Lucinda. Sei l'unica ad averne davvero il diritto.

    LF: Io ti ho perdonato, Kevin.

    Manson ringhia debolmente. Passano alcuni secondi. Riprende a camminare.

    KM: Addio.

    Lucy osserva per un istante il lottatore che si allontana, poi si gira verso l'addetto.

    LF: Grazie Adam, non avresti dovuto.

    Addetto: Figurati Lucy, era il minimo.

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    Primo piano del titantron, le luci si fanno intermittenti.



    Qualche urlo, New Orleans inizia a fischiare dopo qualche secondo: la regia inquadra qualche cartellone inneggiante al lottatore che sta per entrare in ring, Big Black Boom.




    Passo lento, pausa prima di salire sulle scalette. Le abitudini del mascherato per la sua entrata non sono cambiate, il suo sguardo però è puntato verso il basso. Scalette, passaggio fra le corde, BBB chiede un microfono, che gli viene prontamente passato. Si prende qualche attimo prima di parlare.

    BBB: Potrei raccontarvi una storia. Una storia che inizia molto tempo fa, in un luogo che non conosco. E che, onestamente, non ho intenzione di scoprire. Ci sono molte cose, nel mio passato, che neppure io conosco.

    Il pubblico è ammutolito.

    BBB: Potrei, certo. Ma non è quello che voglio fare. Mi sono sempre promesso di non usare questi espedienti. Mi sono sempre promesso, imposto di farcela da solo. Non ho bisogno di un passato. Ho bisogno di un futuro. E nel mio futuro, non avrò mai paura.

    Applausi si levano dall’arena.

    BBB: Potrei raccontarvi un mucchio di storie, non cambierebbero il mio futuro. I vostri applausi, non cambiano il mio futuro. Io sono l’unico che può farlo. E lo voglio cambiare subito.

    Due secondi di pausa, Boom guarda verso lo stage.

    BBB: Sanshkin, Damien: è arrivato il momento. È finalmente arrivato il momento. Ho temuto per troppo tempo le vostre parole, dimenticandomi che, nei fatti, siete solo due poveri idioti in cerca di visibilità. Io voglio passare ai fatti. Smettetela di giocare a nascondino, vi voglio sul ring, ora!

    Boato di approvazione del pubblico.

    BBB: L’uno di fronte a l’altro, senza più giochi, senza più luci che si spengono o colpi alle spalle…



    Spider Baby dei Fantomas risuona nell'arena e Sanshkin in attire rosso si presenta sullo stage carico per il match di quest'oggi con il suo partner inusulae.



    L'ex Michael Edwards si dirige verso il ring, osservando il pubblico attorno a sé che lo fischia. Salito sul ring squadra dall'alto in basso Boom per farsi passare successivamente il microfono.

    SHK: Potresti per esempio scoprire chi sei Boom.

    L'altro uomo mascherato sorride ora che è sul ring.

    SHK: Sono mesi che ti ascolto e ti guardo e ti osservo. Ma oramai sei solo una copia di te stesso, sei finito, morto. Thunder ti ha succhiato via la linfa vitale e ora a te non è rimasto nulla.

    Il Dragone gira attorno al membro dei Pulp Fiction.

    SHK: Un anno fa, quando ci siamo incrociati per la prima volta mi senti intimorito, quella maschera, quelle movenze, quella favella. E poi... Poi solo cenere.

    L'ingresso in scena di Damien si fa attendere, passano i secondi ma eccolo poi apparire sbucando dallo stage.

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    L'Anti-Christ come prevedibile viene accolto dai fischi, ma sembra esserne felice. Dopo aver assaporato "l'amore" da parte del pubblico si avvia al ring ridendo e sghignazzando come abbiamo visto in queste settimane, una volta entratoci anche lui si fa passare il microfono per poi rivolgersi a Sanshkin e BBB.

    D: Mancava qualcuno alla festa, non è vero? È giunto finalmente il momento che tu sappia la verità Boom ma prima preferisco che sia il nostro caro Sanshkin a dire quello che lui sa o crede di sapere su di te, giusto per avere il piacere di sbugiardarlo qui davanti a te e a tutti quelli che ci osservano, se lo facessi prima io mi toglierei subito questo divertimento. Vi lascio "soli".

    Damien va verso all'angolo e si siede sul paletto.

    D: Cominciate pure, mi siedo qui e rimango in attesa prima di intervenire.

    Sanshkin si gira verso Damien.

    SHK: Tipico atteggiamento di quelli come te. Dì la verità: non sai niente di niente. Ecco perché tenti di far parlare prima me, per rigirare come vuoi quello ho detto, facendolo tuo. Ma sono la persona sbagliata con cui fare questi giochetti

    Damien non si scompone mentre Sanshkin torna a rivolgersi verso BBB.

    SHK: Il così detto Diavolo potrà sapere qualcosa, o così dice, ma solo io conosco la verità tra noi due.

    Big Black Boom sorride.

    BBB: Divertente, non trovate? Entrambi dite di sapere qualcosa, di voler dire qualcosa, ma il qualcosa tuo è più grosso del qualcosa suo, tanto da farti credere se il qualcosa suo non esiste, ma lui dirà che il suo qualcosa esiste, e i miei due qualcosa in mezzo alle gambe si stanno gonfiando e non vorrei che qualcosa li faccia scoppiare, perciò smettetela di fare i qualcosa e grow some balls, idiots!

    Il pubblico esprime la sua approvazione con un boato.

    BBB: Non mi fate paura, né voi, né le vostre parole. Potrebbero essere dei bluff, magari. Potrebbero non esserlo, perché sì: ho fatto tante cose di cui una persona normale si pentirebbe. Ma ogni cosa che ho fatto, ogni singola azione, ha avuto un significato. Dall’inizio alla fine. Ogni azione, aveva un obiettivo. E l’ho sempre centrato. Se sono qui, a parlare con voi, portando questa maschera, c’è un motivo: e quel motivo, me lo sono costruito con i fatti. Ora tocca a voi farne qualcuno.

    Silenzio per qualche secondo, Boom è fra Sanshkin e Damien. Quest’ultimo prova a parlare, ma viene interrotto.

    SHK: Già, divertente. Ma non hai menzionato una cosa, una singola cosa. Tu pensi di sapere tutto, di poter tenere il conto delle tue malefatte. Ma ci sono cose per cui, pensa, tu potresti non avere la colpa. E che hanno comunque influenzato la tua vita, le azioni. Magari il tuo stesso stare qui, a parlare con noi, indossando quella maschera, è una diretta conseguenza del fatto che…

    D: Hai parlato anche troppo Boom, è arrivato il fatidico momento della verità. Questo sarà un momento che nè tu Boom nè tantomeno Sanshkin apprezzerete e credo che alla fine mi odiereste ancora di più e contando che io mi nutro di odio è un fatto solo positivo.

    Damien scende dal paletto e ridendosela si avvicina ai due rivolgendosi a Sanshkin.

    D: Caro il mio Sanshkin ti sei mai chiesto perchè sei quello che sei? O meglio, CHI ti ha fatto diventare ciò che sei? Prima che tu me lo chieda lascia che ti anticipi. Boom ha ricevuto un compito in passato, il compito di distruggerti e a quanto posso vedere ci sei riuscito alla perfezione, Boom.

    Damien si rivolge a Boom.

    D: Io mi domando una cosa, perchè? Perché hai dovuto rovinare la vita di Sanshkin...ah no aspetta, lui però non è Sanshkin e quindi chiamiamolo col suo vero nome. Riformulo la domanda, perchè hai dovuto rovinare la vita di EDDIE JORDAN?

    Gelo nell’arena. Il diavolo se la ride di gusto, Sanshkin respira profondamente, guardando fisso a terra, mentre Boom si morde la porzione di labbra lasciata visibile dalla maschera.

    SHK: Quindi…

    Passano i secondi.

    SHK:
    Quindi tu…

    D: Oh si Eddie, grazie a me sai la verità, hai trovato il colpevole ed è proprio qui davanti a te. Tu invece ne dovresti essere contento Boom, ti ho tolto un grosso peso dallo stomaco e ora puoi dire a Eddie il perchè delle tue motivazioni contro di lui.

    BBB:
    Sì, Eddie. Io sono la causa di ciò che sei ora. E onestamente, ne sono fiero. Ti ho abbattuto dall’interno, ho lavorato per bene ai tuoi fianchi. Certo, altre circostanze favorevoli mi hanno aiutato. Ma ho centrato l’obiettivo che mi ero preposto. Al cento per cento. Guardati ora: so cosa significa quella maschera per te. E non l’avresti mai dovuta indossare per nasconderti.

    Il dragone fa fatica a parlare.

    SHK: Quindi… Tu… Sai…

    BBB:
    Te l’ho sempre detto, ricordi? Dalla prima volta che ti ho visto. Sono stato mandato qui apposta per te. Per il tuo dojo, per la sua completa distruzione. Una volta fatto questo, aspetto la mia ricompensa. Nel frattempo mi godo i frutti del mio lavoro, dei viaggi e dello stipendio.

    Lo sguardo di BBB si rivolge verso Damien.

    BBB: Mi domando come faccia lui a saperlo.

    Piccola pausa.

    BBB: Ma conoscendo chi mi ha chiesto di fare tutto questo, sono sicuro che probabilmente gli avranno chiesto di venire qui apposta per sputtanare tutto. O magari per fare lo stesso con me.

    Il Perfidy in a Mask scuote il capo.

    BBB:
    O magari, dovevano togliersi un debito con te, ed è per questo che ti hanno fatto entrare qui.

    D: Io l'ho detto in passato e mi ripeto ora, io sono il Diavolo e il Diavolo sa tutto. Mi muovo in autonomia e agisco per i miei vantaggi, non perchè mi viene chiesto, il Diavolo non ha padroni eccetto se stesso.

    BBB: Sai cosa? Poco me ne frega. Con tutto il rispetto, non ho più nulla da dirvi. Avete reso felici molte persone, sapete? Ora…

    SHK:
    TU! TU MI HAI ROVINATO LA VITA!

    Sanshkin punta il dito contro Boom.

    SHK: E TU! TU SAPEVI TUTTO E NON HAI PARLATO FINORA!

    Poi contro Damien. Si sente il suo respiro affannoso sul microfono.

    SHK:
    Vi rovinerò. Vi distruggerò. Vi voglio entrambi. Ma non ora. Vi voglio sul ring di Nemesis! Voglio che la gente sappia dove e quando avverrà la vostra fine. Dove la bomba che avete innescato, esploderà una volta per tutte. Io, voi, nessuna regola per impedirmi di fare quello che voglio. No disqualification, no hope to survive.

    Triple B ride.

    BBB: Hai tirato fuori un bello slogan. Non so quanto ti servirà, quando fra due settimane, ti accorgerai che l’ordigno che dici di essere ti è già scoppiato, qui dentro.

    Il mascherato si tocca la tempia.

    BBB: Io ci sarò, sul quel ring. Fai in modo di essere in forma.

    D: Volete l'Inferno? E Inferno avrete quando a Nemesis vi troverete contro colui che lo regna!

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    Le luci si spengono!

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    E quando tornano però vediamo il ring completamente avvolto dalle fiamme con al suo interno ancora Sanshkin, o Eddie Jordan come preferite, e BBB con nessuna traccia però di Damien. A Nemesis ne vedremo delle belle!



    Up Next: Kevin Manson
  13. .
    Welcome back to TWC Friday Night Indoor War, sempre in diretta dalla BJCC Arena di Birmingham in Alabama! La regia ci porta in un ufficio, ma non uno qualsiasi...



    ... bensì nell’ufficio del General Manager Virgil Brown Junior, il quale sta sistemando delle scartoffie sulla scrivania, ma il rumore della porta che si apre cattura la sua attenzione.

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    Il gigantesco Benjamin fa il suo ingresso e dopo aver dato un'occhiata alla stanza si sposta dall' uscio.



    Facendo spazio niente meno che a Matt Thunder, the electric splinter non perde tempo e si accomoda sulla sedia di fronte alla scrivania di Virgil.

    VB: Allora Thunder, immagino tu sappia perché sei qui.

    MT: Saltiamo questi inutili frasi fatte e passiamo alle cose che mi interessano: Vincent Cross vuole vendicarsi i tutto ciò che gli ho fatto? Ok, diamogli ciò che vuole.

    Thunder si gratta il mento.

    MT: A dire la verità è quello che voglio anche io, dopo avermi messo al tappeto sul ring l'ultima volta, mi sono reso conto che non stavo facendo bene il mio lavoro, quando ho accettato la proposta di Raymond avevo promesso che Vincent avrebbe sofferto come un cane, ma ora ho capito che con uno come non basta rubare e distruggere la sua moto, non basta un attacco alle spalle nei corridoi, qui bisogna fare le cose in grande, io voglio un match contro Vincent Cross a Nemesis!

    VB: Benissimo allora. È proprio quello che mi ha chiesto Cross. Vuole per Nemesis un match contro di te. Immagino sia da considerarsi praticamente ufficiale.

    Brown si alza.

    VB: E sarà un match senza squalifiche.

    Matt rimane qualche secondo in silenzio, poi accenna un mezzo sorriso.

    MT: Devo ammetterlo, quando Cross vuole farsi umiliare pubblicamente, lo fa con stile, questo è certo. A proposito, lui dov'è? ho girovagato per tutta l'arena e non l'ho trovato.

    VB: Non vuole vederti. Non vuole vedere nessuno.

    MT: What?

    VB: Cross mi ha detto di dirti che non voleva che nessuno che lo disturbasse, questa sera. Ha cose più importanti da fare, secondo quanto dice.

    Thunder scoppia a ridere e si gira verso Benjamin.

    MT: Andiamo Benji, con un po di fortuna riusciremo a trovarlo.

    Il gigante borbotta, poi si avvia verso la porta assieme al suo "capo".

    VB: Aspetta Thunder, cosa hai intenzione di fare?!

    MT: Secondo te? Vincent Cross può scappare quanto vuole, ma non potrà nascondersi. Non da me!

    Thunder si avvia fuori dall'ufficio accompagnato da Benjamin. Sulle immagini di Virgil che scuote il capo e torna a sedersi noi andiamo in pubblicità.



    Up Next: Big Black Boom
  14. .
    Ladies and gentlemen, welcome back to TWC Friday Night Indoor War, live from the BJCC Arena of Birmingham, Alabama!



    Le immagini ci portano in una zona poco frequentata del backstage. Qui vediamo un gruppo di loschi individui intenti a fare qualcosa di cattivo, tanto per cambiare.

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    Daijiro Tanaka, Hiroshima e Nagasaki, tutti e tre armati di Sledgehammer, sono intenti a colpire brutalmente un grosso frigo di metallo rovesciato a terra, sul quale vediamo appiccicato uno stampino con scritto "The Real Carcass Container".

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    Dai lamenti che provengono all’interno pare proprio che ci sia qualcuno vivo dentro quel frigo. Un paio di metri più in là, invece, troviamo un sereno Demone della Leggenda, Akuma “Pain” Fujihara, seduto su una cassa di produzione, in compagnia della sua guardia del corpo personale, Felisin.

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    Mr. Pain, elegante come sempre e sigaretta accesa in bocca, è intento a leggere una copia di un giornale in lingua giapponese, e pare divertito mentre sente i colpi di martello farsi sempre più feroci. A un certo punto, eccolo però annusare l’aria, ripiegare il giornale e metterlo via, voltandosi alla sua destra, in direzione di qualcuno che si sta avvicinando.

    FJH: Ucci, ucci, sento odor di cristianucci…

    Il Demone pare piacevolmente sorpreso non appena scopre di chi si tratta.

    FJH: Guarda guarda chi si vede, il temibilissimo Uomo Paffuto in persona. Uhm, questa è proprio una serata di strani incontri…

    Mentre Tanaka, Hiroshima e Nagasaki si fermano a guardare, l’inquadratura si allarga e vediamo Kevin Manson fermo a pochi passi da Fujihara e soci.

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    L'Arcidemone, Kevin Manson, rivolge uno sguardo duro ad Akuma e soci. Il volto è rosso, le mani chiuse a pugno.

    KM: Non ho tempo per i convenevoli, ripoff, e non ho nessun motivo di sottolineare l'importanza di incontrare "il grande Akuma Fujihara". Non ti starei nemmeno parlando, se non fosse per il fatto che il vostro numero potrebbe tornarmi utile.

    Manson fa un paio di passi verso il giapponese.

    KM: Dimmi se hai visto Nick Carroll, vecchio.

    Mr. Pain aggrotta lo sguardo.

    FJH: Vecchio? Dove sarebbe il vecchio? Non c'è nessun vecchio da queste parti.

    Akuma si guarda intorno, poi fa spallucce e ride.

    FJH: Ah, intendi me per vecchio... Bella battuta, degna del mentecatto che sei, caro il mio Uomo Paffuto. Peccato che nemmeno il grande Akuma Fujihara abbia molta voglia di perdere tempo con te, a meno che tu non voglia farti un giro all'interno del Carcass Container, ovviamente...

    Akuma indica il frigorifero malandato, dal quale si sente un rantolo disperato. Manson fa un ulteriore passo verso di lui, finendo a pochissima distanza da lui.

    KM: Non ti ho chiesto di indicarmi un frigorifero. Sono davvero di malumore stasera, Fujihara. A costo di farmi attaccare da tutta la tua cricca, mi prenderò la tua testa.

    L'Arcidemone ringhia.

    KM: Sai come possiamo evitare tutto questo? Rispondendo alla mia domanda. E in fretta.

    Akuma sospira.

    FJH: Sai, quasi quasi verrei a vedere il tuo bluff per farti a pezzi e chiuderti nel frigorifero assieme a quell'altro scemunito. Tuttavia, non è ancora arrivato il tuo momento. Perciò risponderò alla tua domanda: sì, ho visto quel beota di Nick Carroll gironzolare da queste parti e l'ho pure mandato a fanculo.

    Subito dopo Mr. Pain tira fuori la sua moneta portafortuna e la lancia in aria, afferrandola al volo e posandola sul palmo della mano. Il Demone fa un ghigno, poi guarda da una parte e poi dall'altra. Infine indica palesemente una porta di servizio per l'esterno dell'arena, sorridendo a Manson.

    FJH: L'ingegnere fallito è andato di là.

    Kevin Manson fa una smorfia.

    KM: Molto divertente, Fujihara. Come sempre.

    L'Arcidemone abbassa il tono della voce.

    KM: Ti consiglio di mantenere un basso profilo, vecchio. Ora ho di meglio a cui pensare, ma se continui così arriverà il momento in cui ti metterò a nudo per il mito infondato che sei. Continua pure a provocarmi, ma ogni volta che guardi negli occhi il tuo socio ricordati che non è TWC Champion per merito mio. E, a causa mia, non lo sarà mai.

    Mr. Pain fa un tiro di sigaretta e butta un pò di cenere a terra.

    FJH: Uhm, questa tua rabbia è molto interessante. Se tu non fossi un falso demone idiota col cervello palesemente in cortocircuito, circondato da trogloditi inutili che si credono chissà chi, forse, e dico forse, saresti anche una persona utile ai miei progetti. Peccato che il tuo destino sia chiaramente segnato. Ma ehi, forse una volta che sarai ridotto come la cenere di questa sigaretta, potrei prendermi la briga di raccogliere i tuoi resti e fare di te un vero cattivo. Vedi, c'è speranza anche per gli uomini paffuti dopotutto...

    Poi Akuma sorride.

    FJH: Comunque prima scherzavo. Carroll è andato da quella parte...

    Il Demone indica la direzione da cui è appena arrivato il TWC World Heavyweight Champion. L'Arcidemone inspira profondamente.

    KM: Sei davvero irritante per essere un essere umano così vuoto. La caricatura di un wrestler, la caricatura del messaggio che porti, la caricatura di quello che rappresento. La differenza tra me e te, Fujihara, è che il mio dolore non si limita a distruggere. Il mio dolore prepara la base per edificare un mondo nuovo. E mentre io rivolterò questa società, divertiti a fare il sindaco. D'altronde, è il massimo a cui possa ambire un verme come te.

    Kevin Manson dà le spalle al Demone, allontanandosi a passi veloci e riprendendo la ricerca di Nick Carroll. Mentre il giapponese, divertito, lo osserva allontanarsi, Felisin gli dice qualcosa col linguaggio dei segni. Akuma la guarda e scuote il capo.

    FJH: Meh! Che vuoi che me ne freghi delle sciocchezze dette da un fesso ignorante che si crede un grande. Sarà divertente guardarlo in faccia e dileggiarlo una volta che avrà perso tutto quello che ha... Molto divertente.

    Mr. Pain poi guarda l’orologio Rolex che porta al polso.

    FJH: Uhm, direi che è il momento di andare a incontrare una certa persona.

    Il Demone balza giù dalla cassa, butta via la sigaretta con nonchalance e si mette i suoi occhiali da sole rossi. Poi si rivolge ai suoi tre sgherri.

    FJH: Mi assento un attimo, voi continuate pure a divertirvi.

    Dopo di che Mr. Pain si avvia per i corridoi, scortato dalla sola Felisin, mentre alle sue spalle i rumori delle martellate ricominciano. Akuma percorre alcuni corridoi, come se sapesse già dove andare, quando all’improvviso gira l’angolo, incrociando nientemeno che Damien.

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    I due si squadrano in silenzio per un paio di secondi, poi rompono il ghiaccio.

    FJH: Buonasera, Signor Diavolo.

    D: Buonasera, Signor Demone.

    FJH: Arrivederci, Signor Diavolo.

    D: Arrivederci, Signor Demone.

    Cala nuovamente il silenzio, poi i due prendono direzioni diverse. Mr. Pain cammina con tutta tranquillità, finché eccolo arrivare in prossimità dell’area catering. Qui, lo vediamo sorridere e avvicinarsi con estrema calma ad Ayumi Haibara, seduta a un tavolino…

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    Non appena lei lo nota, Mr. Pain sorride.

    FJH: Ayumi Haibara, la perla dell’Oriente. E sei da sola… Molto bene, così possiamo farci quattro chiacchiere in santa pace e senza inutili interruzioni.

    Ayumi Haibara alza le sopracciglia.

    AH: Oh, Fujihara. Buonasera.

    La ragazza tiene lo sguardo fisso sul tavolo. Il Demone la guarda, leggermente incuriosito.

    FJH: Bene. Vedo che il piccolo incidente con Alice Angel di due settimane fa non ti ha affatto turbata. Sono contento, d'altronde è stato solo un qui pro quo. Tutti infatti hanno visto come il sottoscritto abbia tentato di aiutare quella ragazza a superare gli inutili drammi del passato, offrendole il mio personale aiuto, in quanto Leggenda. Eppur tuttavia, mi sono trovato di fronte a una bisbetica in miniatura, rude e malevola, capace soltanto di offendere e rispondere male. A quel punto, in quanto anche Demone, ho perso la pazienza ed è successo il patatrac. Ma ehi, io non porto certo alcun rancore nei confronti di Alice Angel, e figuriamoci se posso avere qualcosa contro di te...

    Mr. Pain ridacchia, poi si guarda intorno in cerca di qualche piatto tipico giapponese. Ayumi aggrotta le sopracciglia, ma si rilassa di nuovo prima che Akuma possa notarlo. Dopo un leggero sbuffo, la Haibara alza la testa e si volta verso Fujihara.

    AH: Di che vuoi parlarmi?

    Il Demone nota del sushi, allora tira fuori dalla manica destra della giacca un paio di spilloni d'acciaio e li usa per prenderne un pezzo. Il giapponese lo rimira, poi se lo mangia. Dopo poco, eccolo replicare ad Ayumi.

    FJH: Guarda che è inutile che ti chiuda in te stessa pure con me. Io sono Akuma "Pain" Fujihara, l'idolo di una generazione intera di lottatori di wrestling. Decine e decine di wrestler della nostra madrepatria si sono ispirati alle mie gesta negli anni, perfino tu, non negarlo. Ora, in quanto persona estremamente saggia, altruista e responsabile, ho deciso di prendermi a cuore te, e la tua situazione.

    Il Legend's Creator guarda la ragazza.

    FJH: Quello che hai combinato finora in questa federazione ahimé è davanti agli occhi di tutti: la tua carriera non è affatto decollata in America, anzi, sembra proprio che tu abbia perso quello spirito battagliero e mortifero che tanto aveva lasciato il segno in Giappone. In quasi due anni, hai perso in numerose occasioni, troppe volte, e troppo male. L'unica soddisfazione meritevole di essere menzionata è stata l'aver spazzato via quella nana inutile di una Samantha Hart per il titolo TWC. Poi il nulla. Ogni match titolato perso. Ogni occasione di brillare, come in quest'ultimo torneo femminile, perduta irrimediabilmente. Solo brucianti sconfitte. Mentre attorno a te la divisione femminile procede, tu sei rimasta al palo. Mentre tu regredivi, Alice Angel ha preso il tuo posto nelle simpatie dei dirigenti, e Andy Moon si faceva i cazzi suoi, non aiutandoti mai e pensando solamente a se stesso.

    Mr. Pain punta il dito verso Ayumi.

    FJH: Sei diventata l'ombra scadente della lottatrice feroce e spettacolare che tanto amavano i fan giapponesi. E adesso che si tirano le somme e le scuse stanno a zero, dimmi: ne valeva la pena di seguire quel tanghero di Moon in America solo per amore, annichilendo anni e anni di sacrifici? Valeva la pena rinunciare a essere la stella del wrestling giapponese per venire qui a fare la figura della lottatrice generica, solo per seguire un sogno fallimentare dal nome Midnight Hunters? Guardami in faccia e rispondimi, Ayumi Haibara. Ne valeva la pena, si o no?

    Ayumi osserva Akuma.

    AH: Sì.

    La giapponese accenna un sorriso.

    AH: Ho espressamente chiesto ad Alice e soprattutto ad Andy di stare fuori dai miei affari e dalla mia carriera sul quadrato. Non ho avuto successo, no. E ormai non lo avrò. Ma non erano successi, titoli e soldi che cercavo qui. Li ho già avuti, forse anche troppi rispetto a quanto meritassi. Io volevo un compagno, un'amica e una casa. Volevo umanità e gentilezza, e l'ho avuta. Semplicemente, ho preferito che non venisse inquadrata dalle telecamere, perché la mia vita privata deve rimanere tale. Dunque sì, Akuma Fujihara, ne è valsa la pena. Il Giappone mi aveva tolto lentamente qualsiasi voglia di alzarmi la mattina. Qualsiasi stimolo. Qui posso vivere una vita tranquilla. Ed è quello che voglio.

    Il Demone scuote il capo con forza.

    FJH: Mi deludi molto, Ayumi Haibara. Questa rassegnazione sulla tua carriera, francamente, è piuttosto patetica. E l'amore? Stendiamo un velo pietoso su questo sentimento inutile e dannoso per le persone. Tu sei l'esempio perfetto di quanto il cosiddetto "amore" possa rovinare la vita e soprattutto l'avvenire di persone destinate alla gloria. L'amore è un sentimento che male addice con la nostra professione. A che serve l'amore nel wrestling? A nulla! E come volevasi dimostrare, tu in TWC non hai combinato nulla, perché troppo distratta dalla relazione con Moon.

    Mr. Pain continua.

    FJH: Se davvero ti sentivi svuotata e in crisi in Giappone, ti sarebbe bastato chiedere il mio aiuto. Akuma "Pain" Fujihara non nega mai il suo aiuto alle persone predestinate alla grandezza. So essere un ottimo motivatore per chi è in difficoltà, chiedi a Jack, che si appresta a fare a pezzi il tuo ragazzo.

    Akuma accenna un sorriso, poi si fa mortalmente serio.

    FJH: Ora, in teoria questa conversazione dovrebbe finire estremamente male dopo aver sentito quelle sciocchezza su "amore" e "amicizia". Per tua fortuna, però, il credito che hai acquisito in Giappone nella tua carriera, mi spinge a farti comunque un'offerta degna di te. Lascia perdere la TWC, molla immediatamente quell'opportunista immaturo di Andy Moon, manda a quel paese Alice Angel e i suoi genitori ammuffiti in una tomba, e torna nella nostra grande madrepatria. Conosco molti promoter importanti a Tokyo che farebbero a gara per averti come stella di punta nelle loro federazioni. E non mi riferisco per forza alle promozioni di Hardcore Wrestling dove hai militato per anni. Per esempio, anche Rossy Ogawa, mio amico personale e Presidente della Stardom, farebbe carte false pur di averti nei suoi show e fare di te il nuovo Ace della federazione.

    Dopo di che il Legend's Creator conclude.

    FJH: Eddai, Haibara, non mi puoi dire che preferisci stare in TWC a fare incontri inutili di secondo piano rispetto alla possibilità di combattere in Dream Match con le migliori lottatrici del Giappone. E' la chance giusta per tornare a essere la stella del wrestling femminile. Per quanto riguarda il "sentimento" che tu chiami amore c'è tempo, quello conta poco o nulla. Ti troverai qualcun'altro e via, funziona sempre così. Tanto Moon è soltanto una storiella passeggera come ce ne sono altre, no?

    Ayumi abbassa la testa.

    AH: Non penso proprio, Fujihara. Questa conversazione è finita.

    La ragazza si alza. Mr. Pain sospira, tira fuori lo zippo e si accende una sigaretta, dopo di che si mette una mano al petto e tira fuori dalla giacca un bigliettino, offrendolo ad Ayumi.

    FJH: Sei proprio un caso disperato, Ayumi Haibara. Tieni questo biglietto da visita, in caso cambiassi idea e volessi tornare alla tua vera casa, non esitare a chiamare. In Giappone c'è ancora posto per te...

    Ayumi dopo un attimo di esitazione prende in mano il bigliettino e lo osserva. Silenziosamente, la ragazza lo ripone nella tasca dei jeans e si allontana. Akuma la guarda sparire dietro l'angolo, poi fa spallucce.

    FJH: E anche questa è fatta...

    Dopo di che il Demone rimette gli spilloni nella manica, poi prende l'intero vassoio col sushi, e se ne va via fischiettando, scortato da Felisin. Pubblicità.



    Up next: Virgil
  15. .
    Bentornati in diretta per Indoor War. Le immagini fanno una panoramica sui fan prima di inquadrare lo stage dove sta per fare il proprio ingresso una delle due finaliste del Queen Of TWC Tournament, Alisa Drake.



    Ed ecco che risuona la theme song di Alisa Drake ottenendo i fischi del pubblico.



    L'Alpha Drake compare sullo stage vestita con il suo ring gear e dopo aver lanciato una fredda occhiata al pubblico, punta lo sguardo sul quadrato per poi accennare un leggero sorriso e avviarsi sulla rampa a passo svelto. Una volta ai piedi del ring vi scivola dentro per poi salire su un paletto e mostrare un altro leggero sorriso, e fatto ciò scende e si fa passare un microfono da Jessica Rose. Whisper degli Evanescence si interrompe e la ragazza avvicina il microfono alla bocca.

    Alisa: Legit Queen.

    Fischi da parte del pubblico.

    Alisa: Ecco uno dei soprannomi altisonanti a la Drake che scelsi quando decisi di divenire una lottatrice professionista, e ora poco più di due anni dal mio debutto ho finalmente la possibilità di renderlo indiscutibilmente realtà.

    Piccola pausa per Alisa.

    Alisa: Ma prima che vada avanti a parlare voglio chiamare qui la mia avversaria a Nemesis per dirle faccia a faccia ciò che penso di lei, del nostro match e di questo torneo.

    L'Alpha Drake abbassa il microfono e si mette in attesa di LisaLisa.



    Ed ecco che prontamente risuona la theme song della lottatrice nipponica.



    LISALISA arriva dal backstage tra i cori di incitamento dell'arena, mentre Alisa la squadra dal ring. La lottatrice di Osaka fissa a propria volta lo sguardo sull'Alpha Drake. Lisa si fa passare un microfono da un addetto a bordo ring e sale quindi sul quadrato, faccia a faccia con la sua futura avversaria di Nemesis. Alisa Drake sorride placidamente.

    Alisa: Lisa-chan, grazie per avermi raggiunta, e prima che tu possa dire qualsiasi cosa voglio solo farti sapere che sei la migliore avversaria che potesse capitarmi, e non lo dico perché ti reputo la più abbordabile, anzi tutt'altro, ma lo dico perché dopo aver affrontato feccia del calibro di Samantha Hart e le Sick Chicks finalmente potrò avere l'occasione di combattere contro un'avversaria che rispetto veramente e con la quale posso tirar fuori una contesa basata sulla competizione sportiva e non sull'odio reciproco, cosa che mi sta altamente stufando e che vedrò di concludere questa sera quando sconfiggerò quello scarto umano di Samantha Hart, liberandomi per sempre di quella presenza ingombrante che sta attanagliando la mia vita da tre anni.

    LA: Questo significa che Rick Frye non sarà presente a rovinare tutto?

    Alisa muta espressione, guardando fisso negli occhi la lottatrice nipponica, che da par suo non si è mimimamente smossa.

    LA: Sono felice che tu stia parlando di rispetto, Alisa. Per quanto tra di noi ci siano divergenze dovute alla rispettiva ambizione... E alle nostre disparità di carattere. Ma non ho mai negato che tu fossi una ottima lottatrice. Tu non hai bisogno dell'aiuto del tuo compagno.

    Lisa scuote la testa. L'altra finalista del Queen Of The Ring sembra meditare sulle parole della nipponica.

    Alisa: Lo capisco, ed è legittimo che tu abbia timore di Rick o di noi Whisperers in generale, ma puoi stare assolutamente tranquilla sul fatto che lui resterà fuori da tutto ciò poiché io stessa sono la prima a non volerlo.

    Piccola pausa per Alisa.

    Alisa: Certo, queste parole provengono da me, Alisa Drake, alleata di Rick Frye, due delle persone meno meritevoli di fiducia in tutta la TWC, ma vedi Lisa-chan, quando parlo con una persona che rispetto tendo a essere sincera il più possibile, poiché per me il rispetto vale molto più di un riconoscimento sportivo, non per nulla ho ripudiato mio fratello e ho perdonato Rick con il primo che mi aveva fortemente mancato di rispetto, e il secondo che invece me ne ha dimostrato anche più di quanto ne richiedessi.

    Altra breve pausa per l'Alpha Drake.

    Alisa: Così come a Frontline quando ho affrontato Elektra Kellis per il titolo, anche contro di te non riceverò l'aiuto di Rick Frye, poiché vi rispetto entrambe e se sono davvero meritevole di conquistare il premio che c'è in palio tra di noi voglio ottenerlo con le mie sole forze, poiché è questo che persone come te e Elektra meritate, ovvero una sfida corretta basata sul rispetto.

    LA: Bene allora. Voglio che tu abbia chiaro che io non mi tratterrò in questo incontro.

    Lisa sbuffa.

    LA: Sai, Alisa, questo è stato un anno molto importante per me. Ho finalmente dimostrato il mio valore a questa federazione e soprattutto a me stessa, scacciando via dalla mia vita Alejandro Signos. Sono stata vicinissima a vincere il titolo femminile e se riuscirò a vincere il Queen of TWC potrò ottenere la seconda chance che mi farà definitivamente salire sul podio della divisione femminile.

    La General Manager di Frontline si avvicina alla Drake.

    LA: So che anche tu sei affamata di vittorie, di affermazioni, di successo, ma fidati, in questo momento io lo sono di più.

    Alisa: Affermazione opinabile.

    Piccola pausa per Alisa.

    Alisa: Vedi Lisa-chan, so quanto tu sia affamata, me ne sono accorta nella nostra guerra contro le Sick Chicks quando in due contro quattro formavamo il Team A-Lisa, e so che non vedi l'ora di tornare a casa e dire al tuo bambino che la sua mamma è divenuta la regina della TWC. Tuttavia contro non hai persone professionalmente appagate come possono essere Lucy Fisher, Brunild Wagner, Elektra Kellis, Jane Murphy, Ayumi Haibara e altre, no Lisa-chan, contro hai una persona che dal momento in cui è nata è stata bollata come "la debole" della famiglia.

    Sospiro da parte di Alisa.

    Alisa: Forse tu non lo sai Lisa-chan, ma io vengo da una famiglia disastrata. Quando avevo solo sette anni mia madre se ne andò di casa, lasciandomi con un padre distaccato che puntava solo a rendere i propri figli soldati per quella causa che ora lo ha spedito a farsi trent'anni di carcere a Rikers Island, una sorella maggiore che mi bullizzava giorno dopo giorno e un fratello con il quale decisi di scappare qualche anno dopo, e che sviluppò un rapporto iper-protettivo con me poiché mi vedeva come la piccola e indifesa sorellina incapace di difendersi da sola. Nell'ambito professionale la situazione non è stata molto diversa, poiché chiunque sia stata la mia avversaria mi ha sempre sottovalutata non ritenendomi alla sua altezza, e alcune, tipo Livia, ne hanno pagate serie conseguenze.

    Altra pausa da parte dell'Alpha Drake.

    Alisa: Perciò Lisa-chan, immagina la voglia che ho di incoronarmi Queen Of TWC e regnare suprema su tutti coloro che mi hanno sottovalutata, e se non mi credi allora guarda cosa farò a Samantha Hart tra poco quando la rispedirò a fare la madre a tempo pieno della bastarda che ha avuto con mio fratello!

    Fischi sonori da parte del pubblico mentre Lisa aggrotta le sopracciglia.

    LA: Capisco la tua rabbia Alisa, ma da madre ti dico che insultare la figlia d'altri non è la soluzione. Il tuo showdown con Samantha Hart non ha niente a che fare con la nostra storia.

    Alisa scuote il capo vigorosamente.

    Alisa: Come definiresti una figlia nata da un rapporto casuale fatto sotto effetto di sostanze stupefacenti? Non è un insulto, ma è ciò che Ellie Drake è, e il fatto che abbia una madre puttana e un padre coglione non aiuta la percezione che si ha di lei, e anche se fosse un insulto ne avrei tutto il diritto visto che Samantha Hart si è permessa di ironizzare sull'aborto che ebbi quando ero poco più di una ragazzina. Come dice il sopracitato coglione, what goes around comes around, e Samantha questo lo capirà tra pochissimo, ma non è di questo che voglio parlare, il ritiro dal wrestling a cui la costringerò parlerà più di mille parole, voglio parlare di Nemesis, voglio parlare del Queen Of TWC Tournament, voglio parlare di noi.

    L'Alpha Drake prende una piccola pausa.

    Alisa: Io e te Lisa-chan, le due più sottovalutate di tutta la TWC si affronteranno nella finale di un torneo che incoronerà la Regina della TWC, un riconoscimento vero e non una cosa farlocca come il soprannome altisonante che usai in passato o come il nominativo Four Queens usato a War Of Change in quel Ladder Match, no Lisa-chan, questa cosa è reale, questa cosa è concreta e questa cosa vede protagoniste noi due. Perciò, lasciandoci alle spalle i discorsi su chi sia più affamata, poiché alla fine lo siamo entrambe, lascia solo che ti dica che non vedo l'ora di affrontarti e dimostrare quanto realmente valiamo a tutte quelle che siamo state costrette guardare ricevere riconoscimenti su riconoscimenti, occasioni su occasioni, momenti su momenti mentre gente come me e gente come te doveva starsene nel backstage ad attenderle per poi complimentarsi con loro per aver spianato la strada alle donne.

    Sguardo determinato da parte di Alisa.

    Alisa: Nemesis sarà uno spartiacque nella storia della Women's Division della TWC, poiché chiunque vincerà potrà regnare su tutte le altre che da sempre ci hanno snobbato e disprezzato, gente come le Sick Chicks che tanto ci accusavano di essere delle perdenti, gente come la dura Brunild Wagner, gente come l'estrema Ayumi Haibara, gente come la decorata Lucy Fisher, gente come la campionessa Elektra Kellis, perciò, Lisa-chan, come ho detto a Samantha questo pomeriggio sui social media, porta il meglio che hai a Nemesis, poiché troverai un'avversaria al suo massimo potenziale, pronta a prendersi ciò che le spetta.

    LA: Io non voglio altro.

    Staredown tra le due.

    LA: Hai ragione, non vedo l'ora di tornare a casa e dire alla mia famiglia cosa sono riuscita ad ottenere con la sola forza di volontà. Lo dissi ad inizio anno a Jane Murphy quando era campionessa e lo dico a te adesso. Quando lotto non è solo per gli altri o per il pubblico, è anche per me stessa e per quello che sono stata in grado di costruire in tutti questi anni. Quando ci affronteremo a Nemesis!!, puoi stare certa che per mandarmi giù dovrai arrivare a spezzarti le gambe se necessario. Perché io ho solo una cosa in mente: vincere.

    Alisa accenna un sorriso.

    Alisa: Bene, allora che vinca la migliore.

    LA: Che vinca la migliore.

    Detto ciò Alisa allunga una mano verso LisaLisa mostrandole anche un leggero sorriso. La giapponese accenna anch'ella un leggero sorriso per poi stringere la mano della Whisperer, e su queste immagini noi andiamo in pubblicit- MA ATTENZIONE!!! RICK FRYE SBUCA DAL NULLA E ASSALE ALLE SPALLE LISALISA!!!

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    Il pubblico inonda il ring con una marea di fischi mentre Lisa crolla a terra, con Alisa che torreggia su di lei con un sorriso diabolico. Rick e Alisa si scambiano uno sguardo complice, e poi The Phoenix inizia a pestare la giapponese con una raffica di Stomp, il tutto sotto lo sguardo compiaciuto di Alisa che ora segue l'azione che vede Rick rialzare per i capelli LisaLisa per poi lasciarla in piedi barcollante, rendendola vittima perfetta per il Whisper!

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    Lisa stramazza a terra mentre il pubblico fischia a più non posso. Intanto Rick e Alisa si scambiano un altro sguardo complice e ora la ragazza dopo aver mostrato un leggero sorriso sadico si arrampica sul paletto mentre Rick rialza Lisa e la spinge in avanti rendendola preda per Alisa che l'abbatte con il Whispers Into Screams!!!

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    I fischi sono assordanti ora, e i due Whisperers osservano compiaciuti la scena per qualche istante prima che Alisa raccolga il suo microfono.

    Alisa: We're just getting started...

    La ragazza lascia cadere il microfono mentre il pubblico la fischia e ora insieme a Frye torreggia sulla giapponese mentre incrocia il suo braccio sinistro con quello destro del compagno per poi mostrare indice, medio e anulare atti a simboleggiare la "W" dei Whisperers. Born For Greatness risuona nell'arena mentre i due restano in posa nella loro taunt, e su queste immagini noi andiamo in pubblicità.


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